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Merlo: il Centro non disperda consensi con avventure politiche inconsistenti

Regionali Piemonte

“Il Centro e la ‘politica di Centro’ sono adesso sempre più indispensabili non solo a livello
nazionale ma anche, e soprattutto, a livello locale. Nello specifico a livello regionale. Ma in un
turno elettorale a senso unico, come avviene per il rinnovo della Regione Piemonte, è necessario
non disperdere i consensi e concentrarli in una coalizione che non rinnega il Centro quasi per
ragioni statutarie. Al riguardo, è semplicemente impossibile che nella sinistra della Schlein – cioè
in un partito chiaramente e coerentemente radicale, massimalista ed estremista – e in una
eventuale coalizione con il populismo anti politico e demagogico dei 5 stelle, sia possibile dar
voce alle ragioni politiche di un centro riformista, democratico e di governo.
Per questi semplici motivi, chi crede nelle ragioni politiche, culturali e programmatiche del Centro,
a partire dalla tradizione e dalla cultura dei Popolari che non si rassegnano all’alleanza con i
massimalisti e i populisti, ha il dovere di contribuire al successo di una lista civica e riformista che
sia in grado di recuperare ed esaltare la storia culturale centrista e riformista del nostro paese.
Senza disperdere consensi da un lato e senza avventurarsi in operazioni politiche velleitarie ed
inconsistenti dall’altro”.
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”

Preioni (Lega): Bene investimenti per edilizia sanitaria

Sterile la polemica dell’opposizione

“È fondamentale che la nostra amministrazione regionale possa investire nell’edilizia sanitaria. Malgrado le polemiche, nemmeno la minoranza ha potuto votare contro questo provvedimento, preferendo non partecipare o astenersi. È il segnale del nostro massimo impegno per andare verso una sanità del futuro, per dare nuovi ospedali al nostro territorio. Dopo le criticità acuite dal Covid e l’aumento dei costi nell’edilizia, polemizzare è davvero un esercizio sterile”. Così Alberto Preioni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Piemonte, commenta le polemiche sorte durante il Consiglio, in cui è stato approvato il disegno di legge regionale per realizzare nuove strutture ospedaliere nella Regione Piemonte.

“È chiaro che l’opposizione è già in campagna elettorale – aggiunge -. Ma gli atti legislativi di questa amministrazione sono incontrovertibili. Stiamo procedendo con un programma chiaro, passo dopo passo, malgrado gli anni di stop per la pandemia e i rincari delle materie prime. Si è strutturata l’azienda zero e ci si sta muovendo verso la sanità territoriale. Un esempio è quello del Verbano Cusio Ossola in cui è stato assegnato un appalto integrato perrealizzare le case di comunità e un ospedale, oltre all’investimento di 200 milioni di euro a fondo perduto per rifare gli ospedali di Domodossola e Verbania. Quando ha governato il Pd ha chiuso ospedali e tagliato posti letti, altro che costruire nuove strutture”.

Accossato: associazioni in difficoltà per erogazione contributi

 

LIBERI UGUALI VERDI CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO DELLA CULTURA CON MISURE CONCRETE IMMEDIATE: SI UTILIZZI FINPIEMONTE PER GARANTIRE ANTICIPI E SALDI IN TEMPI RAPIDI.

 

“Sempre più Enti e Associazioni culturali stanno entrando in difficoltà a causa dei tempi di erogazione dei contributi assegnati da parte della Regione, difficoltà aggravata dall’aumento del costo del denaro che pesa sui bilanci in modo sempre più significativo” – afferma Silvana Accossato Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale presentando l’interrogazione urgente in aula.

 

“Le attuali tempistiche e i forti ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio diverse realtà culturali che devono anticipare una buona parte dei costi e devono far affidamento su anticipazioni bancarie sempre più onerose che rischiano di portarle al fallimento – prosegue la capogruppo di LUV che oltre che a chiedere la convocazione del tavolo della cultura chiede “misure urgenti come ad esempio l’utilizzo di Finpiemonte per garantire anticipi e saldi dei contributi in tempi rapidi”.

 

“La giunta ha risposto che ci sta lavorando, ma l’ipotesi, la cui fattibilità sembra tutta da verificare e di non immediata attuazione, di conteggiare gli interessi passivi nel piano finanziario comporterebbe nei fatti una riduzione del sostegno alle attività culturali, sostegno già sempre molto stringato per la miriade di piccole realtà culturali” – conclude Silvana Accossato – sottolineando come la situazione sia drammaticamente urgente e vadano presi provvedimenti immediati.

