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Successo annunciato per la prima tappa di Rosa in Giallo

Bossolasco, il paese delle rose / Ci sono eventi che si sa saranno un successo. Si sente nell’aria ed è forte il consenso che fanno registrare

Un cocktail di ex Libris e racconti gialli che è unico in Italia, ma non solo per questo format innovativo che si reinventa puntando al passato per configurare un nuovo futuro che punta sulla speranza e il desiderio di gettarsi nuovamente nella mischia che il mostricciattolo Covid non ha fermato e non fermerà.

Contenti gli sponsor che si sono detti entusiasti dell’evento di Rosa in Giallo.

Il  presidente Giovanni Quaglia, di Fondazione Crt, main sponsor dell’evento, ha tessuto le lodi del concorso e della sua capacità di radicarsi sul territorio e valorizzare i territori minori.

Fra gli altri sponsor, molto soddisfatti anche Fondazione CRC, rappresentata da Massimo Gula in vece del presidente Giovanni Genta, il Gruppo Egea, nella persona del responsabile dellacomunicazione Mauro Davico e Giorgio Rivetti che ha recentemente acquisito la Contratto di Canelli, ma anche la direttrice dell’ Azienda di Soggiorno di Bolzano, Roberta Agosti che aveva fiutato l’evento e partecipa all’organizzazione di Rosa in Giallo che farà tappa a, dicembre, a Bolzano.

 

Un parterre di eccezione composto da Bruno Gambarotta, Margherita Oggero, Biagio Fabrizio Carillo, Danilo Paparelli, Roberta Agosti, Bruno Vallepiano e Tommaso Lo Russo che moderava assieme a Cristina Borgogno de La Stampa.

Un gruppo veramente affiatato nel quale i mattatori non sono stati solo Margherita Oggero e Bruno Gambarotta, che giocano a far intendere di avere una visione diversa delle cose, ma non è così, perché, per loro, è il gioco delle parti e ciascuno ha una prospettiva che serve ad integrare l’altra e a fornire una visione che non è antitetica, ma complementare ed ha come effetto finale un quadro complessivo più completo.

Aneddoti curiosi sono stati raccontati sia dalla Oggero che da Gambarotta, ma anche da Bruno Vallepiano e  Fabrizio Biagio Carillo che ha anche parlato di tecniche investigative per la soluzioni dei casi delittuosi, siano essi della vita reale che della finzione.

Curiosità anche da parte di Danilo Paparelli, uomo di mondo, che ha fatto il militare a Cuneo come Totò e delle cui vignette è pieno lo studio del presidente Fondazione Crt, Giovanni Quaglia.

Veniamo allo svolgimento dell’evento: un tempo un po’ ballerino obbligava ad aprire, ad intermittenza, qualche ombrello, ma sembrava  più una  sorta di coreografia che una vera difesa dalla pioggerellina che è, comunque, durata pochissimo.

Per quanto riguarda la cronaca di Rosa in Giallo, introduceva il sindaco Franco Grosso che passava la parola all’assessore alla Sanità Regionale Genesio Luigi Icardi, in rappresentanza della Regione Piemonte e, tra l’altro, Lions di Santo Stefano Belbo  e quindi al presidente dell’Unione Montana, Roberto Bodrito.

Veniamo allo svolgimento vero e proprio dell’evento: cominciava Tommaso Lo Russo in qualità di presidente del Club Lions Alba Langhe e di Solstizio d’Estate che bandisce il concorso internazionale Il Bosco Stregato e organizza l’evento assieme al comune di Bossolasco, al Club Lions Alba Langhe e al comune di Bossolasco.

Diceva Lo Russo << un caloroso benvenuto a tutti gli intervenuti e a quanti, per concomitanza di impegni, non hanno potuto partecipare alla Prima tappa di Rosa in Giallo.

A questo punto viene spontaneo chiedersi, che cos’è il concorso Rosa in Giallo? È un unicum, non solo in Italia, che mischia i racconti gialli con gli ex libris (incisioni).

Come in tutte le manifestazioni sono arrivati telegrammi, addirittura, alcuni dall’aldilà:

Franco Piccinelli, presidente della sezione Brevi Novelle del concorso il Bosco Stregato, cantore delle Langhe e regista  memorabile, di un satirico Processo al vino, tenutosi a Borgo Robinie a Bosia;

Remo Palmirani, medico eccezionale, esegeta degli Ex Libris e presidente della sezione ex libris del concorso Il Bosco Stregato;

Philipe Daverio che ha fatto i complimenti a Danilo Paparelli per la vignetta che gli ha dedicato e per il logo di Rosa in Giallo;

Roberto Turla, mentore nel campo delle incisioni di Tommaso Lo Russo che per celia lo chiamava santità;

Per ultimo, ma non ultimo, Nicola Lo Russo, ideatore del Concorso Il Bosco Stregato.

Il concorso prevede una sezione per gli scrittori già affermati; una per i traduttori di gialli; un’altra per i racconti gialli rivolti ad esordienti e in via di affermazione o desiderosi di partecipare e una sezione ex libris ispirati al giallo. Entrambi con scadenza 30 ottobre 2021.

Sono previste giurie tecniche per gli ex libris e per i racconti gialli, di cui, fra gli altri, fanno parte: Margherita Oggero, Bruno Gambarotta , Bruna Bruna e, in rappresentanza del Club Lions Alba Langhe, Bruno Frea. Le giurie scolastiche sono rappresentate dai Licei Govone di Alba, GB Gandini – G.Giolitti di Bra e Giosuè Carducci di Bolzano.

Un ringraziamento particolare a Regione Piemonte, Consiglio Regionale, Fondazione Crt (main sponsor), Fondazione Crc, Gruppo Egea e a quanti potrebbero diventarlo per il successo e la valenza di Rosa in Giallo e per la capacità di coinvolgere anche le scuole.

Il concorso prevede, inoltre, il coinvolgimento degli Istituti Alberghieri del Piemonte e non solo  Apro di Alba, ma di molti altri Istituti, come quello alberghiero di Merano per la realizzazione di un piatto o di un cocktail ispirato al giallo.

Finito il  Salotto letterario, si passava ai meriti alla carriera. Fuori concorso, il primo riconoscimento veniva assegnato al presidente Giovanni Quaglia. Nel premio c’erano i simboli del territorio: un ex libris di Cristian Blaesberg dedicato a Remo Palmirani e ispirato all’icona dei gialli, Sherlock Holmes, una borraccetta che verrà donata a 5 mila studenti delle scuole dell’Albese, frutto della collaborazione tra Lions di Alba e Rotary di Alba e Canale – Egea e Banca d’Alba e Solstizio d’Estate; un libro sulla Ferrero e un magnum Alta Langa della Contratto di Canelli che ora appartiene a Giorgio Rivetti.

