politica- Pagina 110

Italia Lib-Pop: “Bandiere Palestina in piazza, insulto a donne oppresse”

“Mentre non una parola è stata detta a favore delle donne iraniane, che da oltre un anno lottano per i propri diritti a costo della vita, ed a favore delle donne israeliane, rapite, violentate ed uccise il 7 Ottobre scorso, nelle manifestazioni del 25 Novembre a Torino, così come a Firenze, sono comparse bandiere palestinesi, simbolo evidente dell’ideologizzazione politica di piazze in favore di diritti che non dovrebbero avere colore politico”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta le manifestazioni organizzate in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne.

“Segnali e simboli di una strisciante ideologia anti occidentale che pervade determinati ambienti, o parte di essi, e che delegittima la stessa lotta per i diritti, declinandola a seconda di chi abusi, violenze e negazione dei diritti li vive quotidianamente sulla propria pelle”, aggiunge Desirò.

“Manifestare per i Diritti delle Donne esibendo la bandiera di uno Stato in cui vige una Teocrazia Islamica che assegna alla donna un ruolo di serie b è un controsenso che svuota di contenuto e valore la lotta stessa”, continua Desirò.

“Almeno che per il femminismo italiano le Teocrazie Islamiche non siano divenute improvvisamente il faro della lotta contro la violenza di genere ed a favore dei Diritti Fondamentali, il controsenso e la cecità ideologica che si sono evidenziate rappresentano un insulto nei confronti delle donne che vivono in regimi oppressivi, evidentemente simpatici ai movimenti femministi nostrani”, conclude Desirò.

Italia Liberale e Popolare

Ruffino, limiti web ai minori: “Proposta attuale”

“Torna più che mai attuale la proposta di Carlo Calenda di vietare l’accesso ai social per i minori  di 14 anni. La violenza contro le donne ha trovato un terreno di coltura straordinario nei social network, penso ai reato di body-shaming o porn-revenge consumati quasi tutti da adolescenti o giovanissimi. La violenza contro le donne ha bisogno di un’accresciuta vigilanza di genitori e insegnanti soprattutto nella prima adolescenza. È dalle famiglie che deve partire il primo argine per impedire una maturazione affettiva distorta o malata. Se viene meno il controllo famigliare diventa difficile per la scuola supplire alla famiglia assente”. Così  l’on. Daniela Ruffino (Azione):

Giachino: Torino per crescere ha bisogno di un forte partito dello sviluppo

Come la DC degli anni 50. FDI punti al 30% e si dia un programma forte di rilancio da portare avanti dalla Regione.

