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La storica azienda delle caramelle più famose d’Italia, rinasce nel nuovo stabilimento di Collegno, con tante novità dedicate soprattutto al pubblico, a partire dall’autunno prossimo.
È del 14 aprile il nuovo spot pubblicitario della “Fabbrica della felicità “ per pastiglie Leone, dai toni, dai costumi dei personaggi coinvolti, dalle atmosfere fiabesche e oniriche, che ricordano un po’ quelle della “Fabbrica di Cioccolato”, il famoso film con protagonista Johnny Depp.
“Leone è la Fabbrica della Felicità da quasi 170 anni” spiega Mario De Luca, Marketing Director dell’azienda torinese. “Con il nuovo spot vogliamo raggiungere un pubblico sempre più vasto e diffondere la filosofia del Brand: un inno alla bontà e alla gioia di vivere, un’esplosione di allegria e squisitezza tutte italiane, in grado di viaggiare per il mondo e far vivere a chiunque – e ovunque – dei momenti di pura spensieratezza. I nostri prodotti sono unici perché realizzati da una squadra che lavora in perfetta armonia per rendere le iconiche pastiglie il linguaggio universale della felicità”
Recente anche la presentazione alla stampa e alle istituzioni del territorio locale e regionale, della nuova sede per Leone 1857, accolti dalla Presidente di Leone, Michela Petronio insieme al marito Luca Barilla. Le novità che porta in serbo per il futuro e le stesse dolcezze delle quali è ambasciatrice addirittura dai tempi di Cavour, regalano felicitá sin dall’ingresso in azienda. Leone è un’azienda dolciaria innovativa e sorprendente dal 1857, che racchiude nel proprio DNA gusto, bellezza e italianità, per offrire momenti di piacere sofisticato e spensierato allo stesso tempo. Tutto ha inizio più di 166 anni fa quando Luigi Leone aprì una confetteria ad Alba e cominciò a produrre piccole pastiglie di zucchero, diventando in pochi anni il fornitore ufficiale della Real Casa Savoia. Oggi, Leone è il brand di pastiglie più vendute in Italia: completano la gamma squisite gelatine, gommose e caramelle e raffinato cioccolato, prodotte con materie prime eccellenti e ricette tradizionali dell’antica confetteria italiana, della quale intende farsi rappresentante nel mondo, regalando piccoli momenti di inaspettata felicità.
La Fabbrica della Felicità – 7.000 mq di superficie di cui una parte destinata all’area esperienziale e l’altra alla produzione – ambisce a diventare una vera e propria destinazione turistica e rappresenta una tappa fondamentale nell’evoluzione di questa eccellenza italiana, già protagonista a settembre dello scorso anno di un rebranding che ha modernizzato il “volto” dello storico marchio.
“La decisione di investire in Leone” spiega Michela Petronio, presidente del brand “è stata motivata dalla volontà di rilanciare un marchio storico del food italiano, celebre per la sua qualità e autenticità. Leone rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un simbolo dell’italianità nel mondo. Abbiamo scelto di investire in quest’azienda perché pensiamo che abbia il potenziale per conquistare nuovi mercati essendo un marchio unico con prodotti distintivi.
Siamo entusiasti di inaugurare i lavori per la nuova Fabbrica Leone, che non sarà solo un centro di produzione, ma una vera e propria destinazione per tutti quelli che vorranno entrare nel mondo del brand. Questo ambizioso progetto consentirà al pubblico di immergersi nel magico processo di trasformazione delle materie prime in caramelle e cioccolato, offrendo un’esperienza coinvolgente, senza precedenti. Sarà un luogo dove la magia prende vita e dove sveleremo i segreti di questa antica confetteria, affascinando tutti coloro che vi entreranno.”
La progettazione, a opera dello studio di architettura milanese Piuarch, ha avuto come obiettivo quello di esaltare, attraverso l’espressione artistica del nuovo fabbricato, l’” anima” dell’industria dolciaria, guardando il futuro e l’innovazione ma non dimenticando la tradizione e l’artigianalità di Leone.
