Riprendono i Festival di Poesia con il Piccolo Festival di Poesia dei libri e dei prodotti tipici, diretto da Max Ponte, in programma domenica 19 settembre prossimo a Villanova d’Asti
Riprendono i festival della poesia in Piemonte con una iniziativa significativa, il Piccolo Festival della Poesia, dei Libri e dei prodotti Tipici, in programma a Villanova d’Asti domenica 19 settembre prossimo, su iniziativa della Pro Loco locale, in collaborazione con il Comune stesso. Si tratta di una giornata poetica che coinvolge molti soggetti e rappresenta un evento culturale innovativo per tutto il territorio.
Il Piccolo Festival avrà luogo in Piazza Supponito a Villanova d’Asti.
La mattinata prenderà avvio alle 10 con l’organizzazione dell’atelier di poesia con gli studenti, un’esperienza di creazione e conoscenza poetica, attivato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Villanova d’Asti, digitalbiblioagora’, Camminare Lentamente Versi Appesi, un atelier gratuito per i più giovani con poeti e insegnanti.
Le adesioni sono al 3347410978.
Nel pomeriggio prenderà avvio lo spazio di apertura nei confronti delle case editrici e prodotti tipici con le seguenti case editrici: la Giangiacomo Della Porta Editore, Puntoacapo Editrice ( Pasturana), Edizioni Effetto (Vercelli), Pathos Edizioni ( Torino), La Strada per Babilonia (Milano); Edizioni Joker (Novi Ligure) e con altre realtà editoriali; con l’Ape Rossa, libreria di “Pagine Erranti”, con lo stand della Pro Loco “ Amici dei Savi”, dedicato alla borgata, alla sua storia e ai suoi prodotti. Una grande attenzione verrà anche rivolta ai prodotti tipici e all’artigianato del territorio astigiano. Sarà anche presente la bottega del legno del maestro Dinicolantonio.
Alle 17 prenderà avvio un incontro/ spettacolo dedicato alla cultura dell’Astigiano e del Piemonte, con la compagnia teatrale “MiTiChieleCulli'”, con la partecipazione del maestro e direttore d’orchestra Sergio Delmastro e le note dei clarinetti della Filarmonica Comunale, diretta dal maestro Giovanni Gamba. Verranno premiati i lavori degli studenti a ricordo di Felicita Chiambretti. Si proseguirà con lo studioso Paulin Sirot di “Arte ci pare”, con il poeta Sergio Donna e le sue poesie in piemontese, con il poeta Andrea Laiolo e il suo lavoro su Vittorio Alfieri; con Donatella Gnetti, direttrice della Biblioteca Astense, con Davide Palazzetti e il progetto “Faro sull’Astesana” con Riccardo Crisci, del Centro Culturale FuoriLuogo di Asti e con Paolo Tessiore di “Camminare Lentamente” .
Alle 19 saranno in programma “A tavola con il teatro” e la cena tradizionale della Pro Loco su prenotazione con menù fisso, accompagnata dallo spettacolo di Margherita Amerio “Bonet and marmalade”. La compagnia del gruppo artistico “Il Dusio d’oro” vedrà in scena gli attori Margherita Amerio e Gianluigi Marello.
Per prenotare la cena si può telefonare al 3343815712.
Alle 21 saranno in scena i poeti quali voci della scena della poesia italiana contemporanea, con una lettura in memoria di Ivan Fassio. Gli incontri saranno coordinati da Max Ponte e dalla giornalista Luisa Cozzi di Poetando /Rete 55- Varese.
In mostra nell’atrio di Palazzo Richetta “Una storia poetica”, la vita delle sorelle Bazzano, attraverso le cartoline d’epoca cura di di Giorgio Bonino.
Si potranno visitare i luoghi culturali di Villanova d‘Asti La Confraternita dei Batu’ ( ore 16/20), il Museo di Palazzo Richetta, aperto dalle 16 alle 19, e la Biblioteca, dalle 19 alle 20.
