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Sabato 3 luglio il Partito Radicale inaugura la campagna referendaria sulla Giustizia

Domani con una conferenza stampa alle ore 11 in Piazza Castello ang. Via Roma.

Alla Conferenza stampa di presentazione dei sei quesiti referendari co-promossi dal Partito Radicale e dalla Lega,  saranno  presenti Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale; Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino; Edoardo Fiammotto, Scuola di Liberalismo; Avvocato Davide Mosso, dell’Osservatorio nazionale sulle carceri delle Camere Penali, Angelo Pezzana, Fondazione FUORI, già parlamentare radicale, Enrico Buemi, Segretario Regionale del Psi e Antonio Terrameo, Vice Segretario del Psi provinciale di Torino, Caterina Simiand, Direttrice del Centro Studi Salvemini.

Il Partito Radicale inaugura la campagna referendaria che inizierà in tutta Italia nella giornata di oggi e durerà fino al 30 settembre 2021. La campagna vedrà impegnate nelle strade e piazze dei Comuni italiani migliaia di attivisti di diverse organizzazioni politiche e associative. Sono previsti sin da oggi centinaia di tavoli di raccolta firme in tutta Italia e punti di raccolta nei Comuni italiani così come previsto dalla legge. A Torino sin da domani sono previsti diversi banchetti di raccolta firme in molti punti della città.

Il Partito Radicale fa appello ai cittadini per una grande mobilitazione di iniziativa civile e democratica che inauguri finalmente una stagione di riforme in materia di Giustizia, riforme attese da oltre 40 anni e che non sono più rinviabili.

Tav: Gariglio (Pd), dal Ministro Cingolani sostegno incondizionato all’opera

“Le parole del Ministro Cingolani sui benefici della Tav che potrà ridurre l’inquinamento e salvaguardare l’ambiente rappresentano un deciso cambio di passo rispetto alle posizioni di un recente passato in cui la Torino – Lione era vista, anche da ministri del Governo Conte, come un’opera inutile e dannosa.

E’ ora necessario che venga completata la progettazione del tratto italiano per garantire ai nostri territori di beneficiare delle nuove opportunità legate alla realizzazione dell’infrastruttura”:
è quanto Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

Furti e aggressioni in Crocetta, Torino Tricolore in piazza

Riceviamo e pubblichiamo

I volontari di Torino Tricolore sono scesi in strada, ieri sera, per portare l’attenzione su furti e aggressioni che da tempo si stanno verificando in Crocetta.

Al sit-in, insieme a residenti e commercianti della zona, era presente anche Nico Drago, titolare del Caffè Piazzi, noto per lo sciopero della fame durante le chiusure forzate degli scorsi mesi.
“A Torino, nell’elegante quartiere Crocetta, da svariati mesi, si sta verificando un aumento di furti e aggressioni da parte di stranieri e nomadi. – dichiara Matteo Rossino, portavoce di Torino Tricolore – Alcuni residenti e commercianti, spaventati e arrabbiati, ci hanno chiesto di intervenire.”
“È preoccupante che questi episodi si stiano svolgendo, sempre con più frequenza, anche in questa zona della città che da sempre è il fiore all’occhiello di Torino. A causa della mancanza di controlli e sicurezza – prosegue Rossino – chi delinque non teme le possibili conseguenze e si spinge anche nei quartieri bene della città.”
“Prima che la situazione degeneri e che Crocetta diventi luogo di conquista per la criminalità – conclude Matteo Rossino – è indispensabile intervenire velocemente. Istituzioni e forze dell’ordine devono presidiare la zona, come abbiamo fatto noi questa sera. Questo è l’unico modo per allontanare questi individui.”

Alleanze e schermaglie, la politica allo sbando

Cucciola la Ministra Laura Castelli.  Ora pure condannata per diffamazione.  Che cattivi questi magistrati e soprattutto cattivo Piero Fassino  che si è sentito offeso dalle sue affermazioni. La più arrabbiata è Lidia Loredana Roscaneanu. Altra,  se non principale parte offesa.

Castelli se la cava,  per ora, con 10 mila euro tra costi processuali e parte civile da risarcire.  Noccioline per lei che da tre anni percepisce lauti stipendi. Di dimissioni non se ne parla nemmeno e di chiedere scusa manco a parlarne. Chi tiene botta ( sembrerebbe) è Conte che chiede ai Grillini di scegliere tra lui e Grillo.  Grillo,  che una volta tanto ha le idee chiare: cari cinque stelle,  io vi ho creato ed io vi distruggo.   

