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Opposizioni in Consiglio regionale: “Apertura in commissione bilancio”

Agli emendamenti delle opposizioni per il potenziamento dei servizi di salute mentale in Piemonte. “Ora ci aspettiamo l’approvazione in aula”

 

6 febbraio 2024 – Oggi in Commissione si è entrati nel vivo della discussione relativa agli investimenti sulla salute mentale: le Opposizioni in Consiglio regionale (Pd, Avs, M5S, Stati Uniti d’Europa per il Piemonte) hanno depositato emendamenti e ordini del giorno al riguardo, anche a fronte dell’appello lanciato da oltre 60 associazioni lo scorso novembre.

 

La situazione attuale è allarmante: dal 2019, il personale dei Dipartimenti di salute mentale è diminuito dell’11% e la spesa regionale per questi servizi è significativamente inferiore alla media nazionale.

I dati parlano chiaro: nel 2022, la spesa per la salute mentale in Piemonte si è attestata a circa 64 euro per persona, con un calo dell’8,4% rispetto alla media nazionale, che è pari a 70 euro. Inoltre, solo il 2,7% del Fondo Sanitario Regionale è destinato alla salute mentale, contro il 3% della media nazionale. Queste cifre evidenziano una chiara sottovalutazione delle problematiche legate alla salute mentale, con conseguenze dirette sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

Le criticità sono molteplici: la presenza di posti letto residenziali è superiore del 55% rispetto alla media nazionale, i pazienti restano nelle residenze per periodi prolungati (+64%), e si registra un incremento preoccupante dei ricoveri in reparti non psichiatrici (+143%). Questi dati ci costringono a riflettere sulle gravi carenze strutturali e sulle difficoltà quotidiane che affrontano i cittadini piemontesi.

 

Per affrontare questa emergenza, le opposizioni propongono in particolare che, a partire dall’anno 2025, venga vincolata una quota pari ad almeno il 4% del fondo sanitario nazionale per i servizi di salute mentale. Registriamo un’apertura sul punto da parte dell’assessore al bilancio, e continueremo a lavorare in questa direzione.

 

Gianna PENTENERO – Presidente Gruppo Pd

Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS

Sarah DISABATO – Presidente Gruppo M5S

Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte

San Luigi Orbassano, Valle (Pd): “adeguare retribuzioni personale”

“Se lavori al San Luigi ti pagano meno che in qualsiasi altra Azienda sanitaria in Piemonte” denuncia il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“Oggi sono stato all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano per conoscere le sue attuali criticità. Si tratta di una struttura di eccellenza e sede universitaria di livello.  A renderla meno attrattiva però – spiega Valle – sono le retribuzioni, che sono tra le più basse della Regione Piemonte, sia per il personale del comparto sanitario che per la dirigenza. Differenze importanti, anche nell’ordine di alcune centinaia di euro al mese”.

“Questo, insieme al fatto che ormai vengono stipulati solo più contratti a tempo determinato per pochi mesi, fa sì che il personale spesso preferisca trasferirsi in altre aziende sanitarie con condizioni economiche più favorevoli, rendendone, così, difficoltosa la stabilizzazione” denuncia il vicepresidente della Commissione sanità.

“Il livello dei fondi contrattuali è dovuto al fatto che il presidio di Orbassano nasce come centro pneumologico, al quale vengono destinati i fondi come sanatorio, e la situazione non è cambiata quando è diventata azienda ospedaliero-universitaria” prosegue l’esponente dem.

“L’organizzazione sindacale CISL FP AMTC aveva organizzato una raccolta firme, ottenendone quasi 500, e scritto una lettera all’allora Assessore alla sanità Luigi Icardi per chiedere la revisione dei fondi contrattuali dell’A.O.U. San Luigi Gonzaga e il suo adeguamento a quelli dell’Asl TO3” aggiunge Daniele Valle.

“I posti letto Arcuri per la terapia intensiva, previsti per affrontare l’emergenza pandemica, sono ancora in via di realizzazione, come nella metà dei casi piemontesi. In tutto il Piemonte i lavori sono indietro, nonostante siano partiti nel 2020” conclude Valle.

