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La 8a Sagra del Gorgonzola, eccellenza del territorio

Dal 23 aprile al 4 maggio, a Cavallermaggiore, main sponsor Biraghi SpA

 

Qualcuno, prendendo a prestito un titolo dalla filmografia di Julia Roberts, costruisce un nuovo “mangia balla ama” quale piacevole slogan per la 8a Sagra del Gorgonzola, anno di grazia 2025, in apertura a Cavallermaggiore il prossimo 23 aprile – in occasione della festività di San Giorgio, patrono della città, con chiusura il 4 maggio – e presentata nei giorni scorsi con successo presso lo store Biraghi in piazza San Carlo a Torino. Ancora una volta la Sagra, una tra le più partecipate della provincia, si arricchisce di un ricco programmi di appuntamenti che guardano agli spettacoli musicali, alle mostre fotografiche e pittoriche, agli intrattenimenti per bambini, alle fiere mercato con stand, agli espositori e ai promoter, non dimenticando quella che sarà una nutrita piazza dello street food dove gustare piatti dolci e salati, e chiaramente il gorgonzola a cui l’occasione è principalmente dedicata.

Biraghi SpA, storico marchio lattiero-caseario piemontese, raccoglie e lavora circa 465.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno, provenienti da circa 130 conferenti delle province di Cuneo Torino e Asti. La produzione di Gorgonzola DOP è di circa 180.000 forme all’ anno.

Fondata nel 1934 da Ferruccio e oggi portata avanti da Anna e Bruno e dall’affacciarsi delle più nuove generazioni, terzo produttore italiano di gorgonzola, oltre a essere main sponsor della manifestazione, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Cavallermaggiore, proporrà, per la prima volta in fiera, il nuovo pack “green” del Gorgonzola DOP Selezione Biraghi 200g, una confezione eco-friendly che unisce innovazione e sostenibilità e un prodotto che “rappresenta una tradizione che fa storia da diversi decenni e che, grazie all’ottimo rapporto del sistema produttivo agricolo locale, permette a Biraghi di portare sule tavole degli italiani un prodotto ideale per soddisfare ogni tipo di palato.” Se ancora ce ne fosse bisogno, provare per credere, dal momento che il prelibato prodotto sarà la gourmandise finale dei nove appuntamenti – pranzi e cene – che si succederanno per l’intero corso della Sagra (costo per gli adulti euro 33,00, menù bimbi euro 16,00).

Con Biraghi, la Pro Loco cittadina e l’Amministrazione comunale, guidata questa dal sindaco Davide Sannazzaro: “Quando racconto la Sagra a sindaci e amministratori di altre province o regioni faticano tutti a credere a quello che abbiamo costruito in questi anni: la manifestazione è sempre più una vetrina per la nostra città, un’occasione per un lavoro in comune per il raggiungimento di un obiettivo comune.” Con una giusta punta d’orgoglio afferma Samuel Lerda, presidente della Pro Loco: “Tutti gli appuntamenti e gli eventi in programma sono frutto di mesi di riunioni a tavolino e molto lavoro individuale da parte dei tanti volontari e membri del direttivo: l’augurio che mi faccio, però, è che possa ogni anno essere percepita sempre più come un evento collettivo della nostra città, capace di attrarre a sé nuovi volontari e volontarie per far capire a tutti gli ospiti quanto si sta bene a Cavallermaggiore!” Ne è nata un’eccellenza dell’enogastronomia piemontese, seguitissima, di pieno successo già nelle trascorse edizioni, prodotta da un impegno costante, da una compatta sinergia, da un continuativo lavoro di squadra che anno dopo anno ha fatto avvertire sempre più maggiori risultati. In un’ottica di collaborazione territoriale, non può non esserci la partecipazione dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, capitanato da Mariano Rabino, sempre pronto ad affiancarsi a questo che è un evento significativo e che s’inserisce a pieno titolo in un’offerta di alto livello nel panorama delle manifestazioni turistiche regionali e di valorizzazione dei prodotti gastronomici della nostra regione.”

