“L’epidemia non ha insegnato nulla”
“Una decisione vergognosa che decreta la fine di qualsiasi parvenza di servizio pubblico”, così Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha stigmatizzato la decisione della Giunta Appendino, approvata dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Torino, di fare cassa procedendo alla totale privatizzazione delle 39 farmacie comunali.
In opposizione a tale scelta si è schierata Eleonora Artesio di “Torino in Comune”, il gruppo consiliare cui fa riferimento Rifondazione Comunista. Gli impegni precedentemente presi all’atto della trasformazione delle farmacie in spa, impegni al mantenimento del controllo pubblico, sono stati completamente disattesi, prima con la rinuncia al controllo del pacchetto azionario di maggioranza, adesso con “il colpo di grazia” inferto dalla svendita del 20 per cento della residua partecipazione azionaria. Per Locatelli: “al posto delle farmacie comunali, nate come servizi pubblici di rilevanza sociale, avremo farmacie commerciali controllate e gestite da privati che operano unicamente sulla base delle aspettative di profitto. Una trasformazione che fa a pugni con la realtà, con la recente emergenza sanitaria da Covid19. Questa emergenza ci ha detto della assoluta necessità di preservare e riqualificare i servizi sociosanitari pubblici. Qui si fa l’esatto contrario, si fa tabula rasa del pubblico, si alimenta il mercato della salute legato all’industria e alla distribuzione farmaceutica più interessata al giro d’affari che alla salute delle persone. La privatizzazione delle farmacie è una delle peggiori scelte intraprese dalla Giunta del M5S e company, un danno per la collettività. Non dimenticheremo tale scelta di una gravità inaudita. La battaglia contro le privatizzazioni continua”.