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Il Mocha Mousse e i suoi abbinamenti. 1^ parte

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Proseguiamo a parlare del Colore dell’anno 2025, il Mocha Mousse, tonalità di marrone della quale ora, anche grazie alla sua diffusione, abbiamo ben percepito l’esistenza e stiamo conoscendo la versatilità.

Proprio questa è la caratteristica principale di questo colore: riuscire ad assumere connotazioni e, quindi, veicolare messaggi diversi a seconda degli abbinamenti con altri colori. E’ straordinario, se consideriamo che il Mocha Mousse è già di per sé un colore con caratteri originali, dei quali si è detto all’articolo precedente: un colore classico, raffinato, sofisticato.

Come si abbina il Mocha Mousse per avere effetti diversi?

Il carattere classico e senza tempo viene enfatizzato dagli abbinamenti con il marrone cioccolato, con marroni freddi, con i taupe, i crema, i beige, i cipria. L’abbinamento con i taupe e i cipria trasmette tranquillità. Gli abbinamenti con il cioccolato, il beige, il crema denotano maggiore personalità. Tutti sono sofisticati. Altrettanto lo è quello tra Mocha Mousse e il nero: splendido e sofisticato, trasmette autorevolezza.

Importante avere presente che possiamo abbinare il Mocha Mousse sia a colori caldi sia a colori freddi e, in tema di abbigliamento – di cui si occupa questa rubrica – mai si possono indossare più di tre colori, in proporzione diversa, accessori compresi. Questo non è un dettaglio, ci aiuta a comprendere perché talvolta, guardandoci allo specchio, notiamo “qualcosa che non va”. Se riguarda il colore, può essere l’abbinamento, la proporzione tra i colori o la loro collocazione nella figura.

Altrettanto raffinati – e meno scontati – possono essere alcuni abbinamenti del Mocha Mousse con colori non in tonalità o non neutri.

Penso alle tante tonalità del rosa, fredde e calde. Ne ho scelte tre, che ravvivano il Mocha Mousse mantenendolo elegante, senza tempo e aggiungendo una nota di sottile vivacità. Come scegliere quello migliore per ciascuno? Sulla base della classificazione secondo l’Ora del Giorno, di cui ho scritto. Le nostre caratteristiche fisiche, insieme alle preferenze, ci indicheranno la tonalità (in questo caso del rosa) da scegliere.

Altra scelta da suggerire: il blu. Anche qui vi mostro tre tonalità di blu molto diverse tra loro da abbinare al Mocha Mousse per un effetto di contrasto sofisticato. Quale scegliere? Dipende dalle vostre caratteristiche. E il blu, anche nelle fantasie, è splendido con il Mocha Mousse anche nella stagione estiva, della quale parleremo nel prossimo articolo

Chiara Prele

 

 

Associazione Socratè: Cultura e Inclusione con Maria Antonietta Floscio

L’Associazione Socratè, attiva sul territorio da diversi anni, si distingue per il suo impegno nella promozione della cultura, del pensiero critico e dell’inclusione sociale. Fondata su valori di dialogo, partecipazione e crescita collettiva, l’associazione organizza regolarmente incontri, laboratori e progetti formativi aperti a tutte le età e provenienze.

Figura centrale dell’associazione è Maria Antonietta Floscio,Presidente e fondatrice,volontaria, attivista culturale, che con passione guida le attività di Socratè. Il suo approccio unisce rigore pedagogico e umanità, con l’obiettivo di offrire spazi di confronto e riflessione accessibili e stimolanti.
Grazie a Socratè, molte persone hanno trovato un luogo dove esprimersi liberamente, approfondire temi filosofici, letterari e sociali, e soprattutto sentirsi parte di una comunità attiva e accogliente. Un’associazione che, proprio come il filosofo da cui prende il nome, crede che la vera crescita passi dal dialogo.

Enzo Grassano

Intervista “a cuore aperto” con i fondatori di Vintage Boutique: dove il tempo si ferma per raccontare

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È un’estensione della nostra identità. Vintage Boutique è indipendenza, creatività, responsabilità. È un sogno che prende forma ogni giorno, una passione che si fa concretezza. Qui, ogni oggetto è un frammento di tempo che trova nuova vita

1. Come è nata l’idea di aprire un negozio di oggetti usati e vintage?
L’idea è nata lentamente, quasi in punta di piedi, ma ha radici profonde. Da oltre dieci anni, siamo appassionati del mondo dell’usato: mercatini, fiere, piccoli negozi nascosti in angoli d’Italia e d’Europa. Ogni viaggio era l’occasione per scovare un pezzo raro, un oggetto che parlava da sé. Alcuni li abbiamo tenuti, altri venduti online. Poi, un giorno, ci siamo guardati e ci siamo detti: “Perché non trasformare questa passione in qualcosa di più grande?” In un momento di stallo lavorativo, in cui sentivamo di non essere valorizzati nonostante l’impegno costante, abbiamo deciso di cambiare rotta. Vintage Boutique è nata così: dal desiderio di dare forma e dignità a ciò che ci emoziona.

