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Dopo la vittoria di Fdi in Italia la Cina teme ancora di più il G7

Xi Jinping è in allarme: se in Italia Giorgia Meloni, leader del partito “Fratelli d’Italia”, divenisse la nuova Presidente del Consiglio, troverebbe in Liz Truss, la nuova premier britannica, una valida alleata contro il governo di Pechino.

Sotto l’egida statunitense di Biden, il nuovo viso del G7 con Liz Truss e Giorgia Meloni potrebbe risultare ancora più ostile nei confronti del governo di Pechino…

 

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DOPO LA VITTORIA DI FDI IN ITALIA, LA CINA TEME ANCORA DI PIU’ IL G7

Torino per l’Iran libero. Se non ora quando?

“Sabato 1 ottobre manifesteremo in Piazza Carignano dalle 16 alle 18 al fianco dell’Associazione Iran libero e democratico di Torino in sostegno alle rivolte in Iran nate dalla morte di Mahsa Amini e che vedono un incredibile protagonismo femminile” così in una nota Andrea Turi, Beatrice Pizzini e Igor Boni, rispettivamente coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, coordinatrice di +Europa Torino e Presidente di Radicali Italiani. “Il nostro impegno non nasce oggi, solo un anno fa manifestavamo a sostegno della rivolta contro Raisi e per parecchi anni abbiamo tenuto viva la speranza di un Iran libero e democratico, epurato dal regime degli Ayatollah”. Concludono “notiamo come ci sia molta indifferenza da parte della politica nel prendere posizione a favore delle donne iraniane che stanno protestando da 15 giorni e si contano oramai centinaia di morti in Iran. Di contro e fortunatamente la società civile italiana si è da subito mossa senza remore, manifestando piena vicinanza e solidarietà. Le cause della disaffezione alla politica del Palazzo vengono anche da qui. Invitiamo le istituzioni, i partiti politici e la cittadinanza torinese ad unirsi alla causa”.

 

Associazione Adelaide Aglietta 

Minori, Canalis (Pd): “Basta propaganda”

IN PIEMONTE IL 74% DEGLI AFFIDI A PARENTI O COL CONSENSO DEI GENITORI.

Sono soltanto 657 su un totale di 2.484 gli affidi giudiziali etero familiari.

 “Basta propaganda”, invoca la consigliera regionale e vice segretaria del Pd Piemonte Monica Canalis. “Da più di tre anni gli Assessori regionali Caucino e Marrone spargono menzogne e strumentalizzano le sofferenze dei bambini e delle loro famiglie. Adesso intervenga il Presidente Cirio per fermare il continuo attacco ai servizi sociali, alle famiglie affidatarie e alle autorità giudiziarie. Si ripristini il rispetto nei confronti del lavoro degli operatori, della generosità del volontariato e della professionalità della magistratura. In Piemonte la qualità dei servizi sociali, sanitari, educativi e giudiziari è di prim’ordine e quello che servirebbe non è un clima di discredito, ma un deciso incremento dei fondi per le assunzioni, per la psicologia delle ASL e la neuro psichiatria infantile e per i progetti di accompagnamento alle famiglie, oltre ad una maggiore omogeneità territoriale ed integrazione tra comparto sociale, educativo e sanitario. Se non si interviene in questa direzione gli allontanamenti rischiano di essere non eccessivi, ma piuttosto tardivi.

I dati aggiornati al 31.12.2021 smentiscono la tesi della destra secondo cui in Piemonte ci sarebbe un numero eccessivo di allontanamenti dalla famiglia d’origine, per di più fatti con troppa facilità e per ragioni esclusivamente economiche.

Gli allontanamenti in Piemonte riguardano fortunatamente una porzione molto piccola della popolazione minorile della regione, circa lo 0,23% (2020) e 0,24% (2021). Tra i minori in difficoltà il 98% viene seguito in famiglia o nella cerchia parentale. A differenza del trend nazionale che vede la ripresa degli inserimenti in struttura (che superano gli affidi familiari), in Piemonte continua a prevalere l’accoglienza in famiglia affidataria (56%).

Sui 623.114 minori residenti in Piemonte a fine dicembre, erano circa 53.000 quelli seguiti in famiglia e 2.484 quelli seguiti fuori dalla famiglia d’origine (Fonte Direzione Coesione Sociale della Regione).

