ECONOMIA- Pagina 74

Utili record per Stellantis, ma solo cassa integrazione per Mirafiori

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Mirafiori in cassa integrazione mentre Stellantis fa palate di soldi. Il gruppo ex-torinese ha raggiunto nel 2023 utili  record. L’utile netto del colosso automobilistico sorto dalla fusione tra Fca e Peugeot è cresciuto dell’11% a 18,6 miliardi di euro. Aumenta anche l’ operativo rettificato, dell’1% a 24,3 miliardi di euro, con margine sui ricavi pari al 12,8%.

I ricavi netti salgono del 6% a  189,5 miliardi, e le consegne di veicoli crescono del 7%. Le vendite di veicoli elettrici sono aumentate globalmente del 31% nel 2023, quelli dei veicoli a basse emissioni del 27% nel 2023.

Intanto l’ad Tavares cerca di stemperare le tensioni con il governo, ringraziandolo per gli incentivi che hanno consentito la produzione di 20 mila veicoli in più e rassicurando sull’importanza degli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano per l’azienda.

Sulla situazione a Mirafiori, che desta preoccupazione, interviene il presidente di Confartigianato Piemonte Giorgio Felici: “È oramai evidente a tutti che l’operazione Stellantis ha segnato la vendita ad altri, seppur camuffata da fusione, di tutto ciò che ha rappresentato la Fiat per Torino e l’Italia. La conferma viene dai numeri più recenti: ricavi e utili da record nell’esercizio 2023 e aumento delle vendite di elettrici e plug-in. Un Gruppo che viaggia a vele spiegate, ma che a Mirafiori mette gli operai in cassa integrazione e a oggi non pare in grado di prospettare nessun serio piano industriale di rilancio. Insomma, la solita storia per cui gli utili vanno a vantaggio di pochi mentre le perdite colpiscono gli anelli deboli della catena. Ovvero, operai e dipendenti Mirafiori e tutto l’indotto. Guardando al triste epilogo della dinastia Agnelli-Elkann, che un po’ come Vittorio Emanuele hanno solo il titolo ma sono rimasti senza il regno, bisognerebbe rivalutare il modello delle imprese artigiane, portatrici di una cultura di rispetto del lavoro, di presidio del territorio e di valorizzazione delle persone e dei loro talenti. La responsabilità sociale dell’impresa, sancita nella Costituzione, oggi trova la sua realizzazione nella media e piccola impresa, non certo in quei modelli imprenditoriali interessati sempre più alla dimensione finanziaria a discapito dell’economia reale. Fusioni e incorporazioni sono operazioni legittime dettate dalla necessità di fare massa critica per competere sui mercati, ma la politica dovrebbe finalmente discernere tra affaristi e imprenditori e adottare politiche di sostegno per questi ultimi ”.

Malgara X. L’Alleanza tra Innovazione e Sostenibilità Energetica

Giovedì 15 febbraio, dalle  ore 18:00 alle ore 19:00 Live sul profilo Linkedin Top Voice di Simona Riccio – Founder della trasmissione Parlami di spreco  – Agrifood & Organic Specialist; sul canaleYouTube e sui canali social della trasmissione

L’incontro vedrà la partecipazione del rinomato imprenditore Mattia Malgara, Co-Founder & ManagingPartner di Malgara X.

L’argomento centrale della discussione sarà l’efficienza energetica e la riduzione degli sprechi, con particolare attenzione al recente accordo tra Brugola e Malgara X, mirato alla gestione dell’efficienza energetica nei tre stabilimenti di Lissone.

Attraverso Malgara X propone soluzioni innovative per consentire alle aziende di ridurre i consumi di energia elettrica agendo sul campo delle sovratensioni all’interno dei propri impianti. Questa tecnologia brevettata elimina gli sprechi dovuti alle tensioni in eccesso, comunemente noti come “perdite di rete”, garantendo un risparmio medio tra il 5% e l’8% sui consumi energetici.

Enrico Salza. Sessant’anni, e più, di lavoro e d’amore per la “sua” Torino

Presentato, nei giorni scorsi, al Grattacielo di “Intesa Sanpaolo” il libro dedicato alla storia “unica” del grande banchiere e imprenditore torinese

“Un uomo generoso, che non si risparmia a tavola come nei consigli di amministrazione”: così ebbe a definire Enrico Salza, con “goliardiche” ma importanti e veritiere parole d’affetto, Valerio Zanone, tre volte Ministro della Repubblica e sindaco di Torino dal luglio 1990 al dicembre 1991. Imprenditore, banchiere, editore e “leader civico”, Salza (oggi 86enne) è stato per oltre sessant’anni fra i  protagonisti di maggior peso nello sviluppo concreto, politico economico e sociale, di una Torino capace di grandi aperture alle vicende del Paese e di camminare con gambe ben diritte e solide, proprio grazie a figure come la sua, “Salza & Company” (primo fra tutti, lo voglio ricordare, l’indimenticato “Avvocato” di casa Fiat quando Fiat era ancora Fiat e, soprattutto, Fiat era ancora Torino) che seppero tenere fermo, guidandolo nelle giuste direzioni, il timone di una “barca” oggi invece barcollante e assai meno solida, nel bel mezzo di una “tempesta perfetta”, che non risparmia colpi impietosi ovunque decida d’abbattersi. Ma, attenzione, non tutto è perduto. “Sapremo fare la nostra parte”, ci tranquillizza ancora una volta Salza, con il titolo e i contenuti del suo recente libro autobiografico (sottotitolo:“Testimonianza di un imprenditore banchiere”), settimo volume della Collana “Quaderni dell’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo – Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura” edito da “Leo S. Olschki” (Firenze), 2024. Testimonianza autobiografica, il libro – presentato da Piero Gastaldo, presidente della “Fondazione 1563” e introdotto da Gustavo Zagrebelski, ex presidente della “Corte Costituzionale” – ripercorre le tappe principali della sua vita professionale e delle sue “scelte etiche” dagli anni Sessanta a oggi. Attraverso un anno di interviste curate dall’economista Giuseppe Russo (dal 2014 direttore del “Centro Einaudi”) e inte­grate da una selezione di suoi scritti e discorsi (alcuni mai pubblicati), Salza racconta la sua esperienza di “imprenditore innovatore e responsabile”, di presidente della “Camera di commercio di Torino”, di editore de “Il Sole 24 Ore”, di protagonista della crescita dell’“Istituto bancario San Paolo” e della fusione nel 2007 – atto creativo del più importante Istituto di Credito Italiano – di “Sanpaolo Imi” con “Banca Intesa”(presidente Giovanni Bazoli), nonché di promotore del “Progetto per Torino” e di altre iniziative, spese a “campo largo” per la città, dalla promozione di “Alleanza per Torino” e alla conseguente “sponsorizzazione” a sindaco, 1993-2001, di Valentino Castellani fino all’acquisizione in terra subalpina delle “Olimpiadi Invernali 2006”, sindaco Chiamparino. Attualmente Enrico Salza è presidente della “Tecno Holding Spa”, di “Italconsult” e di “Tinexta” (già “Tecno Investimenti” S.r.l.). E ad omaggiarlo, in grande stile e con la dovuta amicizia e riconoscenza, in occasione della presentazione del suo libro, all’Auditorium del Grattacielo di “Intesa Sanpaolo”, era presente, nei giorni scorsi, tutto il gotha politico-economico-culturale della “Torino che conta”.

