GUSTO- Pagina 2

“Una Mole di Panettoni” torna a Torino dal 28 al 30 novembre

Venerdì 28 novembre “Una Mole di Panettoni” torna a Torino per celebrare l’eccellenza artigianale dal Nord al Sud della Penisola e decretare i vincitori nell’arte dei grandi lievitati, durante una dolcissima tre giorni che durerà fino al 30 novembre. Il taglio del nastro della 14ª edizione della kermesse avrà luogo alle ore 13.45, presso l’hotel Principi di Piemonte, alla presenza dell’assessore al Commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino, della Presidente di ASCOM e Vicepresidente della Camera di Commercio, Maria Luisa Coppa, del direttore dell’hotel, Leonardo Serranti, e di Marcella Gaspardone, di Turismo Torino. A seguire, alle ore 14, la manifestazione aprirà al pubblico per proclamare alle ore 15 i Maestri Lievitisti vincitori di questa edizione.

Lo storico concorso enogastronomico nazionale quest’anno consacra una nuova tendenza, inserendo il panettone al cioccolato come nuova categoria in gara, accanto a quelle tradizionali del panettone scuola piemontese, basso con la glassa, panettone scuola milanese, alto e senza glassa, e panettone creativo. Altra novità assoluta l’esposizione del dolce di Natale di Hermana Vegan, un grande lievitato senza uova e burro o altri prodotti di origine animale, adatto anche a chi è intollerante al lattosio. Dalla Campania al Piemonte, dalla Liguria alla Sicilia, sono trenta i Maestri Lievitisti che gareggeranno a una della manifestazioni più importanti d’Italia sull’iconico dolce natalizio. Presieduta dal Maestro Pasticcere Mauro Morandin, la giuria assegnerà ai panettoni, resi anonimi in degustazione, un punteggio da uno a dieci, in base a vari parametri.

“L’arte pasticcera regionale comincia a disegnare una nuova geografia. A ‘Una Mole di…’ tutti potranno compiere un viaggio gourmet attraverso l’Italia del panettone, scoprire I segreti dei pasticceri, degustando e appagando i sensi, e conoscendo da vicino il nostro ricco patrimonio agroalimentare – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano, di Dettagli Eventi – il panettone di eccellenza artigiana ha visto una notevole espansione negli ultimi anni, attirando l’attenzione di tanti, soprattutto delle nuove generazioni. La sfida è conquistare soprattutto i giovani con l’estetica e l’alta qualità della creazione”.

Una Mole di Panettoni 2025 – Hotel Principi di Piemonte 28 – 30 novembre – via Piero Gobetti 15, Torino

Acquisto online consigliato e prioritario tramite il quale sarà possibile prenotare la fascia oraria d’accesso.

Mara Martellotta

A Natale, la Sicilia arriva a Torino: la magia delle ceste regalo firmate Zabbara

Informazione promozionale

In Piazza Edmondo De Amicis, a Torino,  esiste un luogo che profuma di autenticità e calore: Zabbara – Eccellenze Siciliane.

