ECONOMIA- Pagina 42

A San Mauro nasce lo SpacePark, una Space Factory per la produzione di microsatelliti

Inaugurato oggi a San Mauro Torinese, alla presenza del Ministro Urso e del Presidente della regione Cirio, lo SpacePark, un sito industriale per la produzione di satelliti di piccole dimensioni

 

Argotec, azienda torinese con sedi anche nel Maryland e in Florida (U.S.A.) e specializzata nella produzione di microsatelliti e volo umano nello spazio, ha inaugurato oggi il suo nuovo quartier generale, ribattezzato SpacePark, che si trova a San Mauro Torinese, nella prima cintura di Torino, e che nasce nell’ambito del progetto Space Factory dell’Agenzia Spaziale Italiana.

A tagliare il nastro erano presenti, oltre all’AD e fondatore, David Avino, il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, la Sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente e la Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, Simonetta Cheli.

Presenti all’inaugurazione anche gli astronauti ESA, Paolo Nespoli e Luca Parmitano, oltre a diverse personalità del mondo delle Istituzioni, della Politica, della Difesa e dell’Industria.

Lo SpacePark – il nome è stato individuato tramite un contest tra i dipendenti dell’azienda – è un ambizioso progetto di riqualificazione e trasformazione di un capolavoro dell’architettura contemporanea, a firma del premio Pritzker, Oscar Niemeyer, che lo concluse nel 1981.

La volontà dell’azienda, in linea con i principi di sostenibilità ambientale che la guidano, è stata quella di rilevare e riqualificare un edificio esistente, anziché costruire da zero su suolo libero. Il risparmio in termini di consumo di suolo è stato di oltre 6.000 mq, mentre sono 5.500 metri cubi il cemento non versato.

60.000 mq di lotto totale, 11.500 mq la superficie dell’edificio, 1000 mq di Camera Bianca, 1.200 mq dedicati allo SpacePark HUB per accogliere start-up e imprese spaziali, sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il nuovo quartier generale di Argotec.

Ma lo SpacePark non è solo produzione. Insieme alle ampie aree di integrazione, assemblaggio e test ci sono numerosi laboratori e tre centri di controllo missione per il monitoraggio delle operazioni in orbita.

Grazie a partnership con realtà ad alta capacità di automazione, lo SpacePark è in grado, a regime, di produrre oltre 50 satelliti l’anno e di ridurre fino al 32% i tempi di produzione di un satellite rispetto a quelli attuali.

“Lo SpacePark di Argotec, inaugurato oggi – ha detto l’Amministratore Delegato, David Avino – sarà presto una delle più tecnologicamente avanzate fabbriche di satelliti in Europa. Un contributo forte, concreto, ambizioso, nel definire la leadership dell’azienda nel settore Spazio, a livello italiano e internazionale.
Il progetto SpacePark consiste in 25 milioni di investimenti sul territorio e ulteriori 100 posti di lavoro – prosegue Avino – ed è per noi un ulteriore passo che ci porta a un incremento esponenziale della nostra capacità produttiva, per rispondere sempre meglio, sempre più velocemente, con affidabilità e flessibilità alle esigenze dei nostri clienti, e di tutte le imprese che vogliono cogliere le opportunità della Space Economy.
L’obiettivo è quello di continuare a crescere in Italia e all’estero, affermando il valore della tecnologia Made in Italy a livello globale, come abbiamo già dimostrato di saper fare”, ha concluso il fondatore.

Recentemente Argotec ha firmato, durante un evento ufficiale allo IAC 2024 a Milano, il contratto per la consegna di altri 15 microsatelliti per l’osservazione della Terra che andranno a comporre la costellazione IRIDE. Programma voluto dal Governo Italiano, finanziato con fondi del PNRR e coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea.

Si tratta del secondo lotto per l’azienda che, già nel dicembre 2022, era stata la prima a firmare per la consegna dei primi 10 satelliti, ora quasi terminati e pronti ad essere lanciati nei prossimi mesi.

