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InediTo, oggi la premiazione

 

MARTEDÌ 8 GIUGNO ore 20:00

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

corso Galileo Ferraris 266/C, Torino

ingresso da piazzale Grande Torino

fino a esaurimento posti

 

Con la partecipazione dal vivo tra gli altri di

Margherita Oggero, Enrica Tesio, Alice Filippi, Melania GiglioWillie Peyote

A ITALO SVEVO il premio speciale “InediTO RitrovaTO” per l’elogio della disobbedienza

 

La carica dei 110 finalisti giunge al traguardo finale di questa entusiasmante corsa della ventesima edizione del Premio InediTO – Colline di Torino 2021, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, con la premiazione che si terrà martedì 8 giugno ore 20:00 nell’arena all’aperto della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266/C Torino (dove avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno) e in streaming dalla pagina Facebook e sul profilo YouTube del concorso. 76 gli autori nelle varie sezioni e 34 in gara per i premi speciali selezionati a marzo dal Comitato di Lettura tra 1.249 iscritti e 1.382 opere (record assoluto del premio che ha raddoppiato gli iscritti rispetto all’edizione 2020) ricevute da tutta Italia e dall’Estero (USA, Giappone, Scozia, Inghilterra, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Lituania, Croazia) a conferma sempre più dell’internazionalità del premio sostenuto, tra gli altri, da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Camera di commercio di Torino.

Parteciperanno all’evento (in presenza o a distanza) presentato dal direttore del premio Valerio Vigliaturo, rappresentanti di enti, partner, i componenti della Giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Enrica Tesio, Sacha Naspini, Marco Lupo, Valentina Maini, Michela Marzano, Massimo MorassoElisabetta Pozzi, Emiliano Bronzino, Alice FilippiPaolo Mitton, Teresa De SioWillie Peyote, e dai vincitori della passata edizione (tra i quali Alfredo Rienzi, Renato Gabrielli e Lisbona), nel frattempo impegnati nella valutazione delle opere attraverso anche le presentazioni online che si sono svolte dal 10 al 24 maggio in collaborazione con le biblioteche del circuito SBAM (Torino, Chieri, Moncalieri, Chivasso, Settimo) delle città aderenti all’iniziativa e la casa di produzione Indyca partner del concorso.

Saranno proclamati in diretta i premiati del concorso unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica) in lingua italiana e a tema libero, che riceveranno i premi delle varie sezioni previsti dal montepremi di 7.000 Euro e i premi speciali dedicati ad Alexander Langer, Giovanni Arpino (in collaborazione con la Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino e Amiat Gruppo Iren), “Borgate Dal Vivo” in collaborazione con il festival, attraverso un workshop di scrittura creativa per cinque iscritti under 35 della sezione Narrativa-Racconto residenti in Piemonte, “Routes Méditerranéennes” (in collaborazione con UJCE e MAF, Marengo Alta Formazione) a un’opera che descriva storie e migrazioni sulle strade del Mare Nostrum, “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di uno scrittore non vivente (assegnato nel 2019 a Scrivo perché sono un chimico di Primo Levi e nel 2020 a La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto), che sarà attributo in occasione della XX edizione alla lettera inedita scritta nel 1923 da ITALO SVEVO per rivendicare, con un elogio della disobbedienza, l’integrità stilistica e linguistica del finale de La coscienza di Zeno, scoperta recentemente dalla prof.ssa Beatrice Stasi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, e “InediTO Young” consistente in una penna stilografica ad autori minorenni promettenti offerta da Aurora Penne.

Come consuetudine del premio, alle opere dei vincitori sarà dedicato un reading a cura dell’attrice Melania Giglio, sonorizzato da Megahertz (musicista e compositore che ha collaborato con Franco Battiato, Morgan, Bluvertigo, Cristiano De Andrè, Max Pezzali e Max Gazzè) e Ramon Moro (trombettista e compositore), cui hanno partecipato nelle passate edizioni, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano, diventata giurata del premio.

Tra gli autori premiati nelle passate edizioni del concorso, che ha l’obiettivo di premiare autori affermati ed esordienti alla ricerca di nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, sostenendoli e accompagnandoli nel mondo dell’editoria e dello spettacolo, ricordiamo: Sacha Naspini (diventato da questa edizione giurato del premio), Daniela Raimondi, Zibba, Carlo F. De Filippis, Chiara Canzian (figlia di Red Canzian dei Pooh), Daniele Ronda, William Lyons (di Rathmines, Dublino), Roberta Giallo, Giampaolo Spinato, Thomas Tsalaptis (di Atene) e Licia Pizzi (selezionata al Premio Strega 2019 con il romanzo Piena di grazia pubblicato da Ad Est dell’Equatore grazie al contributo del premio).

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Ruman Alam “Il mondo dietro di te” -La nave di Teseo- euro 20,00

Il romanzo, che è stato finalista al National Book Award -e ha ispirato un film che prossimamente vedremo su Netflix, interpretato da Julia Roberts e Denzel Washington- inizia col passo lento della normalità per finire in un incubo senza fine.

Una comunissima famiglia americana newyorkese della middle class, -Clay, Amanda e i figli Archie di 16 anni e Rose 13- affitta su Airbnb una bellissima villa con tanto di piscina, in un angolo remoto di Long Island. L’idea sarebbe quella di trascorrere una vacanza tranquilla e rilassante; poi qualcosa accade e niente sarà mai più come prima.

