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Ambiente, Tovaglieri (Lega) porta il caso Piemonte a Strasburgo

“ECO-FOLLIE UE DANNEGGIANO LAVORATORI E FAMIGLIE, GOVERNO CDX DIFENDE TASCHE ITALIANI”

 “Quando gli amministratori locali si sforzano di applicare nei territori i provvedimenti folli e ideologici decisi nei palazzi di Bruxelles, i risultati sono inevitabilmente disastrosi e a farne le spese sono sempre i cittadini. In Piemonte, per esempio, per colpa delle follie europee, 140 mila lavoratori e famiglie, che possiedono auto relativamente recenti, parliamo di auto che hanno solo otto anni, come i diesel euro 5 immatricolati fino al 2015, hanno rischiato da un giorno con l’altro di perdere il diritto alla mobilità, e quindi il sacrosanto diritto al lavoro. Fortunatamente in Italia c’è un governo di centro-destra che, grazie al pressing della Lega, ha scongiurato questa assurdità europea, rinviando con un decreto il blocco delle auto diesel euro 5 in Piemonte e in tutto il bacino padano, consentendo così al motore dell’economia italiana di continuare a correre. Questo governo, lontano anni luce dall’ambientalismo da salotto, difenderà sempre le tasche degli italiani perché la sostenibilità ambientale non può esistere senza quella sociale ed economica”.

Così Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione Industria ed Energia, intervenuta ieri sera nella seduta plenaria del Parlamento europeo.

Magliano: “Fino a 1.200 euro per un baby sitter? I bonus funzionano”

Siano introdotti anche in Piemonte
Lo chiederò con un Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris: gli esempi positivi di Lazio e Liguria dimostrano l’efficacia di una simile misura, fondamentale a maggior ragione alla luce del recente e consistente aumento dei costi, stimato da Yoopies sui 1.200 euro al mese per famiglia.



L’inflazione non risparmia il servizio di baby sitting, necessario per un numero crescente di famiglie piemontesi, che anzi devono farsi carico, secondo la più recente statistica (agosto 2023) del sito specializzato Yoopies, di costi superiori alla media nazionale. Da tempo consapevoli di quanto questa voce incida sempre più pesantemente sui bilanci delle famiglie piemontesi, gravati da due anni di inflazione, abbiamo come Moderati presentato, in Consiglio Regionale del Piemonte, un Ordine del Giorno che chiederà nuove ed efficaci misure per garantire una reale conciliazione dei tempi di vita e lavoro con l’introduzione di contributi per l’acquisto di servizi di baby sitting: una strada già intrapresa, con risultati positivi, da Regioni quali Lazio e Liguria. Il Piemonte ha già introdotto, per quanto riguarda la domiciliarità, il bonus Scelta Sociale: è giusto e sensato immaginare una misura analoga anche per il servizio di baby sitting. La nascita di un figlio ha un impatto economico rilevante e comporta la crescita delle spese sostenute dalla famiglia. A questi dati di fatto, si aggiunge in molti casi una carenza di servizi, a partire da quelli per la prima infanzia, a disposizione della famiglia. Anche con misure di questo tipo si possono sostenere le famiglie che hanno scelto di mettere al mondo dei figli, in un contesto di crisi economica, di inflazione e nel quale il livello medio di povertà familiare è pari al 7,5% a livello nazionale, aumentando – secondo le cifre pubblicate da Istat – fino  al 22,6% nelle famiglie numerose.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Fratelli d’Italia: Marijuana nei giardini di via Valgioie

È QUESTA ”LA BIODIVERSITÀ” DELL’AMMINISTRAZIONE?

Nella giornata di oggi è stata ritrovata una pianta di Marijuana nei giardini Rapisarda di via Valgioie. Sul punto sono intervenuti il consigliere Luca Maggia e il capogruppo Raffaele Marascio, rappresentanti di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4, attaccando l’amministrazione per l’ennesimo episodio sintomo di abbandono e degrado.