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Con l’arrivo del Natale, questa bottega diventa un vero scrigno di emozioni, ideale per chi desidera regalare qualcosa di unico, originale e ricco di significato. Qui, le ceste e le scatole regalo natalizie, consegnate comodamente a Torino o disponibili per il ritiro in negozio, raccontano storie di sapori, profumi e artigianato della Sicilia più autentica.
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Un Natale siciliano sotto l’albero torinese
Da Zabbara, il Natale è un’esperienza sensoriale. Le ceste sono piccole opere d’arte, pensate per stupire con un assortimento raffinato di vini autoctoni, dolci tradizionali, specialità salate e ceramiche artigianali. Ogni dono è curato nei minimi dettagli, con impacchettamenti eleganti ed emozionanti, carta pregiata, nastri gioiello ed etichette personalizzate. Perché regalare una cesta Zabbara significa regalare un pezzo di Sicilia, che profuma di tradizione, bellezza e identità.
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Sapori tradizionali per un Natale autentico
Le specialità natalizie siciliane selezionate da Zabbara sono vere protagoniste di festa e convivialità. Tra queste troviamo:
  • Buccellato, ricco di frutta secca, miele e spezie
  • Paste di mandorla in versioni pregiate (pura, con carruba o pistacchio)
  • Fruttini di marzapane e frutta martorana, piccoli capolavori plasmati a mano, perfetti anche come centrotavola o segnaposto
Per chi ama la croccantezza, non mancano giuggiulena (croccante al sesamo), croccante di mandorla, varianti con noci, miele e uva passa. A completare il tutto, le creme spalmabili artigianali (pistacchio, carruba, mandorla) e la celebre cioccolata di Modica, simbolo del territorio.
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Vini, ceramiche e artigianato: l’anima della Sicilia in una cesta
Il viaggio sensoriale continua con la selezione di vini autoctoni siciliani: bianchi, rossi e passiti, scelti personalmente da Angela — titolare di Zabbara — tra piccoli produttori locali.
Accanto alle eccellenze enogastronomiche, le ceste possono includere ceramiche artigianali dipinte a mano, rendendo il dono non solo gustoso, ma anche decorativo, elegante e prezioso.
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La conoscenza profonda di un territorio raccontata attraverso i suoi sapori
Angela, torinese d’adozione e siciliana per origine e cuore, ha fondato Zabbara nel 2010. In questi anni ha percorso la Sicilia in lungo e in largo, incontrando produttori, agricoltori e artigiani. Da questi incontri sono nati rapporti di fiducia e una selezione accurata di prodotti che raccontano non solo il gusto, ma anche la storia, l’identità e l’anima dell’isola.
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Perché scegliere una cesta Zabbara
  • Regali unici e autentici, perfetti per sorprendere e emozionare
  • Prodotti artigianali, selezionati da piccole imprese familiari siciliane
  • Impacchettamento curato e scenografico, pensato per emozionare
  • Esperienza sensoriale completa, tra gusto, estetica e tradizione
  • Consegna a Torino, comoda e ideale per condividere la Sicilia anche con chi è lontano
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Degustare la Sicilia: un’esperienza da vivere
Un tratto distintivo di Zabbara è la possibilità, per chi fa parte del “mondo ZABBARA” — le zabbarine e gli zabbarini — di partecipare agli appuntamenti in negozio con degustazioni guidate. In questo periodo natalizio, protagonisti sono quasi tutti i dolci delle feste:
  • paste di mandorla, buccellati e croccanti
  • creme e conserve di pistacchio, carruba e mandorla
  • cioccolata di Modica
  • mini degustazioni di vini e passiti
Le degustazioni non sono semplici assaggi: sono veri racconti di tradizioni, dove Angela narra la storia dei prodotti, la provenienza degli ingredienti e le varianti regionali, rendendo ogni incontro un viaggio emozionante nella cultura siciliana.
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Per un Natale che parla di gusto, bellezza e storia
Zabbara non è solo un negozio, ma un luogo dove si incontra la Sicilia più autentica. Dove ogni cesta regalo racconta una storia, ogni prodotto parla di radici, passione, artigianato e identità.
Se vuoi regalare un Natale con stile, gusto e autenticità — o riscoprire la Sicilia anche da Torino — Zabbara è la meta ideale.
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Zabbara – Eccellenze Siciliane
 Piazza Edmondo De Amicis 78/D – Torino 
 Dal martedì al sabato, 9:30-12:30 | 15:30-19:30
(A dicembre aperto tutti i giorni) 
tel 339 8589291

Caffarel celebra i 160 anni del suo iconico gianduia 1865

Caffarel celebra un traguardo speciale: i 160 anni del suo iconico gianduia 1865, simbolo dell’eccellenza piemontese e della tradizione cioccolatiera torinese. Per l’occasione dedica alla Città di Torino un’installazione sensoriale immersiva ispirata alla forma del gianduiotto. L’experience, aperta al pubblico il 29 e 30 novembre, in via Lagrange angolo via Soleri, accompagna i visitatori in un percorso multisensoriale attraverso aroma, storia e suggestioni visive legate a questo grande classico. Durante l’evento sarà possibile scoprire le tre anime del gianduia 1865: classico, fondente e intenso. All’interno di una struttura che riproduce la forma del cioccolatino, il pubblico potrà vivere un percorso esperienziale attraverso 5 corner dedicati ai sensi: olfatto, udito, gusto, tatto e vista. Per scoprire da vicino la storia, le emozioni e la maestria racchiusi in un simbolo dorato intramontabile. Nel corner dedicato all’olfatto, i profumi caldi e avvolgenti di nocciola guidano alla riscoperta dell’essenza autentica della ricetta originale. L’udito accompagna i visitatori in un racconto immersivo dedicato alla storia del gianduiotto e al suo processo creativo e produttivo, offrendo uno sguardo unjco dietro le quinte della sua lavorazione. Nel corner gusto, il gianduiotto Caffarel si rivela nella sua perfezione. I visitatori potranno gustare deliziose nocciole tostate, mentre al centro dello spazio sarà allestita un’isola dedicata alla degustazione del gianduiotto classico. La sezione dedicata al tatto permette di esplorare texture e materiali evocativi, mentre in quella dedicata alla vista vi sarà una selezione e di immagini d’archivio e storiche che hanno segnato generazioni, esaltando l’incontro tra passato e contemporaneità.

“Il gianduiotto è molto più di un cioccolatino, rappresenta un patrimonio culturale e affettivo che unisce generazioni – commenta Valeria Ungaro, Global Brand Director di Caffarel – con questa installazione abbiamo voluto rendere omaggio a Torino, la città in cui tutto è iniziato,e che da sempre ispira la nostra creatività. Celebrare i 160 anni del gianduiotto significa rinnovare un legame profondo con persone e tradizioni, guardando al futuro con la passio e elo spirito della tradizione che contraddistingue Caffarel da quasi due secoli”.

Dalla sua nascita, nel 1826, Caffarel rappresenta l’eccellenza del cioccolato piemontese nel mondo. Il gianduiotto è un’icona di gusto e raffinatezza che da 160 anni racchiude in sé artigianalità, qualità e piacere, rinnovando il legame con la sua città e con tutti coloro che da sempre ne custodiscono la magia.

