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“ChronoSynth”, nella notte di San Lorenzo ai Musei Reali di Torino

Un viaggio “virtuale” alla scoperta del “Sistema Solare” con l’artista multidisciplinare Alessio Alonne (Buildenberg)

Sabato 10 agosto, dalle 19

Il momento è quello giusto: sabato 10 agosto, durante la magica “notte di San Lorenzo”, a partire dalle 19, ai “Musei Reali” di Torino. E l’iniziativa promette emozioni non da poco. Dietro, c’é sempre lo “zampino” (provvidenziale) di “Club Silencio” – associazione culturale torinese impegnata a coinvolgere i giovani under 35 nella vita artistico-culturale e sociale del territorio – che, in collaborazione con l’artista multidisciplinare, specializzato nella sociologia della tecnologia, Alessio Alonne (Buildenberg), presenta “ChronoSynth”, un “progetto innovativo di realtà virtuale” che verrà lanciato durante l’evento “Una notte al Museo”, format ideato sempre da “Club Silencio” e sempre ai “Musei Reali”, nella notte di San Lorenzo

Curato da Daniela Carrabs, responsabile per “Club Silencio” del dipartimento di “servizi didattici e gamification”, il progetto “trasforma – spiegano gli organizzatori- la percezione del nostro sistema solare attraverso un’esperienza immersiva di realtà virtuale che combina arte, scienza e tecnologia. Utilizzando l’avanzato “Unreal Engine 5” (motore grafico d’avanguardia ideato per l’uso di interazioni fisiche e caratterizzato da una capacità grafica senza precedenti), gli utenti saranno trasportati, in un surreale gioco di autentica magia, al centro del “sistema solare”, circondati da pianeti, lune e stelle – riprodotti con straordinaria fedeltà visiva e sonora – sulle ali di un’esperienza multisensoriale assolutamente nuova e capace di sfidare l’idea comune dello spazio come luogo silenzioso, introducendo al contrario suoni e frequenze emessi da ogni corpo celeste. “ChronoSynth” propone un universo dove “tempo” e “musica” sono elementi fondamentali e dove gli utenti “possono osservare i pianeti in uno stato di quiete che produce una melodia armonica o interagire con essi per creare nuove sonorità e ritmi, riscrivendo la ‘lore’ dell’universo”.

L’esperienza è davvero unica e diversi i livelli di interazione permessi: dall’inserimento di asteroidi nella rotta dei pianeti che permette di creare interruzioni e ritmi differenti modificando il flusso e il comportamento dei corpi celesti alla trasformazione della collisione di due pianeti in elementi musicali unici; dall’alterazione dell’asse terrestre con il quale è possibile cambiare il “pitch”(gradazione di tonalità) dei suoni e creare disegni con le traiettorie dei pianeti, fino a un vero e proprio controllo creativo sull’ambiente sonoro che permette di manipolare i suoni in modo interattivo alterando la velocità e il “pitch” dei campioni audio.

“ChronoSynth” si presenta “come un prodotto in grado di offrire la perfetta combinazione per un apprendimento divertente e stimolante”.

La dimensione dei pianeti è stata alterata per garantire una maggiore “giocabilità” e “immersione”, offrendo agli utenti “una prospettiva narrativa che, pur rompendo con la precisione scientifica, valorizza l’esperienza sonora e visiva, consentendo loro di navigare agevolmente e di interagire con l’ambiente in modo intuitivo e coinvolgente”.

Per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio”: https://clubsilencio.it/next-event/

g.m.

Nelle foto (Credit Federico Masini Studio): “ChronoSynth” e “Musei Reali”

Sad summer: in estate è sempre tutto bello?

Effetti positivi e negativi del momento piu’ atteso dell’anno.

Si sente il profumo degli odori tipici dell’ estate diffuso nell’aria; il tiglio, il gelsomino, la rosa e la lavanda pervadono l’ambiente avvisandoci che ci siamo, le temperature stanno salendo o sono gia’ calde . Finiscono le scuole, arrivano le ferie, si fanno progetti, anche solo gite in giornata per godersi il sole e la luce o pochi giorni per ricaricarsi e rimettersi in pari con il benessere.

