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Rifondazione: “Una provocazione l’allargamento del cantiere Tav”

“Basta con sprechi e devastazioni. I soldi alla sanità pubblica!”

All’alba della giornata di venerdì, sono partiti i lavori di allargamento del cantiere Tav in Val Clarea. Che volessero a tutti i costi portare a compimento i primi scavi si è subito capito dall’ingente schieramento di forze di polizia che hanno circondato l’area dei Mulini dove diversi attivisti e attiviste da mesi animano l’area.

Un allargamento che sa proprio di provocazione, una bandierina da issare nel  fortino della speculazione. Un fortino che ignora  la realtà sanitaria e sociale che invece stiamo affrontando. Ci chiediamo come sia possibile pensare di andare avanti da parte di Regione e Governo in ordine a un progetto totalmente inutile e dannoso.

Perché si continuano a sottrarre risorse che dovrebbero essere destinate alla salvaguardia della salute pubblica, della micro mobilità, della tutela del territorio?

Un territorio ancora una volta devastato da chi pensa di continuare a speculare ma animato e difeso da tante e tanti solidali che nonostante l’ingente dispositivo di polizia non smettono di lottare. Siamo con chi lotta contro la speculazione del Tav.

Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

                                                                    

Tav, Allasia: “contro i violenti solidarietà alle forze dell’ordine”

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia commenta gli scontri di questo pomeriggio in Valle di Susa tra Polizia e No Tav

“La Valle di Susa non può essere ostaggio di un gruppo di estremisti che imperversa con azioni illegali ed attacchi alle forze di polizia.  Non è accettabile leggere ogni volta che c’è una manifestazione  intorno al cantiere della Tav ad un bollettino di guerra. A provocare questi continui disordini sono dei delinquenti, e come tali devono essere trattati. Chiedo al Governo nazionale di uscire dall’ambiguità e di intervenire duramente per mettere fine a queste continue violenze. La Tav è un’opera strategica per il Piemonte e per l’Italia  decisa democraticamente che porterà benefici all’intero Paese. Ringrazio ed esprimo ancora una volta massima solidarietà alle nostre forze dell’ordine”.

Fiorenzo Alfieri. Il ricordo di Sergio Chiamparino

L’ultima volta che ho visto Fiorenzo è stato qualche mese fa, dalle parti di piazza Vittorio: passeggiava mano nella mano con la sua Maria Teresa.

Poi il Covid ha portato via anche lui ai suoi cari, agli amici, ai tantissimi estimatori che gli hanno voluto bene. Perdo un amico con cui parlare, un amico con il quale confrontarmi e anche, a volte litigare, era sempre interessante, utile, spesso persino piacevole. Fiorenzo è stato un amministratore illuminato, dotato di una visione della città che, fin da quando cominciò ad occuparsi dei giovani e poi del piano strategico di Torino, vera architrave della rinascita torinese del passaggio di secolo, fino ai suoi ultimi giorni, ha sempre avuto nella cultura uno dei suoi assi portanti. Per lui la cultura era concepita come ricerca della bellezza, come fruizione e come arricchimento del patrimonio culturale della città, la cultura era elemento fondante della comunità attraversi i musei, le grandi istituzioni culturali, le biblioteche civiche e la scuola. Da maestro che aveva, infatti, iniziato con Maria Teresa il suo percorso nelle scuole delle Vallette ai tempi della grande immigrazione dal Mezzogiorno. Voglio salutare l’amico che mi ha lasciato, che ha lasciato noi tutti proprio con l’ultima immagine che ho davanti ai miei occhi: quella passeggiata con la sua Maria Teresa. Ciao Fiorenzo.

Sergio Chiamparino

Ruffino (Fi): “Emergenza sanitaria ora, Recovery tra un anno”

Le polemiche che scuotono la maggioranza sul finanziamento della sanità sono la fotografia impietosa di un governo sempre più allo sbando.

Le valutazioni sulle necessità finanziarie vedono il ministro Speranza e il presidente del Consiglio separati da un baratro di 27 miliardi, cioè la differenza fra i 9 miliardi ipotizzati nel Recovery Found e i 36 che sarebbe possibile ottenere attivando il Mes pandemico. Il punto su cui Conte e il M5s, ostili al Mes, portano a sbattere il governo e, purtroppo l’Italia, è un altro: i soldi del Mes sono disponibili in 10, massimo 15 giorni, quelli del Recovery lo saranno fra alcuni mesi, cioè, si spera, a emergenza Covi finita. Ma l’emergenza, appunto, è ora.