Al presidente Giovanni Quaglia lo consegnava il Governatore del Distretto 108 Ia3, Senia Seno, mentre a Biagio Fabrizio Carillo lo consegnava l’assessore alla Sanità regionale Genesio Luigi Icardi;a Bruno Gambarotta il sindaco Franco Grosso e a Margherita Oggero  il presidente Club Lions Alba Langhe Tommaso Lo Russo ; a Danilo Paparelli    il vice governatore Lions Distretto 108 Ia3, Pierfranco Marrandino e a Bruno Vallepiano  lo ha attribuito il rappresentante Fondazione Crc, Massimo Gulla mentre a Roberta Agosti, l’ex direttrice del Circolo dei Lettori, Maurizia Rebola e al Governatore del Distretto 108 Ia3, SeniaSeno lo assegnava Tommaso Lo Russo, nella doppia veste di presidente del Club Lions Alba Langhe e di Solstizio d’Estate.

Fra i vincitori del prossimo anno, con un  intervento, fuori programma Tiziana Prina delle Edizioni Le Assassine.

Solstizio d’Estate compie vent’anni ed è segno della capacità di rinnovarsi  guardando al passato per unirlo al presente che rappresenta il nostro domani e lo fa con il ricordo degli Ex Libris dedicati a Remo Palmirani che aveva spinto all’ideazione di una sezione dedicata alle incisioni del Concorso Internazionale il Bosco Stregato che, in questa occasione, ne sceglie uno ispirato all’icona del giallo rappresentato da Sherlock Holmes.

Rosa in Giallo è legata a Bossolasco, paese delle rose e al significato della rosa: simbolo di silenzio e virtù,  ma anche di completezza. Rosa che rappresenta il passaggio necessario al raggiungimento della perfezione ed è per questo che lo dedichiamo, come riconoscimento alla carriera,  ad una persona particolarmente poliedrica.

Per finire, il rinfresco offerto dal comune di Bossolasco, per concludere la prima tappa di Rosa in Giallo in attesa di andare a Bolzano, a dicembre.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Mazo de la Roche  “Il gioco della vita”   -Fazi-    euro  18,00

E’ il secondo dei sedici romanzi della saga di “Jalna”, dal nome della casa che domina le praterie e i boschi dell’Ontario, di proprietà della famiglia Whiteoak. Partono da lì gli intrecci di personaggi e vite, che l’autrice scrisse  tra fine anni 20 e 50 del 900.

La vita stessa della scrittrice canadese Mazo de la Roche (nata a Newmarket nel 1879, morta a Toronto nel 1961 a 82 anni) vale più di mille romanzi. Un’infanzia solitaria allietata dalla passione per la lettura, una fantasia inarrestabile che la cala in un mondo immaginario. Un rapporto fuori dagli schemi con la compagna di tutta la vita Caroline Clement: la cugina orfana di 8 anni che i genitori di Mazo avevano adottato quando lei ne aveva 7. Da allora sono state inseparabili, in quello che all’epoca era chiamato “Boston Marriage”, e adottarono anche due bambini. Una vita che ha ispirato il film del 2012“The mystery of Mazo de la Roche” in cui vengono ricostruite scene e fasi della sua vita privata, che lei difese sempre tenacemente.

Nell’arco della sua lunga e complessa esistenza ha scritto 23 romanzi, tra i quali la saga di Jalna, che si rivelò un successo internazionale. Fu anche la prima donna a vincere i 10.000 dollari del prestigioso Atlantic Monthly Prize.

“Jalna” è il primo romanzo di una lunga storia familiare architettata in 16 volumi che abbracciano l’arco di tempo tra 1854 e 1954. E’ ambientata in Canada e racconta le vicende dei Whiteoak, padroni del maniero di Jalna, nell’Ontario. Capostipiti il capitano Philiph e la sua adorata moglie Adeline. Lei sarà la matriarca che nel romanzo sta per bissare la boa dei 100 anni, circondata dalle vicende di uno stuolo di figli e nipoti di cui detiene il controllo, tra una bizza e l’altra.

 

 

 

Kent Haruf  “La strada di casa”  -NN5-   euro  18,00

E’ il secondo romanzo dello scrittore statunitense Kent Haruf (nato nel 1943 e morto nel 2014), risale al 1990 e precede di 9 anni l’inizio della “Trilogia della pianura” -composta da “Benedizione”, “Canto della pianura” e “Crepuscolo” – pubblicata in America tra fine anni 90 e inizio nuovo millennio.

Tre storie ambientate a Holt, fittizia cittadina del Colorado, luogo letterario inventato dall’autore che vi inserisce le storie dei suoi personaggi: semplici, comuni, ma alle prese con grandi segreti e immani tragedie.

Sempre a Holt si svolge la trama de “La strada di casa” che inizia con il ritorno pacchiano, dopo 8 anni di lontananza, di Jack Burdette a bordo di una fiammante Cadillac rossa.

E’ lo spunto per il lungo flashback in cui scopriamo la ruvida personalità di Jack: un antieroe che ha dell’irresistibile e che in passato ha combinato guai che la comunità di Holt non ha certo dimenticato.

A riannodare i fili della storia è Pat Arbuckle, direttore del giornale locale che ci racconta un Burdette potente negli sport, vorace con le donne, prevaricatore con i più deboli, magnetico e virile. Di lui è da sempre perdutamente innamorata la splendida Wanda, che si lascia soggiogare quasi con debordante masochismo.

Ma Jack è capace di colpi di testa improvvisi come quando sposa la forestiera 20enne Jesse, spezzando il cuore a Wanda e trascinando la sposa in un baratro.

Perché dapprima conquista la fiducia dei compaesani, poi mette a segno un furto clamoroso che danneggia l’intera Holt e quando fugge con il maltolto abbandona la giovane moglie con i 2 figli e un terzo in arrivo. Sarà lei il capro espiatorio, incinta al settimo mese e pronta a degradarsi per risarcire in un certo senso la comunità.

 

 

 

Gianni Farinetti    “Doppio silenzio”  -Marsilio-  euro  14,00

Una Sicilia assolata e affascinante, intrisa di mistero, famiglie blasonate, palazzi carichi di storia e splendore passati, ma anche un omicidio e un po’ di perversione.

Sono gli ingredienti principali dell’ultimo romanzo di Gianni Farinetti, in cui racconta i giorni siciliani del protagonista Sebastiano Guarienti, che si allontana dalle sue amate Langhe piemontesi e vola a Palermo per un breve – ma intenso- fine settimana, invitato al matrimonio del figlio della principessa  Consuelo Blasco Fuentes (che avevamo già conosciuto nel libro”L’isola che brucia” del 2001).

La sposa è la bellissima erede della famiglia Galvano ed ha una sorella e un fratello altrettanto fascinosi e soprattutto molto ambigui.

Sullo sfondo c’è anche la pagina di cronaca nera con l’omicidio di un noto imprenditore palermitano, brutalmente assassinato.

Ed ecco che la trasferta di Guarienti si fa decisamente movimentata tra echi del passato, ricordi un antico amore, inseguimenti tra vicoli e palazzi nobiliari decadenti, borghesi arricchiti e la soluzione finale del delitto.

 

 

Sarah Steele  “Il grand tour di Nancy Moon”  -Feltrinelli-  euro  16,00

L’avventura della protagonista, Florence Connelly, inizia quando dopo il funerale della nonna Peggy, mettendo mano nelle sue cose, in un armadio trova una scatola che è un tesoro: piena di cartamodelli degli anni 60, accompagnati da ritagli di tessuto, una cartolina e la foto di una donna –sempre la stessa- che indossa l’abito in questione.

