politica- Pagina 48

Motovelodromo, approvata la mozione di Scanderebech (FI)

È stata votata oggi con 32 voti favorevoli (31 + 1 voto online) la mozione del capogruppo Scanderebech collegata al progetto del motovelodromo che riguarda l’importante progetto d’investimento privato per il recupero e la riqualificazione del Motovelodromo “Fausto Coppi”, in corso Casale 144.

Dichiara Scanderebech (FI): “Questa delibera dà il via libera ad un importante investimento privato che riguarda un progetto che rappresenta un valore aggiunto per la nostra comunità, sia in termini sportivi che economici e potrebbe prevedere un incremento significativo del flusso di utenti e pedoni, con conseguenze sul traffico nelle aree circostanti, specialmente durante gli eventi.”

“Ringrazio la maggioranza per aver preso atto dell’importanza della collaborazione tra privati e pubblico. A fronte di grandi investimenti privati è giusto e necessario che anche il Comune faccia la sua parte e i 31 voti favorevoli alla mia mozione non possono che testimoniare tale necessità.”

 “Purtroppo, il ricordo di tragici incidenti, tra i quali quello del 20 ottobre 2023, che ha causato la morte di una studentessa ucraina, ha messo in evidenza l’urgenza di migliorare la sicurezza stradale e pedonale nella zona. È fondamentale che la Città adotti misure adeguate per ridurre il rischio di ulteriori incidenti gravi.”.

“La riqualificazione dell’area offre un’opportunità unica per migliorare l’arredo urbano, rendendo le zone circostanti più funzionali, vivibili, sicure e accoglienti.”.

Conclude Scanderebech: “Con questa mozione di accompagnamento si invitano il Sindaco e la Giunta ad avviare un piano di interventi per la sistemazione e il miglioramento dell’arredo urbano nelle zone limitrofe al Motovelodromo Fausto Coppi, comprese le vie Castiglione, Boccaccio, Davanzati, Lomellina e Cavalcanti, nonché le piazze Carrara, Cavalcanti e corso Casale. Si invita inoltre a prestare particolare attenzione alla manutenzione della scalinata in via Castiglione, creando spazi pedonali sicuri ed eliminando le barriere architettoniche, a potenziare la sicurezza stradale attraverso la manutenzione degli attraversamenti pedonali, assicurandosi che siano ben segnalati, nonché valutare l’installazione di nuovi attraversamenti e monitorare con costanza l’afflusso di traffico durante gli eventi e, se necessario, introdurre misure correttive per prevenire congestioni e incidenti, considerando gli impatti sul trasporto locale per un eventuale potenziamento in concomitanza con gli eventi programmati, in modo da garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti, al fine di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. Esprimo soddisfazione per l’accoglimento della mozione sia da parte della maggioranza che della minoranza dei consiglieri, con nessun contrario e nessun astenuto.”

Regione, 5,5 milioni sui capitoli delle pari opportunità

“I fondi per il funzionamento della Consigliera di parità rimarranno invariati nel 2025, con 27 mila euro di stanziamento. Abbiamo fatto la stessa scelta anche per la Commissione pari opportunità che verrà finanziata con 18 mila euro. Per il fondo di sostegno delle azioni in sede giudiziaria al momento è prevista una riduzione sensibile, ma contiamo di trovare le risorse durante l’anno”.

