IL SALONE PARTITO CON UN PO' DI AMARO IN BOCCA SI È CONCLUSO NEL MIGLIORE DEI MODI

Librolandia 2016, che successo! 126 mila i biglietti venduti

salone chiusura 16Si è conclusa ieri sera, la XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Alla conferenza stampa conclusiva, tenutasi presso l’Arena Bookstock, sono intervenuti Giovanna Milella Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; Ernesto Ferrero Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro; Giuseppe Culicchia curatore di Officina. Editoria di Progetto; il Direttore Generale Gl events-Lingotto Fiere Régis Faure; Antonella Parigi Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte e Gianguido Passoni Assessore al Bilancio della Città di Torino.

Con un incremento del 3,1 % rispetto al 2015 (i dati sono certificati fino alle ore 16 in cui si registrava già un più 2 %, mentre i 126 mila complessivi sono frutto di una proiezione da quell’ora fino alle 22), il Salone chiude questa edizione con 126. 406 biglietti venduti, rispetto ai 122. 638 del 2015. Ottimi risultati anche per il biglietto serale ridotto a 5 euro, che con il suo debutto, ha fatto registrare un incremento del 240 % dei biglietti staccati dopo le ore 18.ferrero milella salone

Una grande soddisfazione dunque per tutti coloro che hanno creduto e lavorato a questa edizione del Salone e tra loro ovviamente c’è anche il direttore Ernesto Ferrero che, giunto alla sua ultima edizione di Librolandia e salutato con un lungo ed emozionante applauso, dichiara : “Questa manifestazione ha saputo arrivare a un grande risultato nonostante tutto. Ha vinto la squadra che si è dimostrata più forte di invidie e critiche anche eccessive, e delle enormi difficoltà finanziare e burocratiche che potevano bloccarla”. Prima di salutare e ringraziare tutti i suoi collaboratori si è sentito anche di dare anche qualche consiglio ai suoi successori : “A chi prenderà le redini, raccomando di andare piano e di documentarsi sui dossier, perché questa è una formula che funziona. Sicuramente da ammodernare, ma ben funzionante. E’ una creatura partecipata, vissuta, voluta e attesa. Questo Salone è molto social nel vero senso del termine; qui non vi è nessun autismo digitale ma al contrario, c’è la creazione di un vero dialogo. Qui si crea la capacità di ascoltare, capire e condividere, una risorsa molto rara e preziosa”.

salone 12Si può affermare quindi che il Salone del Libro 2016 ,partito con un po’ di amaro in bocca a causa delle difficoltà economiche e delle inchieste giudiziarie si è concluso nel migliore dei modi, andando anche oltre le previsioni e le aspettative di molti. Forse mai come in questa edizione è emersa la “doppia anima” di Librolandia che ha visto ore e ore di coda per personaggi quali Checco Zalone e Ligabue, ma che ha anche visto sale gremite di persone per ascoltare ad esempio docenti universitari che parlavano di letteratura, autori arabi che raccontavano il “loro” islam in un momento di “islamofobia” dilagante, ricercatori e filosofi come Adonis.

Se si sono sempre fatte considerazioni sul successo o meno degli editori partecipanti al Salone, quest’anno merita forse la stessa attenzione anche il suo pubblico che in un momento un po’ particolare come questo che stiamo vivendo, ha mandato un messaggio di maturità, civiltà e voglia di conoscere e comprendere.

Un’ attenzione particolare è stata riservata all’opera di Michelangelo Pistoletto “Terzo Paradiso”,salone 13 diventato un po’ il simbolo di questa ventinovesima edizione. Significativo e bello da vedere, a fine conferenza, è stata la distribuzione al pubblico presente -composto soprattutto da molti giovani- dei 10.000 libri che componevano l’opera : ciascun volume era contrassegnato da un adesivo che ne indicava l’appartenenza all’opera di Pistoletto che si ispirava al simbolo dell’infinito. Tutti insieme quei diecimila libri hanno composto quel simbolo in versione gigante, rappresentando – secondo l’intento di Pistoletto – la capacità dell’umano e del naturale di convivere insieme armoniosamente. Portandosi via un pezzo dell’opera, ciascun individuo si è assunto la responsabilità di diffondere e far suo questo messaggio.

Oggi, chiusi i battenti di questa ventinovesima edizione, non resta che attendere l’arrivo del 2017, augurandoci che Librolandia possa continuare ad essere un grande successo “torinese” ma soprattutto italiano.

(foto: il Torinese- essepiesse)

Simona Pili Stella