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Valenza, giunta al completo

E’ durato pochissimo il momento dell’euforia per il centrodestra dopo la vittoria di lunedì che ha visto l’elezione di Maurizio Oddone a sindaco di Valenza.

Il nuovo primo cittadino, che succede a Gianluca Barbero, che non si è più ricandidato, mentre per il centrosinistra aveva corso il vicesindaco uscente Luca Ballerini, nella giornata di mercoledì ha firmato il decreto di nomina di Luca Rossi, ex consigliere regionale di Forza Italia,  a vicesindaco con deleghe a Urbanistica, Industria, Artigianato, Lavoro, Formazione, Unesco, Rapporti con le Università e Rapporti con il Consiglio Comunale, domani, giovedì 8 ottobre, completerà la giunta municipale. Giovedì, poi, ha completato l’esecutivo con le nomine di

 

Paolo Patrucco (Lega), Assessore con delega a Ecologia, Ambiente, Frazioni, Trasporti, Decoro Urbano

 

Rossella Gatti (Lega), Assessore con delega a Politiche Sociali, Welfare Animale, Associazionismo, Volontariato, Famiglia, Casa, Pari Opportunità

 

Luca Merlino (FDI), Assessore con delega a Bilancio, Partecipate, Sport, Politiche Giovanili, Personale, Informatizzazione

 

Alessia Zaio (Forza Italia), Assessore con delega a Istruzione, Commercio, Turismo, Manifestazioni, Beni Culturali

 

In capo al Sindaco rimangono le deleghe relative a Lavori Pubblici, Sanità, Legale, Affari Generali, Polizia Municipale, Sicurezza, Protezione Civile, Agricoltura, Identità Culturale.

 

Nella stessa giornata ha anche incontrato i vertici della due partecipate, Amv Spa ed Amv Srl per un primo scambio di opinioni, mentre in precedenza c’era stato un incontro con il presidente della Consulta comunale del volontariato sociale, Federico Violo.

 

Massimo Iaretti

Metro 2.Radical Corner in Largo Sempione

Il “Radical Corner” – l’iniziativa di dialogo con i cittadini che sta portando i radicali in giro per le piazze di Torino – farà tappa, venerdì 9 ottobre, alle 16.30, in Largo Sempione presso il Giardino Giuseppe Impastato, uno dei luoghi simbolo della futura linea 2 della Metropolitana torinese. 

La scelta non casuale del luogo è per richiedere l’avvio della progettazione definitiva della linea 2 della Metro. Saranno presenti Davide Neku di Laboratorio Civico ed esponenti di Radicali italiani, dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e di +Europa Torino.
La costruzione della seconda linea della metropolitana è uno dei motori per il rilancio della città. Per partire è necessario che il Consiglio Comunale dia il via libera alla gara per l’assegnazione del progetto definitivo, ma tutto è fermo da febbraio quando la giunta approvò il progetto preliminare. Dopo otto mesi di indecisione Torino rischia ancora una volta di venire esclusa dai finanziamenti Europei.
Come nella tradizione dei classici Speakers’ Corner londinesi, gli oratori si alterneranno megafono alla mano su una scala.
Tutti i cittadini sono invitati a dire la loro e a scrivere una proposta su un post-it del pannello itinerante.

Una delegazione di Rifondazione ai funerali di Carla Nespolo

Riceviamo e pubblichiamo / Una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista ha preso parte ai funerali della Presidente dell’ANPI Carla Nespolo.

La delegazione composta tra gli altri da Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea, Ezio Locatelli, della direzione nazionale di Rifondazione Comunista e Stefanella Ravazzi della Federazione di Alessandria, ha voluto rendere omaggio a colei che ha rappresentato un riferimento solido per la democrazia e l’antifascismo
“Carla Nespolo, nel suo impegno che è durato tutta la vita” – ha affermato Ferrero – “rappresenta al meglio quella generazione di italiani ed italiane per cui l’antifascismo è stata una religione civile fatta di moralità, senso di responsabilità, impegno e lotta per la libertà e l’eguaglianza. Una generazione che ci ha mostrato la strada maestra per il benessere dell’Italia, quella strada che troppo sovente i nostri governanti non hanno seguito. Per questo Carla e l’ANPI in questi anni sono intervenuti più volte nella vita pubblica del paese, perché la battaglia antifascista per la democrazia e la giustizia non sono vinte una volta per tutte . Di questo impegno ringraziamo Carla e l’ANPI tutta che, siamo certi, continuerà a svolgere il compito di sentinella che in questi anni Carla ha svolto con tutta la sua passione e tutta la sua intelligenza. La terra ti sia lieve Carla.”