-. C’è un ricordo speciale legato ai primi giorni dell’attività?
Assolutamente sì. Ricordiamo con tenerezza la nostra prima vendita, avvenuta addirittura prima dell’inaugurazione ufficiale. Un ragazzo era venuto a installare il sistema antitaccheggio e, mentre lavorava, ha notato una conca in rame. Ne è rimasto colpito e l’ha voluta subito. Quel gesto, così spontaneo, è stato per noi un piccolo segno: stavamo andando nella direzione giusta.

– Cosa rappresenta per voi il negozio, al di là del lavoro?
È un’estensione della nostra identità. Vintage Boutique è indipendenza, creatività, responsabilità. È un sogno che prende forma ogni giorno, una passione che si fa concretezza. Qui, ogni oggetto è un frammento di tempo che trova nuova vita.

 


 

La scelta degli oggetti: tra intuito e storie nascoste

-. Come scegliete gli oggetti da esporre?
Ci lasciamo guidare dall’emozione e dall’occhio allenato dall’esperienza. Alcuni oggetti parlano da soli: hanno una bellezza intrinseca, una storia che sembra sussurrare da ogni graffio, da ogni dettaglio. Non abbiamo un criterio rigido, ma ci fidiamo del nostro istinto, dell’armonia che ogni pezzo riesce a creare nel contesto del negozio.

-. Il pezzo più raro o curioso che vi è passato tra le mani?
Ne abbiamo avuti tanti, e ognuno con il suo fascino. Ricordiamo clienti che ci hanno portato oggetti convinti che fossero comuni, e che si sono stupiti nello scoprire di possedere veri tesori. Un vaso Venini firmato da Giò Ponti, una statua art déco di Sandro Vacchetti, la prima edizione del Pendolo di Foucaultfirmata da Umberto Eco… sono solo alcuni esempi. Oggetti che, oltre al valore economico, portano con sé storie importanti.

– C’è un oggetto al quale siete particolarmente affezionati?
Sì, collezioniamo le edizioni italiane de La fattoria degli animali di George Orwell, e custodiamo con cura la prima edizione del 1947. È molto più di un libro: è un’allegoria potente della società, un racconto travestito da favola che continua a emozionarci ogni volta che lo rileggiamo.

– Quanto è importante per voi trasmettere la storia degli oggetti ai clienti?
È fondamentale. Quando possiamo, cerchiamo di conoscere la provenienza degli articoli. A volte ce la raccontano, altre volte riusciamo a intuirla. E ogni volta che condividiamo quella storia con un cliente, vediamo i suoi occhi brillare. È come se l’oggetto acquistasse un’anima. Un oggetto usato può avere meno valore commerciale, ma un oggetto vissuto… quello ha un valore inestimabile. Pensiamo all’orologio di Butch in Pulp Fiction: è la storia a renderlo insostituibile.

 


Il significato del vintage: un viaggio emotivo nel tempo

-. Cosa significa per voi “vintage”?
Per noi, vintage significa emozioni del passato da rivivere nel presente. È la possibilità di toccare la memoria, di riconnettersi con epoche, sogni e stili che continuano a vivere, anche se il tempo è andato avanti.

-Che tipo di atmosfera volete ricreare nel negozio?
Un ambiente caldo, accogliente, rilassato. Vorremmo che le persone si sentissero libere di esplorare, di lasciarsi stupire. In un supermercato entri, prendi ciò che ti serve ed esci. Qui, invece, non sei tu a scegliere: è l’oggetto che ti trova. Quell’incontro inaspettato è la vera magia.

-. Che tipo di viaggio volete far vivere al cliente che entra?
Un viaggio tra emozioni, ricordi e bellezza. Un piccolo tuffo in altre epoche, in cui ogni oggetto può accendere una scintilla, risvegliare un ricordo o ispirare qualcosa di nuovo. Vogliamo che, uscendo dal negozio, le persone si sentano arricchite, non solo di oggetti ma di storie.

– C’è uno stile o una decade che amate particolarmente?
Seguiamo le tendenze più apprezzate nel settore, ma al centro c’è sempre il gusto del cliente. Più che proporre ciò che ci piace, cerchiamo di capire e anticipare ciò che emoziona chi ci visita.


 

Clienti, connessioni, emozioni

– Che rapporto avete con i vostri clienti?
Cerchiamo sempre di offrire competenza e umanità. Spesso, nei nostri scambi, impariamo anche noi: ci sono collezionisti esperti che ci insegnano tantissimo. Il bello di questo lavoro è che non ci si annoia mai, e non si smette mai di imparare. In negozio si crea un’atmosfera quasi familiare: si chiacchiera, si scambiano storie, si condividono passioni. È questo che rende Vintage Boutique diversa: il lato umano.