Appuntamenti da non perdere, tra i tanti che si succederanno nelle giornate della Sagra, la mostra fotografico-paesaggistica di Giuliano Gariglio, architetto prestato alla fotografia, intesa come hobby “antistress”, ovvero il piacere di fissare momenti e luoghi, nelle ore più appartate, che in altri momenti della giornata, frettolosi, non hanno potuto attirare la giusta attenzione; ancora la mostra dedicata al cantautore Gianmaria Testa a cura di Alex Astegiano, le mostre di Tiziana Cravero e Sara Giuliani (fotografia e illustrazioni), a cui si uniranno le pitture di Ida Castronovo e Biagio Ventrella, una collezione di piccole immagini artistiche pubblicitarie d’epoca dovute alla passione di Giuseppe Mosca, nonché la mostra fotografica dal titolo “Storia di un partigiano d’eccellenza”, dedicata allo scrittore Nuto Revelli – a lui è intitolata la Biblioteca Civica dove la mostra è ospitata -, inaugurazione il 23 aprile alle 17 alla presenza del figlio Marco.

e. rb.

Nelle immagini, alcuni momenti della presentazione della Sagra presso lo store Biraghi in piazza San Carlo a Torino e di una passata edizione.

Paccheri al rustico ragù di coniglio

Il ragu’ di coniglio e’ un sugo rustico, gustoso e profumato perfetto per condire i paccheri. Un’idea fiziosa per riciclare in modo creativo gli avanzi di coniglio arrosto.

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Ingredienti

Avanzi di carne di coniglio arrosto

1 piccola cipolla

1 spicchio di aglio

1 carota

1 gambo di sedano

Polpa di pomodoro q.b.

Olio, sale q.b.

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Spolpare bene gli avanzi di coniglio, sminuzzare la carne con il coltello. In un tegame soffriggere con due cucchiai di olio la cipolla, l’aglio, la carota ed il sedano tritati,  unire la carne di coniglio con l’eventuale sugo avanzato e lasciar cuocere a fuoco basso. Aggiungere la polpa di pomodoro, aggiustare di sale e lasciar cuocere per trenta minuti. Cuocere i paccheri, scolarli al dente e farli insaporire bene nel ragu’ di coniglio. Servire cosparsi di abbondante parmigiano grattugiato.

Paperita Patty

Il Gianduiotto Croissant, la nuova golosa creazione del Pastry Chef Maicol Vitellozzi

Il Gianduiotto diventa croissant. L’iconico cioccolatino a forma di prisma, il simbolo più dolce ed apprezzato di Torino, il cui impasto unico ed inconfondibile a base di cacao e nocciola ha conquistato il palato di milioni di persone in giro per il mondo, ha ispirato il noto Pastry Chef Maicol Vitellozzi che, in omaggio alla città della Mole, ha realizzato un’originale e suggestiva creazione: il Gianduiotto Croissant.

Volevamo omaggiare Torino – spiega Vitellozzi -, la città che ci ospita da più di 10 anni e che ha saputo ispirarci con la sua cultura, la sua tradizione dolciaria e il celebre cioccolato gianduja, simbolo di eleganza e gusto raffinato, così è nato il Gianduiotto Croissant”.

Vitellozzi che con Francesca Corbo è titolare della bakery Maicol – Croissant Pane Pasticceria di via San Tommaso 27c, in centro Torino, non è nuovo a queste inedite e particolari creazioni. I suoi croissant atipici lo hanno reso famoso, in particolare i celebri Crubik a forma cubica e il Pianeta a forma sferica. “L’obiettivo – sottolineano i due Pastry Chef – è quello di proporre qualcosa di nuovo e di unico, che vada oltre la semplice soddisfazione del palato e che lasci un’impressione duratura”.

Con il Gianduiotto Croissant – proseguono Vitellozzi e Corbo – abbiamo dato al cioccolatino tipico torinese ciò che normalmente non ha, ossia una croccantezza esterna, conferita dalla finissima pasta del croissant, che esalta ed arricchisce il suo cuore morbido e goloso”.