Una notte, alla porta si presenta una coppia di colore: sono George e Ruth, dicono di essere i padroni di casa, in fuga da Manhattan e dalla loro residenza dorata nell’Upper East Side, dove sta accadendo qualcosa di terribile e inspiegabile. Un blackout ha ammantato di buio la Big Apple, e loro, che vivono ai piani alti di un palazzo, non si sentono al sicuro. Così hanno pensato di allontanarsi e chiedono di potersi rifugiare nella loro casa.

Logico il sospetto iniziale e il disappunto di Clay e Amanda, per nulla contenti del cambiamento improvviso di rotta della loro vacanza, e neanche possono verificare se George e Ruth dicono la verità perché cellulari, wi-fi e televisione non funzionano.
Isolati dal resto del mondo, sperimentano un’angoscia crescente man mano che si verifica una serie di eventi inspiegabili, che sembrano preannunciare qualcosa di temibile e oscuro come la fine del mondo. Una catastrofe annunciata che svela le nostre paure più recondite e attuali.

Senza anticipare troppo i vari colpi di scena, i 6 personaggi si troveranno ad affrontare un rumore assordante mai udito prima e capace di incrinare i vetri, centinaia di fenicotteri in piscina e infiniti cervi nel giardino.
Il terrore e l’incertezza prendono piede pagina dopo pagina e, anche se i protagonisti non possono saperlo, intanto a New York la gente muore negli ascensori e nella metro bloccati. Il mondo sembra diventare sempre più un luogo ostile, pericoloso e capace di fare ammalare le persone.

Preparatevi a quello che è stato definito in più modi: disaster novel ma senza disaster, distopia, thriller, satira.
Un intrigante libro scritto in modo magistrale che parla di razza, classe, famiglia, dipendenza esagerata dalla tecnologia; ma anche cambiamento climatico e forse preannunciata fine del mondo con un definitivo Bing Bang.

 

Chris Hammer “Scublands noir” -Neri Pozza- euro 19,00

Un’Australia infuocata dal caldo torrido fa da sfondo all’appassionante thriller di Chris Hammer. Giornalista, autore di un reportage sul suo paese e di 3 romanzi non ancora pubblicati in Italia; ma che speriamo di poter leggere presto, se mantengono le promesse di questo romanzo imbastito e scritto benissimo.

Tutto si svolge a Riversend, piccola cittadina fatiscente, penalizzata dal clima inospitale e dalla siccità; è
un’invenzione letteraria dell’autore, ma identificabile con molti paesini dello sconfinato e soffocante “outback”.
Qui ha avuto luogo un massacro inspiegabile. Una mattina il prete anglicano Byron Swift, fuori dalla chiesa, con un fucile da caccia ammazza 5 uomini del paese; poi attende sui gradini l’arrivo del poliziotto locale che gli spara. Nessuno capisce cosa abbia scatenato tanta furia omicida in questo affascinante sacerdote che ha sparato con calma e metodo selettivo alle vittime, lasciando vivi gli altri secondo una logica inafferrabile.
Un anno dopo il giornalista Martin Scarsden – reduce da un’esperienza traumatica nella Striscia di Gaza- e con la carriera pericolante, viene spedito a Riversend per scrivere un reportage su come vive il paese nell’anniversario della carneficina.
Incontra le gente del luogo, cerca di capire chi era davvero il sacerdote, sul quale pesava anche l’ombra di molestie sessuali sui ragazzini, e vuole scavare a fondo per mettere a fuoco le ragioni di tanta violenza.

Soprattutto s’invaghisce della 29enne libraia Mandy: bellissima ragazza madre del piccolo Liam e convinta di essere figlia del balordo del paese, Harley Snouch, che avrebbe violentato sua madre.
Man mano che Martin procede nella sua indagine, vengono fuori vari e assortiti scheletri nell’armadio degli abitanti della cittadina in disarmo.

A smuovere ulteriormente la stentata sopravvivenza del luogo c’è anche il ritrovamento dei cadaveri di due turiste straniere e l’ennesima caccia al colpevole.
Preparatevi a continui colpi di scena, a scoprire che l’autore della strage non era chi diceva di essere e che anche altri personaggi nascondono segreti, tutto in un crescendo di patos che rende formidabile questo thriller australiano.

 

Aa. Vv. “Qui giace un poeta” -Jmenez- euro 20,00

Questo è un libro magnifico che parla dei sepolcri di grandi personaggi; ma celebra anche le loro vite attraverso le narrazioni dei vari autori che su quelle tombe ci sono andati, spinti da curiosità e profonde emozioni.
Partiamo dall’assunto che il modo in cui viene onorata la morte e la cura dei cimiteri dicono molto sulla civiltà o meno di un popolo.

Ed ora immergetevi nei racconti degli oltre 50 autori italiani e stranieri –tra scrittori, giornalisti, artisti, editori, librai e blogger- che condividono la passione per i viaggi sulle tombe di personaggi illustri, che hanno lasciato tracce importanti del loro passaggio sulla terra.
Sono 60 i sepolcri raccontati nel libro e sparsi per il mondo, tra Europa, Stati Uniti d’America e sud America.

Comprendono tombe sfarzose, in cimiteri famosi e suggestivi come i parigini Père Lachaise (dove sono sepolti tra gli altri Apollinaire, De Balzac, Oscar Wilde, e Marcel Proust); o il cimitero di Montparnasse (Baudelaire, Sartre e la De Beauvoir, Serge Gainsbourg); quello Acattolico di Roma (Keats e Camilleri); lo Staglieno di Genova (dove c’è la tomba di Fabrizio De André le cui ceneri però sono state sparse in mare); il cimitero degli Inglesi (Elizabeth Barret Browning).

