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Ventotene non si discute

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
Il prof. Quaglieni

Che certi sostenitori improvvisati del Manifesto di Ventotene  appartenenti al Polo del ‘900  si agitino  per letture di massa del documento non deve stupire. Sono terze file soprattutto per ciò che riguarda l’europeismo. Chi ha conosciuto Bobbio sa che ruoli secondari hanno avuto nella quotidianità della vita  del filosofo. Oggi scrivono articoli, insegnandoci cosa sia l’Europa senza averne titolo. L’idea d’Europa nasce dalle lezioni milanesi di Federico Chabod, dagli scritti federalisti di Luigi Einaudi, dalla cultura cattolica di De Gasperi. Forse solo Carlo Rosselli ebbe un po’ di attenzione al tema europeo. Comunisti e socialisti erano allora  filo sovietici e disinteressati ad un’Europa libera che si sarebbe opposta a Mosca. Tutti gli storici seri hanno visto i limiti politici e culturali del Manifesto di Spinelli e Rossi  che pure si fecero anni di  carcere e di confino. Ma essi non avevano le doti intellettuali e culturali per scrivere un manifesto per l’Europa futura. L’avrebbe potuto scrivere  Bobbio o meglio Einaudi o anche Chabod. O  forse De Gasperi. I due confinati erano persone oneste e coraggiose, ma prive della cultura necessaria. L’errore fatto da “Repubblica” di tirare fuori dAll’oblio un ricordo del passato privo di senso politico e di scarso impatto culturale offre alle terze file torinesi  di imitare l’on. alessandrino Fornaro che alla Camera stava per stracciarsi le vesti perché il Manifesto per lui è come un Vangelo laico da venerare. Guai a criticarlo

Legge contro truffe affettive, Bartoli: “Strumento di tutela e prevenzione”

Approvata in Consiglio Regionale la Legge contro le Truffe Affettive: il Piemonte è la prima Regione in Italia a dotarsi di uno strumento concreto di tutela e prevenzione!

Orgoglioso di aver contribuito attivamente alla stesura e all’approvazione di questa legge insieme al nostro Capogruppo Silvio Magliano e a tutto il Gruppo Lista Civica Cirio Presidente – Piemonte Moderato e Liberale.

Le truffe affettive sono reati subdoli che colpiscono le persone nel loro lato più fragile: i sentimenti. Dietro ogni truffa c’è una ferita emotiva profonda, spesso silenziosa, che merita attenzione, ascolto e strumenti efficaci di supporto.

Con questa legge:
✅ Attiviamo convenzioni con il Terzo Settore per il supporto psicologico e legale alle vittime;
✅ Potenziamo l’Osservatorio delle Dipendenze con una sezione dedicata;
✅ Promuoviamo campagne informative per proteggere soprattutto i più giovani;
✅ Diamo alla Regione la possibilità di costituirsi parte civile nei processi contro i truffatori.

I numeri ci dicono che il fenomeno è in crescita. Ma il sommerso – chi soffre in silenzio – è ancora più preoccupante.
Con questo provvedimento diamo voce e strumenti concreti a chi finora si è sentito solo.

Il lavoro di squadra paga. La politica, quando ascolta e agisce, può davvero cambiare la vita delle persone.

Sergio Bartoli

Consigliere regionale

Regione: approvata la Legge sulle truffe affettive, prima in Italia

Convenzioni con Enti del Terzo Settore per il sostegno alle vittime, campagne di comunicazione, una sezione tematica presso l’Osservatorio Epidemiologico delle dipendenze

Il Consiglio regionale approva all’unanimità la Proposta di Legge del Capogruppo della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, Silvio Magliano: “Le persone che sono vittime di truffe affettive spesso non hanno il coraggio di denunciare, incrementando la difficoltà”. I dati delle truffe online sono in crescita, lo denunciano le associazioni che si occupano del fenomeno, evidenziando il ben più rilevante sommerso di chi sceglie il silenzio

La Regione Piemonte è la prima in Italia a dotarsi di una Legge che garantisce sostegno alle persone vittime di reati contro il patrimonio aventi come presupposto la dipendenza affettiva, effettuati con i nuovi strumenti tecnologici. Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità la Proposta di Legge di Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale. La nuova Legge dispone nello specifico la convezione con gli Enti del Terzo Settore attivi nell’ambito, attraverso le ASL, per il sostegno alle vittime di truffe affettive online con interventi di natura psicoterapeutica, assistenza nelle procedure per la denuncia, supporto anche domiciliare alle famiglie; l’istituzione di una sezione tematica presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze; l’attuazione di una serie di campagne informative e di prevenzione, in particolare tra i giovani; la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei procedimenti contro gli autori di truffe affettive, utilizzando eventuali risarcimenti per gli scopi previsti dalla Legge approvata oggi.