Difficile resiste, quindi, all’abbraccio goloso tra il cuore morbido di gianduia – realizzato con la crema spalmabile prodotta nel laboratorio della pasticceria Maicol – e la pasta di croissant laminata con una tecnica crociata, che dona all’esterno una croccantezza irresistibile ed amplifica, al contempo, le sorprendenti sensazioni generate da questo speciale e imperdibile Gianduiotto Croissant.

di Alessandro Sartore

Che sapore i fusilli con verza e salsiccia!

Un modo alternativo per cucinare la verza. Un primo piatto rustico e gustoso realizzato con ingredienti semplici dal sapore insolito.

Ingredienti
250gr. di verza
350gr. di salsiccia
1 piccola robiola
1 spicchio di aglio
Mezzo bicchiere di vino bianco
Olio, sale e pepe q.b.

Lavare la verza e tagliarla a striscioline. Sgranare la salsiccia e schiacciarla con la forchetta.
In un largo tegame insaporire l’aglio nell’olio, unire la salsiccia e lasciare dorare. Unire la verza, sfumare con il vino bianco, salare, pepare e cuocere per 15 minuti.
Cuocere la pasta, scolare al dente e saltare in padella con la verza, unire la robiola a fiocchetti, mescolare e servire subito.

Paperita Patty

Un’edizione rinnovata di Stradegustando

Nel territorio di Marene il 4 maggio prossimo

 

Il 4 maggio prossimo si rinnoverà la passeggiata enogastronomica con tipicità locali, nota come “Stradegustando”, tipicità che vanno dalla carne bovina di razza piemontese al marenotto.

Stradegustando nasce nel 2015 per volontà della Pro Loco di Marene, allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale del territorio piemontese attraverso lo sviluppo della cultura popolare costituita dell’agricoltura, dell’allevamento, dai prodotti e piatti tipici e dalla riscoperta del territorio rurale. Le sinergie necessarie per la sua realizzazione sono costituite da persone che vivono il territorio e che, in diversi ambiti, decidono di sperimentare le proprie capacità, le collaborazioni e le relazioni con le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio, che hanno dato vita ad una rete di rapporti che ha permesso in queste edizioni di formare un team sinergico.

Stradegustando è un percorso enogastronomico di circa 8 km. che si sviluppa attraverso i territori rurali che circondano Marene ed è costituito da sette tappe degustative dalla colazione al dolce. Buona parte delle tappe sono ubicate in un contesto rurale di tipica cascina piemontese con la stalla, la casa padronale, il fienile e il cortile, l’aia piemontese.

Stradegustando presenta anche un aspetto green perché, oltre a svolgersi in un territorio rurale, prevede posti a sedere per degustare al meglio le pietanze, e il servizio è composto da posate in acciaio e piatti di ceramica, favorendo la riduzione di inquinamento e di rifiuti. Attenta allo spreco, preserva la natura. Questa edizione è caratterizzata dalla presenza di Ricicletta, un’ecocompattrice per il recupero del pet; si tratta di un progetto italiano piemontese di una macchina dotata di pressa azionata tramite pedali che compattano le bottiglie, ideata per momenti ludico- promozionali per avvicinare i cittadini alla raccolta selettiva della plastica.

Il ritrovo per i partecipanti di Stradegustando è in piazza Carignano a Marene. Alle 9, alla presenza delle autorità, vi sarà il taglio del nastro e l’avvio della IX edizione di Stradegustando, dalle 9.30 alle 13 la partenza da piazza Carignano e dalle 9.35 alle 20 lo svolgimento della manifestazione.