“Questo libro – scrive Salza in prefazione – è il racconto della mia vita professionale e vuole restituire il senso e la morale delle scelte che ne sono state alla base. Se per nascita avrei potuto probabilmente vivere una vita di agi, per cultura familiare la strada è stata invece battuta passo a passo ed è stata spesso ripida, lastricata anche di qualche inciampo. Ma ho avuto sempre il modo e la forza di rialzarmi, grazie ai maestri che ho avuto la fortuna di incontrare e ai collaboratori con cui ho lavorato e che con lealtà hanno condiviso gli obiettivi”. “Maestri” e “collaboratori”. Squadra vincente. “Io credo ancora oggi fortemente a Torino”, insiste Salza. E noi vogliamo credergli. Vorremmo credergli. Ma i fatti spesso ci raccontano altre, tristi, realtà.

Gianni Milani

Nelle foto di Davide Bozzalla:

–       Enrico Salza con la moglie Novella

–       Giuseppe Russo

–       Enrico Salza con alcuni “grandi” amici della “Torino che conta”

Prima tappa del progetto “#CoesioneItalia. L’Europa vicina”

Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale


Venerdì 16 febbraio, ore 15.00 – 18.00
Open Incet – Piazza Teresa Noce, 17 – Torino

Venerdì 16 febbraio alle ore 15.00 si terrà l’evento “Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale”, organizzato nell’ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani. L’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Torino, vedrà amministratori locali, esperti ed esponenti di realtà cittadine confrontarsi attorno ai progetti di trasformazione urbana caratterizzati da una forte innovazione sociale che l’amministrazione comunale ha promosso negli ultimi anni grazie a diversi strumenti di intervento della politica di coesione.

L’approccio strategico nell’uso dei fondi di coesione messo in campo dal Comune di Torino ha infatti fatto leva sulle potenzialità del territorio e ha permesso di mettere in atto politiche basate su nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, sull’integrazione delle politiche settoriali, su nuovi modelli di valutazione e su meccanismi di coinvolgimento e dispositivi normativi che hanno facilitato processi dal basso. Accanto agli amministratori, i protagonisti di alcune delle realtà coinvolte porteranno la loro esperienza e presenteranno i risultati dei progetti attuati.

L’appuntamento di Torino è il primo di otto eventi di approfondimento e confronto che verranno organizzati nell’ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicinafinanziato dalla Direzione generale della politica regionale e urbana (DG Regio) della Commissione europea con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza dei risultati della politica di coesione finalizzata a ridurre i divari territoriali e le disuguaglianze nell’Ue, e del loro impatto sulla vita delle persone, e di promuovere il dialogo sul tema tra i cittadini, gli stakeholder e i decisori politici. Ogni appuntamento è organizzato a partire da progetti selezionati tra quelli maggiormente rispondenti agli obiettivi di giustizia sociale e ambientale.

Parteciperanno: Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, Edilizia Scolastica, Giovani, Periferie e Rigenerazione urbana del Comune di Torino; Serafina Manna, Fondazione Lelio e Lisli Basso; Patrizia Saroglia, Fondazione Giacomo Brodolini; Antonio Damasco, Rete Italiana della Cultura Popolare; Anna Rowinski, Cooperativa Sumisura; Cecilia Guiglia, Fondazione di Comunità Porta Palazzo; Fabrizio Giacone, Gianfranco Presutti e Fabrizio Barbiero, Dipartimento Fondi Europei e PNRR del Comune di Torino; Sabina De Luca, Coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità. Modera e anima il confronto: Francesca De Benedetti, giornalista di Domani.

L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sul sito di Domani.

Qui il programma completo dell’evento: https://bit.ly/coesione-italia-torino

Qui tutte le informazioni sul progetto: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/coesione-italia-leuropa-vicina/

Trasformazione urbana e innovazione sociale, la città che cambia. Un incontro all’ex Open Incet

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Un confronto tra amministratori locali, esperti ed esponenti di realtà cittadine su progetti di trasformazione urbana caratterizzati da una forte innovazione sociale promossi dall’Amministrazione comunale negli ultimi anni grazie a diversi strumenti di intervento della politica di coesione: è questo il filo conduttore di ‘Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale’, l’incontro che si svolgerà venerdì 16 febbraio, dalle ore 15, all’Open Incet di piazza Teresa Noce.

L’approccio strategico nell’uso dei fondi di coesione messo in campo dal Comune di Torino ha infatti fatto leva sulle potenzialità del territorio e ha permesso di attuare politiche basate su nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, sull’integrazione delle politiche settoriali, su nuovi modelli di valutazione e su meccanismi di coinvolgimento e dispositivi normativi che hanno facilitato processi dal basso.

L’appuntamento di venerdì è il primo di otto eventi di approfondimento e confronto che saranno organizzati nell’ambito del progetto #CoesioneItalia. L’Europa vicina, finanziato dalla Direzione generale della politica regionale e urbana (DG Regio) della Commissione europea con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza dei risultati della politica di coesione finalizzata a ridurre i divari territoriali e le disuguaglianze nell’Ue, e del loro impatto sulla vita delle persone, e di promuovere il dialogo sul tema tra i cittadini, gli stakeholder e i decisori politici.

‘Torino: i fondi europei al servizio della trasformazione urbana e dell’innovazione sociale’ (organizzato nell’ambito delprogetto ‘#CoesioneItalia. L’Europa vicina’), è un evento promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso e dal Forum Disuguaglianze e Diversità, in partnership con il quotidiano Domani ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Torino.

Torino Click

Programma completo: https://bit.ly/coesione-italia-torino

Info progetto: https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/coesione-italia-leuropa-vicina/

Intelligenza artificiale e innovazione delle imprese

Presentato in anteprima, in occasione della 18a edizione della Fiera A&T (1416 febbraioOval Lingotto di Torino), uno studio realizzato dal Competence Center Nazionale CIM4.0 sull’importanza dell’Intelligenza Artificiale per le imprese, in particolare per le PMI, con indicazioni e raccomandazioni sulla sua corretta applicazione.

La nuova tecnologia è in grado di dare una forte spinta propulsiva all’industria manifatturiera italiana, a patto che non la si consideri come una manleva o come una possibilità da utilizzare solo al bisogno. Non è uno strumento che risolve qualunque problema.

Il successo dell’IA è strettamente legato alla capacità e alla volontà delle imprese di realizzare un modello organizzativo tecnologicamente avanzato in linea con gli obiettivi del 5.0, perseguendo la piena sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

L’ottava edizione del Premio Innovazione 4.0 alla startup Robota di Borgosesia (VC) guidata da Giorgio Castagno, dentista esperto di applicazioni robotiche in campo medico-dentistico con il progetto One solution for Sterilization, una soluzione automatizzata chiavi in mano per la sterilizzazione di strumenti medici.

Il Piemonte al centro del tavolo Stellantis

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Il futuro degli stabilimenti torinesi sarà al centro di un incontro specifico nel quadro del “Tavolo nazionale Stellantis”, primo di una serie di incontri che coinvolgeranno le Regioni in cui sono presenti stabilimenti dell’azienda automotive. Si comincia dal Piemonte, dove l’automotive italiano ha mosso i primi passi, in un momento di confronto ad hoc copresieduto dal presidente Alberto Cirio e dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Abbiamo condiviso con il ministro, che ho incontrato oggi a Palazzo Piacentini a Roma, e con il governo, l’esigenza di affrontare il nodo del futuro degli stabilimenti torinesi e in particolare di Mirafiori, che è strategico non solo per la città di Torino ma per l’intero comparto automotive in Italia. Per questo a marzo il Piemonte sarà la prima regione convocata al tavolo nazionale su Stellantis che ora il ministro intende declinare in momenti specifici con le Regioni. Nelle prossime settimane, in vista di questo appuntamento, convocherò gli enti locali, a partire dal Comune di Torino, associazioni di categoria e sindacati per un confronto sul tema Stellantis per arrivare al tavolo romano con una posizione unitaria del territorio che chiede a gran voce di essere strategico all’interno delle politiche dell’azienda, a partire dall’individuazione di un nuovo modello per gli stabilimenti torinesi, per salvaguardare un polo produttivo fondamentale e un’intera filiera che ha già dimostrato di poter affrontare con determinazione le sfide della transizione energetica ma che deve continuare a essere centrale nelle dinamiche produttive del gruppo Stellantis” dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

La storica collaborazione tra Politecnico di Torino e Iveco Group si amplia

Siglato un accordo di partnership per nuove ricerche nel settore della mobilità

 

Analisi dei dati e Intelligenza Artificiale alla base della nuova collaborazione tra l’Ateneo e il Gruppo per lo studio e la progettazione dei veicoli commerciali del futuro

 

Iveco Group sarà anche Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024 “Utopie realiste”

 

Il Politecnico di Torino e Iveco Group (EXM: IVG) hanno firmato un accordo di collaborazione volto a sviluppare ricerche e programmi condivisi nel settore della mobilità, soprattutto per potenziare, nei prossimi tre anni, studi e ricerche all’avanguardia nel campo della progettazione dei veicoli commerciali, con lo sguardo rivolto all’innovazione sostenibile.

La cerimonia di firma si è svolta presso il Rettorato del Politecnico di Torino e ha visto la partecipazione di Guido Saracco Rettore del Politecnico di Torino, della Professoressa Giuliana Mattiazzo, Vicerettrice per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino, Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, e Marco Liccardo, Chief Technology & Digital Officer, Iveco Group.

Gli studi sviluppati in collaborazione con l’Ateneo si focalizzeranno sul contributo della digitalizzazione, coadiuvata dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale, alla progettazione di nuovi sistemi di propulsione innovativi, che supportino la transizione verso un futuro più sostenibile. In questo gli aspetti legati alla gestione energetica e alla riduzione dell’impatto sul territorio sono gli obiettivi che i partner intendono raggiungere nel corso della collaborazione, obiettivi perseguibili adottando, nelle ricerche congiunte, le metodologie di LCA – Life Cycle Assessment criteria & eco-design. Strumento fondamentale a supporto del Green Deal Europeo e della sostenibilità ambientale, la LCA è una metodologia di valutazione multi-criterio in grado di coprire un’ampia varietà d’impatti associati alla salute umana, a quella dell’ecosistema e alla disponibilità di risorse.

La storica collaborazione va però già oltre gli ambiti individuati dall’accordo: Iveco Group si conferma Sponsor ufficiale di Biennale Tecnologia 2024, l’evento organizzato dal Politecnico di Torino per riflettere sul rapporto tra la tecnologia e la società, promuovendo insieme cultura tecnica e divulgazione scientifica. Dal titolo “Utopie realiste”, l’edizione di quest’anno, che avrà luogo dal 17 aprile al 21 aprile 2024, si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, a cui si richiede di coniugare immaginazione e progettazione, idee e realtà, concrete visioni e inedite prospettive, con il fine ultimo di pensare insieme nuovi possibili mondi.

Oltre alla ricerca, la collaborazione coinvolge anche attività sportiva: dal 2023 Iveco Group e IVECO, il suo marchio che progetta, produce e commercializza veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, sono i nuovi “Title Sponsor” della squadra di rugby del CUS Torino, il Centro Universitario Sportivo torinese che è la più grande polisportiva a livello nazionale.

Ha dichiarato il Rettore Guido Saracco: “Iveco Group è certamente uno dei partner storici del Politecnico, e sono moltissime le collaborazioni che negli anni hanno rappresentato storie di successo, non ultime la sponsorizzazione di Biennale Tecnologia e della squadra di rugby del CUS. Con questo accordo la collaborazione viene formalizzata consentendo nuovi ed importanti progetti nell’ambito della mobilità e dei veicoli commerciali del futuro, così come importanti opportunità professionali per i nostri studenti”.

Francesco Tutino, Chief Human Resources & Information Technology Officer, Iveco Group, ha commentato, “Questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra storica collaborazione con il Politecnico di Torino. Questa partnership, che ha radici profonde, si arricchisce ora di una struttura ancora più efficiente, che sistematizza le numerose attività che da tempo legano Iveco Group all’Ateneo. L’importanza di un dialogo costante con il mondo della ricerca e con centri di eccellenza a livello internazionale come il Politecnico di Torino è fondamentale per un player come Iveco Group, soprattutto in un momento in cui il nostro settore sta evolvendo a un ritmo sempre più rapido. In Iveco Group crediamo fermamente nell’importanza della formazione continua, consci del fatto che la nostra capacità di innovare, adattarci ed eccellere è profondamente radicata nel nostro impegno a promuovere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze”.

Satispay apre le porte del denaro smart anche ai giovani under 18

Da oggi anche ragazze e ragazzi dai 14 anni potranno utilizzare SATISPAY e pagare in autonomia, attraverso il sistema di mobile payment alternativo e indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e di debito.

Oggi in Italia ci sono oltre 2 milioni di adolescenti, la maggior parte dei quali ha un proprio smartphone ed è abituata a destreggiarsi tra le diverse app in un contesto dove l’uso dei contanti è sempre più in calo, passando dall’82% di transazioni nel 2019 al 69% nel 2022. Satispay si rivolge ora a questa nuova generazione di nativi digitali che da oggi potranno pagare in autonomia con Satispay, imparando a gestire il loro denaro e acquisendo maggior consapevolezza e indipendenza sulle proprie spese.

Il servizio è attivo in Francia, Italia e Lussemburgo.

Per i giovani accedere a Satispay è molto semplice. Basta scaricare l’app sul proprio smartphone e registrarsi inserendo i dati identificativi, indicando un genitore o tutore legale che potrà autorizzare la creazione dell’account, solo se iscritto. Il wallet potrà essere ricaricato ricevendo denaro dai familiari, che potranno impostare un budget ricorrente o una paghetta digitale, che i giovani potranno utilizzare per fare acquisti nei negozi o e commerce che rientrano nelle categorie merceologiche utilizzate dai minori o per scambiare soldi tra amici. Tutte le transazioni potranno avvenire nei limiti del saldo disponibile, non utilizzando i contanti si ridurranno anche i rischi associati a furto o smarrimento.

All’interno della app i ragazzi possono tenere traccia delle proprie spese e grazie alla funzionalità risparmi creare dei salvadanaio da alimentare con accantonamenti settimanali o cashback e arrotondamenti sui pagamenti effettuati, iniziando a comprendere il valore dei piccoli importi per realizzare i loro desideri.

 

Mara Martellotta

Torna il Salone del Vino, eventi diffusi in tutta la città: tradizione, innovazione, cultura, musica

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 Il Salone del Vino di Torino giunge alla sua II edizione da sabato 2 a lunedì 4 marzo all’interno di due spazi espositivi: le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Ad anticiparlo, una settimana di eventi diffusi in tutta la città all’interno di un ricco palinsesto OFF del Salone, che da quest’anno ruota attorno a due sedi principali, Il Circolo dei lettori Combo Torino. Sono infatti oltre 100 gli appuntamenti in programma da martedì 27 febbraio che accompagnano il pubblico fino al lungo week end del Salone del Vino di Torino. Una grande manifestazione, dedicata a tutti gli amanti del vino pensata per raccontarlo attraverso tradizione e innovazioneculturamusica e letteratura.

 

Mission del Salone del Vino di Torino 2024 è raccontare il Piemonte del vino in tutte le sue sfaccettature e tipicità, alla scoperta delle radici profonde di un territorio capace di guardare al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità. Un viaggio che narra i terroir, con l’obiettivo di valorizzare la grande diversità e la ricchezza vitivinicola del Piemonte.

 

Il Salone del Vino di Torino 2024 è organizzato da KLUG APS con il patrocinio e il sostegno di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino; con il contributo di Fondazione CRT e con la partecipazione e la collaborazione di Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.

 

L’edizione 2024 del Salone del Vino di Torino sarà un’esperienza autentica e coinvolgente: avremo l’opportunità di entrare in contatto diretto con cantine provenienti da tutta la nostra regione, con giovani produttori e realtà di eccellenza, assaporando il vino in un contesto che va oltre la degustazione. Ricostruiremo e restituiremo uno spaccato omogeneo e articolato del nostro territorio”, spiega Patrizio Anisio, Direttore del Salone del Vino di Torino.

