politica- Pagina 166

Gallo (Pd): “consenso dei primari su nuovo ospedale avvalora la scelta della Pellerina”

<Il consenso espresso dai ventuno primari degli Ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia nella lettera resa pubblica in queste ore conferma la bontà della scelta del Comune  circa l’individuazione dell’area tra il Parco della Pellerina e corso Lecce.
<E’una posizione che come gruppo regionale abbiamo sostenuto fin dall’inizio e che abbiamo confermato con convinzione soprattutto dopo aver ben valutato ogni impatto sul territorio>
<La posizione di chi in Ospedale lavora ogni giorno e che vive quell’area con attenzione non può che darci ragione nel perseguire la realizzazione del progetto.
Ora e’ il momento di accellerare per avviare il progetto e l’iter per acquisire i soldi Inail>
Lo dichiara il presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale.

In memoria di Gian Piero Clement

/

Gian Piero Clement, figura di spicco della sinistra piemontese è morto nella sua casa di Pinerolo dove era nato il 5 dicembre del 1957. Da tempo combatteva con determinazione e coraggio contro una grave malattia. Militante e dirigente di Rifondazione Comunista era stato assessore comunale allo Sport e vicesindaco di Pinerolo oltre che consigliere regionale dal 2005 al 2010. A Palazzo Lascaris aveva ricoperto il ruolo di Presidente del gruppo di Rifondazione. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare con lui, apprezzandone la passione e l’impegno a concentrare gli sforzi verso i più deboli e la parte meno tutelata della società, la sobrietà, lo sguardo severo e l’inquietudine. Ci mancherà la sua libertà di pensiero e credo proprio che la sua scomparsa interroghi tutti noi sul bisogno di una riflessione profonda su cosa è stata la cultura e l’identità della sinistra e sulla natura della politica. Ripensando a Gian Piero mi è venuta in mente una delle più belle definizioni della parola “compagno” che mi sia mai capitato di leggere. Scriveva nel 2007 Mario Rigoni Stern : “ è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino ‘cum panis’ che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze”. Così è stato per Gian Piero Clement. E così lo voglio ricordare insieme a coloro che sapranno continuare la sua lotta e il suo impegno.

Marco Travaglini

Rifondazione: addio ad Andrea Clement

Questa mattina ci è giunta la notizia della scomparsa del compagno Gian Piero Clement. Una dolorosa notizia  che seppur attesa per la gravità della malattia che lo ha colpito, ci ha turbati profondamente.
Gian Piero ha lottato con la determinazione e la speranza che lo hanno caratterizzato tutta la vita.
Iscritto in gioventù a Democrazia Proletaria,  è stato un combattivo delegato sindacale in SKF, prima per la Fim-Cisl e poi tra i fondatori dell’Associazione Lavoratori Pinerolesi. Negli anni successivi, con la SKF che lo aveva minacciato di licenziamento, cominciò a fare politica fuori dalla fabbrica, nelle fila di Rifondazione Comunista: Consigliere comunale e assessore a Pinerolo e poi consigliere e capogruppo di Rifondazione Comunista in Regione Piemonte.
Così lo ricordano i compagni del circolo di Rifondazione Comunista di Pinerolo: “combattivo, determinato, speranzoso e nello stesso tempo responsabile ed attento agli altri, partecipe fino in fondo della sua comunità. Perché Gian Piero ha lottato e rischiato di persona tutta la vita ma non ha mai avuto quelle tentazioni narcisistiche che caratterizzano sovente che fa politica in prima linea. Gian Piero è sempre stato e si è sempre percepito come un uomo della sua comunità: la comunità delle compagne e dei compagni comunisti, la comunità del mondo del lavoro, la comunità pinerolese, in cui era inserito come nessun altro ed a cui era fortemente legato.  Non a caso, il 25 aprile, con la malattia che lo aveva già pesantemente aggredito, ha voluto partecipare, come sempre aveva fatto, alla manifestazione del 25 aprile a Pinerolo.”
Un abbraccio a Miranda, ai figli e a tutti i suoi cari.
Ciao Gian, la terra ti sia lieve, il tuo ricordo continuerà a vivere nei nostri cuori e nelle lotte per la liberazione degli uomini e delle donne.
Comitato Regionale Prc-Se Piemonte
Federazione Provinciale Prc-Se Torino

Fine Vita, Piemonte vicino al traguardo delle 8.000 firme

L’Avv. Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni sarà a Torino Domenica 7 maggio dalle 15 alle 17 in Piazza San Carlo. Con lei Davide Di Mauro, coordinatore raccolta firme in Piemonte, membro della Cellula Torino e altri rappresentanti della Cellula locale insieme ai volontari che in queste settimane si sono spesi per la raccolta. 

