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Caos in Via Gorizia, Grimaldi (LUV): “sembrava la notte della Taranta”

 “altro che disguido informatico, due soli centri a Torino sono troppo pochi”

“La buona notizia è che presto molti insegnanti forse usciranno dall’anno peggiore della loro vita, la notizia brutta è che, per farlo, sono costretti ancora a passare per situazioni come quella di via Gorizia: per evitarlo servivano un centro a Circoscrizione o almeno uno per quadrante, come avevamo suggerito.
Due soli centri per le vaccinazioni in una città di 900 mila abitanti sono una barzelletta: proveranno a dare la colpa al sistema informatico ma la responsabilità è solo di chi ha pensato questa follia. Si cerca in tutti i modi di evitare assembramenti ma i vertici della Regione hanno trasformato il centro di via Gorizia nella ‘notte della Taranta’.
Speriamo che sia chiaro a tutti la necessità di un salto di qualità, altrimenti non vedremo la fine di quest’incubo prima del prossimo anno” – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in regione alle lunghe file all’Asl di via Gorizia.

Il peso del Piemonte

Sulla nomina dei sottosegretari una sola certezza: Torino ed il Piemonte non contano più nulla e del resto, purtroppo non è una novità.

Ma che rabbia,  tanta rabbia. Abbiamo fatto l’Italia e l’Italia si è letteralmente scordata di noi. Comunque le nostre precise responsabilità ce le abbiamo. Credo che sia la prima volta.  Mai così in basso. Con una incompetente come la Castelli che per la terza volta viene riconfermata,  e un competente ed affidabile come Andrea Giorgis che non viene riconfermato. Speriamo ( almeno) che qualcosa riesca a fare Gilberto Pichetto. Ex repubblicano,  biellese doc che personalmente conosciamo ed apprezziamo. Da più di 35 anni in politica e sicuramente persona capace.
Auguri per il suo lavoro. Per il resto che sconsolazione.  Italia Viva si è tirata fuori dal cosiddetto  manuale Cencelli. Leu con il suo solito capolavoro ha eletto il gruppettaro Fratoianni che ha votato contro. Il pd locale….
Stendiamo un velo pietoso e i leghisti contano zero,  men che zero. Matteo Salvini docet punto e basta. Poi chiamalo stupido,  su 39 sottosegretari 9 sono suoi e Zingaretti si ferma a 6. Oramai lo danno tutti come prossimo ad aprire un agriturismo in Lazio.
Ma poi,  scusate,  chi è causa del suo male pianga se stesso.  Come la vicenda delle infrastrutture in Piemonte. Presi in giro da più di 10 anni e nessuno che ha banfato. Tav totalmente ferma e non per quei quattro untorelli di quartordine che con il solito passamontagna si dilettano nel lanciare molotov. Ma non sono politici.  Sindacati e datori di lavoro che stanno a guardare. Ogni tanto qualche apparente protesta,  sceneggiate per auto legittimarsi  e continuare nel prendere stipendi. Anche loro,  non si sono stancati di essere presi in giro? Anche loro,  non hanno dei figli che vorrebbero studiare e lavorare nella loro natia Torino?
Continuo ad essere preoccupato che la massa di soldi che arriverà in Italia,  andrà in tutta Italia,  tranne che nella nostra città , come nella nostra Regione. Invecchiamo senza dare un futuro ai nostri figli. Porcaccia la miseria,  ma cosa aspettiamo ad alzare la voce? Francamente non me ne capacito.
Sull’insieme dei sottosegretari,  caro Mario Draghi fai tu. Anche se ( di fatto ) qualcosa non torna. Come la Bergonzoni sottosegretaria alla cultura.  Ha rivendicato orgogliosamente che sono 4 anni che non legge un libro. Con tutto il rispetto dovuto,  cosa c’entra con la cultura ? Per giunta la Cultura con la C maiuscola. Mistero.  Per il resto non possiamo manco dirci delusi.
Non avevo aspettative e su questo “siamo stati accontetati”. In molti sostengono che non si può e non si deve giudicare questo governo con le categorie di una volta. Possibile,  magari probabile . Ma il manuale Cencelli non è stato scritto da un Grillino 6 mesi fa. Scritto da Cencelli (Democristiano) più di 60 anni fa.  Con il piccolo dettaglio che la ripartizione dei Ministeri era proporzionale al peso elettorale e delle tessere . In una fase in cui i partiti esistevano e nel limite del lecito democraticamente definito. Ora , mi sembra,  che ripetendosi,  è semplicemente una brutta copia di quello che è stato. Ieri ero moderatamente pessimista. Ora sono decisamente pessimista,  ma non rassegnato. Qualcosa  ci inventeremo per far sentire la nostra voce.