Mara Martellotta

Torino Drink Market, un evento ideato da Spiriti in Cantina 

Un evento interamente dedicato agli amanti del vino, agli estimatori di birre artigianali, ai curiosi del mondo dei distillati ma anche chi vuole scoprire nuovi prodotti Alcool Free. Il Torino Drink Market, in programma domenica 30 novembre all’AC Hotel by Marriott Torino, è il luogo d’incontro tra produttori selezionati e pubblico, dove poter assaggiare, scoprire e acquistare direttamente una selezione di eccellenze italiane e internazionali del bere di qualità.
Ideato da Spiriti in Cantina, Torino Drink Market assume anche i toni del Natale: un’occasione perfetta per scegliere un regalo diverso, fatto di sapori autentici e storie da raccontare, e scoprire le bottiglie giuste per i brindisi delle Feste.

Trenta produttori, tra vignaioli, birrai, distillatori e artigiani del bere, presenteranno le loro referenze in assaggio, offrendo al pubblico la possibilità di degustare, dialogare e acquistare direttamente.
Dai vitigni autoctoni riscoperti ai distillati con botaniche locali, fino ai birrifici storici e alle nuove realtà nate da una passione: ogni prodotto racconta una storia autentica, da vivere e portare a casa.
Ogni produttore sarà presente in prima persona per raccontare la propria visione del gusto con un’attenzione alla qualità, alla sostenibilità e alle radici territoriali.
Ci saranno i vignaioli delle Langhe, come Cecilia Monte, Stefano Gagliasso, Beatrice Cortese e Baudana Flavio, che interpretano la classicità del Nebbiolo e della Barbera con la finezza delle piccole produzioni; le realtà storiche del Monferrato come Cascina Gilli, Poggio Ridente e Roggero Vini, insieme alla solidità della cantina sociale Barbera dei Sei Castelli e giovani realtà familiari di Tenuta Ca da Vite e Tenuta San Bernardo. A rappresentare la realtà del Canavese con diverse sfumature di Erbaluce Tenuta Roletto e L’erm; mentre La Stellata ci farà scoprire la sua interpretazione del Timorasso dei Colli Tortonesi.
Presenti anche due produttori fuori regione, l’Azienda Agricola Lorenzo Ramò di Pornasso (Liguria) e Cantine Caccamo di Taurianova (Calabria).
L’orizzonte si allarga con Galantéa e Lusitania Vini, che portano in degustazione etichette di ricerca da Francia, Spagna e Portogallo, e con George – Tre Qvevri, ambasciatore torinese dei vini georgiani in anfora.
Un’attenzione speciale è dedicata alle donne del vino e dell’artigianato che uniscono territorio, inclusione e creatività. Gringhigna (la vigna Queer), Tenuta La Pergola, Beatrice Cortese, Cecilia Monte, La Stellara e L’erm sono le protagoniste di una viticoltura che unisce radici e innovazione, sensibilità e visione contemporanea.
Accanto ai vignaioli, una selezione di produttori indipendenti del gusto: il birrificio campano Akudunniad, la storica insegna Metzger1848, i giovani birrai di Pratorosso, i distillati artigianali di Distillerie Bosso e CandeGIN, dal packaging che non passa inosservato, fino a Mintriga, liquore piemontese alla menta di Pancalieri e agli spirits di Divinity Lab.

Spazio anche alle nuove culture del bere fermentato, con Melly’s Kombucha e TibiLab, e alle erbe officinali di Yacamo, laboratorio di tisane e miscele botaniche.
A completare il percorso, i dolci d’autore della Pasticceria Capello e le proposte gourmet di Eredi Borgnino, perfette per chi ama regalare esperienze di gusto.
Durante la giornata, il pubblico potrà partecipare a masterclass, degustazioni guidate, talk ed experience, per approfondire le diverse identità dei territori e imparare a scegliere in modo consapevole.
Il Torino Drink Market è una giornata per curiosi, appassionati e sognatori del gusto: un luogo dove ogni calice racconta un pezzo d’Italia e ogni bottiglia può diventare un regalo capace di emozionare.