Florence ha ereditato dalla nonna non solo una preziosa macchina per cucire, ma soprattutto la passione per l’alta moda. In più ora c’è il mistero vintage della scatola: quei vestiti raccontano una storia che Flo ricostruisce a poco a poco, seguendo la mappa tracciata dalle cartoline e rimettendo insieme ritagli di vita della donna sconosciuta immortalata nelle foto.

Le amiche storiche della nonna le conosce tutte, allora chi è questa Nancy Moon ritratta in giro per mezza Europa, con indosso gli abiti di cui la nonna nascondeva i cartamodelli in un baule? Ricucendo i suoi passi Florence finisce per assemblare anche intriganti pagine di vita della sua

Il lungo autunno del Salone del Libro parte con Portici di Carta e Vita Nova

Sono due importanti tappe verso la XXXIII edizione della kermesse libraria internazionale

 

Portici di Carta

sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020

 

Vita Nova

da sabato 5 a martedì 8 dicembre 2020

 

 

Hanno resistito a guerre, dittature, roghi, epidemie: i libri se la cavano sempre, lo hanno fatto anche stavolta, in un periodo difficilissimo, dimostrandosi un terreno di discussione ideale per ragionare su ciò che sta accadendo, e costruire insieme il futuro, una vita nuova, un passo alla volta.

 

Il Salone Internazionale del Libro torna dal vivo, a Torino, con due importanti rassegne culturali sul territorio cittadino, per rinnovare il patto con la sua comunità e accompagnarla verso la XXXIII edizione, che si terrà dal 13 al 17 maggio 2021.

Il Salone vuole intraprendere – insieme ai lettori, agli editori, ai librai, agli autori – un percorso di avvicinamento alla prossima primavera, partendo da un caposaldo – Portici di Carta – che da 14 anni occupa fisicamente chilometri di città, e passando per una manifestazione nuova – Vita Nova, appunto – che anticipa il tema della XXXIII edizione: Vita Supernova.

 

La XIV edizione di Portici di Carta

17-18 ottobre 2020, Torino

 

Portici di Carta, manifestazione di promozione del libro e della lettura, torna sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020. La libreria più lunga del mondo è un progetto della Città di Torino, con le sue Biblioteche civiche e il Centro Interculturale, realizzato da Associazione Torino, La Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte e con la partecipazione attiva dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

 

Per la XIV edizione i portici del centro cittadino ospiteranno 65 librerie e 65 editori piemontesi, suddivisi in 17 tratti tematici per raggruppare in modo omogeneo le librerie e le case editrici a seconda delle rispettive specializzazioni. A questi si aggiunge Libro Ritrovato, la mostra-mercato dedicata ai libri antichi e fuori catalogo, che per Portici di Carta organizza un’edizione speciale con 58 espositori. La dislocazione dell’evento potrà subire variazioni necessarie anche a garantire il distanziamento e una maggiore distribuzione del pubblico, per evitare assembramenti nel rispetto delle disposizioni anti-covid.

 

L’edizione 2020 di Portici di Carta non poteva che essere dedicata a Luis Sepúlveda, autore straordinario di libri di grande successo, amato in Italia più che in ogni altro paese del mondo. Saranno tante le occasioni per omaggiarlo, con incontri e letture dedicati alla sua opera e al legame con la moglie Carmen.

 

Novità di quest’anno, per ragioni di organizzazione e sicurezza, sarà la prenotazione obbligatoria degli eventi che, come di consueto, si terranno tra Piazza San Carlo, l’Oratorio di San Filippo Neri e, per la prima volta, nel Cortile di Palazzo Turinetti – Intesa Sanpaolo.

Il programma completo sarà reso noto nelle prossime settimane con una conferenza stampa dedicata, in occasione della quale verranno annunciati gli editori e gli autori ospiti, i laboratori dedicati a bambini e ragazzi, le iniziative collaterali e verranno aperte le prenotazioni per il pubblico.

 

VITA NOVA

da sabato 5 a martedì 8 dicembre a Torino

oltre 150 incontri diffusi

per ragionare sul futuro e anticipare la XXXIII edizione

del Salone Internazionale del Libro di Torino

 

 

Per la prima volta in oltre trent’anni di storia, il Salone Internazionale del Libro di Torino non ha potuto svolgersi nelle abituali date di maggio e nella sua consueta forma. La XXXIII edizione – che era stata pensata a partire dal tema, suo malgrado profetico, Altre forme di vita – tornerà dal 13 al 17 maggio 2021 con un nuovo titolo: Vita Supernova. Nel settecentesimo anniversario dantesco, il Salone raccoglierà intorno a sé i nomi più importanti, più interessanti, più originali della scena culturale per ragionare insieme sul futuro che ci aspetta.

 

Proprio per anticipare le riflessioni che saranno protagoniste dell’evento primaverile, il Salone ha pensato Vita Nova: una grande festa del libro, organizzata in collaborazione con gli editori, e diffusa su tutto il territorio cittadino con un format inedito.

 

Per quattro giorni alcuni dei luoghi più significativi di Torino ospiteranno grandi personaggi del mondo della cultura – lectio magistralis, confronti, tavole rotonde, performance, laboratori – per riprendere la riflessione aperta con SalTo Extra e ragionare insieme sul futuro. La kermesse di fine autunno toccherà, tra gli altri l’Università degli Studi di Torino, il Museo Risorgimento, il Polo del ‘900, la Fondazione Collegio Carlo Alberto, il Circolo dei lettori, il Grattacielo Intesa Sanpaolo, La Centrale – Nuvola Lavazza e gli spazi cittadini di Reale Mutua e SMAT.

Tra i primi ospiti confermati: Alessandro Barbero con una lezione su Dante Alighieri che prende spunto dal suo libro di prossima pubblicazione “Dante” (Laterza), Emma DanteDamiano e Fabio D’InnocenzoLetizia BattagliaSerena Vitale.

 

Vita Nova conferma la collaborazione con partner storici del Salone, come la rete di librerie e Biblioteche che partecipano a Portici di Carta, e ne annuncerà di nuove e importanti che prenderanno vita a maggio: dal Parlamento europeo – Ufficio di Milano, al Collegio Carlo Alberto, l’Università degli Studi di Torino, Rai ragazzi.

 

Vita nova sarà anche un’altra occasione, dopo Salto Extra e SalTo Notte, per sperimentare con le potenzialità offerte dal digitale: alla programmazione cittadina sarà affiancato un palinsesto di eventi virtuali, con format dedicati ai più giovani. Inoltre, una diretta streaming racconterà l’iniziativa attraverso interviste agli autori e ai protagonisti (editori, librai, lettori), portando il pubblico anche dietro le quinte. E ancora, una selezione degli appuntamenti verrà registrata e resa disponibile gratuitamente on demand, dopo l’evento, sul canale YouTube del Salone.

 

Il programma sarà annunciato a novembre in una conferenza stampa dedicata, in occasione della quale aprirà anche la biglietteria.