Patrizio Tosetto

Nucleare: Fregolent (Iv), sul deposito piu’ tempo a Comuni

“Con l’approvazione del Milleproroghe i comuni avranno maggiori strumenti per salvaguardare i loro territori dalla presenza potenzialmente dannosa del deposito nazionale di scorie radioattive.
Nel provvedimento è stato infatti inserito un emendamento, sostenuto da Italia Viva, che consente agli enti locali maggior tempo per coinvolgere le comunità e depositare memorie, osservazioni, pareri ed istanze sui siti individuati da Sogin”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv della Commissione Ambiente della Camera, sul testo approvato oggi, martedì 23 febbraio, dall’Aula di Montecitorio.
“Con questo atto si ripara parzialmente ad una scelta sbagliata dello scorso Governo da subito criticata da Italia Viva che aveva portato ad individuare zone ricche di prodotti agricoli di qualità, parchi naturali o beni Unesco: le modalità ed i criteri per individuare i siti erano infatti opachi, insensati e soprattutto in netta contrapposizione con le indicazioni dell’Ispra. Mi auguro che il nuovo esecutivo voglia ora rivedere complessivamente tali parametri ed instaurare una concertazione seria e credibile con i territori interessati: confido nelle competenze, nella professionalità e nella capacità di ascolto del neo Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani”: conclude Silvia Fregolent.

Bilancio regionale: “più attenzione a chi ha bisogno”

“Nel maxiemendamento abbiamo voluto lanciare un segnale a chi fa più fatica ad arrivare alla fine del mese”. Lo ha detto l’assessore al bilancio Andrea Tronzano in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, illustrando il maxiemendamento al bilancio di previsione 2021-23. 

L’assessore ha ricordato come il maxiemendamento sia il frutto di un confronto proficuo nella maggioranza e che sono state rispettate le prescrizioni della Corte dei Conti: ridurre la spesa corrente e garantire il finanziamento prioritario delle spese obbligatorie e indifferibili.

Nel maxiemendamento vengono aumentate le risorse di un milione per i banchi alimentari, che hanno visto ingrossarsi le file alla distribuzione dei pasti gratuiti.

Due milioni in più vanno per le manutenzioni degli alloggi Atc, in modo da metterli a disposizione degli sfrattati. Aumentano anche le risorse per gli extraLea, di 4 milioni, e per la cultura, più 5 milioni. “Non taglieremo 30 milioni alla cultura, come è stato erroneamente detto in questi giorni”, ha spiegato Tronzano. “Alla fine, con l’ultimo aumento, la riduzione rispetto al 2020 dovrebbe essere sui 3 milioni, il massimo sforzo possibile”.

Più risorse per il turismo, 1,5 milioni. Incrementati di oltre 2 milioni anche i fondi per il dissesto idrogeologico. Risorse aggiuntive, 2,8 milioni, vanno all’edilizia scolastica, e vengono aumentati gli accordi di programma in questo settore per numerose province piemontesi. Per quanto riguarda le infrastrutture, 1 milione viene messo a disposizione per la progettazione, in modo da essere pronti quando arriveranno i fondi statali.

“Abbiamo fatto di tutto per non incidere in modo gravoso su nessun attore della società piemontese”, ha sottolineato Tronzano.

