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Ruffino (Azione): Città Aerospazio, primo passo di Torino nel dopo – Fiat

“Con l’avvio dei lavori per la realizzazione della Città dello Spazio Torino tenta un primo passo verso il dopo-Fiat. Il declino dell’automotive, di cui misuriamo in questi giorni le tristi conseguenze con la vicenda dello stabilimento di Grugliasco, ha terremotato il tessuto industriale della città e del Piemonte, con ricadute sociali ed economiche molto pesanti. Bene ha fatto il presidente Cirio a richiamare l’importanza che riveste ora un’iniziativa che consentirà al Piemonte di restare agganciato al treno dell’innovazione tecnologica, anzi, di essere noi stessi, con il Politecnico e le altre strutture pubbliche e private, promotori di innovazione. Una cittadella in cui formare ingegneri, sognare il futuro per costruirlo e creare occasioni e opportunità di lavoro per i talenti delle nuove generazioni. La Città dell’Aerospazio va pensata e realizzata come centro di attrazione per gli investitori e le aziende straniere e il governo farà bene a delineare una politica di vantaggi fiscali per chi, dall’estero, vuole partecipare a questa impresa”. Così Daniela Ruffino, deputato di Azione.

La Lega del Canavese riunisce militanti e simpatizzanti

CS – Festa e Tradizione:  Cena Natalizia
Dopo il grandissimo successo della Lega Fest, la Lega del Canavese è lieta di annunciare l’evento natalizio che si terrà venerdì 15 dicembre dalle ore 17. In programma, un aperitivo seguito da una cena, con la partecipazione di militanti, sostenitori e simpatizzanti del partito. Saranno presenti anche l’On. Riccardo Molinari, Presidente dei deputati Lega Salvini Premier e Segretario della Lega Piemonte, e l’On. Alessandro Giglio Vigna, Presidente della XIV Commissione politiche dell’Unione Europea.
Astrid Sento, segretario della Lega Canavese, ha dichiarato: “Dopo la Festa Lega Canavese che ha dato inizio alla prossima campagna elettorale, abbiamo organizzato una cena natalizia. Il Natale rappresenta un insieme di valori che la Lega ha sempre sostenuto e difeso. È anche una festa che tradizionalmente si trascorre in famiglia, e la nostra cena vuole essere un momento di aggregazione non solo tra militanti e sostenitori, ma anche con le loro famiglie. Perché la Lega è anche una grande famiglia”.
Saranno presenti inoltre i Consiglieri Regionali del Piemonte in Canavese Andrea CaneGianluca Gavazza e Claudio Leone.
L’evento si svolgerà a Verolengo presso il “Ristorante dei Cacciatori”, con un costo di 30 euro che comprende l’aperitivo e la cena. Per prenotazioni o informazioni, potete contattare il Segretario organizzativo Stefano Cicala al numero 333 226 9209 o il Segretario della Sezione di Chivasso, Giuseppe Deluca 3391076208.

Alzheimer, Canalis (Pd): “Regione sorda all’appello delle associazioni”

Il Governo Meloni non ha finanziato il Piano Nazionale Demenze nella legge di bilancio 2024 e la Giunta Cirio non ha sopperito con fondi regionali.

27.11.2023 – Secondo l’OMS la demenza è la 25esima causa di disabilità nel mondo, la settima causa di morte nell’ultimo ventennio e rappresenta una condizione che, con l’aumentare dell’aspettativa di vita e con la curva demografica italiana, coinvolgerà un numero sempre maggiore di persone. La maggioranza dei malati affetti da demenza vive in famiglia, con un notevole carico assistenziale che ricade pressoché interamente sui caregivers. Nonostante ciò, il Governo Meloni non ha finanziato il Piano Nazionale Demenze nella legge di bilancio 2024, che deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, così come non ha finanziato il fondo nazionale di sostegno alla locazione e il fondo per la morosità incolpevole e ha tagliato sensibilmente il fondo sanitario e il reddito di cittadinanza.

Il combinato disposto di tutti questi tagli, rischia di aggravare considerevolmente le condizioni dei malati e delle loro famiglie.