”Non tagliano l’erba per tutelare la biodiversità, dicono. Ecco i risultati: una pianta di Marijuana nel bel mezzo dei giardini Rapisarda di via Valgioie” – dichiarano il consigliere Luca Maggia e il capogruppo Raffaele Marascio, rappresentanti di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 – ”La noncuranza dell’amministrazione rispetto al verde pubblico continua, con sfalci tardivi e giardini abbandonati. Il giardino di via Valgioie peraltro da tempo nelle ore notturne è frequentato da spacciatori, fatto che rende ancora più grave la presenza di una pianta di una sostanza stupefacente illegale in quell’area, come se quella zona fosse terra di nessuno” – proseguono – ” Del resto molti membri dell’amministrazione si sono sempre detti favorevoli alle legalizzazione della cannabis, almeno in questo dimostrano coerenza” – concludono ironicamente.

Raffaele Marascio

Capogruppo FDI Circoscrizione 4

Canalis (Pd): “Decreto Caivano, ma in Piemonte affossati i servizi sociali”

CANALIS (PD): “LA DESTRA E’ INCOERENTE”.

Con una mano il governo Meloni inasprisce le pene e si ripromette di togliere con più facilità la patria potestà ai genitori, e con l’altra taglia i fondi per il settore sociale, sanitario ed educativo e promuove Allontanamento zero.

 

 I fatti di Palermo e Caivano scuotono le nostre coscienze di politici, ma soprattutto di adulti, vista la giovane età dei perseguiti. Occorrono provvedimenti giudiziari severi e puntuali, ma occorre altresì un investimento educativo e sociale più massiccio, a partire dall’infanzia, per educare all’affettività e alla relazione, con maggiori fondi per le famiglie fragili, per le scuole e per il terzo settore di carattere educativo e sociale. 

Da un lato il governo Meloni inasprisce le pene e si ripromette di togliere con più facilità la patria potestà ai genitori, e dall’altro lato taglia i fondi per i settori sociale, sanitario ed educativo e promuove nelle regioni leggi come Allontanamento zero che rallentano e limitano le scelte dei servizi sociali e giudiziari in merito agli allontanamenti dei minori dalle famiglie inadeguate.

C’è una contraddizione molto grave e un evidente tentativo di coprire le proprie mancanze con il ricorso alla mera repressione.

In particolare, in Piemonte la giunta Cirio sta dimostrando indifferenza verso le serie difficoltà di bilancio dei 47 EEGG-enti gestori delle funzioni socio assistenziali (chiamati anche consorzi socio assistenziali), che gestiscono le politiche sociali (anziani, minori, disabilità, povertà, casa) per conto dei i 1.181 comuni piemontesi.

 

Queste difficoltà derivano:

  1. dal nuovo regolamento Isee regionale che impedisce l’utilizzo dell’indennità di accompagnamento per pagare la quota sociale della retta in Rsa, in carico a utenti e comuni
  2. dalla revisione brusca e non preparata del reddito di cittadinanza. Tanti inoccupabili sono rimasti senza nulla e si rivolgono ai comuni e agli enti caritativi per ricevere aiuto
  3. dall’azzeramento del fondo nazionale salva sfratti
  4. dalla legge regionale Allontanamento zero, che su 44 milioni di euro regionali annui per gli EEGG, ne vincola 20 alla prevenzione degli allontanamenti, anche nei territori molto anziani. Attenzione, alla prevenzione degli allontanamenti e non ai minori in generale
  5. dall’inflazione, dal caro energia e dall’aumento dei tassi sui mutui
  6. dai tagli alla sanità del governo Meloni, che si ripercuotono anche sul sociale, e dall’assenza di misure strutturali e tempestive per alzare i salari

Il combinato disposto tra:

 

  1. i tagli e i ritardi nazionali del governo Meloni
  2. la revisione regionale del regolamento Isee
  3. la legge regionale Allontanamento zero 

rischia di far saltare le politiche sociali in Piemonte. Altrochè decreto Caivano!

 

Monica CANALIS – consigliera regionale PD

Festa Pd, Grassano: “La 3 c’è!”

La 3 c’è!