Secondo i dati forniti dall’Osservatorio di ACTA, Associazione Contro le Truffe Affettive, ogni anno le persone che si rivolgono all’Associazione sono tra le 1300 e le 1500; se nel 2023 i residenti in Piemonte che hanno scelto di parlare con ACTA erano poco più di 150, nel 2024 sono stati oltre 200. Sempre secondo i dati forniti da ACTA, sono di più le donne (79%) a cercare sostegno, mentre gli uomini preferiscono mantenere segreta la truffa. Per quanto riguarda il dato sull’età, la maggior parte delle vittime ricadono nella fascia 40-59 anni (51% del totale nel 2024), quindi 60-79 anni (38%); quindi la fascia 20-39 anni (7%) e quella oltre i 79 anni (4%).

“E’ significativo riconoscere che le persone vittime di truffe affettive – commenta Silvio Magliano – siano soggetti a una dipendenza affettiva di cui i criminali si approfittano per estorcere denaro e, ciò che è ancora più grave, generare un sentimento che provoca dipendenza, tanto che la vittima è disposta a ignorare segnali anche palesi. Preoccupa il dato di chi sceglie il silenzio, scegliendo di gestire in autonomia una crisi personale complessa che può generare gravi conseguenze”.

“Le truffe affettive – conclude Magliano – colpiscono la persona nella sua sfera privata, approfittandosi di situazioni di difficoltà, di solitudine, di bisogno di relazioni. E’ decisiva, in questo caso, la prevenzione: formare i giovani e informare i cittadini sui rischi che si corrono e le modalità per contrastarli. Ringrazio le Associazioni attive nel campo, in particolare ACTA e ALCY per il grande lavoro svolto insieme nella costruzione di questa Legge”.

Ventotene, discussione in Sala Rossa

Il Consiglio comunale ha discusso tre documenti riguardanti il riconoscimento del valore che ancora oggi rappresenta il “Manifesto per un’Europa libera e unita”, conosciuto come ”Manifesto di Ventotene”, che postulava la possibile unione federale delle nazioni europee. Scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 sull’isola del Tirreno dove erano stati confinati per motivi politici dal regime fascista, il Manifesto è considerato tra i documenti che hanno ispirato la nascita dell’Unione Europea.

Il dibattito si è soffermato sul contenuto di tre Ordini del giorno presentati da Emanuele Busconi (Sinistra Ecologista), Silvio Viale (+Europa, Radicali) e Giuseppe Catizone (Lega).

Approvato con 25 voti favorevoli, il documento di Busconi cofirmato da Ahmed Abdullahi (Pd) considera un errore rileggere in modo strumentale il Manifesto, modalità che si rivela “funzionale solo a coloro i quali vogliono alimentare gli egoismi degli Stati da cui nascono tutte le guerre” e invita il Sindaco, la Giunta, la presidente del Consiglio comunale ad adoperarsi presso il Parlamento al riconoscimento formale del valore rappresentato dal contenuto del Manifesto.

Secondo Viale la costruzione dell’unità europea è minacciata da nazionalismi, populismi e sentimenti di disaffezione verso un progetto percepito come lontano dagli ideali iniziali o con ostilità pregiudiziale. Il suo Ordine del giorno –  approvato con 15 voti favorevoli – invita le forze politiche a perseguire la formazione di un esercito comune europeo e a sostenere le misure economiche e finanziarie per fornire un’adeguata efficienza militare e tecnologica capace di garantire un livello elevato di difesa comune.

Il Consiglio comunale non ha approvato il terzo documento presentato da Catizone.

Solidarietà alle famiglie di Spinelli, Rossi, Colorni, Hirschmann e Rossi e alle persone che si sono sentite offese dalle parole della Presidente del Consiglio dei Ministri è stata espressa dalla Sala Rossa in un altro documento approvato oggi pomeriggio dall’assemblea di Palazzo civico.