In viaggio attraverso il Piemonte

Nella nuova sala polivalente di GabianoMonferrato, in Valcerrina, è stato presentato venerdì sera il libro ‘Girovagando per il Piemonte – alla scoperta dei piccoli borghi’ serata organizzata dall’Unione dei Comuni della Valcerrina-Area Cultura e dal Comune di Gabiano

I lavori sono stati introdotti dal sindaco Domenico Priora che ha ricordato la lunga conoscenza con l’autore Dante Ferraris dai tempi in cui era assessore provinciale alla protezione civile. Poi il consigliere delegato alla Cultura per l’Unione, Massimo Iaretti ha evidenziato come questa fosse la prima di una serie di iniziative finalizzate a valorizzare la cultura in Valcerrina, terra ricca di storia, arte, architettura, chiese e castelli, alcune delle quali annullate a causa dell’emergenza sanitaria e ha avviato un dialogo con l’autore partendo dalla considerazione che ‘piccolo è bello’. Dante Ferraris, dal canto suo ha spiegato di avere concepito il libro un poco sulla scorta di ‘A zonzo per il MONFERRATO’ di Giuseppe Niccolini ma su una prospettiva che abbraccia l’intera regione. Il suo è un poco il diario di un viaggiatore che va nei luoghi armato di matita, taccuino e macchina fotografica e parla con la gente del luogo per conoscerne le storie, le leggende, quelle particolarità che altrimenti andrebbero perdute. E soprattutto scrive, come i giornalisti e gli scrittori di inizio Novecento per fare vedere ai lettori le cose che ha visto con i suoi occhi. Per questo, infatti, le foto si limitano ad una per luogo visitato. A questa prima edizione del libro, che contiene una interessante descrizione di Solonghello, ne seguiranno altre e tra i luoghi futuri ci sarà anche Gabiano. Tra i presenti all’incontro c’erano il sindaco di Villadeati, Angelo Ferro, l’assessore alla cultura e turismo di Villamiroglio, Marco Giolito, l’ex sindaco di Mombello, Maria Rosa Dughera, Paola Cornaglia, presidente della casa di riposo di Cerrina Monferrato, Gianfranco Balocco, comandante di Aib Valcerrina, con alcuni volontari. Tra i borghi visitati da Ferraris, che è anche disaster manager della Provincia di Alessandria, ve ne sono anche alcuni particolarmente significativi della Città Metropolitana di Torino quali Miradolo, Cavour, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel Comune di Buttigliera Alta e Novalesa con la sua millenaria abbazia, luogo di culto e di incontro non solo delle genti della Valsusa ma anche delle Alpi Occidentali.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Joël Dicker  “L’enigma della camera 622”  -La Nave di Teseo- euro 22,00

 

Il nuovo travolgente e camaleontico thriller dello scrittore ginevrino (diventato famoso con “La verità sul caso Harry Quebert”), questa volta è ambientato in un hotel di lusso sulle Alpi svizzere….e  preparatevi a non staccarvi più dal libro.

Tanto per cominciare il corposo romanzo è una sorta di gioco di specchi tra finzione narrativa e autobiografia, perché a mettersi sulle tracce del mistero che avvolge la camera 622 è un giovane scrittore che assomiglia parecchio a Dicker -come lui si chiama Joël- e, insieme all’affascinante Scarlett, riesce a risolvere un classico intrigante cold-case.

Arrivato all’hotel Palace de Verbier si accorge che manca la stanza 622, scopre che proprio in quella camera era avvenuto un delitto 15 anni prima – rimasto irrisolto- e che la direzione

aveva deciso di cancellare quel numero.

Va da sé che decide di indagare sulla vicenda dando il via a 632 pagine che non vorreste mai finire.

Tutto ruota intorno alla banca Ebezner, da più di 300 anni saldamente nelle mani della stessa famiglia. La carica di presidente è stata tramandata per generazioni di padre in figlio, ma ora il padre di Macaire ha cambiato le carte in tavola: nel suo testamento ha deciso che non sarà più così e che l’incarico andrà a chi si dimostrerà davvero all’altezza.

E’ così che si scatena la lotta tra Macaire Ebezner e il brillante Lev Levovitch, affascinante self made man che si è fatto da solo partendo dal nulla.

I due saranno in lotta non solo sul fronte professionale, ma si contenderanno anche la bellissima Anastasia (moglie di Macaire) e a movimentare ulteriormente la trama compariranno altri personaggi carichi di mistero, come il mefistofelico Tarnogol.

Ancora una volta Dicker fa centro con un romanzo grondante pagine mozzafiato, che sciorinano divoranti ambizioni, rapporti familiari complessi e controversi, amori e tradimenti, appuntamenti mancati e occasioni perdute, avvelenamenti e intrighi, in un folgorante susseguirsi di colpi di scena e con un epilogo insospettabile…

 

Esther Safran Foer  “Voglio sappiate che ci  siamo ancora. La memoria, dopo l’Olocausto”   – Guanda-  euro 18,00

Lei è la madre settantenne dello scrittore Jonathan Safran Foer e questo è il memoir in cui rimette insieme i frammenti della tragica storia della sua famiglia, vittima dell’Olocausto. Tutto ha inizio con i silenzi familiari che l’hanno accompagnata nella vita in America, da una vecchia foto in bianco e nero e una mappa tracciata a mano.

Figlia di immigrati ucraini è cresciuta in mezzo ai fantasmi del non detto, con un padre che intuisce dal passato tragico di cui però non ha mai voluto parlare.

Ma lei ha bisogno di colmare i vuoti della sua storia familiare, così decide di andare in Ucraina e ripercorrere le orme dei suoi antenati. Scopre che il padre era cresciuto in un villaggio e aveva avuto già una moglie e una figlia, uccise dai nazisti; lui era lontano al momento del massacro e il destino aveva deciso diversamente per lui..

Esther vuole saperne di più su quella sorellastra morta bambina e finisce per affacciarsi  sull’orrore. Rintraccia anziani sopravissuti che raccontano i massacri di una moltitudine di ebrei scovati nei villaggi, ammazzati anche 200 alla volta, “messi in fila, ciascuno con una mano appoggiata sulla spalla della persona che aveva davanti. I tedeschi fotografarono e misurarono in lunghezza e larghezza la fila di persone, la popolazione ebrea, in modo da calcolare le dimensioni delle fosse necessarie”.

Ecco la descrizione dell’Aktion dei reparti di annientamento, la Einsatzgruppe C, a bordo di 11 camion dell’esercito, l’11 agosto 1942. Ma ci saranno altri villaggi rasi al suolo con la terra delle fosse comuni che si muoverà per giorni anche dopo le esecuzioni.

L’autrice ricostruisce le morti della nonna assassinata con le nipoti in braccio e quelle degli altri parenti. Bisnonni, zii e cugini falciati secondo un macabro rituale: “ gli ebrei erano stati legati l’uno all’altro per le mani e condotti in fila di fronte a una fossa già scavata….avevano dovuto spogliarsi, calarsi nella fossa e stendersi a faccia in giù. I tedeschi sparavano a una fila e poi andavano a prendere quella successiva”

Quella di Esther è una straziante Via Crucis da una fossa comune all’altra: luoghi di inimmaginabile dolore, eppure stranamente pacifici, dove lei lascia foto, biglietti e sassi. E’ il suo dolente messaggio ai suoi morti, per dirgli che il loro Dna sopravvive in lei, nei suoi figli e nipoti, perché come dice il titolo “voglio sappiate che ci siamo ancora”.