Oppure sepolture dimesse, come la semplice lapide in un prato di Jack Kerouac.
O quelle deludenti che ricordano le sorelle Emily e Charlotte Brontë -non nel suggestivo cimitero che è stato il panorama di tutta la loro vita davanti alla canonica paterna- ma nella chiesa di St. Michael’s and All Angels Haworth in Inghilterra.

E tra i pellegrinaggi più suggestivi, quello al giardino di Monk’s House a Rodmell in Inghilterra: ultima dimora della grande Virginia Woolf, (suicidatasi nel fiume Ouse), dove le sue ceneri sono ai piedi di un grande olmo.
Ma questo è solo un accenno alle tante meraviglie di questo libro, in cui le visite alle tombe diventano spunto per raccontare vite, successi, dolori e caratteri dei tanti personaggi che non sono morti del tutto, perché il ricordo dei loro talenti resta imperituro in un continuo scambio di pensieri tra vita e morte.

 

Patricia Cornwell “Spin” -Mondadori- euro 22,00

La scrittrice americana di stratosferico successo con i suoi thriller che hanno per protagonista il medico legale Kay Scarpetta, ora esce in libreria con la seconda avventura del suo nuovo personaggio, Calli Chase: investigatrice, scienziata della Nasa e pilota della Space Force.

L’avevamo incontrata nel precedente libro “Quantum” in cui la Cornwell aveva preso spunto da una sua visita alla Nasa, guidata da una scienziata che aveva una sorella gemella.
Con l’intento anche di capire più a fondo come si vive con qualcuno che è la copia di te stesso (e dando spazio anche a una sorta di indagine sulle complesse dinamiche familiari) è nata l’idea di imbastire nuove trame con al centro le gemelle Calli e Carme, cresciute in una fattoria della Virginia più rurale.

“Spin” inizia con un disastro: a causa di un gravissimo attacco informatico è fallito il lancio di un razzo destinato al rifornimento di una Stazione spaziale internazionale.
La trama si complica con l’incontro faccia a faccia di Calli con la gemella che era scomparsa nel nulla da tempo, e con la nostra eroina inghiottita da un vortice di colpi di scena che rimandano a segreti del passato.

E scopriamo che le gemelle da piccole erano state reclutate per il progetto governativo “Gemini” (gemelle) e addestrate per trasformarsi in “guardiane dell’Universo”.
Il thriller dunque è rocambolesco e avveniristico, Calli Chase è una specie di James Bond al femminile, giovane, super preparata e decisamente hi-tec.

La Cornwell ci apre così una finestra sullo Spazio, sottolineando come questo sia legato alla Terra più di quanto crediamo.
E ci ricorda come ogni nuovo passo della scienza ci riconduca al rebus: da dove veniamo, quanto potrebbe durare la vita sul nostro pianeta e la necessità di esplorare nuovi pianeti.
Nel romanzo lo scenario inquietante prelude al rischio di una catastrofe da evitare.
Vi anticipo solo che dietro il sabotaggio potrebbe esserci lo zampino della miliardaria del settore tecnologico che punta al controllo dello Spazio, Neva Rong.

 

“I Regni di Dante”

LIBRI / Un libro di Raffaele Rinaldi relativo alla Divina Commedia pubblicato proprio in occasione del 700° anno dalla morte del Sommo Poeta.

Il saggio “I Regni di Dante”, strutturato in forma di dialogo tra un giovane sulla soglia dell’età adulta e un anziano professore in pensione, ripercorre il cammino dantesco attraverso i regni ultramondani di Inferno, Purgatorio e Paradiso.  “Nel mio studio – spiega l’autore – ho inoltre cercato di descrivere le architetture della voragine infernale e del secondo regno, seguendo le indicazioni disseminate nella Divina Commedia”.

Un’avvincente esplorazione tra i segreti della Divina Commedia.  Qual è il modo migliore perché un giovane sulla soglia dell’età adulta si appassioni alla lettura della Divina Commedia? L’analisi di un testo così difficile non sembra costituire certo la sua attrattiva maggiore. Ma è davvero così? È la domanda che Giorgio, anziano professore in pensione, e sua moglie Mariella si sono posti quando hanno invitato il giovane Filippo a discutere proprio di questa grande Opera, tra i cui pregi c’è senza dubbio anche quello di costituire un punto d’incontro per generazioni in apparenza distanti fra loro. Il ragazzo dal canto suo, sebbene in un primo momento scettico sulla reale utilità dell’incontro e restio a prestarsi a questa sorta di esperimento, si lascerà poi coinvolgere, appassionandosi. Scoprirà di dover rivedere gran parte delle sue conoscenze in merito all’architettura dei Regni ultramondani che credeva ormai assodate, come le dimensioni della Voragine infernale, la posizione del Monte del Purgatorio o la sua reale forma. Ne scaturisce un singolare dialogo, durante il quale i partecipanti non mancheranno di mettere a nudo anche gli aspetti salienti della propria personalità. Fanno da sfondo gli endecasillabi danteschi con i loro segreti, i loro significati nascosti che il Poeta, con il suo _parlar coverto_, invita a ricercare.
Un libro ricco anche di illustrazioni volte a rendere più comprensibile il testo a chi ha meno confidenza con l’Opera originale.