Delirante dice che Giggino è stato il miglior ministro degli Esteri. E i due con i cinesi sono nel marasma totale. Chi si aggiunge nel delirio è l’ inafferrabile Toninelli che sostiene che da quando la Raggi è Sindachessa Roma è più pulita ed ordinata. Follia allo stato puro. Sicuramente gli antropologi avranno da studiare sui pentastellati. Cucciolo anche il prof Ugo Mattei.  Tante parole rivoluzionarie e dopo un nulla di fatto. La sua lista non decolla e il ritiro è imminente. Pazienza,  ce ne faremo una ragione.  La notizia “piccante” è questa : Chiampa porta Lo Russo alla sezione di Rifondazione di Barriera di Milano.  Via Baltea. Addirittura 15 persone,  decisamente attempate, ma votano anche loro. E poi la destra incombe anche se, sembra,   che Fratelli d’ Italia non sfondi.  Del resto Torino è la città,  o perlomeno è stata la città più antifascista d’Italia.  Qualche ricordo, forse ‘c è ancora. Il capitano (Matteo Salvini) rilancia: sono un moderato,  altro che camicie verdi di bossiana memoria.  C’ è anche il bel gesto di Bartolomeo Giachino del ritiro dalla corsa a Sindaco nel nome di un centrodestra unito. Intanto,  nei sondaggi Damilano è primo con oltre il 44 %, con più voti personali che della coalizione. Matteo Renzi deve ancora scegliere e Calenda gliela vuol far pagare al Pd sia a Roma che a Torino.  Ma l’ altra notizia è che il Pd in città è il primo partito con oltre il 30 % . Però, niente male per la pattuglia di 1800 iscritti.  Sui pentastellati non pervenuta alcuna notizia su che cosa faranno.  Unica certezza l’odio puro per il Pd. Eppure nei sondaggi tra gli elettori dem,  il 75% vorrebbe un accordo con loro.  Direi quasi ovvio,  visto che si giocherà tutto al secondo turno , a Torino come in tutta Italia. Il centro destra è certo del risultato finale: cappotto al Pd e cinquestelle.  Possibile,  al limite del molto probabile. Ma non è tutto.  Le varie percentuali dei vari partiti faranno la differenza. Anche la singola tenuta dei vari leader nazionali.  Non è un segreto  che Meloni e Salvini si giocano chi fa il primo. E qui,  diciamocelo,  non bastano i numeri.  Ci possono essere fattori esterni , in tutti i sensi. Si pensi all’amore di Salvini per Putin e a quello della Meloni per l’Ungherese Orban. Dunque sbagliato dare tutto per scontato. Un po’ come in Francia,  dove la prevista vittoria della La Pen non è stata confermata dai fatti.  Si vedrà,  indubbiamente.  Chi tiene duro è Mario Draghi.  Ed ora facciamo i conti con un’ Italia interamente bianca, da quello che si vede due Italie.  Una ancora preoccupata ed una che si sente e si comporta da liberata.  Forse due facce della stessa medaglia ? Francamente non mi pare. La nostra solita divisione,  un po’ manichea tra due fazioni.  La solita divisione tra ” Guelfi e Ghibellini “. Tra chi va tutto bene e tra chi va tutto male. Ora, che le divisioni e dialettica sono il sale per la democrazia è indubbio. Come le elezioni amministrative.  Con il ballottaggio,  di fatto, si formano due schieramenti uguali e contrari.  Ma è il dopo che preoccupa. Torino ha bisogno di  ricomposizione ed unità della classe politica per rinascere.  Facile nel dirsi e molto difficile nel realizzarsi. In politica ci dovrebbero essere avversari , non nemici. Grillo e la Castelli hanno fomentato odio e disprezzo,  e ora ne pagano per primi le negative conseguenze. Piaccia o non piaccia di quel famoso 33 %  c’ è rimasto ben poco. Tutto sta nel capire che fine faranno gli ex votanti dei 5 stelle.  A Torino come in Italia. Insomma , magari mi sbaglio,  ma la partita ritorna ad essere tra centro destra e centro sinistra.  Come al solito,  non ci rimane che dire,  vedremo.

