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Marzo a Torino: idee su cosa fare da non perdere

Torino, la gemma culinaria del Piemonte, offre un viaggio straordinario attraverso sapori, profumi e tradizioni che affondano le radici nella storia millenaria della regione. Con l’arrivo di marzo, la città si prepara ad accogliere una serie di esperienze gastronomiche uniche, che soddisferanno sia gli amanti del cibo gourmet che coloro che cercano avventure culinarie fuori dagli schemi convenzionali. Ecco una selezione delle migliori esperienze culinarie da non perdere a Torino questo mese:

1. Torino Gourmet: Tour dell’aperitivo e del cibo di strada

Partendo da Piazza San Carlo, puoi immergerti nella magia della città con un tour culinario e non solo che ti porterà a scoprire i sapori unici della città. Assapora il vino locale, i croccanti grissini e i deliziosi prodotti tipici piemontesi mentre ti avventuri attraverso le strade pittoresche di Torino. Non dimenticare di provare i fantastici cocktail al vermouth, le patate ripiene gourmet e la birra artigianale per un’esperienza gastronomica indimenticabile.

Punto di partenza: Piazza San Carlo (Torino): https://feverup.com/m/146806

2. Dining in the Dark: Un’Esperienza Culinaria Unica da Obicà

Immergiti in un’esperienza sensoriale straordinaria presso Obicà Mozzarella Bar, dove potrai gustare un menù segreto di 3 portate bendato. Affina i tuoi sensi del gusto, dell’olfatto e dell’udito mentre sperimenti sapori sorprendenti in un’atmosfera intrigante e misteriosa.

– Un’esperienza culinaria con gli occhi bendati: esplora tutto il potenziale delle tue papille gustative

– Un menu segreto ed esclusivo di 3 portate, comprendente antipasto, portata principale e dolce.

Date e orari: selezionare le date e gli orari direttamente nel selettore dei biglietti.

Luogo: Obicà Mozzarella Bar – Rinascente Torino, Piano Terra, Via Giuseppe Luigi Lagrange, 15, Torino

Durata: 90 minuti (le porte aprono 30 minuti prima e non è consentito l’ingresso in ritardo)

Età richiesta: 12+. I minori di 16 anni devono essere accompagnati da un adulto.

Per altre informazioni: https://feverup.com/m/147775

3. Neon Brush: Laboratorio di Pittura Fluorescente al Buio

Lasciati ispirare dalla tua creatività in un ambiente retro-futuristico illuminato da neon fluorescenti. Presso Posto Via Giovanni Fattori, immergiti in un’esperienza unica di pittura al buio, dove potrai liberare l’artista che c’è in te mentre sorseggi un drink e ti lasci trasportare dalla musica e dalle luci.

Durata: 90 minuti

Requisiti d’età: 18+: un laboratorio di pittura fluorescente al buio a Torino!

Per altre informazioni: https://feverup.com/m/151843

4. Candlelight x Martini: Tributo ai Queen

Goditi un concerto multisensoriale a lume di candela dedicato ai leggendari Queen presso Martini & Rossi. Con un cocktail Martini in mano, lasciati trasportare dalle note iconiche come “Bohemian Rhapsody” e “We Will Rock You” in un’atmosfera magica e avvolgente.

Il museo sarà aperto per la visita dalle ore 16 alle ore 21.30 del giorno dell’esperienza scelto

Maggiori informazioni : https://feverup.com/m/151334

5. Just the Woman I am: Corsa-Camminata per la Ricerca contro il Cancro

Partecipa a una corsa-camminata di 5 km per raccogliere fondi per la ricerca universitaria sul cancro e promuovere la prevenzione e il benessere. L’evento si terrà il 1-2-3 marzo nella suggestiva Piazza San Carlo, offrendo un’opportunità unica di sostenere una causa nobile mentre potrai goderti una sana attività fisica.

Maggiori informazioni: https://jtwia.org/

6. Balon: Mercatino delle Pulci a Torino

Esplora il pittoresco mercato del Balon, situato nella zona di Borgo Dora, dove potrai trovare una vasta gamma di antiquariato, artigianato e vintage. Con le sue bancarelle ricche di tesori nascosti, il Balon offre un’esperienza di shopping unica nel suo genere, perfetta per gli amanti delle scoperte inaspettate.

L’appuntamento con il Balon è il 16 marzo.

7. Dolci Portici 2024: Celebrazione della Pasticceria a Torino

Delizia il tuo palato con i dolci più prelibati presso Dolci Portici 2024, un evento che celebra la tradizione, la storia e il futuro della pasticceria torinese. Lungo le vie e le piazze del centro cittadino, scopri la ricchezza e l’unicità della dolcezza di Torino attraverso eventi, incontri e tour tematici.

L’evento si svolgerà lungo vie e piazze del centro cittadino.Pasqua è Reale alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Dal 23 al 24 Marzo.

8.Il Libro Ritrovato a Piazza Carlo Felice

Ogni prima domenica del mese, Piazza Carlo Felice ospita “Il Libro Ritrovato“, la più importante mostra-mercato di libri antichi e fuori stampa di Torino. Tra le bancarelle di questo affascinante mercatino, potrete trovare una vasta selezione di libri d’epoca, stampe antiche, libri fuori catalogo, libri usati, fumetti d’autore, foto, cartoline e francobolli. Un’opportunità unica per gli amanti della lettura e dei tesori letterari da scoprire.

9.Il Salone del Vino di Torino

Dal 2 al 4 marzo, il Salone del Vino di Torino giunge alla sua seconda edizione, ospitato presso due prestigiose sedi espositive: le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Questa grande manifestazione, dedicata agli amanti del vino, racconta il Piemonte vinicolo in tutte le sue sfaccettature e tipicità. Attraverso una vasta selezione di cantine e oltre 100 eventi programmati in tutta la città, il Salone del Vino offre un viaggio attraverso i terroir del Piemonte, valorizzando la grande diversità e la ricchezza vitivinicola della regione. Una missione che si propone di raccontare il vino attraverso tradizione e innovazione, cultura, musica e letteratura, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio. Un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura enogastronomica piemontese e scoprire i tesori vinicoli di questa affascinante regione.

Con una tale varietà di esperienze culinarie e culturali, marzo a Torino promette di essere un mese indimenticabile per tutti gli appassionati di buon cibo, arte e divertimento. Che tu sia un gourmet avventuroso o un curioso alla ricerca di nuove esperienze, c’è qualcosa di speciale che ti aspetta in questa affascinante città del nord Italia.

Buon appetito e buon divertimento!

CRISTINA TAVERNITI

Il Salone del Vermouth a Eataly Lingotto

Il 24 e 25 febbraio arriva a Torino un nuovo evento dedicato a una grande eccellenza italiana: nasce infatti il Salone del Vermouth. La manifestazione, che coinvolgerà i principali produttori, animerà il capoluogo piemontese con un ricco palinsesto, per due giorni dedicati alla cultura intorno a questo vino liquoroso. E in concomitanza con l’evento, dal 19 al 25 febbraio il Fuorisalone porterà la cultura del vermouth in tutta Torino, per una settimana di appuntamenti nei luoghi simbolo e nei migliori locali della città.

Eataly Lingotto, nato negli spazi che furono dell’Opificio Carpano, partecipa al Fuorisalone con attività speciali. Tutti i giorni alle ore 19 ecco l’appuntamento con i tour guidati del Museo Carpano, lo spazio al primo piano di Eataly creato in collaborazione con la Fratelli Branca Distillerie e i Servizi Museali della Città di Torino e dedicato alla storia di un marchio e di un prodotto storici. Il Museo si sviluppa nelle stanze utilizzate in origine per l’archivio documenti, l’estrazione delle erbe, la combinazione degli ingredienti e la conservazione degli estratti. Qui si snoda un percorso museale che fa rivivere i momenti salienti della storia e della produzione del vermouth Carpano: la realizzazione è raccontata attraverso l’esposizione di numerosi oggetti ritrovati nello stabilimento e testimonianze legate alla sua diffusione e al suo consumo dal 1786, quando Antonio Benedetto Carpano inventò quella che in breve tempo divenne la bevanda preferita del re, fino a oggi. Durante i tour, ci si potrà immergere nel mondo del vermouth, con una degustazione finale di tre tipologie, per trovarne somiglianze e differenze.

Lunedì 19 febbraio, poi, si terrà la speciale masterclass: in compagnia dell’herbalist Matteo Bonoli, i partecipanti scopriranno le tante sfumature diverse che le erbe di montagna possono donare al vermouth. Non mancherà naturalmente l’assaggio guidato.