Politica, competenza e classe dirigente

‘Politica, competenza e classe dirigente’ è il titolo del libro scritto da Giorgio Merlo con l’autorevole prefazione di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.

Merlo, già parlamentare dell’Ulivo e del Pd, è un esponente nazionale del cattolicesimo democratico e popolare che ha ricoperto svariati ed importanti incarichi, a livello locale e nazionale, nella Dc, nel Ppi, nella Margherita e nel Partito democratico.
Il libro affronta il capitolo decisivo della ‘competenza’ della classe dirigente politica nel nostro paese. Un tema che, seppur dopo la sbornia populista, demagogica e antipolitica che continua purtroppo ancora a caratterizzare larghi settori della società italiana, emerge in modo sempre più visibile. Soprattutto dopo la scarsa e mediocre esperienza di governo delle forze populiste.

Perché se la politica e i politici, e quindi anche i partiti, oggi vogliono recuperare credibilità tra i cittadini ed autorevolezza nella pubblica opinione, non possono non porsi il tema della qualità della classe dirigente. E, nello specifico, anche della sua competenza.

Certo, tutti sanno che una classe dirigente difficilmente si inventa a tavolino né si può ricorrere alla solita, e ormai anche un po’ logorata, cooptazione dall’alto. È necessario, e sempre più indispensabile, il ritorno delle culture politiche, della professionalità della politica, della formazione e, soprattutto, della competenza. Cioè, della capacità di saper indicare una prospettiva e perseguire, al contempo, un progetto politico senza appaltare il tutto alla improvvisazione, alla casualità e alla inesperienza indicati per anni come elementi di netta discontinuità e di rottura rispetto al passato. E cioè, occorre sconfiggere e battere il populismo, la demagogia, la sola rivalsa antipolitica e la tesi che tutto ciò che proviene dal passato e dal nostro retroterra culturale va raso al suolo. Perché nelle democrazie non esiste mai un ‘anno zero’, salvo per coloro che fanno coincidere l’inizio della storia con la propria discesa in campo. Ma questa resta una concezione strutturalmente antidemocratica e avulsa dai principi e dai valori che caratterizzano la nostra Costituzione repubblicana.

E il tema del deficit di cultura politica, di competenza e di autorevolezza della classe dirigente deve, però, innescare anche un dibattito che sia in grado di coinvolgere i partiti, la cultura, il mondo sociale e professionale e il vasto e ricco associazionismo. A cominciare dall’area cattolico democratica e popolare. Un rischio, comunque sia, da evitare e da sconfiggere. E in questa pubblicazione, snella e scorrevole, i temi legati alla qualità della democrazia, alla credibilità delle istituzioni democratiche, alla competenza della classe dirigente e, infine, al ruolo e alla funzione della politica sono richiamati perché strettamente intrecciati l’uno con l’altro e non possono essere slegati. Perché in discussione, appunto, c’è il futuro e la credibilità della nostra democrazia.

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Giorgio Merlo, giornalista professionista. È stato amministratore comunale e provinciale di Torino dal 1985 al 1996. Attualmente è Sindaco di Pragelato. Parlamentare dell’Ulivo e del Partito democratico dal 1996 al 2013, è stato Vice Presidente della Commissione Vigilanza Rai.
Ha ricoperto vari incarichi locali e nazionali nella Dc, nel Ppi, nella Margherita e nel Pd. Ha pubblicato molti libri tra cui: Settegiorni, una rivista anticonformista; Popolare nell’Ulivo; Tempo di centro; Margherita oltre il partito; Cattolici e Margherita; Democratici e cattolici; Pd, l’utopia possibile; Il Centro e il Pd; Ricambio, bluff o qualità?; Renzi e la classe dirigente; La sinistra sociale. Storia, testimonianze, eredità; Cattolici senza partito? Collabora da anni con molte testate e riviste per riaffermare e rilanciare la presenza politica e culturale dei cattolici democratici e del popolarismo di ispirazione cristiana.