Magliano: “Disabilità, cane per assistenza non è riconosciuto dalla legge”

I cani guida per persone non vedenti o ipovedenti sono invece tutelati da una specifica Legge dello Stato: ho presentato un Ordine del Giorno affinché sia colmato, sia a livello regionale che nazionale, questo divario (il mio atto è stato inserito nell’ordine del giorno della seduta in corso del Consiglio Regionale del Piemonte).

Il loro contributo è fondamentale, eppure la Legge non li riconosce e non li tutela: sono i cani per assistenza. Tanti e diversi i loro compiti: alcuni sono addestrati per recuperare oggetti caduti, accendere e spegnere gli interruttori, aprire porte e chiudere cassetti; altri, che assistono persone con disabilità uditiva, avvisano il padrone se squilla il telefono, se il bambino piange o chiama, se suona un allarme; altri ancora chiedono aiuto se la persona con diabete o epilessia ha bisogno di un intervento urgente oppure assistono persone con autismo; i cani d’allerta medica sono in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso di necessità, avvisare altre persone. Sarebbe sufficiente sostituire le parole “persona con disabilità o particolari patologie assistite da un cane a questo scopo addestrato” alle parole “privo di vista” al primo Comma dell’Articolo unico della Legge 37/1974 per estendere la normativa e colmare l’attuale divario. Il mio atto di indirizzo, inserito all’ordine del giorno  del Consiglio Regionale, impegnerà la Giunta a promuovere tutte le iniziative necessarie affinché siano equiparati nella normativa, sia a livello regionale che nazionale, i cani d’assistenza per le persone con disabilità o particolari patologie e i cani d’allerta medica ai cani guida per le persone non vedenti e ipovedenti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Giachino al Sindaco: proposte per un Piano di interventi immediati in Barriera di Milano 

Caro Sindaco,
ho visto ieri la Manifestazione sotto il Municipio di un gruppetto di abitanti di Barriera esasperati dalla mancanza di sicurezza, dal degrado del quartiere che arriva a svalutare in modo impressionante il valore delle case , la presenza di spacciatori che come vedo ogni volta che vado a Messa alla Madonna della Pace o quando passo da corso Giulio Cesare si sentono liberi di fare ciò che vogliono e la mancanza di lavoro .
Sono cose note da tempo almeno da quando le ha denunciate con forza il Parroco della Madonna della Pace prima sui giornali, poi dal pulpito e infine nell’incontro in Prefettura del 7 Gennaio 2022 presente l’Arcivescovo Mons. Nosiglia. Purtroppo in quell’incontro Voi sottovalutaste la situazione dichiarando che la situazione non era dissimile da quella di S. Rita e che solo io la stavo strumentalizzando.  In seguito Ti invitai a fare un giro senza scorta nella zona ma purtroppo Tu eri troppo preso da altri problemi.
Era sufficiente ascoltare il grido di dolore dei celebranti la Messa della Domenica alla Pace per sentire il dramma del degrado e delle difficoltà se la Caritas della Chiesa della Pace distribuisce aiuti e pasti a oltre 300 famiglie etc.etc. Quante persone al termine della Messa mi parlavano e mi parlano di lavoro.
La situazione di Barriera va affrontata di petto e complessivamente, non basta aspettare la prossima riunione del Comitato di sicurezza presieduto dal nuovo Prefetto.
Occorre rimettere un presidio di sicurezza come quello che c’era in largo Giulio Cesare perché dopo il giro delle pattuglie la situazione ritorna come prima e temo che con il trasferimento dell’attuale Parroco la situazione peggiori perché gli spacciatori penseranno di essersi levati un peso o un nemico. Occorre predisporre subito , senza aspettare gli esperti americani, un Piano di risanamento e di rilancio del Quartiere insieme alla Circoscrizione coinvolgendo le Banche, le Fondazioni Bancarie, le forze produttive della Città affinché si insedi qualche iniziativa imprenditoriale nella zona . Il lavoro è il miglior disincentivo allo spaccio e il lavoro da speranza a chi non la ha.
Un Piano del genere non potrebbe che essere valutato positivamente dal Governo che potrebbe destinarci qualche milione del PNRR. L’IRES potrebbe lavorare al Piano insieme agli Uffici Comunali. Occorre accelerare la costruzione della Linea 2 perché questo genererà sicuramente posti di lavoro . Convoca presto un incontro in Comune con tutti coloro che sono in grado di dare idee e di fare qualche cosa di concreto. Io sono disponibile a mettere a disposizione la grande esperienza che ho fatto al governo nazionale. Convoca anche Don Stefano Votta e Don Luca Ramello che la situazione conoscono meglio di tutti e che negli ultimi cinque anni hanno fatto molto e concretamente in Barriera.
La gente e i problemi di Barriera non possono più aspettare.
Ti ringrazio molto della attenzione,
Mino Bartolomeo GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Andrea Cane (Lega): “Pronti per investimento edilizia sanitaria del Piemonte”

Arriva l’approvazione del programma di investimento per iniziative urgenti di grande utilità sociale nel settore dell’edilizia sanitaria da parte della Commissione sanità del Consiglio regionale del Piemonte presieduta questa mattina dal Consigliere regionale canavesano Andrea Cane.

“Un passo fondamentale – racconta dopo aver presieduto la seduta il leghista Andrea Cane – per accelerare l’iter che domani ci porterà all’ultimo passaggio con la votazione in Consiglio regionale. Vogliamo essere efficaci e reattivi per sfruttare appieno le risorse per il Piemonte. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 14 settembre 2022, ha stanziato un finanziamento massimo di 1.654.800.000 euro per la costruzione di nuove strutture ospedaliere sul territorio regionale che serviranno anche per le strutture ospedaliere canavesane, presenti e future”.

“Dietro questo risultato c’è un lavoro di concertazione – prosegue Andrea Cane, consigliere regionale impegnato sui temi sanitari – che ha portato la Giunta regionale ad accedere ad un mutuo perché il decreto include le risorse necessarie per la progettazione delle strutture sanitarie, ma non prevede un finanziamento anticipato per avviare queste importanti iniziative. Al fine di garantire la disponibilità dei fondi necessari per l’avvio dei progetti e rispettare la strategia generale di investimenti in edilizia sanitaria, la Regione ha usato ogni strumento disponibile per accelerare sulla creazione di nuovi presidi ospedalieri. Un ulteriore passo avanti è l’autorizzazione alle Aziende sanitarie di accedere al Fondo Cassa depositi e prestiti, per anticipare le spese di investimento necessarie per la redazione della documentazione progettuale. Questo iter ormai in conclusione, che ha visto nella Commissione che ho presieduto un tassello fondamentale, testimonia l’impegno costante della Regione Piemonte nel migliorare e potenziare il settore dell’edilizia sanitaria per garantire ai cittadini piemontesi e canavesani una migliore assistenza e strutture all’avanguardia per il futuro di tutte le nostre famiglie”.

Migranti, Grimaldi (Verdi Sinistra) e Ravinale (SE): Si impieghino immobili vuoti

“I volontari e le volontarie della Croce Rossa stanno svolgendo un lavoro immenso e vanno ringraziati, tuttavia la struttura di via Traves è satura: ci sono già il triplo delle persone rispetto alla capienza; i moduli sono quelli utilizzati per l’‘emergenza freddo’ e di solito ospitano fra le 70 e le 140 persone, numeri che hanno retto fino a qualche settimana fa. Nell’ultima settimana si è arrivati a ospitare 500 persone, con l’apporto di tende e tendoni. A oggi sono 430. Le docce sono solamente due, la Croce Rossa sta allestendo un secondo modulo per installarne altre due, ma ne servirebbero circa 8-10; i bagni da 8 dovrebbero diventare 30. I volontari continuano a pulire gli spazi, ma ci vorrebbe un intervento di Amiat per garantire una pulizia adeguata: servono più raccoglitori e pulizia costante, faccio appello al Sindaco affinché promuova questo intervento” – dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi che questa mattina ha effettuato un sopralluogo nell’hub di smistamento per i migranti di via Traves, a Torino.
“I ragazzi e le ragazze, in gran parte giovanissimi, adulti e una trentina di minori non accompagnati, vengono quasi tutti da Lampedusa, alcuni da Vibo Valentia. Nonostante il dolore, le difficoltà e la situazione inadeguata, il clima nell’hub è buono, i volontari sono vissuti come parte di una famiglia che accoglie e qui le persone sono libere, non ci sono sbarre e gabbie, non si abusa di psicofarmaci e violenza, come troppo spesso nei CPR che il Governo vuole moltiplicare. L’accoglienza deve restare libera e ora speriamo che arrivino alle persone i documenti necessari per avere riconosciuti la dignità e il futuro che cercano nel nostro continente” – aggiunge la Capogruppo di Sinistra Ecologista, Alice Ravinale, che ha effettuato un soprallugo domenica in via Traves con la consigliera delegata della Città Metropolitana Valentina Cera.
“La struttura è allo stremo, tuttavia il Ministero, pur sapendolo, continua a inviare persone. Come è possibile che in tutta Torino e provincia non si trovi uno spazio alternativo a questo, dove le persone sono sistemate in tende da campeggio e container? Il Ministro Piantedosi chiede ai Comuni di censire tutte le occupazioni, anche abitative, per sgomberarle, mentre dovremmo fare l’esatto opposto: censire i troppi immobili vuoti che appartengono a Stato, Regione, Città, Cassa Depositi e Prestiti e anche ai grandi proprietari privati e metterli a disposizione, per offrire un riparo dignitoso alle persone che ne hanno bisogno” – concludono gli esponenti rosso-verdi.

