Sono numeri importanti quelli registrati tra Natale e l’Epifania nelle località sciistiche piemontesi: i dati raccolti dalla Regione dimostrano che, nonostante gli ultimi giorni caratterizzati in alcune zone dal maltempo, il tasso di occupazione registrato dagli albergatori è stato sempre alto, con picchi di tutto esaurito soprattutto in corrispondenza del week end di Capodanno
In provincia di Torino il tasso di occupazione delle camere alberghiere in particolare in alta Valsusa e in val Chisone è stato per tutto il periodo tra il 95 e il 100% a Capodanno, grazie anche alle manifestazioni organizzate: spettacoli pirotecnici sulle piste di Sestriere, mentre a Bardonecchia la Wave Experience ha organizzato nel villaggio olimpico feste, attività e aperitivi sulle piste. Nell’area del Gran Paradiso, invece, i risultati migliori si sono registrati nel week end di Capodanno, con un’occupazione media dell’81%.
Molto positivo anche il bilancio delle valli del Cuneese: l’afflusso di turisti e sciatori è stato molto positivo, con un tasso di occupazione quasi sempre intorno al 90%, grazie anche all’apertura anticipata di alcuni impianti sciistici. Per la notte di San Silvestro diverse località hanno registrato il tutto esaurito, grazie anche agli eventi realizzati, come il il Capodanno di Prato Nevoso nel Mondolè Ski, con lo spettacolo pirotecnico “Light on snow” e dj set, e quello in piazza a Limone Piemonte, con musica e animazione nel centro storico. In crescita le presenze sulle piste: +16,5% per il comprensorio Riserva Bianca a Limone Piemonte e + 30% ad Artesina (dati aggiornati al 2 gennaio).
In provincia di Biella, l’Oasi Zegna ha visto un significativo aumento degli skipass venduti: 4000 dal 23 dicembre al 5 gennaio, con una crescita quasi del 50% rispetto al 2016. Un dato estremamente positivo reso possibile dal maggior numero di piste aperte. Buono il numero di presenze anche a Oropa, in particolare per il veglione di Capodanno.
Segnali di crescita nel territorio del Distretto dei laghi e della Val d’Ossola: +10% di presenze sugli impianti di San Domenico, positivi e in linea con la stagione 2016-17, invece, quelle di Macucgnaga, Domobianca e San Domenico di Varzo. Nelle ultime due stazioni, boom di sciatori per le aperture delle piste da sci in notturna.
Risultati favorevoli pure in Valsesia: ad Alagna tutti gli albergatori hanno registrato ottime presenze per l’intero periodo natalizio, anche fino al 100%; stazionari i passaggi sugli impianti di Monterosa Ski. A Scopello e Alpe di Mera presenze in aumento dopo Capodanno e una media di 1200 passaggi al giorno sulle piste, in aumento rispetto al 2016.
Ecco allora che l’analisi di questi dati consente ad Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, di commentare che “la montagna invernale si conferma ancora una volta un fattore fondamentale di attrazione per il nostro turismo. E’ un settore per il quale abbiamo messo in campo numerose azioni, dalla modifica della legge regionale 2/2009 ai fondi per la sicurezza e l’innevamento, nonché diversi investimenti, a partire dai 24,5 milioni di euro per gli impianti. Un impegno straordinario che dimostra quanto la Regione consideri la montagna invernale strategica per lo sviluppo del Piemonte”.
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