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Portici di Carta (prima di san Giovanni)

PORTICI DI CARTA, GLI APPUNTAMENTI FINO AL 23 GIUGNO

Lunedì 21 giugno

Ore 17:00
#librodehors di Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/D
Babù e il bosco dei profumi
Racconto animato di “teatro e sensi” per bambini di 3-6 anni
Di Roberta Triggiani
Con Eleonora Frida Mino
La magia del bosco e la salvaguardia dell’ambiente con le avventure di Fata Nocciola e dell’orsetto Babù. E poi, nella parte interattiva, la possibilità di toccare e annusare le erbe aromatiche e scoprirne i segreti.
L’evento fa parte di In viaggio con le emozioni – Racconti teatrali e letture in Circoscrizione 3, progetto realizzato grazie al contributo della Circoscrizione 3 e in collaborazione con Libreria Belgravia.
Info e prenotazioni: 3475977883 (anche whatsapp) oppure libreria.belgravia@gmail.com

Ore 17:30
Libreria Donostia, via Monginevro 85/A
I giardini di Torino
Firmacopie con gli autori del libro
In collaborazione con l’Associazione Monginevro Cultura
Torino vanta il primato della città più verde d’Italia e, con i suoi 400 parchi e giardini, è tra le quindici città più verdi al mondo.

Ore 18:30
Cumiana15, via Cumiana 15
La Storia alla prova dei fatti
Incontro con gli autori della collana Fact Checking (Laterza)
Con il curatore Carlo Greppi intervengono gli autori Pino Ippolito Armino (Il fantastico Regno delle Due Sicilie), Francesco Filippi (Prima gli italiani!), Eric Gobetti (E allora le foibe?)
Vere e proprie fake news storiche impazzano sui social network e la politica spesso utilizza il nostro passato per fomentare politiche d’odio. Ma è tempo di opporre a queste falsificazioni strumentali le verità che la Storia, con la sua ricerca e i suoi strumenti, ha individuato.

Martedì 22 giugno

Ore 15:00
Libreria Setsu-bun & Millevolti, via Cernaia 40M
Alfredo Luvino
Presenta la sua casa editrice, le edizioni Sottosopra
Egittologo e scrittore, Alfredo Luvino è il fondatore di una casa editrice poliedrica, dalle scelte spesso originali e non scontate.

Ore 17:00
Libreria Setsu-bun & Millevolti, via Cernaia 40
Marzio Broda
Autore di Un anno a Tokyo (Scritturapura)
Firmacopie con lo scrittore  di un diario sentimentale e stupefatto scritto con gli occhi di chi dall’Occidente arriva in Giappone e ancora oggi, come un tempo, ne rimane meravigliato.

Ore 18:30
Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5
Gli scrittori raccontano Nizza Monferrato
Presentazione di Storie sospese (Capricorno)
Con la curatrice Antonella Cavallo e Fulvio Gatti intervengono, tra gli autori, Eleonora Sottili con la partecipazione di Walter Martiny, Simone Nosenzo, Ausilia Quaglia
La storia e le vie di Nizza Monferrato rivelate con freschezza,  fantasia e  realismo attraverso  la voce di  sei scrittori e la mano di un pittore che ha evocato l’essenza dei sei percorsi.

Ore 18:30
#librodehors di Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/D
Silvia Bardesono
Autrice di Magnolia degli ulivi (Les Flaneurs)
Con Raffaella Giani
Alice, una bambina nata con un grave deficit cerebrale, che la obbliga a usare stampelle e sedia a rotelle per muoversi; Alberto, un padre egocentrico, avvocato di successo, interamente assorbito dalla sua carriera, che non crede ai miracoli; Magnolia, una moglie e una madre, che non smette di lottare pur di donare una speranza concreta a sua figlia e, in definitiva, a se stessa
Info e prenotazioni: 3475977883 (anche whatsapp) oppure libreria.belgravia@gmail.com

Ore 19:00
Arena Teatro Monterosa, via Brandizzo 65
Barriera Stories
Presentazione del libro edito da Graphot
Con i curatori Paolo Morelli e Rocco Pinto intervengono gli autori Paola Cereda, Margherita Oggero, Enrico Pandiani, Massimo Tallone, Dario Voltolini
Le scuole e le botteghe storiche sono le coordinate di un reticolo di relazioni che tocca chiese, cinema, campi sportivi. Barriera di Milano è una realtà complessa, piena di sfumature incorniciate dai racconti di chi l’ha conosciuta.


Mercoledì 23 giugno

Ore 18:00
Lingotto Fiere, Pad. 1,  via Nizza 294
Alessandro Barbero
Autore di Alabama (Sellerio)
Con Giuseppe Culicchia
Uno degli storici più amati, abilissimo divulgatore, nel suo ultimo romanzo parte da un eccidio di “negri” commesso nel corso della Guerra di Secessione, per raccontare i conflitti sociali che accompagnarono l’abolizione della schiavitù. Una vicenda ancora piena di spunti per riflettere sull’oggi.

Ore 18:00
Piazzetta Antonicelli, ang. corso Valdocco
Massimo Novelli
Autore di Ho molto desiderato la felicità. Storie avventurose e romantiche dei rivoluzionari del 1821 (Graphot)
Nella notte il 9 e il 10 marzo 1821, ad Alessandria, ebbe inizio la breve e straordinaria avventura della rivoluzione liberale piemontese. Il racconto delle vite avventurose di quegli insorti, spesso dimenticati dalla storia. Le loro storie sembrano tratte dai romanzi d’avventura, invece sono vere.

Ore 18:00
Educatorio della provvidenza – Biblioteca storica, corso Trento, 13
Giorgio Brizio
Autore di Non siamo tutti sulla stessa barca (Slow Food Editore)
Un libro che ha come filo rosso il mare scritto da un giovane attivista di Fridays for Future: un invito che si rivolge a chiunque senta di volersi mettere in gioco per fare la differenza.

Ore 18:30
Piazza Montanari
Ester Armanino
Autrice di Contare le sedie (Einaudi)
In collaborazione con la Libreria Gulliver
Di quante vite è fatta la vita di una donna? Troppe, per perdersi ad assecondare il desiderio degli altri.