 I satelliti hanno una massa di circa 70kg e sono dotati di un sofisticato computer di bordo in grado di processare le immagini direttamente in orbita. La costellazione fornirà dati cruciali per la fornitura di servizi, tra questi il monitoraggio del consumo di suolo, l’osservazione di punti critici del territorio, la tutela delle coste, l’agricoltura di precisione, il supporto alla Protezione Civile e molto altro. La costellazione formata dalle piattaforme di Argotec prende il nome di HEO (Hawk for Earth Observation) ed è ampiamente scalabile.

Tutti i satelliti verranno realizzati nello SpacePark di San Mauro che si preannuncia tra i più avanzati in Europa.

Lori Barozzino 

Lavoratori in piazza a Torino per il futuro di Mirafiori

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Un migliaio tra operai e impiegati del gruppo Stellantis hanno manifestato questa mattina in piazza Palazzo di Città a Torino per il futuro dell’automotive e per quello dello storico stabilimento di Mirafiori. Le organizzazioni sindacali Ismic Confsal, i quadri Fiat e Ugl hanno promosso l’iniziativa torinese in contemporanea con quella di Roma organizzata da Cgil cisl e Uil.

Fabbriche aperte, le eccellenze della produzione piemontese si presentano al pubblico

La Regione Piemonte organizza, dopo gli ottimi risultati ottenuti e la grande partecipazione riscontrata, la quinta edizione di “Fabbriche Aperte Piemonte”, che permette al grande pubblico di visitare gratuitamente i luoghi della produzione industriale del territorio, aperti straordinariamente per l’occasione.

Fabbriche Aperte Piemonte vuole favorire una maggiore conoscenza delle attività produttive che operano nella nostra regione, valorizzando le sue eccellenze economiche e tecnologiche, la cultura d’impresa e il senso di appartenenza delle comunità locali al sistema manifatturiero. Un’importante occasione di apprezzare le eccellenze e il valore della “fabbrica” come elemento imprescindibile della ricchezza sociale, imprenditoriale e professionale della regione.

Sono più di 130 gli stabilimenti che apriranno le loro porte il 24, 25 e 26 ottobre. Nell’edizione del 2023 oltre 8.000 persone hanno potuto partecipare decretando un successo crescente a una manifestazione che ha un fascino unico visitando anche aziende che hanno fatto la storia dell’impresa italiana

“Fabbriche aperte – commenta l’assessore allo sviluppo e attività produttive Andrea Tronzano – è un fiore all’occhiello della Regione Piemonte mette in contatto persone e aziende e apre le porte degli stabilimenti per mettere in evidenza il valore di chi crea impresa. Nelle passate edizioni abbiamo constatato un interesse crescente e sono felice che il numero delle aziende in questa edizione si sia incrementato. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro patrimonio di saperi e di fare imprese” Per chi volesse prenotare la visita il sito https://www.fabbricheapertepiemonte.it/ è disponibile dalla tarda mattinata di lunedì 14 ottobre.

A San Mauro il ministro Urso inaugura Argotec

Mentre a Roma il sindacato metalmeccanico manifestava,  il Ministro dello Sviluppo e del Made in Italy URSO ha inaugurato oggi  a S.Mauro Torinese la nuova sede di Argotec una bella azienda dell’aerospazio che come ha spiegato il fondatore e amministratore DAVID AVINO non ha voluto aumentare cubi di cemento e ha scelto di insediarsi nella Astronave di Oscar NIEMAYER , il grande archistar scomparso alcuni anni fa.
La SPACE Park è stata realizzata nell’ambito del programma promosso dalla Agenzia Spaziale italiana , utilizzando fondi del PNRR. Sarà in grado di produrre 50 satelliti all’anno. Per il brillante imprenditore oggi è un punto di partenza anche perché il Governo Meloni crede molto in questo settore e il Ministero Urso ha stipulato un accordo importante con Francia e Germania.
Urso uno dei Ministri che si sta impegnando moltissimo  sia per il rilancio del settore auto che per lo sviluppo dell’aero spazio ha favorito l’insediamento a Novara della nuova fabbrica dei chips, ha scelto Torino come sede per il Centro della IA collegata al settore auto e all’aerospazio lo ha legato,  sia nell’intervento che nel l’incontro stampa successivo , alla necessità di rilancio di Torino e del Piemonte che ne hanno bisogno. Con i giornalisti Urso che fa riferimento alla Destra storica di Cavour ha detto che Torino può rimanere Capitale dell’auto se la azienda si impegna a rilanciare la produzione in Italia e potrà essere anche la Capitale dell ‘Aerospazio.
Alla cerimonia sono intervenuti molti imprenditori, numerosi Sindaci a partire dalla Sindachessa di S. Mauro Guazzora , a Lorusso , al Presidente Cirio , alla Vice presidente Chiorino e a numerosi parlamentari da Fabrizio Comba a Augusta Montaruli.
Mino Giachino

