L’assessore regionale Icardi non meni il can per l’aia. Parli chiaro, si assuma le proprie responsabilità. E’ superfluo dire, come fa a mezzo stampa, che “i bandi consentono di contrattualizzare personale sanitario proveniente da tutti i Paesi, anche da quelli non appartenenti all’Unione Europea” – lo sappiamo benissimo – se questo finora non è stato fatto.
A noi interessa cosa l’assessore sta facendo all’atto pratico. Più volte nelle settimane scorse abbiamo denunciato l’inottemperanza della legge n. 27/2020 che dà la possibilità di reclutare personale medico e sanitario tra i professionisti extra Ue. Inottemperanza della legge dovuti a atteggiamenti pregiudiziali e discriminatori. Ancora nei giorni scorsi le associazioni Asgi, Lunaria, Italiani Senza Cittadinanza hanno denunciato l’ esclusione dai bandi di concorso di cittadini extracomunitari “in aperta violazione della legge” facendo aperto riferimento anche alla situazione del Piemonte. Una denuncia grave visto che ci troviamo in piena emergenza sanitaria senza avere per tempo provveduto al reperimento di personale medico e sanitario. Ancora nei giorni scorsi l’assessore Icardi in preda a uno stato di smarrimento esternava:” chi può ci dia una mano”. Ma come, non è lui a capo di un assessorato che deve dare risposte? Le dia finalmente mettendo da parte posizioni pregiudiziali di cui è farcita la maggioranza regionale piemontese, posizioni incompatibili con il diritto fondamentale alla salvaguardia della salute pubblica. Al tempo stesso il Ministro della Salute, per parte sua, sblocchi le numerose richieste di riconoscimento dei titoli sanitari esteri giacenti presso il Ministero di propria pertinenza.
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino