ECONOMIA- Pagina 383

Fase 2, il trasporto pubblico locale riparte a metà

Il 50% del trasporto pubblico riparte lunedì 4 maggio in corrispondenza con la prima fase di riapertura delle attività. Regione Piemonte, Trenitalia e Agenzia della Mobilità Piemontese hanno terminato di mettere a punto le misure per la prima ripartenza e mettono a disposizione dei viaggiatori tutte le informazioni per viaggiare in sicurezza.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico ferroviario Trenitalia fornisce informazioni aggiornate sui treni circolanti sul proprio sito. Sulla pagina di Infomobilità www.trenitalia.com/content/tcom/it/informazioni/Infomobilita/notizie-infomobilita.html alla sezione “Trasporti regionali Piemonte: rimodulato il servizio” sono elencate tutte le tratte attive e i treni disponibili.

I sistemi di vendita Trenitalia sono già aggiornati con la nuova offerta e i viaggiatori sono invitati ad acquistare i biglietti e abbonamenti sui canali on line. Trenitalia, inoltre, ha attivato sui treni le misure di sicurezza previste dal Dpcm del 26 aprile e informerà adeguatamente a bordo i viaggiatori sulle norme comportamentali da adottare: tutte le carrozze sono sanificate giornalmente con l’igienizzazione di tutte le superfici, sono potenziate le attività di igiene e pulizia a bordo treno durante il viaggio e sono stati installati dispenser di soluzione disinfettante su tutti i convogli. Inoltre, al fine di garantire il distanziamento sociale saranno progressivamente posizionati specifici marker che segnaleranno i sedili su cui sarà vietato sedersi e saranno identificate le porte di salita e quelle di discesa.

Per le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano è disponibile un analogo aggiornamento sul sito www.sfmtorino.it in homepage. Anche per le linee SFM sono in atto le misure di sanificazione e di sicurezza previste dal Dpcm e i sistemi di informazione per i viaggiatori.

Sul fronte del trasporto su gomma, le aziende che gestiscono il servizio in Piemonte si sono messe a disposizione per fornire informazioni puntuali rispetto a linee e orari a partire da lunedì. Si invitano perciò tutti i viaggiatori a consultare i siti delle aziende di trasporto o a telefonare per verificare lo stato del servizio di proprio interesse e non rischiare di rimanere a terra lunedì, primo giorno di ripresa di alcune attività.

Come i treni anche i bus saranno sanificati giornalmente e allestiti per rispettare le misure di sicurezza. L’Agenzia della mobilità piemontese sta fornendo materiale informativo a riguardo che le aziende potranno esporre sui mezzi.

Non fermate il terzo settore

L’emergenza sanitaria in atto sta mettendo a dura prova la tenuta dell’intera economia globale. Finora i Paesi più colpiti sono sicuramente la Cina, cuore industriale del mondo, ma soprattutto l’Italia in Europa, potenza manifatturiera dell’Eurozona.

Il fermo delle attività economiche, imposto nel nostro Paese dalle misure straordinarie di contenimento dell’epidemia, rischia di frenare ulteriormente la già fragile economia delle nostre piccole medie imprese. A maggior ragione perché le filiere di forniture delle Pmi sono inserite in un contesto internazionale…

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Non fermate il Terzo Settore

Lettera di un ristoratore in crisi per il decreto ammazzaimprese

Caro Direttore, mi perdoni se Le scrivo, ma dopo il discorso  del Presidente del Consiglio, mi sento profondamente preso in giro e sento la necessità di raccontare, utilizzando un episodio capitato al sottoscritto, qual è la vera situazione in Italia.