E alle 20.30 Giù da Guido, il bistrot torinese della famiglia Alciati (già alla guida di Guido Ristorante, 1 stella Michelin), propone una cena in collaborazione con Carpano, con un menu di cinque portate pensato da gustare in abbinamento alle proposte drink, selezionate e raccontate sempre dall’herbalist Matteo Bonoli. Si inizia con il fagottino di lingua e la grissinopoli di guancia, proposti assieme al Milano Torino. Immancabile come primo piatto i plin di Lidia al sugo d’arrosto, da assaggiare assieme al Carpano Dry Martini. Si prosegue poi con l’agnello con gnocco alla romana e cavolo viola e l’Antica Formula Negroni, per concludere in dolcezza con il gianduiotto alla moda del Conte Negroni, perfetto in abbinamento all’Antica Formula.

Tutti i giorni alle ore 19 | Il Vermouth: tour e degustazione | 18 €

Lunedì 19 febbraio alle ore 18 | Masterclass gratuita con degustazione

Lunedì 19 febbraio ore 20.30 | Cena con degustazione di Vermouth | 50 €

Per informazioni e prenotazioni: www.torino.eataly.it

Gobino, 60 anni di delizie al cioccolato

Guido Gobino dal 2024:

60 anni di storia, tre generazioni, un cioccolato d’eccellenza

Giudici d’eccezione del progetto GugArt³: Marinella Senatore, Damir Ivic e Nicola Lagioia

Torino, 22 febbraio 2024. Sessant’anni di storie, di lavoratrici e lavoratori, di profumi di nocciole piemontesi e di pregiati cacao guidati dalla passione di un’unica famiglia: Giuseppe, Guido e Pietro Gobino.

Via Cagliari 15, sede della storica fabbrica Gobino odora di cioccolato dal 1964: i più fini cacao aromatici del mondo, dopo aver navigato solcando gli oceani, fanno il loro ingresso in questo quartiere residenziale di Torino per essere trasformati in variegate praline e ripartire sotto questa forma alla volta dei palati più raffinati del mondo.

Sessant’anni e tre generazioni di Cioccolato: nel 2024 Guido Gobino rende omaggio a Torino e al territorio che lo ospita promuovendo l’arte, la musica, la cultura per le nuove generazioni.  Un virtuoso connubio che crea un cioccolato apprezzato oggi in sei continenti e anche nello spazio, prodotto da un’azienda da sempre attenta all’eccellenza e alle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, grazie anche al contributo di Pietro Gobino, entrato in azienda nel 2021.

Il 2024 rappresenta l’inizio di una nuova fase, una nuova generazione, un nuovo respiro di un’azienda che ha saputo mantenere il passo con i tempi, trasformandosi e rigenerandosi, senza timore di mescolarsi con mondi diversi. Un’evoluzione che non si ferma e che riesce a proporre un’identità sempre fresca rimanendo fedele a sé stessa.

Un anno memorabile e ricco di eventi: performance artistiche, presentazioni, talk e soprattutto il lancio a settembre della nuova collezione, interpretata da Pietro Gobino, dal design completamente rinnovato con abbinamenti sorprendenti e prodotti inediti, realizzati con origini di cacao esclusivi e pregiati.

La prima miccia si è accesa lo scorso ottobre, con l’open call GugArt³, rivolta a creativi under 35, attivi nelle arti visive, nella musica e nella scrittura, che offre una Residenza d’Arte di una settimana dal 26 febbraio al 1 marzo nella sede produttiva di Via Cagliari per promuovere l’arte e cultura giovanile. Qui i 9 finalisti verranno ispirati da suoni, profumi, storie e attività del laboratorio per la creazione delle loro opere che saranno poi esposte nel corso dell’anno durante alcune tra le più prestigiose manifestazioni culturali della città. Una giuria d’eccezione composta da tre figure di spicco del panorama culturale italiano e internazionale accompagneranno gli artisti nel loro percorso creativo e decreteranno i vincitori delle residenze: Marinella Senatore, artista multidisciplinare formatasi nel campo della musica, delle belle arti e del cinema, Damir Ivic, storica firma de Il Mucchio e Soundwall e autore di saggi sulla musica contemporanea, e Nicola Lagioia, scrittore e conduttore radiofonico italiano, direttore del Salone internazionale del libro di Torino dal 2017 al 2023.