 

Sono 500 le cantine attese tra l’esposizione del weekend e il ricco programma di approfondimento del Salone OFF; il palinsesto indaga e promuove la sostenibilità, ambientale, economica e  sociale, anche grazie al neonato comitato scientifico.
Quest’ultimo è composto da Luca Giorgio Carlo Rolle, professore ordinario di Tecnologie Alimentari presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino; Paolo Sabbatini, professore ordinario di Viticoltura all’Università di Torino presso il Dipartimento di Scienze Agricole Forestali ed Ambientali; Paolo Marco Tamborrini professore in Design (ICAR/13) presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) dell’Università degli Studi di Parma (UNIPR); Eleonora Fiore, professoressa e ricercatrice in Design (ICAR/13) presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) dell’Università degli Studi di Parma (UNIPR); Giovanni Peira professore associato presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino; Alessandro Bonadonna, dottore di ricerca in Cultura e Impresa e professore associato presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino oltre a Egidio Dansero professore ordinario di Geografia economico-politica all’Università di Torino e Vice Rettore vicario per la sostenibilità e la cooperazione allo sviluppo, che coordina la Rete italiana politiche locali del cibo e l’Atlante del cibo di Torino metropolitana.
Nasce così un percorso di analisi e ricerca non solo sul Salone ma sull’intera filiera, anche in collaborazione con il Dipartimento di Management “Valter Cantino” dell’Università di Torino e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari.

 

L’approccio all’organizzazione della manifestazione è stato guidato dalla filosofia del design system, cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale e promuovendo pratiche sostenibili, sottolinea Luca Spadon, presidente dell’Associazione KLUG. La programmazione culturale analizza le sfide e le opportunità del presente, spaziando dall’uguaglianza di genere all’inclusione sociale, dalla promozione della cultura e dell’arte alla responsabilità sociale d’impresa, approfondendo le sfide del cambiamento climatico e scandagliando le ricerche scientifiche e le innovazioni tecnologiche.

 

 

IL SALONE DEL VINO DI TORINO 2024

La seconda edizione del Salone del vino di Torino entra nel vivo sabato 2 e domenica 3 marzo, con il fitto weekend di esposizione vitivinicola dedicata al grande pubblico, che verrà ospitata tra le OGR Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

Si prosegue lunedì 4 marzo, nelle stesse location, con la giornata dedicata agli operatori professionali.

 

Grande novità di questa edizione 2024 sarà inoltre il coinvolgimento di una regione ospite: la Valle d’Aosta che, insieme al Consorzio Vini Valle d’Aosta, alle sue cantine vitivinicole e i suoi grandi spirits, darà l’opportunità al grande pubblico di conoscere un territorio ricco di storia e tradizioni.

 

DUE LOCATION: OGR TORINO E MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO

 

Al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano si potrà degustare una selezione di cantine da tutto il PiemonteL’Aula della Camera Italiana sarà dedicata alle cantine artigiane e alle cantine dell’Associazione dei vini biologici e del Consorzio di Cocconato, con una sezione di rappresentanza nazionale e internazionale a cura della Torino Wine Week, oltre alle storiche eccellenze vitivinicole piemontesi.

Restando all’interno del Museo, si potrà inoltre degustare una selezione di Vermouth piemontesi e, in Sala Plebiscito, ogni giorno, sono in programma 4 masterclass gratuite per il pubblico del Salone, tra le altre Spirito Agricolo, Cascina Rural, Le Viti, Cascina Corte, per approfondire la conoscenza e l’impegno delle cantine volto alla tutela delle tradizioni e della sostenibilità ambientale.

 

Alle OGR Torino, si potranno invece incontrare i consorzi e le associazioni di tutela e di promozione, le enoteche regionali e le centinaia di cantine a fotografare il Piemonte, a cui si aggiungeranno quelle ospiti provenienti quindi dalla Regione Valle d’Aosta, oltre ancora alle grappe e agli spirits.
Il palco principale delle OGR Torino vedrà protagonisti 12 talk volti ad analizzare i temi dell’attualità e le sue sfide, le nuove ricerche scientifiche e la presentazione in anteprima di nuovi percorsi di studio e valorizzazione del vino.

Anche negli spazi di Snodo, ogni giorno, il pubblico potrà partecipare a 4 masterclass gratuite e non, per ampliare la propria conoscenza sul mondo del vino in Piemonte.

Strada del Barolo e grandi vini di Langa approfondirà i cru e le annate del re dei vini il Barolo, Fisar Torino ci guiderà invece alla scoperta dei grandi vini valdostani, mentre con l’Enoteca Regionale del Roero si esploreranno i grandi vini di questo territorio. Grazie all’Onav Torino si scopriranno i meravigliosi Dolcetti di Ovada, e ancora con Ais Piemonte le grandi bolle piemontese, insieme al Consorzio Alta Langa. E poi ancora i vini eroici dei sorì del Moscato, i vini della Val Susa, le grandi fresia con il Consorzio della Freisa di Chieri, le grappe con il Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e grappa di Barolo e l’ ANAG associazione nazionale assaggiatori di grappa.

 

Sabato 2 marzo, il palco principale del Salone del Vino di Torino ospiterà, dalle ore 18, il panel su sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici in relazione al mondo del vino e dell’enogastronomia insieme a Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e Divulgatore scientifico, Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle politiche per l’ambiente e i docenti Luca Giorgio Carlo Rolle e Paolo Sabbatini del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali ed Alimentari. L’incontro sarà moderato da Luca Ferrua, direttore de Ilgusto.it (Gruppo Gedi).

Si approfondiranno inoltre le potenzialità e le criticità della filiera vitivinicola e dei suoi sottoprodotti, nel talk a cura del Prof. Tamborrini e la Dott. Eleonora Fiore, Università di Parma e Politecnico di Torino, con la moderazione del giornalista Danilo Poggio.

Al centro del dibattito, anche il tema dell’enoturismo e del rapporto tra vino e città insieme a Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di TorinoPaolo Chiavarino assessore al Commercio della Città di Torino, i docenti Giovanni Peira e Alessandro Bonadonna del Dipartimento di Management Valete Cantino dell’Università degli Studi di Torino e Corrado Scapino – presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.

A concludere la giornata, Luca Paiardi e Danilo Ragona, il primo architetto e musicista, il secondo imprenditore e designer, amici in viaggio per dimostrare come i limiti della disabilità possano essere superati. Al Salone del vino di Torino racconteranno Borghi in Carrozza e Viaggio Italia, oltre al lancio delle loro nuove iniziative di ricerca e approfondimento.

 

Domenica 3 marzo alle 15:00 si guarderà al futuro, alle sfide della viticoltura eroica e alla valorizzazione dell’enogastronomia insieme alla Regione Valle d’Aosta e al Consorzio Vini Valle d’Aosta, in dialogo con la giornalista Piera Genta del Corriere della Sera.