Per me l’estate voleva dire Sicilia, cugini, traghetto e mare cristallino, la aspettavo tutto l’inverno sognando situazioni, persone care e divertimenti.

Certamente la stagione calda ha, nella memoria collettiva, una connotazione positiva, la socialita’ aumenta, il colore della pelle, ambrato, ci fa sembrare piu’ in salute e piu’ attraenti e ci si toglie un carico fatto di pesanti tessuti, ma anche di grande affanno.

Ma in estate e’ davvero tutto armonioso e positivo?

Non proprio, durante questa bella stagione compaiono, infatti, diversi disturbi causati per cominciare dalle alte temperature, spesso afose e opprimenti, che gravano sulle nostre giornate impedendoci di fare molto di quello che durante i periodi piu’ miti si puo’ fare a tutte le ore. Si accendono i ventilatori e i condizionatori di giorno e di notte, ci sentiamo affaticati, irritabili e la disidratazione aumenta insieme all’insonnia e si sa che non dormire crea tensione.

Il cielo azzurro e le notti stellate non bastano per evitare i mal di testa tipici del caldo, dell’umidita’ e anche di quella luce solare che ci mette di buon umore. Gli sbalzi di temperatura provocati dall’alternare ambienti caldi e freddi o causati delle bevande fredde, crea ulteriori malesseri. Infine il cambio di routine e dei ritmi sonno veglia contribuiscono ad affaticarci sia fisicamente che mentalmente.

Esiste, dunque, un vero e proprio mal d’estate che arriva con molta puntualita’ minando le nostre piu’ rosee aspettative e frustrando previsioni e programmi; tutto cio’ e’ aggravato anche dall’amplificarsi dell’ansia e delle depressioni che d’estate aumentano circa del 12%.

Cosa fare, allora, per difendersi da questo disturbo affettivo stagionale?

Il nostro benessere non deve mai andare in vacanza e per affrontare al meglio i risvolti negativi dell’estate sarebbe bene, per esempio, continuare a fare attivita’ fisica, ovviamente negli orari piu’ freschi e magari anche a casa, e questo per favorire il rilascio delle endorfine, le sostanze prodotte dal cervello che aumentano il tono dell’umore. Passeggiare in compagnia ed immergersi nel verde puo’ essere un’ottima soluzione come reintegrare i sali minerali, come il potassio e il magnesio, che vengono espulsi col sudore. Inutile dire, poi, di bere molto e di seguire una alimentazione con frutta e verdura che, grazie alle fibre e ai polifenoli contenuti, dei veri antiossidanti, ci aiutano a combattere la stanchezza.

E’ determinante, infine, ma molto importante, non cedere a tutte quelle pressioni sociali capaci di rovinare le nostre vacanze ( e spesso anche la vita in generale); una di queste, soprattutto per noi donne, e’ la questione legata alla linea, la prova costume. Diventa quasi una ossessione dover perdere peso per andare dietro a qualche modello predominante di bellezza non sempre raggiungibile; fare un tuffo con qualche chilo in piu’ non ci deve togliere la gioia, ma al contrario e’ necessario non cedere alla tendenza di fare pericolosi e insensati confronti.

Un’altra cosa che si puo’ fare e’ non coltivare troppe aspettative, quello che vediamo nella pubblicita’ e nei film e’ fiction, la vita vera ha sempre qualche imprevisto e soprattutto e’ fatta di imperfezione; possiamo fare solo del nostro meglio e goderci al massimo le nostre giornate estive che saranno fatte anche di caldo eccessivo, di file all’aeroporto, di insonnia, di qualche disdetta e, dopo un po’, anche di tanta voglia di autunno e di tornare alla nostra routine quotidiana.

MARIA LA BARBERA

Chi ha detto che Torino “chiude per ferie” ad agosto?