Chiara Vannini
A Torino e in Piemonte in vendita da Borello Supermercati
Se ne parla da tempo, e il tema è stato anche al centro dell’attenzione e del dibattito tra puristi e innovatori del vino al Vinitaly di Verona. È il vino zero alcool, definito già come “la nuova frontiera del piacere senza sensi di colpa”. La nuova bevanda, qui a Torino e in Piemonte, è già in vendita nei supermercati della catena Borello.
“Se amate il sapore sofisticato del vino ma preferite evitare l’alcool, questa è l’alternativa perfetta per voi”, commenta Fiorenzo Borello, patron della nota catena di negozi.
“Immaginate una serata alcool free, ma con tutto il gusto e l’eleganza di una bottiglia di vino tradizionale. Che si tratti di una cena romantica, di una serata tra amici o semplicemente di un momento di relax solitario, il vino zero alcool è pronto a soddisfare ogni vostro desiderio”, conclude Borello.
Insomma, si potrebbe affermare: zero alcool, zero pensieri, questa è la promessa dietro ogni bottiglia. Un prodotto che, al di là di come la pensano sostenitori o detrattori, pare destinato a conquistare una buona fetta di mercato.
RAPPORTO OTI PIEMONTE 2024, PIÙ CANTIERI E MENO PROGETTI A RISCHIO
Presentata ad Alessandria l’edizione 2024 della piattaforma che monitora l’avanzamento delle 69 infrastrutture ritenute più urgenti dalle imprese piemontesi Fondazione Slala ha illustrato un’analisi sugli scenari futuri dei traffici di merci nel Nord Ovest
Tre lavori conclusi e cinque cantieri aperti in più. Aumentano le opere in linea con il programma e si riducono quelle in ritardo, undici però restano solo proposte progettuali. Questo in estrema sintesi il Rapporto Oti Piemonte 2024, che ha monitorato i progressi nella progettazione e realizzazione delle 69 infrastrutture ritenute urgenti dalle imprese di Confindustria Piemonte. Di queste 37 sono comuni al “Libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Piemonte” realizzato da Unioncamere Piemonte che insieme alla Regione Piemonte collabora all’Osservatorio Territoriale Infrastrutture regionale.
Delle opere monitorate da Oti, solo 27 su 69 sono già cantierate, erano 22 nella precedente edizione del rapporto. A queste si aggiungono 39 opere ancora solo sulla carta: 27 sono in fase progettuale, dodici sono invece semplici proposte progettuali. Le tre opere ultimate nell’ultimo anno sono: il collegamento ferroviario Torino-Aeroporto di Caselle, la riattivazione del servizio ferroviario Casale Monferrato-Mortara e il nuovo ponte sul Ticino tra Vigevano e Abbiategrasso.
In assoluto, tra cantierate e solo progettate, le opere che sono in linea con il cronoprogramma salgono nell’ultimo anno da 23 a 30, di cui sono 18 quelle con lavori in corso. Calano invece da 20 a 16 quelle che hanno subito un ritardo negli ultimi 12 mesi, tra cui sette già cantierate. Restano invariate a 9 quelle con un ritardo grave, tra queste due sono già cantierate. Per arrivare a quota 69 vanno aggiunte le undici opere in stand-by e le tre concluse.
“Le imprese piemontesi ritengono importanti per garantire sviluppo e crescita al tessuto economico regionale le 69 opere monitorate da Oti Piemonte, ma purtroppo quasi due terzi di queste sono ancora in fase progettuale. Registriamo qualche segnale positivo, tra cui tre cantieri conclusi, ma sulle opere strategiche principali come Terzo Valico e Torino-Lione sono ancora molte le incognite. Se alziamo lo sguardo all’intero sistema di attraversamento delle Alpi, nell’ultimo anno ci siamo trovati nel mezzo di una tempesta perfetta che va dal Traforo del Monte Bianco alla frana nella valle della Maurienne, dal Gran San Bernardo al raddoppio del tunnel sotto al Colle di Tenda. Questa è una emergenza da risolvere nel minor tempo possibile perché sono a rischio una parte dei 110 miliardi di interscambio tra Italia e Francia, e più in generale la nostra porta d’ingresso principale verso l’Europa” ha commenta il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, nel suo intervento alla presentazione del rapporto.
