EMOZIONI TECNOLOGICHE

iCub, a Librolandia il tenero e geniale robot umanoide

Il 29° Salone del Libro di Torino, visionario, attento alla scienza, al futuro e alle sue sfide (im)possibili non poteva non ospitare iCub, il robot umanoide nato nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, diretto dal fisico Roberto Cingolani

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Un tenero e sorprendente “cucciolo” (cub deriva dall’inglese “mancub” descritto da Kipling nel “Libro della giungla”) con la forma e le dimensioni di un bambino di scuola materna (4 anni), alto circa un metro, poco più di 20 kg di peso. Siamo nel campo dell’intelligenza artificiale che fa passi da gigante e lui è un concentrato di tecnologie d’avanguardia, progettato per imparare sempre di più. Tra meno di 10 entrerà nelle vostre case semplificandovi la vita, come badante o efficiente colf; oppure sarà ad accogliervi nei grandi centri commerciali come personal shopper capace di indicarvi quello che state cercando. Questo il futuro prossimo.

Magari molti di voi l’avranno già visto a Italia’s got Talent dove ha sfidato Claudio Bisio a thai chi, eseguito in un lampo una moltiplicazione difficilissima e dimostrato una certa dose di simpatica ironia. Quello è lo spettacolo.

Al Salone del Libro potete incontrarlo di persona nello spazio espositivo “Vedere il futuro: tecnologie per l’uomo e l’ambiente”, Bookstock Village, Padiglione 5, ed è così.

robot salone 3Segni particolari: Il corpo è in Ergal, una lega di alluminio, ferro e plastica che nei prossimi anni sarà sostituita da composti più leggeri e soffici. Ha 53 “snodi” di movimento per lo più nelle braccia e nelle mani, telecamere che riproducono la vista, microfoni per la ricezione dei suoni, sensori inerziali che riproducono il senso dell’equilibrio, sensori tattili e di forza per misurare l’interazione con l’ambiente. E’ l’unico robot al mondo con il corpo ricoperto di una pelle artificiale (sensore tattile) che gli consente di capire se e come viene toccato dall’uomo e di rispondere in modo adeguato.

Abilità di oggi . Cammina e nell’ultimo anno ha imparato a restare in piedi anche se viene spinto. Vede l’ambiente che lo circonda, capisce se una persona gli è di fronte, risponde a semplici comandi vocali e al contatto fisico con gli umani. Riconosce, afferra, spinge, sposta, rovescia alcuni oggetti. Sa riconoscere degli attrezzi e, se non riesce a raggiungere qualcosa con le mani, ha l’astuzia di prendere un rastrello e voilà, la distanza è accorciata.

Quando è in azione può anche esprimere emozioni, grazie ai led sotto la cover della faccia (su sopracciglia e bocca) che si accendono e illuminano con diverse espressioni facciali, quanto basta per dare un feedback emotivo. Ed ecco svelato come fa a sembrare contento, arrabbiato o triste. Sorride quando gli si tira un palla, se non capisce storce il naso e se sbaglia si corregge subito dopo.

Abilità future E’ infinito l’orizzonte di quanto potrà ancora imparare. Intanto, è in programma che nel giro di pochi anni, assisterà gli anziani a domicilio e in ospedale, scalderà cibi, capirà se state male e avvertirà medico e parenti; poi sarà capace di mettere in ordine e pulire casa. E nei shopping center farà da personal shopper ai clienti.

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I ricercatori sono continuamente all’opera e stanno lavorando per aumentare il numero degli utensili che potrà riconoscere: spruzzini dei detersivi, piatti, tazze ed altri oggetti che abbiamo in casa. Perché l’idea è dare alla luce un robot che aiuterà nelle faccende domestiche.

Tranquilli, se siete tra coloro che temono un futuro apocalittico di stampo hollywoodiano, in cui le macchine prenderanno il sopravvento sugli umani e domineranno la terra, con iCub non correte pericoli, anzi. Lui non potrà prendere liberamente delle decisioni, ma sicuramente sarà in grado di prenderle in base al compito che gli verrà assegnato e nel contesto in cui opera; come dire che risponderà ai vostri comandi.

L’idea di chi lavora su iCub è di usare la stessa tecnologia per costruire un robot più piccolo e leggero, meno costoso e accessibile a tutti, in grado di riordinare casa, raccogliere oggetti e portarli in giro, riporli ed altro.

Oggi ha un prezzo esorbitante e viene venduto solo ad altri istituti impegnati in ricerche di robotica. Sono quasi 30 i robot a spasso nei laboratori del mondo, in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti.

Laura Goria

How to. XXIX Salone Internazionale del Libro. 12-16 maggio 2016 – Lingotto Fiere, via Nizza 280, Torino