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Clima, Verdi: “Basta fondi Ue a gas, mobilità militare e Tav”


“I finanziamenti europei del programma CEF 2 non sono in linea con il Green Deal europeo, e per questo come gruppo Greens/EFA chiediamo al Parlamento di respingerlo”.

Così Eleonora Evi, eurodeputata di Europa Verde, a commento del voto a Strasburgo sul regolamento del “Meccanismo per collegare l’Europa”, che finanzierà lo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti, energetiche e digitali fino al 2027.
“Proprio come per la PAC, anche sui finanziamenti allo sviluppo infrastrutturale le istituzioni non hanno saputo adeguare tempestivamente le regole di spesa ai nuovi obiettivi climatici e al Green Deal europeo” – spiega Evi.

“Oltre a investimenti anacronistici sulle reti del gas e sulla mobilità militare, è a dir poco sconcertante che l’UE continui a finanziare opere come il TAV Torino-Lione, che non sono solo uno spreco di soldi, ma anche un danno a clima e ambiente, come certificato dalla Corte dei conti europea.”
“Lo scorso marzo, con altri 20 europarlamentari avevo sollecitato il vice-presidente Timmermans ad ascoltare le segnalazioni degli scienziati, preoccupati dall’impatto climatico ed ambientale di quest’opera. La sua risposta è finalmente arrivata, ma – dopo la Legge sul clima e la PAC – non si tratta che di una riprova che questa Commissione, più che ascoltare i moniti della scienza, preferisce affidarsi ad analisi di parte e non aggiornate sugli impatti del TAV, continuando a finanziarlo.”
“Tocca ora al Parlamento europeo difendere gli interessi delle nuove generazioni fermando questa nuova ondata di soldi pubblici buttati in opere che danneggiano il clima e l’ambiente, pertanto mi auguro che l’emendamento di rigetto presentato dal gruppo Greens/EFA possa essere accolto”.

Autostrade, Lega: “Per il mare ogni weekend è un incubo”

Cantieri ovunque, chiusure notturne che congestionano le strade del cuneese e code che spesso impattano sulla viabilità locale. È questo lo scenario che si ripete ogni weekend sulla Torino-Savona, per i piemontesi l’Autostrada del Mare.

“Anche nello scorso fine settimana – commenta Paolo Demarchi, consigliere regionale di Saluzzo del gruppo Lega Salvini Piemonte – la situazione è stata allucinante, iniziando dal venerdì sera con le prime partenze fino a lunedì mattina con gli ultimi rientri. Domenica, complice la veloce perturbazione che ha interessato la Liguria, sin dalla mattina le strade del cuneese hanno risentito del traffico che l’autostrada non era più in grado di sostenere. Cantieri e incidenti segnalati da Pietra Ligure fino alle porte di Torino hanno congestionato tutta la viabilità, lunghe code anche per mangiare nei punti ristoro vicini alle uscite, a causa del pienone anche negli autogrill, hanno creato file anche nella zona degli outlet di Mondovicino. Un paradosso se si pensa che i cantieri sono spuntati come funghi nel momento peggiore, a ridosso della stagione estiva mentre durante la pandemia poco è stato fatto”.

“La situazione non è certo destinata a migliorare nelle prossime settimane – incalza Matteo Gagliasso, consigliere saviglianese del gruppo Lega Salvini Piemonte che siede in Commissione trasporti del Consiglio regionale – l’elenco dei cantieri che, durante la settimana da lunedì 5 a domenica 11 luglio, potrebbero creare rallentamenti sulla A6 Torino-Savona e sulla A10 tra Savona e il confine di Stato è lungo, e a questi si affiancano le chiusure già previste. Una situazione inaccettabile di cui mi farò portavoce: siamo in grado di prevedere i flussi di traffico della stagione estiva e la ripartenza del turismo di prossimità era ampiamente annunciata. La società di gestione dell’autostrada doveva provvedere per tempo ai lavori, perché il problema non è solo nell’aumento dei tempi di percorrenza ma si estende all’impatto sulla viabilità ordinaria che i cuneesi, da troppo tempo, subiscono”.

PNNR , Ruffino (CI): i boschi devono essere risorsa

“Il bosco è una grande risorsa, offre opportunità di lavoro straordinarie. Anche grazie al PNNR, oggi possiamo e dobbiamo investire in progetti condivisi con obiettivi comuni, creando reti, salvaguardando i piccoli comuni e con loro le comunità.