“Occorre poi avere una nuova idea di territorio, non più come una dimensione statica, ma come un luogo di flussi e connessioni – sottolinea Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte –. Turisti, studenti, investitori, imprese e famiglie sono gli attori che innescano questi flussi e contribuiscono allo sviluppo locale. Le infrastrutture, sia fisiche che virtuali, sono un elemento fondamentale per la competitività ma, in un contesto geopolitico incerto come quello attuale, assumono anche un ruolo ancora più importante per la tenuta dell’economia nazionale. Le Camere di commercio svolgono, ciascuna sul proprio territorio, un fondamentale ruolo di aggregatori e catalizzatori a livello locale per l’elaborazione e la realizzazione di progetti territoriali di sviluppo e per favorire il raccordo tra diversi soggetti istituzionali, privati e associativi. Oltre al monitoraggio delle priorità infrastrutturali condotto da OtiPiemonte, Unioncamere Piemonte è impegnata su altre due linee di lavoro: la prima, di ricerca e analisi, legata alla situazione logistica piemontese, in collaborazione con Fondazione Slala; la seconda, di promozione, legata alla creazione di una filiera di imprese, in collaborazione con Ceipiemonte”.
Tra le opere monitorate da Oti Piemonte, ce ne sono dieci finanziate anche con fondi Pnrr, e che quindi andrebbero concluse entro il 2026. Di queste ben otto hanno registrato degli avanzamenti nell’ultimo anno, mentre su Terzo Valico e raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo, si è registrato un rallentamento dovuto nel primo caso a condizioni geologiche sfavorevoli, e alla mancata definizione del modello di esercizio nel secondo. Complessivamente il Pnrr ha finanziato venti opere coprendo con 4 miliardi circa il 40% del costo complessivo.
“UniCredit vuole sostenere lo sviluppo, le eccellenze e gli investimenti in campo infrastrutturale del Nord Ovest in quanto siamo convinti che rappresentino un elemento fondamentale per lo sviluppo sia del sistema regionale che di quello italiano, come emerso rapporto Oti, predisposto da partner d’eccellenza quali Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte – dichiara Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit – come UniCredit, forniamo costantemente il nostro supporto alle imprese italiane con l’obiettivo di innescare virtuosi processi di crescita sui territori e siamo subito scesi in campo costituendo una Task Force a supporto del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo che sostiene le 6 mission del PNRR“.
Per una più facile comprensione del rapporto, le 69 infrastrutture monitorate sono anche state divise in otto grandi sistemi infrastrutturali: Corridoio Mediterraneo (2 opere), Corridoio Reno-Alpi (7 opere), Sistema Aeroportuale (5 opere), Sistema dei centri intermodali (10 opere), Sistema dei Valichi Alpini (11 opere), Sistema delle connessioni immateriali (1 opera), Sistema Pedemontano (10 opere) e Viabilità dei nodi urbani (22 opere). Tutti questi sistemi, tranne il corridoio Mediterraneo e le connessioni immateriali, registra una o più opere in grave ritardo, che ne mettono a rischio il completamento.
Il Rapporto Oti 2024 è stato presentato ad Alessandria a Palazzo del Monferrato sede della Camera di Commercio di Alessandria-Asti nel corso dell’evento “Infrastrutture e logistica. Il nord ovest nel contesto europeo”. Ad aprire i lavori Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti. A seguire i saluti istituzionali di Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte, Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, Giorgio Angelo Abonante, sindaco di Alessandria e Laura Coppo, presidente Confindustria Alessandria. Cristina Manara, responsabile Trasporti, logistica e infrastrutture Confindustria Piemonte ha poi illustrato i contenuti del Rapporto Oti, Cesare Rossini e Nicola Bassi, della Fondazione Slala hanno poi presentato lo Studio sugli scenari di sviluppo per la logistica del sistema Piemonte. È stata poi la volta della tavola rotonda “Necessità delle imprese, le risorse e le opportunità” moderata dal giornalista de La Stampa, Gabriele De Stefani, nel corso della quale sono intervenuti: Paolo Piacenza, commissario straordinario Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, Ascanio Borchi, presidente Commissione logistica e infrastrutture Confindustria Piemonte e presidente del Terminal intermodale Rail Hub Europe, Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti, Paola Garibotti, responsabile regionale area nord ovest di Unicredit, che ha sponsorizzato l’evento. De Stefani ha poi intervistato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay sul tema “Nuove centralità e infrastrutture, il Piemonte accelera”. Dopo il lunch break ai partecipanti è stata offerta la possibilità di visitare il Terminal Rail Hub Europe di Rivalta Scrivia.