AC Hotel by Marriott Torino – Via Bisalta, 11 Torino

Telefono: 011 6395091

Mara Martellotta

AIS Piemonte festeggia sessanta anni di cultura del vino

Dal 28 novembre al primo dicembre prossimi un calendario di appuntamenti per celebrare  i sessanta anni di AIS Piemonte, l’associazione Italiana Sommelier, punto di riferimento nazionale per la migliore cultura del vino.
Era il 1965 quando a Milano nasceva L’AIS, diventata nel tempo la più numerosa e storica  associazione di professionisti del vino. Tra le sedi più attive e dinamiche di questa realtà  vi è da sempre la delegazione piemontese, che, proprio in virtù di questa lunga storia, ha deciso di organizzare quattro giorni di celebrazioni, dal 28 novembre al primo dicembre, con un programma che unirà approfondimenti culturali a banchi d’assaggio, momenti di convivialità a degustazioni.
Si tratta di un modo per raccontare il migliore mondo del vino nella maniera in cui AIS ha sempre fatto, con i suoi corsi e le sue iniziative, riconoscendogli il ruolo centrale che ha nella cultura e nella tradizione del nostro Paese.
I festeggiamenti della sede piemontese per i 60 anni dell’Associazione Italiana Sommelier si apriranno venerdì 28 novembre prossimo con un convegno speciale nella sede di AIS Piemonte di via Modena 23 dalle 10.30 a ingresso libero. Il convegno vedrà alternarsi nel racconto della cultura enologica  autorevoli rappresentanti del vino quale patrimonio culturale, economico e identitario del nostro Paese. Il titolo del convegno è “Il racconto del vino” e ha la volontà di costruire a 360 gradi una riflessione sul mondo del vino contemporaneo, facendo intervenire esperti quali Bruno Ceretto, delle Aziende Vitivinicole Ceretto, Michele Antonio Fino, professore di Fondamenti del Diritto Europeo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Mauro Agnoletti, della cattedra Unesco dei “Paesaggi del patrimonio agricolo” presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori dell’Università di Firenze, Carmine Garzia, professore di Strategia e Imprenditorialità alla Scuola  Universitaria Professionale della Svizzera Italiana  e professore associato di Economia Aziendale all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Barbara Sgarzi, giornalista, Livio  Proietti, presidente dell’Ismea , Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

In un’ora di convegno la volontà è quella di trattare i principali argomenti di attualità,  interpellando alcuni dei più noti esperti sul tema de “Il valore del paesaggio nell’identità e nel racconto del vino del futuro” (Mauro Agnoletti), sulla situazione attuale del mercato del vino ( Carmine Garzia), sul rapporto della Generazione Z con il vino ( Barbara Sgarzi), sui numeri del vino piemontese tra sfide e prospettive ( Livio Proietti) e i sessanta anni del vino in Piemonte con Bruno Ceretto.

Il convegno sarà concluso dalla lectio magistralis di monsignor Dario Olivero, vescovo di Pinerolo, membro del Dicastero per il dialogo interreligioso del Vaticano e presidente della Commissione CEI per l’ecumenismo e il dialogo.
A seguire, nel corso della stessa giornata, vi saranno momenti di formazione professionale e un viaggio memorabile tra i grandi vini piemontesi, con una degustazione di Barolo della storica cantina Borgogno, accompagnata da momenti musicali e da un piatto della tradizione piemontese preparato dallo chef Stefano Gallo (ingresso riservato ai soci 140 euro).

Sabato 29 novembre la giornata si aprirà alle 10.30, sempre nella sede di AIS Piemonte con “AIS 1965-2025. Radici, grappoli, identità e gloria”, un grande banco d’assaggio aperto a tutti dedicato ai vitigni del Piemonte, con oltre ottanta aziende partecipanti. La giornata darà la possibilità di degustare, nel format di un walk around tasting, numerosi vini provenienti da tutti i principali territori della regione, suddivisi per vitigni, raccontati e serviti dal Sommelier di tutte le delegazioni.
Come nelle migliori tradizioni, nella giornata della domenica, protagonista sarà il pranzo, un viaggio nel gusto pensato da quattro grandi interpreti piemontesi, che avranno il compito  di reinterpretare i grandi classici della cucina , sessanta anni dopo. Giovanni Grasso de La Credenza, una stella Michelin, Stefano Gallo dell’omonima gastronomia, e il maestro cioccolatiere Guido Castagna saranno i protagonisti di questo appuntamento organizzato nelle cucine dell’AIS Piemonte e riservato agli associati.
Chiusura dei festeggiamenti lunedì 1 dicembre, con una giornata di formazione dedicata ai professionisti della ristorazione.

Mara Martellotta

Il Black Friday di Birra Metzger 1848

La tradizione torinese dal birrificio a casa tua

Dal 24 al 28 novembre prossimi , dalle 11 alle 19, sarà possibile scoprire da vicino il luogo in cui nasce la storica birra torinese e approfittare di due offerte pensate per accompagnare il ritorno di un marchio che, dopo quasi due secoli di storia, ha ripreso a brillare grazie a una rinascita autentica e profondamente legata alla torinesità.
Metzger 1848 celebra il Black Friday invitando tutti a compiere un gesto semplice, ma speciale, acquistare le nuove birre direttamente nel rinnovato birrificio di via Catania 37, nel cuore di borgo Rossini.
In occasione del Black Friday , le sei nuove birre Metzger , Bionda Helles, Weiss, Ambrata,  Vienna Lager, Modern IPA, Bock e Doppel Bock , saranno disponibili nel  Party Pack da 12 bottiglie a 39 euro invece di 60 euro e nella confezione da tre bottiglie a scelta a 9,9 euro invece di 15.