In attesa delle tabelle che specificano le dotazioni dei singoli capitoli, dall’opposizione sono state chieste precisazioni ed esternate preoccupazioni. Sono state chieste garanzie sulle risorse per il trasporto pubblico locale (Raffaele Gallo,Pd);sulla scuola, il diritto allo studiola cultura (Marco Grimaldi, Lev, e Daniele Valle, Pd); sull’utilizzo dei beni confiscati alla mafia (Diego Sarno, Pd).

L’assessore ha fornito le cifre richieste, rinviando gli approfondimenti agli incontri nelle Commissioni con gli assessori competenti.

Italexit con Paragone: “Spaccio in Barriera drammatico da anni”

Negli ultimi giorni Barriera di Milano è diventata un caso nazionale dopo la notizia dell’arrivo dell’esercito e il servizio shock mandato in onda da “Le Iene” sul triangolo dello spaccio tra Corso Giulio Cesare e Corso Palermo.

I residenti convivono ormai da anni con questa situazione drammatica e, tra lockdown e coprifuoco, è violentemente emersa la realtà che le istituzioni pretendevano di non conoscere: Barriera è un quartiere popolare fatto di lavoratori e persone perbene tenute in ostaggio dalla criminalità organizzata.

Italexit punta il dito contro i fantomatici progetti di riqualificazione delle ultime amministrazioni e chiede un intervento radicale per risolvere la questione: “Le immagini mandate in onda sono l’emblema del fallimento del progetto Urban e simili, con i famosi murales e le panchine artistiche usate come base operativa per gli spacciatori del quartiere. La riqualificazione di questa area si ottiene solo in un modo: rendendo Barriera un quartiere vivibile, con servizi di qualità per i cittadini e senza il rischio di essere rapinati – o peggio – quando si fa sera. I blindati dell’esercito vanno bene giusto come spot elettorale e infatti arrivano solo in prossimità delle votazioni per poi sparire subito dopo. Al contrario è necessario un controllo non invasivo ma costante, ad esempio con nuovi presidi di sicurezza di prossimità nelle zone più difficili: gli spazi fisici non mancano, la volontà politica invece sì. Per questo motivo sabato saremo in Piazza Foroni a raccogliere le firme per chiedere un rapido intervento in questa direzione”

“Azienda zero”, le perplessità di Gallo (Pd)

 La Commissione Sanità del Consiglio regionale ha incardinato, oggi, la proposta di legge sull’ “Azienda Sanitaria Zero”.

“Un’Azienda Zero che coordini le attività di Asl e Aso o una nuova struttura che genera ulteriori costi e svuota le Asl? La proposta della Lega suscita perplessità e ha molte criticità delle quali vogliamo discutere. Innanzitutto, ci saremmo attesi una riforma globale della sanità che adeguasse il settore alle esigenze che l’impatto devastante della pandemia ha creato o reso più allarmanti, la riscrittura di un nuovo Piano sociosanitario e la rimodulazione della governance. Invece ci siamo trovati di fronte a tante proposte che rischiano di avere un impatto limitato e frammentario sul comparto” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’elenco delle funzioni che la proposta di legge attribuisce all’Azienda Zero è lunghissimo – rileva Gallo – e ci sembra che una simile concentrazione svuoti non soltanto l’Assessorato regionale delle proprie competenze, ma limiti, di fatto, anche i compiti delle Asl regionali. Certo il coordinamento è importante, ma non deve trasformarsi in una concentrazione di deleghe a danno delle attività delle singole Asl”.

“Anche il tema del personale ci suscita dubbi e interrogativi – conclude Raffaele Gallo – E’ vero che la super Azienda sarà dotata di personale proprio acquisito mediante mobilità dalla Regione, dagli Enti del Servizio Sanitario regionale e da enti pubblici e eventuali assunzioni per funzioni assegnate dalla Giunta regionale comporteranno il venire meno delle analoghe posizioni ricoperte presso le aziende del SSR di provenienza, ma questo non significherà impoverire di risorse le singole Aziende? Forse sarebbe più utile ampliare la forza lavoro complessiva, non spostare solo le risorse. Coordinamento non deve significare accentramento che molto spesso può vuol dire burocrazia e allungamento della catena di comando. Entreremo nel merito delle singole questioni durante il dibattito”.