Studio sugli scenari di sviluppo per la logistica del sistema Piemonte
Il prossimo decennio sarà cruciale per l’ecosistema piemontese, in particolare per le imprese logistiche che saranno direttamente coinvolte, da protagoniste o da gregarie, questo è il dilemma, dal nuovo asset infrastrutturale in una sfida il cui esito è tutto da costruire. Il Terzo Valico e i lavori sulla rete ferroviaria ligure consentiranno una mobilità delle merci dai porti liguri mai consentita finora, il potenziamento delle linee verso la Nuova Ferrovia Transalpina svizzera apriranno definitivamente il collegamento per i grandi volumi di merci sia da nord che da sud, la TAV aprirà la porta a ovest mentre a est sarà il tunnel del Brennero il canale di riferimento. Un’infrastrutturazione senza precedenti che sicuramente consiste in un’opportunità enorme per il sistema produttivo e logistico piemontese. Ma le porte sono aperte in entrambi i sensi. E chi saprà meglio utilizzarle, se gli operatori del nord o noi “locals”, sarà la sfida che dobbiamo impostare fin da ora per avere la possibilità di vincere. Una sfida che coinvolge tutte le dimensioni: la dimensione operativa per essere competitivi, la dimensione finanziaria per non soccombere ai giganti, la dimensione formativa per creare le competenze necessarie, la dimensione sociale per essere territorio di immigrazione qualificata. Una sfida complessa in un mondo sempre più complesso.
Prestigioso riconoscimento internazionale per la rete delle vigne urbane fondata da Luca Balbiano
Nel recente articolo pubblicato da Wine Enthusiast, uno dei più influenti periodici del settore vinicolo, viene celebrato il lavoro delle Cantine Balbiano e della Urban Vineyards Association (UVA) nella promozione dei vigneti urbani. L’articolo, frutto di un’intervista della giornalista Shana Clarke a Luca Balbiano, apre con la storia della rinascita della “Vigna della Regina” di Torino, sottolineandone l’importanza cruciale nella nascita e nello sviluppo di una rete internazionale che parte dal capoluogo piemontese per allargarsi a tutto il mondo.
Luca Balbiano, fondatore della Urban Vineyards Association e viticoltore di terza generazione alle Cantine Balbiano (Andezeno), ha guidato insieme a suo padre Francesco il progetto di recupero del vigneto urbano torinese, dimostrando come la viticoltura possa essere integrata nella vita urbana non solo per preservare ma anche per innovare. L’articolo di Wine Enthusiast celebra l’idea che i vigneti urbani possano contribuire significativamente alla vitalità economica e culturale delle città, promuovendo al contempo un turismo sostenibile.
Il riconoscimoento anticipa un altro momento iconico di questa grande avventura. Il prossimo giugno, infatti, si terrà presso le Cantine Balbiano una degustazione verticale delle prime dieci annate del Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina”. Giornalisti, degustatori ed esperti avranno infatti l’opportunità unica di esplorare la storia e l’evoluzione di questo iconico vino urbano. L’elogio del lavoro della famiglia Balbiano nell’articolo di Wine Enthusiast non solo riconosce l’impatto nel campo della viticoltura urbana ma sottolinea anche l’importanza di questi straordinari spazi verdi nel tessuto delle molte città del mondo che le ospitano.
Un riconoscimento che pone Torino e la “sua” Freisa di Chieri DOC al centro dell’attenzione enologica internazionale.