 

Questa potrebbe anche essere l’occasione giusta per rileggere o scoprire il primo romanzo del famoso figlio dell’autrice:

Jonathan Safran Foer  “Ogni cosa è illuminata”   -Guanda-  euro 13,00

Pubblicato nel 2002, ha ispirato l’omonimo film nel 2005. Narra il viaggio in Ucraina di un giovane ebreo americano che, armato solo di una foto, va alla ricerca della donna che forse ha salvato suo nonno dalla furia dei nazisti. Anche in questo caso sono indimenticabili le pagine che danno vita ad un autentica saga ebraica in cui lo scrittore ripercorre la storia dello shtel ucraino a partire dalle origini nel 700, fino all’annientamento per mano nazista e la scomparsa dalle carte geografiche.

 

Anne Tyler  “Un ragazzo sulla soglia”   -Guanda-   euro 17,00

Questo è il 23esimo romanzo dell’autrice americana originaria del Minnesota, Premio Pulitzer (nel 1989 con “Lezioni di respiro”) definita “scrittrice delle persone comuni”. E ancora una volta mette in campo tutta la sua bravura nel raccontare una semplice esistenza e i suoi possibili risvolti.

Protagonista è Micah Mortimer, un appannato 40enne senza particolari qualità, custode di un condominio a Baltimora. Vive da solo ed è titolare di una società di manutenzione e assistenza per computer e stampanti “Tecnica-Mente”, si reca nelle case di chi richiede il suo intervento e sa aggiustare parecchie cose.

La sua è una vita grigia come tante altre: è fissato con la raccolta differenziata dei rifiuti, ama l’ordine, è fidanzato con Cass, una maestra sua coetanea, con la quale condivide riti e abitudini… ma ognuno a casa sua.

Poi un bel giorno alla sua porta suona l’adolescente Brink, primo anno di college e aria benestante, che senza dire nulla si è allontanato da casa. Sostiene di non sapere chi sia suo padre, ma pensa che potrebbe Micah che ai tempi del liceo aveva avuto una storia con la giovanissima Lorna.

Di colpo, il solito tran tran del protagonista viene stravolto e la sua abituale rigida routine va in mille pezzi.

Ma è anche  l’occasione per recuperare stralci del proprio passato, riconsiderare i legami familiari e affettivi in genere, non dare troppo per scontate parecchie cose. Micah saprà gestire la vicenda? Ancora una volta la famiglia è centrale, ed è il luogo in cui possono essere affrontate e risolte quelle che sembrano grandi catastrofi.

 

“Libri in agenda”: un video al giorno per raggiungere lo sviluppo sostenibile

Festival dello Sviluppo Sostenibile

Cultura: con un video al giorno, ASviS, Salone Internazionale del Libro e Iren, lanciano “Libri in Agenda”, un percorso editoriale dedicato ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030

Nasce “Libri in Agenda”, una nuova iniziativa per promuovere la cultura della sostenibilità. L’iniziativa, lanciata dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Il Salone Internazionale del Libro e grazie al contributo di Iren, è una delle più importanti iniziative organizzate nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione italiana sulla sostenibilità che, con quasi 600 eventi in programma in tutta Italia, nel mondo e online, si è aperta ieri e si concluderà l’8 ottobre.
A partire da questa sera, il Salone di Torino curerà un’idea editoriale che dedica un libro al giorno ad ognuno dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e, attraverso altrettante video interviste con gli autori, pubblicate alle 18:00 sulle pagine social di ASviS e del Salone, racconta la sostenibilità in modo inedito e originale.

La partnership tra ASviS e il Salone Internazionale del Libro di Torino nasce nel 2019 per contribuire alla diffusione della conoscenza dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e alla diffusione della cultura della sostenibilità. Nel 2020, così profondamente segnato dall’epidemia sanitaria, la collaborazione prende forma online, per raggiungere il grande pubblico con un messaggio chiaro e un format capace di promuovere la trasversalità dei 17 obiettivi e la loro diretta incidenza nella vita di tutti.

“Si tratta di una delle principali iniziative culturali previste quest’anno dal Festival. La sostenibilità ha bisogno di cultura per farsi azione concreta a sua volta la cultura ha bisogno di sposare la sostenibilità perché ne diventi ambasciatrice tra tutti i popoli, al di là delle diversità e delle barriere linguistiche”, ha dichiarato Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS. “Nei 17 giorni della manifestazione, la nostra missione è promuovere e diffondere la cultura della sostenibilità a tutti i livelli e la collaborazione con Il Salone rappresenta il veicolo ideale”.
“Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha sposato già da tempo le ragioni della sostenibilità, che sono state sempre più accolte nella linea editoriale degli ultimi anni. Compito della cultura è anche quello di renderci più consapevoli, affinché attraverso azioni concrete sia più facile cambiare il modo di agire collettivo. Per fare questo serve una strategia che metta insieme forze diverse: siamo davvero felici di aver avviato questo progetto innovativo con ASVIS, che simboleggia in modo concreto la forza della collaborazione e l’unità di intenti racchiusa nell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030”, ha dichiarato Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

“La sostenibilità e l’economia circolare rappresentano sempre più due tratti distintivi di Iren. Dal 2015, attraverso il settore educational del Gruppo Eduiren, siamo impegnati a declinare la sostenibilità a 360° a favore di tutti cercando di individuare, di volta in volta, modalità narrative e partecipative sempre innovative. Siamo pertanto particolarmente entusiasti di poter supportare “Libri in Agenda” con l’obiettivo di far entrare sempre più i temi dell’Agenda 2030 e dell’economia circolare nella quotidianità con modalità comunicative nuove e accattivanti”, ha affermato il Presidente del Gruppo Iren Renato Boero.

Il calendario di “Libri in Agenda”

22 settembre
#SDG17 Partnership per gli obiettivi
Nicola Lagioia e Enrico Giovannini
Conduce: Francesco Morace

Libri in Agenda parte dal fondo, quindi dal dialogo fra tutti gli obiettivi. Per costruire una visione d’insieme sulla sostenibilità capace di creare sinergie e collaborazioni, come quella tra ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e il Salone Internazionale del Libro.

23 settembre
#SDG14 Vita sott’acqua
Mario Tozzi
Conduce: Giuseppe Culicchia

Un dialogo alla scoperta delle interconnessioni che legano tra loro il mare e la terra, gli organismi e la vita geologica. Un equilibrio insieme fragile e fortissimo, che l’azione umana sta mettendo in crisi, ma che forse può ancora tutelare.

24 settembre
#SDG15 Vita sulla terra
Giuseppe Barbera
Conduce: Paola Caridi
in collaborazione con Aboca Edizioni

Il nostro tempo è l’Antropocene: le attività umane modificano il funzionamento del sistema terra e a pagare il conto sono tutti gli esseri viventi. Partendo da un suo viaggio in Cina, Giuseppe Barbera ragiona su responsabilità individuali e collettivi, fratture e tentativi di fuga.

