Fervono i preparativi per la Notte Bianca Giavenese: l’appuntamento è fissato per sabato 29 luglio, a partire dalle ore 18 fino a tarda serata.
L’evento, organizzato dall’Ufficio Turistico Comunale, coinvolgerà non soltanto il centro storico cittadino, ma anche le principali vie del paese (via Roma e viale Regina Elena, piazza San Lorenzo, piazza Molines e, in una veste totalmente rinnovata, piazza Maritano).
La Notte Bianca nasce nei primi anni duemila come serata dedicata allo shopping e alla musica: è diventata un tradizionale appuntamento del luglio giavenese, le strade della città si animano sin dalle prime ore pomeridiane di luci, suoni e colori.
L’edizione 2023 della manifestazione si preannuncia ricca di novità e tanto divertimento: i punti musicali saranno quest’anno sei, e l’obiettivo è quello di rendere maggiormente variegata la proposta, ampliandola e lasciando spazio anche ad aree dedicate a balli e danze.
In piazza Ruffinatti il protagonista sarà infatti il country, in piazza Mautino invece il liscio con Giovanni Coppola.
Grande rilievo verrà dato anche alla musica strumentale e alle sonorità più moderne: saranno infatti presenti il blues dei “Marconi Blues Band” in piazza Sant’Antero e il concerto pop dei “NoStars” nei pressi della fontana di via XX Settembre.
I vari artisti coinvolgeranno i presenti in un vortice di melodie, che accontenterà gli amanti di ciascun genere musicale.
Raddoppiano inoltre quest’anno le aree dedicate al food e ai brani commerciali.
Alla ormai consolidata piazza Molines, location per eccellenza sul cui palco si esibirà quest’anno il Team Party Time con un DJ Set, insieme con i Latin Boys ed il campione di Freestyle Rap El Poeta, è l’inedita piazza Maritano ad affiancarsi con una proposta dedicata ai ragazzi, che vedrà in concerto i giovanissimi rapper di Back on Track.
Band dal vivo e dj saranno poi impegnati in piccoli live presso i bar e le attività commerciali presenti sul territorio, che offriranno cibo e bevande fino a tarda notte, dando la possibilità di assaporare un buon pasto o semplicemente sorseggiare una bibita.





Lo chiamano turismo esperienziale, che in frazione Bessen Basso di Sauze di Cesana fa rima con “bee experience”, apiturismo. Vuol dire infilarsi in una casetta di legno collegata a otto arnie piene di api operose, il cui ronzìo, per la natura delle frequenze emesse, insieme agli aromi sprigionati dal miele e al panorama ammirabile dalla vetrata sulla vallata, produce nel visitatore, adagiato su comodi cuscini all’interno dell’abitacolo, una sensazione di benessere multisensoriale, avvolgente e unica.
Dello stesso avviso è anche l’architetto ideatore di questo progetto, Fabio Vignolo: «Da appassionato di natura e cultura alpina – osserva Vignolo – credo che il turismo alpino debba trovare altre vie, più sostenibili, oltre all’offerta invernale dello sci a tutti i costi e a quello estivo del mordi e fuggi giornaliero del fine settimana o della ricettività più formale degli alberghi e delle seconde case. Esistono aziende agricole che grazie al loro lavoro nei campi garantiscono un presidio sano di questi luoghi stupendi e la gestione del territorio. Attraverso la produzione di prodotti agricoli di qualità perpetuano valori della tradizione contadina e mantengono viva la montagna tutto l’anno».