politica- Pagina 366

Grimaldi (LUV): “pro vita nei consultori come no-vax nei centri vaccinali”

Aborto. “Nelle strutture pubbliche non c’è spazio per le associazioni violente”.

“Non possiamo fare entrare nelle nostre Asl, nei nostri ospedali e nei nostri consultori persone o associazioni che in tutta Italia conducono delle infami campagne d’odio contro le donne e che parlano dell’aborto come prima causa di femminicidio al mondo. Questa gente va tenuta il più lontana possibile dalle strutture sanitarie pubbliche, dovremmo addirittura pensare a degli ordini restrittivi per tali associazioni, impendendo loro di avvicinarsi ai consultori piemontesi. Altro che favorirne l’accesso o ipotizzare sportelli in cui questi criminali vengono invitati a fare propaganda e terrorismo psicologico su donne che stanno già attraversando uno dei momenti più dolorosi che possa capitare nell’intera loro vita. Far entrare i ‘pro-vita’ nei consultori è come mettere i no-vax nei centri vaccinali per il Covid” – commenta Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“Anche il modo in cui la Giunta regionale consentirebbe a queste associazioni violente di entrare negli ospedali pubblici è imbarazzante: è vero che hanno recuperato un testo vecchio di 10 anni, solo parzialmente modificato per aggirare una sentenza del TAR?” – domanda Grimaldi. “La magistratura sul punto è stato chiarissima: ‘il requisito della presenza nello statuto delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni del privato sociale della finalità di tutela della vita fin dal concepimento è irragionevolmente discriminatorio’ e non sarà l’aggiunta di tre o quattro parole sull’accompagnamento alla maternità a renderlo meno spaventoso per le donne piemontesi” – conclude Grimaldi. “Per questi motivi il Presidente Cirio e l’Assessore Icardi devono ritirare immediatamente quel Protocollo”.

Fondi regionali per le opere pubbliche nel Torinese

9 milioni ai Comuni e 2 milioni alle Province: sono questi i contributi che la Regione Piemonte ha deliberato per il cofinanziamento alla realizzazione delle opere pubbliche degli enti locali, grazie alla legge regionale 18/84. Cifre che a volte sembrano puntiformi ma che in un panorama in cui i trasferimenti statali verso gli enti locali tra il 2008 e il 2015 si sono ridotti, secondo la Corte dei Conti di 22 miliardi, fanno la differenza.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Grazie al cofinanziamento – racconta il Sindaco di Usseglio, nelle Valli di Lanzo, Pier Mario Grosso – potremmo mettere in sicurezza la strada che collega la frazione Castello, danneggiata negli anni passati da eventi atmosferici. I lavori di riasfaltatura verranno completati grazie ad un impegno economico del Comune supportato dal trasferimento che la Regione ci garantirà attraverso la legge 18”.

“Anche per Ronco Canavese – commenta il Vicesindaco del Comune della Valle Soana Lorenzo Giacomino – si uniscono le forze economiche per un intervento per eliminare le barriere architettoniche del palazzo comunale. Abbiamo usufruito di una cospicua cifra arrivata attraverso l’Ente Parco del Gran Paradiso, che sommata al contributo regionale ci permetterà di rendere il municipio accessibile a tutti i cittadini ed efficiente dal punto di vista energetico. Un grande traguardo se pensiamo che l’unica scuola della Valle Soana è ospitata proprio nell’edificio che beneficerà dell’intervento”.

“Ceresole Reale – aggiunge Mauro Durbano, Vicesindaco del gioiello della Valle Orco, unico Comune insieme a Venaria a potersi fregiare del titolo di Reale in Italia – pagherà con lo stanziamento a suo favore un lotto dei lavori che vedono la realizzazione di un marciapiede fino al capoluogo lungo la ex strada statale 460. Non solo una messa in sicurezza ma una valorizzazione di cui godranno i residenti e i tanti turisti che siamo pronti ad accogliere in ogni stagione”.

“Come avevo anticipato lo scorso anno riguardo allo slittamento delle graduatorie, la Regione Piemonte ha deciso di sostenere altri 171 Comuni, che si vanno a sommare ai 220 finanziati nel 2020 – conclude Andrea Cane responsabile della Lega per gli enti locali piemontesi – i 2.500.000 euro di contributo a 45 Comuni del Torinese, il 1.000.000 di euro destinato al Verbano Cusio Ossola, gli 800.000 euro del Vercellese e dell’Alessandrino sono una ventata di ossigeno per i territori. Come responsabile per gli enti locali della Lega per il Piemonte continuerò ad essere portavoce attivo delle esigenze dei Comuni: sono certo che anche dal punto di vista turistico dopo questa riscoperta del Piemonte vicino, accogliente e familiare la valorizzazione dei “campanili” sarà l’arma vincente per il post pandemia; proprio per questa ragione ho deciso di dar voce agli Amministratori dei Comuni montani posti “più in alto” della catena di vallate che io stesso abito, montagne che sono state tra le più colpite a livello economico nell’ultimo anno”.

