GUSTO- Pagina 51

Il Freisa vitigno dell’anno 2022

L’assessora Elena COMOLLO annuncia il riconoscimento da parte della Regione Piemonte del Distretto del Cibo

 

«Un riconoscimento prestigioso che dà lustro alla Città di Chieri e che premia il lavoro e gli sforzi dei nostri produttori vitivinicoli. Ringrazio la Presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione della DOC Freisa di Chieri, Marina Zopegni, per l’impagabile lavoro svolto in questi anni per migliorare il posizionamento della denominazione a livello nazionale ed internazionale. Davvero un bell’inizio per il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese, di cui la Regione ha appena sancito la nascita. Il Freisa rappresenta una delle eccellenze del nostro territorio. Invitiamo i 25 Comuni del Distretto a brindare con noi, dal 13 al 15 maggio, in occasione della manifestazione “Di Freisa in Freisa”». Così l’assessora allo Sviluppo e promozione del territorio e al Turismo del Comune di Chieri Elena COMOLLO commenta un doppio riconoscimento importante per Chieri ed il chierese: il riconoscimento del Freisa quale vitigno dell’anno 2022, annunciato a Verona in occasione dell’apertura del 54/o Vinitaly, ed il riconoscimento da parte della Regione Piemonte del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese.

Non c’è due senza tre. Ad aprile apre un nuovo Pizzium a Torino

Pizze regionali, ampia selezione di piatti sfiziosi, bruschette, Panuozzum  e altri piatti gustosi nel terzo punto vendita torinese

PIZZIUM, concept di pizzerie napoletane che conta attualmente 25 store, prosegue la sua espansione con l’apertura del suo terzo punto vendita a Torino. La nuova pizzeria in Corso Matteotti 3 (zona Portanuova) accoglie con i suoi 100 coperti e un dehor di circa 25 posti gli amanti della pizza all’interno del locale dallo stile partenopeo.

La posizione strategica, nei pressi della principale stazione ferroviaria del capoluogo piemontese, favorisce ulteriormente l’evoluzione del brand napoletano, che dal 2017 porta i suoi clienti tra i sapori d’Italia con una ricca selezione di pizze regionali realizzate con ingredienti DOP e IGP locali di alta qualità.

L’inconfondibile pizza napoletana realizzata con farina di tipo “0’’, garantisce un impasto digeribile e fragrante con un cornicione alto e ben alveolato, estremamente morbido e un condimento con ingredienti selezionati con cura. Le pizze e gli abbinamenti sono creati da Nanni Arbellini, maestro pizzaiolo napoletano di grande esperienza e socio fondatore, che propone un menu unico caratterizzato da sapori autentici, proponendo la pizza napoletana classica in abbinamento alle eccellenze gastronomiche italiane.

Lo stile di PIZZIUM resta unico e originale: un ambiente caldo e informale che sa di casa. L’utilizzo di colori caldi, pavimenti in maiolica, sedie di legno e lampadari di stoffa ricreano atmosfere intime e di altri tempi.

Inconfondibile anche l’offerta gastronomica con un’ampia selezione di bruschette sfiziose, Panuozzum e dolci regionali che spaziano dal babà napoletano al cannolo siciliano, in linea con la mission di PIZZIUM che tutela e valorizza le ricette della migliore tradizione italiana proponendole con un pizzico di originalità e innovazione.

Per i clienti che vorranno gustare la propria pizza comodamente a casa, sarà attivo il servizio delivery tramite l’app di Glovo o d’asporto anche con ordine online su ordina.pizzium.com. Infine, i clienti più appassionati potranno unirsi alla famiglia dei PIZZIUM Lovers e scaricare sul proprio smartphone la PIZZIUM Lovers Card, una carta fedeltà totalmente digitale disponibile nell’Apple Wallet per iPhone e in Google Pay per Android. Con la PIZZIUM Lovers Card si potranno accumulare punti pizza e ricevere tante sorprese dedicate.

 

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PIZZIUM

Nato nel 2017 a Milano da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini e Ilaria Puddu, propone la pizza napoletana classica utilizzando il meglio della materia prima italiana.  Lo stile PIZZIUM è inconfondibile ma ogni locale è unico perché trae ispirazione dalla terra che lo ospita, senza rinunciare al meglio di Napoli e della Campania.