In un momento di grande disaffezione politica nazionale e di riflesso anche a Torino(una grande percentuale di persone rifiuta di recarsi alle urne),la festa dell’Unità,con protagonista il Partito Democratico torinese,registra una controtendenza che lascia ben sperare per il presente ed anche l’immediato futuro:un gran numero di persone si reca ad assistere ai dibattiti politici del Partito Democratico.
Protagonisti assoluti i volontari,gli iscritti,gli eletti ed i tanti curiosi che si aggirano presso le aree della festa per capire e carpire il segreto di questa sentita partecipazione.
Grande successo ha avuto la cena organizzata,nella serata dell’11 settembre,organizzata dalla Segreteria del circolo PD 3 Carpanini magistralmente guidato dal Segretario Antonio Caprì con la partecipazione di ben 67 persone,tra cui le consigliere ed i consiglieri circoscrizionali, sapientemente guidati dalla Presidente Francesca Troise.
La Circoscrizione 3 ed il circolo PD Carpanini,da tanti anni, sono un grande laboratorio politico osservato con attenzione dal resto del PD torinese e metropolitano.Gl’ingredienti di questo bel connubio sono tanti ma giova ricordare, soprattutto,la collaborazione fattiva sulle tematiche più importanti che riguardano i quartieri San Paolo,Cenisia,Pozzo Strada,Cit Turin e Borgata Lesna.
Sicurezza,trasporti,pulizia delle strade,verde pubblico,volontariato…nulla viene trascurato anche se mancano, più del dovuto,le risorse dovute ai tagli governativi e regionali ahinoi sempre più frequenti.La segreteria del circolo PD3 Carpanini collabora fattivamente con la Circoscrizione 3 per risolvere il più velocemente possibile le varie problematiche segnalate dai cittadini riguardo ai vari disagi che si presentano quotidianamente.
Fare squadra e fronte comune:questo è il segreto del successo!

Enzo Grassano

Sarno (Pd): “Quasi un anno per visita cardiologica urgente”

SARNO (PD): “PER UN PAZIENTE COLPITO DA ICTUS, INVALIDO AL 65%. E’ QUESTA LA SANITA’ CHE VUOLE IL PRESIDENTE CIRIO?”

13 settembre 2023 – “Prenotare una visita in Piemonte si trasforma in una vera e propria Odissea anche per chi ha l’urgenza reale, dettata da gravi condizioni di salute, di sottoporsi a un controllo che può fare la differenza e salvargli la vita. Tra le tantissime segnalazioni che arrivano, quotidianamente, al Partito Democratico abbiamo ricevuto quella della figlia di un paziente di 73 anni, con invalidità civile al 65%, che, colpito a Ferragosto da ictus, ricoverato alle Molinette di Torino e dimesso dopo una settimana, avrebbe dovuto, dopo 5 settimane di terapia domiciliare, sottoporsi a un controllo cardiologico urgenteIl primo appuntamento disponibile per una visita cardiologica “con urgenza” è il 16 luglio 2024” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Il Presidente Cirio ripete continuamente che la sanità piemontese rappresenta una priorità per la sua Giunta. Allora com’è possibile che per una vista codificata come urgente si debba attendere quasi un anno? Mentre nella fattispecie i tempi di attesa per la visita routine che la figlia del paziente ha cercato di prenotare inizialmente, i tempi salgono a 1 anno esatto:  settembre 2024. Allarmano, quindi, ma, purtroppo, non stupiscono, i dati del sondaggio dell’Osservatorio Sanità condotto da Nomisma per UniSalute, secondo i quali i torinesi fanno meno accertamenti del necessario, anche rispetto ad altre regioni: il 33% contro un 41% di media nel resto d’Italia. Il dato, oltretutto, è in calo rispetto al 42% del 2022,e in controtendenza rispetto alla crescita registrata dalla media nazionale e dalle altre città oggetto dell’indagine” afferma Sarno.

“La campagna “Stop liste d’attesa” lanciata nell’aprile scorso dal Partito Democratico per tutelare la salute dei cittadini piemontesi in una Regione in cui i tempi d’attesa per visite e esami sono troppo lunghi e spingono coloro che possono permetterselo verso la sanità privata, sta ottenendo tantissime adesioni: una prova di come la sanità pubblica sia da tutelare e ridisegnare! Occorrono investimenti e occorrono assunzioni! Non permetteremo che accedano alle cure solo coloro che possono permetterselo. La salute è un diritto universale e come tale deve essere difeso” prosegue Sarno.