Ore 19:00
#librodehors di Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/D
Poker di autori
I libri di Pathos Edizioni
Con Matteo Lezzi (Per ogni istante), Giulio Mainardi (Proposta di riforma gráfìca dell’italjano), Paolo Napoli (An easy wor(l)d), Davide Pelanda (Storie di ordinaria vita scolastica),
Quattro autori per quattro libri tra racconti di scuola, futuri distopici, rapporti personali e un accento particolare alla grafia.
Info e prenotazioni: 3475977883 (anche whatsapp) oppure libreria.belgravia@gmail.com

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Lily King “Scrittori e amanti “ -Fazi Editore- euro 18,50

E’ una passeggiata piacevolissima addentrarsi nelle pagine dell’ultimo romanzo della scrittrice americana Lily King, che nel 1914 aveva pubblicato con successo “Euforia” sull’antropologa Margaret Mead.
In “Scrittori e amanti” ci regala una protagonista alla quale affezionarsi fin dall’inizio, che si muove anche nell’affascinante mondo letterario tra scrittori di successo.

E’ Casey: ha 31 anni, debiti di studio per 73mila dollari, dopo il college ha traslocato 11 volte, ha fatto 17 mestieri, avuto un po’ di relazioni che non hanno ingranato, vive in un buco di cui fatica a pagare l’affitto.
La madre, alla quale era molto legata, è morta da poco; con il padre non ha più contatti dalla quarta superiore; il suo unico fratello vive a 5000 chilometri di distanza ed è di fatto la sua unica famiglia.
Come si può ben intuire la sua vita è un po’ in affanno.

Così mentre al momento si mantiene a stento facendo la cameriera (esperienza che anche l’autrice Lily King ha fatto e descrive in modo magistrale tra il divertente e lo sconfortante), la sua vera forza sta nell’ambizione di diventare scrittrice.
Come lei stessa dice: «la cosa che ho avuto negli ultimi 6 anni, quella che è rimasta costante e stabile nella mia vita, è il romanzo che ho scritto. E’ stato la mia casa, il posto in cui ho sempre potuto rifugiarmi, in cui ho addirittura sentito di avere un potere. Il posto dove sono veramente me stessa».
Nelle pieghe della sua vita un po’ incasinata scrivere è una necessità e il lettore finisce piacevolmente coinvolto dai suoi sforzi in quella direzione.

Allora eccola raccontare il lavoro faticoso e poco considerato, che però la colloca in un osservatorio privilegiato per osservare la variegata umanità dei clienti che serve al tavolo.
Leggerete quanto può essere complicato mantenere la rotta e riuscire a destreggiarsi tra le tante difficoltà.
Poi non manca il lato affettivo, tempestoso anche quello perché sembra essere attratta dagli uomini sbagliati; si trova innamorata di uno ma corteggiata da un famoso scrittore rimasto vedovo e geloso dei successi altrui.

Come va a finire non lo anticipo per non togliervi il gusto supremo di seguire il passaggio di Casey all’età adulta, quella in cui deve dare una direzione alla sua vita per diventare ciò che sogna da sempre, una scrittrice.

La scrittrice Lily King in questo suo romanzo cita un’altra autrice che ama molto e che vale la pena recuperare.
E’ Shirley Hazzard nata a Sydney nel 1931 da genitori britannici (madre scozzese e padre gallese) emigrati in Australia dopo la Grande guerra.
Ha girato il mondo -sud est asiatico, Giappone, Hong Kong e Nuova Zelanda)- inclusa la tappa per 1 anno a Napoli all’età di 25 anni.
Ha sposato lo scrittore, critico e biografo statunitense Francis Steegmuller (conosciuto durante un party della famosa scrittrice Muriel Spark) ed ottenuto la cittadinanza americana.

Gli ultimi anni li ha trascorsi tra New York e Capri (di cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria nel 2000) ed è morta nel 2016 a 85 anni.
In Italia è poco conosciuta ma è stata una grandissima e talentuosa scrittrice, scoperta dall’editor newyorkese William Maxwell.
Agli inizi degli anni 60 pubblica i suoi primi racconti sul New Yorker.
Tra il 1952 e il 1962 lavora presso l’ONU che lascia per dedicarsi alla scrittura.
E bene che ha fatto poiché ha vinto 2 National Book Award e regalato ai lettori pagine splendide.

Nel 1980 vince un premio minore, il National Book Critics Circle Award, con il romanzo “Il transito di Venere” (Einaudi).
Il titolo è ispirato al fenomeno astrologico che vede passare Venere davanti al sole, (fenomeno raro e difficilissimo da osservare) e racconta la storia di due sorelle australiane, Caroline (Caro) e Grace Bell, emigrate in una ricca casa di campagna in Inghilterra negli anni 50 del secolo scorso, nella speranza di superare la tragedia che le ha rese orfane.
Lì conoscono il giovane scienziato Ted Tice, affascinato dalla vita di un francese che nel 700 viaggiò fino in India per osservare proprio il transito di Venere; salvo rimanere deluso dopo anni di preparazione all’evento.
Questo un piano di narrazione che si amalgama alle vicende di Ted e delle due fanciulle.
Ted si innamora di Caro, per niente ricambiato da lei che invece perde la testa per il brillante commediografo Ivory, a sua volta già fidanzato con Tertia.
La Hazzard ci racconta le vicende di questi personaggi nell’arco di 30 anni e quella che potrebbe sembrare una trama banale, in realtà tra le sue mani diventa un gioiello letterario; tra successi, fallimenti, sogni, delusioni, perdite e conquiste, amori, attese, infelicità e tragedia.

 

Sempre di Shirley Hazzard è “Il grande fuoco” (Einaudi), storia del 32enne soldato inglese Aldred Leith, decorato per atti eroici, che si trasferisce in Cina per scrivere un libro. Poi nel 1947 si stabilisce in Giappone per effettuare rilievi e studi che documentino i tragici effetti psicologici della bomba atomica che ha polverizzato Nagasaki e Hiroshima.

E’ nella vicina Kure che incontra la 17enne Helen e se ne innamora.
Lei è figlia del generale di brigata Driscoll, uomo dispotico e poco amato, e la sua vita è legata in modo più che simbiotico al fratello Benedict, affetto da una malattia gravissima e senza speranza.
Aldred entra a gamba tesa nella vita dei due giovani, con i quali condivide ricordi, racconti e pensieri.
Il suo arrivo è una ventata di aria fresca e maggiore libertà per Helen e lo sfortunato Benedict; tra loro 3 si consolida un legame forte e profondo…..peccato che il generale e l’odiosa moglie agiscano separandoli….

 

Giulia Caminito “L’acqua del lago non è mai dolce” -Bompiani- euro 18,00

Questo romanzo, candidato al Premio Strega, racconta un’adolescenza difficile e da emarginata. E’ quella della giovane protagonista Gaia, la cui vita è partita decisamente in salita e irta di rovi e spine. E’ nata in una famiglia difficile e complessa. Il padre muratore «noto per i grandi ceffoni e la smania di far sesso» è condannato alla sedia a rotelle per un incidente sul lavoro; il fratello maggiore, Mariano, è un ragazzo difficile e rancoroso verso la vita che gli è toccata in sorte; chiudono la fila due gemelli più piccoli.
Vivono tutti ammassati in uno sputo di metri quadrati che neanche sono loro; una sorta di scantinato concesso per grazia ricevuta ai più poveri della scala sociale.

A mandare avanti la baracca è la madre Antonia: capelli rossi e pelo sullo stomaco, testarda, non scende mai a compromessi, combatte per una soluzione abitativa un po’ più dignitosa e mantiene tutti col suo lavoro di colf. E’ una che non si arrende, lavora nelle case dei ricchi che le affidano la gestione di tutto e hanno in lei totale fiducia.
In casa è lei a dettare legge, amministra le scarse finanze, tiene tutti in riga, e affronta la vita come un panzer.
E’ lei che decide di trasferire la famiglia dal quartiere tra i più miseri della capitale ad Anguillara, sul lago di Bracciano dove le cose vanno un po’ meglio, ma non del tutto.

Una madre così forte non può che far sentire debole e inadeguata la figlia; tanto più che Antonia proietta su Gaia il suo desiderio di riscatto, spingendola a studiare per emergere dal pantano in cui vivono.
Gaia è perennemente in difficoltà: complessata per i capelli rossi che la madre le taglia maldestramente a domicilio (non possono permettersi neanche un salto dalla parrucchiera), penalizzata da una vita precaria, fatta di avanzi e cose riciclate, scartate da altri e rimesse un po’ a posto dalla madre (abiti, zaino del fratello maggiore, biciletta dismessa dal vicino, scarpe risuolate ad infinitum).

Bullizzata fin da piccola, derisa dai compagni di scuola senza pietà alcuna, fatica a fare amicizia e diventa aggressiva e rabbiosa con gli altri, nel tentativo di stare a galla sviluppa odio e violenza. E questa non è una storia di riscatto.

 

Pierre Martin “Madame le Commissaire e l’inglese scomparso” -Superbeat- Euro 18,00

Questo è un piacevolissimo romanzo poliziesco vecchio stampo ed è il primo capitolo di una serie di 6 gialli ambientati nell’entroterra della Costa Azzurra, tra distese di lavanda e ritmi di vita tranquilli. E’ scritto da un autore tedesco che pubblica sotto pseudonimo di Pierre Martin, ed ha due protagonisti, il commissario Isabelle Bonnet e il suo assistente Jacobert Apollinaire Eustache.

Isabelle ex capo della squadra antiterrorismo di Parigi, porta i segni sia fisici che emotivi di un attentato al presidente della repubblica francese che è riuscita a sventare.
Dopo il trauma si rifugia nel paesino di Fragolin, nel Var, dove aveva trascorso l’infanzia, figlia del sindaco che aveva trovato la morte insieme alla moglie in un tragico incidente d’auto; a bordo c’era anche la piccola Isabelle, unica superstite . Ed è proprio lì che torna, dolorante, alle sue radici, sperado di godersi un più che meritato riposo.

Ma che giallo sarebbe senza un morto…o meglio ancora …due.
Ed ecco che in una villa del paese viene trovato il corpo senza vita di una giovane donna, seminuda e con il volto sfigurato dalle pallottole.
La casa è di proprietà di un signore inglese, celibe e di cui non si sa molto, se non che è sparito. I primi sospetti cadono proprio su di lui con la gendarmerie che indaga e di fatto annaspa.
A occuparsi del caso finisce proprio Isabelle “madame le commissaire” coadiuvata dal suo assistente Apollinaire.

 

De Marchi: in un libro le lettere ai giornali

LIBRI Consulente finanziario giornalista e scrittore, Gianluigi De Marchi è un personaggio poliedrico che ha coltivato da sempre una grande passione per lo scrivere.

Settantasettenne, genovese, ha pubblicato migliaia di articoli su giornali e riviste, oltre 30 libri di finanza, 15 libri umoristici, un  libro di racconti, due romanzi ed un saggio storico.

Da qualche settimana ha pubblicato su Amazon libri la sua ultima fatica dal titolo “Caro Direttore ti scrivo”, una raccolta di un centinaio di lettere pubblicate dai quotidiani italiani nel corso degli ultimi quindici anni.

Con una marcata autoironia si definisce un “grafofilo”, cioè un amante dello scrivere, per distinguersi da un “grafomane” che è un malato compulsivo che scrive solo per scaricare le sue ansie. E prosegue sorridendo: “Sono lo scrittore italiano più prolifico dopo la scomparsa del grande Andrea Camilleri!”

La prima lettera fu pubblicata nell’ormai lontano 29 novembre 1981 (fra pochi mesi compirà quarant’anni!) dall’autorevole Il Sole 24 Ore e, da allora, è stato un fiume: ormai sono oltre millele lettere pubblicate, di cui oltre la metà nel corso degli ultimi tre anni, quando non passa quasi giorno senza che un suo commento sia pubblicato.

“Sto meditando di presentare la mia candidatura al Guinness dei primati“ dichiara De Marchi perché ho verificato che in giro per il mondo ci sono altri personaggi che amano scrivere ai giornali, e sto controllando se ci siano probabilità di figurare fra i recordman; sarebbe una bella soddisfazione.”

Come scritto nella presentazione del volume da Riccardo Marchina, giornalista, “Ripercorrendo queste pagine fitte di lettere al direttore, o meglio ai tanti direttori, Gianluigi De Marchi mi ha riportato indietro nel tempo, quando ragazzino m’appassionavo di quello che capitava nel mondo, grazie a un disegno o a poche righe di commento. De Marchi, con osservazioni taglienti, sfottò sagaci o denunce indignate, ha riscritto quarant’anni di storia. Lo ha fatto con il dono della sintesi che solo un giornalista, oppure un comico navigato, è in grado di fare. Lo ha fatto sapendo scegliere e mettendo a nudo l’argomento del giorno. Lo ha fatto col coltello girato nella piaga, più che con la penna che scorre sul foglio bianco.