25 settembre
#SDG10 Ridurre le disuguaglianze
Francesca Melandri
Conduce: Lucia Sorbera
in collaborazione con Rizzoli

Dal terrorismo al passato coloniale, Francesca Melandri indaga nei suoi romanzi alcune pagine del passato che fatichiamo a ritirare fuori: sono soprattutto le storie degli ultimi, di chi è rimasto indietro. Storie che per ridurre le disuguaglianze bisogna cominciare (e continuare) a raccontarle.

26 settembre
#SDG13 Lotta contro il cambiamento climatico
Luca Mercalli
Conduce: Giuseppe Culicchia
in collaborazione con Einaudi

Nei prossimi decenni le pianure rischiano di diventare inabitabili, le distopie a cui ci hanno abituati i libri e i film sembrano diventare realtà. Forse non resta che trasferirsi in montagna, rivedere il proprio ruolo nel mondo, passare dalla teoria alla pratica.

27 settembre
#SDG5 Parità di genere
Patrizia Rinaldi
Conduce: Eros Miari
In collaborazione con Sinnos

La parità di genere si può raccontare anche con storie avventurose e ambientate nel passato. Un po’ perché i problemi di ieri restano purtroppo i problemi di oggi, un po’ perché le storie per ragazzi sono il pungolo con cui ribaltare domani le narrazioni del presente.

Arriva a Racconigi il “Galeone Liceo”

Presentazione del nuovo libro di Isabella Garavagno e Duccio Chiapello Giovedì 24 settembre, ore 21 Racconigi (Cn)

Pensieri e parole di travolgente attualità. “Quella scuola l’avevamo odiata come una prigione. Ma quell’anno, più che un gigante marino, ci sembrò una scialuppa di salvataggio.

Qualcosa a cui aggrapparsi forte, anche se solo per quel tratto ormai breve di un mare chiamato vita”. A farli loro, questi pensieri e parole, sono i quindici allievi sopravvissuti ai cinque anni di una classe ormai in “zona Cesarini”, con la prova della Maturità all’orizzonte e “alla resa dei conti con l’accelerazione del tempo, le fragilità dell’anima, le ragioni del cuore e gli imperativi dell’orgoglio, la repulsione e l’attaccamento verso una scuola che a volte è musa e spesso è matrigna”. E sullo sfondo delle loro vite, i docenti – alcuni insondabili, altri stregati dalla loro stessa immaginazione – un professore di filosofia che cerca di dimostrare quanto sia difficile disobbedire davvero e un bidello complottista che unisce ogni cosa che accade in un tenace disegno interpretativo. Sono questi gli ingredienti di base che s’intrecciano con strane giravolte di ragione, cuore e anima fino a comporre la coinvolgente storia raccontata in “Galeone Liceo”, scritto a quattro mani per “Araba Fenice” da Isabella Garavagno e Duccio Chiapello. Il libro sarà presentato giovedì prossimo 24 settembre, alle 21, negli spazi della Soms, ex Società Operaia di Mutuo Soccorso e oggi sede dell’Associazione Teatrale “Progetto Cantoregi”, in via Carlo Costa 23, a Racconigi. A parlarne, insieme a Luisa Perlo, saranno gli stessi autori: la prima, docente di Scienze Umane al suo quarto titolo per “Araba Fenice”, il secondo docente di Storia e Filosofia, all’attivo due monografie su argomenti di soria del Novecento e un volume su Oscar Wilde. La scuola – in cui, nel libro, si muovono le trame e le molteplici storie di umanità diverse ma tutte afferenti fra loro e bisognose di un gioco di squadra senza il quale risulterebbe impervio superare le onde alte di un mare spesso in tempesta – è come una sorta di “vascello”, un poderoso “galeone” che porta con sé “un equipaggio di adolescenti dai profili vaghi e chiari della giovinezza e che, con ansiosa curiosità, gettano lontano lo sguardo per esplorare e capire la bellezza che li attira sempre più avanti, le insidie seducenti degli scogli nascosti sotto le onde, la paura degli abissi tenebrosi”. Timonieri e capitani “sono i loro professori, che vivono nel mondo concreto come fosse una terra straniera e non si propongono di condurli verso un porto, una meta, ma indicano direzioni, additano orizzonti remoti, esplorano e cercano insieme a loro”. Un gioco di squadra, appunto. Mentre il tempo corre, “e oggi è già domani”.
La serata è realizzata da “Progetto Cantoregi”, in collaborazione con la Città di Racconigi e il Centro culturale “Le Clarisse” di Racconigi.
Info: 335.8482321 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it Fb Progetto Cantoregi – Tw @cantoregi .
g. m.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

David  Leavitt   “Il decoro”    -SEM (Società editrice milanese)-  euro 17,00

Prendete un gruppo di amici newyorkesi dell’alta borghesia intellettuale, collocateli in una lussuosa villa nel Connecticut e datate l’incontro a una manciata di giorni dopo l’elezione di Donald Trump Presidente degli Stati Uniti d’America…poi ecco l’incipit bomba che prelude a tutta la narrazione «Vi andrebbe di chiedere a Siri come assassinare Trump?».

La domanda provocatoria è di Eva Lindquist, personaggio centrale, frigida anima progressista, presaga di sventura con il nuovo rozzo inquilino della Casa Bianca.

Il seguito del romanzo sciorina vite, viaggi, dialoghi serrati, ambizioni, snob cinquantenni eleganti e colti ma con qualche vuoto esistenziale, compravendite di case e arredatori al top della carriera. Leavitt è abilissimo nel raccontarci crucci, grandezze e miserie dei “liberal” intellettuali americani con soldi a palate e tempo per spenderli, tra località esclusive e abissi di banalità quotidiana.

Al centro c’è il capriccio di Eva che, angosciata dall’avanzare della volgarità presidenziale, si mette in testa di comprare ad ogni costo una casa nella laguna di Venezia, da ristrutturare ed eleggere a possibile via di fuga futura se le cose dovessero mettersi male in patria.

Il ricco marito Bruce, che lavora con successo nell’alta finanza, non sa dirle di no, da sempre si lascia avviluppare dalle tendenze superchic di Eva; ma a sua volta cerca di fuggire dal vuoto della vita aiutando segretamente la sua segretaria più sfortunata che mai.

Un magnifico romanzo che scava nelle contraddizioni e nelle inquietudini delle classi agiate e  progressiste che qui sembrano aver perso “il  decoro”.

 

 

 

Françoise  Sagan   “I quattro angoli del cuore”   -Solferino-   euro   17,00

Vale la pena riscoprire l’opera di Françoise Sagan, nata nel 1935 e morta nel 2044, diventata famosa giovanissima nel 1954 con lo strepitoso successo “Bonjour tristesse”. Il bestseller creò un certo scalpore e venne messo all’indice dal Vaticano; ma fu soprattutto un clamoroso caso editoriale e diventò anche un film diretto da Otto Preminger, interpretato da una seducente Jean Seberg e dai mostri sacri David Niven e Deborah Kerr.

