











Informazione promozionale
Dicembre porta il meglio della natura
È il mese degli agrumi profumati, delle pere succose, dei kiwi pieni di energia e delle verdure che scaldano le giornate fredde: broccoli, cavolfiori, cavolo nero, spinaci.
Un pieno di vitamine e gusto per affrontare l’inverno al meglio. 🥦🍊
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Eccovi un primo piatto ricco di sapore, sfizioso ed invitante, perfetto per ogni occasione.
Ingredienti :
380gr. di penne integrali
400gr. di zucchine
80gr. di grana grattugiato
120gr. di dadini di Speck
1/2 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di prezzemolo grattugiato
3 foglie di basilico
Olio evo, sale, pepe.
Dorare i dadini di Speck in padella, tenere da parte.
Lavare e tagliare a metà le zucchine, scavare un poco la polpa e lessare al dente in acqua salata. Raffreddare e conservare l’acqua di cottura nella quale cuocerete poi la pasta.
Frullare grossolanamente le zucchine con olio, aglio, prezzemolo, basilico, grana, sale e pepe. Cuocere la pasta, unire lo speck alla crema di zucchine e servire subito. Se risultasse poco cremosa, aggiungere un mestolino d’acqua di cottura.
Buon appetito.
Paperitapatty
Un piatto facile, veloce e gustoso da abbinare alla carne o al pesce o come insolito antipasto. Melanzane grigliate e successivamente condite con una salsina profumata e stuzzicante.
Ingredienti
3 Melanzane
1 Spicchio d’aglio
1 Peperoncino
2 cucchiai di capperi
5 Pomodorini secchi
Prezzemolo, origano, sale, olio evo q.b.
8 foglioline di menta
1 Limone
Lavare e asciugare le melanzane. Tagliarle a fette non troppo sottili e grigliarle pochi minuti per parte. Preparare la salsina, tritare il prezzemolo con la menta, l’aglio, i capperi, l’origano, il sale, l’olio ed il succo del limone. Tagliare a listarelle sottili i pomodori secchi ed unire alla salsa. Spennellare le melanzane con la salsa e disporle a strati sul piatto di portata. Lasciare riposare in frigo 12 ore.
Servire a temperatura ambiente.
Paperita Patty
Una preparazione dedicata ad un momento di festa che soddisfera’ anche i palati piu’ raffinati
Eccovi una proposta deliziosa a base di pesce per un antipasto originale e d’effetto. Una ricetta delicata, un’armonia di sapori resi ancora piu’ invitanti dalla presentazione in conchiglie di capesante, una preparazione dedicata ad un momento di festa che soddisfera’ anche i palati piu’ raffinati.
Ingredienti per 8 persone:
300gr. di filetto di nasello
300gr. di salmone fresco
10 code di gaberoni
250gr. di besciamella
100gr. di parmigiano grattugiato
100gr. di emmenthal
Sale, pepe, prezzemolo q.b.
Cuocere a vapore il nasello, il salmone e le code di gambero, lasciar raffreddare. In una ciotola sminuzzare il pesce, salare, pepare, aggiungere tre cucchiai di parmigiano, l’emmental tagliato a cubetti, il prezzemolo tritato e la besciamella. Mescolare con cura, riempire con il composto ottenuto i gusci delle capesante, cospargere di parmigiano e infornare a 200 gradi per 10 minuti poi lasciar gratinare sotto il grill sino a completa doratura. Servire la conchiglia calda su un letto di insalatina.
Paperita Patty
Venerdì 28 novembre “Una Mole di Panettoni” torna a Torino per celebrare l’eccellenza artigianale dal Nord al Sud della Penisola e decretare i vincitori nell’arte dei grandi lievitati, durante una dolcissima tre giorni che durerà fino al 30 novembre. Il taglio del nastro della 14ª edizione della kermesse avrà luogo alle ore 13.45, presso l’hotel Principi di Piemonte, alla presenza dell’assessore al Commercio del Comune di Torino, Paolo Chiavarino, della Presidente di ASCOM e Vicepresidente della Camera di Commercio, Maria Luisa Coppa, del direttore dell’hotel, Leonardo Serranti, e di Marcella Gaspardone, di Turismo Torino. A seguire, alle ore 14, la manifestazione aprirà al pubblico per proclamare alle ore 15 i Maestri Lievitisti vincitori di questa edizione.