Si tratta di un’occasione per assaporare ricette che uniscono tradizione, qualità e alta bevibilità, frutto di un progetto che affonda le sue radici nel  passato, ma guardando però al futuro. Da quasi due secoli Metzger è parte dell’identità industriale e culturale della città. Nata nel 1848 per mano del mastro birraio alsaziano  Karl Metzger, cresciuta fino a diventare  una delle principali realtà brassicole nazionali e poi scomparsa dal mercato nel 1975, la birra torinese torna oggi grazie alla nuova visione dell’imprenditore Marco Bianco che, nel 2025, ha ricomprato il marchio e il birrificio, inaugurando una nuova stagione per questa icona cittadina. Attorno a lui un team di professionisti lavora con l’obiettivo di restituire a Metzgerl la sua identità attraverso una filosofia di produzione contemporanea basata su artigianalità premium, materie prime selezionate, attenzione alla sostenibilità  e apertura al territorio, con collaborazioni di eccellenza come quelle nate con Riccardo Mascioscia della Piazza dei Mestieri  e Alessio Gatti del birrificio Canediguerra.
Il team di professionisti che collabora al birrificio Metzger  è formato da Guido Palazzo, Davide Masoero, i birrai Pietro Lanzilotta e Francesco Giacomelli, con la supervisione tecnica di Giampaolo Tonelli.
Il birrificio non è soltanto un sito produttivo,  ma un vero e proprio centro di  cultura della birra, destinato ad accogliere visite, corsi e degustazioni, con iniziative come il Metzger Fest di ottobre e i walking tour mensili dedicati alla storia del quartiere.  Il Black Friady diventa, così,  un momento simbolico, l’occasione per scoprire da vicino una storia torinese che continua a rinnovarsi e per portare a casa il gusto autentico di una tradizione che dal 1848 accompagna il cammino di Torino.

Mara Martellotta

La cultura del caffè approda al Mercato Centrale con Coffee Reload 

Sabato 29 novembre, dalle 10 alle 17.30, piazza della Repubblica celebra il caffè come simbolo di condivisione e convivialità. Una serie di attività e degustazioni consentiranno di conoscere meglio e apprezzare questo prodotto così radicato nella nostra quotidianità. Avrà infatti luogo Coffee Reload, un evento dedicato al mondo del caffè, ideato e organizzato da Fabio Verona per conto di ASA Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, con patrocinio di EPAT e ASCOM Torino. Si tratta di un’opportunità unica per esplorare un settore in continua evoluzione e promuovere un dialogo interattivo tra professionisti, aziende e aappassionati di questa bevanda. Il profumo avvolgente del caffè diventerà protagonista indiscusso di un’esperienza unica, dove torrefazioni, esperti e appassionati si uniranno per condividere aromi, racconti e idee innovative. I visitatori intraprenderanno un vero e proprio viaggio sensoriale che partirà dal chicco e approderà alla tazzina, attraversando le fasi di infusione  che vanno dalla moka all’espresso, senza trascurare le ultime tendenze nel settore del bar.

Coffee Reload si caratterizza per un programma ricco e variegato tra talk, degustazioni e masterclass per scoprire la cultura del caffè nelle sue molteplici sfaccettature. Al piano terra ci si potrà immergere nella cultura del caffè, con la presenza di IVCA International Woman Coffee Alliance, che presenterà le storie delle donne nel settore. Gli ospiti potranno assistere a dimostrazioni dal vivo di IPA Porcellane “su come nasce una tazzina” e gustare drink esclusivi, realizzati da antiche distillerie Vincenzi, in collaborazione con Affini, con il primo Gin alla cascata al mondo e drink NOLO. Un’esperienza da non perdere presso l’Emporio Sabaudo. Salendo al primo piano, l’arte si intreccerà con la cultura grazie alla collaborazione con la libreria Luxemburg e le opere di Bruno Casetta. La moka sarà al centro di un’area dedicata, mentre Luciano Iamonte condurrà masterclass sulla tostatura. Non mancheranno interazioni con gli specialisti della Latte Art, e approfondimenti sul caffè monoporzionato. Al secondo piano, il Roaster Village offrirà degustazioni gratuite dei migliori Speciality Coffee, seguito dalla finale nazionale del Campionato di Macinatura, che sicuramente promette di entusiasmare gli amanti del caffè. A partire dalle 10.30, si svolgerà l’incontro dal titolo “Le istituzioni si confrontano”, dedicato al mondo del caffè, con l’obiettivo di promuoverne il consumo di qualità. Sotto la moderazione della giornalista Piera Genta, coordinatrice nazionale ASA, diversi esperti si confronteranno su valori, esperienze e innovazioni del settore, inclusi i rappresentanti del Comune di Torino e i rappresentanti del caffè. Alle 12 il focus si sposterà su “Cucina e caffè”, approfondendo il ruolo del caffè nelle ricerche gastronomiche e analizzando le opportunità legate al suo utilizzo nel mondo dei ristoranti. Anche in questo caso Piera Genta guiderà la discussione, mentre sarà offerta la degustazione di una ricetta a base di caffè, con posti limitati. Alle 14 vari esperti si alterneranno sulla questione che riguarda il valore etico, moderati da Monica Di Martino. Alle 15 si terrà l’incontro su “Il caffè in pasticceria(oltre al tiramisù)” con la moderazione della direttrice di Pasticceria Internazionale Livia Chiriotti. Infine, alle 16, si concluderà la giornata con l’incontro con medici e professionisti su “Gusto, olfatto e interazioni tra caffè e dolci”, condotto da Piera Genta.