Da quel romanzo, che la portò alla ribalta appena 18enne, la vita della Sagan cambiò di colpo. Le regalò la fama, ma aprì anche il varco ad una vita non scevra di sregolatezza: scrisse moltissimo, più di 50 libri, ma morì isolata dal resto del mondo e in ristrettezze economiche.

“I quattro angoli del cuore” risale a poco prima della morte per un’embolia polmonare a 69 anni; poi l’opera rimase a lungo in un cassetto e venne infine ritrovata dal figlio Denis Westhoff che facendola pubblicare ci regala un romanzo attualissimo.

Inquietudine, profondo male di vivere, menzogne, libertà sessuale e tanto altro sono al centro della storia, raccontata con un sotteso filo di umorismo intelligente e sottile.

Tutto si svolge nella sfarzosa e volgare villa padronale nella Turenna, di proprietà dell’arricchito Henri Cresson che deve la sua fortuna al commercio del crescione. Fervono i preparativi per festeggiare il ritorno alla salute e alla lucidità mentale del figlio Ludovic, vittima di un gravissimo incidente stradale provocato dalla guida spericolata della moglie Marie- Laure. Ludovic è stato a un soffio dalla morte, è finito in coma e poi ostaggio di medici e farmaci.

Il suo ritorno alla vita, però,  non sarà per niente facile; mentre intorno a lui si muovono personaggi e sentimenti che lascio a voi scoprire.

 

Gabriella  Kuruvilla  “Maneggiare con cura”   -Morellini-    euro   14,90

L’autrice, pittrice e illustratrice Gabiella Kuruvilla, nata a Milano da madre italiana e padre indiano, racconta le insicurezze soprattutto affettive di 4 personaggi che hanno dai 30 ai 40 anni e si dibattono nella vita e nei sentimenti, tra capoluogo meneghino e India.

Tutto ha inizio in un assolato 11 agosto 2001 a Milano con una ragazza che ritrae su un quaderno i partecipanti a un funerale, quello di Ashima, docente di scultura di origine indiana.

Lei è Carla e fa la disegnatrice, ad attrarre la sua attenzione sono Diana (figlia della defunta), Pietro (suo ex studente, trentenne in camicia, jeans scoloriti e scarpe sportive alla moda) e Manuel (ragazzo vestito da rapper, ex amante di Ashima).

Sono figure isolate e non si conoscono, ma 10 anni dopo il destino li unisce e la Kuruvilla racconta le loro storie in prima persona, rintracciandone il passato, le scelte fondamentali, i problemi relazionali, le loro radici e il loro vissuto. Quattro  percorsi familiari diversi tra loro, soprattutto  quelli di Diana, Manuel e Pietro che si sono barcamenati tra genitori problematici, rigidi, anafettivi o  assenti che hanno in qualche modo determinato la precarietà emotiva dei protagonisti. Dal puzzle delle loro esistenze emerge anche chi era Ashima, personaggio affascinante che infrange un bel po’ di stereotipi collegati all’idea della tipica donna indiana.

Al MAO di Torino: “Il Giappone dalla A alla Z”

Il Paese del Sol Levante raccontato nelle sue tipicità e “in ordine alfabetico” nel libro di Guido Montanari. Giovedì 24 settembre, ore 17,30

Perché in Giappone i treni arrivano puntuali? Perché i giapponesi salutano con un inchino? Perché mettevano la mascherina ancora prima della pandemia del Covid19? Come hanno fatto a diventare uno dei Paesi più sviluppati del mondo e al tempo stesso a mantenere le loro tradizioni millenarie? Come hanno potuto sviluppare le feroci arti marziali ed esprimere nelle loro opere artistiche poesia e leggerezza inarrivabili? Curiosità, domande fors’anche a volte banali che in tanti ci siamo fatti imbattendoci, per varie ragioni, nella storia di un Paese così misterioso e affascinante, per tanti versi, ancora molto lontano e “incompreso” dal nostro. E che, anche per questo, suscita sempre grande interesse e attrazione. A venirci in aiuto nel dare risposte ai succitati (e sicuramente a tant’altri ancora) dilemmi, potrebbe esserci di grande utilità il volume di Guido Montanari titolato “Il Giappone dalla A alla Z”, edito da “disegnodiverso”, curato da Paola Gribaudo (con illustrazioni e foto di Lorena Alessio, esperta di architettura e cultura giapponese) e che verrà presentato il prossimo giovedì 24 settembre, alle 17,30, negli spazi del MAO- Museo d’Arte Orientale di via San Domenico 11, a Torino. Nel libro, l’autore (docente di Storia dell’Architettura e della Città al Politecnico di Torino) racconta del Giappone, dove ha vissuto per un certo periodo, alcuni aspetti peculiari attraverso una scrittura divulgativa estremamente agevole e una serie di brevi osservazioni e riflessioni, seguendo la traccia (di qui il titolo) delle lettere dell’alfabeto. Fra il colto e lo scanzonato. Tanto che il volumetto – al pari degli altri 67 titoli della collana– si propone come una sorta di “capriccio” editoriale che intende fondere approcci diversi al testo unendovi contributi di artisti, scrittori, poeti, attori, musicisti e collezionisti. E in qust’ottica le possibili risposte di Montanari, atte a soddisfare i nostri molti punti interrogativi, “si articolano come brevi appunti di viaggio, utili a stimolare la curiosità piuttosto che a fornire spiegazioni: un tentativo di raccogliere pensieri e proporli alla discussione, per confrontarsi magari con chi conosce meglio questo complesso Paese”.
La presentazione, aperta dal Direttore del MAO, sarà condotta da Elena Dellapiana e da altri ospiti. Saranno presenti gli autori e la curatrice del volume.
Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria alla mail mao@fondazionetorinomusei.it indicando nell’oggetto “PRESENTAZIONE LIBRO MONTANARI”.
In ottemperanza alle normative anti Covid19, gli ingressi sono contingentati e i posti disponibili limitati.

g. m.

Oggero e Gambarotta a Rosa in Giallo

Concorso internazionale di Ex Libris e Letteratura Gialla il Bosco Stregato Edizione Rosa in Giallo – Prima tappa Bossolasco 20 settembre Piazza XX Settembre ore 16.00

A Bossolasco, al Salotto letterario, ci saranno Bruno Gambarotta, Margherita Oggero, Biagio Fabrizio Carillo, Danilo Paperelli, Bruno Vallepiano, Roberta Agosti e Tommaso Lo Russo con la moderatrice Cristina Borgogno de La Stampa. Sono i personaggi che parteciperanno a Rosa in Giallo, a Bossolasco, nel paese delle rose, a partire dalle ore 16 in piazza XX Settembre, lo stesso giorno del referendum, il 20 settembre, ma con la possibilità di conciliare l’evento e l’impegno referendario.

