Più di undici ore di volo, dodicimila chilometri di distanza, un mondo diverso, diverso dal nostro, dalla nostra cultura, dalle nostre abitudini, differente persino dall’Asia che lo circonda. Moderno e all’avanguardia ma anche resistente alle tradizioni, antiche e gloriose, coinvolgenti e misteriose. Il Giappone, il paese del Sol Levante, profondità e sostanza, un luogo che dà la sensazione a chi lo visita di essere distante davvero, “lontano dalla mia vita” diceva Nicolas Bouvier, il viaggiatore svizzero. Questa isola, accompagnata da moltissime altre, merita di essere visitata, è un posto unico, fertile di cultura, fitto di contrasti, caratterizzato da una simmetria e da un equilibrio spesso incomprensibili. Tokyo, avanzata ed evoluta, con i suoi grattacieli, la sua vita frenetica, immensa e spiazzante. Kyoto antica capitale e centro religioso del paese, i suoi templi incastonati nelle vecchie case e il Cammino del Filosofo. Hiroshima memore di terribili e storici dolori, odierna città della pace con il suo imperdibile Memorial. Osaka vivace e produttiva con il Museo di Arte Moderna e la Cerimonia del tè. E poi Nikko, Inari, Nara, Miyajima, il Monte Fuji e una lista lunghissima di luoghi da conoscere e da vivere. La diversità, la lontananza e la complessità ci spingono alla scoperta di questa terra con uno spirito esplorativo e curioso, con una voglia irresistibile di conoscere e inoltrarci senza riserve in questa cultura millenaria, ma il viaggio è invitante anche per la serenità e la fiducia che questo luogo ci ispira, per la promessa di sicurezza e affidabilità. Alcuni consigli di viaggio renderanno la visita in Giappone ancora più comoda, faciliteranno il soggiorno e saranno di supporto preventivando alcuni possibili inconvenienti. Un primo suggerimento per prepararsi al viaggio è quello di andare sui blog di esperti del paese che sono, rispetto alle guide turistiche o alle brochure d’agenzia, più completi, minuziosi di particolari e punti di vista, per esempio: marcotogni.it , sognandoilgiappone.com o viaggiappone.com . Molto importante è l’affitto di un wifi portatile per almeno due motivi, il primo riguarda l’assenza di nomi delle strade e una mappa virtuale quindi può risultare davvero utile, il secondo riguarda la lingua: quasi nessuno parla inglese e un supporto digitale può essere d’aiuto per traduzioni e utilizzo dei trasporti pubblici (ordinabile online prima di partire, da ritirare e consegnare in aeroporto o nel primo/ultimo albergo dove si soggiorna) . E proprio riferito agli spostamenti è il prossimo consiglio: l’acquisto del Japan Rail Pass, per viaggiare in treno per evitare di acquistare i biglietti ogni volta, e della Suica o Pasmo Card per usufruire dei trasporti a Tokyo. Un servizio molto utile (a pagamento) è l’invio delle valige da un albergo all’altro, questo consente di viaggiare leggeri soprattutto se tra due soggiorni si inseriscono gite giornaliere.
Il volo per il Giappone dall’Italia è davvero lungo, molte sono le compagnie che ci arrivano a cominciare dalla nostra compagnia di bandiera che ha il volo diretto ma solo su Tokyo mentre le altre europee arrivano e ripartono anche da Osaka e per chi fa il tour è molto comodo non dover tornare nella capitale giapponese per il rientro. Considerato il tempo da passare in aereo sarebbe meglio che l’aereo fosse comodo e grande per permettere un minimo di movimento e la seduta con lo spazio necessario per riposare . Qualcuno vola, a mio avviso, con aerei troppo piccoli per rotte così lunghe.
Gli alberghi sono molto curati e puliti, anche le categorie minori, si può soggiornare quindi senza spendere una fortuna, l’unica cosa da controllare è la dimensione della stanza che rispetto ai nostri standard è decisamente più piccola. Sicuramente da fare è l’esperienza del ryokan, l’albergo tipico giapponese, notte sul futon, cena sul tatami e relax nell’onsen, le loro terme, dove si accede esclusivamente senza indumenti. Se si vuole risparmiare un po’ si può escludere la colazione solitamente abbastanza costosa, non si avranno problemi a trovare catene internazionali o bar locali.
Mangiare è semplice, ci sono ristoranti ovunque perfino alcune fermate delle metropolitane hanno un’ala ristorazione. Oltre al cibo giapponese, buonissimo anche nei locali più piccoli e semplici, si trova molto facilmente anche quello internazionale e perfino l’italiano. Per ovviare al problema della lingua e per fare chiarezza sul cibo offerto le vetrine dei locali espongono plastici dei piatti, alcuni invece hanno all’esterno delle macchinette per ordinare e pagare, il cibo verrà poi ritirato al bancone e mangiato ai tavoli.
I periodi più indicati ma anche più turistici, e quindi affollati sono, per la fioritura dei ciliegi, marzo e aprile e l’autunno sia per il clima ma anche per i colori che la natura offre. Maggio è un altro periodo buono per andare ma attenzione alla Golden Week, che in genere cade nella prima settimana, feste nazionali e vacanza per i giapponesi. In questo periodo gli abitanti del luogo viaggiano e fanno pellegrinaggi, trovare posto negli alberghi, sui treni o aerei è più difficile.
Quest’ultimo più che un consiglio è una positiva costatazione: la proverbiale gentilezza dei giapponesi a cui bisogna abituarsi. Sì perché è davvero tanta, presente in ogni loro gesto, a decoro di ogni azione e di rinforzo in ogni loro risposta: inchini, sorrisi, tentativi ad ogni costo per accontentare le persone a cui forse non siamo abituati e che potremmo considerare spesso come formalità inutile, ma non è così, è parte della loro meravigliosa e delicata cultura, anche questo è il Giappone.
Maria La Barbera