Lista Cirio a sostegno dei 5 punti proposti dal Forum Famiglie

Magliano: “rimodulazione Irpef, osservatorio sul fattore famiglia, trasporti per studenti, libertà di educazione, sanità a misura di famiglia”

Il Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale: “Lavorerò insieme alla Giunta regionale, che già molto ha fatto in tema di natalità e famiglia, perché siano attuate le cinque proposte del Forum delle Associazioni famigliari in Piemonte”

Questa mattina al Tour della Natalità che si è tenuto a Palazzo Madama, il Presidente del Forum delle Associazioni Famigliari del Piemonte, Roberto Gontero, ha lanciato una piattaforma per le famiglie articolata su cinque proposte concrete:

  • Rimodulazione addizionale Irpef per le famiglie con tre o più figli;
  • istituzione dell’Osservatorio sull’attuazione della legge sul fattore famiglia, approvata dalla Regione Piemonte su proposta del Forum durante la presidenza Chiamparino: è necessario fare il punto sull’attuazione e su come i costi dei vari servizi possano essere modulati per favorire la natalità e le famiglie con figli;
  • agevolazioni sul trasporto pubblico per tutti gli studenti;
  • potenziamento del diritto allo studio e della libertà di educazione come misura contro l’abbandono scolastico, poiché alla povertà educativa è associata quasi sempre la povertà economica;
  • sanità e Sistema Piemonte: un sistema sanitario efficiente e con cui è agevole interagire per prenotazioni, visite e per eventuali percorsi di presa in carico e cura è indispensabile per le famiglie come per altre categorie di cittadini più esposti, come gli anziani o i fragili.

“Condivido la piattaforma presentata dal Forum delle Associazioni Famigliari – commenta Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale -; sono tutti temi sui quali mi sono sempre impegnato nella mia attività istituzionale e, ancora una volta, prendo spunto dalle proposte delle Associazioni e dei Volontari per costruire un percorso operativo che condividerò con la Giunta e la Maggioranza”.

“Molto è stato fatto dalla Giunta per la natalità e le famiglie – prosegue Magliano -, ritengo, comunque, che le proposte del Forum Famiglie siano un ottimo punto di partenza su cui lavorare e pongano l’accento su alcuni obiettivi ulteriori da perseguire: la piena attuazione e, se possibile, il potenziamento del Fattore Famiglia, e includo in questo anche la tassazione, è uno degli argomenti che ritengo fondamentali e sul quale mi sono sempre impegnato; il trasporto pubblico e la sanità sono temi ampi su cui, lo sappiamo bene, il Presidente Cirio e gli Assessori competenti stanno lavorando e hanno già preso pubblicamente alcuni apprezzabili impegni”.

“Le associazioni famigliari – conclude Magliano -, pongono l’accento sulla necessità di fare sempre di più e meglio e in questo senso accolgo volentieri le loro proposte su cui mi impegno a lavorare, come sempre nel corso della mia attività istituzionale”.

Askatasuna, Ricca (Lega): “Luci accese in tv in una struttura dichiarata inagibile”

“ma per il sindaco è tutto normale”

Torino, 4 Feb – “Ormai su Askatasuna siamo arrivati al ridicolo, con la messa in onda delle luci accese in una struttura già dichiarata inagibile dalle autorità e un sindaco che, in diretta tv nazionale, anziché assumersi un qualche tipo di responsabilità, fa spallucce e butta la palla in tribuna sciorinando l’elenco dei nomi di chi si è alternato al governo negli ultimi 30 anni senza aver preso posizione sul centro sociale. Falso. Come Lega lo diciamo da sempre e continuiamo a ripeterlo: Askatasuna non è quel ‘bene comune’ che Lo Russo vorrebbe restituire al quartiere, e gli occupanti dello stabile non sono persone comuni ma soggetti che in molti casi hanno subito delle condanne. Quelle luci accese rafforzano le nostre convinzioni ma soprattutto smascherano le reali intenzioni della sinistra che ancora, negli scontri di piazza che si sono succeduti a Torino nei mesi scorsi, aveva deciso di non prendere posizioni chiare contro i violenti di corso Regina 47”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega in Piemonte.