Laura Audi, direttore tecnico di Somewhere Tour Operator, è pronta a smentire questa credenza:

Torino non chiude per ferie e siamo pronti a garantire i nostri tour più famosi, ovvero Torino Magica® e Torino Sotterranea®, per tutto il mese di agosto”.

E quest’anno c’è una sorpresa che renderà l’esperienza ancora più emozionante: i tour saranno effettuati a bordo di un fantastico bus cabrio rosso fuoco, completamente aperto, per godersi al meglio i panorami e le vedute più belle della città!

Nonostante il calo di presenze turistiche durante il mese estivo, Somewhere Tour Operator non interrompe la sua attività.

I nostri tour guidati sono un’opportunità imperdibile non solo per i turisti che arrivano in città, ma anche per i torinesi che decidono di rimanere e vivere Torino da un punto di vista unico e affascinante” sottolinea Audi.

Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di diventare ‘Turisti in Torino’ e scoprire le meraviglie della città anche durante le serate estive.”

Laura, come si è evoluto il turismo a Torino negli ultimi anni e come Somewhere Tour Operator si è adattato a questi cambiamenti?

Dopo il 2006, il turismo a Torino è diventato un asset importante dell’economia cittadina. Dopo il Covid, il turismo italiano e straniero a Torino è ripartito meglio di prima, verso un turismo di qualità, lento, consapevole ed ecosostenibile.

Qual è il tuo consiglio per i visitatori che partecipano al tour per la prima volta? C’è qualcosa che dovrebbero sapere prima di salire a bordo del bus cabrio?

Il mio consiglio potrebbe essere quello di preparare gli smartphone per scattare delle foto molto belle a naso in su a bordo del bus!

Laura, come nasce l’idea di utilizzare un bus cabrio per i tour estivi?

Abbiamo pensato che durante l’estate utilizzare il bus cabrio fosse molto divertente per far davvero sentire le persone “in vacanza” nella propria città, scoprendo dei punti di vista totalmente inaspettati.

Puoi darci un’anteprima di qualche novità o progetto futuro per Somewhere Tour Operator?

Una delle nuove tendenze del turismo internazionale è quella della living history. L’inaugurazione a luglio con Torino 1806 – Ballo a Palazzo a Palazzo Barolo è stata un grande successo e continueremo nell’autunno con aperture esclusive serali sia di Palazzo Barolo che di Palazzo Reale e Palazzo Madama all’interno dell’iniziativa “Tutto in una Notte”.

Il Torino Magica® Tour – speciale Cabrio, un’esperienza unica nel suo genere.

CRISTINA TAVERNITI

“Astro – Landscapes. Luna, Stelle e Paesaggi” di Vittorio Palma

 

Si apre domani al Palazzo delle Feste di Bardonecchia la mostra fotografica “Astro – Landscapes. Luna, Stelle e Paesaggi” di Vittorio Palma.

Una quarantina di immagini fotografiche, di cui molte inedite, che riproducono i cieli della Val di Susa con particolari di luna ed astri.

” Essendo la Valsusa la mia seconda casa sono particolarmente orgoglioso di mostrare le mie immagini a Bardonecchia” spiega Vittorio Palma.

La mostra si avvale del patrocinio dell’Associazione Astrofili Segusini, che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza dell’astronomia.

Tra gli scatti proposti la fotografia “Pilastri di luce sopra la Val Clarea”, che rappresenta un raro fenomeno atmosferico di particolare bellezza.

La mostra resterà aperta fino al 16 agosto prossimo.

Erminia, Mario, Libero e le acque del lago a Ronco

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La signora Erminia, un tempo, doveva esser stata senz’altro una gran bella donna. Si capiva dai lineamenti, fini e delicati, e da quegli occhi verdi-azzurri come l’acqua del lago in primavera: chissà quante teste avevano fatto girare e quanti cuori palpitarono per lei.

I capelli, bianchi come la neve e raccolti sulla nuca, le incorniciano l’ovale del volto. Com’era arrivata fin qua, sulle sponde del lago? Da quanto tempo viveva, sola con i suoi  gatti, in questa bella casa di pietra a Ronco, all’ombra del campanile della chiesa di San Defendente? A queste nostre curiosità, espresse con il timore d’apparire indiscreti , una volta rispose, sorridendo: “Ldomande non sono mai indiscrete. Talvolta possono esserle le risposte”. Da quel giorno non vi furono più domande e crebbe ancor più il rispetto per quella donna così gentile e ospitale. Ogni  qualvolta si attraccava con la barca al molo di Ronco venivamo  invitati a casa sua  per una merenda con pane e formaggio, accompagnando il cibo con un buon bicchiere di vino rosso.  D’inverno, dalla casseruola che teneva sulla stufa a legna, versava delle generose porzioni di brodo caldo nelle scodelle di ceramica, unendo dei crostini di pane raffermo sui quali aveva passato una testa d’aglio o spalmato ricotta fresca. Quella ricotta che, insieme al burro, la vecchia Onorina portava di casa in casa con la sua piccola gerla dopo aver percorso il ripido sentiero che dall’alpeggio scendeva fino alle case del paese. Una tradizione d’ospitalità che si stava perdendo. Solo qualche anziano manifestava, nei confronti dei viandanti del lago, gesti amichevoli e di conforto. Eppure, un tempo, s’usava offrire il brodo e il vino, quello aspro delle piccole vigne abbarbicate sul fianco delle colline, e anche l’aceto, versato generosamente nell’acqua fredda, in cui intingere una crosta di pane raffermoduro come un sasso. A pochi passi dalla chiesa di San Defendente, un tempo invocato contro i flagelli dei lupi e gli incendi, abitava anche Libero Frezzini, meglio conosciuto come “lifroch”, cioè fannullone, una persona a detta di tutti ben poco seria. Frezzini, tra l’altro, non ci stava proprio con la testa. Alto,magro e dinoccolato era proprio un po’ tocco. Si vestiva sempre alla stessa maniera, estate e inverno, quasi non sentisse né il caldo né il freddo: giacca di fustagno marrone, ormai lisa sul bavero e sui gomiti; pantaloni scuri di velluto  e una camicia a quadrettoni rossi e bianchi. Giovannino lo prendeva in giro: “ Libero, ma come ti sei vestito? Sembri una tovaglia ambulante, unta e bisunta. Dove l’hai fregata, quella camicia lì? Dalla cesta dei panni da lavare dell’osteria?”. Frezzini, carpentiere in una piccola impresa del posto,portava rispetto all’anziano pescatore. Anch’esso, e a modo suo, amava la pesca. Il più delle volte, raccontando le sue imprese, esagerava sulle misure e sul peso delle catture. Giovannino quando lo sentiva sproloquiare, indulgendo nelle sue vanterie impossibili, lo rimproverava: “Cala,cala Trinchetto. Non contar balle, Libero, che al massimo hai tirato fuori dall’acqua un paio di cavedani lunghi una spanna”. Lifroch a volte esagerava davvero, alzando la voce e Giovannino , guardandolo storto, doveva minacciarlo: “A ta dò un sgiafun che ta sbiruli la salamangè“. Che, tradotto da quel dialetto mezzo lombardo, equivaleva ad un “ti dò uno schiaffo da piegarti la mascella”. Un giorno l’aveva preso a calci nel sedere dopo aver scoperto, per caso, che quel balordo era andato a pescar persici nel periodo più proibito che ci sia: il tempo della riproduzione, tra aprile e maggio, quando i pesci depongono le uova. Evitando accuratamente di menzionare il fatto al Conegrina e al Carabiniere, cioè alla coppia di arcigni guardapesca, evitò al Frezzini la poco allegra prospettiva di finire al fresco, costretto a guardare il sole a quadretti , dietro alle sbarre del carcere più vicino. Era un reato, a quei tempi, che non si sanava solo con una multa in denaro ma anche con qualche giorno in gattabuia. Libero, tanto per accentuare