“Manifestazioni come Stradegustando – ha spiegato l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni – vanno nella stessa direzione del brand ‘Eccellenza Piemonte-Piemonte is’ che abbiamo presentato a Vinitaly e che accompagnerà le produzioni di qualità dell’agroalimentare piemontese. I prodotti che verranno serviti sono infatti tutti espressione del territorio di Marene e di qualità garantita. È importante che “Stradegustando” possa ottenere il riconoscimento come manifestazione di interesse regionale. Per la prima volta dopo 25 anni torneremo a finanziare le fiere legate alle produzioni tipiche del territorio, con le opportunità di sviluppo che ne possono derivare”.

 

Mara Martellotta

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
***
Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Derthona 2.0

Derthona 2.0 è l’evento imperdibile per tutti gli appassionati di vino e per i professionisti del settore!
Un weekend dedicato interamente al Derthona Timorasso, il grande bianco dei Colli Tortonesi,
con la possibilità di degustare le nuove annate direttamente dai produttori.
Derthona Due.Zero
Museo Orsi, Via Emilia, 446, Tortona (AL)
Sabato 29 marzo, ore 10:00 – 18:00
Domenica 30 marzo, ore 10:00 – 18:00
Lunedì 31 marzo, ore 11:00 – 16:00
 
Masterclass Domenica 30 Marzo alle 16.00
Il vitigno Timorasso e il vino Derthona
 
Alcune note tecniche :
Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca originario dei Colli Tortonesi, nel Piemonte sud-orientale. Il vino prodotto da queste uve è stato tradizionalmente conosciuto come “Colli Tortonesi Timorasso DOC”. Recentemente, per rafforzare il legame con il territorio, è stata introdotta la sottozona “Derthona”, l’antico nome di Tortona, che identifica i vini ottenuti da uve Timorasso coltivate in questa area specifica .
Il disciplinare di produzione per il “Colli Tortonesi Timorasso DOC” stabilisce che il vino deve essere composto da almeno il 95% di uve Timorasso, con la possibilità di utilizzare fino al 5% di altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Piemonte .
Per quanto riguarda la sottozona “Derthona“, il disciplinare prevede che il vino sia ottenuto esclusivamente da uve Timorasso prodotte nella zona delimitata. Inoltre, è obbligatoria l’indicazione dell’annata di produzione delle uve sull’etichetta .
Queste normative mirano a garantire la qualità e l’autenticità dei vini prodotti, sottolineando il forte legame tra il vitigno Timorasso e il territorio dei Colli Tortonesi.
Ecco i vini che mi hanno particolarmente colpito:

Vigneti Giacomo Boveri

Derthona Lacrime del bricco 2020 , 2018 , 2016
Vigne del 2006 a Montegioco (AL) , metri 300, versante sud ovest, terreno marna bianca, tappo vite.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 18 mesi con batonnage settimanale .
Progressione fantastica di complessità, sapidità e armonicità mantenuta nel tempo.
Grazie Giacomo per la bella chiacchierata.

Ricci

Derthona 2022 vino biologico
(no filtro no chiarifica) blend di vigne tra i 5/25 anni ,versante sud ovest , media di mt 370 ,
San Leto marna Tortoniana bianca e azzurra , Sarezzano argilla rossa con componenti calcare e terreno sciolto
10 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, no filtrazione e poi 32 mesi sulle fecce nobili
Derthona San Leto Riserva 2020
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 1986 (50%) e del 1992 (50%) mt320, marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud,
10 giorni sulle bucce poi tra i 12 e i 18 mesi in botti Gamba d’acacia da 700 lavorate a vapore
Vino bianco Il giallo di Costa 2022
100% Timorasso
(no filtro no chiarifica) blend di vigne del 2000(50%) e del 2015 (50%) marna Tortoniana bianca e azzurra ,versante sud/est
Cinque giorni all’aperto nelle cassette, poi 90 giorni sulle bucce e raspo con un acino perfetto
Vino bianco Io cammino da solo 2020
100% Timorasso
Vigne del 1956 (10%)
Vinificato in anfore interrate da 1000 litri , con uve acino perfetto e maturazione perfetta .
Vino bianco C.C.C. ( blend 2013 e 2015 )
“come un cane in chiesa”
100% Timorasso
0 gg sulle bucce , 8 anni botte usate d’acacia Gamba Scolma da 700 lavorate a vapore .
Derthona San Leto 2015
(no filtro no chiarifica)
8 anni botte usate d’acacia Gamba da 700 lavorate a vapore
Grazie Daniele per la bella chiacchierata .