  • Tra questi ultimi, 1.399 erano in famiglia affidataria (808 in affido etero familiare e 591 in affido intra familiare, cioè presso parenti) e 1.085 in comunità residenziale (1.027 in Piemonte e 58 fuori Regione)
  • 514 erano i Minori stranieri non accompagnati (quindi non allontanati con provvedimento giudiziario)
  • 512 i minori in comunità mamma-bambino
  • 287 gli affidi consensuali cioè avvenuti col consenso dei genitori
  • 1.112 gli affidi giudiziali

Il 74% degli affidi avviene all’interno della famiglia o con il consenso dei genitori. Caucino e Marrone vorrebbero impedire anche questi affidi?!?

Ricordiamo che il Ddl Allontanamento zero non mette nel bilancio regionale un euro in più per la tutela dei minori, è pieno di prescrizioni non attuabili, con l’imposizione di un PEF (Piano educativo Familiare) molto rigido e non soggettivo, che porterebbe in alcuni casi ad un ritardo negli interventi, con effetti molto gravi sul benessere dei minori, ed è fondato su convinzioni che ci portano indietro di almeno cinquant’anni nel dibattito culturale sulla tutela dei minori (prevalenza dei legami di sangue, prevalenza del diritto dell’adulto su quello del minore, attacco all’istituto dell’affido). Per non parlare del sostegno al provvedimento dato da realtà come Scientology, a fronte della ferma contrarietà di ordini professionali, sindacati, consorzi socio assistenziali, docenti universitari, associazioni, 45 comuni e città metropolitana di Torino.

Dietro i numeri ci sono i volti di bambini che soffrono. Il disagio minorile esiste, non va ignorato nè liquidato con l’offerta di un contributo economico. Occorrono più servizi a servizio delle famiglie e occorre il ritiro del Ddl Allontanamento zero.

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

La soddisfazione di Forza Italia per i risultati elettorali

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per gli importanti risultati che abbiamo ottenuto alle elezioni politiche in provincia di Torino. Grazie al lavoro delle decine di militanti e dirigenti di Forza Italia siamo riusciti a portare il viceministro uscente al Mise, Gilberto Pichetto, a riconquistare un seggio a Montecitorio; una presenza importante che garantirà continuità all’azione già avviata da Gilberto nel Governo Draghi ma con la spinta propulsiva di un esecutivo di centrodestra. Abbiamo poi ottenuto una grandissima vittoria nel Collegio uninominale di Moncalieri dove potremo contare sul nostro Roberto Pella, già vicepresidente vicario nazionale dell’Anci. Una vittoria che tanti davano in salita, ma quando presenti persone capaci e competenti, e lavori come una squadra coesa, i risultati arrivano. Da oggi possiamo contare quindi su due deputati che saranno un punto di riferimento per la nostra provincia, per tutti i sindaci e amministratori della zona”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris Paolo Ruzzola.

Nuovi parlamentari: chi pensa alla tutela degli animali?

ANCHE GLI ANIMALI VOTANO: IL BILANCIO DELL’INIZIATIVA DELLE TREDICI ASSOCIAZIONI PER LE ELEZIONI

 

9 deputati e senatori eletti hanno aderito al programma, mentre altri 8 sensibili al tema si faranno portavoci della tutela degli animali nel nuovo Parlamento

 

Roma, 29 settembre 2022 – I punti programmatici delle tredici associazioni promotrici del manifesto “Anche gli Animali Votano” (www.ancheglianimalivotano.it) – sottoscritti interamente da cinque forze politiche fra le quali M5S e Alleanza Verdi-Sinistra e ripresi in parte e per singoli obiettivi dagli altri partiti – saranno portati nel Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre da un gruppo di nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personalmente (Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambilla-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, Zan-Pd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi), al quale si aggiungeranno almeno altri otto parlamentari sensibili ai temi animalisti (Biancofiore-Noi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp).

A loro vanno i complimenti e le speranze di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali – come quelle che si registrano nel Paese fra i cittadini sulla tutela degli animali – a partire dai temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’IVA su cibo e prestazioni veterinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambientale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che quindi questi temi si concretizzino al più presto in nuove ed efficaci Leggi.