 
Nel corso del congresso cittadino di Fratelli d’Italia che si disputa la leadership tra i partiti torinesi con il PD e’ intervenuto l’ex sottosegretario ai trasporti Mino Bartolomeo GIACHINO , attualmente presidente e amministratore del.to di SAIMARE spa società logistica di Genova. 
Dopo tanti proclami e interviste la somma della economia piemontese, come diceva il Principe De Curtis, da un totale inferiore alla media nazionale, tutto grazie alla bassa crescita di Torino come ha detto Banca d’Italia.  Lunedì scorso un importante quotidiano ha pubblicato la tabella che allego relativa alla crescita del PIL  dal 2018 al 2022 del Piemonte , dell’Italia e di Cuneo. Basta  fare il calcolo della crescita e si scopre che mentre l’Italia è cresciuta del 7,8% e il Piemonte del 7,2, Cuneo è cresciuta del 12%
E il Piemonte ricordo , come dice la nostra sede di Banca d’Italia,  e’ zavorrato dalla diminuita crescita della economia di Torino e della sua area metropolitana che dal 2001 al 2019 hanno perso 18 punti rispetto a Milano, Bologna e le Città più avanzate del Nord del Paese.
Le interviste di architetti, guru vari etc. non fanno PIL.
Il PIL lo fanno, come si vede dalla slide di destra che dà il peso dei vari settori, l’industria che data per declinante dagli ultimi Sindaci vale sempre un quarto del PIL regionale, (il doppio di quanto danno turismo, cultura e eventi) dai servizi, dalle costruzioni e dalla agricoltura.
Lo sviluppo di Torino e del Paese e’ scaturito dalle scelte dei Governi e dall’ ingegno della nostra imprenditoria . Cavour oltre a unire l’Italia la dotò di infrastrutture, di politica industriale , agraria e scolastica. La DC nel secondo dopoguerra oltre alla riforma agraria e al Piano casa di Fanfani punto’ molto sia a livello nazionale che a livello piemontese su autostrade e trafori autostradali alpini. Senza i trafori come avremmo potuto esportare tessile, auto e elettrodomestici, tre settori nei quali eravamo leader in Europa?  I vecchi DC ci raccontavano di un incontro domenicale nel quale Valletta spiegava a Peyron e Grosso che la crescita della azienda avrebbe richiamato 100.000 lavoratori.  Ben diverso il tenore degli incontri di Tavares , Cirio e Lorusso, senza dimenticare le partite a carte di Marchionne e Chiamparino. Negli ultimi trent’anni si è data per declinante l’industria, si è puntato quasi tutto sul turismo sulla cultura e sugli eventi, si è perlato di Mito, di GemiTo, mentre le infrastrutture a partire dai trafori sono invecchiate e deperite.
Mentre gli on.li Botta e Froio costruivano una tangenziale a tre corsie e la Autostrada del Frejus in pochi anni ,  la TAV , l’opera più importante e strategica, dopo aver evitato di perderla purtroppo viene portata avanti pianissimo. Il rilancio di Torino come abbiamo ascoltato alla Convention di Lorusso non arriverà dagli esperti di Bloomberg e neanche dall’anno della Cultura fissata al 2033 ma solo dal forte rilancio programmatico  della politica e dei partiti.
Ecco perché FDI deve puntare al 30% dei consensi ma deve darsi un programma forte di sviluppo della Regione , partendo dal lavoro dei suoi migliori Ministri, Urso per difendere il settore automotive disponendo del gruzzolo del fondo Giorgetti , nato da una mia idea trasformata in mozione Molinari. Per rilanciare Torino sarà importante il Centro per la Intelligenza artificiale nato da un idea di Don Luca Peyron (cognomen omen) che Urso ha assegnato  a Torino. Importante inoltre lo sviluppo dell’aerospazio forte della presenza al Ministero della Difesa di Guido Crosetto. Il rilancio di Torino arriverà dalle infrastrutture , in primis dalla TAV che finalmente ha assegnato il lotto del lato italiano del Tunnel a un gruppo piemontese , poi dall’ampliamento della tangenziale e dalla accelerazione dei lavori della Linea 2 della Metro. Torino deve rilanciare la Attività fieristica,  l’unica in grado di portare in Città gli uomini di affari , i manager e gli imprenditori. E’ chiaro che un programma così forte presuppone in Regione la presenza di consiglieri regionali esperti e competenti due categorie che negli ultimi anni sono state piuttosto dimenticate.
 
Mino GIACHINO  
responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Il vizio della ‘delegittimazione morale’

 

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Tra i vizi peggiori che permangono nella politica italiana non possiamo non ricordare quello della cosiddetta “delegittimazione morale” dell’avversario. Un vecchio tic che storicamente è figlio e prodotto della cultura della sinistra italiana nella sue multiformi espressioni e che individua proprio nella delegittimazione morale dell’avversario/nemico uno dei suoi caposaldi costitutivi. Una teoria che parte anche da un altro dogma che nel tempo è maturato e si è consolidato per motivazioni alquanto misteriose. E cioè, la cosiddetta “superiorità morale” o “diversità morale” che dir si voglia rispetto agli avversari che si incontrano di volta in volta. Nell’un caso come nell’altro, però, si tratta di riaffermare che la propria parte politica è moralmente ed eticamente diversa, in quanto superiore, rispetto all’avversario/nemico, a tutti gli avversari/nemici. E, sotto questo versante, la lista è abbastanza lunga perchè inizia con l’esperienza cinquantennale della Democrazia Cristiana – come non ricordare “l’alternativa morale” proposta dal Pci negli anni ‘80 – e quasi tutta la sua autorevole qualificata classe dirigente per proseguire, seppur con toni e modalità diversi, con la stagione berlusconiana, quella salviniana e adesso, e a maggior ragione, con il centro destra a trazione Giorgia Meloni. Ora, seppur nel rigoroso rispetto di tutte le opinioni, è indubbio che la categoria etica della diversità o della superiorità morale, ostentata o pensata o contemplata poco importa, non è una valutazione politica ma una considerazione profondamente e strutturalmente impolitica. Al punto che quando prevale questo pregiudizio e questa valutazione dogmatica è lo stesso confronto politico democratico che ne paga le conseguenze. E questo per la semplice ragione che non si valuta il “merito” o il “contenuto” delle singole questioni sul tappeto ma il giudizio sulle singole persone e sui partiti avversari. E, nello specifico, il giudizio etico/morale. Una valutazione, questa, che purtroppo alligna anche in settori, seppure e per fortuna molti circoscritti, dell’area cattolica italiana. Dove, cioè, prevalgono giudizi che esulano dalle valutazioni politiche per concentrarsi, invece, sul versante personale o di partito. Ecco perchè, e anche alla luce di queste perduranti e persistenti valutazioni, forse è opportuno ribadire ancora una volta con forza e determinazione che un conto è l’onestà, la correttezza e la trasparenza del comportamento dei singoli nell’attività politica a qualsiasi livello, altra cosa – e del tutto diversa – è la pretesa di costruire progetti politici e alternative programmatiche partendo da valutazioni vagamente moralistiche o di carattere etico rispetto all’avversario/nemico. Questo, come ovvio, non mette affatto in discussione l’onestà e la rettitudine del singolo esponente politico ma, semmai e al contrario, serve per ribadire con forza la necessità che il confronto e la stessa dialettica politica fra partiti e schieramenti diversi o alternativi non può continuare a porre – in modo palese o meno palese – la dimensione della “superiorità” o della “diversità” morale come elemento discriminante di valutazione politica, culturale e programmatica. Perchè la vera laicità dell’azione politica e, soprattutto, la sana correttezza del confronto politico sono tasselli decisivi e fondamentali che non possono basarsi su pregiudizi o su pregiudiziali pre politici. Ne va della credibilità della politica, della qualità della democrazia e della stessa efficacia delle nostre istituzioni democratiche.

+Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi

“Il Gruppo +Europa Torino esprime solidarietà a Giulio Manfredi, membro dei Radicali Italiani e dipendente della Regione Piemonte, che è stato sanzionato, con una multa di importo pari a un’ora di retribuzione, per le sue dichiarazioni riguardo alla gestione del grattacielo regionale. Manfredi ha costantemente lavorato per garantire trasparenza e miglioramento nell’ambito della vicenda del grattacielo.

Le dichiarazioni di Manfredi, come riportato da Lo Spiffero, non hanno avuto intenti diffamatori, ma hanno contribuito a evidenziare questioni rilevanti per i dipendenti regionali e i cittadini piemontesi.

Il Gruppo +Europa Torino ritiene che il procedimento disciplinare sia una limitazione inaccettabile del diritto di critica. Si chiede un riesame immediato di questa decisione, affinché il diritto di espressione di Manfredi sia pienamente garantito, garantendo l’importanza della libertà di espressione e del diritto di critica nella democrazia.”

Ravinale e Rosatelli (Sinistra Ecologista): Il Governo ignora e delegittima lavoratori

Noi siamo in piazza al loro fianco.

“Il messaggio della manifestazione partecipatissima di Torino è chiaro” – affermano l’assessore al welfare della città di Torino Jacopo Rosatelli e la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale – “questa manovra finanziaria attacca le pensioni, ignora la questione salariale, azzera i fondi per il diritto alla casa, taglia la sanità, la scuola, i servizi essenziali per le persone. Il Governo tutela i più forti, e impoverisce tutti gli altri”.
“Noi invece siamo in piazza insieme a CGIL e UIL per difendere il lavoro, a partire da quello dei 300 dipendenti Lear, a rischio per il disinvestimento di Stellantis, e dei 300 dipendenti di TE Connectivity” – proseguono gli esponenti rossoverdi – “Le aziende chiudono per massimizzare i profitti, non per crisi: il Governo del Made in Italy con chi sta?”

Magi di +Europa parla di trasporti

Interverrà in collegamento anche il segretario nazionale Riccardo Magi all’incontro che +Europa ha organizzato a Torino domani (venerdì 24 novembre) alle 18 presso il ‘SocialFare’ in via Maria Vittoria 38, sul tema dei Trasporti in Piemonte.

“Il titolo dell’incontro ‘Connessioni veloci’ sintetizza l’obiettivo e i contenuti programmatici che si propone il nostro partito. Connessioni veloci verso l’Europa e il resto d’Italia. Connessioni veloci ferroviarie, stradale e digitali all’ interno della regione. Il bilancio della Giunta Cirio è disastroso a danno delle imprese e dei cittadini piemontesi”. Così dichiarano in una nota il Coordinatore regionale Flavio Martino, che introdurrà l’incontro, e Marco Cavaletto, Presidente di +Europa Torino che lo modererà. Previsti anche gli interventi di Roberto Zucchetti, docente di economia dei trasporti all’università Bocconi di Milano; Giandomenico Orlando, del direttivo di +Europa Torino; Paolo Foietta, presidente della commissione intergovernativa Italia – Francia per la Torino Lione e già direttore della città metropolitana; Livio Ambrogio, presidente della Ambrogio Trasporti, imprenditore nel settore della logistica; Rudi Paesante, esponente di +Europa Cuneo ed esperto nel settore trasporti; Miriam Abate, già animatrice del disabilità pride e coordinatrice dell’associazione Luca Coscioni Torino. L’incontro sarà aperto da un breve intervento di saluto di Beatrice Pizzini, portavoce di +Europa Torino

Forza Italia con Pichetto per il futuro dell’Autoporto Pescarito

Forza Italia  organizza un incontro pubblico  venerdì 24 novembre ore 20:30 a San Mauro Torinese presso la sala consigliare di vis Municipio 1. L’occasione sarà quella di parlare in modo determinato sul futuro dell’area industriale “Autoporto Pescarito”.