Lo storico concorso enogastronomico nazionale quest’anno consacra una nuova tendenza, inserendo il panettone al cioccolato come nuova categoria in gara, accanto a quelle tradizionali del panettone scuola piemontese, basso con la glassa, panettone scuola milanese, alto e senza glassa, e panettone creativo. Altra novità assoluta l’esposizione del dolce di Natale di Hermana Vegan, un grande lievitato senza uova e burro o altri prodotti di origine animale, adatto anche a chi è intollerante al lattosio. Dalla Campania al Piemonte, dalla Liguria alla Sicilia, sono trenta i Maestri Lievitisti che gareggeranno a una della manifestazioni più importanti d’Italia sull’iconico dolce natalizio. Presieduta dal Maestro Pasticcere Mauro Morandin, la giuria assegnerà ai panettoni, resi anonimi in degustazione, un punteggio da uno a dieci, in base a vari parametri.
“L’arte pasticcera regionale comincia a disegnare una nuova geografia. A ‘Una Mole di…’ tutti potranno compiere un viaggio gourmet attraverso l’Italia del panettone, scoprire I segreti dei pasticceri, degustando e appagando i sensi, e conoscendo da vicino il nostro ricco patrimonio agroalimentare – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano, di Dettagli Eventi – il panettone di eccellenza artigiana ha visto una notevole espansione negli ultimi anni, attirando l’attenzione di tanti, soprattutto delle nuove generazioni. La sfida è conquistare soprattutto i giovani con l’estetica e l’alta qualità della creazione”.
Una Mole di Panettoni 2025 – Hotel Principi di Piemonte 28 – 30 novembre – via Piero Gobetti 15, Torino
Acquisto online consigliato e prioritario tramite il quale sarà possibile prenotare la fascia oraria d’accesso.
Mara Martellotta



Caffarel celebra un traguardo speciale: i 160 anni del suo iconico gianduia 1865, simbolo dell’eccellenza piemontese e della tradizione cioccolatiera torinese. Per l’occasione dedica alla Città di Torino un’installazione sensoriale immersiva ispirata alla forma del gianduiotto. L’experience, aperta al pubblico il 29 e 30 novembre, in via Lagrange angolo via Soleri, accompagna i visitatori in un percorso multisensoriale attraverso aroma, storia e suggestioni visive legate a questo grande classico. Durante l’evento sarà possibile scoprire le tre anime del gianduia 1865: classico, fondente e intenso. All’interno di una struttura che riproduce la forma del cioccolatino, il pubblico potrà vivere un percorso esperienziale attraverso 5 corner dedicati ai sensi: olfatto, udito, gusto, tatto e vista. Per scoprire da vicino la storia, le emozioni e la maestria racchiusi in un simbolo dorato intramontabile. Nel corner dedicato all’olfatto, i profumi caldi e avvolgenti di nocciola guidano alla riscoperta dell’essenza autentica della ricetta originale. L’udito accompagna i visitatori in un racconto immersivo dedicato alla storia del gianduiotto e al suo processo creativo e produttivo, offrendo uno sguardo unjco dietro le quinte della sua lavorazione. Nel corner gusto, il gianduiotto Caffarel si rivela nella sua perfezione. I visitatori potranno gustare deliziose nocciole tostate, mentre al centro dello spazio sarà allestita un’isola dedicata alla degustazione del gianduiotto classico. La sezione dedicata al tatto permette di esplorare texture e materiali evocativi, mentre in quella dedicata alla vista vi sarà una selezione e di immagini d’archivio e storiche che hanno segnato generazioni, esaltando l’incontro tra passato e contemporaneità.
“Il gianduiotto è molto più di un cioccolatino, rappresenta un patrimonio culturale e affettivo che unisce generazioni – commenta Valeria Ungaro, Global Brand Director di Caffarel – con questa installazione abbiamo voluto rendere omaggio a Torino, la città in cui tutto è iniziato,e che da sempre ispira la nostra creatività. Celebrare i 160 anni del gianduiotto significa rinnovare un legame profondo con persone e tradizioni, guardando al futuro con la passio e elo spirito della tradizione che contraddistingue Caffarel da quasi due secoli”.
Dalla sua nascita, nel 1826, Caffarel rappresenta l’eccellenza del cioccolato piemontese nel mondo. Il gianduiotto è un’icona di gusto e raffinatezza che da 160 anni racchiude in sé artigianalità, qualità e piacere, rinnovando il legame con la sua città e con tutti coloro che da sempre ne custodiscono la magia.
