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La Polfer incontra le scuole

Con l’inizio del nuovo anno e la riapertura delle scuole il personale Polfer, appositamente formato, è già impegnato in incontri nei vari istituti che hanno fatto richiesta di partecipazione al Progetto

Nei giorni scorsi personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta ha tenuto due incontri formativi con gli alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galileo Galilei” di Avigliana (TO), per promuovere il Progetto “Train to be … cool”, ideato dal Servizio Polizia Ferroviaria per sensibilizzare gli studenti in merito ai comportamenti corretti e improntati alla legalità in ambito ferroviario.

Al fine di rendere maggiormente piacevole e gradito il programma didattico indirizzato agli alunni di 8 prime classi, il personale ha scelto un approccio che ha creato sin dall’inizio particolare empatia tra le parti, incentrando le lezioni sulla sicurezza e sulla proiezione di slides e filmati relativi a fatti di cronaca accaduti in alcune città italiane che hanno avuto come protagonisti i giovani, rimasti vittime di incidenti ferroviari derivati dall’inosservanza di semplici, ma spesso disattese, norme comportamentali. Tra queste si ricordano gli attraversamenti dei binari o passaggi a livello senza utilizzare gli appositi sottopassaggi, la salita sul treno in corsa, la disattenzione derivante dall’uso di dispositivi elettronici come telefoni cellulari, cuffiette o tablet in prossimità dei binari, che isolano l’individuo dall’ambiente circostante provocando spesso incidenti molto gravi e anche mortali.

Tra i comportamenti che mettono più a rischio l’incolumità personale, vi è il pericolosissimo fenomeno del ‘selfie con il treno in arrivo’, le pseudosfide di coraggio, spesso esibite da video reperibili in rete che mostrano perfomance che sono palesemente dei fake, ma che possono ingenerare pericolosi fenomeni di emulazione.

Insieme agli alunni sono stati analizzati anche i comportamenti contrari alle norme che tutelano la salvaguardia dei patrimoni pubblici, come l’imbrattamento di sale d’attesa, carrozze ferroviarie, gli atti vandalici e il danneggiamento di materiale ferroviario, illustrando le conseguenze cui vanno incontro gli autori di questi gesti, quali denuncia penale e risarcimento danni e le conseguenze per la collettività, che patisce ritardi dovuti a messa in sicurezza o cancellazione del treno danneggiato.

È stata inoltre posta in rilievo la figura centrale del Capotreno e del personale viaggiante FS tutto, Pubblico Ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni e primo responsabile della sicurezza a bordo treno, nonché liason indispensabile con le forze di Polizia con cui è costantemente in contatto tramite la Sala Operativa Compartimentale che vigila nell’arco delle 24 ore.

I 191 studenti hanno da subito mostrato interesse, ringraziando il personale intervenuto. Grazie alla sensibilità della dirigenza e dei docenti dell’Istituto Scolastico ed all’attenzione degli alunni, si è potuto sviluppare il concetto di sicurezza e fiducia nelle istituzioni, lavorando insieme su un format condiviso dal Servizio di Polizia Ferroviaria.

Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi mesi.

Nascondevano mitra clandestino con cartucce, due arresti

La  Squadra Volante del Commissariato di Ivrea e Banchette ha controllato in Borgata Sanguignolo un’autovettura sospetta con a bordo due soggetti, italiani, che alla vista della pattuglia di Polizia ha tentato di sottrarsi al controllo, non riuscendovi

Alla guida dell’auto vi era un quarantaquattrenne; in sua compagnia, un ventiduenne. Sul sedile posteriore dell’auto è stata rinvenuta un’arma di fabbricazione artigianale, sprovvista di marca e matricola, corredata di un silenziatore di fattura artigianale.

L’arma è altresì munita di gruccia pieghevole in ferro, di un cannocchiale ed aveva il caricatore monofilare inserito, carico di cartucce. Altre cartucce analoghe sono state rinvenute nel giubbotto del quarantaquattrenne. All’interno dell’auto è stato anche rinvenuto un bastone ed una trappola (tagliola) in ferro. La perquisizione domiciliare degli alloggi in cui vivono le due persone ha consentito il rinvenimento di una piccola quantità di hashish e di una scatola contenente altre 26 cartucce identiche a quelle rinvenute all’interno dall’arma. I due cittadini italiani sono stati arrestati per detenzione di arma clandestina; il quarantaquattrenne è stato, inoltre, denunciato per possesso di armi od oggetti atti ad offendere e violazione della Legge sugli stupefacenti.