L’aggressione della pandemia non accenna a diminuire e il potenziamento della medicina territoriale, la riapertura dei presidi ospedalieri, l’incremento delle terapie intensive o l’assunzione di personale infermieristico specializzato sono necessità impellenti, lo erano già a febbraio e a marzo, ma il governo Conte non ha fatto niente. Soltanto restrizioni alla vita delle persone, unica arma messa in campo, arma che ha trasferito la pandemia all’economia. Di tutto questo dovrebbe interessarsi un governo serio e autorevole, e non di quante task force mettere in campo.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Magliano (Moderati): “No al discount nell’ex cinema Arlecchino”

Contrari ieri, contrari oggi: i Moderati in Consiglio Comunale confermano nettamente il loro no al progetto di aprire un discount al piano terreno dello stabile all’angolo tra corso Sommeiller e via San Secondo.

Un’apertura di questo tipo avrebbe un impatto negativo sull’intero quartiere. Da tutti i punti di vista. I residenti e i commercianti della zona l’hanno capito, come anche la stessa Circoscrizione 1. Quei metri quadri dell’ex Cinema Arlecchino dovrebbero piuttosto tornare nella disponibilità della cittadinanza, per una destinazione d’uso sensata utile e condivisa. Diversamente, sarà difficile non considerare poco più che un contentino il pacchetto da 200 giorni a disposizione della Città di una parte degli spazi. Proteggiamo il tessuto commerciale di vicinato di Borgo San Secondo da questo ennesimo affronto. Invito la Giunta a contare quanti siano già attualmente i supermercati attivi nel raggio di poche centinaia di metri, alcuni dei quali, a pochi isolati di distanza, fattore e ricettacolo di degrado. L’intento di questa Amministrazione è evidentemente battere tutti i record in termini di nuove aperture di piattaforme commerciali.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Idee per Torino al Radical Corner

Domani, domenica 12 dicembre, alle 15:30 in piazza CLN, di fronte a via Roma, si svolgerà un Radical Corner.

Sulla scaletta per parlare interverranno tra gli altri Igor Boni e Giovanna Giordano per presentare ai cittadini torinesi progetti e idee per la nuova Torino.
L’evento è stato intitolato “Non andrà tutto bene ma ce la faremo insieme”.
I promotori: “C’è chi discute nelle segrete stanze e chi lo fa, come e più di sempre, tra i cittadini e con i cittadini torinesi.”

Regione, approvato l’assestamento di bilancio

Il Consiglio regionale ha approvatoa maggioranza l’assestamento di bilancio. Un provvedimento solo tecnico, ha ribadito anche in aula l’assessore al bilancio Andrea Tronzano, che ha così motivato il voto negativo sugli emendamenti proposti dall’opposizione.

“E’ un assestamento che sostanzialmente risponde alle questioni poste dal Mef e dalla parifica della Corte dei Conti, oltre alle prime azioni di spending review, senza alcuna aggiunta di somme sui vari capitoli – ha spiegato Tronzano – Nella grave situazione in cui ci troviamo abbiamo accolto il richiamo alla prudenza della Corte dei Conti, che ci ha invitato a garantire il finanziamento prioritario solo alle spese obbligatorie e indifferibili. Abbiamo chiare le priorità del Piemonte, abbiamo messo in circolo 131 milioni di euro destinati a 80 mila imprese, ma le entrate sono in calo di oltre 169 milioni e la perdita sfiorerà i 200 milioni entro fine anno. In questa situazione non possiamo fare di più. Il prossimo sarà un anno durissimo, vogliamo continuare sulla scia delle passate amministrazioni nel contenimento del disavanzo e nell’equilibrio del bilancio, per non lasciare pesanti eredità alle future generazioni”.

Soddisfatti dell’assestamento i gruppi di maggioranza. Alberto Preioni (Lega): “Siamo contenti di questa approvazione perché ci ricorda l’enorme sforzo fatto per contrastare il Covid, con i 131 milioni di euro andati alle partite Iva che tengono in piedi il paese e il Piemonte. Abbiamo aiutato con orgoglio la parte produttiva della regione, ci aspettiamo che il governo faccia altrettanto”.
Paolo Ruzzola (Fi) ha ricordato non solo la quantità di risorse impegnate, ma anche la tempestività dell’erogazione: “Dopo pochissimi giorni dall’approvazione del Consiglio i primi fondi arrivavano già ai destinatari. E’ stato un risultato straordinario, ottenuto grazie alle scelte della politica e al prezioso lavoro svolto dalla struttura tecnica”.