Migranti, Lo Russo: “Il Governo metta a disposizione nuovi siti”

DA PALAZZO CIVICO – Il sindaco Stefano Lo Russo ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Silvio Viale, relativa al centro di accoglienza di via Traves che, da luglio, ospita migranti sbarcati a Lampedusa.

Lo Russo ha ricordato come il Governo, tramite la Prefettura, nel mese di luglio abbia chiesto la disponibilità della struttura, normalmente utilizzata nel periodo invernale per l’ospitalità dei senza fissa dimora, per ospitare i migranti per alcuni giorni.

Ad oggi, nel centro che la Prefettura ha affidato alla Croce Rossa, sono transitate 1700 persone, 1150 sono state smistate nei Cas della città metropolitana, 120 hanno lasciato il centro spontaneamente. Sono 430 quelli ancora presenti, in una struttura concepita per ospitare 120 persone.

Lo Russo ha evidenziato come esistano problemi di gestione operativa e necessità di programmare l’attività per i senza fissa dimora ricordando come il centro dovrebbe tornare alla Città il 30 settembre ma evidenziando come si prospetti la richiesta di una proroga.

Per questo, sono in atto interlocuzioni con il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, al quale ho chiesto il suo personale intervento per avere altri siti nei quali o siano gestiti i flussi migratori da parte del Governo, in modo diverso da quello che sta facendo, o siano consegnati a noi siti idonei ad ospitare i senza fissa dimora. Senza una messa a disposizione di luoghi e senza un cambio di ragionamento, noi veniamo messi in grandissima difficoltà relativamente al fatto che ad oggi siamo sprovvisti di un luogo dove poter attrezzare l’emergenza freddo e ci troviamo in una situazione che non può perdurare”.

Preoccupa, ha sottolineato il Sindaco, l’idea del Governo nazionale e regionale di istituire un Cpr senza comunicarne il luogo. Di fronte alla prospettiva di finire in un Cpr, che è luogo di detenzione, queste persone fuori da un percorso legato ai Cas, potrebbero lasciare il centro di accoglienza, creando ulteriori problemi per la Città. Auspico una presa di coscienza delle problematiche che riguarda l’intera città, un senso di responsabilità del Governo.”

Lo Russo ha quindi ricordato come oltre alla messa a disposizione a titolo gratuito del centro di via Traves, la Città ha anticipato un milione 600 mila euro per minori non accompagnati, cifra non ancora rimborsata dal Governo.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Silvio Viale (Radicali + Europa) ha preannunciato una visita della sua formazione politica in via Traves. Non esiste invasione, ha precisato sottolineando che l’Italia riceve il 9% delle richieste di asilo contro il 30% della Germania e l’11% di un piccolo Paese come l’Austria. La maggior parte dei profughi africani resta in altre zone dello stesso Continente, ha aggiunto, affermando poi che chi affronta un viaggio lungo e pericoloso non accetterà di essere respinto o chiuso nei CPR (per lui, da abolire) Andrea Russi (M5S) ha affermato che in via Traves la situazione è disumana nonostante gli sforzi della Crtoce Rossa: il fallimento delle politiche della destra nella gestione dei flussi migratori è evidente, non basta prendere in giro gli italiani con irrealizzabili blocchi navali. Per Russi, non si risolve il

problema neanche con il buonismo dell’accoglienza indiscriminata, che non garantisce condizioni dignitose ma ghettizzazione e sfruttamento. Serve terza via concordata con l’Europa, ha concluso.