 

Agenti feriti, Fsp Polizia: “Noi presenti a causa dei soliti violenti”

“Inquinano persino l’università, sono loro a dover restare fuori”

 

“Dopo gli assurdi e squallidi scontri di ieri avvenuti all’università di Torino, esprimiamo massima solidarietà ai colleghi rimasti feriti ad opera di delinquentelli che indegnamente vorrebbero vestire i panni di persone dedite a difendere la cultura.

Ma esprimiamo solidarietà anche a tutti gli altri colleghi intervenuti solo a causa di quegli stessi violenti che inquinano persino l’università con comportamenti contro legge e privi di qualsiasi rispetto per gli altri, perché come al solito loro malgrado finiscono al centro di polemiche insopportabili. Abbiamo letto con disgusto l’esplicita richiesta di tenere ‘fuori’ la Polizia dall’Ateneo, come si trattasse di qualcosa di negativo e deleterio per i cittadini, e non la necessaria risposta a chi devasta, distrugge, aggredisce. Fuori dagli Atenei dovrebbero restare la prepotenza, la violenza, l’illegalità e la strafottenza di chi pensa di stare un metro sopra a tutto e tutti, e di poter affermare con la forza le proprie ragioni”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo gli scontri tra antagonisti e forze dell’ordine avvenuti ieri all’Ateneo di Torino, che si sono conclusi con tre poliziotti feriti, altrettanti antagonisti arrestati più una quindicina di denunciati, l’aula intitolata a Paolo Borsellino devastata.

“I Poliziotti – rincara indignato il Segretario provinciale Fsp di Torino, Luca Pantanella – svolgono solamente il proprio lavoro al servizio del Paese e in favore dei suoi cittadini, compresi quegli scalmanati che pensano di poter rimestare nel fango di una squallida strumentalizzazione politica anche le nostre divise. Donne e uomini delle Forze di Polizia devono essere lasciati da fuori da assurde strumentalizzazioni, perché sopportare anche questo è davvero troppo”.

 

(foto archivio)

Dopo aver perso il cellulare devasta la casa e picchia la compagna

Domenica, all’ora di pranzo, gli agenti della Squadra Volante intervengono in un alloggio del quartiere Madonna di Campagna per la segnalazione di una lite in famiglia tra una donna e un uomo

Giunti sul posto, gli agenti trovano la donna, con diverse ecchimosi sul volto, a casa della vicina. Quando i poliziotti entrano nell’alloggio della coppia, la casa è a soqquadro, per terra ci sono cocci di vetro e un pezzo di bastone.

 

Addosso all’uomo, il compagno della vittima, gli agenti rinvengono un coltello a serramanico. Nella camera da letto gli agenti, riposti nei mobili, trovano un machete, tre coltelli, un coltellino modello svizzero e due tirapugni.

Dai racconti, gli agenti appurano che, quella mattina, l’uomo, nervoso per aver smarrito il cellulare, inizia a imprecare contro la compagna lanciando per terra piatti e bicchieri. Vista l’aggressività, la donna si rifugia in camera da letto sperando che l’uomo si calmi, cosa che però non accade. Anzi, quest’ultimo pretende che la sua compagna pulisca la cucina dagli oggetti andati in frantumi. Anche se la vittima asseconda la richiesta, il compagno prima l’afferra per il collo poi la spinge facendola cadere per terra e colpisce ripetutamente la donna fino a provocare la rottura dell’ingessatura che la vittima aveva alla gamba. Non pago, prende i cellulari della vittima e con un martello li manda in frantumi.

 

Dopo una pausa apparente, il reo, prima divelle una porta, poi torna ad aggredire la sua compagna. In questa circostanza la donna utilizza contro l’aggressore un taser che la stessa aveva comprato temendo per la propria incolumità, alla luce dei comportamenti del compagno e del fatto che questi collezioni armi. Trovandosi vicino alla porta di casa, la parte lesa urla per chiedere aiuto, riuscendo al contempo ad allontanarsi dall’alloggio rifugiandosi dalla vicina.

Dalle parole della vittima, i poliziotti appurano che il vissuto di maltrattamenti andava aventi da tempo, circa due anni, soprattutto da quanto l’uomo aveva iniziato a fare uso di alcol. Spesso i litigi, per futili motivi, si trasformavano in aggressioni fisiche. In una circostanza la donna era stata lasciata a dormire tutta la notte fuori di casa sul pianerottolo.
L’aggressore, un italiano di 40 anni, per i fatti narrati, viene arrestato dagli agenti della Squadra Volante per maltrattamenti in famiglia.