Sono un ristoratore, ho 54 anni, ho dipendenti assunti, un affitto per i muri del ristorante e un finanziamento bancario che ho acceso 3 anni fa per “aggiornare” il mio locale… a causa di questa pandemia, lo Stato mi obbliga a chiudere, io da buon cittadino, tiro giù la serranda… ma lo Stato, da buono Stato cosa fa per me? La cassa integrazione per i dipendenti? Ad oggi non è arrivata e io non ho la liquidità per anticiparla…

Il canone di locazione del ristorante purtroppo continuo a pagarlo (la mia padrona di casa si è rifiutata di applicarmi uno sconto anche perché il canone per lei è l’unica fonte di reddito)…

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Lettera di un ristoratore, in crisi per il decreto ammazza imprese

I trasporti nella Fase 2: più corse, mascherine, controllo degli accessi

“Il trasporto pubblico subirà un ulteriore cambiamento, dovendo passare da una fase di estrema riduzione del servizio ad una fase di graduale rispristino”. L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha illustrato in Seconda Commissione regionale in videoconferenza, presieduta da Mauro Fava, le misure che si stanno studiando per far fronte alla Fase2 della pandemia Coronavirus.

“Le modalità del servizio di trasporto pubblico andranno di pari passo con la riapertura delle attività – ha proseguito – Abbiamo fatto incontri con le grandi aziende che riaprono, FCA ad esempio ha cambiato gli orari di lavoro: 8 turni con ingressi sfalsati ogni mezz’ora. Apriremo un tavolo con le aziende di tutti i territori, Anci e i mobility manager per coordinare le riaperture di uffici e aziende. L’organizzazione del trasporto seguirà le esigenze delle imprese e delle attività”.

Un primo step della riorganizzazione è previsto per la prossima settimana, dal 4 maggio. Per i treni l’assessore sta ragionando con Trenitalia per un ripristino del 45 – 50% delle corse ordinarie. Anche i servizi su gomma ripartiranno con un servizio minimo.

“Più complesso – ha proseguito Gabusi – il ragionamento sull’allestimento dei mezzi: le linee guida a livello nazionale consentono l’utilizzo di un posto su tre sia sui bus sia sui treni. Abbiamo immaginato di applicare queste indicazioni ad un bus cittadino: da circa 100 posti scendiamo a 13, un numero poco gestibile alla luce del traffico previsto. Nei prossimi giorni potenzieremo i sistemi di monitoraggio e cercheremo di dare anche un impulso maggiore alla digitalizzazione dei servizi. Per i rimborsi degli abbonamenti stiamo dialogando con il Governo per sbloccare la situazione. Quella in arrivo sarà una fase importante perché ci permetterà di calibrare le successive, fino a settembre, quando riapriranno le scuole e il flusso di passeggeri darà decisamente più corposo”.

Il consigliere Alberto Avetta (Pd) ha proposto anche di avviare una campagna di comunicazione per contrastare il crollo della domanda sul trasporto pubblico, che avrebbe un effetto negativo sia economico che per l’inquinamento dato dall’eccessivo uso dell’auto privata. I numerosi consiglieri intervenuti hanno posto domande all’assessore ed al direttore dell’Agenzia della Mobilità, ingegner Paonessa, sul distanziamento dei passeggeri, il numero delle corse dei mezzi pubblici, il rimborso degli abbonamenti non utilizzati e sui costi necessari per avviare e gestire tutta la fase 2 della pandemia dal punto di vista dei trasporti.

Sull’aspetto economico l’assessore ha detto: “Ci sono problemi di cassa per tutte le aziende di trasporto pubblico, stiamo centellinando le risorse cercando un equilibrio per tutti i soggetti interessati in modo da dare il servizio ai cittadini senza far crollare le aziende. Abbiamo chiesto al Ministro 600 milioni ma per ora non abbiamo certezze: vedremo se ci saranno buone notizie nel decreto di maggio”.

Ai lavori della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Ivano Martinetti (M5s), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd), Alberto Avetta (Pd), Maurizio Marello (Pd), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Ruzzola (Fi), Carlo Riva Vercellotti (Fi), Gianluca Gavazza (Lega), Valter Marin (Lega), Daniele Valle (Pd), Diego Sarno (Pd).

 

Ecco il rapporto del Poli: “Scuole aperte, Società protetta”

Il gruppo di lavoro coordinato dal Politecnico di Torino che sta aggiornando i primi risultati del progetto “Imprese aperte, lavoratori protetti” con nuovi approfondimenti tematici per aree di applicazione delle modalità proposte per le riaperture delle attività nella Fase 2, ha pubblicato il Rapporto “Scuole aperte, Società protetta”.

La scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono infatti altrettanto cruciali delle attività produttive per la ripresa del Paese. Il sistema educativo risponde a problemi di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori, ma soprattutto ai diritti costituzionali dei bambini e ragazzi a ricevere un’istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità. Esigenze e diritti che sono stati, forse inevitabilmente, compressi in queste settimane con conseguenze negative che hanno allargato le disuguaglianze sociali tra bambini. La letteratura internazionale è unanime nel sottolineare l’importanza per tutti i bambini, ma soprattutto per i più svantaggiati economicamente e socialmente, o con qualche disabilità, di esperienze educative extra familiari precoci.

Il rapporto prende dunque in considerazione queste dimensioni, oltre ad affrontare sotto il profilo tecnico-scientifico la prevenzione e mitigazione del rischio di trasmissione del contagio da SARS-CoV-2 nell’ambito del sistema scolastico dall’obbligo ma anche nel sistema educativo per la fascia 0-6 anni, che ormai fa parte a pieno titolo del sistema istruzione anche a livello normativo.

Potete leggere il rapporto al link: http://www.impreseaperte.polito.it/i_rapporti/scuole_aperte_societa_protetta

I supermarket chiedono a tutti i clienti di fare la spesa con la mascherina

Chi non ha ancora trovato le mascherine dovrà farlo. Almeno se vuole continuare a fare la spesa.  In alcuni casi i supermarket provvederanno a fornirne una usa e getta a chi ne fosse sprovvisto

I grandi marchi della distribuzione organizzata a Torino e provincia hanno deciso che da lunedì la mascherina sarà di rigore.

In molti casi hanno già affisso avvisi all’ingresso dei supermercati per avvisare i clienti. Carrefour, Coop,  Bennet, Esselunga,  Conad, Unes, Crai e Lidl, così come praticamente tutti gli altri, seppur non ci siano decreti che obblighino in modo esplicito l’uso dei dispositivi sanitari per la clientela,  hanno deciso  di attuare  la regola dopo l’ultimo dpcm del 26 aprile che fa riferimento all’obbligo “di indossare la mascherina nei luoghi chiusi quando non si riesce a garantire la distanza di un metro”. Alcune catene di supermarket favoriranno l’uso del carrello anzichè del cestello per favorire il distanziamento.

Con pecore e conigli si prepara un pranzo, non la rinascita dell’Italia

COMMENTARII  Di Augusto Grandi / No, non ci sarà nessun Rinascimento, nessun Risorgimento, nessun Boom economico. Con le pecore, con i conigli si può preparare il pranzo di Pasqua, certo non si può pensare al rilancio, alla crescita.

Nei giorni di prigionia è utile scorrere le bacheche sui social. Perché offrono uno spaccato di una realtà italiana demoralizzante, se non disgustosa.

Una vittima del terrore imposto prova, timidamente, a chiedere le ragioni per le quali lei e famiglia non possono andare a respirare aria pulita nella loro casa di vacanze. E, implacabile, il coniglio di turno dispensa pillole di saggezza: “Non si deve andare nelle seconde case perché qualcuno potrebbe approfittarne per invitare 20 amici e sarebbe impossibile il controllo”. Con la stessa ferrea logica bisognerebbe vietare la circolazione stradale poiché qualcuno potrebbe provocare incidenti automobilistici. Colpire tutti per educarne uno. Non era proprio così, ma in epoca di Stato Libero di Bananas va bene tutto…

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Con pecore e conigli si prepara un pranzo, non la rinascita dell’Italia

Presto il Bonus a fondo perduto per ristoranti, bar, tassisti e parrucchieri

Un Bonus Piemonte per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus arriva dalla Regione a sostegno dell’economia.

La nuova misura, annunciata dal governatore Alberto Cirio,  prevede un contributo a fondo perduto per aiutare le aziende a riaprire.