Sono invece fortemente preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia – tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli animali – nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento degli animali.

Già nelle prossime settimane e mesi, Governo e Parlamento dovranno comunque affrontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica, sulle quali le associazioni richiamano l’attenzione della politica. Dalla scadenza per l’emanazione del Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti ai Decreti ministeriali attuativi sulla Legge per la tutela degli animali esotici, dal divieto di triturazione dei pulcini maschi negli allevamenti avicoli al sostegno in sede europea alla prossima proposta della Commissione di Bruxelles per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti zootecnici, così come la sorte dei quasi 6000 visoni riproduttori chiusi negli aboliti allevamenti per pellicce.

Le associazioni firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano monitoreranno l’attività politica per rappresentare richieste legislative alle Istituzioni, verificare il rispetto degli impegni presi, contrastare eventuali minacce alla fauna selvatica e al benessere degli animali e continueranno con sempre più forza nelle attività che coinvolgono tutta la cittadinanza, per gli animali.

*Le associazioni firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano sono: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals

Grimaldi (Avs): Lavoratori Roger da 5 mesi senza stipendio

Inaccettabile che appalti pubblici siano affidati ad aziende dai comportamenti corsari e scorretti sulla pelle di lavoratori e lavoratrici.

“Da 5 mesi 37 lavoratori e lavoratrici della Roger Logistics, in appalto alla RAI per servizi di facchinaggio e manovalanza, non ricevono lo stipendio. Ma qual è il più grande paradosso? Il 30 settembre l’attuale appalto scadrà, eppure la RAI, di fronte ai lavoratori in sciopero a oltranza, ansiosa di non creare disservizi avendo in corso produzioni importanti, ha firmato un contratto con una ditta esterna fino a fine appalto. Si chiama ‘sostituzione momentanea per continuità di servizio’: senza bandire un ulteriore regolare appalto, l’azienda impiega altri manovali e lascia a casa con affitti, mutui e rate da pagare i 37 dipendenti che prestano servizio da 4, 10, addirittura 20 anni. 37 famiglie che già da mesi ingoiano solo ingiustizia e pagano materialmente l’irresponsabilità e le irregolarità di altri. Per loro solo lettere di licenziamento con la comunicazione di un prossimo cambio appalto e di una successiva riassunzione, su cui non esiste alcuna certezza” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi appena eletto alla Camera con Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, a proposito della situazione dei dipendenti Roger che da maggio aspettano quattro mensilità più la tredicesima.

“Nessun segnale è arrivato da parte di RAI, a cui le sigle sindacali hanno chiesto un incontro. Non vi sono state rassicurazioni, né l’indicazione di una data per i pagamenti, benché Radiotelevisione italiana S.p.A. si sia impegnata a surrogare i mancati bonifici da parte di Roger” – prosegue Grimaldi. – “Non lo possiamo accettare, soprattutto da un’azienda concessionaria di un servizio pubblico. La strategia aziendale di appoggiarsi sempre più all’esterno con service ha come unici effetti l’aumentano dei costi, la riduzione della qualità del prodotto e continue lesioni dei diritti e riduzione dei salari di lavoratori e lavoratrici”.

“Vorrei entrare in Parlamento raccontando e denunciando subito questa storia, chiedendo che si metta la RAI di fronte ai propri obblighi: mantenere le promesse fatte ai lavoratori e alle lavoratrici e procedere a un nuovo regolare appalto che garantisca le clausole sociali e il rientro in servizio dei 37 dipendenti” – conclude Grimaldi. – “Ma non solo: vicende come questa non dovrebbero più avvenire, eppure in Italia le sentiamo ogni giorno. Come è possibile? Troppe aziende e troppe cooperative agiscono indisturbate con comportamenti corsari, scorretti, a volte vessatori nei confronti dei dipendenti. È il momento di indagare e far venire alla luce una situazione di diffusa impunità e lesione dei diritti di chi lavora”.

Cerutti (Lega Salvini Piemonte): “I fondi per il nuovo ponte sul Ceronda”

“Il ponte prenderà il posto del Castellamonte sono un successo che la Lega rivendica a ogni livello”

Trasferito dalla Regione Piemonte alla Città metropolitana di Torino il finanziamento di 3,9 milioni di euro necessario all’abbattimento e alla successiva ricostruzione del ponte Castellamonte sul Ceronda a Venaria Reale.

