Prodotti finanziari “facili-facili” per i Risparmiatori. Quello di cui qui sotto (che, tra l’altro, non è neppure tra i più complessi), emesso da primaria Banca europea (non importa quale, più o meno “così fan tutte”), è un’esemplificazione di cose che si dovrebbe vietare di collocare al pubblico, sia per la difficile comprensibilità (e questa è già la ‘spiegazione’ che rilascia l’emittente su un suo rotocalco, immaginatevi capirne qualcosa dal Prospetto Consob), sia per la c…omplessità nel calcolo dell’alea del rischio e del valore congruo (mark to market) del prezzo di emissione. Ora: è comprensibile, ma non condivisibile, che lo Stato permetta alla gente di rovinarsi col gioco d’azzardo (solo quello legale fattura in Italia 90 miliardi di Euro), visto che ne trae un utile erariale imponente, ma perchè permettere che altri (che hanno tutto il diritto di farlo, essendo autorizzati e essendo Società che operano per realizzare utili) traggano benefici numerari immensi come parti avvantaggiate nei confronti degli inermi Risparmiatori? La spiegazione ci sarebbe, ma è meglio non pensarci e rimpiangere i tempi del “se potessi avere mille Lire al mese”.
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https://paoloturatitactica.wordpress.com/2017/03/08/prodottini-finanziari-semplici-e-carini-quasi-quasi-come-te/

Brutta cosa, ovviamente, ma un haircut sullo stock del Debito pubblico (che riporterà sotto il 100% il rapporto Debito pubblico/Pil) del 30% non è da considerare la tragedia suprema, se si considera che immobili e Borsa quello e anche di più hanno già perso.
una bolla azionaria, la Fed ora è costretta ad agire.” Poi, traetene voi le conseguenze ( potenzialmente, ma sarebbe equo, catastrofiche per i mercati finanziari)
basterebbe che i pagamenti dello Stato venissero rifatti in Lire: Nel giro di pochi anni si genererebbero due masse monetarie equivalenti ad un rapporto di cambio fissato dal mercato interno, dopo di che, sarà il Mercato stesso a decidere quale delle due prevarrà ( e non è difficile ipotizzare quale).
produttività!), o si lasciano le cose come sono e in pochi anni la distruzione definitiva delle Economie europee non-tedesche è certa, oppure, salvo ipotizzare come altra alternativa un’Euroarea a due velocità EuroNord/EuroMed, bisogna pensare ad un piano, più che sostitutivo, integrativo dell’Euro, per quanto attiene nello specifico all’Italia, con una nuova Lira. La reintroduzione della Lira dovrebbe procedere con la creazione di una doppia valuta circolante in Italia, senza eliminare in una prima fase l’Euro. Lo Stato provvederebbe ad effettuare tutti i pagamenti nella nuova( potrebbe avere un rapporto di 1:1 con l’Euro) o nella reintrodotta vecchia Lira( rapportata con l’Euro a 1936, 27), e sarà poi il Mercato, in funzione delle variabili macroeconomiche( tassi d’interesse, inflazione, crescita, massa monetaria) a determinare gli equilibri fra le due divise interne, la cui massa monetaria( con quelle che sono in Italia le spese dello Stato!) entro breve tempo dovrebbe andare ad equivalersi, onde alla fine, “la vinca la più adatta” al Paese( con quasi totale probabilità sarà da nuova Lira, svalutata – e così l’Economia nazionale ne trarrà in immenso sospiro di sollievo- rispetto all’ Euro, che è, come da millenni a partire dai Sesterzi, certamente più aderente alle caratteristiche dell’Italia).