 

Grazie al suo approccio creativo e contemporaneo, PIZZIUM si sta affermando in Italia ed è arrivato a quota 25 con 7 locali a Milano, Serravalle, Gallarate, Como, Seregno, Varese, Busto Arsizio, Brescia, 3 a Torino, 2 a Roma, Bologna, Parma, Piacenza, Cesano Maderno, Novara, Reggio Emilia e Firenze.

SITO WEB: https://www.pizzium.com/it/

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/pizzium/

FACEBOOK: https://it-it.facebook.com/pizzium/

Chic Charming Chef, l’associazione dalla parte dei cuochi

Chic significa elegante, charming significa affascinante. Nella ristorazione, spesso, sono aggettivi affidati alla descrizione di una cucina di alto livello, chiusa in una narrazione d’elite.

Non è sempre così: esiste un’associazione fatta di persone, addetti del settore e personalità esperte,  nata nel 2009 –  CHIC, Charming Italian Chef – che riunisce un centinaio di grandi professionisti, volti alla proposta di  una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime di cui è ricca l’Italia. I soci, suddivisi per regione, danno vita a percorsi di dialoghi culturali, con la volontà di fare sistema, che cercano di trovare risposte alle esigenze attuali della ristorazione italiana e di proporsi come forte traino per lo sviluppo del settore, così duramente colpito a seguito delle varie chiusure a causa della pandemia.  Particolarità di CHIC, unica nel panorama associativo italiano, è la presenza nel gruppo di professionalità diverse, tutte di grandissimo profilo, quali chef di ristoranti, pizzaioli, pasticcieri, gelatieri, e panettieri e, soprattutto, imprenditori: il futuro della ristorazione guarda soprattutto all’ascolto verso coloro che hanno un occhio diretto alle dinamiche economiche che si sviluppano in Italia e non solo. Gli eventi organizzati da Chic, come cene e convegni, sono una preziosa occasione di confronto con la categoria.

Tre i principi che caratterizzano lo status dell’associazione e che i soci perseguono nello sviluppo della propria attività: la semplicità, intesa come umiltà nel proprio lavoro nel dare equilibrio ed emozione; la sostenibilità, promossa attraverso l’utilizzo delle risorse naturali insieme all’uso consapevole delle tecnologie e al loro impatto sull’ambiente; e la salubrità  concetto molte volte omesso, ma molto importante nel dare attenzione alle esigenze del cliente e che prevede la promozione di una corretta alimentazione, attraverso la proposta di ricette realizzate con i prodotti del del territorio regionale di appartenenza.

La volontà dei soci chic è quella di creare un punto di riferimento per il consumatore  con lo scopo di educarlo alla cucina di alta qualità, al suo gusto e a tutta la filiera culturale di cui si fa portatrice, arricchente e densa di narrazione del territorio. Il senso di amicizia e di collaborazione che anima in particolare gli chef, ha portato a riunirsi al congresso annuale, che quest’anno si è svolto il 29 e del 30 marzo a Roma presso il Crowne Plaza St.Peter’s Hotel, durante il quale i Referenti regionali si sono fatti portatori della volontà di migliorare la comunicazione dei principi fondanti dell’associazione e di dare maggior voce a tutti gli associati.


Durante la prima giornata di congresso, sono stati anche presentati i 27 nuovi soci, fra chef e imprenditori. Animati dal piacere di essere entrati a far parte di “ Chic” , si sono espressi in maniera particolarmente entusiasta a favore del focus di narrazione che parte dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari e agricole tipiche della regione di appartenenza.

La seconda giornata, dedicata ai dibattiti sulla situazione attuale e futura della ristorazione, ha suscitato davvero molto interesse.