Raffaele Rinaldi si racconta:

sono nato nato in provincia di Rieti. Dopo il diploma mi sono trasferito a L’Aquila per conseguire la Laurea trimestrale in Ingegneria Meccanica e in seguito a Torino per frequentare il Politecnico e conseguire la Laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale. Attualmente vivo e lavoro come progettista CAD nel capoluogo piemontese, convivo felicemente con la mia compagna e abbiamo un figlio di quasi quattro anni.

La rassegna dei libri del mese

I LIBRI DI MAGGIO 2021 – Consueto appuntamento con la rassegna dedicata al mondo dei libri a cura della redazione del sito iL Passaparola dei Libri con il gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri – Notizie, appuntamenti e curiosità per ogni tipo di lettore!

Le proposte più interessanti del nostro gruppo  FB questo mese riguardano alcuni romanzi usciti da poco, che hanno suscitato l’interesse della nostra community. Iniziamo con Gli Infiniti Passi Dell’Anima (Carpa Koi), romanzo fantasy dell’esordiente Azalea Aylen che ha convinto i lettori che ne hanno tessuto gli elogi anche sulle reti sociali; secondo posto per il nuovo romanzo di Mauro Zanetti, Tracce Parallele, un sorprendente giallo ambientato a Trento, tra i romanzi più cliccati nel nostro sito, con un gradimento che non accenna a diminuire; infine, continua ad animare il dibattito Jona il piccolo astronauta (Vertigo), di Adriano Moruzzi, un romanzo fantascientifico destinato ai lettori più giovani ma che sembra aver conquistato anche i più grandi.

Se avete letto uno di questi libri e volete discuterne con noi, venite a trovarci su FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri, o su uno dei nostri canali.

Incontri con gli autori

Prosegue la nostra collaborazione con il sito  novitainlibreria.it che questo mese pubblica le interviste con alcuni dei nuovi nomi del panorama narrativo italiano, come Donatella Pazzelli, l’autrice dell’amatissimo Gli Ulivi di Albenella (Pendragon) che al suo secondo romanzo si racconta ai suoi lettori; anche l’esordiente Priscilla Zancan racconta la genesi del suo La Mia Dea Bendata e della sua scelta di auto-produrlo.

Andar per libri

Alla sesta edizione torna a tingersi di giallo la rassegna Milano da leggere, ideata dalle biblioteche per promuovere la lettura con l’offerta di ebook gratuiti messi a disposizione da autori ed editori: dieci romanzi gialli, polizieschi, thriller e noir. Storie che ci faranno appassionare e tenere con il fiato sospeso, ma anche una galleria di personaggi che si muovono per le strade di Milano, in luoghi riconoscibili o da scoprire.

Gli ebook saranno pubblicati uno ogni settimana, il mercoledì, e si potranno scaricare fino al 30 giugno.
Non mancare l’appuntamento con la lettura! Per informazioni https://milano.biblioteche.it/milanodaleggere

 

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro gruppo facebook e  sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Esce “La passione della libertà”, l’ultimo libro di Quaglieni

Lunedì 7 giugno alle ore 18 sulla pagina facebook del Centro “Pannunzio”, il prof.  Pier Franco Quaglieni presenterà, in dialogo con l’editore Francesca Mogavero e il saggista Salvatore Vullo, il suo nuovo libro “La passione della libertà”, Buendia Books.

Un libro controcorrente su temi divisivi come etica , religione ,aborto , episodi storici discussi , liberalismo e fascismo , difesa della proprietà privata e ritratti tra gli altri di Ceronetti, Daverio, Frassati, Missoni, Mila, Pansa, Ostellino, Ghidetti, il Cardinal Ravasi, conosciuti dall’autore personalmente. Il libro e’ completato da ricordi di vita, non banali e indicativi del malcostume odierno, a Torino, in Liguria e in altre città. Un libro destinato a far molto discutere per le tesi anticonformiste di uno degli storici italiani  più liberi che è anche semplice e accattivante come giornalista nel suo linguaggio chiaro e comprensibile  ai lettori.

Con un catalogo di “podcast”, la torinese “Neos Edizioni” é fra i vincitori della call “Hangar del Libro”

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Nata a Torino nel 1996 come marchio della Tipolito Subalpina (storica tipografia editoriale torinese in attività dal 1953), la casa editrice “Neos Edizioni” è stata selezionata dalla call di “Hangar del Libro” – progetto della Regione Piemonte realizzato dalla “Fondazione Circolo dei Lettori” e dalla Camera di Commercio di Torino attraverso il suo “Punto Impresa Digitale” con l’obiettivo di promuovere la piccola e media editoria indipendente piemontese, potenziandone le competenze manageriali e gestionali – grazie ad un progetto che prevede la realizzazione di un catalogo di “podcast”.

Cinque le edtrici selezionate. Insieme a “Neos Edizioni”, la “Babi Editore” di Borgomanero, “Effatà Editrice”con sede a Cantalupa, la novarese “Gainsworth e la “Libreria Therese” nata nel 2007 a Torino a Vanchiglietta. “Sono veramente contenta – spiega Silvia Maria Ramasso, amministratore unico di ‘Neos Edizioni’ – che la nostra casa editrice sia tra i cinque progetti di innovazione editoriale selezionati da Hangar del Libro per questo percorso di sviluppo imprenditoriale. Per noi è importante guardare al futuro, innovare e confrontarci con le sfide che le nuove tecnologie ci propongono ogni giorno”.