Le università statunitensi e la svolta di Trump

Una serata che prosegue sulla linea del Centro culturale San Francesco del Carlo Alberto, di analisi, riflessione, discussione, sulle questioni geopolitiche: in questo caso l’attenzione sarà puntata sulle università statunitensi, luoghi tradizionalmente di pensiero ma anche di ideologie e di anticipazioni di tendenze sociali e politiche, con la svolta impressa dall’arrivo alla Presidenza USA di Donald Trump. L’incontro dal titolo “La condizione delle università statunitensi e la svolta di Trump”, si terrà  venerdì 28 marzo alle ore 21, presso la Sala Zaccaria di Palazzo Mombello del Real Collegio Carlo Alberto, via Real Collegio 28, Moncalieri. Interviene Giuseppe De Ruvo, Analista politico, collaboratore di Limes, rivista italiana di geopolitica, moderato da Aldo Rizza, Professore emerito di storia della filosofia e antropologia filosofica e introdotto dal Presidente sfdca Giancarlo Chiapello. Un’occasione per uno sguardo sul mondo.

Zappalà (FdI) su Riboldi: “L’opposizione non è neppure in grado di amministrare l’agenda”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e vicepresidente della Commissione Sanità, Davide Zappalà, esprime pieno sostegno all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, in merito alle polemiche sollevate dalle opposizioni riguardo la sua presunta assenza alla Commissione Sanità di oggi.

“Desidero ringraziare l’assessore Riboldi per la sua continua presenza, non solo in Commissione e in Consiglio quando convocato, ma soprattutto sul territorio e negli ospedali. A Biella, ad esempio, è stato il primo assessore alla Sanità a visitare tutte le Case della Salute, dimostrando un’attenzione concreta alla realtà sanitaria locale. Inoltre, è ampiamente apprezzato per le sue visite a sorpresa all’interno dei Pronto Soccorso in Piemonte. Una scelta che evidenzia il suo impegno e la sua dedizione per migliorare la qualità dei servizi rivolti ai cittadini.

Questi mesi sono stati caratterizzati dalla presenza costante sul territorio, ma anche a Roma dove ha saputo intercettare quasi 5 miliardi di euro. Simpatica l’idea del cartonato ma completamente fuori luogo. Inoltre la sua presenza era già stata spostata al 31 marzo. Evidentemente l’opposizione, ben lungi dal saper governare, non è neppure in grado di amministrare l’agenda”.

Le opposizioni parlano con il cartonato dell’assessore

 “Sanità, ennesima assenza dell’assessore Riboldi. Ci portiamo il cartonato per ricordare il suo volto”
Salta la programmazione e i lavori vanno avanti senza l’assessore, non ci resta che una sua sagoma
Azzarda riunioni di Commissione di prima mattina. Poi le fa spostare al pomeriggio, dicendo di voler garantire una maggiore partecipazione. Alla prova dei fatti, però, non si fa mai vedere. E i temi principali della sanità rimangono ai blocchi di partenza.
Per questa ragione oggi abbiamo portato a Palazzo Lascaris una sagoma dell’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi. Dopo l’ennesima assenza, abbiamo deciso di sostituirlo con un cartonato. Riboldi continua a non dare risposte sullo stato di avanzamento della realizzazione della case di comunità e, oggi, diserta la Commissione convocata per discutere il percorso che porterà al nuovo piano socio sanitario.
La perdurante assenza dell’assessore Riboldi, che non si vede in commissione e in consiglio da più di un mese, è solo l’ennesima conferma del disinteresse della Giunta e della maggioranza per i lavori del Consiglio.
Riboldi aveva promesso che la discussione in commissione sul Piano socio-sanitario sarebbe iniziata a febbraio: siamo a fine marzo e per ora il piano è stato discusso solo in eventi di partito di Fratelli d’Italia, senza coinvolgimento del consiglio, delle parti sociali, dei comuni e dei consorzi.
Non solo. Gli assessori – dopo aver deciso di annullare le Commissioni del lunedì mattina per la concomitanza con le riunioni di Giunta – sono in grado di dare forfait anche alle sedute messe a calendario a loro piacimento. Un vero e proprio paradosso.
Così si continuano a svilire il Consiglio regionale e la democrazia, come abbiamo rimarcato già la scorsa settimana per la mancata discussione delle molte proposte di legge presentate.
L’obiettivo del centrodestra è evidentemente quello di evitare di disturbare l’unico vero manovratore della politica regionale, il presidente Cirio. Se ne facciano una ragione, cittadini e cittadine, sindacati, ordini professionali e tutto il mondo sanitario piemontese: il confronto sul futuro della sanità non è ammesso.
Gianna PENTENERO – Presidente Gruppo Pd
Alice RAVINALE – Presidente Gruppo AVS
Sarah DISABATO – Presidente Gruppo M5S
Vittoria NALLO – Presidente Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte

Tav, Giachino: molto preoccupato per i tempi e i costi

Non so chi si possa dire soddisfatto dei tempi che si sono molto allungati e ritardano pertanto gli effetti positivi sulla economia valsusina e piemontese. Ricordo che la TAV è l’opera più importante per la nuova rete di trasporti europea come la definirono Jacques Delors e Silvio Berlusconi. L’opera che metterà in rete la metà dei corridoi europei e che darà alla Pianura Padana la più Grande Area di logistica del Sud Europa. Un’area dove vi saranno 4 porti di Genova, La Spezia, Venezia, Trieste, Ravenna , gli aeroporti di Torino, Genova, Malpensa, Linate, Verona, Trieste, Bologna, università e Centri di ricerche internazionali, aziende manifatturiere leader mondiali. I ritardi nella realizzazione della TAV fanno perdere PIL alla nostra economia e l’aumento dei costi lo pagheranno tutti gli italiani, compresi i NOTAV. All’interno di questa grande area logistica ci sarà un aumento dei traffici portuali con aumento delle entrate fiscali e del lavoro logistico che potrà dare, se ci sarà una efficiente regia olistica, un aumento di un punto del PIL italiano.
I governi gialloverde e giallorosso che hanno bloccato l’opera dovranno risponderne agli italiani e a chi aspetta il lavoro come il pane.  Bene l’impegno dell’attuale Governo a mettere a disposizione le risorse necessarie ma ora bisogna fare tutto il possibile per accelerare i lavori . Molto Positiva la prossima visita  del Ministro e del Commissario.
Mino Giachino
Responsabile Trasporti Fdi Piemonte

Ravinale e Diena (Avs): “I Cpr vanno chiusi”

“Con la riapertura del CPR, voluta dal Governo nonostante l’opposizione del Comune e della cittadinanza, da lunedì a Torino ci saranno di nuovo persone private della libertà e di cui verrà calpestata la dignità solo perché straniere.” – dichiarano Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale e Sara Diena, capogruppo di Sinistra Ecologista in Comune, presenti  al presidio organizzato dalla rete Mai più Lager – No CPR che ha portato a Torino il simbolo basagliano Marco Cavallo.
“I CPR violano sistematicamente i diritti delle persone, e lo fanno senza nemmeno raggiungere l’obiettivo dei rimpatri (la cui percentuale non supera il 30%): vanno chiusi, è una vergogna che l’Italia continui a infliggere questo trattamento a persone che non hanno commesso alcun reato,  sperperando in più enormi risorse pubbliche” – aggiunge Diena.
“Nei CPR le persone sono umiliate e portate alla disperazione più atroce, e per sedare i trattenuti c’è un abuso costante di psicofarmaci. È emerso in questi giorni che il nuovo gestore del CPR di Torino avrebbe dichiarato partecipando alla gara di aver sottoscritto un protocollo con l’ASL sulla tutela della salute mentale, di cui però non c’è traccia: ne chiederò conto all’assessore competente martedì con un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale” – conclude Ravinale

Lega, presidio contro lo sportello di denuncia anti-islam

IL TORINESE WEB TV 📺

Si è svolto in piazza Palazzo di Città un presidio organizzato dalla Lega per protestare contro l’istituzione di uno sportello anti-islamico approvato dal Comune di Torino. Durante l’evento, sono intervenuti il consigliere comunale Giuseppe Catizone, l’onorevole Elena Maccanti e l’europarlamentare Silvia Sardone, i quali hanno espresso la loro contrarietà a questa iniziativa. I relatori hanno affermato che non è necessario uno sportello di questo tipo, poiché Torino è una città multietnica che ha bisogno solo di maggior sicurezza e di un controllo più efficace da parte delle forze dell’ordine. Hanno anche sottolineato come, a loro avviso, il sindaco di Torino trascuri le esigenze dei torinesi a favore degli immigrati, in particolare quelli coinvolti in attività illecite come la delinquenza e lo spaccio. La Lega ribadisce il proprio impegno per una città sicura e accogliente, dove le priorità siano il benessere dei cittadini e la sicurezza collettiva.

FRANCESCO VALENTE

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