la sua stranezza, si esprimeva anche a proverbi. Ne aveva per tutte le situazioni. S’era ingozzato come un maiale all’osteria, al punto da sentirsi male? Alle critiche rispondeva così: “ E’ meglio morire a pancia piena che a pancia vuota”. Aveva bevuto più del solito, alzando un po’ troppo il gomito e camminava sbandando? Si giustificava: “E’ sempre l’ultimo bicchiere a far male”. Teoria alquanto bislacca, a dire il vero. Ricordo di averlo incontrato mentre si recava al lavoro in vespa. C’era un buco nell’asfalto. Non lo vide in tempo, finendoci dentro con la ruota davanti, rischiando di capottarsi. Si rialzò tutto scorticato e dolorante. Prontamente accorso in suo soccorso capii immediatamente che era ubriaco. Evidentemente la sera prima doveva aver fatto bisboccia  e si portava addosso una “scimmia” da far paura. Rialzatosi, intontito e acciaccato, mi ringraziò, confidandomi il suo malessere: “Ma sai che ieri sera ho bevuto un bicchiere di acqua tonica che mi è restata sullo stomaco? Non l’ho proprio digerita!”. L’acqua tonica, capito? Non i due o tre litri di rosso che si era scolato e per gli altri comuni mortali rappresentavano una dose da schiantare chiunque. Un altro bel personaggio era Mario Martellanti, detto “cavedano”. Non ricordo dove fosse nato ma era certo che dimorasse sul lago. Mario non amava sentire la terraferma sotto i piedi e, dunque, viveva in barca gran parte del tempo, stagioni permettendo. A fine primavera, durante l’estate e nella prima metà dell’autunno, praticamente non lasciava mai lo scafo della sua “Stella dell’onda”, imbarcazione che lo accompagnava da più di trent’anni nelle sue peregrinazioni lacustri. Quando le foglie ingiallite abbandonavano gli alberi , spargendosi a terra e l’inverno con il suo alito gelido prendeva il sopravvento, cercava di tener duro il più possibile, cedendo solo alla tormenta che scendeva dai contrafforti montuosi, sbarcando proprio a Ronco per cercare riparo nel cascinale dove teneva le sue magre cose. Se l’aria s’infreddoliva, non disperava. Teneva sempre a portata di mano, accanto  alla tela cerata indispensabile per ripararsi dagli scrosci di pioggia, una ormai logora trapunta di lana. Non troppo ingombrante ma abbastanza grande da potervi avvolgere l’intero corpo, riparandosi dal freddo e dall’umidità. Sosteneva d’esserci nato, in barca. I genitori, entrambi defunti, avevano passato tutta l’intera vita sull’Isola di San Giulio. Il padre Giovanni, nativo di Ronco, era custode della Villa dei Glicini. La madre Elsa, si era rotta la schiena nel far le pulizie in uno dei più antichi alberghi del posto, la “Locanda del Drago”. Mario, scapolo impenitente, sosteneva d’essersi sposato con il lago. “Sono più di sessant’anni che ho preso in moglie quest’acqua cangiante;ci conosciamo e rispettiamo, e non ci lamentiamo mai, sopportando a vicenda i nostri sbalzi d’umore”, confidava agli amici più stretti. Ormai anziano, continuava a vogare da una sponda all’altra o, più semplicemente, seguendo il margine delle rive nel suo perenne cabotaggio. Anche se, in cuor suo, custodiva un segreto che talvolta lasciava intuire. La luce di quegli occhi verdi-azzurri della signora Erminia l’avevano stregato. Non l’avrebbe mai ammesso, e nemmeno confidato alla bella donna dai capelli bianchi. Era il piccolo suo segreto. Quei mazzetti di primule e viole lasciati vicino all’uscio o i funghi e la frutta appena raccolti, i persici pescati e già puliti che Erminia trovava sul davanzale di pietra della finestra, erano doni che non lasciavano troppi dubbi sul misterioso benefattore. Eminia intuiva e apprezzava, elargendo sorrisi, cibo e buon vino anche a Mario. In fondo affetto e gratitudine si possono esprimere in tanti modi e le parole, a volte, sono davvero superflue.