– Cosa vi emoziona di più quando qualcuno trova “l’oggetto perfetto”?
Veder brillare gli occhi di chi ha trovato un pezzo che sente suo è una gioia pura. È come se l’oggetto avesse aspettato proprio quella persona. È un momento che ci conferma che stiamo facendo qualcosa di vero.

– Avete un aneddoto che vi è rimasto nel cuore?
Certo. Una volta un bambino di otto anni è rimasto affascinato da una scacchiera artigianale. Gli abbiamo raccontato la leggenda dell’ inventore degli scacchi e dei chicchi di riso raddoppiati, e lui ci ha ascoltati a bocca aperta. Abbiamo poi giocato una partita con lui – e abbiamo quasi perso! Alla fine, la mamma gli ha regalato una bellissima scacchiera in legno. Quella artigianale, invece, è finita nelle mani di un ragazzo che sicuramente ne ha apprezzato il valore estetico e simbolico. Sono questi momenti che fanno la differenza.

 


 

Guardando al futuro

– Cosa vi spinge ogni giorno in questa avventura?
La passione. L’idea di dare nuova vita agli oggetti, la gioia di scoprire qualcosa di raro, di entrare in contatto con persone che condividono questo amore per il passato. Ogni giorno è diverso, ogni giorno ci insegna qualcosa.

– Come si è evoluta la vostra passione nel tempo?
All’inizio era una curiosità, poi è diventata una ricerca, un mestiere, uno stile di vita. Ora è un progetto concreto, con una visione chiara: rendere Vintage Boutique un punto di riferimento per chi ama l’autenticità.

-Come immaginate il futuro del vostro negozio?
Sogniamo in grande: espandere l’attività, assumere persone capaci e appassionate, creare un marchio riconoscibile, costruire un’identità solida. E, perché no, portare questo modello anche all’estero, dimostrando che la bellezza delle cose vissute è universale

Se potesse dare un messaggio a chi entra per la prima volta , cosa direbbe ?

Benvenuti ! entrate a curiosare…

 

 www.vintageboutique.it

Instagram: a questo link (vintageboutique.usato)

Tra natura e quota, Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane

Dopo il successo ottenuto al Trento Film Festival e l’avvio di un tour promozionale, arriva in anteprima regionale per il Piemonte, a Torino, il documentario “tra natura e quota – Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane”, scritto e diretto da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, prodotto da Cineblend in collaborazione con il Club Alpino Italiano CAI.

La proiezione è in programma lunedì 9 giugno alle 19 presso il Cinema Massimo di Torino, in concorso al 28esimo Festival Cinema Ambiente, alla presenza dei registi. Il documentario rappresenta un intenso viaggio visivo ed emotivo nel cuore delle Alpi Apuane, un territorio affascinante e impervio attraverso lo sguardo e l’esperienza di Giovanni Storti, noto attore italiano e grande appassionato di montagna. Con la sua consueta ironia e sensibilità, Storti accompagna lo spettatore in un percorso narrativo che affronta due tematiche di grande rilevanza e attualità, quali la tutela della biodiversità e la riduzione del rischio in ambiente montano. Nel corso del racconto si alternano le voci di esperti del territorio, Alessio Piccioli, Presidente della struttura operativa Sentieri e cartografie del CAI, Andrea Ribolini, dottore forestale e guida ambientale escursionistica, Elena Alberti biologa dell’orto botanico Pellegrini Ansaldi, Gionata Landi, guida alpina e tecnico del Soccorso Alpino, Alberto Grossi, esperto ambientale e Veronica Pierotti, Presidente della sezione CAI di Forte dei Marmi. Gli autori Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, con il supporto di Cineblend Srl e la piena collaborazione del Club Alpino Italiano, dopo aver registrato il pieno interesse del pubblico in occasione delle centinaia di proiezioni del documentario sulla tragedia della Marmolada e sul mondo del Soccorso Alpino, hanno ritenuto necessario ritornare a parlare di ambiente e sicurezza in montagna, questa volta con leggerezza e ironia. Si tratta di due temi che sono stati vissuti, invece, in modo drammatico nel precedente lavoro “Marmolada 03 – 07 – 22”. Riflettere sul mondo montano in evoluzione, per effetto dell’antropizzazione o l’innalzamento delle temperature, e capire che per frequentarlo è necessario aggiornare le proprie conoscenze e attrezzature, è un argomento cui bisognava dare risposta, e la persona che più di tutte poteva portare questi argomenti al vasto pubblico con ironia e spensieratezza era Giovanni Storti. Un’ occasione per scoprire con ironia un territorio selvaggio e riflettere sui problemi che ne minacciano la conservazione. Filo rosso di questa avventura è la biodiversità, concetto coniato nel 1988 dall’entomologo Edward Wilson: l’interconnessione magica fra individui di tutte le specie che, come ricorda lo stesso Storti: “può essere definita come la ricchezza di vita sul nostro pianeta”. Secondo fil rouge è la riduzione del rischio in montagna, qui introdotta grazie all’ironia del comico, con il giusto equilibrio tra leggerezza e profondità. L’obiettivo è aiutare il pubblico e prendere consapevolezza di questo delicato tema, soprattutto in un momento di grande mutamento per il territorio.