Giuseppe Catizone (Lega) ha sottolineato come il senso di responsabilità debba accomunare tutti ma si hanno visioni diverse. Catizone ha evidenziato la preoccupazione per i cittadini, che nei quartieri si trovano alle prese con persone che non hanno titolo per stare in Italia. Ha aggiunto che servono azioni concrete per non fare arrivare queste persone in Italia. Non è solo un problema di polizia, ha concluso, il sindaco intervenga per migliore la qualità dei vita nelle periferie.

Giovanni Crosetto (Fd’I) ha ricordato come il centrodestra abbia ripetuto da anni che non si poteva continuare a reggere questa situazione: il governo, ha aggiunto, dovrà collaborare con i Paesi europei, perché le soluzioni vanno

individuate a livello internazionale. Il capogruppo di Fd’I ha poi affermato che parlare di accoglienza e integrazione con questi flussi migratori è ipocrisia, anche perché si tratta in gran parte di persone non qualificate e senza conoscenza della lingua italiana. Il centrodestra vuole fermezza, ha concluso, via Traves dovrà essere recuperata per l’emergenza freddo; mentre i cittadini di Barriera Milano che manifestano sotto il Comune vogliono concretezza e non retorica dell’accoglienza.

Le condizioni in cui arrivano i migranti e la cattiva gestione dell’accoglienza amplificano l’emergenza, secondo Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), con “persone mandate in giro per l’Italia” dal Ministero, senza verificare che ci siano posti sufficienti ad accoglierle nei centri. Le persone potrebbero essere accolte – ha sostenuto – e cercare la felicità in Italia e in Europa.

Nel suo intervento, Nadia Conticelli esordisce dando il benvenuto ai colleghi della destra nel mondo reale. Dove per la capogruppo del PD è difficile fermare le migrazioni e non esiste bacchetta magica per farsi carico delle persone, mondo dove necessita prendersi alcune responsabilità. Ma devono ancora capire che non esiste sicurezza senza legalità e viceversa. Non avere diritti e doveri rende le persone invisibili e le rende manodopera per la criminalità. Servono nuovi centri per l’accoglienza, non un centro di detenzione. Per Conticelli, le persone che arrivano possono fare domanda di asilo, non finire in un centro di detenzione, perché è illegale, non lo consentono la legge e il diritto.

Elena Apollonio (Alleanza democratici DemoS) sottolinea l’inutilità di certa propaganda politica e invita a considerare l’arrivo di queste persone come una possibile risorsa per il nostro Paese. Queste migrazioni sono un fenomeno strutturale e permanente e bisogna cominciare ad affrontarlo seriamente, avendo ben chiaro che parliamo di persone e di minori non accompagnati. Per Apollonio, i sistemi di accoglienza diffusa c’erano, bisogna ragionare seriamente su come riprendere le fila di un percorso interrotto non si sa bene per quale motivo per garantire il rispetto dei diritti e della dignità delle persone che arrivano nel nostro Paese.

Dobbiamo smettere di parlare di emergenza, ma ragionare su un’immigrazione strutturale che avrà numeri sempre maggiori, ha sostenuto Ivana Garione (Moderati), investendo sull’accoglienza a livello nazionale, senza affrontare il problema a colpi di slogan attribuendo la colpa ad altri, isolandoci ancora di più dall’Europa.

Per Ferrante De Benedictis (FDI) il palleggiarsi le responsabilità non serve a nulla, ritiene che occorra fermare le partenze perché se esiste un diritto ad emigrare esiste anche un diritto a restare. Secondo Tiziana Ciampolini (Torino Domani) l’immigrazione è schiacciata sui Comuni e il terzo settore è allo stremo. E’ necessario depoliticizzare l’accoglienza e pensare ai diritti umani.

Siamo di fronte a problematiche che investiranno non le Vallette ma tutta la città, ha detto il sindaco Lo Russo concludendo il dibattito. Il sindaco ha evidenziato come necessiti un approccio diverso al problema, il tema della proroga di via Traves era immaginabile mentre ora Governo e Regione parlano di un nuovo CPR fuori dall’area urbana senza dire dove. Nei CAS, le persone iniziano un percorso per ottenere lo status di rifugiato e ottenutolo devono lasciare il CAS in 48 ore ma l’Ufficio stranieri della questura è oggi intasato nel rilascio dei necessari permessi di soggiorno. Questa è una scelta politica risalente al governo Conte che ha smantellato il sistema di accoglienza, ha affermato il primo cittadino, sottolineando come ora sia la Città a trovarsi a gestire un problema come via Traves. Lo Russo ha fatto appello a tutti per avviare un processo che riguarda tutta la città, rivendicando come il Comune di Torino non possa essere lasciato solo: infine, ha auspicato che il governo dica finalmente cosa vuole fare e dove, risolvendo anche il limbo giuridico in cui si trovano tante persone per l’inefficienza della burocrazia. Per chiudere, il sindaco ha ironizzato sulle accuse rivolte all’amministrazione comunale, per la gestione della sicurezza, da chi governa la Regione e il Paese.

