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Giachino: “La Tav anche per i passeggeri”

Intervenga su Macron e in Europa la Presidente Meloni
A proposito della richiesta francese di dedicare la TAV solo alle merci l’ex sottosegretario ai trasporti Giachino chiede alla Meloni di intervenire su Macron. Per un futuro Green occorre ridurre traffico passeggeri e merci su gomma e trasferirlo su rotaia. La TAV portando merci e Passeggeri rilancerà logistica e turismo dei territori attraversati.
Le Alpi per l’Italia sono una priorità. Dalle Alpi passano 2/3 delle nostre esportazioni e tanto PIL. Troppo importante per le ricadute sulla nostra economia e per un futuro green, spostare il 50% del traffico merci e passeggeri dalla strada alla rotaia. I ritardi sono costati miliardi di PIL alla economia torinese e valsusina. Questa posizione francese va contestata al massimo livello e immediatamente perché non danneggia solo la nostra economia ma anche quella europea.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Carenza segretari comunali, Bartoli (Lista Cirio): “Regione e Governo insieme per affrontare il problema”

“L’attività amministrativa e il funzionamento degli uffici pubblici, soprattutto nei piccoli Comuni, sono a rischio per la carenza di segretari comunali. Non appena il Consiglio regionale sarà a tutti gli effetti insediato – commenta Sergio Bartoli, neo eletto consigliere regionale della lista Civica Cirio Presidente – chiederò un incontro con l’assessore regionale agli Enti locali per individuare in sinergia con il Governo risposte a questo problema, già oggetto di un’interrogazione parlamentare dell’on. Daniela Ruffino, che rischia di diventare un’emergenza”.

“La figura del segretario comunale – prosegue Bartoli – è oggi ancora più importante in considerazione del lavoro necessario a raggiungere gli obiettivi del PNRR”.

Il consigliere Bartoli evidenzia inoltre una particolare criticità: “Comuni singoli o associati fino a 5 mila abitanti, come sottolinea l’on. Ruffino nella sua interrogazione, potrebbero perdere il proprio segretario in relazione alla scadenza della possibilità di prorogare la titolarità dei segretari di ‘fascia C’ a svolgere il proprio ruolo nelle stesse realtà di piccole dimensioni. Difficoltà che riguarda anche le Unioni montane, il cui segretario opera a titolo gratuito”.

Aggiunge il consigliere regionale: “I piccoli Comuni già di per se’ carenti di personale e alle prese con le risorse finanziare spesso ridotte al lumicino non possono permettersi di perdere figure indispensabili come i segretari comunali”.

“Ritengo quindi opportuno che la Regione si raccordi con il Governo affinché questo si attivi per nuovi concorsi, per velocizzare e semplificare le procedure selettive dei futuri segretari comunali e per individuare ogni possibile soluzione al problema”, conclude Bartoli.

Ravetti (Pd): “Corte boccia legge edilizia”

“CONFERMATI I DUBBI DEL PD SU UNA LEGGE CHE INTRODOTTO IL “LIBERI TUTTI””

10 luglio 2024 – La Corte Costituzionale ha bocciato la legge edilizia della Regione Piemonte approvata primavera 2022, provvedimento che il centrodestra aveva annunciato come una norma di semplificazione in materia edilizia, ma che, nella realtà, come denunciato più volte dal Partito Democratico, prevede una deregolazione delle leggi in materia, allenta vincoli e introduce opzioni non sufficientemente compatibili con la cura del territorio. La Consulta ha confermato i nostri dubbi su un testo che si distingue per profili di contrasto con la normativa nazionale e sanitaria e che ha introdotto un “liberi tutti” sul modello di quella degli anni ’60 e ’70 che ha contribuito a creare disequilibri ambientali che continuiamo a scontare” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Spero che al più presto il nuovo Consiglio regionale che si insedierà tra una settimana torni al voto su una legge di grande importanza per il nostro territorio. La sfida vera è mettere mano alla legge 56 del 1977 sull’urbanistica, se vogliamo davvero sostenere i Comuni nel governo del loro territorio e rilanciare il settore guardando al futuro. Con queste norme, si sono svuotati di contenuto i piani regolatori e si sono tagliati fuori i Comuni. Se si fosse votato esprimendo un giudizio sul governo dei territori, con questi risultati, la destra non avrebbe vinto” commenta Ravetti.