Al centro della giornata, anche la presentazione della nuova Guida Go Wine Cantine d’Italia 2024, insieme al presidente Massimo Corrado e la presenza di alcune delle storiche cantine piemontesi che ‘valgono il viaggio’.
Alle 17.30 insieme all’Associazione Nazionale delle Donne del vino e venti comuni piemontesi, per la prima volta uniti sotto un’unica sigla di Città Europea del Vino 2024 (Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco), si parlerà di tradizioni tra presente e futuro del mondo del vino.

 

Lunedì 4 marzo, in occasione della giornata dedicata agli operatori professionali, alle OGR Torino sarà presente una delegazione di buyer del nord Europa. La delegazione di operatori danesi e tedeschi è composta da importatori di media taglia, distributori attivi nel comparto ho.re.ca, enoteche specializzate e wine bar. A loro sarà dedicato un programma volto a scoprire i vini piemontesi attraverso Masterclass, visite guidate del Salone ed incontri con i produttori. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Unioncamere Piemonte con l’obiettivo di favorire l’incontro tra i piccoli produttori presenti al Salone e operatori del Nord Europa.

Sul palco principale delle OGR Torino si parlerà anche di Politiche locali del cibo e stili di vita sostenibili nell’ambito dell’Atlante del Cibo, con l’Agronomo Massimo Pinna e il Prof. Egidio Dansero del Dipartimento di Culture, Politica e Società di Unito.

Infine, un intero focus di approfondimento è dedicato ai Giovani Viticoltori dei territori della Valsusa, del Pinerolese, della collina Torinese e del Canavese a confronto con la Città Metropolitana di Torino.

 

IL SALONE DEL VINO COME PIATTAFORMA PARTECIPATIVA: IL PIÙ GRANDE PALCO DI RAPPRESENTANZA DEL PIEMONTE DEL VINO

 

La partnership con più 18 realtà di tutela e promozione – il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese,  Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa,  Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, ·Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino DOC – rende la tre giorni del Salone del Vino, il più grande palco di rappresentanza del Piemonte del vino.

 

Il Salone del Vino nasce e cresce sempre più, quindi, come piattaforma partecipativa, volta a dare spazio direttamente alla cantine piemontesi come agli enti di tutela e promozione piemontesi, coinvolgendo nel percorso tanti compagni di viaggio: Associazione Go Wine, Fisar di di Torino e Le Strade di Torino, Libreria Bodoni.

 

Nell’ambito di questa edizione 2024, si aggiungono inoltre numerose collaborazioni: Borghi in carrozza – Viaggio Italia, il Progetto 8 Pari, l’Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, l’Ais Torino. Inoltre si consolidano le collaborazioni con l‘associazione FEA, Pin Torino, e l’Onav Torino.

Il Salone diventa inoltre cashless, con una piattaforma digitale dedicata, per il pubblico e le cantine, che offrirà possibilità di approfondimento e scambio.

Anche la formazione trova spazio con momenti dedicati ai volontari, grazie alla collaborazione con GxT e Senior Civico, incentrati sulla storia della viticoltura piemontese, l’enologia e la degustazione, al fine di offrire una crescita a tutti i soggetti che aderiscono volontariamente alla manifestazione. Si aggiunge inoltre la collaborazione con Engim, al fine di aprire lo sguardo verso le nuove generazioni di operatori enogastronomici.

Grazie al protocollo d’intesa per il coordinamento generale del Salone del Vino – siglato tra l’Associazione Klug APS, la Città di Torino e la Camera di commercio di Torino – la manifestazione sottolinea sempre di più il suo impegno verso una promozione enoturistica nazionale ed internazionale. In particolare, grazie alla collaborazione con Unioncamere Piemonte, la giornata di lunedì 4 marzo sarà animata da buyer internazionali oltre a tutto il comparto professionale del Piemonte e non solo, coinvolto anche grazie al sostegno di Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia.

 

Continua inoltre l’attenzione verso le cantine di Torino e provincia grazie alla collaborazione con la Camera di commercio di Torino e la sua selezione Torino DOC e la Città Metropolitana di Torino.

 

Turismo Torino e Provincia è partner nell’ambito della comunicazione attraverso diverse azioni ed attività, dall’inserimento dell’evento nel portale turismotorino.org tradotto in inglese e francese alla pianificazione di contenuti sui canali ufficiali dell’ATL, FB, IG e LINKEDIN, all’invio di newsletter dedicate al pubblico finale e agli operatori, per la promozione dell’evento a livello nazionale e internazionale oltre che a disposizione di visitatori e cittadini attraverso i 14 Uffici del Turismo presenti sul territorio.

 

GLI APPUNTAMENTI DIFFUSI DEL SALONE OFF

Al via martedì 27 febbraio il Salone OFF, programma diffuso ricco di cene ed eventi che coinvolgeranno centinaia dei luoghi simbolo della Città di Torino: dal Circolo dei lettori a Combo, fino a OFF TOPIC, oltre alle piole che avranno come protagonisti il vino e la musica, i grandi ristoranti, le enoteche e gli spazi informali. Un ricco cartellone di iniziative e attività ideate per tutti i winelovers che potranno incontrare dal vivo i vignaioli piemontesi e degustare le loro eccellenze.

Il Salone OFF prende il via con l’Enoteca Day martedì 27 febbraio, la giornata che mette al centro il mondo del vino e dove la curiosità si trasforma in calice: 10 appuntamenti nei quali verranno approfonditi la ricchezza e l’autenticità dei vini piemontesi nei luoghi cult della città, da Vanchiglia a San Salvario, ma non solo.

 

Tra le auliche sale del Circolo dei lettori è inoltre in programma un intero filone di eventi culturali per approfondire i temi materiali chiave nel mondo del vino di oggi, in relazione alle tre dimensioni della sostenibilità. Un viaggio tra calici e parole, per narrare il vino grazie a diversi sguardi, dalle esperienze legate alla comunità LGBTQIA+ ai racconti di empowerment feminile, dai progetti di sostenibilità, all’inclusione sociale.