Italexit: “Aree gioco vietate? Accanimento contro i bambini”

Negli ultimi giorni sono diventate virali le foto dei divieti affissi nelle aree giochi di Torino, in alcuni casi addirittura transennate come scene del delitto: è l’ultima trovata di Cirio – immediatamente accolta e messa in atto dal Comune – in questa ossessiva ricerca dei “potenziali focolai” ormai scaduta nel demenziale.

Simone Filinesi, referente del movimento giovanile di Italexit, esprime la sua contrarietà a questa scelta: “Questo accanimento contro bambini e famiglie è inaccettabile. Dopo l’ennesimo ritorno alla DaD adesso si vieta anche la possibilità di svagarsi per qualche ora: in quali condizioni psicologiche può crescere un bambino a cui hanno tolto la scuola, il gioco e le relazioni sociali? Questo provvedimento si rivela oltretutto deleterio per le famiglie con figli affetti da malattie respiratorie croniche o disturbi comportamentali per le quali sono indubitabili i benefici che otterrebbero dal contatto con l’ambiente esterno. Se il Presidente è in possesso di studi scientifici in grado di dimostrare come i parchi siano una minaccia per la salute pubblica li tiri fuori, altrimenti chiediamo che questa buffonata termini istantaneamente. L’emergenza non si risolve trattando i più piccoli come criminali a cui viene negata anche l’ora d’aria, ma investendo in una sanità territoriale degna di questo nome”.

Tav, Gariglio (Pd): “Draghi commissari la Torino – Lione”

“Commissariare il tratto italiano della Tav Torino – Lione per accelerare la realizzazione dell’opera”: questa la richiesta di Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

“Il Dpcm discusso oggi in commissione e relativo all’individuazione degli interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento presenta alcune linee ad alta velocità del sud Italia come la ‘Salerno-Reggio Calabria’ la ‘Taranto-Potenza-Battipaglia’ e la ‘Palermo-Catania-Messina’. E’ francamente inaccettabile che rimanga fuori la Torino – Lione con il rischio reale che, una volta terminati i lavori del tunnel transfrontaliero, i treni ad alta velocità debbano utilizzare da Bussoleno al capoluogo piemontese una linea che risale al 1800, vanificando quindi sforzi ed investimenti fatti. Chiediamo che anche tale tratta venga inserita nel prossimo Dpcm che verrà emanato a giugno”: conclude Davide Gariglio.

Cultura, Pd: “In Regione un lento soffocamento”

Nel corso della Commissione cultura abbiamo potuto esaminare gli interventi sul bilancio 2021 proposti con il maxi emendamento.

Va riconosciuto che, rispetto alla prima proposta, anche grazie agli allarmi lanciati dal Partito Democratico e dalle rappresentanze di settore, il maxi emendamento ripristina risorse importanti sull’associazionismo e i bandi, nonché sul sistema bibliotecario e del libro: questa è una vera buona notizia.

D’altronde però non possiamo non notare che:

1) Il capitolo delle partecipate sconta ancora un taglio di ben 3 milioni di euro (dai 29 milioni del 2020 a 26 milioni), che andrà a insistere su un settore che era già stato ridotto l’anno scorso (da 31 a 29 milioni) per finanziare in parte il c.d. bonus cultura alle piccole associazioni. Tagliare le partecipate vuol dire diminuire i servizi al pubblico e ridurre le commesse alla filiera della cultura.

2) Il bonus cultura legato all’emergenza covid19, che contava l’anno scorso di 3 milioni di euro, quest’anno è azzerato. Eppure l’emergenza per il nostro tessuto piccolo associativo persiste e le risorse non sono tornate ai capitoli originali. Si sono volatilizzate.

3) Il capitolo delle convenzioni viene azzerato; contava oltre 1 milione di euro. Questo vuol dire che i soggetti culturali che attingevano da queste risorse (Sandretto, Collisioni, Pistoletto, per fare degli esempi) si riverseranno sul bando delle associazioni che però conta, grazie al recupero del maxiemendamento, su poco più delle risorse dell’anno scorso. Le convenzioni restano uno strumento fondamentale per la programmazione culturale della Regione e di assunzione di responsabilità politica nelle scelte da parte dell’assessora. Abolire questo strumento vuol dire tornare indietro di anni.