Desideriamo celebrare i nostri 60 anni di attività insieme a tutte le persone che hanno contribuito alla nostra storia e che continuano a farlo. Il 2024 rappresenta un traguardo di cui siamo molto orgogliosi oltre che un nuovo punto di partenza per l’azienda: sapere evolvere intuendo i cambiamenti del presente, nei gusti, nelle esigenze e nelle abitudini mantenendo fede alla propria identità e alle proprie radici è stata la sfida più importante di questo percorso lungo 60 anni e che accomuna tre generazioni” afferma Guido Gobino.

Dal 1964 dal portone del laboratorio di via Cagliari sono entrate ed uscite moltissime persone, ognuna di loro con la propria storia. Se mio nonno Beppe incarna idealmente il cioccolato classico e tradizionale mio padre Guido rappresenta l’espressione dello slancio innovativo nel panorama del cioccolato artigianale, la sfida più grande per me sarà quella di seguire le loro orme e di contribuire con creatività e rinnovamento al futuro della Guido Gobino – Afferma Pietro Gobino, promotore del progetto – La curiosità, la passione, l’attenzione meticolosa e l’attenta ricerca per realizzare un prodotto esclusivo e di qualità, che potesse rappresentare la città di Torino nel mondo ci hanno sempre contraddistinto, per questo motivo abbiamo deciso di restituire al nostro territorio un progetto culturale ed è nato così il progetto GugArt³ che vedrà susseguirsi una serie di appuntamenti in città dove protagonisti saranno i giovani a partire dalla residenze d’arte.

Di seguito i principali appuntamenti:

30 Aprile 2024MUSICA

I musicisti saranno i primi ad essere chiamati sul palco con la loro esibizione il 30 aprile durante un concerto aperto al pubblico

Maggio 2024SALONE OFF – SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO – SCRITTURA

I giovani scrittori presenteranno i loro lavori all’interno del Salone Off del Salone Internazionale del Libro, guidati da un moderatore d’eccezione in dialogo con Guido e Pietro Gobino.

Novembre 2024 – TORINO ART WEEK – ARTI VISIVE

Durante la Torino Art Week di novembre sarà allestita una mostra con le opere dei tre artisti in gara e avrà luogo l’evento finale di premiazione dei vincitori per ognuna delle tre categorie Musica, Scrittura e Arti Visive.

Last but not least presto nelle Botteghe sarà disponibile la nuova tavoletta dedicata al 60° anniversario, divisa in tre parti che compongono il logo offrendo un’esperienza del tutto unica con tre ricette inedite: “GUIDO”, un morbido Fondente con gruè di cacao racchiuso in un guscio di Cioccolato Extra Bitter Blend 63%, la “G” centrale al Cioccolato Fondente 83%, realizzato con pregiato cacao Criollo del Guatemala, e “OBINO”, un guscio di Cioccolato al Latte finissimo racchiude un morbido ripieno alla Nocciola aromatizzato al caffè.

Tutti le informazioni e gli aggiornamenti sono pubblicati su guidogobino.com/news

La Cioccolateria Artigiana Guido Gobino si caratterizza dalla costante aspirazione e tendenza alla realizzazione di un cioccolato di eccellenza, prodotto nel rispetto della tradizione torinese con uno sguardo rivolto al futuro. La pregiata qualità del suo cioccolato nasce dal connubio di creatività, gusto e passione. La sua è una storia lunga sessant’anni e contraddistinta da un’attenta selezione delle materie prime, da una lavorazione all’avanguardia, da una sperimentazione ininterrotta con il fine di raggiungere una qualità assoluta. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è distribuito in 52 Paesi, dal Giappone agli Emirati Arabi Uniti, dagli USA alla Francia, dalla Cina all’Australia. Dal 2021 Guido Gobino è affiancato dal figlio Pietro che ha portato un nuovo spirito innovativo e, oltre a rimarcare la sensibilità verso le tematiche ambientali, ha contribuito alla pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità, quale strumento per testimoniare l’impegno dell’azienda nella divulgazione di una strategia d’impresa responsabile. Nell’autunno del 2020, in occasione del 25° anniversario del Tourinot®, viene presentato “5 grammi di felicità”, il libro scritto da Giuseppe Culicchia ed edito da Slow Food Editore che racconta la storia del celebre Tourinot, il Giandujotto di Torino. Nel gennaio 2019 l’azienda sigla un accordo di licenza pluriennale con Armani/Dolci per la produzione e la distribuzione in tutto il mondo della linea Armani/Dolci by Guido Gobino. guidogobino.com