È quanto spiegato dall’assessore alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli, durante l’illustrazione del Defr e del bilancio di previsione 2025/27 in Prima Commissione, presieduta da Roberto Ravello.
“Per il 2025 sui capitoli legati al welfare – ha aggiunto – la Regione Piemonte conferma uno stanziamento significativo per il sostegno ai 21 centri antiviolenza e alle 13 case rifugio iscritte all’Albo regionale, oltre che per le attività dei Centri per autori e potenziali autori di violenza di genere (Cuav). Complessivamente, le risorse assegnate ai capitoli di bilancio dedicati ammonteranno a 231.300 euro all’anno”.
Alle risorse regionali si sommano i finanziamenti statali previsti dall’intesa conferenza Stato – Regioni approvate a fine 2024, per un totale di oltre 5,5 milioni di euro destinati al Piemonte.
Per Sarah Disabato (M5s), intervenuta durante il dibattito, “il fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti non va tagliato, ma potenziato. Abbiamo raccolto la disponibilità dell’assessore Chiarelli a richiedere maggiori risorse e come Movimento 5 Stelle faremo la nostra parte con un emendamento. Chiediamo, inoltre, di capire se viene ancora realizzato il bilancio di genere per avere una fotografia puntuale su come vengono utilizzati i fondi in materia”.
“Vorremmo sapere se in questo bilancio troveremo qualcosa sugli aiuti per conciliare maternità e professione, come part-time e politiche premiali per le aziende che mettono in atto politiche di welfare per entrambi i genitori”, ha chiesto Vittoria Nallo (Sue).
Per Valentina Cera e Alice Ravinale (Avs) “stupisce che il comparto pari opportunità in Piemonte sia relegato a tre sole azioni. Va fatta un’analisi trasversale per capire i diversi interventi che andrebbero riassunti in un’unica delega e non divisi tra pari opportunità e welfare. Va affrontato, anche grazie al ruolo della consigliera di parità, il drammatico aumento delle molestie sul lavoro. Infine, da anni il bilancio di genere non viene approvato: è quanto mai urgente che si torni a farlo, per far emergere le azioni positive”.
Nadia ConticelliLaura Pompeo e Domenico Ravetti (Pd) hanno sottolineato che “è molto preoccupante la riduzione di quasi il 50% del fondo su patrocinio legale. In tema di lavoro, abbiamo approvato una legge sulla parità salariale che attende ancora il regolamento attuativo, ma ci chiediamo se si intenda prevedere un finanziamento di partenza. Torniamo in Commissione e facciamo il punto per capire lo stato di attuazione. Dobbiamo affrontare anche il tema della violenza economica che tocca quasi il 30% delle donne”.

Lista Cirio: “Dall’Assessore Vignale grande attenzione agli Enti Locali”

120 milioni per valorizzare il patrimonio dei beni regionali e ben 139 milioni per oltre 800 comuni piemontesi grazie a fondi di coesione e sviluppo

<Ringraziamo l’Assessore Vignale per il lavoro svolto nell’ambito del suo Assessorato e per l’importante piano di investimenti relativo alle sue deleghe. Apprezziamo il grande impegno sulla valorizzazione del patrimonio regionale e soprattutto l’attenzione agli Enti Locali, punto di riferimento dei cittadini ed erogatori di servizi irrinunciabili per le persone: l’ampliamento della platea dei comuni coinvolti attraverso le Aree Omogenee indica chiaramente il positivo percorso intrapreso dall’Assessore Vignale di una relazione sempre più stretta e più capillare con il territorio> così dichiarano i membri del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale formato dal Capogruppo Silvio Magliano, dal Consigliere Segretario del Consiglio Regionale Mario Salvatore Castello, dai Consiglieri Sergio Bartoli, Elena Rocchi e Daniele Sobrero, al termine della presentazione dei capitoli del Bilancio di Previsione 2025/2027, relativi alle deleghe assegnate, da parte dell’Assessore Vignale in I Commissione.

Per quanto riguarda il Patrimonio saranno impegnati oltre 120 milioni di cui 40 milioni già nel 2025. Mentre per i Fondi FSC saranno messi a disposizione dei Comuni Piemontesi 139 milioni dei quali 97 milioni nel corso del prossimo anno.