Occorre creare reti finalizzate a favorire l’economia circolare e Investire per creare una filiera corta nazionale, con una tutela del patrimonio boschivo, unita a uno utilizzo equo e ambientale.
La filiera del legno concorre alla protezione dell’ambiente, all’economia di montagna e evita lo spopolamento delle aree marginali, attraverso una nuova e sana occupazione, l’esempio più lampante è la trasformazione di un rifiuto come gli sfalci in pellet”.
Lo ha dichiarato la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino, capogruppo in Commissione Ambiente in occasione dell’inaugurazione della Fiera Boster Nord Ovest a 2021 a Oulx.

Fratelli d’Italia: “Più di mille per Giorgia Meloni”

Oltre 1000 persone presenti ieri al Parco Dora di Torino per la presentazione di “Io sono Giorgia”, il libro della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

“E’ stata una adunata di massa che non eravamo abituati a vedere, nonostante le condizioni proibitive del meteo tantissimi torinesi si sono spostati per vedere la leader, questo è un segnale fortissimo. Alcuni esponenti del centrosinistra staranno un po’ tremando nel vedere le scene di ieri sera. E’ un grande incoraggiamento per una campagna elettorale che vogliamo arrivare a vincere fino alla fine. Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodestra in corso per Torino, ha avuto il suo primo evento di “folla” con fratelli d’Italia”, dichiara l’assessore regionale Maurizio Marrone. “Fratelli d’Italia a Torino da oltre un anno sta aggregando sempre più gente con una presenza costante di iniziative, tra l’altro in collegi della periferia dove sono stata vincente alle ultime elezioni politiche del 2018. Oggi si raccolgono i frutti del duro lavoro di questi ultimi anni. La destra vuole ricominciare dalla gente che finalmente gli riconosce la fatica fatta e l’atto di coerenza e di coraggio che sta dimostrando non solo in Parlamento ma a livello territoriale, stiamo facendo una bellissima classe dirigente di cui siamo orgogliosi”, conclude il deputato torinese Augusta Montaruli.

Referendum: Tour Lega Giovani in Piemonte

Venerdì 9 luglio giungerà in Piemonte per un’intera giornata il Lega Giovani Tour, il viaggio itinerante in camper che toccherà 20 regioni d’Italia nel mese di luglio a sostegno della campagna referendaria promossa dalla Lega e Matteo Salvini per riformare la giustizia.

Titolo dell’iniziativa è “La Giustizia si fa strada”: un richiamo al viaggio che porterà Luca Toccalini (Deputato e Coordinatore federale della Lega Giovani) e Flavio Gastaldi (Deputato e responsabile piemontese della Lega Giovani) a bordo del camper che giungerà in mattinata a Torino per la raccolta firme nei pressi del Tribunale per poi partire alla volta di Biella (ore 15.00), proseguire per Novara (ore 17.30) e concludere la sera ad Asti (ore 20.00). Ad ogni tappa saranno presenti i ragazzi e le ragazze delle sezioni provinciali della Lega Giovani che, insieme agli eletti e militanti del territorio, raccoglieranno le firme per i 6 quesiti referendari:

1) Riforma del CSM
2) Responsabilità diretta dei Magistrati
3) Equa Valutazione dei Magistrati
4) Separazione delle carriere dei Magistrati
5) Limiti agli abusi della custodia cautelare
6) Abolizione del Decreto Severino

A una sola settimana dal lancio, l’iniziativa ha già visto più di 100mila persone recarsi presso i banchetti.

“In un mese di tour con venti tappe vogliamo toccare tutte le Regioni” afferma Luca Toccalini. “Siamo partiti dalla Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino dove – sottolinea – vogliamo portare entusiasmo ma soprattutto informazione nel campo della giustizia nell’ambiente giovanile. Vogliamo che anche i ragazzi di 18-20 anni conoscano problemi che oggi non li affliggono ancora ma che purtroppo potrebbero farlo in futuro. Per fortuna in questi giorni stiamo riscuotendo un successo incredibile da parte delle nuove generazioni che non vedono l’ora di cambiare il futuro”.

“Siamo pronti ad accogliere in Piemonte questa bella iniziativa in cui abbiamo creduto parecchio” afferma Flavio Gastaldi, “Non era semplice riuscire a far passare temi così complicati e lontani dal mondo giovanile alle nuove generazioni. Questo tour è un modo per avvicinarci ai ragazzi e alle ragazze parlando “la stessa lingua” e portando la politica in mezzo a loro, esattamente come sappiamo fare benissimo in Lega da anni. A giudicare dall’entusiasmo delle prime tappe, la scelta del camper è stata vincente e sarà sicuramente un successo anche in terra sabauda”

E’ possibile sottoscrivere i quesiti referendari presso tutti i municipi oppure presso i banchetti organizzati ed elencati su legaonline.it/referendumgiustizia

Riforma elettorale, Cavaletto -Boni: “Tutto tace”

LEGGE ELETTORALE REGIONALE: DA OLTRE DUE ABBIAMO PRESENTATO PETIZIONE POPOLARE PER RIFORMA UNINOMINALE E DA 20 MESI È ASSEGNATA IN COMMISSIONE MA TUTTO TACE.