Alla scoperta del Vermouth in fiera a Torino

Il 24 e 25 febbraio al Museo Nazionale del Risorgimento

A Torino apre la prima fiera dedicata al Vermouth per esaltare un vino aromatizzato  un po’ demodé nato nella capitale sabauda che sta riprendendo quota.
Si tratta di una kermesse di due giorni ideata nell’ambito del progetto dedicato alla mixology di MT Magazine – in collaborazione con l’associazione di promozione sociale no profit Eat Bin e l’agenzia di organizzazione eventi To Be con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino. L’obiettivo :Fare cultura del vermouth. “Torino è la storia del vermouth e meritava, da tempo, un luogo in cui potersi esprimere a 360°, davanti ai torinesi e agli appassionati del tema” dichiara il direttore creativo del Salone del Vermouth Laura Carello. “Spero, vivamente, che questo Salone possa diventare uno degli appuntamenti della miscelazione italiana a cui non mancare”.

Gabriella Daghero

“L’ora del vermouth a Torino” con il Salone del Vermouth il 24 e 25 febbraio al Museo del Risorgimento

E l’Extra Vermouth presso i locali aderenti

 

Il 24 e 25 febbraio prossimi, al Museo del Risorgimento, Torino ospiterà il Salone del Vermouth 2024, prima edizione di una manifestazione interamente dedicata al famoso vino aromatizzato, nato proprio nella capitale sabauda nel lontano 1786. L’evento vuole essere un omaggio al territorio piemontese tra storia e innovazione, e si svolgerà all’interno di palazzo Carignano, uno dei luoghi simbolo della città che, da un lato, si affaccia sulla centrale piazza Carlo Alberto e, dall’altro, su piazza Carignano, ospitando il Museo Nazionale del Risorgimento italiano.

L’obiettivo del Salone è quello di fare cultura intorno a questa eccellenza italiana. Proprio per questo il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a laboratori interattivi di miscelazione e degustazione, in cui potrà toccare con mano le mille sfumature di questo prodotto; potrà prendere parte agli appuntamenti con i produttori, ad approfondimenti sulla storia del vermouth e sulla nascita del rito dell’aperitivo, sull’uso del vermouth in miscelazione e l’abbinamento con il cibo.

Agli espositori sarà affidato il compito di raccontare, all’interno di una location storica come quella del Museo Nazionale del Risorgimento italiano, un prodotto apprezzato ovunque, in Italia e all’estero, e di cui vi è ancora molto da scoprire. I migliori produttori del territorio, e non solo, esporranno al Salone del Vermouth tutte le possibili interpretazioni del vino aromatizzato, dai classici rosso, dry e bianco fino alle versioni esotiche prodotte con erbe, spezie, fiori, cortecce e semi non comuni in Italia.

Sabato 24 febbraio, dalle 14 alle 22, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, 21 produttori presenteranno il vermouth in purezza e in miscelazione. Si terranno incontri con esperti, laboratori interattivi di miscelazione e degustazione, approfondimenti sull’aperitivo e sull’utilizzo in cucina della bevanda.

Lo stesso si ripeterà domenica 25 febbraio, dalle ore 12 alle 22.

Bisogna citare la presenza di Extra Vermouth, una sorta di Salone del Vermouth “Off”, in cui alcuni locali aderenti all’iniziativa prevedono l’utilizzo esclusivo del vermouth di Torino, di cui proporranno tre marche diverse e cinque differenti tipologie, tra extra dry, dry, bianco, ambrato, rosso. Il vermouth viene servito freddo, con o senza ghiaccio, con scorze di limone o arancia non trattati e biologici. Si può decidere di degustare tre vermouth di Torino in purezza, oppure abbinarne uno in purezza a un cocktail. Al fianco del vermouth si collocano una scelta di prodotti tipici del territorio e della cucina piemontese, tra formaggi, salumi, acciughe al verde, tomini, vitello tonnato e insalata russa.

È gradita la prenotazione presso i locali aderenti all’iniziativa.

promozione@turismotorino.org, nel caso si sia un gruppo, un tour operator, un’agenzia viaggi o un CRAL.