Il Piano di Investimenti per il Patrimonio mira a valorizzare, riqualificare e rifunzionalizzazione i beni faro dell’offerta turistico culturale della Regione. I principali interventi del triennio:

•             12 Milioni per Palazzo Cisterna, Biella

•             8,4 Milioni per Podere San Giovanni, Stupinigi (TO)

•             7,3 Milioni Villa San Remigio, Verbania

•             5 Milioni per l’ex sede dei Giudici di Pace in via dei Mughetti, Torino

•             5 Milioni Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

•             4,8 Milioni Castello di Val Casotto, Pamparato (CN)

•             2,5 Milioni Galoppatoio La Marmora, Venaria Reale (TO)

•             2,5 Milioni Tenuta Cannona, Carpeneto (AL)

•             2 Milioni Castello di Miasino, Miasino (NO)

•             1,8 Milioni Giardino Botanico Rea, Trana (TO)

•             1,8 Milioni per la ex stazione di Porta Milano, Torino

GLI FSC, invece, sono stati suddivisi in due linee.

La prima destinata a 6 Accordi di Programma siglati tra Regione e Enti Locali. Questi Comuni riceveranno 34 milioni nel 2025 per realizzare 44 progetti.

La seconda linea destinata a 805 Comuni Piemontesi suddivisi in 24 Aree Omogenee. Riceveranno un complessivo di 105 milioni che serviranno a finanziare oltre 1100 progetti. Nel 2025 le Aree Omogenee riceveranno una prima parte dei Fondi corrispondenti a 63 milioni di euro, mentre i restanti 43 milioni nel biennio successivo a completamento degli interventi.

Nucleare ultima generazione, Stati Uniti d’Europa: “Piemonte polo energetico nazionale”

Oggi a Palazzo Lascaris la lista Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha presentato in conferenza stampa le sue proposte collegate al DDL 49 (Bilancio di previsione 2025 – 2027) volte a riportare il Piemonte al centro dell’agenda energetica nazionale, con particolare attenzione alla costruzione di centrali nucleari di nuova generazione.

Sono intervenuti: Vittoria Nallo – Consigliera regionale e Presidente del gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, la  Sen. Silvia Fregolent – Presidente piemontese di Italia Viva, Presidente intergruppo parlamentare sull’energia nucleare, Andrea Turi – Coordinatore +Europa Torino, Roberto Goghero – Segretario Federazione Metropolitana di Torino del Partito Socialista Italiano
“La conferenza  – spiegano i promotori – si inserisce in un contesto di crescenti preoccupazioni per l’aumento dei costi energetici, che nel 2025 rischiano di gravare su imprese e famiglie per ulteriori 13,7 miliardi di euro, un incremento del 19,2% rispetto al 2024. Le imprese del Nord Italia, già oggi tra le più esposte, saranno le più colpite, contribuendo per quasi due terzi all’aggravio complessivo”.
La dipendenza da fonti fossili e l’instabilità dei mercati rischiano di provocare ulteriori effetti negativi, tra cui una nuova spirale inflazionistica, con impatti significativi sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla competitività delle imprese. Il Piemonte ha una lunga tradizione nel settore nucleare, ospitando impianti storici come la centrale elettronucleare Enrico Fermi di Trino e aziende leader nel settore. La regione vanta inoltre centri di ricerca di eccellenza, come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il Politecnico di Torino, che hanno contribuito a sviluppare tecnologie avanzate nel campo della fissione e della fusione nucleare.
“La costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio rappresenta un’opportunità unica per il Piemonte. Questa scelta non solo risponderebbe alla necessità di ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2, ma rilancerebbe il ruolo strategico della regione come hub tecnologico e industriale, creando occupazione e garantendo una transizione energetica sostenibile. Non possiamo permetterci di restare indietro rispetto al resto d’Europa,” dichiara la Presidente del gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte Vittoria Nallo.