4) I capitoli di investimenti e contributi agli investimenti sono quasi tutte azzerate, per diversi milioni di euro.

Inoltre tante piccole voci subiscono diminuzioni: un milione di euro in meno sulle minoranze linguistiche, risorse in meno sulle SOMS, la musica popolare, enti religiosi.

In definitiva, il comparto patisce ancora una grande riduzione su cui presenteremo molti emendamenti in fase di discussione del bilancio.

Daniele Valle – Vicepresidente VI Commissione

Diego Sarno – Portavoce Pd VI Commissione

 

Salizzoni ritira la candidatura a sindaco

Mesi fa avevo accolto l’invito, ricevuto da più parti, di mettermi a disposizione del centro sinistra per candidarmi a essere il nuovo sindaco di Torino. Incontri, colloqui, presenza nei quartieri per ragionare e scrivere insieme il programma per il rilancio di una città provata da crisi demografica, deindustrializzazione e infine pandemia: ho raccolto l’entusiasmo e la voglia di lavorare di alcuni gruppi politici e di molti esponenti e realtà della società civile, che rappresentano le forze vive di un capoluogo che fatica ad uscire da una fase di declino.

Certo la politica ha le sue regole e le sue dinamiche. Lo sappiamo. Lo so per l’attività e l’impegno che svolgo attualmente in Regione. È a tutti evidente come sia difficile giungere ad una ‘sintesi’ sui diversi nomi in campo pur all’interno di una stessa squadra e come molte siano le variabili da considerare. Infatti, proprio il mio profilo (umano, professionale e di passione civile), che viene visto da molte persone come un fattore di rinnovamento per la politica e per le sorti del nostro territorio, è stato ritenuto da alcune forze politiche (in particolare dentro il PD) come l’elemento di debolezza di una candidatura che non sarebbe adeguata a governare una città complessa. Per cui, di fronte a queste riserve, in assenza di un ampio accordo sul mio nome, non intendo essere di intralcio e preferisco farmi da parte.

Mi auguro che la scelta del candidato o della candidata avvenga coinvolgendo tutte le istanze del centro sinistra torinese, garantisca l’unità della coalizione con una grande apertura alla società civile e alle tante competenze presenti nella nostra società. Occorre incoraggiare e sollecitare chi è disponibile a mettersi in gioco per favorire un cambio di passo dell’azione politica e per costruire una solida visione sul futuro della città e di tutta l’area metropolitana. I tempi ristretti per accedere alle risorse europee non consentono indugi, tutte le forze politiche devono sentirsi impegnate da subito nella individuazione dei progetti migliori per garantire sviluppo e coesione.

Continuerò a fare la mia parte, nel ruolo di vice Presidente del Consiglio regionale.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto, dedicandomi generosamente il loro tempo e la loro attenzione. Ringrazio soprattutto i tanti cittadini che mi hanno scritto, chiedendo di impegnarmi. Sono certo di poter contare sulla loro comprensione ed indulgenza.

Mauro Salizzoni

“Perché bisogna difendere il Pd”

Il Partito Democratico è,quasi quotidianamente,oggetto di attacchi strumentali,maleducati,offensivi e privi di ogni fondamento costruttivo che è la base fondante di ogni democrazia dialettica e propositiva.

A volte per il troppo amore ed un sano convincimento delle proprie azioni si può anche sbagliare nel prendere decisioni a qualsiasi livello governativo,dal governo nazionale fino a quello circoscrizionale,passando per regioni e comuni,ma ciò non giustifica l’odio di chi rilascia interviste intrise di cattiverie gratuite senza proporre nulla di sensato.
È la stessa democrazia che “chiede ed impone”alleanze fino a poco tempo fa improponibili: d’altronde quando ci sono di mezzo una pandemia incredibile ed il bene del nostro Bel Paese non si può pensare d’andare di corsa al voto lasciando il controllo di una situazione talmente tragica  pericolosa che ha già mietuto oltre 100 mila vittime.Ci vuole un grande senso di responsabilità che il partito democratico ha sempre messo in campo attraverso la sua classe politica e dirigente preparata.È vero che tante volte si litiga ma succede anche nelle migliori famiglie,la sana discussione porta ad un miglioramento dei rapporti ed a correggere i propri errori.Solo chi non lavora non sbaglia mai e questo non succede nel partito democratico che ha una grande caratteristica,difficilmente riscontrabile in altri movimenti e partiti:una notevole  apertura al dialogo coinvolgendo tutti ma proprio tutti! Questa è la democrazia:il resto sono solo chiacchiere e noia.