 

Mara Martellotta

Quando l’arte bianca incontra l’eccellenza

Scopri – To     Alla scoperta di Torino

Nel 1981 dalla maestria di Gerolamo Fontana nasce la storica pasticceria DAF alle porte di Torino. Da Gerolamo Fontana la tradizione pasticcera passò nelle mani dei figli Maurizio e Antonio che a loro volta la trasmisero ai loro figli Alessandro, Fabio e Luca. La maestria, l’arte pasticcera e la passione crebbero negli anni e la pasticceria Daf si è ampliata sempre più, dal piccolo locale di Gerolamo Fontana si è arrivati fino ad oggi con cinque differenti locali.
I punti vendita DAF a Torino
La sede ed il laboratorio sono a Trofarello, qui vengono prodotti i pasticcini e le torte e alcuni prodotti che vengono poi portati nei punti vendita di Nichelino, Torino e Rivalta dove vengono poi rifiniti da maestri pasticceri.
La sede di Trofarello ha un ambiente shabby-chic ed è molto ampia adatta anche per poter organizzare eventi e feste.
A Torino, in via Barabaroux vi è Daf Elite, una boutique di dolci, con comode poltrone rosa antico, tappeti, pareti dorate e grandi spazi che rendono l’ambiente molto raffinato. All’interno troviamo le prelibatezze tutte minions, Daf Elitè si differenzia dagli altri locali, non solo per i pasticcini in versione mini, ma anche per la scelta del prodotto, troviamo infatti dolci differenti rispetto alle altre pasticcerie del gruppo, con un gusto più ricercato e innovativo molto apprezzato dalla clientela. Ad accompagnare le paste tantissimi tipi di tè e bevande differenti come l’infuso “Sogno D’Amore” con uvetta, rosa canina, karkadè, sambuco, arancio, scorza di mela e albicocca. Tra la pasticceria troviamo numerosi tipi di croissant anche in versione mini, crostatine, saccottini, sfoglie di mela, praline, strudel ed un’ampia proposta di pasticceria secca e fresca. Una nota di merito va alle monoporzioni Deluxe come la “Tre Cioccolati” con una morbida base di pan di Spagna al cioccolato, tre tipi differenti di mousse, cioccolato bianco, al latte e fondente. La “Tropicale” con un crumble al bacio di dama, mandorle, cioccolato bianco e un cuore al frutto della passione ricoperto da una mousse al cocco e tantissime altre come la “Rocher”, la “Langarola”, la “Gianduiotto”, il tutto studiato e realizzato per accontentare anche i palati più difficili.
Per coloro che amano il salato ci sono i tramezzini freschi con mortadella e pistacchi, quelli salmone e avocado, poi tonno e carciofini e il vegetariano con un’ampia varietà di verdure di stagione. La loro carta prevede anche la degustazione ovvero panini in versione classica o mignons per poterne provare tanti diversi per una migliore scelta futura.
La passione per l’arte bianca trasmessa tra le generazioni Fontana funziona davvero…
Alessandro Fontana, uno dei tre fratelli dedicato alla gestione di Daf, ci racconta che fin da bambino ha sempre amato molto i pasticcini e appena poteva, andava nel laboratorio del nonno per assaggiarli. Ognuno dei tre fratelli Fontana si occupa di un’area aziendale specifica, chi del laboratorio, chi del marketing e chi della comunicazione, tutti e tre spinti dalla stessa grande forza motivazionale, l’idea di voler trasmettere l’artigianalità ai loro clienti; infatti una delle loro più grandi soddisfazioni è proprio vedere il cliente contento, che nel tempo ritorna e proprio per questo organizzano anche dolci personalizzati su ordinazione specifica in base alle richieste del cliente adatti a compleanni, feste e per tutte le occasioni speciali. San Valentino ad esempio è una delle feste alla quale la pasticceria Daf  tiene particolarmente e prepara ogni anno torte e pasticcini a cuore non solo belle esteticamente, ma decisamente uniche e apprezzate per la gran bontà.
Altissimi sono poi gli standard anche per le materie prime utilizzate per i gelati artigianali Daf serviti nelle pasticcerie di Nichelino e di Torino.
Genuinità e passione sono quindi le grandi basi su cui si fonda la famiglia Daf che ha da poco aperto un altro punto vendita a Rivalta. 
Di generazione in generazione le ricette base di Gerolamo Fontana sono state tramandate fino ad oggi, perché la classicità resta sempre vincente, proprio per questo il dolce preferito di Alessandro Fontana è la crostata con crema e fragole tipica della loro pasticceria. La crostata oltre ad essere molto profumata, è croccante al punto giusto con equilibrio perfetto di burro e farina, la crema poi, realizzata con i tuorli freschi, ricorda l’infanzia e le fragole dolci appena colte creando così un accordo perfetto per un dolce speciale.
Alessandro ci racconta che molti sono comunque i pasticcini e le praline rivisitate e rinnovate con il tempo perché è giusto mantenere la tradizione ma bisogna sempre stupire il proprio pubblico mantenendosi al passo con i tempi.
In futuro il loro obiettivo è quello di aprire altri punti vendita riuscendo sempre a mantenere alta la qualità e la professionalità. I loro dipendenti sono oltre novanta ma sono spesso alla ricerca di nuove figure specifiche da inserire in azienda.
In un mondo che corre sempre più  velocemente verso il futuro dimenticando il passato trovare realtà che diventano delle eccellenze riconosciute mantenendo e rivalutando le tradizioni è davvero difficile ma Daf è decisamente una di quelle del territorio torinese.
Noemi Gariano