Scorrendo le pagine del libro si trovano sorprendenti preveggenze, come ad esempio la lettera in cui paragona l’Alitalia (che assume 1130 persone) al Titanic che affonda mentre l’orchestra suona: è stata scritta nel 2007, perché già allora la compagnia era in fase prefallimentare, ma i politici continuavano ad usarla come un “postificio”, cioè una società utile per creare posti di lavoro (ma non lavoro).

Caustiche le osservazioni sull’obbligo delle “quote rosa” imposte alle società quotate per i consigli d’amministrazione: “E se non si trovano donne all’altezza del compito, che si fa? Si liquida la società, o la si toglie dal listino di borsa?”. Obbligo che spinge De Marchi a chiamare il provvedimento “Pintarellum”, ipotizzando che, in nome della libertà di genere, in futuro siano imposte quote minime per gay e trans, in un simpatico arcobaleno di colori…

Originale la proposta di trasportare i migranti dalla Libia su navi da crociera, anziché obbligarli a traversare il mare su barconi a rischio della vita: “Chiedendo loro 500 euro (molto meno dei 3000 normalmente sborsati ai trafficanti di schiavi) si darebbe una mano ai migranti, lasciando loro in tasca 2500 euro, con i quali affrontare l’inizio della loro vita in Italia, e si darebbe una mano ai bilanci delle compagnie di navigazione.”

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, in una carrellata che parla del naufragio di Schettino, della faraonica liquidazione dell’amministratore di Unicredit Profumo, dello shopping in via Montenapoleone del bancarottiere Zonin a piede libero e poi (naturalmente) dei politici, da Renzi a Letta, da Zingaretti a Conte, da Berlusconi a Salvini, con gustosi teatrini sui “cavalli di battaglia” di De Marchi, Di Maio, Toninelli ed Azzolina, fonti di salaci battute sulle loro sviste.

Una piacevole lettura per ripercorre quarant’anni di storia e non dimenticare!

MARA MARTELLOTTA

 

Il libro è stato pubblicato su Amazon, si può ordinare all’indirizzo

https://www.amazon.it/Libri-Gianluigi-De-Marchi/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AGianluigi+De+Marchi

oppure (beneficiando di uno sconto) al numero 3356912075.

 

La regola del rischio

LIBRI / É tornato l’ispettore Marco Tobia, personaggio creato da una felice intuizione dello scrittore omegnese Matteo Severgnini. Dopo l’esordio con “La donna della luna” l’ex poliziotto affetto dalla sindrome di Tourette, disturbo neurologico piuttosto raro e per certi versi imbarazzante, caratterizzato da una serie di tic che provocano suoni vocali e spasmi muscolari improvvisi e incontrollabili, conduce ne “La regola del rischio” (Todaro Editore) una complessa indagine che, come in un gioco di scatole cinesi, intreccia  storie e personaggi fino al colpo di scena finale che, secondo le buone regole, ovviamente non sveleremo. Una donna, Giulia Fiore, viene arrestata per traffico internazionale di stupefacenti sul confine italo svizzero di Piaggio Valmara, la dogana tra Cannobio e l’elvetica Brissago.

Si professa innocente e il marito disperato  chiede aiuto a Clara, compagna di  Marco Tobia e amica della moglie. L’omicidio di una donna complica l’indagine, ma Tobia non rinuncerà a scoprire la verità e a svelare la “regola del rischio”, aiutato da Antonio Scuderi, ispettore di polizia costretto sulla sedia a rotelle, l’amico Anselmo – barcaiolo di Orta che colleziona parole fuori moda -, e Clara, la fidanzata di professione sex worker . L’investigatore che vive sull’isola di San Giulio, l’unica del lago d’Orta, dovrà aiutare anche la piccola Alice, “la più grande esperta di draghi del mondo”. Cosa c’entrano i draghi con il lago d’Orta? Domanda alla quale non è difficile rispondere se si vive in quei luoghi a nord del Piemonte, avvolti dalle brume invernali del lago con la sue nebbia e il silenzio, su una piccola isola attraversata dalla via “del silenzio e della meditazione”, protetti da un ambiente unico tra le poche abitazioni, l’Abbazia Benedettina delle monache di clausura e la basilica romanica ( dove, nella sagrestia,  è conservata come una reliquia una vertebra di drago). Un posto dove, dietro ai vetri della casa di questo strano e ombroso detective, è possibile scorgere il profilo di un gatto dal nome cinematografico: wimwenders. “Ci vuole un personaggio speciale per squarciare quel velo immobile come la superficie di un lago che nasconde le inquietudini di una provincia apparentemente tranquilla. Marco Tobia, fragile, tormentato ed eroico, è proprio un personaggio così. Un Philip Marlowe, un Duca Lamberti, con la Tourette..” scrive sulla quarta di copertina  Carlo Lucarelli, il maestro del noir italiano. L’ambientazione del racconto è naturalmente legata ai luoghi ben conosciuti e amati da Matteo Severgnini che vive e lavora a Omegna, sulle sponde del Lago d’Orta. Severgnini, scrittore e sceneggiatore, collabora con la Radio Svizzera Italiana, realizzando reportage e documentari radiofonici. Per il cinema ha sceneggiato il film ‘Moka noir’, prodotto da VenturaFilm, CH (Festa del Cinema di Roma, Solothurner Filmtage). In passato si era già cimentato con un altro personaggio  scrivendo “ La spesa del commissario”, un volume  che conteneva cinque indagini del commissario di polizia giudiziaria Arturo Devecchi.