Progetti Pnrr, il Pd: “Cirio tace e non difende i Comuni piemontesi virtuosi”

IL GOVERNO “TAGLIA” AL PIEMONTE OLTRE 2 MILIARDI DI EURO?

 

25 settembre 2023 – La rinegoziazione dei fondi del PNRR potrebbe costare al Piemonte 2 miliardi e 100 milioni di euro. Questo l’ammontare dei progetti ed interventi che il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto vorrebbe “tagliare”.

Infatti, secondo il piano Fitto-Meloni, verrebbero DEFINANZIATE, totalmente o parzialmente, dal PNRR, misure per un ammontare complessivo di 15,9 miliardi di euro. Misure che, secondo le intenzioni, si salveranno solo se si troveranno altre forme di finanziamento.

In particolare si vanno a “tagliare” 6 miliardi di interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni, 3 miliardi e 300 milioni di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; 1 miliardo e 287 milioni euro destinati alle misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrologico. Il Piemonte risulta essere tra le Regioni più penalizzate, con oltre 2 miliardi di definanziamenti.

Nelle prossime settimane molte amministrazioni locali potrebbero scoprire di avere a bilancio soldi per interventi del PNRR, che invece non ci sono più.

«Mentre rischiano di venire sacrificati progetti importanti che i nostri Comuni contavano di realizzare con i fondi PNRR e che in molti casi sono già in stato avanzato di realizzazione, il Presidente Cirio è silente – commentano il vice Presidente del Consiglio regionale Daniele VALLE e il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele GALLO – Non una parola di preoccupazione né l’annuncio di un’iniziativa di interlocuzione con la Meloni e con Fitto. Perché Cirio non si fa sentire? È d’accordo che vengano definanziate opere in Piemonte per 2 miliardi di euro, tra le più utili alla cittadinanza? Perché far saltare anche progetti che non sono in ritardo sui tempi di realizzazione? Un’amministrazione corretta dovrebbe togliere i fondi a chi è in ritardo, non ai Comuni virtuosi piemontesi. E non ci si nasconda dietro alla proposta di Fitto di utilizzare i fondi di Coesione europei per tappare il buco: intanto, perché l’80% sono destinati al Sud e per il Nord Italia non c’è capienza; inoltre se si utilizzano altri fondi europei per pagare i progetti del PNRR, non resterà più nulla da impiegare per le altre progettualità. Mentre il caro-inflazione sta mettendo in forse la realizzazione di tante case ed ospedali di comunità, ecco che nuove criticità stanno per esplodere sui vari territori. La Regione Piemonte non può prendere ancora tempo e osservare passivamente tutto ciò».

 

Questo, secondo il Pd, il prezzo che il Piemonte rischia di dover pagare ai “tagli”:

–          181 milioni di euro definanziati sulle Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico;

–          900 milioni di euro definanziati sugli Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni;

–          50 milioni di euro definanziati su Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano;

–          683 milioni di euro definanziati sugli Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale;

–          senza contare lo sforzo burocratico enorme per gli enti locali .

Critiche a Viale, Boni: “No ai guardiani del decoro”

Che l’ordine dei medici si permetta di sindacare modalità e iniziative di chi sta in consiglio comunale è fuori dal mondo. È inaccettabile.

Spero saremo in molti a prendere posizione contro questi guardiani del supposto decoro della professione, anche quando non si pratica la professione.

Se qualcuno risponde: “sì però Silvio Viale esagera”, io controreplico che ognuno pensa quel che vuole di Silvio ma questo atto intimidatorio dell’ordine è da rimandare al mittente a prescindere.

Cosa vogliamo che accada? Che l’ordine degli avvocati riprenda un avvocato che in consiglio comunale attua azioni in supposto contrasto con la deontologia? Poi l’ordine dei giornalisti contro un giornalista, poi quello degli agronomi? e i veterinari? E i farmacisti?

Lo dichiara in una nota Igor Boni (nella foto) Presidente dei Radicali Italiani