Forza Italia si congratula con il viceministro Pichetto

“Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la squadra di azzurri che si è andata ad aggiungere al Governo Draghi.
Forza Italia ha ancora una volta espresso una classe dirigente di qualità. Siamo certi che Gilberto Pichetto come viceministro e Francesco Battistoni, Deborah Bergamini, Giuseppe Moles, Giorgio Mulè e Francesco Paolo Sisto quali nuovi sottosegretari rappresenteranno un presidio fondamentale affinché si dia attuazione ai valori, ai programmi e alle priorità di Forza Italia. E’ un momento storico complicato e quindi facciamo un in bocca al lupo speciale ad ognuno di loro per il gravoso compito che assumono da questa sera”. Ad affermarlo il coordinatore regionale degli azzurri Paolo Zangrillo, e i vicecoordinatori regionali Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani.

Locatelli (Prc-Se): “basta divisioni a sinistra”

“Per le prossime amministrative in corso d’opera una aggregazione larga, di cambiamento al sistema Torino”

C’è bisogno di una aggregazione larga rivolta a tutte le forze alternative, non di divisioni, preclusioni, protagonismi personali di chi non sa andare oltre la propria esistenza, la dimensione di piccola nicchia. Per questo qualche settimana fa, in previsione delle prossime amministrative di Torino,  abbiamo lanciato la proposta di una coalizione  unitaria di tutte quelle forze politiche e di movimento che in questi anni si sono battute contro la supremazia del privato sul pubblico, le esclusioni sociali, le grandi opere speculative, il disconoscimento dei diritti e della dignità del lavoro, la distruzione dell’ambiente. Detto in breve, l’unità di tutti coloro che si battono contro il sistema Torino. Una proposta la cui attuazione è oggi ancora più necessaria a fronte di uno schieramento trasversale di governo – la stragrande maggioranza delle forze che siedono in Consiglio Comunale – funzionale alla finanza, all’impresa, al mercato.  Funzionale per l’appunto, in sede locale, al sistema Torino. Nel corso di tutta una serie di incontri avuti in queste settimane abbiamo incrociato tutta una serie di disponibilità che ci fanno sperare di poter andare avanti in questo senso. Nei prossimi giorni concorderemo un incontro di bilancio e concretizzazione di un percorso che consideriamo aperto a tutte le forze sociali, culturali, politiche che lottano e lavorano per il cambiamento.

Ezio Locatelli segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino

 

Comitato Giovani: “Riaccendiamo Torino insieme”

È questo lo slogan che il Comitato giovani uniti per Torino ha scelto per i 1000 manifesti affissi in città.

“Le elezioni del nuovo Sindaco di Torino rappresentano un passaggio fondamentale per il futuro della città. Lanciamo un appello a tutti e ai giovani in particolare: ogni torinese ha toccato con mano cosa significhi essere amministrati da una politica priva di visione e competenza. In questa fase storica capace di delineare il futuro di Torino occorre non essere indifferenti. L’appuntamento elettorale si avvicina ed è, quindi, necessario riunire tutti coloro che sono interessati a dare concretezza a temi inerenti i giovani, il lavoro, l’ambiente, la cultura, la formazione, il turismo, lo sviluppo del territorio per dare così vita al rilancio di Torino.” Dichiara Tommaso Varaldo, Presidente del Comitato giovani uniti per Torino
“Don Milani disse ai giovani “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. Sporchiamoci le mani mettendoci la faccia: partecipiamo al rilancio della nostra Torino, non stiamo a guardare. L’appuntamento elettorale che sceglierà il nuovo Sindaco è per noi giovani un appuntamento con il futuro. Invitiamo tutti a unirsi all’impegno del Comitato”, conclude Varaldo

Ivrea, Avetta (Pd): “Ancora nessuna novità sulla risonanza magnetica”

Il consigliere regionale Alberto Avetta: “Opportuno audire in IV Commissione Cabina di Regia ed Health Technology Assessment (HTA)”. Presentata anche un’Interpellanza sulle attività manutentive pianificate ma non ancora realizzate: “Aspettando il nuovo ospedale, non possiamo lasciar cadere a pezzi quello attuale.”