L’idea alla base del progetto presentato è quella di attingere all’ ampio archivio di circa mille short storiescomprese nei 67 titoli antologici pubblicati dalla “Neos”, per dare vita ad un catalogo di podcast che si potrà usufruire tramite piattaforma on line, con formula di abbonamento e pagamento on-line (tra la fine di quest’anno e gli inizi del 2022). Le tematiche che Neos Edizioni tratta nelle sue collane antologiche sono molte, dalla questione femminile al territorio, dalla famiglia al giallo, dai viaggi all’arte. Nel corso degli anni l’elenco dei titoli è cresciuto, ottenendo sempre maggiore attenzione da parte dei lettori. Si è così formato un patrimonio editoriale di alta qualità letteraria, che urgevarivitalizzare con strumenti non consueti. Il podcast – ancora Ramasso – è un prodotto che la casa editrice non ha mai esplorato e che in questo momento sembra suscitare l’attenzione di una più vasta area di pubblico; il progetto può rappresentare l’avvio di un nuovo asset aziendale dedicato a una fascia di persone giovani o con difficoltà di lettura come gli anziani, gli ipovedenti, i dislessici. Ci piace anche molto l’idea di sostenibilità del prodotto, rivitalizzare contenuti letterari disponibili, non aumentare l’utilizzo di materia prima e andare incontro alle necessità di consumo di fasce di lettori‘fragili’, con una proposta nuova e ‘trend’”.

Per Info: “Neos Edizioni”, via Beaulard 31, Torino; tel. 011/7413179 o www.neosedizioni.it

g. m.

Il curioso caso (piemontese) di Benjamin Button

IL LEGAME TRA I RUGGENTI ANNI VENTI DI FRANCIS SCOTT FITGZERALD E L’ITALIA (E TORINO) DELLA FINE DI BELLE EPOQUE IN UN BEL LIBRO DI PATRIZIA DEABATE

Volume vincitore Acqui Inedito del Premio Acqui Storia Ora è in corsa per la selezione al prestigioso Premio Viareggio