Marco Cavaletto (coordinatore gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani) evidenziano come ormai di anni ne siano passati due da quando è stata presentata la petizione popolare per modificare la legge elettorale (a detta di tutti ormai inadeguata); ma questo Consiglio Regionale sta dimostrando tutta la sua inefficacia!
“Gli uffici regionali, oltre 20 mesi fa, ci hanno informato che la petizione era ricevibile e che dal 8 ottobre 2019 è stata assegnata all’esame della 1^commissione. Poi è calato il silenzio più assoluto.
Ora per dare una scossa a questa inerzia inaccettabile chiediamo di essere auditi, per spiegare ai consiglieri la nostra proposta che cancellerebbe le clientele delle preferenze, darebbe rappresentatività a tutti i territori e alla maggioranza degli elettori la scelta degli eletti. Una riforma che cambierebbe alla base la selezione delle classi dirigenti e dei nostri rappresentanti istituzionali
regionali. Una riforma sulla quale vogliamo si apra una discussione al più presto”

Gioco d’azzardo, Gallo (Pd): “Il centrodestra sordo a tutti gli appelli”

GAP – GALLO (PD): “CIRIO E LA SUA MAGGIORANZA SCELGONO DI CANCELLARE UNA LEGGE CHE FUNZIONA: DOVRANNO RISPONDERNE AI PIEMONTESI”

“Il centrodestra, sordo a tutti gli appelli provenienti dal mondo dell’associazionismo, dagli ordini dei medici, degli psicologi e degli assistenti sociali e dai Sindaci che, con il nuovo testo, vedranno ridimensionato il proprio ruolo dal momento che perderanno la possibilità di influire su orari, distanze e determinazione dei luoghi sensibili, è riuscito, forzando la mano, a approvare una legge iniqua che cancella la legge votata all’unanimità nel 2016 di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Saranno i piemontesi a pagare questa decisione. E ai piemontesi Cirio e la sua maggioranza dovranno rispondere” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Abbiamo provato a arginare in tutti i modi possibili la cancellazione di una norma contro il Gap che ha dato, in questi anni, risultati importanti. Per due volte ci siamo riusciti e soltanto la scelta del centrodestra di forzare il Regolamento ci ha impedito di proseguire la battaglia. Cirio, grande assente durante tutta la discussione, e il centrodestra, invece di impegnarsi per il rilancio del Piemonte dopo la pandemia, invece di affrontare in Consiglio regionale, con la collaborazione e il confronto di tutti, temi cruciali come l’insediamento della giga factory di Stellantis, il potenziamento delle infrastrutture, la creazione di una nuova sanità più attenta ai bisogni dei cittadini, si limitano a agire nell’interesse di pochi: non certo per il Piemonte e i piemontesi” conclude Gallo.

Gioco d’azzardo, approvata la legge regionale

Il Ddl di contrasto al gioco d’azzardo patologico è legge.

Diverse le novità introdotte: cambia il cosiddetto “distanziometro”, sarà vietata l’attività di sale da gioco, sale scommesse e spazi per il gioco, e anche l’installazione di nuovi apparecchi, a una distanza inferiore ai 300 metri da luoghi sensibili (scuole, università, sportelli bancomat, compro oro e altri) nei comuni sotto i 5000 abitanti come da precedente legge, ridotta da 500 a 400 metri per quelli con più di 5000 abitanti.
Gli esercizi che hanno dismesso gli apparecchi dopo l’entrata in vigore della legge 9/2016, possono rivolgere istanza di reinstallazione, anche se intervenuti cambi di titolarità, senza che ciò sia equiparato a nuova installazione, purché non si superi il tetto massimo esistente a maggio 2016.
L’approvazione è arrivata dopo numerose sedute di Aula e decine di ore di discussione, con il voto favorevole di Lega e Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia ha garantito la presenza.
Alcune delle disposizioni erano presenti nel 2016.
Vengono definite le fasce orarie da rispettare tassativamente: sale da gioco e sale scommesse dovranno interrompere le attività dalle 2 alle 10, gli spazi gioco per dieci ore giornaliere complessive, di cui otto ore consecutive nella fascia dalle 24 alle 8 e due ore nella fascia di uscita dalle scuole dalle 13 alle 15.
Tra le novità, in caso di nuove aperture (a cui sono equiparati l’installazione di nuovi apparecchi e il trasferimento in altro locale), non potranno essere posizionate slot nei locali di dimensione inferiore ai 25 mq, se ne potrà installare una in quelli tra 25 e 50 mq, e massimo due in quelli superiori a 50 mq.
La Regione Piemonte, si specifica all’articolo 10, considera l’assenza di apparecchi da gioco come elemento preferenziale per la concessione di patrocini, finanziamenti e benefici economici.