Interviene, infine, Irene che ha segnalato questo caso: “Credo sia inaccettabile aver dimesso un paziente dopo un ictus con raccomandazione di effettuare le visite di controllo entro poche settimane dalla dimissione senza avergli fissato degli appuntamenti presso la stessa struttura. Ciò comporta dover ricorrere a prenotazioni per esami in regime privato per assicurarsi di effettuare i controlli necessari entro i tempi. Prenotare tramite CUP, nonostante l’urgenza riportata in ricetta medica, per avere un appuntamento dopo 10 mesi è rischioso per il paziente”.

 

Alessandro Stecco (Lega): “cure domiciliari fuori regione per i disabili gravissimi”

La Regione Piemonte ha raggiunto un importante traguardo nella tutela della salute e del benessere delle persone non autosufficienti, grazie all’approvazione odierna della proposta presentata dal presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco.

“La legge  – spiega il medico e professore universitario Alessandro Stecco – è finalizzata a garantire la continuità delle cure sanitarie domiciliari per coloro come i disabili gravissimi che ne hanno diritto e che si spostino temporaneamente in una regione diversa da quella di residenza.
Abbiamo lavorato per favorire la collaborazione e il raccordo tra enti e i servizi, al fine di assicurare una gestione adeguata dell’assistenza a domicilio, oltre che a semplificare i procedimenti di richiesta di cure sanitarie domiciliari fuori regione, per esempio attraverso l’implementazione di sportelli telematici gestiti dalle Aziende sanitarie locali di residenza”.

“I destinatari della legge – prosegue il neuro radiologo vercellese Stecco – sono i soggetti residenti in Piemonte, non autosufficienti, in condizioni di fragilità o con patologie in atto, che già usufruiscono di cure sanitarie a domicilio. Costoro, in caso di temporaneo spostamento in un’altra regione, hanno bisogno che le stesse prestazioni sanitarie ricevute nella regione di residenza vengano garantite dall’azienda sanitaria territoriale competente della regione ospitante. Siamo fiduciosi che tale normativa rappresenti un significativo passo avanti nel garantire un’adeguata assistenza sanitaria domiciliare, anche durante i temporanei spostamenti delle persone non autosufficienti, contribuendo così a migliorare la qualità della vita e la salute di tutti i cittadini piemontesi”.

Gallo (PD) “Dalla Regione nessuno stanziamento per Bardonecchia”

Nonostante le risorse per la gestione delle emergenze. I territori lasciati soli in attesa del Governo.
<Dalla Regione nessuno stanziamento per Bardonecchia, nonostante sia stato previsto nell’ultimo bilancio un fondo per le emergenze. Questo significa che i territori colpiti dalla piena del 13 agosto scorso non vedranno nulla fino a che non arriverà il sostegno del Governo>
Lo dichiara il presidente del gruppo PD Raffaele Gallo a margine della risposta ottenuta in aula dall’assessore Gabusi all’interrogazione che chiedeva quando saranno stanziati aiuti economici per la città di Bardonecchia, utili al ripristino di quanto danneggiato o distrutto dalla frana del 13 agosto scorso.
<Nonostante la Città, a seguito delle piene del 2004 e del 2009 si sia attrezzata con opere di contenimento lungo il percorso del fiume – ricorda Gallo – il direttore generale dell’ Arpa ha sottolineato come sia importante investire ulteriormente anche per trattenere i detriti lungo la montagna, oltre che su una opportuna campagna di informazione su rischi e comportamenti in caso di frane .
<Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia attraverso lo stanziamento di fondi regionali – sottolinea il presidente del gruppo PD – ricordando come nel bilancio di previsione finanziario regionale sono stanziate risorse proprio per la gestione delle emergenze>.
<Grazie alla grande volontà dell’amministrazione, dei volontari, dei cittadini a quasi un mese dall’esondazione, a Bardonecchia stanno proseguendo gli interventi per riportare il paese alla situazione precedente alla piena e gran parte delle attività e dei servizi sono già stati ripristinati. – conclude Gallo – Questo non deve in nessun modo far pensare che i problemi siano risolti. Occorre da subito aiutare economicamente la Città a tornare alla piena normalità e dispiace notare come anche in questo caso le scelte della Giunta siano insoddisfacenti>.