Paolo Bongioanni (Fdi) ha citato, oltre ai 131 milioni, “i 36 milioni erogati a favore del sistema sanitario e i 10 milioni per l’alluvione, reperiti in fretta nonostante il bilancio sia ridotto all’osso. Le nostre attese sono per il bilancio previsionale, dove bisognerà tener conto che l’epidemia sta ancora colpendo, in particolare la piccola impresa, cui occorrerà continuare a rivolgere la nostra attenzione”.

Molto critiche invece le opposizioni sull’assestamento di bilancio. Daniele Valle (Pd) ha parlato di “un dibattito dimezzato, c’è stato un venir meno del metodo del confronto con cui si affrontano queste discussioni. La giunta ha mantenuto una rigidità totale sulle nostre richieste, considera il confronto una perdita di tempo. L’assestamento non è tecnico, all’interno sono stati fatti spostamenti di risorse che sono scelte politiche. Mi auguro comunque che il confronto si possa fare sul bilancio previsionale”.

Marco Grimaldi (Luv) ha stigmatizzato l’assenza di confronto tra maggioranza e opposizione: “A farne le spese solo stati i ragazzi delle scuole che, unici in Italia, seguono la didattica a distanza, ma senza gli strumenti per realizzarla. Non avete voluto mettere un euro in più per il diritto allo studio scolastico. C’è chi con una Isee di 8 mila euro non riesce a comprare gli strumenti per seguire le lezioni”.

Sean Sacco (M5s) ha parlato di un “assestamento deludente, avremmo voluto una maggiore attenzione alle disuguaglianze. E’ vero che le partite Iva hanno avuto grosse difficoltà, ma il governo è intervenuto più volte, Il bonus regionale non ha cambiato la loro condizione, anche perché le risorse sono state distribuite senza un criterio oggettivo, con l’ulteriore rischio per le imprese di dover restituire il contributo se non correttamente rendicontato”.

Il Consiglio regionale chiede la liberazione di Djalali

Il Consiglio regionale è impegnato “ad attivarsi con urgenza presso i ministeri competenti affinché continui l’azione presso le autorità iraniane per chiedere l’immediata revoca della condanna a morte del dottor Djalali e si faccia promotrice di ogni forma di sensibilizzazione e mobilitazione per la scarcerazione del medico e ricercatore.”

Così dispone, proprio nella Giornata internazionale dei diritti umani, l’ordine del giorno 449 “Richiesta di un intervento urgente per il rilascio del ricercatore Ahmadreza Djalali, ingiustamente detenuto in Iran”, sottoscritto da tutti i gruppi, primo firmatario Domenico Rossi (Pd) e approvato  all’unanimità dall’Assemblea di Palazzo Lascaris.

Poco prima, una delegazione consiliare – guidata dal presidente Stefano Allasia e composta dai membri dell’Udp, Gianluca Gavazza e Michele Mosca (Lega) e i consiglieri Silvio Magliano (Moderati) e Rossi – aveva incontrato un gruppo di attivisti pro Djalali, con una rappresentanza di Amnesty International e del Partito radicale, che manifestava davanti alla sede del Consiglio regionale .

“Nella giornata mondiale dei diritti umani, il voto unanime dell’assemblea legislativa  a questo atto di indirizzo, assume un valore ancora più rilevante. Come già affermato nel mio appello della scorsa settimana, chiedo che venga annullata la pena capitale al ricercatore irano-svedese  Ahmadreza Djalali – afferma Allasia – e che si disponga il suo rilascio. Nessuna ragione di Stato giustifica l’uccisione di un uomo, la pena di morte è un atto atroce che viola il diritto alla vita.”

Infatti, il presidente Allasia già la scorsa settimana, aveva pubblicato un appello a favore del ricercatore che aveva operato all’Università del Piemonte Orientale di Novara e che è recluso in isolamento presso la prigione iraniana di Raja’i Shahr a Karaj.

Manovra, Salvini chiede meno tasse per la montagna

Esenzione Iva per i servizi di accompagnamento professionale in montagna. È uno degli emendamenti presentati dalla Lega. Dichiarazione di Matteo Salvini:

“Senza aiuti concreti chi vive e lavora in montagna rischia di perdere tutto. Il taglio dell’Iva per gli accompagnatori turistici e le guide alpine è uno degli interventi non rimandabili, ci auguriamo che la maggioranza accolga questa proposta che conferma l’opposizione costruttiva della Lega”.