 

Si inizia martedì 27 febbraio alle ore 18 al Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, con i vini della cantina queer Gringhigna di Strevi, che si pone come obiettivo l’inclusione, sia di persone del luogo che di minoranze, oltre alla salvaguardia degli animali nativi e del territorio, implementando una viticoltura sostenibile.

Alle ore 21, nella Sala Grande del Circolo dei lettori, il talk dell’Associazione Quore – ToHousing: ‘Vini di Ogni Genere’ mette al centro il racconto e lo scambio di buone pratiche turistiche ed enogastronomiche ancora in ambito queer, grazie alla fortunata esperienza di Friendly Piemonte.

 

L’appuntamento di mercoledì 28 febbraio sarà dedicato, dalle ore 21, al racconto dell’Associazione Nazionale delle Donne dei vini in dialogo con le tante professionalità che ne fanno parte, durante il quale verranno trattati i temi dell’inclusività e del gender gap, oltre ai progetti e alle iniziative dell’Associazione, con Mirella De Martis, Mirella Morra, Laura Novarese, Marina Ramasso, Francesca Poggio.

A raccontare e far degustare i propri vini dalle ore 18, Maria Angela Brosio con la cantina Amalia Cascina in Langa – Monforte d’Alba, Elena Bonelli con l’Azienda agricola Germano Ettore – Serralunga d’Alba, Anna Sertorio dal Podere ai Valloni – Boca e Mariuccia Borio dalla Cascina Castlet – Costigliole d’Asti.

 

Giovedì 29 febbraio, alle ore 21, anche il talk a cura del progetto terapeutico 8 Pari e l’Associazione SoloRoero per affrontare il tema dell’inserimento lavorativo di persone fragili in aziende vitivinicole: una sfida sociale da affrontare insieme a tutto il mondo del vino. Ad aprire la serata, sempre al Barney’s, dalle ore 18 si degusteranno i vini delle cantine che sono parte del progetto, tra cui Matteo Correggia, Marco e Vittorio Adriano, Cascina Fornace, Alberto Oggero, Valfaccenda. 

 

All’interno della Libreria Bodoni si rinnova il format ‘Di Libri in Vino’, proseguendo all’interno del filone culturale del Salone del Vino che propone, da mercoledì 28 febbraio a venerdì 1° marzo, tre appuntamenti: la presentazione de ‘Il grande atlante del vino italiano a cura di Alessandro Avataneo, autore e regista cinematografico e teatrale,  e Vittorio Manganelli, grande divulgatore del vino e già direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, (Rizzoli, 2023). Si prosegue con ‘Italia o Enotria: la vigna del Risorgimento. Storie di uomini, vini e vigneti nell’Italia che si unisce’ (Edizioni Ambiente & Cultura) insieme a Marco Mozzone, archeologo del vino in dialogo con Gianmarco Gastone, archeologo e docente. Infine, ‘Eravamo immortali’ un vero romanzo popolare, presentato dall’autore Marco Cassardo, edito da Mondadori. Ogni giorno, in degustazione gratuita un grande Dolcetto, un vino da sempre amato da tanti scrittori per cui è stato musa creativa, che ci sarà raccontato dei vignaioli stessi e dall’Onav di Torino.

 

Da martedì 27 febbraio a venerdì 1° marzoCombo Torino sarà la casa di WOUSE la wine-house del Salone del vino: organizzata da Le strade di Torino, la quattro giorni vede susseguirsi, al pomeriggio, degustazioni e approfondimenti dedicati ai creators, giornalisti e influencer per aprirsi al più grande pubblico, ogni sera, con un talk e una degustazione gratuita, dove il protagonista questa volta è il mondo della comunicazione.

Si comincia martedì 27 febbraio alle 17 con i vini in anfora e alle 19 il talk insieme a Metanolo, podcast di Will. 

Mercoledì 28 febbraio sarà la giornata dei vini eroici, con tante cantine e approfondimenti provenienti da quel mondo, dove un Sorì è un tesoro e una sfida, e dove un muretto a secco conserva una storia preziosa di tutela paesaggistica.

 

Giovedì 29 febbraio, alle 17, è protagonista l’Erbaluce. Dalle ore 19, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino, i tre giornalisti e autori della Guida dei 100 di Torino, moderati da Chiara Cavalleris di Dissapore, racconteranno e si interrogheranno sullo stato dell’arte del mondo enogastronomico di Torino, e non solo.

Venerdì 1 marzo sarà la giornata dedicata alle bollicine piemontesi, non solo quelle alla ribalta internazionale, ma anche le piccole produzioni e i vitigni autoctoni riscoperti. 

Nel week end del Salone del Vino, Wouse e Le strade di Torino, si trasferiscono alle OGR Torino, dove andrà in scena FERMENTO, il podcast nato nel corso della prima edizione del Salone, che da buon ‘esploratore urbano’, ama cogliere i riflessi più trasversali delle storie del vino.

 

Mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio al via ‘Le Grandi Cene’: Il Salone del Vino arriva nei migliori ristoranti di Torino. Il pubblico potrà scegliere tra i migliori ristoranti della città che, per l’occasione, ospiteranno un produttore scelto dall’organizzazione del Salone del Vino di Torino. Un connubio che vuole valorizzare la proposta di menù del ristorante, insieme alle migliori cantine del Piemonte.

 

Giovedì 29 febbraio, gli spazi di Eataly Lingotto ospiteranno l’evento ‘Cantine d’Italia 2024. Più di 100 vini in festa!’Venti cantine da tutta Italia in collaborazione con GO WINE, più di 100 vini in degustazione, tanta musica e le tapas della Chef Giorgia Serrani. Una serata unica per scoprire la guida dedicata a oltre 750 cantine italiane che “valgono il viaggio“. Proprio per questo  l’appuntamento ‘trasgredisce’ le regole del Salone, e racconta il Piemonte attraverso il dialogo con le tante eccellenze italiane fuori regione.