Mara Martellotta
Un evento interamente dedicato agli amanti del vino, agli estimatori di birre artigianali, ai curiosi del mondo dei distillati ma anche chi vuole scoprire nuovi prodotti Alcool Free. Il Torino Drink Market, in programma domenica 30 novembre all’AC Hotel by Marriott Torino, è il luogo d’incontro tra produttori selezionati e pubblico, dove poter assaggiare, scoprire e acquistare direttamente una selezione di eccellenze italiane e internazionali del bere di qualità.
Ideato da Spiriti in Cantina, Torino Drink Market assume anche i toni del Natale: un’occasione perfetta per scegliere un regalo diverso, fatto di sapori autentici e storie da raccontare, e scoprire le bottiglie giuste per i brindisi delle Feste.
Trenta produttori, tra vignaioli, birrai, distillatori e artigiani del bere, presenteranno le loro referenze in assaggio, offrendo al pubblico la possibilità di degustare, dialogare e acquistare direttamente.
Dai vitigni autoctoni riscoperti ai distillati con botaniche locali, fino ai birrifici storici e alle nuove realtà nate da una passione: ogni prodotto racconta una storia autentica, da vivere e portare a casa.
Ogni produttore sarà presente in prima persona per raccontare la propria visione del gusto con un’attenzione alla qualità, alla sostenibilità e alle radici territoriali.
Ci saranno i vignaioli delle Langhe, come Cecilia Monte, Stefano Gagliasso, Beatrice Cortese e Baudana Flavio, che interpretano la classicità del Nebbiolo e della Barbera con la finezza delle piccole produzioni; le realtà storiche del Monferrato come Cascina Gilli, Poggio Ridente e Roggero Vini, insieme alla solidità della cantina sociale Barbera dei Sei Castelli e giovani realtà familiari di Tenuta Ca da Vite e Tenuta San Bernardo. A rappresentare la realtà del Canavese con diverse sfumature di Erbaluce Tenuta Roletto e L’erm; mentre La Stellata ci farà scoprire la sua interpretazione del Timorasso dei Colli Tortonesi.
Presenti anche due produttori fuori regione, l’Azienda Agricola Lorenzo Ramò di Pornasso (Liguria) e Cantine Caccamo di Taurianova (Calabria).
L’orizzonte si allarga con Galantéa e Lusitania Vini, che portano in degustazione etichette di ricerca da Francia, Spagna e Portogallo, e con George – Tre Qvevri, ambasciatore torinese dei vini georgiani in anfora.
Un’attenzione speciale è dedicata alle donne del vino e dell’artigianato che uniscono territorio, inclusione e creatività. Gringhigna (la vigna Queer), Tenuta La Pergola, Beatrice Cortese, Cecilia Monte, La Stellara e L’erm sono le protagoniste di una viticoltura che unisce radici e innovazione, sensibilità e visione contemporanea.
Accanto ai vignaioli, una selezione di produttori indipendenti del gusto: il birrificio campano Akudunniad, la storica insegna Metzger1848, i giovani birrai di Pratorosso, i distillati artigianali di Distillerie Bosso e CandeGIN, dal packaging che non passa inosservato, fino a Mintriga, liquore piemontese alla menta di Pancalieri e agli spirits di Divinity Lab.
Spazio anche alle nuove culture del bere fermentato, con Melly’s Kombucha e TibiLab, e alle erbe officinali di Yacamo, laboratorio di tisane e miscele botaniche.
A completare il percorso, i dolci d’autore della Pasticceria Capello e le proposte gourmet di Eredi Borgnino, perfette per chi ama regalare esperienze di gusto.
Durante la giornata, il pubblico potrà partecipare a masterclass, degustazioni guidate, talk ed experience, per approfondire le diverse identità dei territori e imparare a scegliere in modo consapevole.
Il Torino Drink Market è una giornata per curiosi, appassionati e sognatori del gusto: un luogo dove ogni calice racconta un pezzo d’Italia e ogni bottiglia può diventare un regalo capace di emozionare.
AC Hotel by Marriott Torino – Via Bisalta, 11 Torino
Telefono: 011 6395091
Mara Martellotta
Dal 28 novembre al primo dicembre prossimi un calendario di appuntamenti per celebrare i sessanta anni di AIS Piemonte, l’associazione Italiana Sommelier, punto di riferimento nazionale per la migliore cultura del vino.