Interverranno al dibattito moderato da Federico Messina, il sindaco di San Mauro Torinese Giulia Guazzora, il sindaco di Settimo Torinese Elena Piastra, l’assessore del comune di Torino Giovanna Pentenero, la consigliera delegata della Città metropolitana di Torino Sonia Cambursano, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Frattin, il senatore di Forza Italia e coordinatore provinciale di Torino, Roberto Rosso, l’assessore regionale al Bilancio e Attività Produttiva Andrea Tronzano. 

Regione: una variazione di Bilancio da 150 milioni

Sono circa 150 i milioni di euro nella variazione del bilancio di previsione finanziario 2023-25, la cui discussione generale si è svolta ieri nell’Aula di Palazzo Lascaris.

Dall’opposizione sono stati presentati 607 emendamenti al testo del Ddl.

Alla presenza dell’assessore al Bilancio Andrea Tronzano e con la presidenza di Stefano Allasia, il relatore di maggioranza Andrea Cane ha elencato i punti fondamentali della manovra.

Si parte con le agevolazioni in materia di Irap per gli enti del terzo settore, con le modifiche necessarie dopo la riforma, affinché diverse entità non le perdessero. All’articolo 2 ci sono le proroghe annuali delle agevolazioni per l’utilizzo dei veicoli ecologici, mentre al 3 le iniziative di formazione per la sicurezza stradale e la formazione in materia di guida sicura per i neopatentati (circa 125mila euro).

Attenzione verso le necessità delle terre alte, con lo stanziamento di 900mila euro quali contributi ai comuni per l’acquisto di mezzi sgombraneve. Poi 1,5 milioni di risorse per il contrasto ed il contenimento della peste suina e, sempre in tema di animali, lo stanziamento per un’iniziativa regionale innovativa, gli Ambulatori veterinari sociali.

Sul fronte della cultura, da registrare ulteriori 2,6 milioni a favore del Salone Internazionale del Libro, 23 milioni per il diritto allo studio universitario ed 8 milioni per promuovere l’evento ciclistico internazionale “Grande partenza del Giro d’Italia 2024”. C’è anche un aumento dei fondi per la Biblioteca virtuale per la salute del Piemonte.

Da segnalare 200mila euro l’anno stanziati per assicurare le risorse necessarie per assicurare le cure sanitarie domiciliari fuori regione ai cittadini piemontesi.

Quanto al ristoro dei danni da calamità, si prevede di sostenere i cittadini residenti in Piemonte colpiti da eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale, per ristorarli dei danni subiti quando esclusi dagli stanziamenti statali.

Il relatore di minoranza Silvio Magliano (Moderati), ha parlato delle variazioni riguardanti il terzo settore: “L’intervento ha recepito alcune delle nostre sollecitazioni – ha spiegato – almeno per quelle Onlus che non possono vendere prodotti o fare incassi, di avere l’esenzione totale”.

L’altro relatore Diego Sarno (Pd), ha obiettato che “per la cultura programmazione e innovazione sono assenti. Sul trasporto pubblico locale ci sono risorse importanti per la quotidiana manutenzione, ma mancano i fondi per l’acquisto di nuovi treni. Sul bollo auto: bene, incentiviamo, ma questa esenzione annuale sembra fatta a proposito. Sembrava brutto far arrivare la lettera con gli aumenti in periodo elettorale. Quanto alla Sanità, se il presidente Cirio oggi invoca la ‘pax sanitaria’, significa che si trova in difficoltà”.

Anche Francesca Frediani (M4o-Up), terza relatrice di minoranza, è stata critica sul provvedimento. Tra i diversi argomenti trattati, la consigliera ha sottolineato che “con le pesanti crisi aziendali in corso in Piemonte e la contemporanea abolizione nazionale del reddito di cittadinanza, sarebbe stata necessaria una misura urgente di sostegno per i lavoratori”.

Ha aperto gli interventi generali Alessandra Biletta, che ha parlato di un testo “che stupisce per la sua poliedricità, perché unisce la tutela delle fasce deboli allo sviluppo economico: 2milioni di euro per la morosità incolpevole e 11 per soggetti in stato di fragilità sociale, oltre all’intervento per le Onlus, che offre una boccata di respiro a tutto il settore”.

Sono intervenuti anche Silvana Accossato (Luv), Giorgio Bertola (Ev), Sean Sacco (M5s) Silvana Accossato e Domenico Ravetti (Pd).

Ha poi preso il via la discussione e votazione dell’articolato.