Manca meno di un anno alla mega kermesse internazionale e gli scandali certo non giovano al completamento delle opere che sono in ritardo
Dopo i sette arresti del maggio scorso per le presunte tangenti sugli appalti di Expo, il premier Matteo Renzi ha avuto un lungo incontro a Palazzo Chigi con Giuseppe Sala, responsabile dell’evento del 2015. Manca meno di un anno alla mega kermesse internazionale e gli scandali certo non giovano al completamento delle opere che sono in ritardo.
Sul fronte giudiziario, intanto, emergono da “Repubblica” nuovi elementi. Il quotidiano parla delle dichiarazioni messe a verbale dall’imprenditore vicentino Enrico Maltauro, titolare dell’omonima impresa di costruzioni, uno degli arrestati, secondo il quale i rapporti con i politici – da destra a sinistra – tenuti da Gianstefano Figerio (politico lombardo agli arresti) e il “compagno G” Primo Greganti, anche lui in cella, erano diversi.
Stando alle dichairazioni riportate dal quotidiano, Frigerio teneva i contatti direttamente con Arcore, mentre Greganti curava i rapporti con il Pd. Maltauro, pur dichiarando di non avere visto nulla di persona, avrebbe anche detto di avere sentito nello studio milanese di Frigerio , che i contatti di Greganti erano con Piero Fassino, Pierluigi Bersani e altri del pd. Al momento, nell’ambito dell’inchiesta, non sarebbero previsti nuovi indagati.