Il “vino del ghiaccio” e le antiche origini della sua produzione valsusina

 

E’ storia antica, è poesia. Grappoli ghiacciati, neve, luce del chiarore della luna. Nasce così il “vino del ghiaccio” valsusino. La viticoltura, nell’alta Val di Susa ha origini remotissime sui ripidi versanti lungo il cammino della Dora Riparia che percorre la valle, e questo quando ancora nell’astigiano non si parlava di coltura delle viti essendo quelle terre ancora acquitrinose. Secoli e secoli fà, sono state le comunità monastiche che assistevano i pellegrini, furono le locande sorte per alloggiare e sfamare i viaggiatori a dare impulso alla produzione e allo smercio del vino, quando i viandanti percorrevano la via franchigena verso la Francia e viceversa. Il vino del ghiaccio, prodotto anche in altre parti del mondo, tra cui il Canada, è particolare per molti aspetti che lo differenzia sostanzialmente dagli altri vini. Le uve si lasciano sui tralci fino all’inverno inoltrato e la vendemmia avviene a temperature di – 8 gradi circa e nelle ore notturne, di solito al chiarore della luna o all’alba e assolutamente a mano. Le uve raccolte vengono poi subito pigiate ancora ghiacciate ed il mosto ottenuto si pone a riposare sino all’autunno successivo. Di un colore tra il rosato ed il dorato, l’azione del freddo gioca un ruolo importante in quanto libera al massimo tutto il suo tenore zuccherino. Infatti gli acini rimasti al sole, al freddo, al disgelo, sono intensamente ricchi di profumi. Spesso si vedono le viti avvolte da reti per ripararle dagli uccelli che potrebbero danneggiarne gli acini.

Questo vino si accompagna ai dessert ma anche ai formaggi mediamente erborinati e serviti con la marmellata di mirtilli o di altri frutti di montagna. E’ sicuramente un vino ” da meditazione” figlio del freddo e dell’inverno ma anche della passione e della cura di chi lo produce, partendo dalle locali uve Avanà. Chiomonte ne è la culla a beneficio di tutta la valle. Lunga vita al prezioso vino del ghiaccio valsusino nonostante le temperature poco invernali di questa stagione e lunga vita agli agricoltori, ai produttori, a quanti lavorano ed amano questa antica terra valsusina, ricca di storia, di bellezza e di produzioni uniche, tramandate nei secoli.

Patrizia Foresto

Biraghi anticipa la primavera: torna in Piazza San Carlo il Gelato di Latte

Dopo aver raddoppiato le vendite nel 2023, il Gelato di Latte Biraghi anticipa di un mese il suo ritorno a Torino, su grande richiesta di torinesi e turisti

 

Torino, 1° febbraio 2024 – Per le sue caratteristiche, il gelato viene tipicamente associato all’estate e ai mesi caldi, ma l’inverno mite e le belle giornate stanno portando torinesi e turisti sempre più alla ricerca di questo prodotto adatto a tutte le stagioni. Per questo motivo, da venerdì 2 febbraio il Gelato di Latte del Negozio Biraghi di Piazza San Carlo torna a disposizione dei clienti, con più di un mese di anticipo rispetto allo scorso anno.

 

Nel 2023 il Gelato di Latte ha battuto ogni precedente record e raddoppiato le vendite di coni e coppette presso il negozio di Piazza San Carlo. La storia di questo prodotto ha inizio negli anni Cinquanta allo Spaccio Freschi dell’azienda, situato a Cavallermaggiore, meta di gite domenicali e tappa obbligata per i torinesi in viaggio verso il mare. Si tratta di un prodotto artigianale costituito da soli tre ingredienti – latte, panna e zucchero – e realizzato ogni ora con il latte fresco proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, senza emulsionanti, aromi né stabilizzanti.