Queste le proposte:
1. Fondi per la divulgazione scientifica sull’energia nucleare
Istituzione di un fondo per supportare attività di sensibilizzazione e informazione sull’energia nucleare. Il fondo è destinato a enti del terzo settore con esperienza nella divulgazione scientifica e finanzia campagne pubbliche, eventi informativi, seminari, materiale divulgativo, e attività educative, con particolare attenzione ai giovani e alle scuole.
2. Fondi per la ricerca in ambito di energia nucleare
Finanziamento di cinque borse di dottorato triennali per studiare gli impatti ambientali ed economici legati all’insediamento di centrali nucleari di terza e quarta generazione e del Deposito Nazionale in Piemonte, in collaborazione con le università regionali.
3. ODG per l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) nella provincia di Vercelli
Richiesta di istituire una ZES nella provincia di Vercelli per favorire investimenti in datacenter e infrastrutture nucleari avanzate. L’iniziativa punta a valorizzare la posizione strategica, le infrastrutture esistenti, la disponibilità di terreni, e la tradizione nucleare locale per attrarre sviluppo economico, occupazionale e tecnologico.

Giachino: “Poca informazione sui benefici della Tav”

Caro Direttore,
Negli ultimi tempi anche se l’economia torinese non riesce a rilanciarsi e cresce sempre meno della media nazionale, si parla meno della importanza della TAV. Non parlarne però lascia molta disinformazione tra la gente.
Ecco perché Ti allego la copia del dialogo sul Post del settimanale Luna Nuova. Come vedi a più di vent’anni dall’inizio dei discorsi sulla TAV c’è gente che non sa quali sono le ricadute sul lavoro e sulla economia della TAV.  Dalla parte francese in questo momento lavorano 2500 persone, lato Italia oggi solo un centinaio di persone ma nella seconda metà di quest’anno quando arriverà la TALPA escavateice si arriverà a circa 700 occupati. Tanti lavoratori che abiteranno per alcuni anni nella zona di Susa, diventeranno clienti dei negozi locali, dei bar,  ristoranti etc. Una boccata d’ossigeno per una Bassa Valle in cui il PIL procapite pari a quello del nostro Sud.  Vedi da cosa dipende il fatto che molti politici e uomini di governo a Roma o a Torino non si scaldano per accelerare i lavori della TAV. Se uno non sa cosa vale una cosa non si scalda per accelerare i lavori che daranno benefici e maggiore crescita economica maggiore sia a livello nazionale che locale. Ecco perché i NOTAV più accesi hanno ancora attorno 3-4.000 persone. Ma d’altronde anche nell’800 in Valle c’erano molti pregiudizi contro la ferrovia e il primo Traforo Ferroviario del Frejus. Vale sempre cosa disse Cavour al Re, “Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”.

MINO GIACHINO

Merlo: I cattolici non si fermano alla corrente prodiana del Pd. Non ci sono più i ‘cattolici doc’ o i ‘cattolici professionisti’

“C’è da augurarsi che la corrente del Pd che si è ritrovata a Milano non pensi di rappresentare tutti i cattolici impegnati in politica. Che nel mondo cattolico, da sempre, ci sia qualcuno che ha questa presunzione ed arroganza culturale e politica è fuor di dubbio. Ma nessuno, soprattutto in un’epoca caratterizzata da un forte, radicato ed oggettivo pluralismo politico ed elettorale dei cattolici, può realmente pensare di avere una sorta di monopolio politico dei cattolici. I ‘cattolici professionisti’ o i ‘cattolici doc’, come venivano sarcasticamente definiti nel passato recente e meno recente, sono ormai alle nostre spalle. E nessuno, oggi, può intestarsi questa rappresentanza. Men che meno all’interno di un partito che è l’espressione più autentica della sinistra radicale e massimalista e libertaria del nostro paese.
Per questi motivi, semplici ma essenziali, il mondo cattolico non finisce e non si esaurisce con la corrente prodiana all’interno del Pd. Con o senza Ruffini. Forse sarebbe il caso di riconoscerlo. Per evitare di trasmettere un messaggio ridicolo e anche un po’ grottesco”.