Patrizio Tosetto

100 anni di Partito Comunista Cinese, in piazza per i diritti

PIAZZA CARIGNANO ALLE 18 PER RADICALI: 100 ANNI DI PARTITO COMUNISTA CINESE, 100 ANNI DI VITTIME. IL 1° LUGLIO IN PIAZZA CARIGNANO ALLE 18 PER IL CENTENARIO DEL PCC

In occasione del centenario del Partito Comunista Cinese (1° Luglio), i Radicali Italiani, l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino, l’FGS Torino, i Giovani Democratici, Giampiero Leo e il Coordinamento interconfessionale e altri, scenderanno in piazza Carignano alle ore 18. 
I coordinatori dell’associazione Aglietta Patrizia De Grazia, Daniele Degiorgis e Silvio Viale, hanno dichiarato: “A Pechino i festeggiamenti sono in preparazione da mesi, la propaganda nazionalista, la proiezione di film sugli eroi del Partito e sulla sua gloriosa storia sono quasi martellanti e molti leader di Paesi Stranieri hanno già telefonato al Presidente Xi per esprimere le proprie congratulazioni. Ma 100 anni di Partito Comunista Cinese significa anche un intero secolo di vittime. Vittime di arresti arbitrari, di violenza, di esilio, di demolizioni forzate, di detenzioni, di sparizioni, di processi farsa, di oppressione, di mancanza di tutela dei propri diritti umani e politici fondamentali. In questo giorno, mentre Pechino festeggia una storia di 100 anni, noi, a Torino, ricorderemo un’altra storia di 100 anni: quella delle vittime del regime comunista cinese. Scenderemo in piazza con le bandiere di Hong Kong e del Tibet e con 100 rose bianche. Un Racconteremo le storie di tante di queste vittime. Perché in questo giorno, anche la loro voce ha diritto di essere ascoltata”.

«Il Comune preveda più fondi e personale per la manutenzione ordinaria»

Otto direttori lavori della manutenzione ordinaria del suolo pubblico circoscrizionale hanno appena presentato le dimissioni a fronte dell’impossibilità ad adempiere alla propria mansione con le scarse risorse fornite dall’amministrazione centrale:

soltanto 50mila euro all’anno per la sistemazione di strade e marciapiedi. Un importo troppo basso per poter gestire efficacemente il territorio che ha creato forti stress ai dipendenti delle otto Circoscrizioni che si trovano a far fronte a continue denunce penali e sopportare, da tempo, pesanti tensioni lavorative dettate anche dalle non chiare responsabilità sul suolo pubblico.

Al caso si è interessato il consigliere PD Angelo Catanzaro che a breve depositerà un documento e che aveva già presentato un’interpellanza approvata in Circoscrizione 1 in cui evidenziava la carenza del 60% del personale tecnico e amministrativo e la mancanza di assunzioni da parte del Comune dopo i pensionamenti.

«Le dimissioni dei direttori lavori circoscrizionali sono un segnale importante che mette in evidenza la totale incapacità dell’amministrazione di prendersi cura del suolo pubblico – dichiara Catanzaro -. Le strade e i marciapiedi di Torino sono piene di buche, i cittadini continuano a cadere e a farsi male, e a pagare il prezzo di questa situazione, oltre ai cittadini stessi, sono ingiustamente i direttori lavori e operativi decentrati che, anche volendo, non potrebbero far fronte alla mancanza di risorse. In tal senso il decentramento che tanto piace al Comune è stato un disastro e ha avuto la sola funzione di mettere in cattiva luce le Circoscrizioni ed il loro operato».

Il consigliere PD, ascoltando le richieste dei suddetti direttori lavori che attendono risposta alla loro azione, propone pertanto: «la discussione del modello “decentrato” adottato dal Comune e una “turnazione” dei funzionari addetti alla direzione lavori del suolo pubblico circoscrizionale, in modo da ridurre lo stress continuativo di questi dipendenti che, a queste condizioni, può pesantemente influire su varie patologie o crearne».

Vaccini, Valle (Pd): “Allarme mancata presentazione alla seconda dose”

I dati delle vaccinazioni ci mostrano la necessità di raggiungere e convincere ancora settori importanti della popolazione per portare avanti una campagna vaccinale efficace: oltre 200.000 over 60, migliaia di insegnanti e sanitari. C’è poi il mondo degli invisibili: senza fissa dimora e persone non iscritte al servizio sanitario nazionale presenti sul nostro territorio.

Ma dai centri vaccinali arrivano numerose segnalazioni di una nuova problematica: cominciano a fioccare le mancate presentazioni per la seconda dose. In parte si può spiegare con la confusione sui richiami e le marche, che hanno portato a diffidenza, in parte con la disponibilità immediata del green pass, che si ottiene con la prima dose. Sicuramente costituisce un problema la mancata comunicazione della data del richiamo al momento della prenotazione del vaccino, data che a volte non viene comunicata neanche al momento della somministrazione della prima dose.

I dati lo confermano: il Piemonte, undicesimo in Italia per prime dosi somministrate rispetto alla popolazione, sta scivolando progressivamente più in basso sui cicli completati: oggi siamo quindicesimi in Italia secondo i dati GIMBE.