C’è un sottile filo rosso che collega i ruggenti anni Venti, epoca in cui gli
Stati Uniti vivevano l’età del jazz, ben descritta da Francis Scott Fitzgerald
e l’Italia (ed in particolare il Piemonte) degli anni Dieci del Novecento ed il
suo mondo letterario, poetico e cinematografico, poi spazzati via
dall’”inutile strage’ rappresentata dalla prima guerra mondiale. Il
collegamento l’ha scoperto Patrizia Deabate in una documentata ricerca che
le ha fruttato la palma di vincitore ‘Acqui Inedito nel Premio Acqui Storia’
2019, diventata poi il libro ‘Il misterioso caso del Benjamin Button da
Torino a Hollywood – Nino Oxilia il fratello segreto di Francis Scott
Fitzgerald’ edito nel novembre 2020 per il Centro Studi Piemontesi. Tutto
è partito da una pellicola, ‘Il curioso caso di Benjamin Button’, del 2008,
interpretato da Brad Pitt e Cate Blanchet, liberamente tratto da un racconto
di Fitgerald contenuto nella raccolta di novelle sulla ‘Età del jazz’. E’ la
storia di un uomo che nasce vecchio per poi ringiovanire, vivendo così una
vita al contrario. A Patrizia Deabate è saltato immediatamente all’occhio il
parallelo con Giulio Gianelli, poeta torinese crepuscolare dall’intenso
spirito religioso che nel 1911 pubblicò, in anticipo su Fitzgerald, ‘Storia di
Pipino nato vecchio e morto bambino’. Di qui la domanda se sia stata
quest’ultima opera ad ispirare Fitzgerald e l’incontro con un altro
crepuscolare torinese, Nino Oxilia, giornalista, scrittore, poeta e regista.
Anch’egli ha in comune con Gianelli il trasferimento a Roma e una morte
precoce: Gianelli si spense nel 1914 nella Capitale per un attacco di tisi,
Oxilia, dopo aver ottenuto fama come autore teatrale e regista
cinematografico e l’amore di Maria Jacobini una delle grandi dive del
cinema dell’anteguerra, perderà la vita come combattente sul Monte
Tomba, mentre partecipava alla linea di difesa del Monte Grappa. Nel suo
saggio Patrizia Deabate, sottolinea che Nino Oxilia sarebbe stato un
riferimento costante per Fitzgerald che in tre dei suoi 5 romanzi avrebbe
inserito un personaggio ‘Dick’, come alter ego dello scrittore torinese. Le
350 pagine dell’opera della studiosa albese, oltre allo sviluppo della tesi sul
parallelismo tra le due sponde dell’Atlantico, offrono anche lo spaccato su
un mondo che ormai la grande storia tende a dimenticare, sull’epoca del
cinema muto, quando le dive italiane (prima tra tutte Maria Jacobini) erano
popolarissime al di là dell’Oceano, su figure di poeti e letterati che
altrimenti cadrebbero nell’obblio. Il tutto si articola grazie ad una
conoscenza approfondita della materia e ad un’attenta comparazione delle
fonti. Nel 2014 ha curato la nuova edizione dei Canti Brevi di Nino Oxilia,
nel 2016 per l’Associazione Italiana di Ricerche di Storia del Cinema ha
pubblicato il primo saggio critico sul film ‘Addio Giovinezza’, tratto
dall’opera dello stesso Oxilia. Come il Centro Studi Piemontesi è poi
beneficiaria di un fondo di documentazione su Nino Oxilia donato
dall’avvocato e slavista Piero Cazzola.
Abbiamo voluto approfondire alcune tematiche del libro direttamente con
l’autrice.
Come e quando è nata l’idea di questo libro ?
Nel 2013 anche se c’era già in precedenza l’idea ma non l’avevo ancora
sviluppata, essendo stato distribuito in Italia nel 2009 ‘Il curioso caso di
Benjamin Button’, del regista David Fincher. Il punto di partenza è stato il
paragone sulla vita al contrario di Pipino, il protagonista dell’opera di
Gianelli. Poi, dall’analisi dei testi di Francis Scott Fitzgerald con quelli di
Oxilia e le vicende della sua vita sembra che questi ne abbia letto i testi.
Quali sono i punti di contatto tra i due autori ?
C’è una somiglianza anche nelle sfaccettature delle opere che è
impressionante. Le pagine dei critici dei due autori, poi utilizzano spesso le
stesse parole. I punti di contatto sono indiretti. Ad esempio la pellicola
‘Giovanna d’Arco’, nella quale sono racchiusi due miti per Fitzgerald,
quello della donna moderna e di Santa Romana Chiesa. La pellicola che
aveva come protagonista la diva Maria Jacobini, prodotta a Torino nel 1913
venne diretta da Ubaldo Maria Del Colle coadiuvato da Nino Oxilia. Un
legame passa anche, sempre indiretto, con il Vaticano: Fitzgerald era
cattolico e la Jacobini apparteneva alla nobiltà ‘nera’ romana, vicina alle
gerarchie vaticane, tanto da avere un legame di parentela con Papa
Benedetto XV.
Perché Nino Oxilia che fu all’epoca un protagonista della vita letteraria è
così poco conosciuto ?
Sicuramente nell’Italia Repubblicana ha scontato la glorificazione che ne
aveva fatto il fascismo che lo aveva esaltato come precursore, anche se
fascista non era. Era, però, partito volontario per la Grande Guerra e caduto
al fronte. Inoltre scrisse l’inno goliardico ‘Il commiato’ nel 1909, musicato
da Giuseppe Blanc, una parte del quale, opportunamente modificato,
sarebbe diventato ‘Giovinezza’. Le sue poesie sono state poco studiate
anche perché spesso incomplete, la raccolta è postuma, ci sono dei testi
mutilati.
Anche il cinema muto italiano sembra quasi condannato ad una ‘damnatio
memoriae ….
Si e con esso le dive degli anni Dieci. Anche in questo caso il fascismo fece
la sua parte. Il mito vent’anni dopo era passato di moda, il cinema muto era
visto come un qualcosa di ridicolo. Mussolini diede anche ordine di
distruggere scene e costumi di Cabiria. E in ogni caso non va dimenticato
che gusti e mode passano.
Guido Gozzano e Giulio Gianelli vissero entrambi nella stessa epoca, ma il
primo è molto più conosciuto del secondo, perché ?
Probabilmente già all’epoca in cui visse la poesia e l’opera di Gianelli
riflettevano maggiormente il riflesso della sua vita dedita agli altri, quasi in
aurea di santità, Gozzano viene studiato considerando forse una maggiore
universalità della sua poesia.
Che ruolo ha il futurismo nel suo libro ?
Ha un ruolo fondamentale perché i tre pilastri di Fitzgerald erano: Sacra
Romana Chiesa, il decadentismo e Gabriele D’Annunzio e l’avanguardia
futurista con Filippo Tommaso Marinetti. Ho ripreso alcuni studi su Mina
Loy, amante di Martinetti e precursore e diffusore dell’idea futurista nei
Paesi Anglosassoni.
Qual è il suo prossimo progetto letterario ?
Per il momento l’auspicio è che il libro venga selezionato per la rosa del
Premio Viareggio. Sarebbe davvero un bel traguardo.
Massimo Iaretti

VentiVentuno, racconti per superare il Covid e non solo

LIBRI “Questa pandemia verrà presto dimenticata”. Inizia con le parole di Piero Angela e la sua insuperabile capacità di sintesi e analisi VentiVentuno.

Un racconto corale, con molte sorprese. Una riflessione che accomuna milioni di persone a un dramma e al modo di affrontarlo. C’era un virus già presente tra noi, e non era quello del Covid 19. Si annidava nella società civile, nella politica come nello sport, producendo danni permanenti e forse irreversibili. Questo libro li racconta e si interroga su questo annus horribilis. Storici, scienziati, economisti, giornalisti, attori, sportivi, sindacaliste, insegnanti, amministratrici locali, manager e professioniste, raccontano la loro personale esperienza in un mondo diventato improvvisamente silenzioso e pieno di domande. Con Piero Angela, il comico Paolo Rossi, l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il regista Mimmo Calopresti e ancora Mario Ajello, Giulia Anania, Marina Boscaino, Antonella Bundu, Antonella Licciardi, Massimo Mauro, Gian Giacomo Migone, Pietro Modiano, Sergio Nisticò, Roberto Pagani, Alessandra Polo, Francesca Re David, Amedeo Ricucci, David Riondino, Catia Tomasetti, Carlo Verdelli. Le loro risposte sono lo specchio attraverso il quale ciascun lettore potrà riflettersi.