E’ urgente intervenire subito per non lasciare sole 1.480.000 famiglie italiane che convivono con le demenze, come ha denunciato la Federazione Alzheimer Italia. Il fondo triennale di 15 milioni di euro per le demenze, stanziato nel 2021, nonostante il decreto che dispone la proroga al 31 marzo 2024 dei termini per il suo utilizzo, si esaurirà nei prossimi mesi. Per quanto modesto, questo fondo ha permesso alle Regioni di avviare 31 piani di intervento nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza. È dal 2014, anno di approvazione del Piano Nazionale Demenze, che si afferma la necessità di mettere risorse. Le Regioni devono poter proseguire con l’implementazione dei loro progetti, anche per risolvere una situazione a macchia di leopardo che non garantisce ovunque lo stesso livello di servizi.

Ho presentato un piccolo emendamento di 500.000 euro al disegno di legge di variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025 della Regione, attualmente in discussione in consiglio regionale, ma la Giunta Cirio ha ritenuto di bocciarlo.

La destra non sta facendosi carico di questi malati.

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

 

Italia Lib-Pop: “Bandiere Palestina in piazza, insulto a donne oppresse”

“Mentre non una parola è stata detta a favore delle donne iraniane, che da oltre un anno lottano per i propri diritti a costo della vita, ed a favore delle donne israeliane, rapite, violentate ed uccise il 7 Ottobre scorso, nelle manifestazioni del 25 Novembre a Torino, così come a Firenze, sono comparse bandiere palestinesi, simbolo evidente dell’ideologizzazione politica di piazze in favore di diritti che non dovrebbero avere colore politico”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta le manifestazioni organizzate in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne.

“Segnali e simboli di una strisciante ideologia anti occidentale che pervade determinati ambienti, o parte di essi, e che delegittima la stessa lotta per i diritti, declinandola a seconda di chi abusi, violenze e negazione dei diritti li vive quotidianamente sulla propria pelle”, aggiunge Desirò.

“Manifestare per i Diritti delle Donne esibendo la bandiera di uno Stato in cui vige una Teocrazia Islamica che assegna alla donna un ruolo di serie b è un controsenso che svuota di contenuto e valore la lotta stessa”, continua Desirò.

“Almeno che per il femminismo italiano le Teocrazie Islamiche non siano divenute improvvisamente il faro della lotta contro la violenza di genere ed a favore dei Diritti Fondamentali, il controsenso e la cecità ideologica che si sono evidenziate rappresentano un insulto nei confronti delle donne che vivono in regimi oppressivi, evidentemente simpatici ai movimenti femministi nostrani”, conclude Desirò.

Italia Liberale e Popolare

Ruffino, limiti web ai minori: “Proposta attuale”

“Torna più che mai attuale la proposta di Carlo Calenda di vietare l’accesso ai social per i minori  di 14 anni. La violenza contro le donne ha trovato un terreno di coltura straordinario nei social network, penso ai reato di body-shaming o porn-revenge consumati quasi tutti da adolescenti o giovanissimi. La violenza contro le donne ha bisogno di un’accresciuta vigilanza di genitori e insegnanti soprattutto nella prima adolescenza. È dalle famiglie che deve partire il primo argine per impedire una maturazione affettiva distorta o malata. Se viene meno il controllo famigliare diventa difficile per la scuola supplire alla famiglia assente”. Così  l’on. Daniela Ruffino (Azione):

Giachino: Torino per crescere ha bisogno di un forte partito dello sviluppo

Come la DC degli anni 50. FDI punti al 30% e si dia un programma forte di rilancio da portare avanti dalla Regione.