Andrea Petrini, guru della comunicazione gastronomica fin dagli anni 90, così si è espresso: “ Difficile dire dove sta andando il mondo, allo sbaraglio sembrerebbe. Ma proprio per questo, perché i giornalisti, i media e l’industria culturale sono in balia dei potenti, proprio perché non vi è più curiosità, occorre tornare a modelli di comunicazione semplici, nei quali il cuoco e i suoi piatti sono raccontati nella loro essenza più profonda. Il pubblico si aspetta questo e Chic ha tutte le carte in regole per poter lavorare in tal senso “ .

Il secondo momento, forse quello più coinvolgente a livello evocativo per gli appassionati di sport, è stato quello – condotto in maniera puntuale dal critico enogastronomico Marco Colognese – dove, a salire sul palco, è stato l’ex allenatore di calcio Alberto Malesani, oggi produttore di vini di grande qualità in Valpolicella. Per descrivere le caratteristiche sulle quali l’associazione deve puntare perché si possa parlare di un futuro di qualità nel settore enogastronomico, dice il Mister , “ bisogna confidare nello spirito di squadra e nella forza di ogni elemento che la compongono. Ognuno, col proprio contributo e con la propria professionalità, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi desiderati. La cucina e un’associazione non sono poi così realtà diverse nelle modalità di raggiungimento di un obiettivo: il rispetto dei valori e la definizione dei ruoli, sono elementi fondamentali che accomunano le due realtà nel loro operato”

La due giorni si è conclusa con un brindisi finale di augurio da parte di tutti e per tutti, rivolto al comparto della ristorazione: ripartire insieme dopo anni di difficoltà lavorative, economiche ed emotive. Sempre sotto il segno di Chic.

Per informazioni sulle modalità di associazione e sugli eventi organizzati charmingitalianchef.com

Cascina Faletta, sulle colline di Casale Monferrato ospitalità ed un’osteria di alta qualità

DI AUGUSTO GRANDI

Chi pensa che un agriturismo debba essere un luogo dalla pulizia improbabile, caratterizzato da un servizio approssimativo e con cibo genuino ma preparato senza professionalità ai fornelli, si ritroverà completamente spiazzato arrivando alla Cascina Faletta, in regione Mandoletta 81 nel comune di Casale Monferrato.

L’unico elemento in comune è la genuinità dei prodotti utilizzati in cucina. Dai vini prodotti dalla famiglia Rosso (che è anche la proprietaria dell’agriturismo) a tutta la materia prima del territorio, interpretata magistralmente dallo chef Paolo Viviani, novarese di nascita ma veneto di origine (Venezia e Rovigo).

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Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato si presenta in Danimarca

I NUOVI EVENTI DI E4QUALITY

 

COPENAGHEN

29-30-31 MARZO 2022

PROTAGONISTI LA BARBERA D’ASTI, IL RUCHÈ E I GRANDI  FORMAGGI PIEMONTESI

 

UN PROGETTO DEL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI DEL MONFERRATO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA EUROPEO E4QUALITY IN COLLABORAZIONE

CON ASSOPIEMONTE DOP E IGP

 

 

Dopo il successo dell’evento del 12-14 Marzo a Berlino e Amburgo, E4quality riparte alla volta della Danimarca, per completare il programma di appuntamenti esteri nell’ambito dell’ambizioso e innovativo progetto E4Quality, sostenuto dall’Unione Europea e ideato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Scopo del progetto è promuovere in mercati chiave europei la conoscenza e la cultura dei grandi vini autoctoni del Monferrato, dalla Barbera d’Asti al Ruchè di Castagnole Monferrato, e dei grandi formaggi piemontesi, come il Castelmagno e la Toma Piemontese, incentivando la creazione di nuovi network e opportunità di relazione per i produttori del territorio.

L’appuntamento è previsto il prossimo 29, 30 e 31 Marzo a Copenaghen, un mercato da sempre strategico per i produttori piemontesi che necessita di attività di promozione dopo la parentesi pandemica.

 

IL PROGRAMMA DELLE TRE GIORNATE

 

L’evento avrà inizio martedì 29 Marzo con una cena con importatori, sommelier, ristoratori in due diverse location di Copenaghen. I due eventi si terranno al Ristorante La Rocca e presso la Trattoria Sud, entrambi i ristoranti ubicati nella centrale zona di Nørreport, vicino ai caratteristici “Laghi” di Copenaghen. Gli ospiti della cena saranno importatori, ristoratori, sommelier e professionisti del settore del vino e dell’hospitality danese. In ogni ristorante sarà servito agli ospiti un menù di cinque portate, dove, oltre ad assaggiare i formaggi Piemontesi DOP Castelmagno e Toma Piemontese, si potranno degustare le denominazioni Ruchè e Barbera d’Asti dei produttori partecipanti.

