Il Grissino ha conquistato nei secoli schiere di “fans”. Un autentico marchio di fabbrica torinese, ai suoi piedi Re e Regine… ma non solo!
Grissino, mon amour! Il legame dei torinesi con questo prelibato bastoncino affonda le sue radici fin nel Seicento: per alcuni avrebbe origini molto popolari, per altri addirittura “regali”!
Ecco tutti i personaggi che hanno contribuito a rendere popolari i grissini in Italia e nel mondo.
Un Grissino alla corte del Re Vittorio Amedeo
La ghërsa, madre del grissino, era la classica forma di pane allungata, simile alla baguette francese, prodotta secondo tradizione dai fornai sabaudi dell’epoca.
Uno di questi, Antonio Brunero, sarebbe l’artefice della trasformazione della ghërsa in goloso bastoncino friabile, che accompagna sempre (o quasi) i pasti della famiglia torinese media. La storia – o la leggenda – vuole che il Brunero, su esplicita richiesta della corte sabauda, si dovette ingegnare per offrire un prodotto facilmente digeribile al giovane principe Vittorio Amedeo II. Il rampollo di casa Savoia, futuro eroe dell’Assedio del 1706, aveva infatti non poche difficoltà a digerire il cibo, tanto da essere affetto da continue gastroenteriti. Furono prese diverse iniziative per curare Vittorio Amedeo II, ma con poco successo. Don Baldo Pecchi di Lanzo, medico presso la corte ducale, pare avesse perfino esposto il giovane alla Sacra Sindone, invano.
Siamo nel 1679: il medico conferì con Antonio Brunero, panificatore di Lanzo, ed ebbe l’ispirazione: dispose di eliminare il pane – piuttosto pesante – dai pasti del giovane erede al trono. Venne quindi sostituito il pane con questi lunghi bastoncini di pane croccante, molto leggeri e ben lievitati. La risposta del principe non si fece aspettare: il sapore era gradevole, la fragranza conquistò rampollo ed i problemi digestivi svanirono.Si aprirono dunque le porte del grande successo ai grissini (in dialetto piemontese, i gherssin): divenuto Duca, e successivamente Re di Sardegna, Vittorio Amedeo era solito sventolarli amabilmente in ogni occasione, addirittura portandoli con sé nelle sue uscite a cavallo. Il giovane Re creò una vera tendenza gastronomica tra sovrani e cortigiani, che cominciarono ad adorarli, con i fornai ben lieti di replicarli.
Il Grissino nella storia…
Re Luigi XIV di Francia
Il “Re Sole”, senza alcun dubbio l’uomo più potente d’Europa, di fronte alla bontà dei grissini obbligò i suoi cuochi di replicare i “petits bâtons de Turin”, senza ottenerne però grandi soddisfazioni.
Madama Felicita di Savoia
Amante della specialità torinese fino all’ingordigia, la figlia del re Carlo Emanuele III meritò l’appellativo di “principessa del grissino”, avendo posato per un quadro con il noto bastoncino in mano.
Napoleone Bonaparte
L’Imperatore riteneva i grissini un “must” a tavola, e non esitava a spedire corrieri a Torino per farne scorta continua, per poterli degustare sempre freschi e fragranti.
Imperatrice Maria Luigia d’Austria
Si dice che amasse sbriciolarli nel brodo. La zuppa le venne servita nella “tasse de l’accouché” (tazza della puerpera), regalatale da Napoleone e che oggi possiamo ammirare al museo Glauco Lombardi di Parma.
Re Carlo Felice
Dopo Vittorio Amedeo, il Re pare diventasse quasi “maleducato” in presenza dei grissini: in barba all’etichetta, sgranocchiava di continuo e ovunque. Persino dal palco reale del Teatro Regio, incurante del fastidio che arrecava ai vicini e delle voci imbarazzanti che giravano sul suo conto.
I “Fans” di oggi
Chi l’avrebbe detto? Dopo le “teste coronate“, il grissino ha conquistato Vips da ogni parte del mondo. I cosiddetti Breadsticks hanno valicato l’oceano e sono andati alla conquista degli USA, dove sono diventati un vero e proprio “cult”!
La catena di ristoranti statunitense Olive Garden – specializzata in cucina italo-americana – ha stabilmente inserito i grissini nei suo menu “all you can eat”. Secondo la rivista People, il popolare anchorman Tv Jimmy Fallon pare sia devoto alle zuppe ed insalate accompagnate dai nostri amati bastoncini. Se poi pensiamo che l’amore per il grissino ha portato all’istituzione di una giornata dedicata, il Breadstick Day (ogni 26 ottobre), è chiaro come il fenomeno sia diventato globale!
Numerose Stars sono state immortalate mentre si accompagnavano con un grissino o semplicemente lo hanno citato come loro prelibatezza. L’attrice Jessica Biel, durante i Critics’ Choice Awards di Hollywood, addenta golosamente un grissino.
L’icona del football inglese Alan Shearer, interprete di un video virale in rete, festeggia la vittoria della sua Nazionale ai campionati del mondo di Russia 2018, cantando “All night long”, impugnando un grissino come microfono.
Ed infine, la leggenda musicale Madonna.
Durante i red carpets al MET Gala 2016 (uno dei più grandi eventi del calendario mondiale della moda), alla richiesta della giornalista di E! News’ Zuri Hall, avrebbe confidato di essere lì soltanto per un motivo… “The bread sticks!”.