A questo link il dettaglio di tutti i tavoli dove è possibile firmare in Piemonte

Oltre 7000 le firme raccolte in un paio di mesi, dopo il lancio nel mese di marzo della campagna Liberi Subito, la proposta di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni nel rispetto della “sentenza Cappato” n. 242/19 della Corte Costituzionale al fine di regolamentare la procedura di verifica delle condizioni e delle modalità che alla luce del giudicato costituzionale rendono lecito l’aiuto medico alla morte volontaria nel rispetto delle competenze regionali. Il traguardo delle 8000 mila adesioni da raccogliere per legge entro sei mesi, dunque entro settembre, è a un passo.

L’intenzione è quella di arrivare a una normativa di attuazione (procedure e tempi) per accedere ad una morte volontaria attraverso l’auto somministrazione per la persona  del farmaco letale per la persona che effettua tale scelta. Al raggiungimento delle firme, la proposta di legge, dopo il deposito, sarà sottoposta alla commissione di garanzia che esprimerà un parere consultivo, poi, sull’ammissibilità, la valutazione passa all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.

“Il numero delle firme raccolte ad oggi è un primo segnale di attenzione importante, che ci conferma l’importanza di andare avanti per dare risposta a una grande questione sociale rimossa dal Parlamento e dai capi dei grandi partiti: quella della qualità del vivere e della libertà di scelta fino alla fine della vita. I tavolini di raccolta firme nelle strade del Piemonte rappresentano la vera sede -al tempo stesso umile e insostituibile- di confronto politico per chi vuole affrontare il tema del fine vita con concretezza e fuori da ogni filtro ideologico o strumentalizzazione partitica”, hanno commentato Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni.

Associazione Luca Coscioni

Giachino: la Diga di Genova occasione anche per Torino

Rilancerà lo sviluppo di tutto il Nord Ovest. Per Torino e per il Piemonte una grande occasione da cogliere. Un premio per l’accelerazione dei lavori.

L’avvio dei lavori per la costruzione della Nuova Diga foranea al porto di Genova, il primo porto italiano è una cosa importante per il rilancio della nostra economia che viene da quasi venticinque anni di stagnazione e con un Debito Pubblico molto elevato.
La Diga non è una infrastruttura qualsiasi perché a differenza di altre che riducono solo i tempi di percorrenza o aumentano la sicurezza, la Nuova Diga , come fu per il Canale di Suez, sposta traffici commerciali e turistici e quindi porterà nuovo sviluppo economico e nuovi posti di lavoro per il nostro Paese. Le infrastrutture fanno parte della VISION di un Paese e come il Primo Traforo del Frejus nelle intenzioni di Cavour avrebbe portato sviluppo a un Paese che aveva un PIL molto più basso degli altri a paesi europei (1/4 di quello inglese), così la Nuova Diga consentirà l’aumento delle importazioni e delle esportazioni e il ritorno ad una crescita importante per la economia del Nord Ovest.
La crescita della attività portuale porterà sviluppo e lavoro non solo a Genova ma anche in Piemonte , Lombardia , in tutto il Nord Ovest che negli ultimi anni è stato superato dalla maggiore crescita del Nord Est.
Degli attuali 130.000 posti di lavoro generati direttamente o indirettamente dal porto di Genova solo il  55% sono occupati a Genova ma secondo uno Studio di Nomisma, 20.000 sono in Piemonte e altri 20-22.000 in Lombardia.
La Nuova Diga consentirà agli armatori e agli spedizionieri di far arrivare la merce Svizzera o quella della Germania del Sud a Genova, risparmiando 2-3 giorni di viaggio sui tempi di trasporto e diminuendo l’inquinamento .
Tra il Piemonte  e la Lombardia si incroceranno i due corridoi ferroviari europei Mediterraneo e Reno Alpi. Attorno a quell’incrocio si insedierà la più grande Area Lofistica del Sud Europa con la creazione di nuove aziende e di nuovi posti di lavoro.
La Nuova Diga verrà ultimata nel 2026 e due anni dopo il Terzo Valico mentre la TAV arriverà secondo le ultime indicazioni a Gennaio  2033. Torinesi e piemontesi misurereranno sulla propria  pelle il costo dei ritardi causati dai No Tav e dai blocco dei lavori decretati prima da Toninelli e poi  dal governo giallorosso.
Non sarebbe male immaginare un premio ai manager responsabili della costruzione della TAV perché ogni mese guadagnato darebbe importanti ricadute economiche sulla economia torinese , piemontese e nazionale