 

L’estremismo, di destra o di sinistra, non paga

Ottimo risultato elettorale per la Le Pen.  E’ il terzo partito dopo Macron che, di fatto  ha vinto la scommessa con una incredibile affermazione della sinistra francese. Riecheggiano vecchi slogan come uniti si vince e la mitica Doleres Ibaruri: no pasaran.
Non passeranno. Parola d’ordine dei repubblicani spagnoli contro Francisco Franco. Unico dittatore morto nel suo letto dopo aver avuto un grande aiuto da Mussolini ed Hitler. Anche in Spagna contrapposizione tra fascisti ed antifascismo. Lì per ora ri-governano i socialisti. Vox ( fascisti senza se e senza ma) non sono andati bene alle elezioni europee. La Gran Bretagna vira decisamente a sinistra regalando ai laburisti uno dei risultati più eclatanti della loro storia.
I socialdemocratici tedeschi continuano a governare indisturbati la loro nazione.
In Europa maggioranza di ferro tra democristiani e socialisti. La Schlein tocca il cielo con un dito. Ripetendo: “Si può fare, si può fare, si può fare”. Dunque? L’estrema destra ritorna a casa con le pive nel sacco.
La nostra Giorgia paga il non essere né carne ne’ pesce, di fatto isolata. Sicuramente i suoi continuano nel dire: lei è perfetta.
Sara’ bravissima, non lo metto in dubbio, ma almeno per ora boccheggia. Orban non considera nessuno incontrando Putin ed i cinesi. Non ha dietro nessuno. Con Putin che porta sfiga tifando per la Le Pen. Se non ci fosse la guerra in Ucraina sarebbe da riderci su. Pensate che cosa strana: gli epigoni della destra estrema  sono d’accordo con gli epigoni dei comunisti sovietici. Ed anche qui la nostra mitica Giorgia annaspa non sapendo che pesci prendere. Insomma l’estrema destra voleva dare una spallata definitiva agli equilibri europei e non c’è riuscita. Da queste elezioni c’è un altro insegnamento.
In Spagna i socialisti governano avendo ridimensionato la sinistra alla propria sinistra.
In Inghilterra il nuovo premier ha realizzato una rivoluzione all interno del Labour Party eliminando le frange estreme. Infine in Francia, vero, Melenchon non nasconde la propria radicalità ma le liste sono formate da 17 sigle politiche di sinistra dove il vecchio partito socialista la fa da padrone raddoppiando i propri deputati ed essendo la formazione politica maggioritaria di sinistra.
Una sinistra democratica e riformista.
Insomma l’estremismo di destra o di sinistra non paga, o perlomeno non è sufficiente per poter governare uno stato. Cambierà qualcosa nel nostro paese? Non penso proprio. Soprattutto nel governo. E soprattutto nell’atteggiamento dei vari leader politici. Mi sa che la lunga marcia della Meloni verso il conversatorismo si è interrotta. Salvini continuerà a sbraitare. Il moderato Tajani continuerà nel tentare di mediare tra opposti che non vogliono mediare. La Schlein mette il piede sull’acceleratore ulteriormente convinta di essere sulla strada giusta. Chi dovrà scegliere sarà Conte, anche lui, in fondo non è né carne né pesce. Ed i nostri centristi? Da Renzi a Calenda? L’ipotesi del terzo polo, mi sembra tramontata. La non elezione di deputati europei un brutto colpo. Anche loro dovranno scegliere da che parte stare ponendosi il problema di come e soprattutto se tornare al potere. Insomma nulla è definitivo. Ma affinché qualcosa realmente cambi nel nostro Paese, dovranno essere fatte delle scelte.

PATRIZIO TOSETTO

Federica Scanderebech in Consiglio comunale

Federica Scanderebech subentra in Sala Rossa ad Andrea Tronzano, rieletto in Consiglio Regionale.