Giachino: “Relazione Aurorità dei trasporti, peccato che di Torino ci fossi solo io”

La Autorità dei trasporti arrivata a Torino 10 anni fa, dopo una  grande operazione parlamentare messa in moto dalla mia proposta è che vide favorevoli la presidente degli Industriali, Licia Mattioli, Roberto Cota, Piero Fassino, i parlamentari Malan,  Esposito, Zenoni, Merlo, oggi ha presentato in Parlamento la relazione della sua attività molto importante perché regola la attività di aeroporti, Ferrovie,  autostrade, collegamenti marittimi e trasporto pubblico locale.  Nella relazione del Presidente Zaccheo si trova in pratica  lo stato dei trasporti italiani . La relazione stampata e quindi terminata 1 mese fa purtroppo non tiene conto della emergenza trafori causata dalla frana in territorio francese della fine di agosto e della prossima  chiusura  del traforo del Bianco per manutenzione straordinaria. Visti i ritardi della  TAV , le Alpi sono diventate la vera emergenza e  priorità dei trasporti e della economia del nostro Paese  che  esporta per 3/4 in Europa.
Una relazione importante per Governo Parlamento Regioni e Comuni. Peccata la assenza della Citta di Torino. Se Lo Russo vuole sono a disposizione gratuitamente con le mie  valutazioni  perché ormai è evidente economia e società dipendono dai trasporti e dalla logistica.

Mino Giachino responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Grattacielo Piemonte: Radicali e Pd annunciano interrogazione su acqua potabile

 VALLE (PD) E E BONI (RADICALI ITALIANI): “L’ACQUA NON È POTABILE? SI DOVEVA VERIFICARLO PRIMA DI TRASFERIRE IL PERSONALE”

 

«Mentre prosegue il trasferimento dei dipendenti verso il grattacielo della Regione, sono ancora troppe le criticità denunciate dai sindacati e dalle opposizioni: il malfunzionamento degli ascensori, degli impianti idraulici, delle connessioni telematiche e degli impianti di climatizzazione, la loro assenza in porzioni di edificio, l’assenza di defibrillatori. Segnalazioni alle quali la Giunta non ha mai ritenuto di dover rispondere compiutamente né di porvi rimedio (eccetto l’installazione di due defibrillatori). Ora apprendiamo che è stata affidata al laboratorio Medilabor SC l’esecuzione di analisi di potabilità dell’acqua destinata al consumo umano. Questo dimostra che si è trasferito il personale senza neppure sapere se l’acqua al grattacielo si poteva bere! Presenteremo un’Interrogazione, sperando serva a rompere il muro di silenzio della Regione Piemonte. Sarebbe interessante sapere cosa pensa di tutto ciò CONSILIA CFO, l’azienda a cui la Regione aveva affidato il Servizio di gestione integrata della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro (e alla quale a giugno il servizio è stato riaffidato in via diretta per 30 giorni dopo che il Tar aveva annullato la gara). Ecco un’altra domanda per Cirio e Tronzano: chi gestisce oggi il Servizio di gestione integrata della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro? E poi: il Rup dimissionario ha concluso il conto economico necessario per il collaudo che dovrebbe avvenire a giorni? Inoltre, siamo sempre in attesa che la Regione comunichi i risultati definitivi delle indagini compiute dall’ASL Città di Torino sulla presenza di legionella e di gas radon. Una gestione opaca ed irresponsabile espone chi lavora e i visitatori a disagi se non a pericoli. Ma valeva la pena tutto ciò per un taglio di nastro a uso fotografi e telecamere?».

 

Daniele Valle (vicepresidente Consiglio Regionale Piemonte, PD)

Igor Boni (presidente Radicali Italiani):