Tra le giornate di questo percorso, nella prima si sarò immersi nelle fragranze dell’Orto Botanico Pellegrini Ansaldi, per poi arrivare, nel pomeriggio, al rifugio Puliti. La seconda giornata è dedicata al Monte Nona, il terzo giorno alla mitica ferrata del Monte Procinto, la più antica d’Italia.

 

Mara Martellotta

Zoom Torino inaugura “Farmland”

La nuova fattoria didattica immersiva dove la natura incontra la sostenibilità

 

Il bioparco Zoom amplia la propria offerta educativa e naturalistica con una grande novità per il 2025, Farmland, la nuova fattoria didattica immersiva all’interno dei Giardini Meraviglia, l’area tematica dedicata alla sostenibilità inaugurata lo scorso anno e già sede dell’Oasi delle Farfalle.

Farmaland, con una superficie di oltre 3 mila metri quadrati, rappresenta un vero e proprio viaggio nella natura e nelle tradizioni agricole, pensato per adulti e bambini. Qui i visitatori potranno entrare in contatto diretto con gli animali da fattoria, in un percorso walking through immersivo, dove scoprire l’importanza della specie da allevamento e dell’agricoltura locale, con un’attenzione speciale ai temi della sostenibilità e biodiversità rurale. Si tratta di un nuovo habitat che rappresenta molto di più di una fattoria, è un laboratorio a cielo aperto dove bambini, famiglie e scuole possono conoscere da vicino il mondo rurale e le pratiche sostenibili che lo preservano. L’interazione con gli animali diventa strumento di apprendimento attivo stimolando curiosità, empatia e rispetto per la natura.

Con l’inaugurazione di Farmland, Zoom Torino conferma la propria missione di educare divertendo, promuovendo la conservazione della specie, la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale e una nuova consapevolezza ambientale.

Oltre alle specie già presenti nel parco, come lama, alpaca e capre tibetane, Farmland ospita nuove razze affascinanti e cariche di valore educativo:

la pecora Texel, originaria della costa del Mare del Nord, una razza ovina rinomata per la sua lana pregiata e per la produzione di un formaggio artigianale presidio Slow Food;

la pecora d’Ouessant, la più piccola razza ovina al mondo, proveniente dalla Bretagna, docile e curiosa, è perfetta per attività didattiche. Simbolo di resilienza, è stata salvata dall’estinzione negli anni Settanta. Infine l’asino, straordinariamente intelligente, riflessivo, dotato di grande memoria, è un compagno fidato ed empatico, il cui latte è noto per essere simile a quello umano.

Farmland ospita trenta animali, distribuiti in diverse aree, l’area walk-in di capre tibetane e pecore d’Ouessant (14 capre e 6 pecore), l’area asinelli due esemplari, Pecore Texel 4 esemplari; area lama e alpaca 2 lama e 5 alpaca

La Salvia Bianca del Cielo di Nut

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Purificazione degli ambienti e connessione con il sacro

L’uso della Salvia Bianca per purificare gli ambienti, sempre più diffuso anche in Italia, trae la sua origine dalle tradizioni sciamaniche di oltre oceano. Questo rituale antico ha attraversato i confini del tempo e delle culture, arrivando fino a noi come una chiave spirituale per liberare gli spazi (e noi stessi) da energie negative, pensieri pesanti e vibrazioni che non ci appartengono.

La salvia bianca (Salvia apiana) è molto più di una semplice pianta: è un ponte tra il visibile e l’invisibile, usata da secoli dalle popolazioni nativo-americane nei rituali di guarigione, protezione e connessione con il sacro. Per loro ogni foglia è un dono della Terra, ogni voluta del suo fumo un messaggio che sale al cielo.

Al Cielo di Nut (via Madama Cristina 80 bis/g a Torino), puoi trovare una perfetta Salvia Bianca Sacra che arriva a te carica di sole, di vento e di mistero. Raccolta secondo i ritmi naturali, essiccata con rispetto, pronta per accompagnarti in ogni rito di purificazione, centratura e rinascita spirituale.

Il Fumo che Guarisce: Il Rituale Magico della Purificazione con la Salvia Bianca

La pratica è semplice, ma carica di significato. Si accende l’estremità di un mazzetto di salvia bianca essiccata (smudge) finché inizia a fumare. Con lentezza e intenzione, si guida il fumo lungo le pareti, negli angoli nascosti, attorno agli oggetti e a se stessi. Alcuni recitano preghiere, altri affermazioni: l’importante è l’intenzione con cui si compie il gesto.