I Carpini

Timorasso Riserva 2020 2017 2011
Vigna Brigitte a Pozzol groppo di 15 anni, metri 370, terreno Marne marine bianche con presenza di fossili , versante sud e sud-est, poi 36 mesi sulle fecce nobili in acciaio, 24 mesi bottiglia .
Grazie Carlo per la bella chiacchierata.

La Colombera

Derthona 2023
Blend Vigne del 1998 a Sarezzano , Vho e Cascina Marchetti , tra 200/250 mt, terreno Tortoniano, con componenti di argilla e calcare , solo tre ore sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Santacroce 2023
Vigna a Sarezzano in una cava di calce terreno bianco, vinificato per 6 mesi tonneaux (50%)e acciaio (50%)
Derthona Il Montino 2023
Vigna del 1997, vicino alla cantina, terreno argilloso e poi calcareo .
Grazie Silvia per la bella chiacchierata .

Boveri Luigi

Derthona Filari di Timorasso 2022 2021 2020
Vigne di 18 anni a Montesoro ,mt 300, terreno prettamente marnoso, calcareo e tufo povero (scheletro per il 30% ), versante sud.
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Grazie Matteo e Luigi per la bella chiacchierata .

Claudio Mariotto

Derthona Bricco San Michele 2023
Vigna di 10 anni a Sarizzola (AL), mt 200 versante sud-est, terreno argilloso con componenti calcare e marna Bianca, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .
Derthona Cavallina 2021 2020
Vigne del 2005, metri 300 , terreno di Marne bianche ,versante sud-est, 10 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Picasso 2021 e 2007 Magnum
Vigna del 1999, metri 350 ,terreno bianco e forti componenti di Marne di Sant’Agata,
Pressatura soffice 12 mesi sulle fecce nobili in vasche d’acciaio .
L’imbevibile 2020 vino soprannaturale
1 mese sulle bucce poi 12 mesi di cemento
Vino macerato long time
Grazie Claudio per la bella chiacchierata .

Francesco Iandolo

Derthona 2022 2021 2020
Vigne a Brignano Frascata, località Cà dell’Aglio Vigna del 2017, metri 380 ,terreno prettamente argilloso, calcareo . solo tre ore sulle bucce .
Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 10 mesi con batonnage settimanale .Temperatura tra 7-10 gradi .
Grazie Francesco per la bella chiacchierata .

Davico Stefano

Derthona Regina 2023
Vigne di di 30 anni a Monleale e Monte Marzino ,metri 400, versante ovest terreno Marna sciolta, 48 ore sulle bucce ,vinificato in acciaio , tappo a vite.
Grazie Pierluigi per la bella chiacchierata .

Ezio Poggio

Metodo classico millesimato 2020
dosaggio zero ,36 mesi sui lieviti, sboccatura maggio 2024
Timorasso Archetipo 2021 2019 Magnum
Terre di Libarna , vigna di montagna del 2003 e 2005, mt 400/600 ,versante sud sud-ovest terreno composto prettamente da sassi, calcare e argilla .
Sulle bucce per 10 ore, Pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale .Temperatura 10 gradi .
Grazie Ezio per la bella chiacchierata .

Borgogno

Derthona 2023
Vigna di 15 anni, versante sud-est, metri 250, Terreno principalmente sabbioso limoso, fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni
Affinamento sulle fecce fini per 10 mesi
Derthona Scaldapulce 2021
Vigna Monleale di 15 anni, versante est , mt 300 è una selezione. Terreno principalmente calcareo limoso .fermentazione spontanea in cemento a circa 17°C di temperatura per 25 giorni. Affinamento sulle fecce fini per 18 mesi
Grazie Maria Giovanna per la bella chiacchierata

Oltretorrente

Derthona 2023 2016
Vigne a Paderna (AL) parte di circa 30 anni e 10 anni, Esposizione sud e nord, metri 300, terreno Tortoniano Bianco con marna medio compatta e limo.
Pressatura soffice ad uva intera poi affinamento per 10 mesi fecce fini in vasche di cemento.
Grazie Chiara per la bella chiacchierata .