«L’ospedale di Ivrea dovrà ancora attendere per poter finalmente disporre della RMN (risonanza magnetica nucleare). Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, rispondendo oggi in Aula al mio Question Time, chiarendo che è in corso un lavoro di approfondimento, da parte di un apposito tavolo regionale, sui criteri di appropriatezza allocativa delle attrezzature tecnologiche innovative. A questo punto, credo sia opportuno audire in Commissione sanità la Cabina di Regia e l’Health Technology Assessment (HTA) regionale per avere chiarimenti sui tempi e sui criteri di valutazione»: lo afferma il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), a margine del dibattito in Consiglio regionale sul Question Time relativo alla RMN dell’ospedale di Ivrea. «Il nostro ospedale è l’unico presidio “spoke” della AslTO4 ancora privo di questo importante strumento diagnostico, nonostante sia anche Polo Ontologico (con tanto di breast unit, centro di intervento per i tumori del colon retto e stomaco, Ambulatorio di Oncologia Pediatrica e Struttura Complessa di onco-ematologia)-spiega Alberto AVETTA– Nel 2018 sono state prescritte ed inviate ad altri presidi 7.062 RMN nel Distretto di Ivrea, e 5.056 RMN nel contiguo distretto di Cuorgnè.  La richiesta inoltrata nel 2019 dalla Direzione dell’AslTO4 all’HTA non ha ancora ricevuto risposta. Stiamo parlando di un macchinario importante, certo, ma nulla di avveniristico, anzi, direi abbastanza routinario. L’appropriatezza diagnostica è fondamentale, ma credo si debba accorciare i tempi degli iter valutativi e giungere quanto prima a una decisione. Pertanto, un confronto in IV Commissione con i componenti dell’HTA potrebbe risultare assai utile». «Inoltre, proprio oggi ho presentato un’Interpellanza relativa ai numerosi interventi di manutenzione attesi dall’ospedale di Ivrea-aggiunge il consigliere regionale Alberto AVETTA-si tratta di attività manutentive sempre più necessarie e che risultano ancor più urgenti a fronte della gestione della pandemia».

A titolo di esempio: sala di Radiologia tradizionale all’interno del DEA con percorsi covid-19 dedicati; messa in operatività del DEA covid-19-free con percorsi dedicati e area ambulatoriale per attività come allergologia, pneumologia, dietetica e nutrizione; reparto unico di Terapia Intensiva e Sub-intensiva (RIA -UTIC) 20 posti letto; percorsi covid-19 dedicati e realizzazione passerella esterna al reparto; nuova zona ambulatoriale e sala attesa per l’Ortopedia con percorsi covid-19 dedicati; struttura esterna vetrata destinata ad ampliare le sale di attesa per la gestione covid-19 (con particolare beneficio per L’Ostetricia e la Ginecologia e le relative terapie integrate sul benessere psicofisico).

«Molti reparti dell’ospedale necessitano di urgenti interventi di “umanizzazione“-conclude il consigliere Alberto AVETTA-basta pensare al fatto che in alcuni piani le stanze di degenza non sono dotate di servizi igienici attigui e quelli “comuni” non garantiscono più il decoro necessario per pazienti e operatori sanitari. In attesa che veda la luce il nuovo ospedale di Ivrea, non può certo essere abbassato il livello di manutenzione e di dotazione tecnologica di quello attuale. Bisogna fissare dei punti fermi, anche per non perdere capacità di attrazione e mettere gli operatori sanitari in condizione di lavorare in sicurezza. Pertanto, ho chiesto alla Giunta di chiarire quali interventi manutentivi si pensa di concretizzare e con quali tempi».