Occorre che la Regione potenzi le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione, ma serve anche approntare quei correttivi organizzativi, a partire dall’applicativo, che possono rispondere più efficacemente alle esigenze della popolazione.

Daniele Valle – Coordinatore del Gruppo di lavoro Covid

Berutti (Cambiamo – Coraggio Italia): “Riforme strutturali e politiche industriali per investimenti”

“Moratoria licenziamenti,: anche la formazione  per un Paese più competitivo”

 
 “Politiche attive per il lavoro, riqualificazione dei processi produttivi, riforma degli ammortizzatori sociali. E ancora, formazione professionale e misure idonee a realizzare una concreta sicurezza nei luoghi di lavoro, che metta davvero fine a incidenti e morti bianche”. Lo dichiara, in una nota, il Senatore Massimo Berutti (Cambiamo), a margine della manifestazione nazionale unitaria organizzata sabato a Torino, Firenze e Bari da Cgil, Cisl e Uil, contro lo sblocco dei licenziamenti e per la sicurezza sul lavoro. “Sono questi gli obiettivi da raggiungere e per i quali occorre mobilitarsi – prosegue Berutti – e non l’indiscriminata proroga della moratoria sui licenziamenti. La ripresa economica, che già timidamente si incomincia a registrare, deve essere il faro per la massima coesione sociale. Riforme strutturali e politiche industriali capaci di valorizzare gli investimenti e i contenuti del PNRR devono essere in grado di superare distinzioni anacronistiche nelle tutele tra lavoratori dipendenti e autonomi e soprattutto di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e da chi il lavoro lo ha perso in un’età difficile per una ricollocazione professionale”. “Bisogna prendere atto – conclude Berutti – che le ristrutturazioni ci sono sempre state e che fanno parte di un tassello fondamentale per far rinascere il Paese, che deve essere più competitivo: serve una stabile connessione tra investimenti e occupazione e gli imprenditori devono fare la loro parte. Sono certo che, come anche in passato, lo faranno anche questa volta”.

Casolati: “Con Damilano per far ripartire Torino”

Ieri il nostro segretario Matteo Salvini e il segretario regionale Riccardo Molinari hanno presentato il candidato sindaco del centrodestra a Torino Paolo Damilano.

Sono fiera di far parte della squadra della Lega Salvini Premier che sta dimostrando un grandissimo impegno per far ripartire la nostra Citta’ rimasta ostaggio dei Cinque Stelle negli ultimi anni. Torino alla guida di Chiara Appendino e’ stata vittima di un deplorevole degrado urbano a discapito di tutti noi cittadini. Paolo Damilano, uomo del fare, con grande senso di responsabilità’ ha scelto di contribuire a restituire al capoluogo del Piemonte un’identita’ forte, connotata da un’economia attiva e un’apprezzabile qualita’ della vita. Finalmente si respira aria di cambiamento e voglia di investire nuove energie per offrire ai Torinesi opportunita’ ed un grande valore al territorio.
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Marzia Casolati
Senatrice Lega Salvini Premier

La Lega ringrazia Salvini per la visita al cantiere Tav

Una delegazione degli eletti della Lega in Consiglio regionale, con il Presidente Stefano Allasia, l’assessore a Sport e Sicurezza Fabrizio Ricca, il vicepresidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti e i consiglieri Sara Zambaia e Valter Marin, ha partecipato alla visita di Matteo Salvini al cantiere della Tav a Chiomonte.

“Ringraziamo il nostro leader Matteo Salvini, il nostro segretario Riccardo Molinari, i nostri parlamentari Elena Maccanti, Alessandro Benvenuto, Gualtiero Caffaratto, Marzia Casolati e Roberta Ferrero e il candidato sindaco di Torino Paolo Damilano – commenta il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni insieme con gli altri consiglieri – per la loro visita al cantiere di Chiomonte, un gesto che ribadisce la loro attenzione e quella di tutta la Lega per un’opera tanto strategica per lo sviluppo del Piemonte e dell’Italia. La Torino-Lione significa innanzitutto lavoro per superare le conseguenze della pandemia e ricadute positive sui nostri territori che, grazie a questo fondamentale asse infrastrutturale, saranno sempre più al centro dell’Europa. Un collegamento per il quale ci siamo sempre battuti e che grazie all’impegno della Lega, a ogni livello istituzionale, oggi non è più in discussione. La nostra riconoscenza va quindi agli operai che lavorano al cantiere e alle forze dell’ordine che lo difendono. La Tav sarà presto realtà, con buona pace dei violenti che continuano a giocare alla rivoluzione nei boschi della Valsusa e di certe forze politiche che, pur sedendo in Consiglio regionale, ancora non si sono arrese all’evidenza dei fatti e della storia”.