Per accedere al Piccolo Festival di Poesia, dei Libri e dei Prodotti Tipici, diretto da Max Ponte, l’ingresso è liberi purché munito di greenpass. La manifestazione sarà nel rispetto delle norme anti Covid.
Mara Martellotta
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Poi ci sono Julia, ricca, spigliata e dalla vita facile in cui tutto le riesce al meglio; e Karina che si porta dentro un passato difficile e di sofferenza, è “la diversa” del gruppetto.
Dorothy West –nata a Boston nel 1907, deceduta nel 1989- è ricordata come importante esponente del movimento artistico e intellettuale Harlem Renaissance, fondato negli anni 20 per tutelare la libertà di espressione e la creatività degli afroamericani.
Questo è il secondo volume della trilogia di Old Filth, della scrittrice 92enne Jane Gardam (nata nello Yorkshire nel 1928) che da noi è ancora poco conosciuta ma in Inghilterra è una figura di grande spicco nel panorama culturale e letterario. Autrice di racconti per l’infanzia, per ragazzi e adulti, tendente a scrivere romanzi dal sapore vittoriano, ha vinto numerosi e prestigiosissimi premi.
Questa potrebbe essere l’occasione giusta per leggere anche il primo volume della trilogia “Il figlio dell’Impero Britannico” -Sellerio- euro 15,00.


Era l’opera che Cesare Pavese – scrittore, poeta, traduttore, critico letterario, fra i maggiori intellettuali del secolo scorso –considerava come la più importante del suo percorso di scrittura e della sua attività letteraria. Il suo “capriccio”, il suo “quarto di luna” ebbe a definire lui stesso i“Dialoghi con Leucò” (27 racconti brevissimi, a sfondo mitologico e simbolico in cui divinità ed eroi della Grecia classica discutono i grandi temi universali dell’esistenza) in occasione della prima pubblicazione nel 1947. Libro per lui così importante (“l’unico che valga qualcosa”, scriveva manu propria in una lettera indirizzata a Parigi, il 25 agosto del ’50, al critico cinematografico Nino Frank) da diventare spazio su cui lasciare impresse le sue ultime parole rivolte al mondo. Era il 27 agosto del 1950, quando il corpo senza vita di Cesare Pavese, nato il 9 settembre del 1908 a Santo Stefano Belbo nell’Alta Langa, fu trovato disteso sul letto – dopo avere ingerito oltre dieci bustine di sonnifero- in una camera dell’albergo “Roma” in piazza Carlo Felice a Torino, dove soggiornava dal giorno precedente. Accanto, sul tavolino, a fargli compagnia nel suo estremo viaggio, proprio il libro da lui più amato, i “Dialoghi con Leucò”, recanti sulla prima pagina le sue ultime parole: “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. Qualche mese prima, nel giugno del ’50, aveva vinto il “Premio Strega” con “La bella estate” e, dieci giorni prima, aveva scritto sul diario (pubblicato postumo nel 1952 con il titolo “Il mestiere di vivere. Diario 1935 – 1950”): “Questo il consuntivo dell’anno non finito, che non finirò…Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più”. Parole che scavano l’anima, in cui si legge a chiare lettere il profondo disagio esistenziale di un uomo, di uno scrittore per cui tutto è ormai buio totale. Silenzio, dolore, massacro dell’anima. La sua fama superò di gran lunga, però, la sua breve vita. E le sue parole, le sue opere, continuano e continueranno ad accompagnarci come fossero appena partorite dalla sua penna e dal suo pensiero. Nasce di qui l’dea di omaggiare il grande scrittore di Santo Stefano Belbo con una nuova proposta editoriale, nata dalla collaborazione fra la “Fondazione Cesare Pavese” ed “Emons” dedicata proprio ai suoi tanto amati “Dialoghi”: una proposta da leggere e da ascoltare, un audiolibro con le voci recitanti di sei attori (fra i più apprezzati del panorama teatrale