Mino GIACHINO 

Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Il Consiglio Comunale celebra la Festa dell’Europa

 

8 maggio
La Presidenza del Consiglio Comunale, in occasione della Festa dell’Europa, celebra la “Giornata dell’Europa” insieme alle ragazze e ai ragazzi della Scuola Altiero Spinelli. L’appuntamento prevede il ritrovo alle ore 14:30 presso Piazza Palazzo di Città con l’esecuzione di alcuni brani a cura della Banda musicale della Polizia Municipale, alla presenza del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Rappresentante del Parlamento Europeo a Milano Maurizio Molinari. Segue un momento ufficiale in Sala Rossa dove la Presidente del Consiglio Comunale di Torino Maria Grazia Grippo, la Console Generale della Romania Ioana Gheorghias e il Segretario del Movimento Federalista Europeo della Sezione di Torino Claudio Mandrino intervengono alla presenza dei Consoli Generali e Onorari dei Paesi dell’Unione Europea presenti a Torino.

Zambaia, Preioni e Mosca (Lega): “Autoriparazioni, proposta di legge al Parlamento” 

 

“Per modificare il Codice delle assicurazioni private e ripristinare un vero libero mercato per il comparto delle carrozzerie”

Da Torino la battaglia politica per una vera libera concorrenza tra le compagnie assicurative e il settore delle autoriparazioni continua a Roma, dove la leghista Sara Zambaia ha presentato una proposta di legge al Parlamento per modificare il Codice delle assicurazioni private e mettere così fine a limitazioni del mercato sempre più stringenti.

“Di fatto – rimarca Sara Zambaia – parlare oggi di libero mercato nel comparto delle autoriparazioni non ha già più senso. Da parte delle compagnie assicurative, infatti, permangono politiche distorsive che generano una vera e propria canalizzazione forzata delle riparazioni. In particolare, questo si realizza mediante strategie di marketing che condizionano pesantemente la libera scelta della carrozzeria da parte dell’assicurato, come contatti di call center o di agenti di assicurazione, allungamento dei tempi di liquidazione o il riconoscimento del diritto a ottenere una riparazione a regola d’arte, o attraverso l’applicazione, nei confronti dell’assicurato, di maggiori franchigie, clausole vessatorie e altri maggiori costi in caso di libera scelta del riparatore di fiducia”.

“La diretta conseguenza di questi meccanismi – aggiunge Zambiaia – è che le imprese non convenzionate si vedono sottrarre commesse da parte di clienti o potenziali clienti indotti a rivolgersi altrove con conseguente forte riduzione della propria attività e dei margini di guadagno. E questo comporta spesso la loro chiusura per mancanza di lavoro. Un’emorragia occupazionale che ho voluto affrontare con forza insieme con i miei colleghi della Lega Alberto Preioni e Michele Mosca e dopo un lungo e proficuo confronto con le principali sigle del settore, come Confartigianato Piemonte, Cna Piemonte, Casartigiani Piemonte e Federcarrozzieri”.

“Quello delle autoriparazioni e delle imprese di carrozzeria – puntualizzano ancora i leghisti Preioni e Mosca – resta un settore fondamentale per il tessuto artigiano italiano, con 20mila attività in tutto il Paese e 2.600 nel solo Piemonte, che danno lavoro a più di 8mila nostri concittadini. Già la crisi energetica e il rincaro delle materie prime hanno messo a forte rischio la loro sopravvivenza. In più, queste dinamiche di canalizzazione forzata che negano la libera concorrenza hanno prodotto altri due ordini di conseguenze. Il primo è che le imprese convenzionate hanno perso la loro capacità di libera determinazione delle tariffe di mano d’opera secondo le regole di mercato, in quanto indotte dalle compagnie di assicurazione ad accettare tariffe al di sotto di quelle normalmente applicate. Il secondo è che per garantirsi margini utili alla sopravvivenza le stesse aziende sono costrette a lavorare sottocosto, sacrificando molte volte la qualità e aumentando direttamente i rischi per chi guida i veicoli così riparati e, in generale, per la circolazione stradale”.