 

Collana: Il crogiolo – Varie Formato: 15×21
Pagine: 134
Prezzo: € 15,00
ISBN: 978‐88‐6512‐718-6
Per informazioni:
t. 06 6865846
ufficiostampa@edizionistudium.it ‐ www.marcianumpress.it

Tav, Forza Italia: “Non sottovalutare messaggi deliranti”

Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, parlamentari piemontesi di Forza Italia intervengono sul tema delle proteste No Tav: 

“Gli ultimi deliranti volantini del movimento No-Tav, con gli inviti alla resistenza e al sabotaggio del cantiere di Chiomonte, fotografano la degenerazione di un movimento che ormai non ha più nulla a che vedere con l’opposizione alla Tav. Gli attacchi e le minacce all’indirizzo di giudici, prefetto e questore, i richiami a un fantomatico fronte per il comunismo, gli inviti a dar vita a comitati clandestini di resistenza, sono i segnali di una pericolosa deriva presa da gruppi di irriducibili e assottigliano di molto il confine fra il mondo No-Tav e l’arcipelago di nostalgici della lotta armata.

Mentre esprimiamo la nostra solidarietà a giudici, prefetto, questore, alle forze dell’ordine e ai lavoratori impegnati nei cantieri, vogliamo richiamare la massima attenzione della magistratura e delle forze politiche su questi deliri insurrezionali. Essi sono una minaccia non più o non solo per la realizzazione della Tav ma per la società civile piemontese.”

Ravetti (Pd): “Autonomia per le Regioni e una nuova stagione di Federalismo per i Comuni”

“Ancora una volta ritengo importante ribadire la posizione del Partito Democratico sul tema dell’autonomia che non deve prestarsi a strumentalizzazioni di nessun genere, ma deve essere un’autonomia differenziata solidale per le Regioni e dar vita a una nuova stagione che preveda il protagonismo dei Comuni che deve attuarsi attraverso il federalismo” afferma Domenico Ravetti (Pd), Vicepresidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale.

“Gli Enti Locali sono importanti – prosegue Domenico Ravetti – e devono rappresentare la via maestra per il governo del Paese. La nostra idea di autonomia mette al centro del dibattito i Comuni e i nostri Amministratori locali che sono gli enti e le persone più vicine ai cittadini e che ne possono raccogliere richieste, bisogni, esigenze”.

La pazza idea del rimescolamento

Pazza idea, un po’ di sana follia fa bene ogni tanto.

Pazza idea sulle possibili evoluzioni della situazione politica a Roma come a Torino. L’idea non è mia. È di persona competente, un  caro amico, da 35 anni in politica sia a Torino che a Roma. Mi ha decisamente convinto nonostante sia estremamente ardita. Il pentastellato Di Battista è uno dei pochi politici che vorrebbe le elezioni anticipate. È in cerca di occupazione stabile. Suo obbiettivo spaccare i Grillini. Casaleggio è in disarmo, non ha più soldi perché i parlamentari non versano più. Un buon numero di senatori lo seguirebbe togliendo la fiducia a questo Governo. Nessun problema: senatori e parlamentari di Forza Italia diventerebbero maggioranza con il beneplacito  del Cavaliere Berlusca. Del resto non è una novità che molti nel centrodestra mal sopportano la Meloni e Salvini. Non penso che sia solo invidia. Se succedesse tutto ciò, grande rimescolamento delle carte. Con l’inossidabile Conte che continuerebbe a darle, le carte. E questo Tsunami  arriverebbe anche a Torino con la Porchietto candidata di tutti tranne che della destra e quel che rimane dei pentastellati. Sinistra sbrindellata furibonda.
Fantapolitica? Probabile, del resto si è detto: pazza idea. Ciò che non è fantapolitica è il risultato di Venaria. Vince il candidato leghista. Il PD comincia a fare gli scongiuri. Scontata la vittoria ad Alpignano C’è un Piemonte in contro tendenza nazionale,  dove invece vince il centrosinistra. Un centrodestra comunque in affanno. Il Covid si rinvigorisce ed e’ pure arrivata la peggiore alluvione in Piemonte e Liguria. Sul Mes e finanziamenti europei siamo in alto mare per la presentazione dei programmi. Questa si è fantascienza, purtroppo una fantascienza tragicamente reale.  Sarebbe il tempo della corresponsione, viceversa si continua a polemizzare. Non che gli altri paesi siano meglio di noi. Ma stavolta non vale la proverbiale frase: mal comune mezzo gaudio. Tradotta in politica:  è tempo di moderazione e non di estremismi, in un Paese dove gli estremisti sono tanto, ma tanto rumorosi e sembrano la maggioranza. Non lo sono e ci vorrebbe una voce moderata per farci sentire in Europa. Forse è questa la pazza idea. Ma è l’unica che funzionerebbe.