Link all’articolo: https://www.wineenthusiast.com/culture/travel/the-urban-vineyards-project/
Al superamento del record di traffico nel 2023 con oltre 4,5 milioni di passeggeri, si aggiunge il nuovo record:,i primi tre mesi del 2024 si chiudono con 1,1 milioni di passeggeri e una crescita dei passeggeri sui voli internazionali del 7,6%. Un risultato trainato dal traffico dei voli della neve e dal boom delle vacanze pasquali. Si tratta del miglior primo trimestre di sempre.
Nei primi tre mesi del 2024 i volumi di traffico sono stati di 1.114.448 passeggeri, in crescita del 3,7% sullo stesso periodo del 2023 (1.074.195 passeggeri).
Ciascuno dei tre mesi – gennaio, febbraio e marzo – ha battuto i rispettivi record mensili dell’anno precedente: gennaio 2024, con oltre 363mila passeggeri, supera dello 0,5% il precedente record del gennaio 2023 (oltre 361mila passeggeri); febbraio 2024, con più di 351mila passeggeri, riporta un incremento del 4,5% sullo stesso mese 2023 (oltre 336mila passeggeri); marzo 2024 sfiora i 400mila passeggeri, riportando un aumento del 6,2% sullo stesso mese del 2023 (oltre 376mila passeggeri).
Nel primo trimestre 2024, il traffico internazionale è quello che ha trainato la crescita, riportando un incremento dei volumi pari al 7,6% arrivando a rappresentare il 60% del traffico totale: i passeggeri dei voli internazionali sono infatti passati da 620mila nel 2023 a oltre 667mila nel 2024.
Tale risultato è stato raggiunto anche grazie all’ottimo andamento del traffico neve registrato nella stagione invernale 2023/2024. Il numero di sciatori trasportati ha registrato un incremento del 9% rispetto alla stagione 2022/2023.
I voli per gli sciatori dal Nord Europa hanno riportato alcune novità di linea come Belfast, in Irlanda del Nord (collegata da Ryanair) e London Heathrow, in Gran Bretagna (collegata da British Airways), a cui va sommato il volo charter da East Midlands, sempre in Gran Bretagna; inoltre Air Baltic si è aggiunta su Vilnius, in Lituania (già servita da Ryanair).
Anche i flussi turistici legati alle vacanze pasquali hanno contribuito in maniera significativa al raggiungimento del record del trimestre: i flussi della settimana di Pasqua, dal Giovedì Santo al martedì, nel 2024 sono stati pari a più di 85mila passeggeri tra arrivi e partenze, in crescita del 7,9% sui dati registrati negli analoghi giorni di Pasqua 2023 (circa 80mila).
“Parti subito, scopri e vivi!” è l’invito rivolto a tutti coloro che da oggi consulteranno il sito web turistico regionale www.visitpiemonte.com.
La piattaforma, completamente rinnovata con lo sviluppo del progetto di connessione con il Tourism Digital Hub secondo le linee guida ministeriali per l’interoperabilità con il sito Italia.it, è stata presentata al Circolo dei lettori di Torino nel corso di un incontro che per l’occasione ha ripercorso le tappe dell’evoluzione della proposta turistica del Piemonte e tracciato le linee delle future programmazioni.
L’operazione TDH per l’“Interoperabilità” fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione Europea, azione voluta nell’ambito del rilancio del settore economico del Turismo – eseguita su incarico della Regione Piemonte da Visit Piemonte su cui ha lavorato fin dal secondo semestre 2022. Per la realizzazione è stata inoltre attivata una collaborazione con il Dipartimento di Informatica del Politecnico di Torino che ha analizzato in partenza l’ecosistema web regionale, individuato gap architetturali e formulato proposte tecniche opportune a renderlo idoneo alle fasi successive.