Coffee Reload pone in connessione il settore professionale del grande pubblico, stimolando conversazioni su temi fondamentali quali il consumo consapevole, la sostenibilità e nuovi modi di vivere l’esperienza del caffè. Si tratta di un invito a riscoprire i piacere di un caffè ben preparato, sorretto da una sinfonia di aromi che stupiscono e ispirano. Durante l’evento, gli studenti dell’istituto alberghiero Immaginazione e Lavoro parteciperanno attivamente alle masterclass, affiancati da esperti del settore.

Sabato 29 novembre – piazza della Repubblica – Mercato Centrale – dalle 10 alle 17.30

Mara Martellotta

La Perla di Torino,  regalo goloso:  “Ho fatto l’albero!”

Sabato 13 e domenica 14 dicembre La Perla di Torino riapre le porte del suo laboratorio per l’evento più magico del Natale “Ho fatto l’albero!”. Si tratta di un workshop rivolto al pubblico  di tutte le età, durante il quale sarà possibile decorare e personalizzare un albero di cioccolato con i consigli dei maestri cioccolatieri dell’azienda. Per il terzo anno consecutivo torna “Ho fatto l’albero!”, il laboratorio natalizio pensato per far vivere a grandi e piccini una autentica immersione nell’atmosfera delle Feste. Durante l’esperienza, ciascun partecipante potrà decorare un goloso albero di cioccolato, dando spazio alla fantasia. Si tratta di un’occasione unica per realizzare con le proprie mani un regalo di Natale personalizzato e sorprendere le persone più care. Ogni partecipante avrà a disposizione un kit comprendente l’albero di cioccolato del gusto scelto in fase di registrazione, tra fondente, al latte, al pistacchio e vegano, camice, cuffia e calzari per entrare in laboratorio, sac a poche per la lavorazione, speciale incarto per l’albero, confezionato a mano dal team La Perla di Torino.

“Ho fatto l’albero!” si svolgerà nel laboratorio dell’azienda in via Lungo Dora Colletta 81, a Torino.

Per partecipare è necessario prenotarsi al link https://www.laperladitorino.it/shop/visite/ho-fatto-lalbero/ selezionando il numero di persone, il giorno e la fascia oraria.
Durata dell’evento: 90 minuti
Info: 0112482149 – info@laperladitorino.it

Mara Martellotta

Loris Caffè, un nuovo modo di vivere il bar

Un bar che diventa famiglia: la storia di un giovane imprenditore torinese e del locale che sta conquistando la città

In una Torino che cambia e si muove veloce, c’è un luogo dove il tempo sembra rallentare, dove la convivialità torna a essere un bisogno autentico e la qualità del servizio non è uno slogan, ma una promessa quotidiana. È la missione del bar nato dall’iniziativa di un giovane imprenditore di appena 22 anni, Loris, affiancato dal padre e dalla madre: creare un ambiente familiare, accogliente, trasparente, in cui ogni cliente possa sentirsi parte di una grande famiglia.
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Una storia di famiglia che diventa impresa
L’idea nasce dalla volontà di padre e figlio di costruire non solo un’attività, ma un’esperienza. Il titolare, poco più che ventenne, ha saputo trasformare entusiasmo, determinazione e cura delle relazioni in un vero punto di riferimento del quartiere – e non solo. Accanto a lui, la famiglia intera: la mamma Mariana, il papà Arturo e il figlio Loris che uniscono competenze diverse in un ingranaggio perfetto, capace di garantire un servizio eccellente ogni giorno. La presenza di piante vere, curate con la professionalità del padre – giardiniere di esperienza – racconta già l’anima del locale: un luogo autentico, trasparente, “vero”, dove nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio parla di cura e dedizione.
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Colazioni di qualità e prodotti sempre freschi
Il bar offre i servizi tipici di un locale di quartiere, ma li eleva grazie a una particolare attenzione alla qualità, soprattutto al mattino. Le colazioni sono un momento speciale: un’esperienza fatta di gusto, freschezza e autenticità. La scelta delle materie prime è minuziosa, i prodotti vengono rinnovati costantemente e la preparazione dei panini avviene quasi in tempo reale, per evitare qualsiasi compromesso sulla freschezza.
Il giovedì sera: un fenomeno sociale che richiama tutta Torino
Se la giornata inizia con la genuinità delle colazioni, è al momento dell’aperitivo che il locale dà il meglio di sé. In particolare, il giovedì, quando il bar si trasforma in un vero fenomeno sociale: arrivano clienti da tutta la città e anche da fuori Torino, creando spesso code importanti. Nonostante l’afflusso, il servizio resta veloce e impeccabile grazie a un’organizzazione interna brillante, frutto della sinergia familiare. L’assortimento di vini è ampio e curato, ideale per chi ama un aperitivo elegante ma informale, da gustare in un ambiente che unisce stile e semplicità.
Un dehors che diventa luogo di incontri e relazioni
Uno dei punti di forza è il grande dehors esterno su Via Nizza è uno dei punti più apprezzati, perfetto per godersi le giornate belle e ideale anche per colazioni e pause aziendali. Qui prende vita la vera missione del locale: la convivialità come esigenza sociale, il piacere di condividere un momento, di sentirsi parte di qualcosa di autentico.
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Un giovane imprenditore che crede nelle persone
La storia di questo bar è, prima di tutto, la storia di un giovane imprenditore che ha messo la relazione al centro del suo lavoro. A soli 22 anni ha dimostrato che l’imprenditorialità giovanile può essere solida, visionaria e profondamente umana. Il segreto è semplice: mettere la relazione al centro. Ha creato un luogo che non è solo un locale, ma un punto di ritrovo, una piccola comunità quotidiana. Intorno a lui, l’abbraccio della sua famiglia: una squadra che collabora con passione e competenza, e che ogni giorno lavora insieme ai clienti per coltivare il piacere dello stare insieme.
La relazione ti rende vivo” – spiega – una frase che racchiude l’essenza di Loris Caffè, un luogo costruito per far sentire ogni persona accolta, compresa e parte di una comunità.
un luogo vero, fatto di persone vere. In una Torino che cerca spazi autentici e accoglienti, Via Nizza ha trovato un punto luminoso: un caffè dove entrare per un espresso… ed uscire con la sensazione di aver condiviso un momento vero. In una città sempre più attenta ai luoghi “che fanno sentire bene”, questo bar rappresenta un esempio luminoso di imprenditorialità giovane, genuina e radicata nei valori della famiglia e della qualità. Un luogo in cui entrare per bere un caffè… e uscire con la sensazione di aver fatto parte di qualcosa di più grande.