Patrizio Tosetto

Della Vedova a Torino

Mercoledi 7 ottobre, alle ore 10, presso la sede di via san Dalmazzo 9 bis b, a Torino, il segretario nazionale di +Europa, Benedetto Della Vedova, terrà una conferenza stampa in vista dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi e per commentare gli ultimi provvedimenti del Governo.

Venaria e Valenza al Centrodestra. La soddisfazione di Zangrillo

ELEZIONI, ZANGRILLO (FI): STRAPPATE DUE CITTÀ ROSSE ALLE SINISTRE. PREMIATA L’UNITÀ DEL CENTRODESTRA E LA VOGLIA DI CAMBIARE DEGLI ELETTORI

“Esprimo la mia soddisfazione per le due vittorie raccolte a Valenza e Venaria, nel turno di ballottaggio appena concluso. Abbiamo strappato come centrodestra due città al governo delle sinistre. É stata sicuramente premiata l’unità del centrodestra e la voglia di cambiare di sempre più elettori. Ringrazio tutti i candidati, militanti e simpatizzanti di Forza Italia che da mesi hanno lavorato per raggiungere questo risultato. Il nostro partito è stato determinante per questo vittorie e ora dobbiamo impegnarci per portare quel buon governo che abbiamo promesso in campagna elettorale e che già stiamo dimostrando alla guida della Regione Piemonte”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli Azzurri in Piemonte.

Parchi, la linea politica regionale

Oltre alla tutela della biodiversità, i parchi piemontesi devono contribuire allo sviluppo turistico e trasformarsi in vere e proprie aziende sul territorio in grado di aprirsi all’esterno.

Lo ha spiegato l’assessore regionale ai Parchi, che  in Quinta commissione ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023.

Centinaia di sentieri, paesaggi sorprendenti, luoghi senza tempo di avventura e di natura. In Piemonte ci sono 95 Aree protette regionali per una superficie complessiva di poco più di 193mila ettari gestiti da 11 enti strumentali e da enti locali. Inoltre, la Regione Piemonte conta due Parchi nazionali: il Gran Paradiso e la Val Grande che interessano complessivamente una superficie di 48.500 ettari. L’assessore ha ricordato come il comparto sia gestito dalla Legge regionale n. 19 del 2009 e ha spiegato che nell’ultimo anno si è provveduto al rinnovo dei vari presidenti ad accezione di quello del Parco del Po, che costituisce il tratto protetto più lungo dell’intero Piemonte, dal Torinese sino al confine con la Lombardia.

Tra gli altri obiettivi che si è prefissata la Giunta, c’è poi quello di ottimizzare la convivenza tra i parchi e la popolazione residente. Si proseguirà ancora con i progetti transfrontalieri come Alcotra (il cui acronimo si riferisce a Alpi latine cooperazione transfrontaliera), anche per l’utilizzo dei Fondi europei, limitatamente alle aree delle Province di Torino e Cuneo, mentre verrà sempre più incentivato e favorito il dialogo tra tutti i presidenti dei Parchi, con l’istituzione di un tavolo di confronto, e si investirà maggiormente nella comunicazione, partendo dal restyling dello specifico sito internet.

L’assessore, infine, si è soffermato sui danni causati dalla fauna selvatica, in particolare sulle presenze dei lupi, argomento sempre più al centro del dibattito per via delle problematiche legate alle predazioni. Si proseguirà con il progetto europeo Life Wolfalps, che mira a realizzare azioni coordinate per migliorare la coesistenza fra questo grande carnivoro e le attività umane a livello di popolazione alpina. Il Piemonte segue poi attentamente il Piano lupo attualmente al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Per ottenere risarcimenti più rapidi, l’assessore ha poi ribadito la condizione di porre in atto le cosiddette “buone azioni”, una serie di interventi di prevenzione come i recinti elettrificati per i quali sono stati stanziati 100mila euro.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd e Lega.