Ravinale – Cera (AVS): “Parco Salute, Giunta gioca a Risiko?”

Nella commissione sanità abbiamo finalmente potuto ottenere l’informativa urgente richiesta in aula due settimane fa sullo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute e l’accorpamento con il Regina Margherita, e sull’ubicazione dei due ospedali nel Parco della Salute.
Ne emerge un quadro inquietante, con decisioni che appaiono del tutto irrazionali: il Regina Margherita doveva originariamente essere trasferito nel Parco della Salute; a seguito dello scorporo voluto nel primo mandato di Cirio, allo scopo ormai chiaro di consentire al Regina Margherita di tentare il percorso per diventare IRCCS, è stato escluso che il Regina Margherita venisse fisicamente spostato nella nuova struttura; ora, ci vengono a dire che invece è necessario trasferirlo, costruendo ex novo un’altra struttura, che l’assessore Riboldi ha definito kafkianamente “non-torre”, in un’area non meglio identificata vicino a quella ex Avio in cui dovrebbe sorgere il Parco della Salute, perchè c’è un problema di inadeguatezza al rischio sismico della struttura in cui si trova oggi l’ospedale infantile (rischio noto almeno dal 2016 e per il quale, a quanto pare, non è stato fatto nulla).
In tutto questo, soltanto ad ottobre 2024 era stato escluso dal direttore La Valle lo scorporo del Sant’Anna da Città della Salute, mentre oggi l’assessore Riboldi conferma che si sta procedendo in quella direzione. Ma con almeno due interrogativi che restano senza risposta. Il primo è che senso abbia accorpare il Sant’Anna, che verrà trasferito all’interno del Parco della Salute, al Regina Margherita, che sarà comunque in un altro edificio. Il secondo e più grave ancora è come sia possibile ragionare di questo accorpamento visto che per lo scorporo del Regina Margherita non sono ancora stanziate le risorse necessarie e dunque stiamo parlando di pie illusioni.
E’ uno scherzo? Come è possibile avere le idee così confuse su opere che costano centinaia di milioni di Euro e da cui dipende il diritto alla salute, in particolare per donne e bambini? Davvero la sanità piemontese può permettersi di raddoppiare i costi amministrativi e di gestione per sdoppiare aziende sanitarie che sono destinate ad operare nello stesso posto, rendendo meno accessibili e integrati i servizi per le pazienti?
La salute delle donne quindi sarebbe dentro il Parco della Salute a livello immobiliare, fuori da Città della Salute a livello di servizi e cure, escludendo la necessaria integrazione con altre specialità: il problema di questo scorporo resta infatti quello di non avere idea di cosa sia la medicina di genere e i bisogni complessi di salute femminile.
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte

“Dalla parte degli animali”, interrogazione di Pompeo (Pd)

“Abbiamo appreso da un’inchiesta della trasmissione “Report”, andata in onda il 2.2.2025 su Rai 3, che la Regione Piemonte finanzierebbe il programma tv “Dalla parte degli animali” condotta da Michela Vittoria Brambilla su Rete 4, con uno stanziamento di circa 60 mila euro destinato ad avere, durante il programma, spazi sui luoghi pet friendly del Piemonte. Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza su questa decisione, dal momento che non capisco l’effettiva ricaduta in termini di interesse pubblico” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“La tutela degli animali è un tema molto importante, ma è doveroso verificare come vengono impiegati i soldi pubblici. Chiedo alla Giunta di chiarire quali siano le motivazioni e i criteri adottati per il finanziamento di questo programma e se siano stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza nella gestione delle risorse regionali” prosegue la Consigliera regionale Pd.

“Voglio capire – precisa Laura Pompeo – quanto la Regione abbia effettivamente stanziato, con quali modalità siano stati assegnati i fondi e quale sia il ritorno effettivo per il Piemonte in termini di promozione territoriale o di altre finalità di pubblico interesse. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo caso di utilizzo disinvolto delle risorse pubbliche per finalità poco chiare. I cittadini piemontesi meritano trasparenza e rispetto e occorre capire come vengono spesi i loro soldi”.