Marco Travaglini

I dubbi del giardiniere. Storie di slow gardening

LIBRI / Al Castello di Miradolo, Paolo Pejrone ci racconta il suo ultimo libro. Domenica 13 giugno, ore 16,30. San Secondo di Pinerolo (Torino)

Il 7 giugno scorso ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno. Ottant’anni portati alla grande. Chissa? A dargli la carica sarà forse l’aria fresca e gioiosa dei suoi giardini! E per omaggiarlo la pinerolese “Fondazione Cosso” gli ha dedicato, nella propria sede al Castello di Miradolo, una mostra che durerà un intero anno. Non solo. Con appuntamento fissato per domenica 13 giugno, alle 16,30, la Fondazione presieduta da Maria Luisa Cosso accoglierà, sempre al Castello di San Secondo di Pinerolo, l’anteprima di presentazione del suo ultimo libro “I dubbi del giardiniere. Storie di slow gardening”, curato da Alberto Fusari per “Giulio Einaudi editore”. Parliamo di Paolo Pejrone. Torinese, classe ‘41 e autentica icona dell’architettura del paesaggio a livello internazionale con oltre cinquant’anni di illuminata carriera e più di 800 giardini progettati e “inventati”, con lucida a volte visionaria fantasia, in giro per il mondo, Pejrone dialogherà nell’occasione con Emanuela Rosa Clot, direttrice di “Gardenia”, “Bell’Italia”, “Bell’Europa” e “In viaggio”. I dubbi del giardiniere. Ma quali? “Questo libro è un ‘concentrato’ di dubbi, un generatore di interrogativi. Non risolutivo ma, forse, utile”. Primo fra tutti: come sarà il “giardino di domani”? Quali le conseguenze, ad esempio e dal punto di vista del giardiniere, del “famigerato surriscaldamento globale, evitando giudizi assoluti e formule stereotipate?”. Fra le pagine, proposte di riflessione intelligenti e sagge e competenti: “Occorrerà rinunciare a qualcosa, riabituarci a ritmi meno nevrotici, fare i conti con poca acqua, pochissima manutenzione e tanta lentezza, rispettare i tempi e le condizioni che la natura impone. Lo slow gardening non è un fatto di quantità, ma di qualità. Piantare per contrastare il cambiamento climatico significa innanzitutto piantare assecondando il cambiamento climatico: trovare specie e tecniche che garantiscano la sopravvivenza pur in un contesto alterato e artificioso”. Il libro di Paolo Pejrone sarà a disposizione presso il bookshop del Castello di Miradolo, in via Cardonata 2, a San Secondo di Pinerolo.
Ingresso 5€, con possibilità di visitare il Parco storico e scoprire il suo ricco patrimonio botanico attraverso audio guida stagionale. La prenotazione è obbligatoria: 0121/ 502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it
Inoltre sarà anche possibile visitare la mostra dedicata allo stesso Pejrone dal titolo “Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” e scoprire, attraverso le sue parole anche l’antico Orto del Castello, ripristinato in questa occasione grazie alle intuizioni non comuni e alle suggestive pratiche capacità dell’architetto di giardini e “orti felici” e delle tante persone che ne hanno permesso il recupero, restituendo a questo luogo un tassello vivo e importante della propria storia.
Orario per la visita: 10.00/19.30.

Sempre prenotazione obbligatoria: 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

g. m.

La montagna sacra di Nives Meroi

 Fra le più grandi alpiniste al mondo, sarà ospite a Cavallermaggiore della rassegna “CuneiForme” e della Fiera Piemontese dell’Editoria

Sabato 12 giugno, ore 21,30

Cavallermaggiore (Cuneo)

Bergamasca di Bonate di Sotto, Nives Meroi è sicuramente fra le più forti alpiniste donne del modo. Nella sua carriera ha scalato tutti i quattordici Ottomila della Terra, sempre senza ossigeno né portatori d’alta quota. E sempre, o quasi, con il suo compagno fisso di cordata, il marito Romano Benet. A lei Erri De Luca ha dedicato il libro: “Sulla traccia di Nives”. E lei stessa ha pubblicato “Sinai” e “Non ti farò aspettare”(entrambi disponibili in BUR) e nel 2019 “Il volo del corvo timido. L’Annapurna e una scalata  d’altri tempi” per i tipi di Rizzoli. Sentirla parlare a tu per tu della sua “montagna sacra” dove “ogni passo diventa uno sforzo di volontà”, sarà possibile se sabato prossimo 12 giugno, alle 21,30, ci si recherà in piazza Baden Powell a Cavallermaggiore nel Cuneese, dove (dopo l’annullamento del suo incontro lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria), Nives Meroi incontrerà il pubblico nell’ambito della seconda edizione di “CuneiForme”, rassegna multidisciplinare organizzata dall’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi”, e della “Fiera Piemontese dell’Editoria”, entrambe realizzate in collaborazione con “Le Terre dei Savoia”.Attraverso immagini delle sue avventure in alta quota, ricordi, racconti, curiosità e riflessioni, Nives parlerà del suo personale rapporto con la montagna e della grande relazione di attrazione e timore tra l’uomo e la potenza estrema delle alte vette. Sarà un lungo, affascinante racconto. Nives si avvicina all’alpinismo intorno ai 15 anni e a 17 sale le prime vie. A 19 anni incontra Romano Benet e da allora diventano compagni di cordata e poi anche di vita. Nella loro carriera hannopercorso alcune fra le vie più difficili delle Alpi, rendendosi protagonisti di imprese quali la primainvernale al Pilastro Piussi alla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza e quella alla Cengia degli Dei, sullo Jof Fuart. Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti a esplorare orizzonti sempre più lontani,seguendo le regole di un alpinismo leggero e pulito: senza l’ausilio di bombole d’ossigeno, climbing sherpa e campi prefissati. Ande, Himalaya, Karakorum. Un percorso fatto di grandi successi, come la salita, nel 2003, di tre Ottomila in soli venti giorni (Gasherbrum II, Gasherbrum I, Broad Peak), seconda cordata al mondo a realizzare quest’impresa e Nives, prima donna in assoluto. Oppure il loro “K in 2”, salita e discesa in cinque giorni, in completa solitudine. E ancora l’Everest, il Tetto del Mondo, scalato anch’esso senza ossigeno né climbing sherpa. E poi Lhotze, il Kangchenjunga, Makalu, fino alla cima dell’Annapurna, l’11 maggio 2017, coronando un sogno lungo più di vent’anni. L’alpinismo come stile di vita. Dove forza di volontà, passione e umiltà sono i valori che portano al successo e dove ogni sconfitta alimenta una nuova voglia di ricominciare. A moderare l’incontro sarà il giornalistaLeonardo Bizzaro.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, nel rispetto delle normative vigenti sull’emergenza sanitaria Covid-19 (Info: 349/2459042 o info@progettocantoregi.it). L’incontro è realizzato in collaborazione conRizzoli” ed il bookshop è a cura della “Libreria Clerici” di Racconigi.

g. m.