Ricercato prenota visita medica ma in ambulatorio trova la polizia

Individuato grazie ad una intuizione. Fermato dagli agenti del commissariato Barriera Nizza

Il provvedimento che ne disponeva la carcerazione era arrivato agli inizi del mese di gennaio agli uffici del
Commissariato Barriera Nizza (nella foto).
L’uomo però, un trentenne italiano, era risultato irreperibile. A nulla erano valsi i
controlli nelle sue precedenti residenze, compresa quella dei genitori, che peraltro non lo incontravano da
mesi. Ma gli inquirenti del Commissariato non si sono arresi. Utilizzando la conoscenza di un dettaglio relativo alle
condizioni di salute del condannato, hanno verificato se lo stesso avesse prenotato da lì a breve qualche
vista specialistica presso alcune strutture mediche. La ricerca dati ha fornito esito positivo. Infatti, veniva
appurato che lo stesso si sarebbe recato a sostenere un esame diagnostico il 3 Febbraio presso un ospedale
cittadino. Gli agenti hanno pertanto predisposto tutte le misure necessarie per dare seguito all’ordine di
carcerazione. Infatti, una volta terminata la visita, l’uomo è stato fermato e portato in commissariato per la
notifica del provvedimento di carcerazione per un periodo di 3 anni e 6 mesi per rapina.

Tipi poco raccomandabili al bar: licenza sospesa

Personale del Commissariato Barriera Milano ha notificato al titolare di un bar  in corso Giulio Cesare 180, il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 20 emesso dal signor Questore di Torino, con contestuale chiusura dell’esercizio

Nel corso di un controllo dell’esercizio avvenuto a metà gennaio, i poliziotti avevano riscontrato la presenza di persone con diversi procedenti di polizia.

Nella stessa occasione, un soggetto di nazionalità gabonese tentava di eludere il controllo degli agenti, prima dirigendosi verso il bagno, poi verso il bancone del bar dove, con mossa fulminea, ingeriva numerosi ovuli di sostanza stupefacente. L’uomo, già con precedenti specifici, veniva arrestato.

Analogo episodio avveniva a giugno dello scorso anno, quando un avventore dell’esercizio, perquisito personalmente, veniva trovato in possesso di sostanza tipo hashish, occultata nel proprio zaino.

Il bar era già stato oggetto di sospensione della licenza nel marzo dello scorso anno.

Considerato che il locale risulta essere “luogo di ritrovo” di soggetti pregiudicati e pericolosi per la sicurezza dei cittadini e per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore ha emesso un provvedimento di chiusura per l’esercizio.

Scorribanda di due minori in un minimarket. Arrestati

Martedì sera, due giovani, risultati poi minorenni, entrano in un minimarket di corso Francia. Mentre uno dei due si reca verso lo scaffale refrigerato e preleva due bevande, il suo amico, con una mossa fulminea cerca di impossessarsi di un cellulare posizionato nei pressi del registratore di cassa

 

Il proprietario del telefono, un dipendente del minimarket, reagisce e riesce a toglierglielo di mano.

Mentre la vittima cerca di nascondere il cellulare sotto il bancone, il ragazzo che aveva preso le bevande lo colpisce con un pugno alla tempia. Il giovane, mostrandogli il pugno, gli intima anche di dargli l’incasso. Al rifiuto del dipendente, i ragazzi tentano invano di sradicare il registratore di cassa, danneggiandolo. Non riuscendo nel loro intento, i due gettano a terra i contenitori contenenti le caramelle ed escono dall’esercizio portando con loro, senza pagare, le bevande prima prelevale e alcune caramelle sfuse cadute per terra. Non paghi, una volta all’esterno del minimarket, lanciano delle pietre in direzione delle vetrate senza però danneggiarle. Dopo questo gesto, si danno alla fuga e dopo aver raggiunto la fermata GTT di piazza Massaua salgono su una vettura della linea 36 diretta all’esterno della città.

La vittima dà subito l’allarme. Mentre gli agenti di una volante raccolgono il racconto della vittima, gli altri equipaggi, seguono la direzione d fuga dei due e grazie alla collaborazione tra la centrale operativa della Questura e la centrale GTT viene individuata la vettura con i due ragazzi a bordo e ne viene monitorata la sua posizione. Di lì a poco, le volanti intercettano e fermano a Collegno il mezzo pubblico con i due giovani ancora a bordo, entrambi poi tratti in arresto per rapina in concorso.

La polizia cattura ladro “rassicurante”

Urlando frasi sconnesse, un uomo si dimena in terra con la presa ben salda al suo trolley

Questa la scena che si presenta agli occhi degli agenti della Polizia di Stato chiamati ad intervenire nei giorni scorsi  presso un ufficio in via Montefeltro.
Ad attendere l’arrivo degli operatori un dipendente della struttura, che lamenta di essere stato derubato di alcuni effetti personali all’interno del proprio zaino. Qualche ora prima accade che lo stesso dipendente, in un momento di pausa, si allontana dalla propria postazione di lavoro. Al rientro, si accorge non esserci più lo zaino contenente computer, console portatile ed un caricabatteria. Provando a chiedere nell’ufficio se qualcuno avesse visto le proprie cose, un addetto alle pulizie risponde di aver notato un uomo, cittadino italiano di 40 anni, portare via uno zaino e dirigersi verso i locali del bagno.
Una volta entrato, il dipendente incontra il quarantenne, con un trolley al seguito, che, nel dirigersi frettolosamente verso l’uscita, lo tranquillizza ribadendo che il suo zaino “era al sicuro”. Recuperato lo zaino e preso atto della mancanza dei propri effetti all’interno, l’uomo raggiunge il reo, che nel tentativo di guadagnare la fuga, si scontra con il dipendente. L’arrivo degli agenti permetterà la restituzione degli effetti personali contenuti nel trolley e l’arresto del cittadino italiano per rapina.

I Civich presentano sistema video per la sicurezza sulle strade

Martedì 11 febbraio  al Comando della Polizia Municipale di Torino, in via Bologna,  si terrà la conferenza stampa di presentazione riservata ai giornalisti  di un’innovativa e avanzata tecnologia video-based in grado di incrementare la sicurezza sulle strade, ridurre l’incidentalità e migliorare la qualità della vita

Il sistema SAFERTRAFFIC MOBILE è basato su tecnologia video ed è installato all’interno di un’auto della Polizia Municipale. Al termine della presentazione i giornalisti interessati potranno salire a bordo del veicolo per vedere da vicino la strumentazione.

All’incontro sarà presente il Comandante della Polizia Municipale di Torino, Emiliano Bezzon, Hila Freiman-Kareev CEO e Fabio Marangini Direttore Commerciale Italia entrambi di Safer Place.

Giovane offre droga a una ragazza e la violenta su un treno fermo a Porta Nuova

È stato convalidato il fermo di un cittadino tunisino di 23 anni autore, lo scorso 30 gennaio, di violenza nei confronti di una giovane

Nel primo pomeriggio di giovedì della scorsa settimana, il ventitreenne avvicina la ragazza in via Nizza offrendole sostanza stupefacente. Dopo qualche insistenza dell’uomo, la giovane accetta la proposta del cittadino straniero di fumare della “roba” insieme, con la promessa di ricevere una “pallina” gratis. L’uomo la invita ad andare in un posto tranquillo.

Per questo motivo, i due entrano nella stazione Porta Nuova. Un volta all’interno, si incamminano lungo una banchina sino al fondo dove attraversano i binari e salgono su un vagone in sosta.
Una volta all’interno, l’uomo estrae lo stupefacente ma prima ancora di consumarlo avanza proposte sessuali che la giovane non accetta. Nonostante il rifiuto di quest’ultima, il cittadino straniero minaccia la ragazza e ne abusa poi sessualmente. Al termine della violenza, la vittima e il ragazzo scendono dal vagone e si allontanano separatamente, sebbene l’uomo segua la giovane come a monitorarne i movimenti, fino a quando si dà alla fuga correndo all’esterno della stazione ferroviaria.

Il giorno successivo la vittima denuncia il fatto. Subito iniziano le indagini e le ricerche dell’uomo da parte degli uomini del Commissariato San Paolo che portano alla sua individuazione martedì pomeriggio, proprio in via Nizza nei pressi della stazione Porta Nuova. Particolare: quando l’uomo viene fermato dai poliziotti indossa un paio di occhiali finti privi di gradazione.
Gli agenti del Commissariato San Paolo appurano poi che il ventitreenne la stessa sera della violenza era stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante per i comportamenti tenuti al pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano. Nella circostanza, l’uomo era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per interruzione di pubblico servizio.