 

Mercoledì 30 Marzo alle ore 10.30 presso la location Moltkes Palæ – palazzo  storico nella centralissima Dronningens Tværgade 2 – sarà organizzata una masterclass a cura di Antonio Doni (affermato sommelier, ristoratore e importatore da oltre 25 anni) con oltre 50 invitati selezionati tra importatori, professionisti, giornalisti e winelovers, che avranno modo di degustare i vini, conoscere le cantine partecipanti e assistere a una presentazione del territorio del Monferrato e dei grandi formaggi piemontesi. A seguire, intorno alle ore 13.00, è previsto un pranzo a buffet presso al location, durante il quale verranno presentati gli innovativi video in tecnologia immersiva 3D Oculos dedicati al Monferrato e ai formaggi, realizzati dal video maker e scenografo torinese Lucio Diana.

Alle ore 14.30 avrà inizio il walk around tasting, dedicato a oltre 100 professionisti e wine lovers, come vuole il Progetto E4Quality, selezionati tra i più prestigiosi e influenti. In questo momento aperto al pubblico gli invitati potranno degustare i vini e i formaggi piemontesi e confrontarsi direttamente con i produttori presenti, per approfondire la conoscenza della Barbera d’Asti, del Ruchè, del Castelmagno e della Toma piemontese.

I prodotti saranno presenti anche durante le due  cene conclusive della giornata, alle ore 18.30, presso il ristorante Plin e il ristorante San Giorgio alla presenza di circa 50 professionisti del mondo Wine and Food danese. La cene saranno a cura degli chef Luca Zelante e Achille Melis.

 

Giovedì 31 Marzo durante la mattinata è prevista la visita a Distinto e ad altri significativi importatori del mercato danese e ad alcuni wineshop che trattano vino e prodotti italiani.  Dopo il pranzo con gli operatori, alle ore 13.00, seguirà lo spostamento nella città danese di Helsingor che si trova a circa 40 km a nord di Copenaghen e conosciuta come la città del Castello di Amleto (Kronborg Slot),  dove alle 16.00 avrà luogo un nuovo Walk Around Tasting dedicato ai formaggi piemontesi Castelmagno e Toma e ai vini del Monferrato Ruchè e Barbera d’Asti presso il Ristorante D’Angelo, dedicato a operatori, buyer, sommelier, giornalisti della città. A seguire, alle ore 18.00, una cena finale con circa 40 operatori del settore wine and food di Helsingor.

Antonio Doni è uno dei più importanti Sommelier Danimarca, specializzato nella conduzione di Masterclasses e Seminari incentrati sul vino italiano. Dal 1995 al 2005 ha lavorato come importatore di vino in Danimarca, affermandosi tra i più prestigiosi del paese, e dal 2005 al 2012 è stato tra i più importanti wine consultant, prima di riorganizzarsi come agenzia indipendente di consultancy e importazione, fondando la  A.D. Wine Agency. L’attività più importante di questa azienda – piccola ma molto prestigiosa e attiva nel mondo del vino – è aiutare altre aziende più o meno affermate nel mondo del vino a trovare nuovi mercati, coadiuvando la scelta delle etichette e della tipologia di prodotti anche attraverso l’organizzazione di wine tasting, seminari, masterclass, “cene didattiche con i produttori” e così via.  Questa attività si rivolge specialmente al settore HoReCa, come wine shops, piccole aziende e wine club e talvolta anche al settore dei collezionisti privati.

 

Il progetto E4QUALITY Engagement Experience Exclusivity Emotion

 

Creare emozioni, creare identità. Conoscere significa andare a vedere con i nostri occhi, assaggiare, capire.