InediTo, oggi la premiazione

 

MARTEDÌ 8 GIUGNO ore 20:00

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

corso Galileo Ferraris 266/C, Torino

ingresso da piazzale Grande Torino

fino a esaurimento posti

 

Con la partecipazione dal vivo tra gli altri di

Margherita Oggero, Enrica Tesio, Alice Filippi, Melania GiglioWillie Peyote

A ITALO SVEVO il premio speciale “InediTO RitrovaTO” per l’elogio della disobbedienza

 

La carica dei 110 finalisti giunge al traguardo finale di questa entusiasmante corsa della ventesima edizione del Premio InediTO – Colline di Torino 2021, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, con la premiazione che si terrà martedì 8 giugno ore 20:00 nell’arena all’aperto della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266/C Torino (dove avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno) e in streaming dalla pagina Facebook e sul profilo YouTube del concorso. 76 gli autori nelle varie sezioni e 34 in gara per i premi speciali selezionati a marzo dal Comitato di Lettura tra 1.249 iscritti e 1.382 opere (record assoluto del premio che ha raddoppiato gli iscritti rispetto all’edizione 2020) ricevute da tutta Italia e dall’Estero (USA, Giappone, Scozia, Inghilterra, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Lituania, Croazia) a conferma sempre più dell’internazionalità del premio sostenuto, tra gli altri, da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Camera di commercio di Torino.

Parteciperanno all’evento (in presenza o a distanza) presentato dal direttore del premio Valerio Vigliaturo, rappresentanti di enti, partner, i componenti della Giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Enrica Tesio, Sacha Naspini, Marco Lupo, Valentina Maini, Michela Marzano, Massimo MorassoElisabetta Pozzi, Emiliano Bronzino, Alice FilippiPaolo Mitton, Teresa De SioWillie Peyote, e dai vincitori della passata edizione (tra i quali Alfredo Rienzi, Renato Gabrielli e Lisbona), nel frattempo impegnati nella valutazione delle opere attraverso anche le presentazioni online che si sono svolte dal 10 al 24 maggio in collaborazione con le biblioteche del circuito SBAM (Torino, Chieri, Moncalieri, Chivasso, Settimo) delle città aderenti all’iniziativa e la casa di produzione Indyca partner del concorso.

Saranno proclamati in diretta i premiati del concorso unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica) in lingua italiana e a tema libero, che riceveranno i premi delle varie sezioni previsti dal montepremi di 7.000 Euro e i premi speciali dedicati ad Alexander Langer, Giovanni Arpino (in collaborazione con la Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino e Amiat Gruppo Iren), “Borgate Dal Vivo” in collaborazione con il festival, attraverso un workshop di scrittura creativa per cinque iscritti under 35 della sezione Narrativa-Racconto residenti in Piemonte, “Routes Méditerranéennes” (in collaborazione con UJCE e MAF, Marengo Alta Formazione) a un’opera che descriva storie e migrazioni sulle strade del Mare Nostrum, “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di uno scrittore non vivente (assegnato nel 2019 a Scrivo perché sono un chimico di Primo Levi e nel 2020 a La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto), che sarà attributo in occasione della XX edizione alla lettera inedita scritta nel 1923 da ITALO SVEVO per rivendicare, con un elogio della disobbedienza, l’integrità stilistica e linguistica del finale de La coscienza di Zeno, scoperta recentemente dalla prof.ssa Beatrice Stasi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, e “InediTO Young” consistente in una penna stilografica ad autori minorenni promettenti offerta da Aurora Penne.

Come consuetudine del premio, alle opere dei vincitori sarà dedicato un reading a cura dell’attrice Melania Giglio, sonorizzato da Megahertz (musicista e compositore che ha collaborato con Franco Battiato, Morgan, Bluvertigo, Cristiano De Andrè, Max Pezzali e Max Gazzè) e Ramon Moro (trombettista e compositore), cui hanno partecipato nelle passate edizioni, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano, diventata giurata del premio.

Tra gli autori premiati nelle passate edizioni del concorso, che ha l’obiettivo di premiare autori affermati ed esordienti alla ricerca di nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, sostenendoli e accompagnandoli nel mondo dell’editoria e dello spettacolo, ricordiamo: Sacha Naspini (diventato da questa edizione giurato del premio), Daniela Raimondi, Zibba, Carlo F. De Filippis, Chiara Canzian (figlia di Red Canzian dei Pooh), Daniele Ronda, William Lyons (di Rathmines, Dublino), Roberta Giallo, Giampaolo Spinato, Thomas Tsalaptis (di Atene) e Licia Pizzi (selezionata al Premio Strega 2019 con il romanzo Piena di grazia pubblicato da Ad Est dell’Equatore grazie al contributo del premio).

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Ruman Alam “Il mondo dietro di te” -La nave di Teseo- euro 20,00

Il romanzo, che è stato finalista al National Book Award -e ha ispirato un film che prossimamente vedremo su Netflix, interpretato da Julia Roberts e Denzel Washington- inizia col passo lento della normalità per finire in un incubo senza fine.

Una comunissima famiglia americana newyorkese della middle class, -Clay, Amanda e i figli Archie di 16 anni e Rose 13- affitta su Airbnb una bellissima villa con tanto di piscina, in un angolo remoto di Long Island. L’idea sarebbe quella di trascorrere una vacanza tranquilla e rilassante; poi qualcosa accade e niente sarà mai più come prima.

Una notte, alla porta si presenta una coppia di colore: sono George e Ruth, dicono di essere i padroni di casa, in fuga da Manhattan e dalla loro residenza dorata nell’Upper East Side, dove sta accadendo qualcosa di terribile e inspiegabile. Un blackout ha ammantato di buio la Big Apple, e loro, che vivono ai piani alti di un palazzo, non si sentono al sicuro. Così hanno pensato di allontanarsi e chiedono di potersi rifugiare nella loro casa.

Logico il sospetto iniziale e il disappunto di Clay e Amanda, per nulla contenti del cambiamento improvviso di rotta della loro vacanza, e neanche possono verificare se George e Ruth dicono la verità perché cellulari, wi-fi e televisione non funzionano.
Isolati dal resto del mondo, sperimentano un’angoscia crescente man mano che si verifica una serie di eventi inspiegabili, che sembrano preannunciare qualcosa di temibile e oscuro come la fine del mondo. Una catastrofe annunciata che svela le nostre paure più recondite e attuali.