Cascina Montagnola

Timorasso Morasso 2017 2013 2015
Vigna presso Montagnola del 2003 a Viguzzolo (AL) 3 ettari , versante sud sud-ovest , mt 150, terreno argilloso con un substrato marnoso-argilloso , zero giorni sulle bucce , pressatura soffice, sulle fecce nobili per 12 mesi con batonnage settimanale . Temperatura circa 10 gradi .
Grazie Valentina per la bella chiacchierata .
Alla prossima !
LUCA GANDIN

Tonno di coniglio, tradizione monferrina

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Una ricetta della cultura contadina, tipica del Monferrato.

Una ricetta antica dal sapore delicato ed aromatico riproposta oggi anche nei ristoranti piu’ raffinati. Si chiama cosi’ perche’ la carne del coniglio, dopo la cottura, sara’ conservata sotto’olio a macerare con aglio ed aromi e diventera’ tenera e saporita proprio come… il tonno.

 

Ingredienti

 

1 kg. di coniglio intero

1 carota

1 cipolla

1 costa di sedano

6 spicchi di aglio

2 chiodi di garofano

2 bacche di ginepro

1 mazzetto di salvia

4 foglie di alloro

1 rametto di rosmarino

1ciuffo di prezzemolo

Olio evo

Sale, pepe q.b.

 

Lavare bene il coniglio in acqua e aceto. Tagliare a pezzi la carota, il sedano e la cipolla, metterli in una pentola con due litri di acqua, unire tutti gli aromi (tranne la salvia e  l’aglio), il pepe, il sale, portare a bollore, aggiungere il coniglio e cuocere per circa 90 minuti. A cottura ultimata, lasciar raffreddare e spolpare la carne a pezzi non troppo piccoli. Pelare gli spicchi di aglio, lavare e asciugare la salvia. Prendere un contenitore, preferibilmente in vetro, versare dell’olio sul fondo, fare uno strato di coniglio con foglie di salvia e aglio, aggiungere altro olio e proseguire con gli strati sino ad esaurimento degli ingredienti, coprire il tutto con altro olio. Lasciare riposare in frigo per almeno 48 ore. Servire a temperatura ambiente decorando a piacere.

Paperita Patty        

Scaloppine di vitello al limone

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Un secondo piatto di carne amato da tutti, da preparare a pranzo o a cena anche all’ultimo momento. Le scaloppine al limone si preparano con  pochi ingredienti, semplicemente tenere e sottili fettine di vitello avvolte da una fresca e agrumata salsa cremosa e vellutata. Davvero stuzzicanti ed irresistibili.

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Ingredienti

 

6 fettine di carne divitello

1 limone

1 noce di burro

1 rametto di rosmarino

1 spicchio di aglio intero

Poca farina bianca

Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Sale, pepe q.b.

Appiattire le fette di carne con il batticarne, incidere i bordi delle fettine per non farle arricciare. Passare le fettine nella farina bianca facendola aderire bene. In una larga padella far spumeggiare il burro con il rosmarino e l’aglio, mettere le fettine e lasciarle rosolare da entrambi i lati, sfumare con il vino bianco, lasciar evaporare, abbassare la fiamma e lasciar cuocere per alcuni minuti. Aromatizzare con il succo di limone e la buccia grattugiata, lasciare insaporire per due minuti poi salare e pepare. Filtrare la salsa per renderla piu’ vellutata e servire subito.