Auto in crisi, Mirafiori di più

Domani sciopero generale con manifestazioni a Roma e Torino: l’automotive è in crisi. Lo sono ancora di più le carrozzerie di Mirafiori che  resteranno chiuse fino al 4 novembre. Questa mattina davanti ai cancelli, precisamente davanti alla porta 5, si è tenuta l’assemblea degli operai in cassa integrazione convocata dai sindacati per informare lavoratori e cittadinanza sullo sciopero nazionale per l’auto del 18 ottobre. Presenti tutte le sigle sindacali: FIOM CGIL TORINO, Fim Cisl TorinoeCanavese, UILM Torino, Ugl Metalmeccanici Torino, Fismic Torino, AQCFR – Associazione Quadri e Capi Fiat.

L’assemblea di oggi preannuncia la giornata di sciopero per la difesa del settore automotove di domani con la duplice manifestazione di Roma e Torino. (In collaborazione con lineaitaliapiemonte.it)

Sella inaugura il nuovo Open Innovation Center di Torino

Una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati, 200 postazioni di lavoro, zone per coworking e meeting tra imprenditori, startupper, liberi professionisti, giovani talenti, investitori e clienti, un team dedicato all’AI, uno spazio eventi, un bistrot caffetteria aperto al pubblico, oltre ad un rooftop disponibile anche per eventi privati. È l’Open Innovation Center del gruppo Sella, inaugurato oggi in Corso Galileo Ferraris 32, nel cuore di Torino, un nuovo polo che integra tutte le competenze di consulenza specializzata del Gruppo nei diversi ambiti di attività con l’obiettivo di sviluppare un’innovazione finalizzata a generare un impatto positivo sociale, economico, ambientale e per il territorio.

L’apertura dell’Open Innovation Center di Torino rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia del gruppo Sella per sostenere la crescita del territorio piemontese, supportando il vivace ecosistema dell’innovazione presente e rafforzando la competitività delle sue imprese e startup grazie ad una pluralità di servizi legati alla consulenza che possano aiutarle nell’affrontare le sfide odierne e nel cogliere le opportunità offerte dall’innovazione tramite un approccio “open”.

L’Open Innovation Center si configura anche come uno spazio di co-creazione e contaminazione di idee in cui le diverse realtà del gruppo Sella affrontano le sfide della sostenibilità e promuovono l’innovazione con un impatto sociale positivo e sostenibile. All’interno dell’edificio trovano posto, infatti, diverse società del Gruppo, da Banca Sella presente con una succursale al piano terra e spazi dedicati alla consulenza e ai servizi di Wealth & Business Advisory a Sella Leasing, fino a quelle legate alle tecnologie e all’innovazione, come Fabrick, Centrico e la fintech Hype, detenuta in joint venture paritetica con illimity. Nell’Open Innovation Center di Torino è inoltre presente Sellalab, la piattaforma di innovazione del gruppo Sella nata 10 anni fa e presente anche a Biella, Padova, Salerno e Lecce.

Il nuovo centro, oltre a supportare la crescita di startup e imprese, funge anche da luogo d’incontro dove tutti gli attori dell’innovazione, inclusi università, centri di ricerca, hub di innovazione e incubatori, possono collaborare, anche grazie alla presenza di spazi di coworking, per sviluppare nuove opportunità legate al digitale e al fintech, in connessione con altre realtà industriali del territorio, al fine di accompagnarle in un percorso di espansione attraverso le nuove tecnologie e l’open innovation. Il polo torinese di Sella favorisce la realizzazione di progetti innovativi e casi d’uso, dalla fase di concept fino all’implementazione pratica, e ospita anche un team con data scientist ed esperti di data governance e architetture AI.