È anche importante procedere in senso antiorario sia all’interno degli ambienti (quindi dalla porta di accesso della stanza verso destra) sia intorno agli oggetti e alle persone, muovendo lo smudge fumante con piccole rotazioni della mano sempre in senso antiorario. La rotazione in questa direzione infatti contiene un forte impulso di allontanamento, di eliminazione, che è proprio ciò che vogliamo ottenere con questo rituale. Per lo stesso motivo è importante effettuare la purificazione durante la luna calante e potremmo quindi programmare una pulizia periodica mensile seguendo il ciclo della luna. Tutto deve convergere il più possibile verso lo scopo che vogliamo raggiungere: il momento, la direzione, il nostro focus.

La purificazione va effettuata con le finestre chiuse, in modo che il fumo possa fare il suo lavoro con profondità arrivando in tutti gli angoli dell’ambiente. Al termine, dopo qualche minuto, si aprono le finestre per consentire a tutto ciò che è stato smosso di allontanarsi.

È importante ricordare che non è solo il fumo in sé a purificare, ma l’energia dell’intenzione, il desiderio profondo di liberazione e rinascita. Anche se studi moderni hanno dimostrato che la combustione di questa pianta sprigiona composti antibatterici e può contribuire a sanificare l’aria, l’effetto più potente resta quello invisibile: una sensazione di leggerezza che si percepisce subito dopo, come se la casa – o l’anima – avesse respirato a fondo per la prima volta dopo giorni.

Molti riferiscono una chiarezza mentale maggiore, un sonno più profondo, o semplicemente un senso di pace difficile da descrivere. È come se il fumo portasse via con sé le ombre invisibili che ci seguivano senza che ce ne accorgessimo.

Quando e Perché Usarla

La salvia bianca può essere efficacemente bruciata dopo una discussione per ristabilire l’armonia, in una nuova casa per “ripulire” le energie del passato, prima di una meditazione per facilitare la concentrazione o, semplicemente, quando sentiamo che qualcosa non va e non sappiamo spiegare cosa.

Al Cielo di Nut puoi trovare la salvia bianca legata in mazzetti (smudge) da sola o in abbinamento con altre piante: rosmarino, eucalipto, lavanda.

Con il rosmarino, archetipo Sole

Salvia bianca e rosmarino non sono semplici erbe. Sono antichi alleati, portatori di saggezza e guarigione. Nei loro profumi si nasconde la voce della Terra, e nel loro fumo la possibilità di ritrovarsi, più centrati, più puliti, più forti. Bruciarle insieme è come chiamare due guardiani: uno che scaccia le ombre, l’altro che accende la luce. Un gesto semplice, ma sacro. Un piccolo atto di magia quotidiana che rinnova corpo, casa e spirito.

C’è qualcosa di antico e misterioso che accade quando il fumo di salvia bianca incontra il profumo resinoso del rosmarino. Come due spiriti vegetali che si riconoscono, queste piante sacre intrecciano le loro energie in un rito potente di purificazione, protezione e risveglio interiore. Nel silenzio del rituale, le loro essenze si fondono: la salvia scaccia, il rosmarino chiama; una libera, l’altro fortifica. Insieme formano un incantesimo aromatico che non solo purifica l’ambiente, ma anche l’anima. Il Rosmarino veniva bruciato nell’antichità nei templi greci e romani come incenso sacro. È simbolo di memoria, protezione e chiarezza mentale. Ha la capacità di “chiudere” energeticamente gli spazi dopo un rituale. Quando si uniscono, questi due spiriti vegetali offrono un rito completo: la salvia bianca pulisce e dissolve, il rosmarino consacra e rafforza.

Con l’eucalipto, archetipo Marte

Con questa combinazione, nel cuore del fumo sacro dove l’aria vibra di memoria e rinnovamento, si incontrano due piante straordinarie: la salvia bianca, custode del fuoco purificatore, e l’eucalipto, spirito dell’aria che guarisce. Insieme, creano un rituale di profonda pulizia energetica e rigenerazione spirituale, che agisce come un soffio di luce nelle stanze dell’anima.

La Salvia Bianca (Salvia apiana) contiene gli elementi Terra e Fuoco: radicata, intensa, dissolvente. Bruciandola, sciogliamo pesi invisibili: emozioni represse, pensieri ossessivi, energie altrui rimaste attaccate.

L’Eucalipto, invece, porta con sé lo spirito dell’Aria e dell’Acqua. Le sue foglie sono balsamiche, fresche, penetranti: aprono il respiro, liberano i polmoni, calmano la mente. Nell’ambito spirituale, l’eucalipto guarisce le ferite del cuore e rafforza il campo energetico, portando chiarezza dove prima c’era confusione.

Usare salvia bianca ed eucalipto in un unico rituale amplifica gli effetti della purificazione. La salvia libera, l’eucalipto ricarica. È come pulire un tempio interiore e poi riempirlo di ossigeno divino. Questa combinazione è perfetta quando ci sentiamo scarichi, emotivamente “contaminati” o ansiosi, desideriamo chiudere un ciclo emotivo o una relazione tossica, cerchiamo guarigione dopo una malattia, un trauma o una perdita; desideriamo creare uno spazio sacro, calmo e protetto.