E4Quality vuole raccontare in modo nuovo e innovativo i prodotti agroalimentari di qualità della regione Piemonte, le loro tipicità organolettiche e le peculiarità in fatto di sicurezza alimentare e attenzione alle tematiche ambientali. Grazie al know-how dei Consorzi di tutela, all’indagine condotta sui trend di mercato, al coinvolgimento di giovani creativi ed esperti internazionali, per tutti i settori di attività del progetto, E4Quality risponde alle esigenze di un mercato sempre più globale ed eterogeneo.

L’identità del Progetto E4Quality è profondamente radicata nel patrimonio culturale, materiale e immateriale dei territori di produzione dei vini e dei formaggi d’eccellenza del Piemonte. Un patrimonio di conoscenze e valori secolari che il Progetto vuole raccontare combinando un approccio esperienziale, attraverso strumenti multimediali d’avanguardia, incoming e percorsi immersivi nelle terre di produzione, con un approccio relazionale didattico e formativo con produttori ed esperti del settore, rivolgendosi ad un ampio pubblico di professionisti, comunicatori e potenziali clienti generici.

 

A Eataly Lingotto torna l’“Uovo & Colomba Day”

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Solo venerdì 1 aprile uno sconto speciale sui dolci più tipici di Pasqua

 

Venerdì 1° aprile a Eataly Torino Lingotto si potranno acquistare uova di cioccolato e colombe pasquali eccezionalmente con uno sconto speciale del 20% su tutto l’assortimento (con un acquisto minimo di 2 pezzi della stessa categoria). Torna così l’ Uovo&Colomba Day!

Quest’anno sono oltre 90 le specialità di uova pasquali e colombe che colorano gli scaffali di Eataly. Grandi classici immancabili, ma anche new entry che testimoniano la continua ricerca e selezione di specialità frutto del lavoro di tanti artigiani, piccoli produttori e marchi storici italiani.

Tra le colombe, ecco quella alle mele firmata Vergani, storico marchio milanese nato nel 1944. La Colomba alle mele è una versione rivisitata della tradizionale colomba artigianale, arricchita da mele candite e ricoperta con glassa e granella di nocciole. Immancabili anche le proposte di Galup, che in piemontese significa proprio goloso, marchio torinese sin dal 1922. Quest’anno propone la Colomba al Moscato, una versione che ripropone il più tradizionale dei dolci pasquali aggiungendo uvetta, al posto dei canditi, moscato e una copertura di glassa di nocciole.

Tra le uova, una grande novità è il Platò fondente ai lamponi di Majani, un uovo dalla particolare forma piatta in cioccolato fondente interamente ricoperto da granella di lamponi: elegante e ricercato, frutto dell’esperienza di un marchio bolognese che lavora con il cioccolato con maestria dal 1796. 1878 è invece la data di nascita dell’azienda torinese Venchi che, oggi come allora, continua a produrre con passione, meticolosità e coraggio di sperimentare. Da qui  l’Uovo Chocoviar al pistacchio e al fondente, in cui il cioccolato fondente del guscio esterno fa da scrigno ad una distesa di croccante granella di pistacchio o ad una speciale granella croccante di cioccolato. E poi le uova della pasticceria Golosi di Salute, la pasticceria artigianale attenta alla salute ma golosa, che propone l’ormai famoso Uovo Stratosferico in cui fra due strati di cioccolato si inserisce una crema spalmabile di cioccolato arricchita con quattro granelle diverse, per incontrare i gusti di tutti i golosi: meringhe, nocciole, melighe e granella di cacao.

Grandi vini e bed & breakfast nel Roero, alla Costa Catterina

Al confine tra Castagnito e Castellinaldo, in località Djun nelle terre del Roero, è situata la Costa Catterina Wine & Rooms, l’azienda agricola di Antonio Coscia che insieme alla moglie Antonella e con validi collaboratori, porta avanti l’attività di famiglia producendo tutti i più caratteristici vini D.O.C. e D.O.C.G del Roero e delle Langhe, grazie all’esposizione delle vigne in diversi territori. Costa Catterina, nata nel 1897 con il bisnonno, ufficializza la propria forma giuridica quando Antonio, quarta generazione della famiglia Coscia, prende in mano le redini dell’azienda di famiglia, dedicandone alla madre l’attività.