Il Politecnico dà il via ai lavori della Piattaforma della Città dell’Aerospazio

 L’intervento prevede un quadro economico di circa 44milioni di euro e permetterà la realizzazione di oltre 12mila metri quadri di laboratori e spazi per la collaborazione con aziende del settore aerospaziale.

 

Con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Piemonte la Valle d’Aosta e la Liguria – è stato dato il via libera all’avvio dei lavori per la costruzione della Piattaforma dell’Aerospazio, l’intervento che il Politecnico di Torino realizzerà nell’edificio 37 di Corso Marche, ceduto in diritto di superficie all’Ateneo da Leonardo. L’intervento rappresenta il primo tassello della realizzazione del progetto della Città dell’Aerospazio, coordinato dalla Regione Piemonte e che vedrà il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e private nella realizzazione di un polo interamente dedicato alla ricerca nel settore aerospaziale.

L’intervento edilizio, che sarà realizzato dal Politecnico, prevede attualmente un quadro economico complessivo di  circa 44 milioni di euro ed è finanziato attraverso fondi interni di Ateneo per circa 27 milioni e importanti finanziamenti esterni definiti nell’ambito dell’”Accordo di programma per la realizzazione di centri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico attraverso la ricerca, la dimostrazione e la formazione curricolare, professionalizzante e continua funzionali allo sviluppo dell’industria manufatturiera 4.0 e dell’industria dell’aerospazio”, sottoscritto nel marzo del 2019, che prevede un importo di 15 milioni a carico della Regione Piemonte e 2,5 milioni a carico della Camera di Commercio di Torino.

Il centro di ricerca, di circa 15mila metri quadri complessivi con oltre 6mila mq di spazi esterni, sarà in grado di ospitare circa 12mila metri quadri tra spazi di relazione condivisi e laboratori per attività di ricerca condotte dall’Ateneo, ma anche in collaborazione con aziende nel settore aerospaziale.

Questa infrastruttura si colloca all’interno di un ampio quadro di investimenti del Politecnico di Torino indirizzati al settore aerospaziale, rivolti alle tre missioni di ateneo” commenta il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati “A partire dal rafforzamento degli indirizzi formativi fino alla costituzione di nuovo Centro Interdipartimentale sull’Aerospazio, un playground interdisciplinare che metterà a sistema le competenze dei vari Dipartimenti e favorirà i processi innovativi in piena collaborazione con il tessuto produttivo territoriale, sempre più orientato ad una vocazione industriale ad elevata densità tecnologica”.

“Nella settimana in cui a Milano si svolge lo IAC (l’internazional Austronautic Congress) e che vede la partecipazione di 30 aziende piemontesi e di un innovativo format di comunicazione sul nostro sistema produttivo, questa notizia ha un altissimo valore. La Regione ha sempre creduto nel comparto aerospaziale come uno dei pillar da valorizzare e da far crescere. Una filiera che ha un positivo trend di crescita con un giro d’affari di oltre 8 miliardi e 35.000 posti di lavoro. La città dell’aerospazio compie così un altro sostanzioso passo in avanti”, aggiunge l’Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano.

Prezzi a Torino, le rilevazioni dell’ultimo mese

Nel mese di Settembre 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,3 (Base Anno 2015=100) segnandouna variazione del -0,4% rispetto al mese precedente e del +0,3% rispetto al mese di Settembre 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano -0,5% sul mese precedente e +0,2% su settembre 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del -0,6% rispetto al mese di agosto 2024 e del +1,0% rispetto all’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano INVARIATO rispetto al mese precedente e -1,0% rispetto a settembre 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,2% su base congiunturale e -1,4% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,2% sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,

Beni Energetici -1,4% sul mese precedente e -10,2% sull’anno precedente,

Tabacchi INVARIATO sul mese precedente e +4,0% sull’anno precedente,

Altri Beni +0,2% sul mese precedente e -0,2% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,7% su base congiunturale e +2,6% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1 sul mese precedente e +1,9% sull’anno precedente,

Servizi relativi alle Comunicazioni +0,1% sul mese precedente e +1,0% sull’anno precedente,

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona -0,8% sul mese precedente e +4,4% sull’anno precedente,

Servizi relativi ai Trasporti -2,7% sul mese precedente e +2,3% sull’anno precedente,

Servizi vari +0,3% sul mese precedente e +0,8% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala -0,4% rispetto al mese precedente e +1,3% rispetto all’anno precedente.