Bruno Gambarotta, scrittore artigiano”, come ama definirsi, ringraziando per lo spunto il refuso di un tipografo del giornale La Stampa che, nel testo di una sua intervista, trasformò involontariamente l’originale “scrittore astigiano”.
Inizia in Rai come cameramen con una carriera in continua progressione, diventando scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, attore e regista.
Tra i suoi moltissimi lavori, ne citiamo alcuni, ricordando che,come attore, ha partecipato a tutte le puntate de “Il commissario Manara” nella veste dell’appuntato Quadroni.
Tra i romanzi: La nipote scomoda . Un giallo in fabbrica, Tutte le scuse sono buone per morire , Il Codice Gianduiotto, Torino, lungodora Napoli, Il colpo degli uomini d’oro. Il furto del secolo alle Poste di Torino, Ombra di giraffa, Last Food e molti altri.
Margherita Oggero è nata e vive a Torino. Ha svolto l’attività di insegnante nei più svariati tipi di scuole e in seguito si è dedicata a scrivere a tempo pieno. Nel 2002 esordisce nella narrativa con il romanzo La collega tatuata La collega tatuata, edito da Mondadori, da cui è stato tratto il film Se devo essere sincera (regia di Davide Ferrario, con Luciana Littizzetto e Neri Marcorè).
Sono seguiti, con altrettanto successo di critica e di pubblico, i romanzi Una piccola bestia ferita , L’amica americana, Qualcosa da tenere per sé, e i racconti Il rosso attira lo sguardo, La vita è un cicles, tutti editi da Mondadori. Con Einaudi ha pubblicato Così parlò il nano da giardino, Il Compito di un gatto di strada , Non fa niente. Per la Rai ha scritto i soggetti della fortunata serie Provaci ancora prof, ispirata ai suoi libri, con Veronica Pivetti come attrice protagonista.
Inoltre ha scritto il suo primo giallo per bambini L’amico di Mizù, Guerrra e pane ed altro ancora.
Biagio Fabrizio Carillo, criminologo, già comandante dei Nas di Asti e Alessandria, recentemente in congedo, ha scritto romanzi gialli in tandem con Massimo Tallone proponendo la Saga di Lola: Il postino di Superga, La maschera di Lola, La curva delle cento lire, La casa della mano bianca e Le api dei cappuccini, tutti editi da Edizioni del Capricorno, ma anche libri sulle indagini investigative come Tecnica dell’investigazione. L’attività della polizia giudiziaria dalla notizia di reato all’accusa, Sulla scena del crimine. I segreti dell’investigazione .
Bruno Vallepiano è uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.È autore di romanzi ascrivibili al genere letteratura gialla, nello specifico del noir mediterraneo e di libri legati a vario titolo alla montagna
È autore di: Violazione di domicilio, Un delitto del ‘700-Storia monregalese, So dove parcheggi, Buio in sala, In ginocchio da te, La dama blu, Non Senza dolore, Oscuri percorsi, Gioco Fatale, Trappola per lupi ed altri ancora. È stato presidente dell’Agenzia formativa che ha sedi nelle città di Mondovì, Ceva e Fossano e presidente di “Cuneo Neve”, il consorzio che raggruppa le stazioni sciistiche del cuneese.
Danilo Paparelli, vignettista di molte Testate giornalistiche da La Gazzetta del Popolo a Cuore, passando per Satyricon, Repubblica, Tuttosport, L’Unità e decine di altre pubblicazioni, è autore di una quindicina di libri, tra gli altri: “Viva Verdi bianchi & rossi” sui personaggi del Risorgimento che hanno fatto grande l’Italia , “cARToon”. Una galleria sugli artisti pubblicata su Exibart, “Teatrino”. Ovvero Cuneesi alla ribalta e ultimo: “Doglianesi Docg”. È stato anche coautore di molti libri di successo.
Paparelli ha spaziato con la satira e le sue vignette umoristiche sulla società italiana, dalla burocrazia ad internet, dalla sanità alla storia, al calcio e all’attualità.
Roberta Agosti è nata a Merano e vive a Bolzano dal 1988. Sposata, una figlia, è stata anche Guida turistica. Ha frequentato l’Istituto Marcelline, dove ha conseguito il diploma linguistico, si è laureata, prima in Scienze Storiche e, successivamente, in Filologia Moderna.
Lavora nel capo turistico dal 1988, prima nell’Azienda di Soggiorno di Bolzano, in seguito nel Comune di Bolzano, dove è stata direttrice.Dirige da 10 anni l’Azienda di Soggiorno di Bolzano.
Dal 1990 ama il Piemonte, le Langhe e Roero per le intense e solide collaborazioni tra Apt Langhe e Roero e l’Azienda di Soggiorno di Bolzano, allora dirette da Tommaso Lo Russo e Roberto Seppi.
Per gli ottimi rapporti instaurati Roberta Agosti e l’Azienda di Soggiorno di Bolzano accolgono, con entusiasmo, di partecipare al Concorso Internazionale Il Bosco Stregato -Edizione Rosa in Giallo.
Roberta Agosti è anche presidente della Pastorale per il Turismo della Diocesi di Bolzano Bressanone.
Tommaso Lo Russo, pensionato regionale, ha svolto diverse mansioni, dall’Urbanistica, alle Relazioni Esterne in Consiglio Regionale dove, tra l’altro, si è occupato di Piemontesi nel Mondo. È stato direttore dell’Apt Langhe e Roero, è giornalista e, per conto dell’Ordine del Gionalisti del Piemonte, è stato referente per diversi corsi di aggiornamento che hanno coinvolto giornalisti e avvocati. Tra i corsi citiamo: La nocciola Piemonte e la denominazione Langhe, Etica e Finanza, Il sottile confine fra realtà e finzione, Alimentazione, Ambiente e risparmio, Intercettazioni. Il discrimine tra ausilio alle indagini, diritto di cronaca e violazione della privacy.
Ha coordinato diverse tavole rotonde al Salone Internazionale del Libro di Torino per conto di cui ha curato l’organizzazione della conferenza di presentazione del Salone a Palazzo comunale Tursi di Genova.
È promotore di mostre e redazione di cataloghi ed è stato ambasciatore dell’enogastronomia delle Langhe e Piemonte in Cina, Germania, Svizzera, Finlandia, Francia, Malesia, Austria,Mauritius ecc.
Rosa in Giallo, il Concorso internazionale dedicato alla letteratura gialla prevede tre sezioni:
1- racconti gialli con una sezione esordienti e riconoscimenti alla carriera.
2 – traduzione gialli
3 – ex libris
Il pomeriggio del 20 settembre prevede anche il lancio dell’edizione esordienti per la letteratura gialla così come quella per gli Ex Libris (incisioni) con scadenza 30 ottobre 2021.
Ci saranno anche due Giurie, una tecnica di cui fanno parte Margherita Oggero e Bruno Gambarotta, affiancata dai Licei di Alba Govone e il GB Gandino -G.Giolitti di Bra ed il Carducci di Bolzano.
Sarà aperta anche la mostra Poster della Pace e quella degli Ex Libris .
Rosa in Giallo non è un evento di massa.
È all’aperto e saranno rispettate tutte le norme di sicurezza, dalle mascherine alla misura della temperatura. Per partecipare occorre prenotarsi via mail a: info@boscostregato.com entro il 15 settembre per verificare la capienza della piazza e il distanziamento.