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Casa, Lega: 85 milioni per contesti sociali difficili

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

“Raggiunta l’intesa sullo schema di decreto per il riparto delle risorse da destinare al Piemonte per gli interventi di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica relativi al quinquennio 2021-2026. Come annunciato dal vice ministro Alessandro Morelli, si tratta di un investimento complessivo di oltre 85 milioni del Fondo complementare al Pnrr con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, la resilienza, la sicurezza sismica e la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici. Sono risorse che contribuiranno a cambiare il volto dei quartieri popolari già nei prossimi anni, visto che il provvedimento è stato concepito in modo da erogare rapidamente i fondi, snellendo le procedure burocratiche, a testimonianza della rinnovata attenzione di questo Governo verso i contesti sociali più difficili. Adesso la palla passa alle Regioni che dovranno raccogliere le proposte dei Comuni e valutarle sulla base dei criteri fissati nel decreto stesso”.

Lo dicono in una nota i deputati della Lega Riccardo Molinari (capogruppo alla Camera e coordinatore Lega in Piemonte) ed Elena Maccanti

Pd Regione: “Riattivare tavolo medicina di genere”

Dopo due anni di inattività l’auspicio è che la Regione torni a lavorare seriamente sul tema.

 

“La medicina di genere non è un tema di nicchia, che interessa solo alle femministe”: così dichiarano la vice-segretaria del Pd Piemonte, Monica CANALIS, e la responsabile sanità del Pd Piemonte, Maria PEANO, a seguito del Question Time discusso in Consiglio Regionale.

“È un tema di portata storica, che intende riequilibrare il metodo con cui finora sono avvenute le sperimentazioni farmacologiche e le terapie mediche, tenendo nella dovuta considerazione le differenze biologiche tra il corpo maschile e quello femminile. Spiace pertanto che il Piemonte su questo fronte sia stato fermo per due anni, da quando si è insediata la Giunta Cirio, nonostante in Italia dal giugno 2019 sia attivo il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere, definito dal Ministero della Salute in attuazione della Legge 3/2018. Le Regioni hanno il compito di rendere operativo questo Piano, come sta facendo la Toscana e come aveva iniziato a fare la Giunta Chiamparino, costituendo, sin dal dicembre 2016, il Tavolo permanente sulla Medicina di genere, coordinato dalla Direzione sanità e dalla Direzione coesione sociale. Si trattava di un Tavolo inter-assessorile, in cui erano coinvolti anche la Commissione pari opportunità della Regione, gli Atenei, le associazioni femminili.

Solo lo scorso 14 luglio la Giunta Cirio ha invitato ogni ASL a individuare un proprio referente per la medicina di genere, entro il 10 settembre. Un intervento tardivo, ma che riteniamo opportuno e che non mancheremo di monitorare, nella consapevolezza che se non si studiano anche le donne non potremo garantire un vero rigore scientifico alle ricerche, e se non si adattano le terapie alle situazioni specifiche delle donne si rischia di non garantire appropriatezza delle cure.

Non è stata data alcuna risposta invece sull’intenzione di riconvocare il Tavolo regionale sulla medicina di genere e questo può essere interpretato come una mancanza di volontà di confronto col mondo scientifico ed associativo.”

Intel: Gariglio, bene attenzione governo per il Piemonte

“L’incontro al Ministero dello Sviluppo economico conferma l’attenzione del governo per lo sviluppo sociale, occupazionale ed economico di Torino e del Piemonte.

E’ ora necessario che agli annunci seguano atti concreti, concertati anche con gli enti locali territoriali, il tessuto imprenditoriale e con le parti sociali interessate. Il Piemonte è la quinta regione italiana per Pil ed attraverso il suo rilancio passa inevitabilmente la crescita dell’intero sistema – paese”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd sulla riunione che si è volta martedì 3 agosto, al Mise alla presenza, tra gli altri, del Ministro Giorgetti; del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, della sindaca di Torino, Chiara Appendino e del vicepresidente del Senato Anna Rossomando.

Sci: Fregolent (Iv), aiuti imprese è vittoria della buona politica

Ora sostenere la ripresa

“L’erogazione dei 430 milioni di euro al settore sciistico nazionale è stata possibile grazie un impegno trasversale in Parlamento ed al supporto concertato e costruttivo con gli operatori del comparto”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Italia Viva in Commissione Ambiente di Montecitorio sul via libera dell’Unione Europea alle risorse stanziate.
“Dopo anni di populismo e sovranismo, questo risultato riporta finalmente in primo piano il ruolo della politica capace di comprendere le esigenze dei cittadini e delle imprese e dare risposte concrete ed efficaci. Con queste prime risorse il settore dello sci potrà programmare con maggiore serenità la prossima stagione e ripartire con slancio”: conclude Silvia Fregolent.

Anas, Cambiamo: “serve un nome di alto profilo e condiviso”

 Berutti: “Le storie professionali contano”

 
“L’idea che circola in queste ore di Ugo De Carolis in corsa per la guida di Anas è senza dubbio da rimandare al mittente. Nulla di personale rispetto all’uomo, ma le storie professionali contano e le vicende liguri, così come la lunga scia di difficoltà ereditate dal passato sulle autostrade, specie tra Liguria e Piemonte, non possono essere cancellate”. Lo dichiara in una nota il Senatore di Cambiamo Massimo Berutti commentando i retroscena che darebbero Ugo De Carolis, già amministratore delegato di Aeroporti di Roma e manager del gruppo Atlantia con Castellucci, al vertice di Anas. “Serve trovare un nome di alto profilo, che sia condiviso e che non metta nella condizione di porre inevitabili irricevibilità. Non tanto da parte della politica quanto dai cittadini, che meritano figure nuove, capaci, autorevoli e adeguate anche in termini di storia professionale. Auspico vivamente che il Ministro Giovannini riesca a trovare una soluzione nella giusta direzione”

Magliano: “Un’applicazione per la maternità anche in Piemonte”

Il Consiglio Regionale approva il mio Ordine del Giorno

Passa la mia proposta a Palazzo Lascaris: adesso anche la nostra Regione si doterà di una tecnologia in grado di fornire informazioni e aggiornamenti puntuali sui servizi per le donne e le coppie piemontesi in attesa di un figlio: Regioni come l’Emilia-Romagna si sono già dotate di simili strumenti con ottimi risultati. Federvi.P.A. (Federazione Regionale dei Centri di Aiuto alla Vita) da sempre suggerisce l’introduzione anche in Piemonte di un’applicazione di questo tipo. Avevamo chiesto, come Moderati, un fondo regionale per sostenere le famiglie e le donne che, nonostante le difficoltà economiche, intendono portare avanti la propria gravidanza: fondo che ancora non c’è. Ribadiamo oggi la nostra richiesta.

Un’applicazione che consenta di individuare la sede dei Consultori e dei Punti Nascita, ma anche di avere sempre a disposizione l’elenco dei servizi offerti con la possibilità di contattarli direttamente? Sarà presto disponibile anche in Piemonte. Sul tema, il Consiglio Regionale ha votato il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta a predisporre un’applicazione che accompagni e assista le donne e le coppie nel percorso della gravidanza, del parto e delle settimane successive alla nascita della figlia o del figlio. Si tratta di una proposta da sempre suggerita da Federvi.P.A. (Federazione Regionale dei Centri di Aiuto alla Vita).

Ribadiamo intanto, come Moderati, la nostra richiesta di un fondo regionale per sostenere le famiglie e le donne che, nonostante le difficoltà economiche, intendono portare avanti la loro gravidanza facendo una scelta a favore della vita: fondo che ancora non c’è. Circa il 50% delle gestanti che si rivolgono ai Centri di Aiuto alla Vita dichiara di avere difficoltà economiche e un altro 20% è senza lavoro. Una scelta influenzata da una fragilità di tipo economico non può essere considerata una scelta davvero libera.

Altre Regioni si sono già dotate di una tecnologia analoga a quella richiesta dal mio Ordine del Giorno. L’applicazione in uso in Emilia-Romagna permette, tra le altre funzioni, di inviare una chiamata al 118 in caso di necessità e di esprimere la valutazione della propria esperienza circa l’assistenza ricevuta, nell’ottica del miglioramento continuo del Servizio Sanitario Regionale. L’applicazione permette di individuare i Punti Nascita e i Centri di Aiuto alla Vita più vicini, di consultare in maniera pratica Cartella della Gravidanza con relative informazioni sul percorso di nascita e di visualizzare una breve guida sui diritti che tutelano la donna lavoratrice durante la gestazione nonché servizi di assistenza, controlli ed esami.

Anche con questo strumento si possono sostenere le donne e le coppie piemontesi che hanno deciso di mettere al mondo un figlio trasmettendo il fondamentale messaggio che per il Piemonte la gravidanza è importante e che per questo non si intende lasciare la donna da sola ad affrontarla. Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno capito l’importanza della proposta e l’hanno sostenuta con il voto. Oggi abbiamo dato un messaggio importante.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Italexit in piazza contro il Green pass

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Migliaia di torinesi si sono nuovamente ritrovati in Piazza Castello per manifestare contro l’introduzione del Green Pass: a poche ore dall’entrata in vigore, la rabbia di cittadini, lavoratori e gestori di attività aperte al pubblico è fortissima.



Ivano Verra è giunto in piazza per incitare i torinesi a non arrendersi in questa lotta per le libertà, il diritto al lavoro e allo studio
: da settimane, nonostante i tentativi di sabotaggio da parte di altre sigle, Italexit si è affermata come l’unica realtà politica parlamentare vicina alle istanze di chi chiede il ritiro di questa misura. Verra si è soffermato in particolare sulle ultime novità emerse in CdM: “Imporre il Green Pass al personale scolastico e agli studenti universitari è il ricatto più subdolo che potessero fare. La DAD è stato un fallimento clamoroso, causando enormi disagi a insegnanti e alunni: il Governo dovrebbe solo scusarsi per quanto fatto anziché imporre nuove restrizioni”.

 
Il candidato sindaco di Italexit ha quindi commentato lo stato d’animo dei torinesi in questi giorni: “I cittadini stanno già accusando varie discriminazioni: alcune attività, probabilmente terrorizzate delle ripercussioni da parte del Governo, hanno già iniziato a chiedere il QR code prima del 6 agosto. Idem nei luoghi di lavoro, dove il Green Pass viene usato per scaricare precari e dipendenti scomodi. Da domani inizia l’apartheid voluto da Draghi e Speranza: saranno in grado di reggerne la responsabilità storica? Per fortuna ai torinesi non manca il coraggio: in centinaia mi hanno contattato negli ultimi giorni per unirsi alla mia campagna elettorale in difesa delle libertà”.
Italexit con Paragone Torino

Dogana Claviere, Montaruli (Fdi): bene lo sgombero

“Lo sgombero dell’ex Dogana di Claviere è un’ottima  notizia. Ringrazio le Forze dell’Ordine per essersi attivate in maniera rapida per stroncare sul nascere un’occupazione che avrebbe potuto fare da base operativa per l’immigrazione clandestina. – a dichiararlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, che prosegue -. Ora però l’attenzione resti alta per evitare nuove occupazioni anarchiche in Val di Susa. Contro queste frange violente servono misure forti e condanne certe”

Merlo: turismo e salute, ok misure del Governo. Ma serve  il buon senso

“Le misure che il Governo sta adottando in materia di tutela della salute sono ampiamente condivisibili e in grado di garantire la sicurezza dei cittadini senza mettere in discussione il normale svolgimento della vita quotidiana delle persone. Penso anche alla stagione turistica in pieno svolgimento nelle località montane, a cominciare dai paesi del comprensorio della Via Lattea. L’uso del ‘Green pass’ nei luoghi pubblici non può che essere uno strumento di buon senso anche e soprattutto per la tutela della salute di tutti i cittadini. Non si intravedono intenti persecutori contro singole categorie. È sufficiente osservare le regole confidando, al contempo, che le eventuali misure punitive siano anch’esse ispirate al buonsenso senza creare danni alle imprese e all’intero settore interessato dalle misure decise dal Governo su suggerimento delle autorità sanitarie.

L’unica condizione che gli enti locali, a cominciare dall’Anci, debbono pretendere dal Governo è che le misure che vengono decise in materia di restrizione e di tutela della salute siano il più possibile concertate e condivise con i territori. Cioè con le Regioni e con i Comuni. È, questo, l’unico metodo per evitare strappi istituzionali da un lato e, soprattutto, ricadute negative per i territori e per le imprese e i titolari interessati dai provvedimenti dall’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Rossi (Pd): “Castello di Miasino: al via il bando regionale”

 Per la ristrutturazione del bene confiscato

“Finalmente la notizia che aspettavamo da tempo è arrivata!” commenta così il Consigliere regionale dem Domenico Rossi la pubblicazione del bando regionale per la ristrutturazione del Castello di Miasino, che mette a disposizione, entro il 27 settembre,  circa 1.400.000 euro  per la riqualificazione architettonica e impiantistica dell’immobile, uno dei beni confiscati alle mafie più significativi in Italia.

“Sono contento che, sebbene i tempi di attesa siano stati eccessivamente lunghi, siamo finalmente arrivati ai lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, senza i quali il bene non potrebbe essere affidato socialmente”.

L’iter è partito diversi anni fa, prima con la mozione a prima firma del consigliere Rossi che, nell’ottobre del 2014, chiedeva alla Regione di farsi carico del Castello, e poi con gli atti della Giunta che il 23 marzo 2015 formalizzò all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) la volontà di acquisire al patrimonio regionale il Castello di Miasino che, un anno più tardi, consegnato ufficialmente alla Regione.

“In questi anni non mi sono mai arreso: in entrambe le legislature ho messo tra le priorità della mia azione il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie tra cui il Castello di Miasino, l’unico gestito direttamente dalla Regione Piemonte. Si tratta di un percorso che ha coinvolto prima la Giunta Chiamparino e oggi quella guidata dal Presidente Cirio. Ma potremo dirci davvero soddisfatti solo quando il castello tornerà alla collettività e genererà economia pulita e cultura per la nostra comunità” aggiunge Rossi.

“Non possiamo perdere altro tempo” conclude il Consigliere “per questo ho già chiesto al Presidente Cirio che, durante l’anno stimato per i lavori di ristrutturazione, si predisponga contemporaneamente il bando per l’assegnazione sociale del bene, in modo che i tempi non si allunghino ulteriormente. Che bello sarebbe riuscire ad affidarlo entro la fine del 2022. Continuerò certamente il mio impegno per monitorare il percorso”.

Si segnala di seguito il link per consultare il bando: https://bit.ly/3AnnmFB .