Paperita Patty

Benvenuto Arneis

L’Enoteca Regionale del Roero ha promosso un evento nella domenica che segna l’inizio della primavera.
Un appuntamento per aprire una nuova stagione di enoturismo e di accoglienza.
Tema della giornata il Roero Arneis, grande vino bianco del territorio, e fiore all’occhiello per molti viticoltori.
Nei locali dell’Enoteca Regionale, in via Roma 57, a Canale ( CN) con orario 11:00-18:00 e’stato allestito un banco d’assaggio con una selezione al calice di oltre 40 etichette della nuova annata 2024 del Roero Arneis.
Ecco un primo elenco delle cantine che aderiscono all’evento
 
Angelo Negro – Monteu Roero
Battaglino Fabrizio – Vezza d’Alba
Cascina Chicco – Canale
Casetta F.lli – Vezza d’Alba
Cascina Cà Rossa – Canale
Cascina del Pozzo – Castellinaldo
Cascina Goregn – Castagnito
Cascina Lanzarotti – Monteu Roero
Cascina Torniero – Castellinaldo
Ceste Vini – Govone
Correggia – Canale
Costa Catterina – Castagnito
Mario Costa – Canale
Teo Costa – Castellinaldo
Deltetto – Canale
Demarie – Vezza d’Alba
Destefanis – Canale
Filippo Gallino – Canale
Francone – Neive
Generaj – Montà
Malabaila – Canale
Massucco F.lli – Castagnito
Nizza Silvano – Santo Stefano Roero
Pelassa – Montà
Poderi Moretti – Monteu Roero
Marco Porello – Canale
Produttori di Govone – Govone
Enrico Serafino – Canale
Tenuta Carretta – Piobesi d’Alba
Tibaldi – Pocapaglia
Alcune note tecniche :
Il vitigno Arneis è utilizzato nella produzione di vini (DOCG) come il Roero Arneis e nella (DOC) Langhe Arneis. Entrambe le denominazioni hanno specifici disciplinari di produzione che regolamentano la coltivazione delle uve e la vinificazione.
Roero Arneis DOCG
Il disciplinare di produzione del Roero DOCG prevede le seguenti caratteristiche per il vino Roero Arneis:
• Vitigno principale: Arneis minimo 95%; possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte fino a un massimo del 5%.
• Zona di produzione: comprende numerosi comuni in provincia di Cuneo, tra cui Canale, Corneliano d’Alba, Piobesi d’Alba, Vezza d’Alba e altri.
• Resa massima per ettaro: 100 quintali.
• Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.
• Caratteristiche organolettiche:
• Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
• Odore: caratteristico, fine, intenso.
• Sapore: secco, fresco, delicato.
 