Era il 1965 quando a Milano nasceva L’AIS, diventata nel tempo la più numerosa e storica associazione di professionisti del vino. Tra le sedi più attive e dinamiche di questa realtà vi è da sempre la delegazione piemontese, che, proprio in virtù di questa lunga storia, ha deciso di organizzare quattro giorni di celebrazioni, dal 28 novembre al primo dicembre, con un programma che unirà approfondimenti culturali a banchi d’assaggio, momenti di convivialità a degustazioni.
Si tratta di un modo per raccontare il migliore mondo del vino nella maniera in cui AIS ha sempre fatto, con i suoi corsi e le sue iniziative, riconoscendogli il ruolo centrale che ha nella cultura e nella tradizione del nostro Paese.
I festeggiamenti della sede piemontese per i 60 anni dell’Associazione Italiana Sommelier si apriranno venerdì 28 novembre prossimo con un convegno speciale nella sede di AIS Piemonte di via Modena 23 dalle 10.30 a ingresso libero. Il convegno vedrà alternarsi nel racconto della cultura enologica autorevoli rappresentanti del vino quale patrimonio culturale, economico e identitario del nostro Paese. Il titolo del convegno è “Il racconto del vino” e ha la volontà di costruire a 360 gradi una riflessione sul mondo del vino contemporaneo, facendo intervenire esperti quali Bruno Ceretto, delle Aziende Vitivinicole Ceretto, Michele Antonio Fino, professore di Fondamenti del Diritto Europeo dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Mauro Agnoletti, della cattedra Unesco dei “Paesaggi del patrimonio agricolo” presso l’Istituto Universitario di Studi Superiori dell’Università di Firenze, Carmine Garzia, professore di Strategia e Imprenditorialità alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana e professore associato di Economia Aziendale all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Barbara Sgarzi, giornalista, Livio Proietti, presidente dell’Ismea , Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.
In un’ora di convegno la volontà è quella di trattare i principali argomenti di attualità, interpellando alcuni dei più noti esperti sul tema de “Il valore del paesaggio nell’identità e nel racconto del vino del futuro” (Mauro Agnoletti), sulla situazione attuale del mercato del vino ( Carmine Garzia), sul rapporto della Generazione Z con il vino ( Barbara Sgarzi), sui numeri del vino piemontese tra sfide e prospettive ( Livio Proietti) e i sessanta anni del vino in Piemonte con Bruno Ceretto.
Il convegno sarà concluso dalla lectio magistralis di monsignor Dario Olivero, vescovo di Pinerolo, membro del Dicastero per il dialogo interreligioso del Vaticano e presidente della Commissione CEI per l’ecumenismo e il dialogo.
A seguire, nel corso della stessa giornata, vi saranno momenti di formazione professionale e un viaggio memorabile tra i grandi vini piemontesi, con una degustazione di Barolo della storica cantina Borgogno, accompagnata da momenti musicali e da un piatto della tradizione piemontese preparato dallo chef Stefano Gallo (ingresso riservato ai soci 140 euro).
Sabato 29 novembre la giornata si aprirà alle 10.30, sempre nella sede di AIS Piemonte con “AIS 1965-2025. Radici, grappoli, identità e gloria”, un grande banco d’assaggio aperto a tutti dedicato ai vitigni del Piemonte, con oltre ottanta aziende partecipanti. La giornata darà la possibilità di degustare, nel format di un walk around tasting, numerosi vini provenienti da tutti i principali territori della regione, suddivisi per vitigni, raccontati e serviti dal Sommelier di tutte le delegazioni.
Come nelle migliori tradizioni, nella giornata della domenica, protagonista sarà il pranzo, un viaggio nel gusto pensato da quattro grandi interpreti piemontesi, che avranno il compito di reinterpretare i grandi classici della cucina , sessanta anni dopo. Giovanni Grasso de La Credenza, una stella Michelin, Stefano Gallo dell’omonima gastronomia, e il maestro cioccolatiere Guido Castagna saranno i protagonisti di questo appuntamento organizzato nelle cucine dell’AIS Piemonte e riservato agli associati.
Chiusura dei festeggiamenti lunedì 1 dicembre, con una giornata di formazione dedicata ai professionisti della ristorazione.
Mara Martellotta