Giorgio Merlo, Presidente movimento politico Scelta Popolare

Il Popolo della Famiglia per i 10 anni dell’associazione “Non si tocca la Famiglia”

Cristina Zaccanti, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia e responsabile dell’Osservatorio Scuola del PdF: “Siamo riconoscenti e ammirati del percorso compiuto in questi 10 anni dall’associazione “Non si tocca la Famiglia””.

“La ricorrenza che verrà celebrata domani a Pomezia, presso l’hotel Antonella, è particolarmente cara anche al “Popolo della Famiglia”, movimento politico che ha le proprie radici nello stesso humus” dichiara Cristina Zaccanti
Aconfessionale, apolitica, apartitica l’associazione rappresenta da 10 anni una fucina di riflessione e confronto, promotrice di iniziative e relazioni anche internazionali che hanno potenziato il suo essere baluardo culturale e sociale. Il suo servizio ha alimentato e rinvigorito anche le altre realtà ad essa affini.
“Il Popolo della Famiglia” fondato l’11 marzo del 2016, quasi 9  anni fa, ha scelto di essere una presenza nell’agone politico. Coerentemente e tenacemente si pone come stimolo e “pietra di inciampo” nelle dinamiche complesse e spesso ambigue dello scenario della politica.
“Siamo grati a tutti coloro che in questi 10 anni hanno speso la propria vita perchè “non si toccasse la famiglia” aggiunge Alessandra Trigila, referente del Popolo della Famiglia di Roma e dell’Osservatorio Scuola del PdF: “Molto resta da fare e molto faremo, insieme e convinti, nella diffusione della civiltà della vita”.

Sicurezza, Forza Italia: “A Torino serve un commissario”

“ALCUNE AREE DI TORINO MERITEREBBERO DI RIENTRARE NEL DL 208”

«Le barbare minacce subite dal ministro Anna Maria Bernini e dai rettori Courgnati e Genua con le loro raffigurazioni bruciate su un carro armato davanti alla sede di Leonardo e l’attacco alla ricerca e ai ricercatori che in quel luogo operano debbono far riflettere la politica locale sulle proprie responsabilità. I soggetti che compiono ormai ogni giorno questi atti sono i medesimi che indirettamente il Comune legittima legalizzando Askatasuna e attaccando lo scudo penale alle forze dell’ordine. Torniamo a lanciare un appello si nomini un commissario straordinario per la sicurezza. Aggiungiamo peró che questo non basta è necessario che il sindaco ammetta che il modello economico e di integrazione messo in atto dal Pd e dalle sinistre da ormai trent’anni è fallito e che è necessario domandare di far rientrare alcuni alcuni quartieri di Torino al DL 208 per ottenere risorse straordinarie per la loro riqualificazione sociale». A lanciare l’appello il senatore Rosso e Marco Fontana rispettivamemebte segretarii Provinciale e Cittadino di Forza Italia a Torino.

Immigrazione, Ricca (Lega): “Migranti al posto degli anziani in una Rsa”

“Lega Piemonte agirà col prefetto per fare luce sulla vicenda”

“La notizia dell’arrivo imminente di una cinquantina di immigrati in un’area della casa di riposo Chantal di Mathi Canavese è sconcertante. Sottrarre alla comunità una struttura creata dagli stessi cittadini decenni fa per dare sostegno e accoglienza agli anziani con la scusa dei lavori di ristrutturazione e destinarla ad altri scopi è inammissibile. Come gruppo Lega in Piemonte vogliamo fare luce sulla vicenda e siamo vicini alle istanze delle persone e dei comitati che in questi giorni hanno manifestato il loro dissenso per le intenzioni della Cooperativa che ha in gestione la struttura. Faremo il possibile per restituire Casa Chantal agli scopi originari e per far rientrare gli anziani nella Rsa, coinvolgendo anche il Prefetto e l’Assessore regionale all’Immigrazione alla ricerca di soluzioni più idonee ad ospitare i migranti”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte.