politica- Pagina 357

“Il lavoro agile raddoppia il valore nel Bilancio del Piemonte”

Andrea Cane (Lega Salvini Piemonte): “un futuro di opportunità da cogliere”

“Un bilancio che, pur pagando il disavanzo ereditato, guarda al futuro – dichiara il Consigliere regionale Andrea Cane dopo il voto in aula del documento previsionale triennale – con grande e rinnovata attenzione alla sanità, al lavoro e la formazione all’interno dei quali è presente anche il il Fondo regionale per il lavoro agile o smart working, che ha solo un anno di vita ma ha raddoppiato il primo valore finanziato con altri 500 mila euro che si aggiungono a quelli della Legge regionale dello scorso anno”.
“Quando iniziammo a parlare in Consiglio regionale di smart working o lavoro agile nell’estate 2019 – prosegue l’esponente della Lega Salvini Piemonte, primo firmatario dell’emendamento che aveva portato alla creazione del Fondo – nessuno avrebbe immaginato l’accelerazione spinta dall’emergenza pandemica che ci aspettava. Durante la fase più acuta del lockdown il lavoro agile ha coinvolto il 97% delle grandi imprese, il 94% delle PA italiane e il 58% delle PMI. In Piemonte un terzo dei lavoratori dipendenti ha lavorato da casa e a settembre 2020, tra rientri consigliati e obbligatori, in media i lavoratori nelle grandi aziende private hanno lavorato da remoto per la metà del loro tempo. Il lavoro agile oggi in Piemonte è declinato in tante nuove opportunità da cogliere, dall’holiday working appena lanciato dall’assessore al Turismo Vittoria Poggio sino al progetto di ripopolamento e di riqualificazione dei borghi montani di cui sono promotore, denominato ‘Coworking in Valle’, che riprenderà a pieno regime non appena le condizioni pandemiche lo permetteranno”.

Le “Proposte per Torino” di Insieme

Housing sociale: da esperimento a pratica diffusa online mercoledì 14, ore 21

Si è costituito a Torino il gruppo di Insieme, il nuovo partito di ispirazione cristiana avviato lo scorso 4 ottobre sulla scia del cosiddetto “Manifesto Zamagni” (per info www.insieme-per.it).

In linea con la natura programmatica del partito, che si rivolge a tutte “le persone di buona volontà” che ne condividono le proposte concrete, è stato elaborato un ampio documento – “Proposte per Torino e per la sua Area metropolitana”, allegato a questa mail – con il contributo di una ventina di persone, esperte in campi diversi e interessate a dare risposte ai tanti problemi di una città in continuo declino.

Parte ora una serie di incontri di approfondimento su temi specifici trattati nel documento, che comincia con: Housing sociale: da esperimento a pratica diffusa.

Se ne parlerà mercoledì 14 aprile, dalle ore 21, in un incontro online introdotto da Alessandro Risso per Insieme Torino, con i contributi di:

Guido Montanari – assessore urbanistica e vicesindaco di Torino 2016-2019;

Nanni Tosco – già presidente Ufficio Pio Compagnia di San Paolo;

Emanuele Ferragatta – presidente Synergica, gestore Don Orione Housing;

Guido Geninatti – presidente Co-Abitare, gestore Opera Barolo Housing;

Alberto Berger – presidente UCID Bolzano, esperto di impresa sociale.

Seguirà il dibattito con domande e interventi dei presenti.

Chi fosse interessato a partecipare può richiedere il link per collegarsi alla riunione scrivendo a insieme.torino.2021@gmail.com

Napoli (Cambiamo!): “Cirio rivisiti i progetti del Recovery plan”

La giunta regionale piemontese ha “fotografato”, diciamo così, la bellezza di 1273 progetti da inserire nel Recovery Plan nazionale per un totale di circa 27 miliardi di spesa. Mi fermo sulle cifre:

 

disponendo l’Italia di 191 miliardi circa, fra aiuti e prestiti, quei 27 miliardi rappresentano qualcosa come il 14-14,5% e il Piemonte è una delle 20 Regioni. Con questo non intendo discutere la bontà dei progetti raccolti dalla giunta Cirio.

     Osservo soltanto che non potendo essere tutti accolti, quelli de Piemonte come di altre Regioni, mi chiedo se non sia più proficuo riesaminare la massa dei micro-progetti per valutare la loro congruità rispetto ai progetti quadro del governo, evitando così di registrare, una volta approvato il Recovery, la sollevazione di quanti ritengono frustrate le loro legittime aspettative. Se ogni Regione presentasse 1200 progetti, non oso immaginare la dispersività delle risorse per finanziare 24.000 progetti sparsi sul territorio. Con quale scarso beneficio per le popolazioni locali  e per il Paese nel suo complesso è facile immaginare.

Osvaldo Napoli, capogruppo di Cambiamo! in Consiglio comunale di Torino

Gioco d’azzardo, in Regione oltre 20mila emendamenti

Sono oltre 20mila gli emendamenti depositati, relativi alla proposta di legge Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP), presentata dal Claudio Leone (Lega) e richiamata in Aula per la discussione.

La Pdl intende modificare l’attuale normativa sul gioco d’azzardo che ha delimitato e circoscritto la possibilità del gioco legale sul territorio, in particolare riducendo il numero di slot-machine.

Più di 15mila emendamenti sono stati depositati da Luv, altri da tutti i partiti di opposizione e alcuni anche di maggioranza.

Allasia: “Basta violenze, la Tav è un’opera strategica”

Il presidente del Consiglio regionale sugli scontri in Valle di Susa tra Polizia e No Tav

 

“La Tav è un’opera strategica per il Piemonte e per l’Italia, decisa democraticamente che porterà benefici all’intero Paese. Trovo assurdo che in un momento difficile come quello attuale, ci siano azioni violente anche ai danni degli operatori del cantiere. L’ennesima indecente guerriglia in Valle di Susa contro le forze di Polizia è stata  provocata da dei delinquenti, e come tali devono essere trattati. Faccio un appello al Ministro dell’Interno affinché intervenga duramente per mettere fine a queste continue violenze. Ringrazio ed esprimo ancora una volta solidarietà e vicinanza alle nostre forze dell’ordine e a tutti i lavoratori impegnati nella costruzione della Tav.”

Locatelli (Prc-Ss): “dalla parte di chi resiste alle grandi opere in Valsusa”

La scelta di proseguire nell’opera di devastazione della Valsusa per realizzare la linea di AV Torino Lione e il nuovo grande autoporto di San Didero-Bruzolo Sitaf  in sostituzione dell’autoporto di Susa è semplicemente scellerata. 

 

Come Rifondazione Comunista non possiamo che stare dalla parte di chi si oppone e resiste, legittimamente,  alla violenta distruzione di un intero territorio per opere mastodontiche che hanno valenza eminentemente speculativa.  La pesante crisi sanitaria, sociale, occupazionale e ambientale che stiamo attraversando dovrebbe indurre a un ripensamento delle priorità di investimento mettendo al centro il bene comune, la salvaguardia delle risorse ambientali. E invece da parte del governo, delle forze nazionali e regionali si continua nella stessa logica della crescita lucrativa, delle speculazioni, delle distruzioni a tutto beneficio dei grandi interessi privati.  Una logica che si vorrebbe imporre con l’uso della forza, la militarizzazione dl territorio, la repressione del dissenso. Contro questa logica è giusto continuare a battersi.

                                                       Ezio Locatellisegretario provinciale di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea di Torino

                              

Covid, Ruffino (Cambiamo!): “piu’ controlli per riaprire subito”

“Se aspettiamo che venga vaccinata la maggior parte degli italiani il Paese non riapre piu’ e la nostra economia rischia di morire definitivamente.

Non possiamo stare dietro ai ritardi delle case farmaceutiche ma possiamo aumentare da subito i controlli, magari utilizzando anche i militari, per permettere agli esercizi commerciali di riaprire immediatamente e in sicurezza”. Dichiara in una nota la deputata di Cambiamo! Daniela Ruffino. “Chi ha una attivita’ ha investito, gia’ dalla fine dello scorso lockdown, molto denaro per permettere alla gente di stare tranquilla e i contagi di sicuro non avvengono al mercato o per una cena al ristorante o in palestra. Cosi come e’ stato predisposto un piano vaccinale il governo predisponga un piano di controlli massiccio, con nuove sanzioni rigide per chi non le rispetta, in modo da permettere alle attivita’ commerciali di riprendere a lavorare subito”, conclude

Covid, Lega: “per le cure domiciliari il governo segua il Piemonte”

“Ad un anno di distanza dai primi protocolli piemontesi dell’Assessore alla Sanità Icardi, il Senato – con la convergenza di tutte le forze presenti in aula sulla mozione presentata dalla Lega – ha approvato con 212 voti favorevoli l’ordine del giorno che chiede al governo di attivarsi per l’istituzione di un protocollo unico nazionale per la gestione domiciliare dei malati Covid-19.

Grazie all’impegno del nostro capogruppo Romeo e dei colleghi componenti della commissione Sanità, finalmente si riconosce che le cure domiciliari precoci sono un’arma importantissima per la lotta contro il Coronavirus. Siamo fieri di poter dire che il Piemonte è stato il precursore delle cure domiciliari, essendo sempre in prima linea con le sue sperimentazioni, che hanno prodotto ottimi risultati nelle province di Novara e Alessandria e soprattutto nei distretti di Acqui Terme ed Ovada, dove i ricoveri sono velocemente diminuiti. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di medici coraggiosi che ci hanno creduto fin dall’inizio. Ci auguriamo che il Governo, facendo tesoro dell’esperienza piemontese, istituisca rapidamente il protocollo nazionale per le cure domiciliari, così da liberare le terapie intensive e poter tornare in fretta ad una vita normale”.

Così i senatori piemontesi della Lega Roberta Ferrero, Marzia Casolati, Giorgio Maria Bergesio, Cesare Pianasso ed Enrico Montani.

“Pantomima nel centrosinistra ma non voglio Damilano e Salvini”

LETTERA AL GIORNALE

Caro direttore, posso intervenire su questa pantomima del candidato del centrosinistra a Torino? Ora basta, non voglio la vittoria di Damilano e Salvini.

Vorrei con calma tentare di convincere i dirigenti del PD locale. Leggo dell’ostilità ad un accordo con i 5stelle, bene, e come ne usciamo? Riproponendo Saracco, già candidato poi autoritiratosi, a fronte di una freddezza espressa con pochi consensi, che sembra ben visto dal PD nazionale e che immagina benvoluto dai 5stelle in caso di ballottaggio sottovalutando la candidatura di Lorusso, benvisto dai consiglieri eletti nelle circoscrizioni? Un partito lungimirante non potrebbe candidare, richiedendoglielo, il professore Salizzoni con Vicesindaco Lorusso? Salizzoni sicuramente apprezzato attirerebbe molti voti e Lorusso garantirebbe con la sua esperienza. Ricordo la lungimiranza e i successi della giunta del Sindaco professore Castellani con ViceSindaco esperto Carpanini. Perchè non si osa? Sono sicuro che questa coppia vincerebbe al primo turno, non si devono pietire i voti dei 5stelle e i dirigenti locali del Pd non sarebbero umiliati dal PD nazionale. Decisi i nomi  finalmente parleremo delle proposte per il futuro di Torino.Grazie e buon lavoro.

Maurizio Coscia

Ex Embraco, Gariglio (Pd): “perso tempo prezioso”

“L’iniziativa del Ministro Giorgetti di convocare un tavolo istituzionale sulla vicenda Ex Embraco risponde alle ripetute pressioni degli enti territoriali e delle associazioni sindacali e rappresenta un punto di partenza per cercare di risolvere una vertenza drammatica e che rischia di compromettere il futuro di centinaia di famiglie”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd che ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione parlamentare su tale tematica.
“E’ quindi necessario, per garantire concretamente la continuità occupazionale dei lavoratori, non perdere altro tempo ed evitare che l’incontro del 15 aprile si trasformi in un appuntamento autoreferenziale e con la presenza esclusiva dei i governatori delle Regioni interessate che hanno, peraltro, una responsabilità diretta rispetto alle criticità emerse fino ad oggi. Oltre ai sindacati, la cui presenza è già stata sollecitata da altri esponenti del Pd piemontese, dovranno infatti essere presenti all’incontro ministeriale anche gli enti locali, ed in primo luogo l’amministrazione comunale di Chieri, che si sono spesi affinchè la vicenda Ex Embraco uscisse dalla logica sterile della sola concessione di ripetuti ammortizzatori sociali e rappresentasse una nuova opportunità per la creazione di un polo industriale di lavoro stabile e qualificato”: conclude Davide Gariglio.