Di Fabrizio Berruti; Marilena Carrisi; Roberto Tricarico
Editore: Round Robin Editrice
Collana: Fuori rotta

 

“La passione della libertà” di Quaglieni

Lunedì 7 giugno alle ore 18 sulla pagina facebook del Centro “Pannunzio”

Il prof.  Pier Franco Quaglieni presenterà, in dialogo con l’editore Francesca Mogavero e il saggista Salvatore Vullo, il suo nuovo libro

“La passione della libertà”, Buendia Books.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Brigitte Riebe “Una vita da ricostruire” -Fazi- euro 17,50

Questo è il primo romanzo -a sfondo storico- della scrittrice tedesca pubblicato in Italia, è anche il primo della trilogia “Le sorelle del Ku’damm” ed inizia nel maggio del 1945 in una Berlino quasi rasa al suolo dalla guerra.

Protagoniste sono le giovani sorelle Thälheim; rampolle di una famiglia di ricchi commercianti, proprietari dei grandi magazzini di lusso nella via centrale della città – il viale Kurfürstendamm- che ora si trovano di fronte a un cumulo di macerie. La loro fortuna è stata disintegrata dalle bombe e loro devono ricominciare a costruire la loro vita e il loro futuro.

Sono la 26enne Rike, energica, determinata e abile negli affari; la solare, spensierata e bellissima Silvie che attira gli uomini come mosche; e la piccola Flori che sogna di diventare una pittrice.

Devono affrontare un mare di difficoltà in una Berlino che fa i conti con la sconfitta e si arrabatta come può tra penuria di cibo, fame e freddo, mercato nero. Poi ci sono anche le violenze da parte dei Russi entrati in città, che fanno man bassa di tutto, compresa la magnifica villa della famiglia Thälheim.
A requisirla per le sue truppe è il durissimo ufficiale Natalia Petrowa con al seguito una ciurma di soldati che devasta letteralmente la casa.

Le sorelle trovano rifugio nell’alloggio della nonna in un altro quartiere, angosciate dall’eventualità che i soldati russi scovino il tesoretto che la famiglia ha sotterrato in giardino, e incerte su come sopravvivere senza mezzi.
Ad aggiungere patos c’è anche l’attesa di riabbracciare il padre Friedrich e il fratello Oskar dei quali non hanno più avuto notizie.

Di altro vi anticipo solo che sarà Rike ad avere l’idea vincente di recuperare due macchine da cucire e scampoli di stoffe messi in salvo, per dare vita a una sfilata di moda tra le macerie.
Una sorta di riscossa per alleggerire gli animi piegati dal conflitto, che prelude a futuri successi, anche grazie all’accortezza della fanciulla.

Godetevi il racconto tra colpi di scena, eredità, e paternità incerte. Tutto condito dalla piacevolissima scrittura dell’autrice che, nata nel 1953, ha al suo attivo molti romanzi ambientati in epoche storiche molto diverse tra loro e una serie di thriller collocati sullo sfondo degli anni 90…..e già vorremmo il seguito di “Una vita da ricostruire”.

 

Hervé Le Tellier “L’anomalia” -La Nave di Teseo- euro 20,00

Avveniristico, visionario, geniale e inquietante. E’ il romanzo dello scrittore, poeta e linguista francese Hervé Le Tellier che ha fatto man bassa di successo di critica e pubblico, ha vinto il prestigioso Premio Goncourt 2020 e ispirerà anche una serie tv .
“L’anomalia” è’ un romanzo costruito intorno a un’ipotesi tecnologico-filosofica: affronta il tema del doppio e viaggia ad alta quota, tra realtà e fantasia, scienza e mistero quasi diabolico, ed è di quelli che inchiodano il lettore e lo avviluppano fino all’ultima pagina.
Tutto ha inizio il 10 marzo 2021 quando un Boeing della Air France partito da Parigi, destinazione New York, sfiora la tragedia durante 5 minuti di puro terrore per i 243 passeggeri. Viene come risucchiato dai turbini, e ne esce grazie alla bravura del comandante David Markle, che riesce a farlo atterrare apparentemente senza grandi danni.
Ma lo stesso aereo, con lo stesso equipaggio, e identici passeggeri – eccetto due che nel frattempo sono morti- atterrerà una seconda volta il 21 giugno. Due aerei identici nel giro di pochi mesi; decisamente un’incredibile anomalia sulla quale si scervelleranno presidenti di mezzo mondo, i migliori scienziati e i principali capi religiosi.
All’atterraggio del clone i servizi segreti riuniscono in un hangar tutte le persone a bordo e si spaccheranno la testa per capire come sia stato possibile e che cosa voglia dire un evento così eccezionale.
E qui il romanzo diventa corale grazie alle vicende di alcuni passeggeri che l’autore ricostruisce.
Inspiegabile ma affascinante è il fatto che nel frattempo, tra marzo e giugno, le loro vite sono andate avanti; alcuni si sono amati, altri lasciati, altri ancora sono morti. Come David che non è riuscito a sconfiggere un cancro fulminante e lo scrittore senza successo Victor Miesel che si è suicidato lasciando al suo editore il manoscritto “L’anomalia”, che pubblicato postumo diventerà un caso letterario.
A dare corpo al rebus, contribuisce la maestria di Le Tellier che ricompone le vite di 11 passeggeri in particolare, che si sono sdoppiati; tanto che la bambina Sophia March (atterrata a marzo) si trova a giocare con il suo clone Sophia June (atterrata a giugno).
Tra gli altri, il sicario Blake –spietato, abile e calcolatore- che per non essere scoperto si è costruito una vita borghese con moglie e figlia.
La montatrice per il cinema, Lucie, amore perduto dell’archistar André Vannier; un rapper diventato famoso grazie a Youtube; un’avvocatessa di colore in attesa del figlio dall’uomo che ama. E altri ancora, in un avvicendarsi vertiginoso che costringe ogni personaggio a confrontarsi con il suo doppio.