“Il mio testo – sottolinea quindi Zambaia – vuole ripristinare le regole di un mercato libero perché la libera scelta dell’autoriparatore da parte dell’assicurato deve essere un diritto che non può avere eccezioni né deve essere messo in discussione. La mia proposta di legge si pone così due obiettivi principali. Innanzitutto il divieto per le imprese di assicurazione, pena la nullità, di inserire nelle polizze pattuizioni contrattuali afferenti la scelta dell’impresa di autoriparazione e che hanno per oggetto l’introduzione di limitazioni e decadenza negli indennizzi e nei risarcimenti, discriminazioni nei massimali e nelle franchigie, penali o rivalse di qualsiasi natura. Quindi, disporre a carico delle imprese di assicurazione che offrono direttamente, indirettamente o tramite convenzioni la riparazione dei veicoli l’onere di comunicare preventivamente al contraente o al danneggiato se viene effettuata la riparazione o la sostituzione della parte danneggiata, se la sostituzione avviene con ricambi prodotti dalla casa madre o con ricambi equivalenti e, infine, la tecnica di esecuzione della riparazione nel caso di danni estetici o provocati da eventi atmosferici e naturali”.

Italia Lib Pop, caso Rear: “garantismo, ma si faccia chiarezza per Torino”

L’inchiesta che sta facendo molto rumore sui media e che coinvolge la Rear, l’OnLaus e che, probabilmente, si allargherà ad altri esponenti pubblici cittadini, apre una questione molto delicata per Torino, la sua Giunta ed il PD Torinese, coinvolgendo notevoli interessi pubblici. 
“Al netto del dovuto garantismo ed in attesa che tutta la vicenda proceda nel suo corso giudiziario, ci sarebbe da fare chiarezza tra le tante commistioni tra la Rear e la Giunta Comunale“, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare.
Numerosi sarebbero i legami tra Palazzo Civico e la Cooperativa, tra cui l’Assessore allo Sport ed ai grandi Eventi, dipendente in aspettativa, e la Presidente del Consiglio Comunale, che si è occupata di Comunicazione per la stessa fino allo scorso anno.
“Nell’interesse pubblico della Città, nonché in quello dei diretti interessati, sarebbe opportuno chiarire al più presto la situazione, ricordando anche i numerosi contratti pubblici gestiti da Rear e che, oltre il circuito museale, coinvolgono proprio gli Eventi Pubblici, di cui un socio e dipendente della stessa è Assessore in carica”, aggiunge Desirò.
Ciò che risulta più evidente, ad un anno e mezzo dall’inizio dell’incarico, è stata la scelta poco opportuna di affidare la delega ai Grandi Eventi a chi aveva ed ha rapporti di lavoro ed interesse privato con una società che fornisce i propri servizi in questo ambito. A questo punto, sarebbe almeno opportuna una sospensione cautelativa della delega, in attesa che le posizioni vengano chiarite.
Si tratta di una questione di trasparenza nei confronti della cittadinanza davanti ad un’inchiesta delicata e che potrebbe svelare scenari delicati riguardanti la gestione della cosa pubblica.
Italia Liberale e Popolare

Fissolo (Moderati): Enti che vogliono la stessa cosa. Ma non si parlano

La prima fermata utile del 74 per raggiungere la Motorizzazione Civile dista 500 metri a piedi dagli uffici, che sono pronti a investire per crearne una più vicina. Il Comune è d’accordo. Si direbbe comunione di intenti, solo che l’uno attende l’altra, e viceversa.
Stallo. Da tre anni la Motorizzazione Civile evidenzia una problematica relativa al carente collegamento del servizio di trasporto pubblico locale ai propri uffici, siti in via Bertani 41, nella Circoscrizione 2. La fermata più vicina richiede 6 minuti di cammino e l’assenza di un collegamento diretto, stante gli elevati flussi di accesso da parte degli utenti agli Uffici della Motorizzazione civile, rappresenta una criticità significativa sia in termini di traffico sia in termini di inquinamento ambientale.
Da tre anni il Comune si dice favorevole alla creazione di una fermata più vicina, avendo anche ricevuto una nota della Dirigente responsabile della Motorizzazione, che ha confermato che gli oneri per la predisposizione della nuova fermata antistante gli uffici della Motorizzazione saranno assunti dalla Motorizzazione stessa.
E allora, dove sta il problema di questo stallo? Uno attende la prima mossa dell’altra, e viceversa. Per questo oggi chiedo al Comune di avanzare in questo percorso, tramite una mozione in cui lo si impegna a realizzare una fermata di linea dedicata.
Simone Fissolo
Capogruppo dei Moderati
Comune di Torino