PERAGA GARDEN CENTER
19 e 20 Febbraio 2022
Via Nazionale 9, Mercenasco (TO)
Ingresso libero e gratuito
Sabato 19 e domenica 20 febbraio torna da Peraga a Mercenasco (TO) ORCHIDAY, la Mostra Mercato Internazionale di Orchidee giunta quest’anno alla sua settima edizione.
Peraga, uno dei Garden Center più grande d’Italia – con i suoi 12.000 mq dedicati a chi ama il verde dove piante e oggetti d’arredo si alternano come nelle migliori selezioni di Pinterest – è pronto ad accogliere appassionati e collezionisti per un appuntamento fatto di bellezza, eleganza, armonia e ricercatezza.
Tantissimi i visitatori attesi, nel pieno rispetto delle normative anti Covid, migliaia le piante in mostra, più di 500 gli esemplari di orchidee da scoprire, di specie diverse e provenienti da ogni parte del mondo: orchidee dai fiori spettacolarmente colorati e profumati, piccolissime, che profumano al calar del sole o che mostrano la propria bellezza per un solo giorno.
5 gli espositori presenti: Orchideria di Morosolo (VA), Il Sughereto (GR), OrchisMundi (BL), Varesina Orchidee (VA), Le Orchidee del Lago Maggiore (VB). A curare l’allestimento e la selezione il grande esperto e collezionista Giancarlo Pozzi, vero punto di riferimento della floricultura italiana; sono più di 50 gli ibridi da lui creati e registrati presso l’Orchid Register della Royal Horticultural Society di Londra, “l’anagrafe” mondiale delle orchidee.
Non solo un’esposizione meravigliosa ma anche l’occasione per imparare a riconoscere e amare questo fiore tropicale la cui bellezza, sensualità ed eleganza riempie gli occhi e stimola le endorfine, con effetti benefici anche sulla salute e sull’umore. Per due giorni il Peraga Garden Center di Mercenasco si trasforma in un giardino unico al mondo dove ammirare centinaia di varietà di orchidee, tra cui esemplari rari e a rischio di estinzione a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici.
Punte di diamante della mostra la Scaphosepalum, l’orchidea “in miniatura” tipica delle foreste dell’Ecuador caratterizzata da piccoli fiori color limone; l’Oerstedella, originaria del Nicaragua, dall’elegante portamento che piega verso il basso, con foglie e rametti molto esili e fiorellini a grappolo color lilla; le bellissime Cattleya che, nell’habitat naturale crescono su alberi e rocce e tante altre varietà imperdibili.
Non farò qui una dissertazione articolata su che cosa sia l’amore, né proporrò un elenco di citazioni mirate per farvi commuovere, al contrario vorrei intrattenervi raccontandovi delle origini di questa strana festività, che da tempo immemore esalta la passione amorosa.
Lo spiega bene l’Amico Gufo in Bambi, tutti ci “rincitrulliamo”, l’innamoramento ha gli stessi effetti sugli scettici e sulle persone più sensibili, non dipende dall’etnia o dalla nazionalità, così come un cuore infranto non ha sesso e non ha genere, in quell’occasione piangiamo tutti allo stesso modo. La festività, istituita nel 496 da papa Gelasio I, prende il nome dal santo e martire Valentino di Terni e si diffonde prima di tutto in Francia e in Inghilterra, grazie al contributo dei Benedettini. È bene sottolineare la presenza di diversi santi denominati Valentino e non sempre la tradizione è chiara su chi in effetti debba essere preso a riferimento. La ricorrenza si sostituisce alla festa pagana dei “Lupercalia”, contribuendo allo scopo ultimo di cristianizzare le festività romane.
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