PRISMA / di Paolo Turati- Pagina 2

PRODOTTINI FINANZIARI “SEMPLICI E CARINI QUASI QUASI COME TE”

Prodotti finanziari “facili-facili” per i Risparmiatori. Quello di cui qui sotto (che, tra l’altro, non è neppure tra i più complessi), emesso da primaria Banca europea (non importa quale, più o meno “così fan tutte”), è un’esemplificazione di cose che si dovrebbe vietare di collocare al pubblico, sia per la difficile comprensibilità (e questa è già la ‘spiegazione’ che rilascia l’emittente su un suo rotocalco, immaginatevi capirne qualcosa dal Prospetto Consob), sia per la complessità nel calcolo dell’alea del rischio e del valore congruo (mark to market) del prezzo di emissione. Ora: è comprensibile, ma non condivisibile, che lo Stato permetta alla gente di rovinarsi col gioco d’azzardo (solo quello legale fattura in Italia 90 miliardi di Euro), visto che ne trae un utile erariale imponente, ma perchè permettere che altri (che hanno tutto il diritto di farlo, essendo autorizzati e essendo Società che operano per realizzare utili) traggano benefici numerari immensi come parti avvantaggiate nei confronti degli inermi Risparmiatori? La spiegazione ci sarebbe, ma è meglio non pensarci e rimpiangere i tempi del “se potessi avere mille Lire al mese”.

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https://paoloturatitactica.wordpress.com/2017/03/08/prodottini-finanziari-semplici-e-carini-quasi-quasi-come-te/

 

Prepararsi all’ammaraggio

Da qui in poi non potrà, in effetti, che peggiorare. Quand’anche solo i tassi d’interesse raddoppiassero con l’inflazione, come tutti auspicano, il costo annuo del nostro debito pubblico salirebbe da 70 a 140 miliardi. Scacco (auto)matto da cui se ne uscirà, fra qualche anno o più in là ma non c’è altra prospettiva, purtroppo, solo col default (sperabilmente gestito) statale italiano, uno dei pochi Stati a non essere mai fallito prima. Brutta cosa, ovviamente, ma un haircut sullo stock del Debito pubblico (che riporterà sotto il 100% il rapporto Debito pubblico/Pil) del 30% non è da considerare la tragedia suprema, se si considera che immobili e Borsa quello e anche di più hanno già perso.

https://paoloturatitactica.wordpress.com/2017/03/03/prepararsi-allammaraggio/

MERCATI FINANZIARI IN BOLLA: POI, NON DITE CHE NON VE LO AVEVAMO (DA ANNI) DETTO

Riporto testualmente da questo “lancio” su Borsaitaliana: “…non sarà semplice spegnere la bolla sull’azionario, neanche utilizzando estremi rimedi. L’ascesa dei mercati finanziari è diventata difficilmente gestibile. L’indice Dow Jones è esattamente triplicato dal minimo del 2008 ad oggi. Dopo aver ignorato per anni l’evidenza di una bolla azionaria, la Fed ora è costretta ad agire.”  Poi, traetene voi le conseguenze ( potenzialmente, ma sarebbe equo, catastrofiche per i mercati finanziari).

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/market-insight/dettaglio/148189.html

 

 

 

 

Doppia moneta interna o Euro a 2 velocita? Per me pari son…

Paolo_TuratiMeglio tardi che mai…come ho sostenuto più volte, quale alternativa ad un Euro a 2 velocità come finalmente ipotizzato (salvo un successivo distinguo “spintaneo” qualche giorno dopo) risultare possibile ( senza peraltro confliggere con quanto sotto, con cui questa ipotesi potrebbe essere concertatamente ricalibrata) anche dalla Merkel,euro denaro basterebbe che i pagamenti dello Stato venissero rifatti in Lire: Nel giro di pochi anni si genererebbero due masse monetarie equivalenti ad un rapporto di cambio fissato dal mercato interno, dopo di che, sarà il Mercato stesso a decidere quale delle due prevarrà ( e non è difficile ipotizzare quale).

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Ma come si dovrebbe dispiegare questo, auspicabilissimo processo, al fine di uscire da quella che, per Italia, Spagna, Portogallo Francia e, peggio di tutte, Grecia è la più grande crisi economica, causata anche dall’Euro e dall’imprudenza del susseguente Fiscal compact- come si può anche solo lontanamente pensare che Grecia, o Spagna, o le stesse Italia e Francia possano condividere coefficienti di bilancio equivalenti a quello tedesco, oltretutto  sine die!- pure inserito nelle Costituzioni, della Storia Moderna? O il Fiscal compact viene modificato onde consentire deficit di almeno l’8% per far davvero ripartire l’Economia( ma la Germania non vuole ché, in questo modo, addio alla sua competitività in termini di miglior MERKELproduttività!), o si lasciano le cose come sono e in pochi anni la distruzione definitiva delle Economie europee non-tedesche è certa, oppure, salvo ipotizzare come altra alternativa un’Euroarea a due velocità EuroNord/EuroMed,  bisogna pensare ad un piano, più che sostitutivo, integrativo dell’Euro, per quanto attiene nello specifico all’Italia, con una nuova Lira. La reintroduzione della Lira dovrebbe procedere con la creazione di una doppia valuta circolante in Italia, senza eliminare in una prima fase l’Euro. Lo Stato provvederebbe ad effettuare tutti i pagamenti nella nuova( potrebbe avere un rapporto di 1:1 con l’Euro) o nella reintrodotta vecchia Lira( rapportata con l’Euro a 1936, 27), e sarà poi il Mercato, in funzione delle variabili macroeconomiche( tassi d’interesse, inflazione, crescita, massa monetaria) a determinare gli equilibri fra le due divise interne, la cui massa monetaria( con quelle che sono in Italia le spese dello Stato!) entro breve tempo dovrebbe andare ad equivalersi, onde alla fine, “la vinca la più adatta” al Paese( con quasi totale probabilità sarà da nuova Lira, svalutata – e così l’Economia nazionale ne trarrà in immenso sospiro di sollievo- rispetto all’ Euro, che è, come da millenni a partire dai Sesterzi, certamente più aderente alle caratteristiche dell’Italia).

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