“Una decisione attesa da tempo e che rappresenta una vittoria politica della Lega a ogni livello – commenta il vicecapogruppo regionale della Lega Salvini Piemonte Andrea Cerutti -. Come consigliere regionale del territorio, ho seguito l’iter di approvazione di questo provvedimento durante tutte le fasi della sua procedura, sin dall’approvazione del ‘Decreto ponti’ che ha garantito le risorse necessarie per un intervento che non poteva essere ulteriormente rimandato. Una partita, quella del ‘Decreto ponti, della quale è stato protagonista l’onorevole leghista Alessandro Benvenuto, parlamentare del territorio meritatamente rieletto alla Camera nelle elezioni del 25 settembre. E un grazie va anche al sindaco di Venaria Fabio Giulivi e alla sua giunta di cui la Lega è forza trainante, che tra le priorità hanno appunto individuato quella di realizzare un nuovo ponte sul Cerdonda che sia sicuro e che diventi la nuova porta d’accesso alla Reale e alle sue bellezze attraverso la Provinciale 1 delle Valli di Lanzo”.

“Non dimentichiamoci – ricorda ancora il vicecapogruppo Andrea Cerutti – che, al di là delle proteste dei soliti noti capaci di dire no a qualsiasi progetto, il ponte Castellamonte è stato infatti giudicato inadatto e pericoloso da relazioni tecniche terze e imparziali. In altri termini, potrebbe trasformarsi in un ‘tappo’ in caso di un’alluvione del Ceronda, con effetti drammatici e facilmente immaginabili. Demolirlo significa mettere in sicurezza le nostre comunità. Una priorità assoluta per il buon governo del territorio della Lega”.

“Ottimo esordio per il Terzo Polo nei 22 comuni del Chierese-Carmagnolese”

La lista Azione-ItaliaViva-Calenda ha superato al suo debutto il 10% dei voti validi ottenendo una risposta positiva dal Chierese-Carmagnolese.

Sono risultati eletti i due candidati capolista nel proporzionale sia al Senato che alla Camera dei Deputati Ivan Scalfarotto e Daniela Ruffino.

Alla Camera Il miglior risultato 17,54% si è registrato a Pino Torinese, il peggiore a Santena con il 6,87%. Risultati oltre la doppia cifra a Pecetto, Baldissero, Pavarolo, Lombriasco, Chieri, Marentino e Moriondo, in linea con la media nazionale a Carmagnola e Poirino.

Si tratta di un ottimo risultato se consideriamo che la lista è nata dalla “fusione fredda” tra Azione e Italia Viva poco prima dell’avvio della campagna elettorale. Campagna che è stata un’esperienza entusiasmante, vissuta fra i cittadini nei mercati, nella quale abbiamo lavorato insieme, trottando e divertendoci, militanti di Azione ed Italia Viva, integrandoci al punto che ci siamo dimenticati delle rispettive provenienze. Abbiamo creato in modo naturale la casa dei riformisti, un progetto solido che dobbiamo far crescere, partendo dalla presenza sui territori, ascoltandone le istanze e condividendo le nostre idee improntate alla massima concretezza e fattibilità.

Dall’analisi del voto emerge che la fascia di elettori che ci ha scelto di più si colloca fra i 18 ei 24 anni e questo ci fa ben sperare per il futuro e premia la prospettiva della nostra proposta.

Non abbiamo fatto promesse mirabolanti, ma abbiamo indicato le riforme possibili a partire da scuola e sanità per migliorare la qualità della vita di tutti. Siamo certi che questo stile molto “sabaudo” e pragmatico ci premierà perché già nei prossimi mesi molti nodi verranno al pettine e le promesse mirabolanti che oggi hanno premiato i populisti dovranno fare i conti con la realtà.

Ci attende un lungo cammino: il campionato inizia adesso per ora ci siamo qualificati a pieni voti.