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Pasticcio di mais con pesce veloce del Grana, che delizia!

01 Aprile 2022 – Venerdì di Quaresima – Giorno  del Pesce

APPUNTAMENTO IN VALLE GRANA PER ASSAPORARE UN PIATTO UNICO : IL PASTICCIO DI MAIS CON PESCE VELOCE DEL GRANA
ovvero l’inedita “ Polenta Bastarda con Trota del Grana”

Correva , un tempo, il vezzo di alcuni ristoratori di nobilitare dei piatti nei loro menù con descrizioni altisonanti  di effetto.
La più nota di queste , anche perché resa famosa dal conosciutissimo cantautore Paolo Conte , citava così:  <Pesce  veloce del Baltico dice il menù . Che contorno ha?  -Torta di Mais  – e poi servono polenta e baccalà >.
Ironicamente questa frase divenne popolare, particolarmente nei nostri luoghi,  quando si commentava, specialmente il venerdì di quaresima , la quasi onnipresente polenta e merluzzo presente in tavola.
Di bocca in bocca a torta divenne pasticcio di mais e il pesce veloce del baltico rimase il pesce veloce del baltico.
L’associazione ristoratori della Valle Grana , in collaborazione con il consorzio del Bodi ed il progetto di sviluppo e promozione della tipica Polenta Bastarda, con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Grana promuove , per il 01 aprile 2022, venerdì di quaresima , giorno dedicato al pesce il “ PASTICCIO DI MAIS CON PESCE VELOCE DEL GRANA”  ovvero Polenta  e Trota della Valle Grana. Una ghiotta preparazione , unica nel suo genere, a ricordo di quella celeberrima frase ma indirizzata alle produzioni tipiche del territorio.
Nel menù saranno presenti preparazioni con patate coltivate dai produttori del locale  Consorzio del Bodi.

Aderiscono all’iniziativa gastronomica i seguenti locali ( a cui chiedere utili info sui menù proposti):
Ristorante La Pace di Pradleves – tel.0171986126
Ristorante Aquila Nera – Monterosso Grana – tel. 017198752
La Meiro Castelmagno – tel.3662271614
Trattoria della Società Valgrana – tel.3479050585
Agripiola Lou Porti – tel.3290097484
Ristorante Leon d’Oro – Pradleves – tel. 0171986506

Sua maestà il prosciutto Crudo di Cuneo Dop

Il prosciutto Crudo di Cuneo Dop sarà autentico mattatore tra le “mura di casa” in occasione della XX edizione di Fruttinfiore, in programma a Lagnasco dal 25 al 27 marzo. Lo spazio “Fruttinpiazza”, allestito in Piazza Umberto 1°, sarà il cuore pulsante della manifestazione e ospiterà, nell’area ribattezzata “Melagorà”, anche il grande stand del Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo. In occasione degli show-cooking di sabato 26 e domenica 27 marzo il Crudo di Cuneo darà bella mostra di sé all’interno del percorso gastronomico che accompagnerà migliaia di visitatori tra piatti della tradizione e gustose novità d’eccellenza piemontese. Gli ospiti, anche provenienti da fuori regione, potranno degustare il prosciutto Crudo di Cuneo Dop servito quale simpatico spuntino, ma quest’anno avranno anche la possibilità di provarlo farcito sulla classica pinsa romana, prodotta per l’occasione dalla panetteria-pasticceria Gullino Marco di Lagnasco. Una vera novità che non mancherà di deliziare i palati più fini. Per ogni altra informazione visitare il sito www.fruttinfiore.it

Come mangiavano i monaci? “La Badessa” si racconta

IL RISTORANTE STORICO DI TORINO SI SCOPRE NEL SUO RACCONTO GASTRONOMICO E ARTISTICO

Si dice che Torino sia magica: in effetti è così. Ripercorrendo  le vie della città e attraversando le sue piazze, ci si imbatte sempre in scoperte ” monumentali”. Piazza Carlo Emanuele II, che i torinesi identificano meglio come “Piazza Carlina” , è sede – ad esempio – di Palazzo Boardi di Carpeneto, sconosciuto ai più ma denso di valore storico: costruito alla fine del ‘700 su progetto di Amedeo di Castellamonte, è una costruzione in stile barocco che presenta, sulla facciata, finestre a tutta altezza al piano nobile con timpani curvi e conchiglie decorative.