Marco Travaglini

Birra artigianale e al divertimento a Chieri

Si svolgerà negli spazi del ristorante sociale ExMattatoio di Chieri (TO) l’evento dedicato alla birra artigianale BEERKENSTOCK. Saranno due serate estive dedicate alla birra artigianale e al divertimento. La serata giusta per salutare gli amici prima di prima di partire per le vacanze, tra karaoke e djset. E speriamo che non ci parta la ciabatta!

L’evento è creato in collaborazione con il birrificio Filodilana, il birrificio Testadariete e il locale La Nave dei Folli che proporranno 15 birre artigianali.

Due serate dedicate alla birra artigianale con 3 produttori che puntano alla qualità e ad offrirci prodotti di alto livello. Ognuno di loro proporrà 5 diverse etichette. Ci saranno 15 diverse Birre Artigianali! Il tutto nel grande cortile dell’ExMattatoio tra street food, musica, karaoke, giochi e birrette. 

In entrambe le serate sarà possibile assistere alla tipica apertura della botticella di birra a cascata, fatta a mano con rubinetto e martello, un momento suggestivo. Ci saranno anche giochi rivisitati apposta per l’evento come il tiro a segno e il ping pong.

Venerdì 2 agosto inizierà alle 18 con la possibilità di fare aperitivo e accedere già agli stand di birra e cibo e sarà possibile cenare fino alle 23. Alle 21 ci sarà lo “Zaffo”: la tipica apertura di botticelle di birra tedesca a caduta fino ad esaurimento. 

Dalle 21.15 partirà il Karaoke con Radio Cantina. Radio Cantina è spazio di creatività e libera espressione, flusso di musica croccante e di gioia insistente, di suoni e di musica indipendente. Pronti a fare in massa le vostre richieste musicali?

Sabato 3 agosto inizierà sempre alle 18 con la possibilità di fare aperitivo e accedere già agli stand di birra e cibo e sarà possibile cenare fino alle 23. Alle 19 partirà il djset con Alby Esse come sottofondo alla cena. Alle 21 ci sarà lo “Zaffo”: la tipica apertura di botticelle di birra tedesca a caduta fino ad esaurimento. Dalle 21.30 Jaku Feliz Reyes raggiungerà Alby Esse in console per un b2b che ci farà ballare.

L’ingresso è gratuito, per cenare occorre prenotare il proprio tavolo direttamente al ristorante sociale ExMattatoio al numero

+39 345 3002693. Il ristorante si trova in Via Papa Giovanni XXII, 8 a Chieri (To).

 

“La Bella e la Voce”: la Finale 2024 ancora a Vietri sul Mare

Per il sesto anno consecutivo, grazie al patrocinio concesso dal sindaco dott. GIOVANNI DE SIMONE e dall’assessore Culture e Spettacolo, avvocato DANIELE BENINCASA, la bellissima località della costiera amalfitana nei giorni 29, 30 e 31 di agosto accoglie la Finale Nazionale del contest che per primo in assoluto ha unito un concorso di bellezza a un concorso canoro.

La produzione torinese di Franco Ganci si appresta quindi a predisporre un evento che nelle aspettative unirà talento, qualità e spettacolo, e che si articolerà in 3 giorni intensi fatti di incontri, masterclass, esibizioni e prove coreografiche.

Le modelle selezionate dallo stilista ANTONIO AMOROSO sfileranno con creazioni dell’omonimo atelier, quindi in casual e in costume da bagno, mentre i cantanti si esibiranno con brani editi e inediti.

Intervengono alla serata di Finalissima che si terrà dalle ore 21 in poi nell’ambito della piazza Monsignor Della Porta della Marina di Vietri sul Mare, NAMIDA, la giovane cantante che dopo l’apertura dei concerti di Tananai, Annalisa, J-Ax e a giugno allo stadio di San Siro quello di Vasco Rossi sta scalando rapidamente le vette della notorietà. Quindi GIULIA SARA SALEMI, la TikToker con 4,5 milioni di followers e 1 milione su Instagram, nota per l’interpretazione di Julie nella serie europea “Miracle Tunes”. Ci saranno anche MAURIZIO DI MAGGIO, la voce per antonomasia di Radio Montecarlo e l’ex finalista di Miss Universo ALINA STAICU.