 

In occasione della riapertura, dal 2 all’11 febbraio sarà possibile gustare il prodotto nel negozio di Piazza San Carlo al 50% di sconto, quindi cono e coppa al costo di 1 euro.

 

«Siamo lieti di tornare a offrire il nostro Gelato di Latte in Piazza San Carlo, e di farlo in anticipo per accontentare le numerose richieste ricevute dai nostri clienti» dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Nel 2023 abbiamo superato le nostre più rosee aspettative e non vediamo l’ora di poter fare ancora meglio nel corso del 2024».

Piano 35 riapre le porte del gusto

 

IL 2 FEBBRAIO

 

Sospeso a 150 metri sulla città di Torino, nel grattacielo di Intesa Sanpaolo progettato da Renzo Piano, e circondato da una serra bioclimatica sorge il Ristorante Piano35: un posto unico, pensato per evadere dalla città, dove assaporare una cucina stellare.

Una stella Michelin ottenuta e confermata per il quinto anno di seguito grazie ad una sinergia di personalità: l’esperienza dello chef Marco Sacco insieme a Christian Balzo, chef resident, e a Denis Zanghirella, direttore della struttura.

Piano35 si trova all’interno della serra bioclimatica dell’edificio, un ambiente unico in quanto giardino d’alta quota che si sviluppa dal 35° al 37° piano.

 

Inserito tra le cucine più creative di Torino, Piano35 è un esempio virtuoso di sostenibilità e legame con la natura, il grattacielo che lo ospita è unico per innovazione architettonica, materiali e tecnologie d’avanguardia: dotato di riscaldamento geotermico, autoregolazione dell’illuminazione interna in base alla luce naturale, facciate a “doppia pelle”:

Ecco tre proposte di menù firmate dallo chef piemontese doc Christian Balzo:

  • “In Piemonte”, un omaggio

    alla grande tradizione culinaria sabauda

  • “Giro d’Italia”, in cui a farla da padrona è la materia prima del Bel Paese
  • “Piccolo Lago a Torino”, che propone alcuni dei piatti più iconici di Marco Sacco, chef bistellato di Verbania e patron

    di Piano35.

Ogni menu può essere assaporato nella versione light o in quella completa, a seconda che si scelgano quattro o sette portate.

A pranzo il servizio bistrot si fa più easy.
Al 37° piano, il Lounge Bar, seguito da Simone Sacco, figlio di Marco Sacco, rinnova l’aperitivo torinese con proposte fantasiose e una vista mozzafiato.

Tonno di coniglio, tradizione monferrina

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Una ricetta della cultura contadina, tipica del Monferrato.

Una ricetta antica dal sapore delicato ed aromatico riproposta oggi anche nei ristoranti piu’ raffinati. Si chiama cosi’ perche’ la carne del coniglio, dopo la cottura, sara’ conservata sotto’olio a macerare con aglio ed aromi e diventera’ tenera e saporita proprio come… il tonno.

 

Ingredienti

 

1 kg. di coniglio intero

1 carota

1 cipolla

1 costa di sedano

6 spicchi di aglio

2 chiodi di garofano

2 bacche di ginepro

1 mazzetto di salvia

4 foglie di alloro

1 rametto di rosmarino

1ciuffo di prezzemolo

Olio evo

Sale, pepe q.b.

 

Lavare bene il coniglio in acqua e aceto. Tagliare a pezzi la carota, il sedano e la cipolla, metterli in una pentola con due litri di acqua, unire tutti gli aromi (tranne la salvia e  l’aglio), il pepe, il sale, portare a bollore, aggiungere il coniglio e cuocere per circa 90 minuti. A cottura ultimata, lasciar raffreddare e spolpare la carne a pezzi non troppo piccoli. Pelare gli spicchi di aglio, lavare e asciugare la salvia. Prendere un contenitore, preferibilmente in vetro, versare dell’olio sul fondo, fare uno strato di coniglio con foglie di salvia e aglio, aggiungere altro olio e proseguire con gli strati sino ad esaurimento degli ingredienti, coprire il tutto con altro olio. Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore. Servire a temperatura ambiente decorando a piacere.

Paperita Patty