L’omaggio alla pastry ucraina, Dinara Kasko
Da oggi fino all’8 marzo, da Azotea, restaurant-cocktail bar nikkei di Torino, si potrà ordinare il dolce Supernova, pensato dalla co-proprietaria, anima della sala e della pasticceria Noemi Dell’Agnello per omaggiare l’Ucraina e, simbolicamente, la Festa Internazionale della Donna. L’intero ricavato del dessert andrà alla Croce Rossa Italiana, per supportare le persone che stanno combattendo la battaglia in Ucraina.
La ricetta prende spunto dal geometrico dolce AntiPavlova cake della pasticcera ucraina, che sta raccontando la guerra attraverso i suoi canali social, Dinara Kasko, da qui la scelta di chiamare il dolce proprio Supernova. “Ho conosciuto Dinara sui social grazie a questo dessert” – ha dichiarato Noemi Dell’Agnello – “e ho pensato non potesse esserci occasione migliore per proporre la mia versione in omaggio a lei e ai suoi connazionali vittime di una violenza che non ha nulla di umano nella sua genesi”.
L’INIZIATIVA BENEFICA
La scelta di donare, con il proprio lavoro, un contributo alla causa dell’Ucraina è nata in maniera spontanea. “Vista la passione che nutro per i dolci di Dinara da ormai 7 anni a questa parte” – era il 2015 quando creò questa rivisitazione della Pavlova – “ho pensato che anche noi, nel nostro piccolo, potevamo aiutare l’Ucraina sensibilizzando i nostri clienti sul tema” ha detto Noemi Dell’Agnello.
La donazione, pari a 9 € per ogni dolce ordinato, va nelle casse della Croce Rossa Italiana, un’Organizzazione di Volontariato componente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, che in questo momento si è prefissata l’obiettivo di sopperire ai bisogni che stanno colpendo numerose persone in Ucraina.
“Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria” si legge sul sito dell’Organizzazione “la Croce Rossa Italiana lancia un’urgente raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa Ucraina. Manca acqua, cibo, elettricità”. È proprio a questa raccolta fondi che Azotea intende unirsi, con il contributo dei propri clienti che ordineranno il dolce.
LA RICETTA DEL DOLCE SUPERNOVA
La ricetta Supernova è firmata da Noemi Dell’Agnello, che si è ispirata al dolce della pastry chef ucraina Dinara Kasko AntiPavlova cake, in cui sono ben visibili la formazione da architetto della pasticcera ucraina e il gusto estetico davvero singolare, che le ha permesso di innovare un classico della tradizione pasticcera mondiale come la Pavlova, “grazie al lavoro sugli inserti e sulla modalità di presentazione delle meringhe”.
Il dessert contiene inserti di mango e frutti di bosco come nell’analogo ucraino, dal quale si differenzia per alcuni aspetti, come l’utilizzo di latte di cocco al posto del mascarpone. Completano il dessert spikes di meringa alla francese, una mousse al cocco e vaniglia, una dacquoise alla mandorla, un gel lime e della polvere di lamponi, tutte preparazioni che ben si inseriscono nella filosofia di cucina di contaminazione nippo-peruviana che Noemi Dell’Agnello e il suo compagno e co-proprietario Matteo Fornaro propongono nel proprio locale, sia nei piatti che nei cocktail. Ultimo aspetto che non cambia rispetto al dolce originale è l’estetica, che a Noemi ha suggerito il nome da dare al dessert, Supernova. Come la stella, che speriamo illumini presto le menti dei protagonisti di queste due battaglie, la guerra russo-ucraina e la violenza contro le donne.
Sarebbe il tempo delle maschere, dei coriandoli per terra, degli scherzi e della baldoria dilagante. “Sarebbe”, perché è difficile entrare a pieno nello spirito festaiolo in questo preciso periodo storico: gli strascichi della pandemia ancora non si affievoliscono, la promessa del termine dello stato d’emergenza non ci risolleva il morale, soprattutto ora che televisioni e giornali ci parlano costantemente di una guerra troppo vera e troppo vicina.
È giusto, cari lettori, che a dispetto di tutto si continui a festeggiare. È giusto intestardirsi nell’organizzare piacevoli occasioni di festa e condividere il tempo, mantenendoci solidali in momenti così assurdi e difficili. La stessa Torino, la cui Mole ha preso in queste sere i colori della pace per manifestare contro lo scontro bellico russo-ucraino, offre varie attività da svolgere in compagnia in questo breve periodo carnevalesco. Sono diverse le mostre degne di nota, tra cui mi sento di raccomandare “The World of Banksy”, adibita a Porta Nuova, l’esposizione dedicata ai ritratti fatti a Frida Kahlo a Stupinigi, dove è ancora visionabile “ANIMALS”, la raccolta fotografica del celeberrimo Steve McCurry, e ancora vi consiglio “Vivian Maier-Inedita”, presso Palazzo Chiablese.
Si assiste in tale occasione all’inversione sociale dei ruoli, attraverso la realizzazione – seppur temporanea – di un “mondo alla rovescia”, in cui vi è l’abolizione dei rapporti gerarchici e delle autorità. È dunque “un rito legato alla rigenerazione della comunità”, citando sempre Grimaldi, è un’occasione che diventa riequilibrazione sociale e che si conclude con la speranza di purificarsi dai peccati passati, attraverso il rogo del fantoccio. Il pupazzo appositamente creato diveniva protagonista di un farsesco processo, ad esso erano imputati i mali e le colpe, i vizi pubblici e quelli privati, la sua condanna segnava il termine della festa, nonché l’inizio di una nuova fiducia verso un tempo migliore.
Ella non nasconde inquietanti segreti, ne’ si cela della sua natura pi