Bagna Cauda Day 2025: annunciati i premi Testa d’aj

Un calendario ricco di eventi, camminate, incontri e iniziative in tutto il mondo

Due weekend, gli ultimi di novembre, saranno al profumo di aglio e acciughe: sabato 22 novembre saranno premiati Paolo Pejrone, Gian Marco Griffi, Matteo Piano, Raffaella Bologna e Raffaele Iachetti.

Vi è un appuntamento che, più di ogni altro, racconta lo spirito del Piemonte, la bagna cauda condivisa intorno al fujot. Anche nel 2025 il rito si rinnova con il Bagna Cauda Day, in programma il 21, 22, 23 novembre e il 28, 29 e 30 novembre, oltre alla seconda edizione della “Bagna della Merla” dal 28 gennaio al primo febbraio 2026.

Dalle colline astigiane alle metropoli internazionali, la più grande bagna cauda planetaria riunirà migliaia di persone in oltre 150 locali, confermandosi una festa globale della convivialità piemontese. L’evento, ideato dall’Associazione Astigiani, conferma anche quest’anno la sua vocazione internazionale e solidale.

Nato ad Asti, il Bagna Cauda Day celebra il piatto simbolo dell’inverno piemontese, un intingolo caldo di olio, acciughe e aglio, in cui si pucciano cardi, cavoli, rape  e porri, topinambur e altre verdure di stagione. Si tratta di un rito collettivo che unisce tradizione, amicizia e ironia.
Ogni locale aderente elencato su www.bagnacaudaday.it propone la sua versione identificata dai celebri semafori del gusto : rosso, classica, come Dio comanda; giallo, eretica con aglio stemperato; verde, “atea”, senz’aglio.
Il prezzo resta popolare , quello del Bagna Cauda Day, 30 euro per la Bagna cauda, 15 euro per la bottiglia di vino.
Vi è anche chi propone la Bagna Sovrana, con un menu in cui è inclusa anche la Bagna cauda, o il finale in gloria con tartufo. Disponibile anche la “Sporta a cà”, la bagna cauda da asporto. Come da tradizione, ogni partecipante riceverà il bavagliolone in stoffa, simbolo ufficiale del Bagna Cauda Day.

L’edizione 2025 è illustrata da Raffaele Iachetti. Protagonista una grande testa d’aglio che campeggia sul motto “Usiamo la testa”, un invito ironico, ma profondo, a riflettere, in un tempo che ci chiede di tornare a pensare con la nostra testa.