 

Venerdì 1° marzo 2024 torna la Notte Rossa Barbera, la sagra diffusa del buon vino e cucina a prezzi popolari, per celebrare la “piola”, luogo simbolo della ristorazione sabauda. Piatti tipici, atmosfere conviviali e l’intrattenimento live di musicisti emergenti per un viaggio nella storia della cultura gastronomica e sociale piemontese. L’ottava edizione coinvolge 14 piole nelle quali viene proposto il Menù Notte Rossa Barbera, ispirato alla tradizione della Merenda Sinoira, e si potrà assistere all’esibizione di 14 musicisti emergenti piemontesi accompagnati dai vini di 14 cantine produttrici di Barbera. Il Barbagusto ospiterà il cantautore Filippo D’Erasmo, da Il Camaleonte si esibirà l’artista Esma, sul palco della Cricca suonerà Salvario, da Ratatui ci sarà Alberodicarta, da Ostu il cantautore Eugenio Rodondi, a OFFTOPIC i Bonsai Bonsai e ancora, Annibale alla Bocciofila Vanchiglietta, da Qucina la musica di La Cricca dij mes-cià, in Via Baltea Diletta Semboloni, Andrea Ciuchetti ai Bagni di via Aglie’, Il Conte Biagio al Capodoglio, l’eclettico pianista Protto accompagnato da una violoncellista al Comala e Dionysian al Kontiki, mentre al Circolo Risorgimento l’artista Pedar.

 

Durante le giornate del Salone la Gelateria Silvano – gelato d’altri tempi, Mouu Mouu, Gelateria Miretti, Gelateria La Tosca, Gelato Dok, +Di un gelato, e Gelati D’Antan daranno la possibilità di gustare un Sorbetto al Moscato – del Consorzio del Moscato – in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino.

 

Inoltre, nei locali aderenti al circuito Mangébin – progetto di Camera di commercio di Torino, Ascom Torino, Confesercenti di Torino e Provincia, Città di Torino e Turismo Torino e Provincia –  composto da 51 ristoranti di Torino e della sua provincia che propongono nei propri menù le ricette tradizionali del Piemonte e i vini regionali, si potranno degustare dal 27 febbraio al 17 marzo i  famosi Plin e tutti i partecipanti al Salone del Vino riceveranno un calice in omaggio.

 

La Città di Torino – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – sostiene il Salone del Vino e siamo davvero contenti di dare il via a questa nuova edizione. In un anno che vede la nostra città sempre più protagonista di grandi eventi internazionali, sarà una vetrina d’eccellenza per l’enogastronomia di qualità, che fa parte della storia di questo territorio e rappresenta da sempre una delle sue attrattive, oltre che un importante volano economico”.

 

Come spiega Dario Gallina, presidente dell’ente camerale: “La Camera di commercio di Torino sostiene il Salone del vino e si impegna a renderlo ricco e animato attraverso la presenza dell’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e dei produttori locali con particolare attenzione a quelli della nostra selezione Torino DOC, che raccoglie 45 aziende e 146 vini in rappresentanza delle 7 denominazioni torinesi. Produzioni affermate, ma anche rare e di nicchia, che verranno presentate in masterclass dedicate aperte al pubblico e ai professionali. Grazie al nostro Laboratorio Chimico porteremo poi al centro dell’attenzione dei visitatori temi di estrema attualità, come i cambiamenti climatici e le ricadute sulle produzioni vitivinicole, ma il Salone sarà anche un’occasione per ricordare il nostro impegno nella valorizzazione della viticoltura torinese attraverso progetti come Mangébin, rivolto a clienti e ristoratori, e Atlante del Cibo, a supporto del sistema cibo metropolitano e delle sue politiche di sostenibilità”.

 

Il Salone del Vino 2024 porta al centro del capoluogo piemontese il grande patrimonio vitivinicolo del Piemonte, inserendosi tra gli eventi di richiamo per turisti e appassionati. Un’ampia offerta che nasce dai vini eccellenti, rappresentati dai produttori, consorzi di tutela, enoteche regionali e strade del vino, e diventa l’occasione per conoscere i territori di produzione che hanno determinato il successo dell’enoturismo nella nostra regione – dichiara l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa – È soprattutto la dimostrazione che la città di Torino è sempre di più un riferimento per il mondo agricolo della sua Regione”.

 

 

Informazioni relative ai biglietti e ai pacchetti disponibili:

bit.ly/SALONE_VINO_TORINO

bit.ly/SALONE_VINO_TORINO_PACCHETTI

 

IL SALONE DEL VINO DI TORINO 

è realizzato:

 

Con il Patrocinio e il sostegno di

Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino

 

Con il Patrocinio di

Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino

 

Con il Contributo di

Fondazione CRT

 

Con la Partecipazione e la Collaborazione di

Regione autonoma Valle d’Aosta, Camera valdostana delle imprese e delle professioni, Ascom Confcommercio Torino e Confesercenti di Torino e Provincia. 

 

Main partner organizzativi

Go Wine, Fisar Torino, Le strade di Torino, Associazione FEA, Libreria Bodoni

 

Partner

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio di tutela e Valorizzazione Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese DOC, Consorzio Cocconato Riviera del Monferrato, Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG, Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Valsusa, Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni minori, Strada del barolo e i grandi vini di langa, Associazione nazionale Le Donne del Vino, Associazione dei comuni del Moscato, i Giovani Vignaioli Canavesani, Associazione dei Vini Biologici, Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo, Enoteca regionale del Roero, Enoteca Regionale di Ovada e Monferrato, Torino Doc, Consorzio Vini Valle d’Aosta,  Ais Piemonte, Onav Piemonte, Città Europea del Vino 2024, Fondazione Circolo dei lettori

 

Main Partner Tecnici

Rastal, Team System

Partner Tecnici

Grissinificio Feyles, Acqua Minerale Lauretana

 

Grazie a

GAI Macchine Imbottigliatrici

Hospitality partner

Federalberghi Torino

 

Con la  collaborazione di

Borghi in carrozza – Viaggio Italia, 8 Pari, Associazione SoloRoero, Cultura Liquida, To Housing, SeeYouSound, Pin Torino, GxT e Senior Civico, Engim, To BE, Torino Magazine 

 

Main Location Salone del Vino

OGR Torino, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Main Location Salone del Vino OFF

Combo Torino, Fondazione Circolo dei lettori e Barney’s, il bar del Circolo dei lettori, Eataly Torino

 

www.salonedelvinotorino.it