Le minoranze in Sala Rossa annunciano di voler portare le conclusioni della commissione in Consiglio e M5S lancia l'accusa di "processo mediatico"

Cronaca di un disastro annunciato. Quanti errori quella notte in piazza San Carlo

Migliaia di bottiglie di vetro sarebbero passate dal parcheggio sotterraneo di piazza san Carlo, dove i venditori abusivi di birra si erano nascosti.  Un dato che emergerebbe dai lavori della commissione speciale di Palazzo Civico che per un mese ha esaminato la drammatica vicenda di piazza San Carlo dello scorso 3 giugno, ascoltando  una ventina di persone, compresa la sindaca Chiara Appendino e poi l‘ispettore dei vigili urbani in servizio, il capo di gabinetto Giordana, il referente dei volontari. della Protezione civile. Ora il segreto sugli atti è caduto e, come osserva “La Stampa” da “centinaia di pagine emergono lacune, omissioni, pericoli sottovalutati” che hanno provocato 1527 feriti e una vittima, Erika Pioletti, di 38 anni, schiacciata dalla massa in fuga. Dalla documentazione risulterebbe che per organizzare l’evento per la finale Juventus-Real Madrid si fecero solo tre riunioni, un terzo rispetto a quelle per l’organizzazione della festa di San Giovanni, un paio di settimane dopo. “Provvedere al più presto a un incisivo riordino della struttura organizzativa, nell’ambito della gestione degli eventi promossi dalla Città di Torino, e delle procedure legate all’incolumità dei partecipanti”. E’ quanto scritto nella relazione finale, un documento che – scrive l’Ansa – non è stato approvato dalla commissione, presieduta dal consigliere Pd Enzo Lavolta, che si è chiusa con un nulla di fatto. Le minoranze in Sala Rossa annunciano di voler portare le conclusioni della commissione in Consiglio e M5S lancia l’accusa di “processo mediatico” con l’intento di “colpire Chiara Appendino e sovvertire il voto”.

 

(foto: il Torinese)