Dal 2016, il Bagna Cauda Day assegna i riconoscimenti “Testa d’aj” a personaggi che si distinguono per coraggio, ironia e autenticità. Dopo i premiati delle passate edizioni, da Carlin Petrini a Margherita Oggero, da Guido Ceronetti a Don Luigi Ciotti, l’associazione astigiana annuncia il vincitore 2025, Paolo Pejrone, architetto e paesaggista, lo scrittore Gian Marco Griffi, l’atleta astigiano Matteo Piano, la produttrice vitivinicola Raffaella Bologna e Raffaele Iachetti, artista e autore del Bavagliolone 2025. Il premio sarà consegnato sabato 22 novembre, alle 18.30, nel Salone delle Colonne della sede centrale della Banca d’Asti, in piazza della Libertà, ad Asti. Torna anche la carovana d’auto d’epoca, che sabato 22 novembre, partendo da Asti, raggiungerà Vessalico, il paesino dell’Alta Valle Arroscia, in provincia di Imperia, famosa per la produzione di uno speciale aglio ad alta digeribilità. Qui saranno consegnate le simboliche trecce d’aglio con le acciughe del mar ligure, e l’olio extravergine da olive taggiasche dal frantoio Roi di Badalucco. Ripercorrendo la strada del Col di Nava, le auto d’epoca raggiungeranno la cantina di Nizza Monferrato, dove saranno aggiunte al carico le verdure piemontesi, dal cardo gobbo alla Barbera d’Asti DOCG. La carovana raggiungerà poi Asti, dove avverrà l’accensione del grande fujot similmente a un braciere olimpico, alle ore 17.30, davanti al magico Paese di Natale. L’evento del Bagna  auda Day non è più solo piemontese: cresce ogni anno la rete di partecipanti all’estero: a Londra, Pezzana Family realizza la bagna cauda “come Dio comanda”, preparata da Silvio Pezzana e famiglia nella loro casa di Hackney. Negli Stati Uniti, a Figulina, nel Raleigh, North Carolina, lo chef David Ellis e il wine expert Jeff Bramwell preparano per la prima volta la bagna cauda con metà incasso destinato alle associazioni locali. A Wuhan, in Cina, nel ristorante Mediterraneo, l’astigiana Roberta Menin propone la versione tradizionale con ingredienti italiani; a Shangai, sempre in Cina, l’Associazione Piemontesi nel mondo, il 29 novembre, rinnova pa collaborazione con il ristorante Da Marco e la FIC Cuochi China. A Tokyo, in Giappone, a Isetan Shinjuku, Pop Up ha dedicato la bagna cauda con degustazione e incontri guidati dallo chef Yuji Hayashi e dalla giornalista Yuka Yamashita. Tra le iniziative da segnalare spicca l bagna cauda organizzata dalla Pro Loco di Castiglione, andata sold out in pochi giorni. Il ricavato sostiene il progetto “Sarah”, in Madagascar, dedicato all’assistenza sanitaria, è all’educazione dei più piccoli, in ricordo di Sarah Bergoglio, giovane di Robella d’Asti scomparsa nel 2007. Accanto a quest’ultima, un’altra storia virtuosa: SbAglio, l’aglio coltivato nel carcere di Quarto d’Asti insieme all’associazione Dui Puvrun, un progetto agricolo sociale e di reinserimento che restituisce dignità, competenze e un raccolto tutto piemontese.

Il Bagna Caud Day si accompagna a un brindisi con quattro storiche cantine astigiane: Bava, di Cocconato; Braida, di Rocchetta Tanaro; Cascina Castlét, di Costigliole; Coppo, di Canelli. Insieme porteranno il sapore autentico della Barbera d’Asti, il vino che più di tutti racconta convivialità e radici. Non mancheranno le amate mascotte Acciù in stoffa e porta fortuna.

Sono inoltre segnalati alberghi e agriturismi convenzionati per un weekend all’insegna del profumo e del piacere. Un’altra iniziativa riguarda il “Bagna Cauda Walk”, per il terzo anno la camminata con la guida escursionistica Enrico Panirossi, prevista per domenica 30 novembre. Una marcia di 12 km con un dislivello di 14 metri. Partenza da Alfiano Natta, in provincia di Alessandria. Per iscrizioni trekking: enricopanirossi.it.

Torna il Bagna Bike, un’esperienza che unisce sport, natura e tradizione, domenica 30 novembre, grazie all collaborazione tra EbikeOne e Il Cicchetto. I partecipanti potranno vivere un emozionante tour in ebike tra i vigneti e i panorami del Monferrato, con tappa finale a Sant’Agata, per il rito conviviale della bagna cauda. Prenotazioni: 335 7573794.

Infine “Bagna Caval”, in collaborazione con Turismo Verde e CIA, e prevede passeggiate a cavallo tra i colori d’autunno e gli infernòt, con approdo finale alla bagna cauda. Le aziende aderenti sono: I Salici Ridenti, di Nizza Monferrato; Casa Castellini, di Garbagna; il Branco, di Sarezzano; Cascina Lunguria, di Capriata d’Orba. La bagna cauda sarà anche oggetto di studio promosso nelle scuole astigiane, per raccontare i cambiamenti dell’alimentazione tra generazioni. Disegni, video e ricerche degli studenti saranno premiati in collaborazione con la libreria Marchia di Asti, finanziato da Asti Agricoltura, organizzazione agricola che fa capo a Confagricoltura. Il Bagna Cauda Day non è solo gusto e convivialità, ma anche azione concreta per l’ambiente, in quanto parte del ricavato finanzierà la crescita del Bosco degli Astigiani sulle colline di Viatosto, su un terreno di oltre 5 ettari donato dal Comune di Asti dalla Banca di Asti. Ogni fujot acceso contribuirà a far crescere un grande parco pubblico dedicato alla sostenibilità e alla biodiversità.

Mara Martellotta