Per “La Voce” sono presenti CHRISTIAN CAMBARERI, produttore esecutivo dell’etichetta discografica milanese Orangle Records, la responsabile allo scouting MARTINA COLAVITTI, il talent scout manager degli emergenti CRISTIAN GALLANA e ANDREA AMATI, già Sony Music e Warner, produttore e autore per Annalisa, Nek, Elodie, Francesco Renga, Emma Marrone, etc.

Condurranno la serata l’attore americano DANIEL Mc VICAR, celebre in tutto il mondo per avere interpretato il personaggio di Clarke Garrison nella soap BEAUTIFUL, e la giornalista BARBARA CASTELLANI.

La Regia è affidata a LUIGI CASAVOLA

Se sei una modella/fotomodella o un/una cantante per partecipare scrivi a genialspace49@gmail.com

Beatrice, studentessa di 22anni, è Miss Torino 2024

Beatrice Squarcio, 22 anni di Torino, studentessa di Economia aziendale, è Miss Torino 2024. L’elezione del prestigioso titolo è avvenuta mercoledì 24 luglio presso la splendida cornice di Villa Glicini all’interno del Parco del Valentino, polmone verde della città. Questa la location scelta da Mirella Rocca, agente regione Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, per la fascia emblematica legata al capoluogo sabaudo. Un’area simbolo di Torino, uno degli angoli più suggestivi.

“Ho fortemente voluti riportare le selezioni in Torino – spiega Mirella detentrice del titolo 2023 di Miss Italia grazie a Francesca Bergesio – già dallo scorso anno perché si tratta del concorso di bellezza più importante del paese e che deve avere nella nostra città un forte punto di riferimento”.

La stessa sera, è stata eletta anche Miss Sorriso, fascia andata alla bella Alessia Rittano, 18 anni di Cuneo.

Beatrice Squarcio:

Sono Beatrice Squarcio, ho 22 anni, sono nata e cresciuta a Torino. Sono una persona solare e attiva, mi piace qualsiasi tipo di sport, amo le passeggiate all’aria aperta con il mio cane e gli animali in generale. Studio Economia Aziendale presso l’Università di Management ed Economia di Torino perché in un futuro vorrei aprire un mio brand di cosmetici.  Oltre allo studio, occasionalmente lavoro come fotomodella, passione che mi piacerebbe coltivare; sogno di avere un’opportunità nel mondo della moda e dello spettacolo.  Mi definisco una persona determinata; la mia passione per lo studio e l’interesse nel voler fare la fotomodella mi hanno sempre motivata a dare sempre il massimo in tutto ciò che faccio. Sono molto legata alla mia famiglia, che è sempre stata il mio punto di riferimento e la mia fonte di forza.  Sogno di diventare Miss Italia e di poter promuovere cause importanti e ispirare altre giovani donne a inseguire i loro sogni e le loro passioni.

Vorrei concludere la mia presentazione ringraziando Mirella Rocca per aver creduto in me dal primo giorno in cui ho iniziato questo fantastico percorso che mi ha permesso di crescere, credere di più in me stessa e di avvicinarmi sempre di più ai miei sogni. Ringrazio la giuria per avermi permesso di vincere il titolo di Miss Torino e di poter rappresentare la mia città. Infine, voglio ringraziare Patrizia Mirigliani per aver permesso tutto questo; spero che il mio percorso a Miss Italia sia ancora lungo e pieno di straordinarie emozioni.

