La sindaca: "Torino continuerà a vivere i suoi eventi e le proprie piazze ma lo farà in modo diverso forte della dura lezione appresa"

La città unita nel ricordo di Erika. “San Giovanni spartiacque tra ciò che è stato e quel che sarà”

Alla fine la festa di San Giovanni, con tanto di fuochi, si farà. Forse è giusto così, la vita continua. La memoria va alla donna morta nel caos di quel maledetto 3 giugno: “Uniti nel ricordo per Erika”: è questo lo striscione comparso in piazza San Carlo, nel giorno di lutto cittadino per la donna di Domodossola morta dopo essere stata colpita da un infarto per schiacciamento durante la proiezione su maxi schermo della finale Champions.Lo striscione è  appeso proprio vicino alle transenne del parcheggio sotterraneo, che sono state divelte  sotto dal peso della folla terrorizzata.

Oggi, in tutta la città, le bandiere erano  a mezz’asta. Il Consiglio comunale, in apertura della seduta odierna, ha osservato un minuto di silenzio.  Parla la sindaca Chiara Appendino. “Le celebrazioni di San Giovanni si svolgeranno e rappresenteranno per la città un nuovo inizio, sarà lo spartiacque  tra ciò che è stato e ciò che sarà, perché, se è vero che non possiamo tornare indietro e cambiare il passato, è altrettanto vero che possiamo tutti iniziare ora a costruire un nuovo futuro. Torino continuerà a vivere i suoi eventi e le proprie piazze  ma lo farà in modo diverso forte della dura lezione appresa in queste ultime settimane. E Torino ricorderà per sempre Erika e la sua famiglia”. In 23 giugno in piazza Castello, all’accensione del tradizionale farò il direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia leggerà un brano in memoria di Erika.

 

(foto: il Torinese)