 
Nel corso del congresso cittadino di Fratelli d’Italia che si disputa la leadership tra i partiti torinesi con il PD e’ intervenuto l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Bartolomeo GIACHINO , attualmente presidente e amministratore del.to di SAIMARE spa società logistica di Genova. 
Dopo tanti proclami e interviste la somma della economia piemontese, come diceva il Principe De Curtis, da un totale inferiore alla media nazionale, tutto grazie alla bassa crescita di Torino come ha detto Banca d’Italia.  Lunedì scorso un importante quotidiano ha pubblicato la tabella che allego relativa alla crescita del PIL  dal 2018 al 2022 del Piemonte , dell’Italia e di Cuneo. Basta  fare il calcolo della crescita e si scopre che mentre l’Italia è cresciuta del 7,8% e il Piemonte del 7,2, Cuneo è cresciuta del 12%
E il Piemonte ricordo , come dice la nostra sede di Banca d’Italia,  e’ zavorrato dalla diminuita crescita della economia di Torino e della sua area metropolitana che dal 2001 al 2019 hanno perso 18 punti rispetto a Milano, Bologna e le Città più avanzate del Nord del Paese.
Le interviste di architetti, guru vari etc. non fanno PIL.
Il PIL lo fanno, come si vede dalla slide di destra che dà il peso dei vari settori, l’industria che data per declinante dagli ultimi Sindaci vale sempre un quarto del PIL regionale, (il doppio di quanto danno turismo, cultura e eventi) dai servizi, dalle costruzioni e dalla agricoltura.
Lo sviluppo di Torino e del Paese e’ scaturito dalle scelte dei Governi e dall’ ingegno della nostra imprenditoria . Cavour oltre a unire l’Italia la dotò di infrastrutture, di politica industriale , agraria e scolastica. La DC nel secondo dopoguerra oltre alla riforma agraria e al Piano casa di Fanfani punto’ molto sia a livello nazionale che a livello piemontese su autostrade e trafori autostradali alpini. Senza i trafori come avremmo potuto esportare tessile, auto e elettrodomestici, tre settori nei quali eravamo leader in Europa?  I vecchi DC ci raccontavano di un incontro domenicale nel quale Valletta spiegava a Peyron e Grosso che la crescita della azienda avrebbe richiamato 100.000 lavoratori.  Ben diverso il tenore degli incontri di Tavares , Cirio e Lorusso, senza dimenticare le partite a carte di Marchionne e Chiamparino. Negli ultimi trent’anni si è data per declinante l’industria, si è puntato quasi tutto sul turismo sulla cultura e sugli eventi, si è perlato di Mito, di GemiTo, mentre le infrastrutture a partire dai trafori sono invecchiate e deperite.
Mentre gli on.li Botta e Froio costruivano una tangenziale a tre corsie e la Autostrada del Frejus in pochi anni ,  la TAV , l’opera più importante e strategica, dopo aver evitato di perderla purtroppo viene portata avanti pianissimo. Il rilancio di Torino come abbiamo ascoltato alla Convention di Lorusso non arriverà dagli esperti di Bloomberg e neanche dall’anno della Cultura fissata al 2033 ma solo dal forte rilancio programmatico  della politica e dei partiti.
Ecco perché FDI deve puntare al 30% dei consensi ma deve darsi un programma forte di sviluppo della Regione , partendo dal lavoro dei suoi migliori Ministri, Urso per difendere il settore automotive disponendo del gruzzolo del fondo Giorgetti , nato da una mia idea trasformata in mozione Molinari. Per rilanciare Torino sarà importante il Centro per la Intelligenza artificiale nato da un idea di Don Luca Peyron (cognomen omen) che Urso ha assegnato  a Torino. Importante inoltre lo sviluppo dell’aerospazio forte della presenza al Ministero della Difesa di Guido Crosetto. Il rilancio di Torino arriverà dalle infrastrutture , in primis dalla TAV che finalmente ha assegnato il lotto del lato italiano del Tunnel a un gruppo piemontese , poi dall’ampliamento della tangenziale e dalla accelerazione dei lavori della Linea 2 della Metro. Torino deve rilanciare la Attività fieristica,  l’unica in grado di portare in Città gli uomini di affari , i manager e gli imprenditori. E’ chiaro che un programma così forte presuppone in Regione la presenza di consiglieri regionali esperti e competenti due categorie che negli ultimi anni sono state piuttosto dimenticate.
 
Mino GIACHINO  
responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Il vizio della ‘delegittimazione morale’

 