L’attività ha visto un’evoluzione della piattaforma precedente a una più avanzata di tipo hub regionale, con la completa rivisitazione grafica e di navigazione, la creazione di nuovi materiali editoriali e soprattutto l’attivazione di una connessione digitale di condivisione di contenuti che dalle piattaforme Piemonteitalia.eu, Piemonteoutdoor.it, delle Agenzie Turistiche Locali e dalla smart data platform Yucca della Regione – realizzata dal CSI Piemonte dove sono raccolti anche i dati della ricettività turistica piemontese – convergono verso visitpiemonte.com. Da qui, il sistema rende possibile la trasmissione di temi editoriali, immagini ed esperienze turistiche selezionate verso Italia.it.
“La realizzazione della nuova piattaforma web si inserisce alla perfezione nell’ambito dello sviluppo del prodotto turistico piemontese, che ha visto nel 2023 il record di arrivi e presenze e l’attestamento al 9,5% del valore del turismo nel PIL regionale – sottolinea l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Vittoria Poggio -. Immagine, contenuti e fruibilità offerte dal web al potenziale visitatore sono oggi irrinunciabili per una comunicazione coerente e per una promozione efficace: importante a questo fine la connessione che il sistema consente tra i diversi soggetti che sul territorio operano nel turismo e fondamentale quella verso la piattaforma del turismo nazionale Italia.it, che permetterà ai nostri contenuti una visibilità di primo piano”.
“La nuova piattaforma, concepita con i più avanzati accorgimenti tecnici, è la classica ciliegina sulla torta di un lungo e articolato lavoro di sviluppo del prodotto turistico piemontese che ha coinvolto tutte le realtà territoriali – dichiara Beppe Carlevaris, Presidente del Cda di Visit Piemonte -. Il Piemonte dispone ora di una vetrina completa in continuo aggiornamento grazie al sistema di interoperabilità con le ATL e rappresenta così un biglietto da visita esaustivo e accattivante: una finestra affacciata sul nostro territorio e le sue straordinarie potenzialità che, grazie al flusso di informazioni verso la piattaforma Italia.it, offre al Piemonte un palcoscenico internazionale”.
L’home page del sito, personalizzabile a seconda della stagione e dei grandi eventi in programma tramite i riquadri “in primo piano” e “da non perdere”, accoglie il visitatore con un video generale, dove non mancano suggestioni legate a tutto il territorio tra outdoor, divertimento ed enogastronomia.
Quattro le voci di menù principali che consentono di navigare tra le attrattive del Piemonte: Destinazioni (Torino, Città e borghi, Montagne, Colline, Laghi); Organizza il tuo viaggio (Arte e Cultura, Gusto, Piemonte per tutti, Shopping e design); Dove dormire (ricerca per categoria, provincia e tipologia); Esperienze outdoor con oltre mille percorsi e itinerari, i campi da golf, gli sport d’acque e d’aria; la sezione “I tuoi eventi in Piemonte” (congressi, eventi aziendali, incentive e ricevimenti privati) e infine il calendario Eventi costantemente aggiornato.
La sezione “Il mio viaggio in Piemonte” consente di aggiungere e salvare i contenuti preferiti, in modo da ritrovarli facilmente e poterli consultare anche in un documento personalizzato come un proprio programma di visita.
Completano il tutto: la mappa come raggiungerci, “Piemonte in foto” collegato all’account Instagram, i contatti delle ATL, il collegamento ai social TikTok e Facebook.
L’incontro di presentazione che si è tenuto al Circolo dei lettori di Torino è stato anche l’occasione per raccontare le tappe salienti di un percorso di promozione del territorio attraverso i dati turistici record del 2023: dai grandi eventi nazionali e internazionali alle oltre 60 tra fiere, workshop e roadshow con migliaia di contatti realizzati; dai 5 progetti europei alle campagne di comunicazione; dalle numerose azioni post Covid di “Ripartiturismo” con i voucher vacanza e i diversi bonus agli investimenti, come il sostegno agli impianti termali, alle ATL, alle Pro loco e ai Consorzi turistici; dallo sviluppo di nuovi prodotti turistici tra cui le Strade storiche di montagna, Oro Monferrato, Eccellenze del Piemonte in vetrina e Via Francigena for all al grande lavoro sulla costruzione del Turismo Congressuale e del Wedding e dall’ampliamento delle attività dell’Osservatorio Turistico Regionale alle declinazioni territoriali.