Rafforzati gli interventi di prevenzione sul gioco patologico, con una particolare attenzione a giovani e studenti.
I minori di 18 anni non potranno accedere a sale gioco e sale bingo in cui sono installati i video terminali e sarà vietato l’uso di apparecchi per il gioco. Il titolare sarà tenuto a identificare i minori chiedendo il documento di identità e l’uso delle slot sarà attivabile tramite codice fiscale o tessera sanitaria.
Le scuole primarie e secondarie predisporranno iniziative didattiche sui rischi del gioco, mentre in tutte le scuole – con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale – sono previste lezioni tematiche sul rischio di abusi del gioco online e su smartphone.
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, approverà il piano triennale di contrasto, prevenzione e riduzione del rischio del gioco patologico, attraverso azioni di educazione, informazione e comunicazione.
Nello stesso periodo la Giunta lancerà il concorso per realizzare il logo “Slot, no grazie!” dedicato alle scuole di secondo grado. Il logo verrà diffuso su tutto il territorio piemontese anche grazie alla giornata dedicata che vedrà coinvolte scuole, università e Asl.
La legge prevede azioni specifiche anche su usura, sovraindebitamento e infiltrazioni criminali: d’intesa con le Camere di Commercio verranno realizzate campagne di informazione e sensibilizzazione e verranno promossi protocolli d’intesa con prefetture e forze dell’ordine.
Nelle dichiarazioni finali tutte le opposizioni hanno ribadito la contrarietà al provvedimento, mentre chi è intervenuto della maggioranza ne ha confermato la necessità.

Italia ripensaci: metti al bando le armi atomiche

Il 7 luglio 2021 sono 4 anni dall’approvazione del Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari.

Dal 22 gennaio 2021, giorno della sua entrata in vigore, le armi nucleari sono al bando: chi le possiede e chi le ospita, come l’Italia (ce ne sono circa 70 dislocate nelle basi di Ghedi(BS) ed Aviano in Friuli) è fuori dal diritto internazionale, così come per le armi chimiche e batteriologiche, le mine antiuomo, le bombe a grappolo.
Il Trattato è stato firmato da 86 stati e ratificato da 54.
Tra questi non c’è l’Italia.
Eppure recenti e ripetuti sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della
sua popolazione sarebbe favorevole (l’87% secondo l’ultimo condotto da Yougov nel novembre 2020).
Noi facciamo appello a tutte le associazioni pacifiste, di impegno politico e civile, le confessioni religiose, sindacati e partiti ad unirsi a noi al presidio che terremo a
Torino davanti alla prefettura (piazza Castello) Mercoledì 7 luglio ore 18
per chiedere al nostro Parlamento ed al nostro governo di aderire al Trattato e dichiarare l’Italia zona libera dalle armi nucleari
L’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari del 7 luglio 2017,
in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.

Hanno partecipato i rappresentanti di varie associazioni, movimenti e forze politiche.
In particolare per spiegare il senso della manifestazione e illustrare anche le iniziative future, hanno preso la parola Paolo Candelari, Presidente di A.Gi.te, e Giampiero Leo portavoce del Coordinamento interconfessionale” Noi siamo con voi”

Caffarel, Costanzo: “Ipotesi di intesa per un anno in Cigs”

– “Risulterebbe” che CAFFAREL e i sindacati “abbiano raggiunto un’ipotesi d’intesa”, che prevede, tra l’altro, “l’adozione di una cassa integrazione straordinaria per un anno, per evitare il licenziamento collettivo, applicata a tutti i lavoratori, a rotazione mensile, che tenga conto delle esigenze di produzione o manutenzione degli impianti della CAFFAREL”. Lo ha detto la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini, in XI commissione alla Camera rispondendo a un’interrogazione a firma Jessica Costanzo (Ac) sull’azienda piemontese del gruppo svizzero Lindt & Sprüngli del cioccolato che a inizio giugno ha annunciato 90 esuberi su 328 dipendenti e un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori, a rotazione. L’intesa, ha aggiunto Nisini, prevede inoltre “l’incentivazione al pensionamento e per la riqualificazione mirata dei lavoratori per raggiungere le competenze utili allindustria dolciaria, tramite tre canali: formazione professionale con la Regione, bando nuove competenze e fondo impresa; l’adozione di misure per diversificare il mercato lavorando anche sulla grossa distribuzione e sul commercio online”. La sottosegretaria ha poi riportato che la Regione Piemonte ha comunicato che lincontro per la sottoscrizione del verbale di esame congiunto è previsto per il giorno 9 luglio 2021.