italiano, da Michela Cescon a Paolo Cresta, da Alessandro Curti a Marcello Fois a Iaia Forte e a Neri Marcoré), accompagnato dal libro cartaceo, con la curatela dello scrittore Marcello Fois, che andrà a far parte della nuova collana “Double face” di “Emons”, editrice leader nella realizzazione di audiolibri. Così, nell’anno in cui sono scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, i “Dialoghi con Leucò” saranno presentati, nella nuova veste editoriale, il prossimo giovedì 9 settembre, giorno del compleanno di Pavese, a Santo Stefano Belbo (Cn) nel corso del “Pavese Festival”, organizzato ogni anno dalla “Fondazione” a lui dedicata e diretta da Pierluigi Vaccaneo. Alle ore 18.30, sul palco di Piazza Umberto I, Marcello Fois, la “Fondazione” ed “Emons” racconteranno il progetto e leggeranno, con sottofondo musicale di Gavino Murgia, diverse pagine dei racconti. Alle ore 21.30 l’attore Alessandro Preziosi proporrà in prima nazionale un ampio viaggio, tra letture e musica, nell’opera di Pavese. “Nei ‘Dialoghi con Leucò’ il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. I ‘Dialoghi’ sono dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati. Dare voce a questo dialogo, attraverso l’audiolibro che assieme a ‘Emons’ abbiamo realizzato, è offrire a un pubblico sempre più vasto, attraverso grandi artisti italiani, una nuova opportunità di conoscenza e consapevolezza. Una sfida che la casa editrice Emons ha accolto con entusiasmo e passione, condividendo una visione inclusiva e partecipata della cultura che la nostra ‘Fondazione’ sta portando avanti con le sue diverse attività”.
In questi giorni di fine estate è venuto a mancare Roberto Calasso,
Chiude il volume una lucida analisi sul tema della laicità,del Cristianesimo e dell’ Islam con pagine che sembrano scritte dopo l’occupazione talebana di Kabul . Sarà anche un modo per rendere omaggio a tre anni dalla morte a Giovanni Ramella ,preside del Liceo “ d’Azeglio” a cui è dedicato un capitolo del libro. E’ stato scelto un parco attrezzato per grandi eventi alle porte di Torino, con il massimo distanziamento ed ampio parcheggio, messo a disposizione dall’Assessore alla Cultura di Moncalieri, LAURA POMPEO, che coordinerà l’Incontro. Sono obbligatori il green pass e la prenotazione (

Entrambe uscirono sfinite dalla guerra di Chioggia che fu uno dei numerosi conflitti che scoppiarono tra le due Repubbliche marinare. Alla lunga lotta tra Genova e Venezia per l’egemonia nel Mediterraneo orientale è dedicato il libro “Il Grifo e il Leone” di Antonio Musarra, editori Laterza.
città di Acri (oggi l’israeliana Akko) diventato il nuovo centro politico e religioso della regione dopo la caduta di Gerusalemme nel 1187. Si concluse con la sconfitta e l’espulsione dei genovesi da Acri e “da questo momento, annota Musarra, il Grifo e il Leone esprimeranno un’accesa rivalità, scandita da innumerevoli battaglie navali che si protrarrà per oltre un secolo e mezzo”. All’interno della lunga guerra di San Saba, il 14 agosto 1264, si svolse la battaglia di Saseno, attorno all’isola omonima, di fronte alla costa albanese, tra la flotta genovese e un convoglio commerciale veneziano. La prima delle quattro guerre veneto-genovesi fu vinta dalla Repubblica marinara di Genova. Il momento cruciale della seconda guerra fu la battaglia di Curzola, al largo della Dalmazia, l’8 settembre 1298. Anche qui vinsero i genovesi e Marco Polo fu fatto prigioniero. La terza guerra vide la conquista genovese dell’isola di Chio nel Mar Egeo e la guerra per il controllo degli Stretti sul Bosforo nel 1352, uno dei più grandi e sanguinosi scontri navali del tardo Medioevo. La quarta e ultima guerra veneto-genovese si concluse con la pace di Torino.