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Tra i vizi peggiori che permangono nella politica italiana non possiamo non ricordare quello della cosiddetta “delegittimazione morale” dell’avversario. Un vecchio tic che storicamente è figlio e prodotto della cultura della sinistra italiana nella sue multiformi espressioni e che individua proprio nella delegittimazione morale dell’avversario/nemico uno dei suoi caposaldi costitutivi. Una teoria che parte anche da un altro dogma che nel tempo è maturato e si è consolidato per motivazioni alquanto misteriose. E cioè, la cosiddetta “superiorità morale” o “diversità morale” che dir si voglia rispetto agli avversari che si incontrano di volta in volta. Nell’un caso come nell’altro, però, si tratta di riaffermare che la propria parte politica è moralmente ed eticamente diversa, in quanto superiore, rispetto all’avversario/nemico, a tutti gli avversari/nemici. E, sotto questo versante, la lista è abbastanza lunga perchè inizia con l’esperienza cinquantennale della Democrazia Cristiana – come non ricordare “l’alternativa morale” proposta dal Pci negli anni ‘80 – e quasi tutta la sua autorevole qualificata classe dirigente per proseguire, seppur con toni e modalità diversi, con la stagione berlusconiana, quella salviniana e adesso, e a maggior ragione, con il centro destra a trazione Giorgia Meloni. Ora, seppur nel rigoroso rispetto di tutte le opinioni, è indubbio che la categoria etica della diversità o della superiorità morale, ostentata o pensata o contemplata poco importa, non è una valutazione politica ma una considerazione profondamente e strutturalmente impolitica. Al punto che quando prevale questo pregiudizio e questa valutazione dogmatica è lo stesso confronto politico democratico che ne paga le conseguenze. E questo per la semplice ragione che non si valuta il “merito” o il “contenuto” delle singole questioni sul tappeto ma il giudizio sulle singole persone e sui partiti avversari. E, nello specifico, il giudizio etico/morale. Una valutazione, questa, che purtroppo alligna anche in settori, seppure e per fortuna molti circoscritti, dell’area cattolica italiana. Dove, cioè, prevalgono giudizi che esulano dalle valutazioni politiche per concentrarsi, invece, sul versante personale o di partito. Ecco perchè, e anche alla luce di queste perduranti e persistenti valutazioni, forse è opportuno ribadire ancora una volta con forza e determinazione che un conto è l’onestà, la correttezza e la trasparenza del comportamento dei singoli nell’attività politica a qualsiasi livello, altra cosa – e del tutto diversa – è la pretesa di costruire progetti politici e alternative programmatiche partendo da valutazioni vagamente moralistiche o di carattere etico rispetto all’avversario/nemico. Questo, come ovvio, non mette affatto in discussione l’onestà e la rettitudine del singolo esponente politico ma, semmai e al contrario, serve per ribadire con forza la necessità che il confronto e la stessa dialettica politica fra partiti e schieramenti diversi o alternativi non può continuare a porre – in modo palese o meno palese – la dimensione della “superiorità” o della “diversità” morale come elemento discriminante di valutazione politica, culturale e programmatica. Perchè la vera laicità dell’azione politica e, soprattutto, la sana correttezza del confronto politico sono tasselli decisivi e fondamentali che non possono basarsi su pregiudizi o su pregiudiziali pre politici. Ne va della credibilità della politica, della qualità della democrazia e della stessa efficacia delle nostre istituzioni democratiche.

+Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi

“Il Gruppo +Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi, membro dei Radicali Italiani e dipendente della Regione Piemonte, che è stato sanzionato, con una multa di importo pari a un’ora di retribuzione, per le sue dichiarazioni riguardo alla gestione del grattacielo regionale. Manfredi ha costantemente lavorato per garantire trasparenza e miglioramento nell’ambito della vicenda del grattacielo.

Le dichiarazioni di Manfredi, come riportato da Lo Spiffero, non hanno avuto intenti diffamatori, ma hanno contribuito a evidenziare questioni rilevanti per i dipendenti regionali e i cittadini piemontesi.

Il Gruppo +Europa Torino ritiene che il procedimento disciplinare sia una limitazione inaccettabile del diritto di critica. Si chiede un riesame immediato di questa decisione, affinché il diritto di espressione di Manfredi sia pienamente garantito, garantendo l’importanza della libertà di espressione e del diritto di critica nella democrazia.”

Ravinale e Rosatelli (Sinistra Ecologista): Il Governo ignora e delegittima lavoratori

Noi siamo in piazza al loro fianco.

“Il messaggio della manifestazione partecipatissima di Torino è chiaro” – affermano l’assessore al welfare della città di Torino Jacopo Rosatelli e la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale – “questa manovra finanziaria attacca le pensioni, ignora la questione salariale, azzera i fondi per il diritto alla casa, taglia la sanità, la scuola, i servizi essenziali per le persone. Il Governo tutela i più forti, e impoverisce tutti gli altri”.
“Noi invece siamo in piazza insieme a CGIL e UIL per difendere il lavoro, a partire da quello dei 300 dipendenti Lear, a rischio per il disinvestimento di Stellantis, e dei 300 dipendenti di TE Connectivity” – proseguono gli esponenti rossoverdi – “Le aziende chiudono per massimizzare i profitti, non per crisi: il Governo del Made in Italy con chi sta?”