Senza anticipare troppo i vari colpi di scena, i 6 personaggi si troveranno ad affrontare un rumore assordante mai udito prima e capace di incrinare i vetri, centinaia di fenicotteri in piscina e infiniti cervi nel giardino.
Il terrore e l’incertezza prendono piede pagina dopo pagina e, anche se i protagonisti non possono saperlo, intanto a New York la gente muore negli ascensori e nella metro bloccati. Il mondo sembra diventare sempre più un luogo ostile, pericoloso e capace di fare ammalare le persone.

Preparatevi a quello che è stato definito in più modi: disaster novel ma senza disaster, distopia, thriller, satira.
Un intrigante libro scritto in modo magistrale che parla di razza, classe, famiglia, dipendenza esagerata dalla tecnologia; ma anche cambiamento climatico e forse preannunciata fine del mondo con un definitivo Bing Bang.

 

Chris Hammer “Scublands noir” -Neri Pozza- euro 19,00

Un’Australia infuocata dal caldo torrido fa da sfondo all’appassionante thriller di Chris Hammer. Giornalista, autore di un reportage sul suo paese e di 3 romanzi non ancora pubblicati in Italia; ma che speriamo di poter leggere presto, se mantengono le promesse di questo romanzo imbastito e scritto benissimo.

Tutto si svolge a Riversend, piccola cittadina fatiscente, penalizzata dal clima inospitale e dalla siccità; è
un’invenzione letteraria dell’autore, ma identificabile con molti paesini dello sconfinato e soffocante “outback”.
Qui ha avuto luogo un massacro inspiegabile. Una mattina il prete anglicano Byron Swift, fuori dalla chiesa, con un fucile da caccia ammazza 5 uomini del paese; poi attende sui gradini l’arrivo del poliziotto locale che gli spara. Nessuno capisce cosa abbia scatenato tanta furia omicida in questo affascinante sacerdote che ha sparato con calma e metodo selettivo alle vittime, lasciando vivi gli altri secondo una logica inafferrabile.
Un anno dopo il giornalista Martin Scarsden – reduce da un’esperienza traumatica nella Striscia di Gaza- e con la carriera pericolante, viene spedito a Riversend per scrivere un reportage su come vive il paese nell’anniversario della carneficina.
Incontra le gente del luogo, cerca di capire chi era davvero il sacerdote, sul quale pesava anche l’ombra di molestie sessuali sui ragazzini, e vuole scavare a fondo per mettere a fuoco le ragioni di tanta violenza.

Soprattutto s’invaghisce della 29enne libraia Mandy: bellissima ragazza madre del piccolo Liam e convinta di essere figlia del balordo del paese, Harley Snouch, che avrebbe violentato sua madre.
Man mano che Martin procede nella sua indagine, vengono fuori vari e assortiti scheletri nell’armadio degli abitanti della cittadina in disarmo.

A smuovere ulteriormente la stentata sopravvivenza del luogo c’è anche il ritrovamento dei cadaveri di due turiste straniere e l’ennesima caccia al colpevole.
Preparatevi a continui colpi di scena, a scoprire che l’autore della strage non era chi diceva di essere e che anche altri personaggi nascondono segreti, tutto in un crescendo di patos che rende formidabile questo thriller australiano.

 

Aa. Vv. “Qui giace un poeta” -Jmenez- euro 20,00

Questo è un libro magnifico che parla dei sepolcri di grandi personaggi; ma celebra anche le loro vite attraverso le narrazioni dei vari autori che su quelle tombe ci sono andati, spinti da curiosità e profonde emozioni.
Partiamo dall’assunto che il modo in cui viene onorata la morte e la cura dei cimiteri dicono molto sulla civiltà o meno di un popolo.

Ed ora immergetevi nei racconti degli oltre 50 autori italiani e stranieri –tra scrittori, giornalisti, artisti, editori, librai e blogger- che condividono la passione per i viaggi sulle tombe di personaggi illustri, che hanno lasciato tracce importanti del loro passaggio sulla terra.
Sono 60 i sepolcri raccontati nel libro e sparsi per il mondo, tra Europa, Stati Uniti d’America e sud America.

Comprendono tombe sfarzose, in cimiteri famosi e suggestivi come i parigini Père Lachaise (dove sono sepolti tra gli altri Apollinaire, De Balzac, Oscar Wilde, e Marcel Proust); o il cimitero di Montparnasse (Baudelaire, Sartre e la De Beauvoir, Serge Gainsbourg); quello Acattolico di Roma (Keats e Camilleri); lo Staglieno di Genova (dove c’è la tomba di Fabrizio De André le cui ceneri però sono state sparse in mare); il cimitero degli Inglesi (Elizabeth Barret Browning).

Oppure sepolture dimesse, come la semplice lapide in un prato di Jack Kerouac.
O quelle deludenti che ricordano le sorelle Emily e Charlotte Brontë -non nel suggestivo cimitero che è stato il panorama di tutta la loro vita davanti alla canonica paterna- ma nella chiesa di St. Michael’s and All Angels Haworth in Inghilterra.

E tra i pellegrinaggi più suggestivi, quello al giardino di Monk’s House a Rodmell in Inghilterra: ultima dimora della grande Virginia Woolf, (suicidatasi nel fiume Ouse), dove le sue ceneri sono ai piedi di un grande olmo.
Ma questo è solo un accenno alle tante meraviglie di questo libro, in cui le visite alle tombe diventano spunto per raccontare vite, successi, dolori e caratteri dei tanti personaggi che non sono morti del tutto, perché il ricordo dei loro talenti resta imperituro in un continuo scambio di pensieri tra vita e morte.

 

Patricia Cornwell “Spin” -Mondadori- euro 22,00

La scrittrice americana di stratosferico successo con i suoi thriller che hanno per protagonista il medico legale Kay Scarpetta, ora esce in libreria con la seconda avventura del suo nuovo personaggio, Calli Chase: investigatrice, scienziata della Nasa e pilota della Space Force.

L’avevamo incontrata nel precedente libro “Quantum” in cui la Cornwell aveva preso spunto da una sua visita alla Nasa, guidata da una scienziata che aveva una sorella gemella.
Con l’intento anche di capire più a fondo come si vive con qualcuno che è la copia di te stesso (e dando spazio anche a una sorta di indagine sulle complesse dinamiche familiari) è nata l’idea di imbastire nuove trame con al centro le gemelle Calli e Carme, cresciute in una fattoria della Virginia più rurale.