 

Enrico Pandiani “Lontano da casa” -Salani- euro 16,80

Lontani da casa sono i principali protagonisti di questo ultimo romanzo dello scrittore torinese Enrico Pandiani, che ha esordito nel 2009 con la fortunata serie noir “Les italiens”, ed è anche l’autore di altri 3 romanzi con al centro l’investigatrice privata Zara Bodzaves.

Questa storia ruota intorno al senso di lontananza: quella geografica di chi è un immigrato di colore, quella spaesata di chi vive nella periferia più povera di una grande città come Torino, o ancora la lontananza affettiva e sentimentale.

Pandiani entra subito a gamba tesa nel giallo, con il ritrovamento in un giardino pubblico del cadavere, completamente nudo e massacrato di botte, di un giovane di colore che molti definiranno in senso spregiativo “negro”.

E’ Taiwo e per un breve lasso di tempo aveva avuto una relazione con Jasmina. Giovane donna di origine iraniana, che ha messo la sua vita al servizio del prossimo: insegna italiano agli immigrati, tiene compagnia ad un’anziana signora sola e abbandonata dai figli, lavora in un centro che aiuta barboni e disperati in genere a sopravvivere e li soccorre con cibo e attenzioni.
E’ tra le prime ad arrivare sul luogo del ritrovamento e nel volto martoriato della vittima riconosce subito il giovane suo ex allievo col quale aveva avuto una storia ormai finita. Di lui aveva perso le tracce, sapeva solo che si era infilato in un brutto giro. Ma nulla giustifica la furia omicida che ha fatto a pezzi Taiwo.
Per nulla convinta della prima versione ufficiale della polizia -che ritiene si sia trattato di un regolamento di conti tra bande di spacciatori- la giovane vuole capire chi ha infierito tanto brutalmente sul giovane e perché.

Nella sua ricerca dei colpevoli, Jasmina trova un’alleata inaspettata: è l’ispettrice Pandora Magrelli, donna scontrosa e ispida, tendente al razzismo, ma decisa a voler far luce sull’omicidio. Le due donne non potrebbero essere più diverse e per molti versi diametralmente opposte, ma entrambe sono determinate a risolvere il caso. Questo tratto comune sarà alla base della loro collaborazione, che non è ufficiale ma si rivelerà strategica.
Un romanzo in cui Pandiani racconta la difficile vita in periferia e il degrado che affossa la vita di chi vive ai margini e fa di tutto per campare, anche al di là della legge.

 

Alessia Gazzola “Un tè a Chaverton House” -Garzanti- euro 16,40

Alessia Gazzola è davvero abilissima nell’inventare eroine a getto continuo, diverse tra loro, tutte accattivanti e testimonial della fantasia e creatività dell’ex medico legale diventata scrittrice di enorme successo.
Così dopo l’allieva Alice Allevi (trasportata anche su piccolo schermo e incarnata dall’attrice Alessandra Mastronardi), l’illustratrice Lena e la paleopatologa Costanza, ora a prendere vita è la 27enne Angelica Bentivegna.

Il romanzo inizia come una fiaba in cui 3 fate dispensano doni ai nascituri; ad Angelica hanno regalato buonumore, docilità di temperamento e un talento infallibile con i lievitati.
E lei ci è simpatica fin da subito.
E’ una giovane ironica, laureata in lingue e letterature straniere, con una specie di ossessione per i classici inglesi. E’ reduce da una supplenza finita male, e sbarca il lunario lavorando in una modesta panetteria senza futuro.

Quando si trova di nuovo senza un lavoro, più precaria che mai, scansa con abilità i rimbrotti materni che la vorrebbero immersa in una carriera al top -come quelle di suoi due perfetti e vincenti fratelli- e si scervella sulla direzione da dare alla sua vita.
La strada le viene praticamente indicata dall’anziana zia che le chiede di risolvere un mistero di famiglia: scoprire che fine ha fatto il bisnonno che tutti credono sia morto in guerra. Indagine che cade a puntino in un momento di stallo nella vita di Angelica.
Parte in quarta con le ricerche, contatta persone che hanno conosciuto il suo antenato, scopre che era stato fatto prigioniero dagli inglesi e chiuso in un campo, però poi aveva deciso di restare in Inghilterra, lasciandosi dietro moglie e figlie.

Angelica vola nella campagna del Dorset, approda nella magnifica residenza blasonata di Chaverton House, dove il bisnonno aveva lavorato, e si tuffa in registri e testimonianze varie che le permettono di ricostruire i fatti e far luce sul mistero della sua scomparsa dai radar dei familiari.

In parallelo alle indagini, Angelica, vive anche una fase importante della sua vita. Decide di fermarsi in Inghilterra più a lungo del previsto e temporaneamente farà da guida turistica a Chaverton House, in attesa di incontrare le persone che il bisnonno l’avevano conosciuto.
E la sua vita prenderà una piega inaspettata.
Di più non va raccontato, però sappiate che in questo piacevole romanzo Alessia Gazzola occhieggia a atmosfere affascinanti che ricordano Dowton Abbey, sciorina umorismo british, imbastisce con leggerezza e incanto anche storie d’amore e romanticismo.