Con la lavanda, archetipo Luna-Mercurio

Lavanda e salvia bianca sono come lo yin e lo yang dell’energia sottile — l’una calma e armonizza, l’altra libera e purifica. Insieme, diventano un rito profondo di guarigione del cuore e dell’anima. C’è un tipo di magia che non abbaglia, ma sussurra. Una magia fatta di piccoli gesti, di aromi che curano e di fumo che danza come un incantesimo nel vento. Quando la salvia bianca incontra la lavanda, nasce un rituale di purificazione unico: potente e gentile, liberatorio e avvolgente, come un abbraccio che scioglie le ombre. La lavanda è dolce, ma non debole. È una guaritrice gentile, con una forza che penetra in profondità. I suoi fiori blu-violacei parlano il linguaggio della pace, della protezione e dell’amore. Bruciata insieme alla salvia, la lavanda riequilibra il cuore, calma la mente e protegge lo spazio appena purificato, sigillandolo con un velo di serenità.

Salvia bianca e lavanda sono perfette quando sentiamo il bisogno di purificare l’ambiente senza creare spazi “vuoti”, ma colmandoli di dolcezza, lasciare andare qualcosa o qualcuno con amore, calmare ansia, nervosismo o insonnia energetica, creare uno spazio sacro prima della meditazione o di una lettura di tarocchi.

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In un mondo frenetico, il rituale della salvia – da sola o in abbinamento con altre erbe – è un invito a fermarsi, a riconnettersi con il proprio spazio sacro, interiore ed esteriore. È una magia semplice, ma potente, che chiunque può compiere. Non servono strumenti complessi o formule arcane: solo le piante, un fuoco e la volontà di rinascere, ancora una volta, più leggeri e più liberi.

E quando il fumo svanisce, resta il silenzio. Un silenzio nuovo, sacro. Resta la casa che respira. Resta la tua anima, più vicina alla luce.

www.ilcielodinut.it

Cattive abitudini e relazioni sbagliate con i nostri amici a quattrozampe

DIRITTI DEGLI ANIMALI

Il Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte Paolo Guiso ci parla di temi attuali e problematiche da affrontare.

La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a istituire il Garante per i diritti degli animali, con compiti dettagliati nella L.R. n. 6/2010 rappresentando un punto di riferimento per la tutela dei diritti degli animali a livello locale. In ambito nazionale con l’articolo 727 del codice penale la modalità di trattamento degli animali è cambiata e questa norma si è perfezionata e ampliata nel 2004 con la legge 189 che ha introdotto il principio delle “condizioni incompatibili” con la loro etologia ovvero situazioni contrarie alla loro natura e produttive di grandi sofferenze.

Le funzioni ricoperte del garante sono diverse come, ad esempio, la ricezione di segnalazioni e reclami da parte di cittadini o associazioni che desiderano comunicare atti lesivi nei confronti degli animali, la trasmissione ufficiale alle autorità giudiziarie di quelli che possono configurarsi come reati, la diffusione delle norme locali, regionali e internazionali relative alla tutela degli animali e , infine, eventuali suggerimenti sull’adozione di provvedimenti da adottare alla Giunta e al Consiglio regionale, ma anche al Comune. Altre attività importanti che svolge questo ente è l’analisi delle condizioni degli animali, la mappa dei servizi dedicati agli animali.

Paolo Guiso, medico veterinario di Moncalieri, che dal 2022 ricopre la carica di Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte, ci spiega quali sono i temi e le problematiche che affronta quotidianamente questa importante figura istituzionale “il Garante si occupa di tutti gli animali e non solo di quelli domestici da compagnia. Se si osserva la città dall’alto si possono vedere quegli animali che vengono denominati sinantropi, ovvero quelle specie che vivono vicino all’uomo, ma che non sono propriamente integrati nella vita degli esseri umani come i topi, i piccioni, i gabbiani, le nutrie, gli scoiattoli grigi, i cinghiali e i lupi che sono aumentati nel corso del tempo anche a causa del Covid che a causa delle restrizioni ha lasciato loro maggiore campo libero”.

Questi animali sono alla ricerca di cibo e vengono a cercalo, soprattutto la notte, proprio nei centri abitati trovando dei veri e propri ristoranti, per esempio, tra l’immondizia che purtroppo viene lasciata in strada. Questo fenomeno, a cui non si era abituati, può creare problemi sanitari che devono essere tenuti sotto controllo attraverso l’analisi delle condizioni di salute delle vare specie. Un altro problema che è al centro dell’attenzione e della discussione è il tema dell’accattonaggio con gli animali, cani perlopiù, purtroppo non ancora risolto a causa di una norma perentoria che punisca chi li utilizza per fare soldi. Guiso chiosa “dovrebbe essere genericamente vietato accattonare con gli animali con un’unica condizione che è quella di proteggere coloro che li posseggono come animali da compagnia e affezione, che sfortunatamente sono finiti in strada per motivi personali e che spesso rinunciano ad andare nei rifugi o negli ospedali per non lasciarli. È assolutamente necessario proteggere questa categoria di persone che hanno con l’animale un rapporto di affezione”.