Meritocrazia Italia: “Crisi sanitaria serva da insegnamento”

In ritardo rispetto al piano di programmazione, lo scorso settembre si è tenuto il concorso per l’ingresso alle Scuole di specializzazione in medicina. Oggi, dopo mesi di rinvii, le graduatorie definitive non sono ancora state pubblicate e non sono ancora state definite le assegnazioni per poter prendere servizio entro la fine dell’anno.

La vicenda, non isolata, è al contempo sintomo e causa di aggravamento di una crisi del Sistema Sanitario Nazionale
italiano che ha origini lontane, consapevoli che le difficoltà organizzative del periodo emergenziale hanno solo svelato e
amplificato criticità già esistenti. Il S.S.N. nostrano, un tempo ai primi posti nella graduatoria internazionale stilata
dall’OMS, è stato infatti fiaccato da decenni di tagli, sottofinanziamenti, gravi carenze organizzative e mancata
valorizzazione del personale.

Mancano medici specialisti e i bandi delle aziende sanitarie vanno deserti; la classe medica, i dirigenti medici ed i medici
convenzionati (medici di famiglia, ex guardia medica, pediatri e specialisti ambulatoriali) occupano una fascia d’età
media troppo avanzata; il blocco del turn-over e un crescente numero di pensionamenti impongono ai sanitari che
restano in servizio turni massacranti e responsabilità sempre maggiori.

In tali condizioni, rendere un servizio di attenzione e qualità risulta difficilissimo. Il volume degli errori professionali sale,
i tempi di attesa si allungano e, parallelamente, crescono il disagio, di pazienti e personale sanitario, e i costi a carico di
una Sanità al collasso.

Nella consapevolezza che si tratti soltanto di uno dei tanti problemi del settore ai quali serve dar risposta, Meritocrazia
Italia da sempre si appella ad una politica di assunzioni che consenta di reintegrare il numero di medici necessari al
corretto funzionamento delle strutture e di dar risposta adeguata alla richiesta di cure, prevedendo, al contempo,
maggiori investimenti per la formazione dei giovani medici, anche in termini di borse di studio ed agevolazioni rese
disponibili.

Basti pensare come al concorso per l’accesso alle Scuole di specializzazione svoltosi a settembre 2020, le borse messe a
disposizione sono state 14.455, a fronte di 24.000 candidati, con la conseguenza che ben 10.000 medici non potranno
specializzarsi, almeno per quest’anno, così restano ‘camici grigi’, con limitata possibilità di inserimento ed utilizzo nel
SSN.

Meritocrazia Italia reputa, dunque, indispensabile che:
– i bandi per le borse di studio e i corsi di formazione in medicina generale vengano redatti con maggiore accortezza, al
fine di ridurre il più possibile i motivi di impugnazione innanzi ai Tribunali Amministrativi, stante l’altissimo numero di
ricorsi promossi per incertezze interpretative e ambiguità dei bandi, che comportano, a caduta, ulteriori rallentamenti
della macchina del reclutamento sanitario;

– la distribuzione delle borse di studio segua criteri più ragionevoli e meritorie, in relazione alle effettive esigenze e
richieste di settore, per evitare dispersione delle risorse;
– le graduatorie vengano redatte nel più breve tempo possibile, in modo da consentire ai candidati di operare
tempestivamente la scelta della specializzazione e della sede, in uno al necessario efficientamento e velocizzazione del
sistema di scorrimento delle graduatorie stesse;
– le risultanze provenienti delle diverse banche dati (Ministero della Salute, dell’Università, ENPAM, INPS, Regioni,
Assessorati alla Sanità, etc.) siano messe a sistema al fine di garantire una corretta programmazione sia del numero di
posti di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia che del numero e tipologia dei corsi post lauream.
La pandemia ci ha ricordato l’importanza di un Sistema sanitario nazionale robusto, adeguato e ben strutturato, in
grado di porsi quale imprescindibile baluardo della tutela della salute pubblica, bene primario del nostro ordinamento
costituzionale.

Ripartiamo allora dalle esigenze di base, favorendo, con le opportune scelte di settore, la necessaria formazione ed
accesso di quanti, nel camice bianco, vedono una speranza e non solo una missione lavorativa.
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Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello