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Dal furto alla rapina Arrestata una coppia di giovani

E’ entrata  in un esercizio commerciale di via Madama Cristina.

La giovane, cittadina rumena di appena 19 anni,  si è diretta agli scaffali ove sono posizionati i vini e i liquori, trafficava con delle bottiglie ma notato il sopraggiungere della proprietaria riappoggiava sullo scaffale  un liquore dicendo che era troppo caro e non l’avrebbe acquistato. L’esercente, però, notava un rigonfiamento all’altezza di un tascone della sua felpa e intuiva che la giovane nascondesse qualcosa di voluminoso all’interno.  Pertanto, le chiedeva di lasciare immediatamente quello che aveva preso. Per tutta risposta, la ragazza fuggiva correndo. Interveniva un dipendente del negozio, che la inseguiva, ma fuori sul marciapiede ad attenderla vi era un complice, un connazionale di 23 anni,  il quale,  vedendosi braccato, fermava la corsa e minacciava l’uomo brandendo delle pinze che aveva in mano.  A quel punto i due complici continuavano a fuggire, senza essere più seguiti, in direzione del Comprensorio Ebraico di via Primo Levi.  Probabilmente, non sapevano che avrebbero incontrato personale dell’E.I. in servizio di vigilanza. Uno dei militari bloccava i ragazzi proprio mentre stavano tentando di nascondere la refurtiva, due bottiglie di superalcolici, dietro dei bidoni dell’immondizia.  Una pattuglia della Squadra Volante in transito notava la scena e interveniva per prendere in consegna la coppia. Dagli accertamenti svolti, sono emersi numerosissimi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio a carico dei due rumeni. Sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.

Parcheggiatore abusivo a Porta Nuova

Denunciato in quanto già colpito da “DASPO” urbano

I poliziotti del Commissariato Centro sono intervenuti lo scorso sabato pomeriggio in via Nizza, nei pressi dei parcheggi GTT della Stazione Ferroviaria Porta Nuova, perchè un cittadino italiano di 73 anni segnalava di essere in difficoltà con un soggetto straniero, divenuto molesto a seguito della pretesa di denaro. L’uomo aveva in realtà già dato una moneta da 1 € al parcheggiatore abusivo, ma questi non si era accontentato e inveiva contro di lui chiedeva altro denaro. All’arrivo della pattuglia di Polizia, il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità somala, era sprovvisto dei documenti d’identificazione, pertanto è stato accompagnato in Questura per accertamenti sull’identità personale. Emergevano a suo carico numerosi precedenti per reati contro la P.A. e contro il patrimonio. Inoltre, risultava colpito dal DIVIETO DI ACCESSO ALLE AREE URBANE  emesso il 5 Febbraio u.s. dalla Questura di Torino, che gli vieta l’accesso ai parcheggi GTT siti in questa  stazione Porta Nuova, nonché l’accesso all’interno della stazione e delle sue pertinenze. Pertanto, è stato denunciato in merito.

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Ricercato individuato dalla Polizia. Deve scontare 16 mesi 

Era ricercato da Ottobre, il cittadino rumeno 35enne che i poliziotti del Commissariato Madonna di  Campagna hanno riconosciuto durante il loro servizio di pattugliamento lo scorso giovedì sera.

Il provvedimento, emesso dalle Autorità Rumene, prevede per  la pena di un anno e 4 mesi di reclusione per i reati di percosse, aggressioni e minacce per il ricercato, che era stato altresì denunciato lo scorso Agosto per maltrattamenti in famiglia .

I clienti delle ore 23, chiusura provvisoria del bar per 5 giorni

Sono circa le 23 di sabato scorso quando gli agenti del commissariato Madonna di Campagna intervengono presso un bar in corso Toscana. Dall’esterno l’esercizio si presenta con le serrande totalmente abbassate. Una flebile luce filtra dalle fessure della saracinesca; i poliziotti intuiscono che un cospicuo numero di persone è presente nel locale.

Tentando di sovrastare gli schiamazzi degli avventori, gli operatori si qualificano ed intimano al titolare di aprire. La serranda inizia allora ad alzarsi, ma dall’interno nessuno aveva capito trattarsi di un controllo di Polizia. Quando ormai la visuale è sgombra da ogni impaccio, gli agenti potevano distinguere chiaramente un folto capannello di persone, intento a consumare sostanze alcoliche. All’atto degli accertamenti numerose persone fuggono, abbandonando l’esercizio tramite una porta secondaria comandata elettronicamente. Disposta la chiusura del bar per la durata di 5 giorni, sanzionati i clienti presenti.

Torino: doppio arresto per maltrattamenti 

Sono due gli arresti per maltrattamenti operati dalla Polizia di Stato  entrambi in centro città.

Nel primo caso, gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un trentacinquenne, con diversi precedenti di polizia a carico, dopo che questi, in mattinata, aveva minacciato i genitori per ricevere denaro. Dal racconto di questi ultimi, è emerso che i comportamenti maltrattanti e violenti si protraevano da tempo. Nell’ultimo periodo, il padre pur di soddisfare le richieste del figlio si era anche fatto prestare dei soldi da conoscenti. Alcune settimane fa, dopo il suo rientro dal paese di origine, la vittima non aveva nemmeno più ritrovato il suo televisore in casa.  A seguito dell’intervento degli agenti della Squadra Volante, il reo è stato arrestato oltre che per maltrattamenti anche per tentata estorsione e denunciato in stato di libertà per minacce gravi.

Solo poche ore dopo, nel pomeriggio, gli agenti del Commissariato Centro, sono intervenuti presso il domicilio di una famiglia, dopo la telefonata di una donna che in lacrime aveva chiesto aiuto al numero 112 NUE. Sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo alterato che inveiva contro due donne risultate poi madre e figlia. La richiedente riferiva ai poliziotti che quello odierno era l’ennesimo episodio nel quale il suo compagno inveiva nei loro confronti furiosamente. In passato non erano mancate anche aggressioni fisiche. Venerdì, la compagna era stata pesantemente apostrofata e insultata dall’uomo cosa che l’aveva portata questa volta a chiamare la polizia.

Condizioni igieniche precarie nel supermercato

Sanzioni amministrative per 3000 euro

Negli scorsi giorni, personale della PAS della locale Questura ha effettuato un controllo all’interno di un grande supermercato sito nel quartiere San Donato, volto al controllo del rispetto delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza per i luoghi di lavoro. All’interno dell’area vendita, i poliziotti hanno riscontrato condizioni igieniche precarie, pavimenti sporchi, polvere e capelli nei banchi frigo di carne confezionata e scarti di pesce sul pavimento nelle immediate vicinanze del banco di pesce fresco. Dalla verifica della documentazione attestante la procedura basata sui princìpi dell’HACCP, è stata inoltre riscontrata l’inosservanza relativa alla compilazione delle schede per l’annotazione delle temperature dei frigoriferi e congelatori, la cui verifica va fatta su base giornaliera. Infine, nel certificato di prevenzione incendi erano indicati 17 estintori, sulla cartellonistica di sicurezza esposta ne erano riportati 9, mentre nell’area di lavoro ne risultavano effettivamente solo 13. Pertanto, il direttore del supermercato, responsabile della procedura HACCP, è stato sanzionato per omesso controllo della catena di conservazione degli alimenti, mentre il responsabile della sicurezza sui luoghi di lavoro è stato sanzionato  per le violazioni alla normativa antincendio riscontrate, per un totale complessivo di 3000 € di sanzioni.

Arrestato “nonno” con precedenti per rapina

C’è anche un soggetto pluripregiudicato, ben conosciuto alle forze dell’ordine per aver commesso numerose rapine a mano armata, in concorso con altri noti pregiudicati, fra gli arrestati del Comm.to Barriera Milano delle ultime ore.

Gli investigatori, durante la perquisizione del suo alloggio, in zona Santa Rita, lo scorso venerdì mattina, hanno trovato nascosti in soggiorno, all’interno di un contenitore in plastica avente la classica forma ad ovetto di cioccolata, 6 involucri di crack. Altri 193 involucri erano invece nascosti nella federa del cuscino e nelle pieghe del materasso in camera da letto, per un totale complessivo di circa 130 grammi di cocaina/crack.

Un trentunenne gabonese è stato invece arrestato sabato mattina a seguito del controllo per identificazione in corso Giulio Cesare angolo Scarlatti; l’uomo era sprovvisto di documenti, pertanto si rendeva necessario il suo accompagnamento negli uffici di Polizia. Nelle fasi della traduzione in Commissariato lo stesso compiva dei gesti repentini con la testa: gli agenti riuscivano a fargli espellere dalla bocca un involucro di carta stagnola contenente 15 involucri termosaldati di cocaina e crack. Inoltre, il trentunenne risultava in possesso di un cellulare rubato poco prima, che è stato restituito al legittimo proprietario. E ‘stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.

(foto archivio)

Ivrea: Battaglia di arance in cortile. Sanzionati 

Un  “carnevale fai da te”

Forse nostalgici per una tradizione che quest’anno non può avere corso a causa della pandemia da Covid 19, un gruppo di persone si è cimentata, in un cortile condominiale della città, in una battaglia di arance, come nella migliore tradizione della manifestazione eporediese.

La battaglia è stata scoperta, domenica pomeriggio, intorno alle 15, dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte che, coordinati dal Commissariato di Ivrea e Banchette, erano impegnati in controllo straordinario del territorio. Transitando in corso Nigra, i poliziotti hanno notato un assembramento di persone che stava battagliando con le arance all’interno del cortile la cui superficie era piena di “residui bellici”.

Gli agenti hanno identificato 9 persone, per sette di queste scatterà la sanzione amministrativa per le violazioni delle norme previste per il contenimento della pandemia.

Sorpreso a rubare su auto in sosta

Arrestato dalla Polizia per tentato furto pluriaggravato

È stato notato mentre rovistava all’interno dell’abitacolo di un’auto regolarmente parcheggiata in via Volpiano. Ha infranto il lunotto posteriore del veicolo con un’asta metallica e si è intrufolato al suo interno. Quando gli agenti della Squadra Volante sono giunti sul posto hanno trovato il giovane posizionato sui sedili posteriori con il corpo proiettato in avanti intento a rovistare nel vano portaoggetti. Una volta scoperto, con destrezza è sceso dallo sportello posteriore e si è dato alla fuga su corso Vercelli. Ne è nato un inseguimento a piedi tra le vie Elvo/Soana/Baltea, sempre tallonato dai poliziotti, dove, ormai esausto, ha tentato di nascondersi tra un’auto parcheggiata e il marciapiedi e anche in questa circostanza ha continuato ad opporre resistenza. Il ragazzo, un ventunenne originario del Marocco irregolare sul Territorio Nazionale e senza fissa dimora, è stato arrestato per tentato furto pluriaggravato e sanzionato per l’inosservanza delle disposizioni anti Covid-19.

Lottatrice di giorno, pusher di notte: arrestata

Ventisettenne arrestata dagli agenti del commissariato San Secondo

 

Nei giorni scorsi, viene segnalata agli agenti del commissariato San Secondo, l’attività di spaccio di una cittadina italiana di 27 anni, lottatrice di arti marziali.

Con l’ausilio di un’unità cinofila, i poliziotti perquisiscono la sua abitazione in zona Madonna di Campagna.

All’arrivo degli operatori la donna tenta di ostacolare loro l’ingresso, serrando a più mandate la porta, senza successo. Una volta entrati nell’appartamento, gli agenti scoprono all’interno del letto contenitore quasi 1000 pasticche di ecstasy per circa 500 grammi di peso, 100 grammi di MDMA in cristalli, 5 grammi di cocaina ed una busta con alcuni frammenti di marijuana. Inoltre, sotto il materasso, vengono trovati 3 bilancini di precisione e oltre 3000 euro in contanti. Nella cucina invece, numeroso materiale per il confezionamento in dosi, come buste della spesa tagliate in diversi punti, era stato occultato nei cassetti, accanto al lavello, dove viene infine rinvenuto il quarto bilancino.

Dall’attività info-investigativa eseguita sui cellulari della ventisettenne emerge come la pusher si avvalesse di applicazioni di messaggistica istantanea come Whatsapp o Telegram, con l’opzione, per quest’ultimo, di autodistruggere i messaggi contenuti in alcune chat, per concordare le cessioni di stupefacente. Per ogni tipo di droga detenuta dalla donna, questa aveva associato una particolare “emoticon” così da poter comunicare con il proprio acquirente senza esplicitare alcunché: le caramelle indicavano le pasticche di ecstasy mentre il fiocco di neve si riconduce ai cristalli di MD.

Il valore dello stupefacente sequestrato dagli agenti del commissariato San Secondo è stimato intorno ai 25000 euro. Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.