Un altro argomento molto interessante di cui ci parla il garante è di un fenomeno piuttosto recente ovvero il rapporto anomalo che si sta instaurando con gli animali domestici “gli animali hanno il loro modo di vivere, non hanno le nostre stesse abitudini. Si pensa che il rapporto affettivo con loro sia reciproco e vissuto con le stesse modalità, ma non è così. Molto spesso riversiamo sui nostri compagni di vita la tendenza a volere esercitare il controllo, decidiamo cose per loro di cui in realtà non hanno voglia né bisogno come decorarli o fargli la festa di compleanno. È un tema che sempre di più sta interessando la psicologia e la psichiatria perché’ un rapporto in cui l’uomo decide per l’animale in tutto e per tutto ignorando le sue esigenze reali può essere sintomo di disagio per il padrone e procurare disturbi comportamentali all’animale”.

MARIA LA BARBERA

Con spinaci e ricotta la torta è speciale e stuzzicante

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Le torte salate sono apprezzate per la loro versatilità. Molto facili e veloci da preparare sono ottime servite tiepide o fredde, stuzzicanti e fantasiose

Ideali per un aperitivo con amici, una cena veloce, un antipasto o un pic nic,  le torte salate sono molto apprezzate per la loro versatilita’. Molto facili e veloci da preparare sono ottime servite tiepide o fredde, stuzzicanti e fantasiose. Un must per tutte le stagioni.

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Ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia rotonda

½ kg. di spinacini freschi

1 fetta di prosciutto cotto (100gr.)

250gr. di ricotta piemontese

100gr. di taleggio

1 uovo intero, 4 tuorli

1 spicchio di aglio

50gr.di parmigiano grattugiato

sale, pepe,burro, noce moscata q.b.

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Lavare gli spinacini, saltarli in padella con una noce di burro e l’aglio, lasciar raffreddare. In una ciotola mescolare il prosciutto e il taleggio tagliati a dadini, aggiungere il parmigiano, l’uovo intero, gli spinacini, sale, pepe e un pizzico di noce moscata. Stendere la pasta sfoglia in una teglia rotonda foderata di carta forno,bucherellare il fondo, disporre il ripieno, coprire con la ricotta, fare 4 fossette in ognuna delle quali sistemare il tuorlo. Coprire con la sfoglia rimanente, saldare bene i bordi, spennellare con poco latte e cuocere in forno per 35-40 minuti a 200 gradi. Servire tiepida.

 

Paperita Patty 

La Camminata delle Cinque Chiese

Ritorna finalmente, dopo qualche anno di assenza, con la sua ottava edizione, la Camminata delle Cinque Chiese. Una passeggiata non competitiva con pranzo finale organizzata da APS Circolo di Pozzengo Monferrato e guidata da Cammini DiVini di Augusto Cavallo. Un’occasione eccezionale per conoscere la bellezza del nostro paese, fatta dimuna combinazione unica di natura, storia, spiritualità, arte e buona cucina. Il ritrovo è il 2 giugno presso il Circolo di Pozzengo APS a partire dalle ore 9 per le iscrizioni e partenza alle 9.30.

Il percorso è di quasi 9 km, con un dislivello di 250 metri. Il tracciato del sentiero è segnalatomi frecce di colore arancio e porterà il partecipante a visitare le chiese della frazione di Pozzengo, con pausa a metà percorso per un breve ristoro in prossimità della chiesa di San Bernardo. A seguire si proseguirà verso la Chiesa della Madonna del Carmine. Quindi si andrà in discesa, entrando in aperta campagna, per poi risalire verso il Santuario di San Gottardo per una seconda tappa. Si scenderà verso i coltivi di fondo valle e proseguendo verso uno stretto sentiero in salita che condurrà verso la Chiesa di San Bernardo, in frazione Osta. Da qui inizierà la discesa che, attraversando il centro di Pozzengo, condurrà alla chiesa di San Rocco e alla chiesa parrocchiale di San Bonogno, prima dell’ultimo breve tratto in discesa che riporterà al punto di partenza, chiudendo il giro ad anello.

Al termine del giro è previsto un pranzo presso il Circolo di Pozzengo, che proporrà un menù di prodotti locali. La quota di partecipazione è alla camminata è di 5 euro, pranzo 20 euro

Augusto: 339 4188277 – augusto.augusto.c@gmail.com

Mara Martellotta

Idee per arredamento moderno su Pinterest e non solo

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Una casa stile moderno? Ecco dei semplici consigli e trend che non dovresti perderti

Le idee di arredamento moderno sono molto ricercate dalle giovani coppie o dai single che decidono di andare a vivere da soli. Negli ultimi tempi, questi stili più accattivanti iniziano a piacere anche a chi ha voglia di rinnovare gli arredamenti stanze della propria casa.