“Spin” inizia con un disastro: a causa di un gravissimo attacco informatico è fallito il lancio di un razzo destinato al rifornimento di una Stazione spaziale internazionale.
La trama si complica con l’incontro faccia a faccia di Calli con la gemella che era scomparsa nel nulla da tempo, e con la nostra eroina inghiottita da un vortice di colpi di scena che rimandano a segreti del passato.

E scopriamo che le gemelle da piccole erano state reclutate per il progetto governativo “Gemini” (gemelle) e addestrate per trasformarsi in “guardiane dell’Universo”.
Il thriller dunque è rocambolesco e avveniristico, Calli Chase è una specie di James Bond al femminile, giovane, super preparata e decisamente hi-tec.

La Cornwell ci apre così una finestra sullo Spazio, sottolineando come questo sia legato alla Terra più di quanto crediamo.
E ci ricorda come ogni nuovo passo della scienza ci riconduca al rebus: da dove veniamo, quanto potrebbe durare la vita sul nostro pianeta e la necessità di esplorare nuovi pianeti.
Nel romanzo lo scenario inquietante prelude al rischio di una catastrofe da evitare.
Vi anticipo solo che dietro il sabotaggio potrebbe esserci lo zampino della miliardaria del settore tecnologico che punta al controllo dello Spazio, Neva Rong.

 

“I Regni di Dante”

LIBRI / Un libro di Raffaele Rinaldi relativo alla Divina Commedia pubblicato proprio in occasione del 700° anno dalla morte del Sommo Poeta.

Il saggio “I Regni di Dante”, strutturato in forma di dialogo tra un giovane sulla soglia dell’età adulta e un anziano professore in pensione, ripercorre il cammino dantesco attraverso i regni ultramondani di Inferno, Purgatorio e Paradiso.  “Nel mio studio – spiega l’autore – ho inoltre cercato di descrivere le architetture della voragine infernale e del secondo regno, seguendo le indicazioni disseminate nella Divina Commedia”.

Un’avvincente esplorazione tra i segreti della Divina Commedia.  Qual è il modo migliore perché un giovane sulla soglia dell’età adulta si appassioni alla lettura della Divina Commedia? L’analisi di un testo così difficile non sembra costituire certo la sua attrattiva maggiore. Ma è davvero così? È la domanda che Giorgio, anziano professore in pensione, e sua moglie Mariella si sono posti quando hanno invitato il giovane Filippo a discutere proprio di questa grande Opera, tra i cui pregi c’è senza dubbio anche quello di costituire un punto d’incontro per generazioni in apparenza distanti fra loro. Il ragazzo dal canto suo, sebbene in un primo momento scettico sulla reale utilità dell’incontro e restio a prestarsi a questa sorta di esperimento, si lascerà poi coinvolgere, appassionandosi. Scoprirà di dover rivedere gran parte delle sue conoscenze in merito all’architettura dei Regni ultramondani che credeva ormai assodate, come le dimensioni della Voragine infernale, la posizione del Monte del Purgatorio o la sua reale forma. Ne scaturisce un singolare dialogo, durante il quale i partecipanti non mancheranno di mettere a nudo anche gli aspetti salienti della propria personalità. Fanno da sfondo gli endecasillabi danteschi con i loro segreti, i loro significati nascosti che il Poeta, con il suo _parlar coverto_, invita a ricercare.
Un libro ricco anche di illustrazioni volte a rendere più comprensibile il testo a chi ha meno confidenza con l’Opera originale.

Raffaele Rinaldi si racconta:

sono nato nato in provincia di Rieti. Dopo il diploma mi sono trasferito a L’Aquila per conseguire la Laurea trimestrale in Ingegneria Meccanica e in seguito a Torino per frequentare il Politecnico e conseguire la Laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale. Attualmente vivo e lavoro come progettista CAD nel capoluogo piemontese, convivo felicemente con la mia compagna e abbiamo un figlio di quasi quattro anni.

La rassegna dei libri del mese

I LIBRI DI MAGGIO 2021 – Consueto appuntamento con la rassegna dedicata al mondo dei libri a cura della redazione del sito iL Passaparola dei Libri con il gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri – Notizie, appuntamenti e curiosità per ogni tipo di lettore!

Le proposte più interessanti del nostro gruppo  FB questo mese riguardano alcuni romanzi usciti da poco, che hanno suscitato l’interesse della nostra community. Iniziamo con Gli Infiniti Passi Dell’Anima (Carpa Koi), romanzo fantasy dell’esordiente Azalea Aylen che ha convinto i lettori che ne hanno tessuto gli elogi anche sulle reti sociali; secondo posto per il nuovo romanzo di Mauro Zanetti, Tracce Parallele, un sorprendente giallo ambientato a Trento, tra i romanzi più cliccati nel nostro sito, con un gradimento che non accenna a diminuire; infine, continua ad animare il dibattito Jona il piccolo astronauta (Vertigo), di Adriano Moruzzi, un romanzo fantascientifico destinato ai lettori più giovani ma che sembra aver conquistato anche i più grandi.

Se avete letto uno di questi libri e volete discuterne con noi, venite a trovarci su FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri, o su uno dei nostri canali.

Incontri con gli autori

Prosegue la nostra collaborazione con il sito  novitainlibreria.it che questo mese pubblica le interviste con alcuni dei nuovi nomi del panorama narrativo italiano, come Donatella Pazzelli, l’autrice dell’amatissimo Gli Ulivi di Albenella (Pendragon) che al suo secondo romanzo si racconta ai suoi lettori; anche l’esordiente Priscilla Zancan racconta la genesi del suo La Mia Dea Bendata e della sua scelta di auto-produrlo.

Andar per libri

Alla sesta edizione torna a tingersi di giallo la rassegna Milano da leggere, ideata dalle biblioteche per promuovere la lettura con l’offerta di ebook gratuiti messi a disposizione da autori ed editori: dieci romanzi gialli, polizieschi, thriller e noir. Storie che ci faranno appassionare e tenere con il fiato sospeso, ma anche una galleria di personaggi che si muovono per le strade di Milano, in luoghi riconoscibili o da scoprire.

Gli ebook saranno pubblicati uno ogni settimana, il mercoledì, e si potranno scaricare fino al 30 giugno.
Non mancare l’appuntamento con la lettura! Per informazioni https://milano.biblioteche.it/milanodaleggere

 

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro gruppo facebook e  sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it