Resa massima uva/vino: La resa non deve superare il 70%, con una produzione massima di 70 hl per ettaro. Se la resa supera il 75%, l’intero prodotto perde il diritto alla denominazione.
È prevista anche la tipologia Roero Arneis Spumante, con una spuma fine e persistente e un titolo alcolometrico minimo di 11,50% vol.
Langhe Arneis DOC
Il disciplinare della denominazione Langhe DOC prevede per la tipologia Langhe Arneis le seguenti caratteristiche:
• Vitigno principale: Arneis per almeno l’85%; possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella Regione Piemonte fino a un massimo del 15%.
• Resa massima per ettaro: 110 quintali.
• Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.
• Caratteristiche organolettiche:
• Colore: giallo paglierino.
• Odore: caratteristico, fine, intenso con eventuali sentori di legno.
• Sapore: asciutto, fresco, delicato, talvolta vivace.
Resa massima uva/vino: La resa non deve superare il 70%, con una produzione massima di 77 hl per ettaro. Se la resa supera il 75%, l’eccedenza non ha diritto alla DOC; oltre tale limite, l’intero prodotto perde la denominazione.
Esiste anche la versione Langhe Arneis Passito, che prevede un periodo di invecchiamento di almeno 10 mesi a partire dal 1° novembre dell’anno di raccolta delle uve. L’immissione al consumo è consentita dal 1° settembre dell’anno successivo alla raccolta. Infine deve avere un titolo alcolometrico minimo di 15,50% vol., di cui almeno 11,00% svolti.
Per ulteriori dettagli, consultate il sito
Consorzio tutela del Roero
Alcune caratteristiche di degustazione
L’Arneis si presenta con un colore giallo paglierino tenue, arricchito da riflessi verdolini che ne sottolineano la freschezza. Al naso si distingue per un bouquet delicato e raffinato, note di fiori bianchi come biancospino e camomilla, con sentori di frutta a polpa bianca come pera e mela, accenni di mandorla fresca e una leggera vena minerale.
Al palato offre un profilo secco e armonico, la freschezza vivace e la sapidità marcata con persistenza fine e piacevole con note di mandorla e una delicata mineralità.
Ecco i vini che mi sono particolarmente piaciuti:
Roero Arneis Serra Lupini 2024 – Angelo Negro, Monteu Roero
Roero Arneis 2024 – Barbero Giacomo, Canale
Roero Arneis Merica 2024 – Cascina Cà Rossa, Canale
Roero Arneis 2024 – Cascina Lanzarotti, Monteu Roero
Roero Arneis Cornarea 2024 – Cornarea, Canale
Roero Arneis 2024 – Correggia, Canale
Roero Arneis Arsivel 2024 – Costa Catterina, Castagnito
Roero Arneis Daivej 2024 – Deltetto, Canale
Roero Arneis San Michele 2024 – Deltetto, Canale
Roero Arneis 2024 – Ferrero Michele, Canale
Roero Arneis 2024 – Filippo Gallino, Canale
Roero Arneis Magia 2024 – Francone, Neive
Roero Arneis Bric Varomaldo 2024 – Generaj, Montà
Roero Arneis Pradvaj 2024 – Malabaila, Canale
Roero Arneis 2024 – Morra Stefanino, Castellinaldo
Roero Arneis Jemej 2024 – Nizza Silvano, Santo Stefano Roero
Roero Arneis Pace 2024 – Pace, Canale
Roero Arneis San Vito 2024 – Pelassa, Montà
Roero Arneis Camestrì 2024 – Marco Porello, Canale
Roero Arneis Poggio di Caro 2024 – Enrico Serafino, Canale
Roero Arneis Cayega 2024 – Tenuta Carretta, Piobesi d’Alba
Terre Alfieri Arneis Macadi 2024 – Carlin de Paolo, San Damiano d’Asti

Campioni della Longevità

I vini che seguiranno rappresentano senza ombra di dubbio la dimostrazione evidente e scientifica della longevità dell’ Arneis .
Tutte queste bottiglie hanno dimostrato con tappi diversi (sughero naturale, tappo a vite , diam ) di mantenere una freschezza e una vivacità nel tempo , virando su sentori terziari uniti a livelli di sapidità , complessità , note di mentolato e idrocarburi davvero esaltanti !
Roero Arneis 7 anni 2016 Angelo Negro
Monteu Roero
Mt 320, vigne 20 anni ,versante sud, terreno calcareo sabbioso con conchiglie fossili , 6mesi sui lieviti in acciaio poi min 7 anni bottiglia
Roero Arneis San Michele 2011 Deltetto Canale
Mt 300 , vigne del 1977 poi 2004 , terreno di marna marina azzurra a strati , sotto 1 mt c’è argilla e poi sabbia calcare e marna , zero sui lieviti, poi 6mesi 30% in Barrique usate e continui rimontaggi ogni 15 gg
Roero Arneis giuan da pas 2015 Pace Canale
Oggi Cru Mompellini
Mt 260/280 vigne 20/30 anni terreno sciolto
poca sabbia , argilla e marna bianca ,zero sulle bucce, poi 12 mesi sui lieviti in acciaio poi bottiglia
Roero Arneis San Vito 2013 Pelassa Daniele Monta’
Mt 330 vigne 30 anni ,terreno con sabbia rossa ghiaia con forti componenti ferrose e argilla 15%
12 gg a 16 gradi , 6 mesi sui lieviti in acciaio poi bottiglia
Alla prossima.
LUCA GANDIN