Vincenzo Grassano

“In Santa Giulia serve il presidio fisso interforze”


Bene ogni intervento sporadico (come quello dell’ultimo weekend di febbraio, peraltro arrivato dopo un mese nel quale in zona era successo letteralmente di tutto), ma solo una presenza costante delle Forze dell’Ordine può garantire risultati duraturi. Evitare malamovida e assembramenti è questione di rispetto del riposo dei residenti, di contrasto all’emergenza pandemica e di sicurezza (vedi cocci di bottiglia a terra e scarsità di vie di fuga in caso di emergenza).



Ribadiamo la nostra soddisfazione per l’importante intervento con gruppi interforze, in Santa Giulia, l’ultimo weekend di febbraio; restiamo altrettanto convinti che solo una presenza fissa delle Forze dell’Ordine possa garantire, in zona, risultati duraturi. L’intervento di dieci giorni fa è arrivato dopo settimane di assoluta mancanza di controllo, nelle quali è successo letteralmente di tutto.

A Torino non possono e non devono esserci terre di nessuno. I residenti di Vanchiglia hanno diritto al riposo, è fondamentale evitare occasioni di possibile contagio, in caso di emergenza la presenza di vetri rotti a terra e la scarsità di vie di fuga potrebbero creare situazioni di assoluto pericolo.

Dal punto di vista della pulizia, chiedo maggiore attenzione soprattutto per quanto riguarda il tratto pedonale delle Cancellate in via Balbo, con pavimentazione in moquette che, prima o poi, dovremo deciderci a sostituire.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Montaruli (Fdi): “Il covid non vien di notte…”

“Il Coronavirus viene di notte con le scarpe tutte rotte?”

Se il Cts pensa questo il Governo lo dica altrimenti basta disparità e chiusure insensate. Chiediamo che i ristoratori possano aprire la sera quantomeno in zona gialla. Il governo Draghi aveva promesso un cambio di passo, ma come dimostrato ieri sul tema sport ed oggi su ristoratori  è rimasto immobile. C’è un’Italia che non si vuole arrendere, servono aiuti concreti e riaperture almeno in zona gialla.” A chiederlo è la parlamentare Augusta Montaruli che continua  “I ristoratori non c’è la fanno più, ci sono intere famiglie sul lastrico a causa di  restrizioni assurde senza alcuna rilevanza scientifica.  È necessario pensare ad una riapertura in sicurezza per tutti i gli italiani seri che vogliono lavorare nel rispetto delle regole e che non vogliono vivere di sussistenza .”

Mpp: “No ai rifiuti radioattivi, il Piemonte ha già dato”

MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE

LIBERI ELETTORI PIEMONTE

LISTE CIVICHE

Ottima l’iniziativa del Comitato Gente del Territorio

di una petizione ai sensi dell’art. 50 Costituzione

contro l’insediamento del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radio Attivi

che recepisce la proposta che noi avevamo avanzato da subito.

Ma occorre estenderla a tutto il Piemonte

L’iniziativa portata avanti dal Comitato Gente del Territorio e presentata a Castelletto Monferrato (Alessandria) di una petizione ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione nella quale si richiede che vengano eliminati con un provvedimento normativo aree prossime a siti definiti dall’Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità, come quello de ‘I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato’.

Si tratta di un’iniziativa sicuramente eccellente e che merita tutto il nostro plauso, anche perché recepisce la richiesta di una petizione che avevamo avanzato sin dalla nostra lettera del 6 gennaio scorso, individuando nella raccolta di firme lo strumento di democrazia diretta in grado di coinvolgere i Cittadini Piemontesi per fare sentire forte il NO a questa decisione e calata dall’alto, con l’auspicio che venga appoggiato a Montecitorio e Palazzo Madama da TUTTI i Parlamentari Piemontesi di qualunque colore o schieramento.

L’auspicio è che tale petizione venga portata avanti in collegamento anche con le altre aree piemontesi di Carmagnola e della Chivassese e Calusiese.

Torino, 9 marzo 2021

 

Massimo Iaretti                                   Movimento Progetto Piemonte

Lista Civica Progetto Villamiroglio MPP

 

Luigi Cabrino Consigliere Comunale San Giorgio Monferrato

 

Emiliano Racca Liberi Elettori Piemonte

 

Daniele Carbone Lista Civica Morsasco Nel Cuore

 

Anna Maria Bergo Lista Civica Cassano e Gavazzana Insieme

 

Andrea Riva Noi Per Cuccaro