Intensa è la programmazione prevista a partire dal 2024 con lo sviluppo di prodotti quali: Lusso, Sostenibilità, Accessibilità, Outdoor con focus su Cicloturismo e Strade storiche di montagna, UNESCO e i 10 anni dei Paesaggi vitivinicoli, Pet friendly, Gusto delle Alpi, Profumo di Piemonte Terra di Tartufi, Turismo delle radici, Family, Turismo Congressuale, Wedding e Turismo industriale.
Il sostegno a “Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024”, da parte di Alpitour World, nasce dal rafforzamento del legame con la Città di Torino. L’iniziativa, indetta da Unione Industriali Torino, mira a coinvolgere e trasformare la classe imprenditoriale piemontese e il capoluogo in un territorio sempre più teso al futuro e al cambiamento.
Nato nel 1947, Alpitour World, primo gruppo turistico in Italia, ha subito trasformato Torino in una sorta di “quartier generale”, stabilendo un legame molto forte, che si è tradotto nel tempo con l’impegno costante, da parte del Gruppo, di rivestire un ruolo occupazionale, e non solo, di primaria importanza. La pluriennale sponsorizzazione del PalaAlpitour, oggi Inalpi Arena, fino al recente partenariato di quattro anni con un’altra nota istituzione torinese, il Museo Egizio, rappresentano due delle molte attività portate avanti da Alpitour World a sostegno del territorio e della comunità torinese.
Lungo questo fil rouge si posiziona anche il consolidato rapporto di collaborazione con l’Unione Industriali Torino, che si concretizza nel progetto “Torino spazio al Futuro”, un programma di iniziative ed attività che si avvicenderanno nell’anno di Torino Capitale d’Impresa 2024 e che vuole essere un’occasione di riflessione e fonte di nuovi stimoli intorno ai temi dell’innovazione, del futuro e del cambiamento, che accomunano e vedono fortemente protagonisti la città e le imprese sul territorio. All’interno di questo ricco palinsesto Alpitour World sarà presente a tre eventi di grande richiamo di pubblico.
Il primo sarà “Torino al futuro. La cultura d’impresa, la cultura dell’innovazione”, la cui inaugurazione si terrà sabato 13 aprile dalle 11.30 presso il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino. L’esposizione, organizzata dall’Unione Industriali di Torino e aperta al pubblico dal 14 aprile al 29 settembre dalle 10 alle 18 si snoda attraverso sette sezioni multimediali che hanno l’obiettivo di raccontare il tessuto industriale della città, la creatività e la spinta all’innovazione proprie della cultura d’impresa del territorio torinese. Tra le eccellenze torinesi anche Alpitour World, primo gruppo nell’industria del turismo italiano che, da oltre 75 anni, fa viaggiare milioni di persone portando l’Italia nel mondo e viceversa.
Alpitour World sarà presente al Salone del Libro, appuntamento imperdibile che raccoglie milioni di partecipanti. Il gruppo parteciperà al Caffè Letterario che avrà luogo giovedì 9 maggio alle 12.45 per presentare “Signature-Once in a lifetime”, il coffeetable book che racconta la collezione di viaggi limited editionpensata per il centenario di Turisanda 1924, il più storico brand del turismo italiano parte di Alpitour World.
In questo percorso hanno preso parte 5 ambassador d’eccezione, con i quali il brand ha condiviso il significato più profondo del viaggio: Christian Greco, egittologo e direttore del Museo Egizio di Torino, Stefania Andreoli, scrittrice e psicoterapeuta, Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, autore televisivo, Pablo Trinca, giornalista, autore e personaggio televisivo, e Filippa Lagerback, conduttrice televisiva e showgirl. Ognuno di loro racconta la propria intima visione del viaggio e del senso di scoperta, permettendo ad ogni lettore di assaporare la meraviglia di aprirsi all’altro e a nuove culture, per lasciarsi trasformare nel profondo.