Trentanove anni, per la quarta volta siederà tra i banchi dell’Assemblea elettiva di Palazzo civico e ricoprirà il ruolo di capogruppo di Forza Italia.

Nelle sue prime parole, il ringraziamento allo stesso Tronzano, ai vertici del partito e ai suoi elettori.

Fdi: “desertificazione targata Lo Russo”

“A Torino la desertificazione è targata Lo Russo: come se non bastasse la chiusura di quattro settimane della metropolitana, in agosto saranno ben cinque delle sedi anagrafiche chiuse per ferie. Non credo che sia una dinamica da grande città, anzi, ritengo che Tresso debba delle spiegazioni ai cittadini torinesi”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Per un periodo di più di tre mesi  – continua Roberto Ravello, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia – le anagrafi comunali non saranno a pieno regime: oltre alle chiusure di Piazza Montale e di Strada Comunale di Mirafiori, già in corso e per un periodo superiore ai due mesi, in agosto si aggiungeranno quelle di via Campana, corso Vercelli e via Carrera, con quest’ultima che protrarrà la mancata operatività per tutto settembre. Un servizio a singhiozzo, quindi, tra il 17 giugno e il 27 settembre. Non so in Comune che idea abbiano di pausa estiva, ma pare davvero una dinamica ingiustificabile. Parliamo dell’erogazione di servizi primari per i cittadini e, nel caso della metropolitana, per i turisti. Non è ottimizzazione ma un’involuzione amministrativa mai vista prima, e questo fa a pugni con la città viva che, secondo Lo Russo, ‘va veloce’ e dovrebbe essere pronta a riempirsi di visitatori”.

Merlo: Elezioni locali, decisivo il ruolo del civismo. Sul modello della lista Cirio

“Per le elezioni locali il civismo può, e deve, rappresentare il valore aggiunto per garantire il buon governo e il buon senso nel costruire alleanze e coalizioni non caratterizzate dal massimalismo o dai pregiudizi ideologici. E il modello della lista Cirio utilizzato alle scorse elezioni regionali, e non solo per il significativo successo avuto, è una carta politica importante da coltivare per il rinnovo di quei Comuni dove vige un sistema elettorale che prevede un confronto tra coalizioni e per le Province qualora – e auspicabilmente – ritornino.
Un civismo, però, che non può e non deve ridursi ad un banale ed insignificante prolungamento dei partiti, come avviene nel campo della sinistra. Ma, al contrario, dev’essere espressione reale dei territori, della società civile, delle professioni e del mondo degli amministratori locali che non sono direttamente riconducibili alle articolazioni partitiche.
Un civismo, infine, che può fare la differenza anche per riportare al voto settori di elettorato che, altrimenti, potrebbero continuare a rifugiarsi nell’astensione e nella non partecipazione alla vita politica ed amministrativa”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi Popolari Uniti.

Italia Lib Pop su Metro e uffici chiusi

“Non solo la Metropolitana, la cui chiusura ad Agosto è ormai consuetudine per la nostra Città, ma anche alcune Anagrafi Decentrate,  quest’anno, chiuderanno per ferie,  inaugurando un nuovo trend per la Torino targata Lo Russo: la chiusura estiva degli uffici pubblici”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare.
“Cinque sedi territoriali rispetteranno dei turni di chiusura nel periodo estivo, con conseguente sospensione dell’erogazione dei Servizi al Cittadino. Si evidenza così, ancora una volta, la difficoltà di gestione dell’attuale Giunta torinese che, di fronte alla turnazione per ferie del personale, non trova l’altra soluzione se non quella di chiudere gli uffici, privando il territorio periferico di servizi essenziali”, aggiunge Desirò.
“Il comunicato laconico dell’Assessorato competente, fatto passare sotto traccia, non lascia dubbi: 5 sedi dei servizi anagrafici chiuderanno per ferie, alcune per lunghi periodi, con buona pace dei Torinesi e della tutela dell’erogazione dei servizi”, conclude Desirò