Cristina Peddis

Segreteria di “Azione” – Città metropolitana di Torino

Pier Antonio Pasquero

Referente Italia-Viva del Chierese-Carmagnolese

Merlo: Torino e Piemonte, ora si riparte dal Centro

“Il risultato importante e significativo ottenuto da Azione-Italia Viva a Torino e provincia e nell’intero Piemonte conferma che esiste un grande spazio politico al ‘Centro’.

E in vista dei prossimi appuntamenti elettorali – comunali e soprattutto regionale – è del tutto ovvio che
occorrerà fare i conti con questo soggetto politico che proprio nel Piemonte ha avuto un risultato
politico ed elettorale di tutto rilievo.Un consenso frutto di un messaggio politico preciso accompagnato da un forte radicamento
territoriale. Si tratta, adesso, di irrobustire ed affinare ulteriormente questo progetto politico e far
sì che diventi un punto di riferimento insostituibile per chi vuol competere realmente alle prossime
elezioni locali. È del tutto ovvio, nonchè scontato, che chi pensa di costruire un progetto politico
democratico e riformista in Piemonte e che non sia condizionato dal populismo dei 5 stelle e da
ogni approccio massimalista ed estremista, dovrà avviare un dialogo con il nuovo partito di
‘Centro’ guidato a livello nazionale da Matteo Renzi e Carlo Calenda”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, esponente Italia Viva.

Vedremo se Torino e il Piemonte conteranno di più

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Nessun dubbio su chi ha vinto e perso le elezioni. Giorgia Meloni la vincente, il perdente Enrico Letta.

Talmente netta la vittoria che Giorgia Meloni sarà incaricata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima donna Presidente del Consiglio  nella storia d’Italia. Talmente netta la sconfitta che Enrico Letta vuole convocare il Congresso del PD e non più ripresentarsi. Magari riprenderà a fare il pendolare con Parigi. Professore e parlamentare. Ad ognuno il suo compito.
Ovviamente non finisce qui. Matteo Salvini da Capitano è stato degradato a caporale di giornata e Giorgetti, scuotendo la testa: te l’avevo detto Matteuccio, dovevi aspettare.
Immortale il Berlusca che con gli stessi voti di Calenda avrà il doppio dei seggi sia in Senato sia alla Camera. Altro ” giuggiolante ” e’ Conte che in un sol colpo va al 15 % fa fuori definitivamente Casaleggio Junior e mette in un angolino Beppe Grillo. Primo partito nel sud, che all’unisono  dice: non toccate il reddito di cittadinanza. Chi pagherà il conto finale? Questo è un problema non loro.
Gli altri. Frattaglie. Ed il povero Giggino Di Maio da ministro degli Esteri a disoccupato.
Capita. Il risultato in Piemonte e a Torino non è da meno. Oramai la delegazione Pd – centro sinistra è ridotta al lumicino. Quattro amici al Bar capitanati dalla veterana Anna Rossomando e il Prof Andrea Giorgis, unico che conquista il collegio. La Montaruli di Fdi sbaraglia il pezzo da novanta Lepri. Barriera di Milano da quartiere rosso a quartiere grigiastro. Stesso film in zona ovest. Rivoli Collegno, Grugliasco. Gariglio umiliato dalla Maccanti. Dieci punti sotto. E la notte dei lunghi coltelli, nel Pd è già cominciata. Chi non è stato eletto incolpa altri della propria sconfitta. Classico. Penso che sia la prima volta che il dato di Torino e Piemonte sia in linea con il dato nazionale. Pessimo il nazionale, pessimo quello locale. Il 90 % dei parlamentari e senatori del Piemonte è del centro destra. Vedremo se saranno capaci ed avranno voglia di rappresentare gli interessi dei piemontesi e torinesi. Addirittura si parla di Guido  Crosetto sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Centro Destra che ha una maggioranza schiacciante e non farà toccare il boccino all’opposizione. A questo punto merita una segnalazione la nostra “amata” ex Sindaca Chiara Appendino: voglio fare la deputata. Ha fatto la deputata.
Anche Grimaldi eletto. Ora dovrà scegliere tra consiglio regionale e Parlamento.
Gli altri partiti? Inesistenti. Prossimo appuntamento. Vedremo se e quanti piemontesi andranno al governo. Dunque capiremo se la nostra regione, potrà contare qualcosa o niente. Vedremo.

Patrizio Tosetto