Alessia Rittano:

Sono una ragazza con tante passioni, oltre ad andare in palestra e fare concorsi di bellezza, amo andare in moto, mi permette di sentirmi libera e spensierata. Amo lavorare e essere indipendente e mi ha aiutato a crescere e diventare la persona che sono oggi. Ho 19 anni, vivo a Cuneo ho appena finito la quinta superiore dell’Istituto Tecnico per Geometri, il mio sogno più grande è diventare presentatrice nel mondo dello spettacolo. Ieri sera quando sono stata incoronata, non potevo crederci, ammiro le ragazze che partecipano a Miss Italia da anni, è un concorso pieno di emozioni, esperienze e sentimenti. Poter dire di aver preso una fascia a Miss Italia per me significa aver realizzato un sogno. Spero di poterne realizzare tanti altri. Sono una ragazza con tante passioni, oltre ad andare in palestra e praticare il nuovo, amo andare in moto, mi permette di sentirmi libera e spensierata. Inoltre per me una grande passione è lavorare come figura di animazione e intrattenimento bambini e in discoteca, in quanto mi permette di essere indipendente e mi aiutato a crescere e diventare la me di oggi. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff di Miss Italia, grazie ai loro consigli e alla loro preparazione noi ragazze ci sentiamo meno fragili, ovviamente il ringraziamento più grande va a Mirella perché senza di lei questo concorso non sarebbe lo stesso. Un ultimo ma non meno importante ringraziamento va alla mia famiglia, mi supportano e mi seguono da sempre, nel momento in cui mi sento più fragile so che posso contrare su di loro. Grazie a tutte le ragazze che ogni anno si mettono in gioco, con le loro diversità, talenti ma troppo spesso anche con le loro insicurezze.

Bardonecchia, “1312 One Day Fit”

Domenica 28 Luglio  

Un appuntamento con il benessere, lo sport, il divertimento

C’è grande attesa per la manifestazione che si svolgerà Domenica 28 Luglio a Bardonecchia nella sua bella Conca, tra le sue montagne di sogno, dal titolo “ 1312 One Day Fit “. Si tratta di una giornata tutta da vivere, un appuntamento da non perdere per gli appassionati del fitness, per tutte le età e l’intera famiglia e per tutti i livelli di preparazione, in una stupenda cornice paesaggistica, tra divertimento, sport, yoga, street dance e tanta musica nella comune ricerca del benessere, del tanto auspicato relax, della condivisione che il fitness, l’attività fisica e ludica agevola ed incrementa. Non ultima è presente la solidarietà come tema anch’esso dominante della giornata.

Il ricavato sarà infatti devoluto alla ricerca a favore della Fondazione “Il coraggio dei bambini – insieme ce la possiamo fare” per la ricerca sui tumori cerebrali infantili, attraverso “Con gli occhi di Riccardo“, l’Associazione nata per ricordare il giovanissimo Riccardo Barbier prematuramente scomparso. Una giornata che si avvarrà della presenza di oltre venti validissimi trainers del mondo del fitness, istruttori di livello internazionale che saranno a disposizione dei partecipanti con lezioni e varie differenti sessioni. Saranno allestiti quattro palchi panoramici in diversi punti di Bardonecchia : il palco centrale Energy sul laghetto con una piattaforma galleggiante oltre a quello dedicato alle lezioni di fitness in acqua all’interno della bella piscina comunale, il palco a Campo Smith dedicato al rilassamento Yoga e allenamenti Pilates ed infine il palco Street al Palazzetto dello Sport dedicato alla Street Dance.

Non mancano gli intrattenimenti per i più piccoli con una Kids Area a loro dedicata con laboratori di judo, arrampicata con le Guide Alpine e tanti giochi. Una giornata quindi che promette oltre ad attività sportive e di cura del corpo e dello spirito, così strettamente connessi per un benessere totale della persona anche divertimento assicurato con la musica del dj Alain nella piscina esterna e la presenza di un’ area dove degustare prodotti e bevande tipiche della zona.

Una giornata che vedrà Bardonecchia impegnata ad offrire il meglio del fitness per una giornata in libertà, di divertimento e, non ultimo, di solidarietà tra le bellezze delle sue montagne per coloro che vogliono partecipare attivamente alle varie offerte della giornata, e sono tante e varie, previa prenotazione all’Ufficio del Turismo presso il Palazzo delle Feste e per quanti intendono seguire l’evento. Patrizia  Foresto