Pinterest è una piattaforma molto usata per chi cerca ispirazione per l’arredo moderno.

Se ti stai chiedendo Pinterest cos’è, sappi che è un mix tra social network e motore di ricerca visivo, perfetto per trovare idee per una casa moderna o (soprattutto) trovare tante buone idee per arredare camere da letto moderne.

Basta digitare poche parole per scoprire tantissime idee arredamenti moderni, dai colori più di tendenza a soluzioni pratiche per organizzare gli spazi.

Su Pinterest trovi immagini, consigli e stili per ogni gusto, oltre a un sacco di spunti utili per rendere la tua casa bella e accogliente.

Come arredare una casa con idee per arredamento moderno

…e cos’è Pinterest Predicts

Bene, ora vediamo insieme le idee per arredamento moderno:

Quando si parla di stile moderno casa, due parole sono fondamentali: semplicità e funzionalità.

Dimentica l’idea che basti aggiungere un oggetto di design qua e là per ottenere un ambiente moderno: non è così.

Una casa in stile moderno si riconosce subito perché evita l’eccesso.

Niente mobili pesanti, stanze troppo piene o arredamenti inutilizzati come i vecchi salotti “da esposizione”. In una casa moderna, ogni elemento ha uno scopo preciso: deve essere pratico, funzionale e contribuire a creare un ambiente libero e ben organizzato.

Per ottenere il massimo effetto, scegli con cura i mobili, lascia respirare gli spazi e punta sulla vivibilità.

Vuoi qualche consiglio utile? Ecco alcune semplici regole da seguire: evita troppi complementi d’arredo, non mischiare troppi stili, scegli i colori con attenzione e valorizza anche elementi già presenti come vecchi impianti a vista.

Non è un caso se ogni anno viene atteso con grande curiosità il Pinterest Predicts, il report ufficiale che svela tutte le tendenze per il nuovo anno: dal beauty alla moda, fino all’interior design.

E proprio su qui (ma a cosa serve Pinterest Predicts, ti starai chiedendo), puoi trovare ispirazione concreta, esplorare stili e salvare idee per creare la casa che desideri.

Dai mix di arredamento moderno e vintage agli sfondi minimal o colorati, questa piattaforma è perfetta per chi ama collezionare immagini arredamento casa moderna e tradurle in soluzioni reali e personalizzate.

Colori casa moderna: idee e tendenze per un arredo attuale e personalizzato

Quando si sceglie come arredare uno spazio contemporaneo, i colori casa moderna diventano un elemento centrale per definire lo stile e l’atmosfera. Se desideri ambienti luminosi, accoglienti e al passo con i tempi, partire dalla palette giusta è fondamentale.

Negli arredamenti casa moderna, tonalità neutre come il beige, il tortora o il grigio chiaro sono spesso la base perfetta da abbinare a tocchi più audaci.

Tra le tendenze più apprezzate spiccano il giallo, vivace ed energico, oppure lo stile scandinavo con le sue sfumature pastello, fresche e leggere. Per un effetto più elegante e deciso, via libera ai colori scuri come il cioccolato o il grigio profondo, ideali per un arredamento per la casa moderno ma dal gusto raffinato.

Le ispirazioni non mancano, soprattutto su Pinterest, dove l’abbinamento tra vintage e moderno prende forma con oggettistica per la casa moderna, decorazioni neon e idee creative per gli arredamenti stanze.

Uno stile minimal ma personale, dove ogni elemento trova il suo spazio con equilibrio e carattere.

Lo stile Aesthetic: ispirazioni e idee per arredamento moderno su Pinterest

Lo stile aesthetic ha conquistato il mondo dell’interior design partendo dalla moda, e oggi è una delle tendenze più amate, soprattutto tra le nuove generazioni.

Nato su Tumblr, si è evoluto fondendo elementi vintage e dettagli minimal, creando ambienti unici e personali. Il suo punto di forza? La libertà espressiva: non ci sono regole rigide, solo una grande attenzione all’estetica e al comfort.

Quando si parla di idee per arredamento moderno, lo stile aesthetic è una miniera di spunti creativi: colori audaci o pastello, contrasti, oggetti particolari e accessori per casa moderna che raccontano chi siamo. Quadri, piante, cornici, carte da parati e piccoli dettagli fanno la differenza.

E cos’è Pinterest se non il luogo perfetto dove trovare tutto questo? Gli sfondi aesthetic presenti sulla piattaforma sono una fonte inesauribile di ispirazione per chi ama l’arredamento moderno case e vuole dare personalità agli spazi. E se ti senti creativo, puoi anche condividere le tue idee: scopri come pubblicare su Pinterest e diventa parte attiva di una community che ama il design quanto te.