I dati relativi al mese di agosto si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

TORINO CLICK

Energie rinnovabili, per il Piemonte un fattore di sviluppo industriale

Puntare sulle energie rinnovabili non è solo una necessità per tutelare l’ambiente, ma anche un’opportunità di sviluppo e di competitività industriale per il Piemonte. Ad affermarlo è il Presidente del Gruppo Energia dell’Unione Industriali di Torino, Giuseppe Bergesio, nel corso dell’incontro “Scenari energetici 2025”, organizzato dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino,al Centro congressi dell’Unione Industriali di Torino. L’incontro ha coinvolto  l’Ordine dei Commercialisti e l’Ordine degli Ingegneri di Torino e la Confservizi del Piemonte e della Valle d’ Aosta.

“Più puntiamo sulle rinnovabili – ha affermato Bergesio – meno sorprese avremo sui costi dell’energia. I metri cubi di gas consumati non sono sotto il nostro controllo,”.

“Il Piemonte comunque è in linea con gli obiettivi di sviluppo delle energie “pulite”, in particolare per la fonte idroelettrica – ha proseguito Bergesio – e se in Italia nel 2022 si fosse rovesciato il rapporto fra rinnovabili ed energie fossili, che è del 35% contro il 65%, non avremmo avuto la crisi”.

Sulle opportunità che le aziende possono cogliere dalla cosiddetta Transizione 5.0 ha parlato Paola Aglietta, dell’Ordine dei Commercialisti di Torino: “Vi sono incentivi sotto forma di credito di imposta interessanti – ha affermato – ma i tempi sono brevi, perché bisogna fare gli investimenti orientati al risparmio energetico entro il 2025”.

Stentano però a decollare gli strumenti di autoproduzione di energia rinnovabile, come le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e i Gac (Gruppi di autoconsumo collettivo), che consentono alle aziende non solo di risparmiare, ma anche di condividere i benefici ambientali ed economici con la collettività . Ma “Sono strumenti – ha proseguito Aglietta –ancora poco utilizzati, al contrario all’estero funzionano già bene per resistenze culturali e difficoltà applicative, anche dal punto di vista fiscale”.

Un quadro normativo che blocca anche lo sviluppo di nuovi impianti di produzione delle energie rinnovabili, ha sostenuto Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità futura, l’organizzazione di Confindustria che raggruppa aziende che producono e vendono il 70% dell’energia elettrica prodotta in Italia. Ci sono lungaggini burocratiche (per avere un’autorizzazione ci vogliono 5 anni) e l’ostilità di molte regioni: “E il Testo unico sulle rinnovabili – ha aggiunto Re Rebaudengo – peggiora ancora la situazione. Ma la paura che gli impianti fotovoltaici sottraggano terreni all’agricoltura e danneggino i suoli è infondata: in Italia occupano solo lo 0,1% della superficie agricola”.

Elkann, tu vuo’ fa’ o cinese ma si’ nato in Italy

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Elkann avrebbe dovuto capire che l’eccellenza dell’industria italiana è nelle costruzioni meccaniche, dove sono richieste capacità legate allo spirito innovativo degli ingegneri e alla perizia, laboriosità e creatività degli operai, e con i successi di FIAT, Lancia, Alfa Romeo dei decenni passati, i lavoratori italiani hanno dimostrato di essere fra i migliori nella costruzione di autoveicoli a motore termico.

Leggi l’articolo di Giuseppe Chiaradia ⤵️

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/10/14/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/elkann-tu-vuo-fa-o-cinese-ma-si-nato-in-italy.html