Proprio  sul lato opposto del famoso Nh hotel ” Carlina” , sorge un ristorante che pare quasi stonare con la serie dei locali presenti in piazza, rivolti principalmente ad una clientela giovane : la ” Badessa” , situato proprio all’interno di Palazzo Boardi e che, soprattutto per questo motivo, è considerato un testimone d’eccellenza per il racconto della storia di Torino.

Nel locale si respira fin da subito un’atmosfera quasi irreale, catapultati nella storia  dei monaci attraverso i dipinti selezionati dalla titolare – la signora Rossella, già titolare di altrettanti locali che hanno caratterizzato le uscite a tavole dei molti torinesi negli anni 90 – grande appassionata e insegnante di  cucina prettamente monastica, ha ispirato il ristorante ad una nobile badessa ( personaggio realmente esistito nel secolo scorso col nome di Maria Caterina Operti di Cervasca) divenuta famosa nell’  ‘ 800 per la sua bravura in cucina.

Durante la chiacchierata , Rossella – ristoratrice ancora molto entusiasta del suo lavoro nonostante le difficoltà dovute al particolare momento storico ed economico – dichiara la sua grande passione per i monasteri e per la vita al loro interno, incuriosita dalle ricette dei monaci così tanto secretate. Scopriamo così che si alimentavano soprattutto delle carni ottenute dall’allevamento degli animali da cortile ( polli, tacchini, oche) , tanti legumi e verdure: diete che,  se non fosse per la presenza  carnivora, potevano già essere raccontate come  “sostenibili ” .
La stessa scelta degli ingredienti per realizzare una cucina semplice, della tradizione gastronomica di varie parti d’Italia, quasi dimenticata e che fa fede direttamente agli antichi ricettari dei monaci ottocenteschi, dimostra come anche una cucina ” antica” può essere inaspettatamente moderna. Il vitello tonnato alla monferrina, gli agnolotti di cappone di Morozzo cotti nel brodo di manzo , mantecati nel parmigiano , le tagliatelle impastate al barolo con ragù bianco di salsiccia del Roero e il baccalà alla cappuccina, sono solo alcuni degli esempi per i quali , conoscere le antiche ricette racchiuse nei monasteri e nelle cucine dei conventi che hanno segnato la storia e cultura di molte parti d’Italia, alla mera  ” food experience” si aggiunge una “story  and food experience” .  Inoltre, come la stessa titolare dichiara, la volontà di unire al cibo una narrazione artistica, lo si capisce sin da subito dalla presenza spettacolare – come dicevo – di alcuni dipinti che ritraggono non solo la badessa, ma anche altri personaggi importanti  dell’epoca.  L’arredamento è antico, ma non vecchio, suggellato dalla presenza di suppellettili e mobili  originali dell’epoca monachese ed esaltato – nella parte centrale della luminosa sala principale –  da un sontuoso tavolo in marmo bianco di fine 700 : la sala al piano sotterraneo, invece, appare quasi come una vecchia cantina, un museo artistico che accompagna la sosta, con tavoli di legno antichi , curati  e dalle dimensioni adeguate per permettere un po’ più di intimità.
La storia di cui si fa portatore ” La Badessa” è apprezzata anche dalla clientela che segue da sempre la titolare, a partire dai locali che aveva in gestione precedentemente.  Pranzi di lavoro, cene di Natale , pranzi della Domenica: tutte occasioni perfette per un tuffo nella storia di Torino ma dell’Italia in genere, accompagnate da pietanze di ottima qualità e che non stravolgono il gusto. E alla conclusione di  ogni pasto che si rispetti, non ci si può dimenticare di un buon liquore: della Badessa ovviamente… La ricetta? segreta…
Chiara Vannini
Ristorante “La Badessa”
Piazza Carlo Emanuele II , 17H
Tel. 011 835940
Aperto tutti i giorni, pranzo e cena.