Terzo appuntamento sarà quello con l’Italian Tech Week, evento che da anni fa del capoluogo piemontese la capitale italiana della tecnologia e in cui gli esponenti e le menti più brillanti della scena tech internazionale si riuniscono per parlare di innovazione, futuro e nuove tendenze. Alpitour Tour sarà presente per raccontare come l’innovazione sia da sempre l’elemento chiave del proprio sviluppo e della propria strategia.
La tecnologia rappresenta una leva sempre più essenziale, sia si business sia di prospettiva, dal primo mainfraime introdotto in Italia nel 1967, passando da Alpitour Informatica degli anni novanta, arrivando fino ai più recenti programmi di trasformazione InNOva e Next-GenaAI.
Un approccio di ampio respiro che coinvolge molte aree e funzioni aziendali per promuovere un cambiamento continuo e trasversale.
MARA MARTELLOTTA
Questa mattina a Torino sciopero dei metalmeccanici di Stellantis con corteo da Piazza Statuto a piazza Castello. La richiesta è che il rilancio industriale di Torino parta da Mirafiori. In testa al corteo i gonfaloni di Città e Regione con il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio.
I sindacati dei metalmeccanici hanno indetto lo sciopero di otto ore nei siti di Stellantis e di tutte le aziende per l’indotto. Oggi le sigle sindacali di Torino, in maniera unitaria, chiedono ai lavoratori e alle lavoratrici di scendere in piazza e dichiarano: “Lo sciopero ha il fine di sensibilizzare le istituzioni locali, il governo e il sistema industriale sulla profonda crisi dell’intero settore torinese. E’ il tempo di chiedere un impegno concreto per nuove produzioni a Torino e sostegni contro gli effetti occupazionali del processo di transizione. Questo, a maggior ragione dopo i nuovi incontri, purtroppo ancora poco fruttuosi: nonostante oggi Tavares abbia effettivamente incontrato i sindacati, non sembrano esserci speranze all’orizzonte”. Aggiunge Edi Lazzi, segretario generale della FIOM CGIL TORINO: “Per noi nessuna novità, vedremo cosa diranno alle istituzioni. Ma dubito che possano dire qualcosa di diverso. A parte ribadire quel che già si sapeva, sul fatto che stanno investendo e che Mirafiori sarà centrale, nulla di nuovo su modelli e produzioni”.
(foto di copertina Cisl Piemonte)
Moody’s aumenta il rating della Regione Piemonte che passa dal livello Ba1 (area “Non-investiment Grade”) a quello Baa3 (primo gradino dell’area Investiment Grade). Un giudizio estremamente positivo anche perché inserisce il Piemonte tra le zone in cui è vantaggioso programmare investimenti.
È un ulteriore tassello del lavoro fatto in questi anni: il bilancio della Regione Piemonte ha infatti visto un miglioramento costante e duraturo in questi anni, come certificato dalla Corte dei Conti nei suoi giudizi annuali di parifica, e anche dagli esperti dell’agenzia internazionale Moody’s. Solo pochi mesi fa Moody’s aveva promosso la Regione, unica in Italia, con il passaggio del rating della Regione Piemonte da Ba2 a Ba1, valutandone in aumento l’affidabilità e l’efficienza. Ora un nuovo giudizio positivo con il passaggio dal livello Ba1 al Baa3. Unica regione in Italia ad aver fatto due scatti in avanti nelle ultime due rilevazioni.
“La nuova valutazione di Moody’s premia ancora il grande lavoro di questi anni”, commenta il presidente Alberto Cirio – nei quali abbiamo lavorato riducendo il debito di 2,3 miliardi di euro come certificato anche dalla Corte dei Conti. Una Regione stabile è una Regione credibile ed è più forte, come ci dice Moody’s, nel conquistare e ottenere la fiducia delle imprese e di chi vuole investire in Piemonte creando sviluppo, crescita e posti di lavoro”.
“Un successo senza ombra di dubbio – commenta l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano (nella foto) – frutto di un lavoro sinergico che ha permesso in questi anni di operare riducendo il debito e ottimizzando le risorse a disposizione, non a caso anche il Financial Times ci considera una regione in cui vale la pena investire. Sono sicuro che con questi dati aumenteremo ancora di più la competitività e l’attrattività del nostro sistema”.