L’importo è di  2.500 euro per ristoranti, gelaterie, catering, bar, estetiste, parrucchieri, sale da ballo e discoteche. La ristorazione senza somministrazione (gastronomie, piadinerie e pizza al taglio, e per le spa)  otterrà un  bonus di 2.000 euro. L’intervento ammonta a 88 milioni di euro complessivi e prevede l’accredito della somma direttamente sul conto corrente delle aziende, senza troppi passaggi burocratici. Altra iniziativa è rivolta ai tassisti e e alle auto a noleggio. Anche loro avranno un bonus, in questo caso di mille euro. In tutto sono 2280  i soggetti ai quali viene riconosciuto un aiuto, ha spiegato il governatore, poichè dovranno attrezzare le auto con separazioni di plexiglass. Presto più informazioni sul sito della Regione: www.regione.piemonte.it

 

La nota della Regione Piemonte

RIPARTI PIEMONTE: BONUS A FONDO PERDUTO DI 2500 EURO PER PUBBLICI ESERCIZI, PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI
Il presidente della Regione Cirio:  “Questa misura è uno dei principali pilastri del nostro Piano  da 800 milioni per sostenere le famiglie e le imprese”  
Un contributo a fondo perduto alle categorie commerciali e artigianali maggiormente penalizzate dalla sospensione dell’attività per l’emergenza Coronavirus: è il  “Bonus Piemonte” , misura che costituirà uno dei pilastri di  Riparti Piemonte.
Il  Piano da 800 milioni di euro  con cui la Regione sosterrà la ripartenza di imprese e famiglie sarà presentato nel suo complesso lunedì prossimo.
A beneficiare del Bonus Piemonte, per un valore complessivo di  oltre 88 milioni di euro ,saranno più di  37 mila aziende  piemontesi che riceveranno un  contributo a fondo perduto tra i 1.000 e i 2.500 euro  in base alla tipologia di attività.
In particolare Bonus da  2500 euro  per  bar, gelaterie, pasticcerie, catering, ristoranti e agriturismi ; da  2000 euro  per la  ristorazione da asporto  e da  1300 euro  per la  ristorazione non in sede fissa.
Bonus da  2500 euro  anche per i  centri estetici e i saloni di barbieri e parrucchieri  e da  2000 euro per i centri benessere.
Bonus da  2500 euro , inoltre, per le  sale da ballo  e le  discoteche  e da  1000 euro  per i  taxi  e i servizi di  noleggio con conducente.
Per regolarne la modalità di assegnazione, questa mattina, è stato siglato un accordo tra la  Regione Piemonte  e le  Associazioni di categoria . A firmare il documento insieme al presidente della Regione  Alberto Cirio  e gli assessori al Commercio  Vittoria Poggio  e alle Attività produttive  Andrea Tronzano , erano presenti anche il presidente di CasArtigiani Piemonte  Francesca Coalova , CNA Piemonte  Fabrizio Actis , Confartigianato Piemonte  Giorgio Felici , Confcommercio Piemonte  Maria Luisa Coppa , Confesercenti Piemonte  Gian Carlo Banchieri.
La Regione, inoltre, abbatterà gli oneri e semplificherà le procedure di autorizzazione su suolo pubblico per la  creazione o  l’ ampliamento  dei  dehor , in modo da sostenere i pubblici esercizi nell’affrontare le misure di contenimento e distanziamento sociale previste per la Fase 2.
Un  Bonus semplice, concreto ed immediato : da metà di maggio  tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via pec  per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno.
«Erogheremo queste risorse subito  – spiega il presidente Cirio –.  Abbiamo eliminato tutta la burocrazia perché il danno c’è stato ed evidente, così come è evidente che dobbiamo aiutare le nostre imprese a ripartire. E nel Bonus Piemonte la garanzia sei tu. Cioè i nostri imprenditori, in particolare quelli colpiti più duramente dalla crisi che stiamo vivendo e per cui la riapertura rischia di tardare ancora diverse settimane. La nostra priorità è intervenire per evitare la perdita di posti di lavoro e aiutare il nostro Piemonte a ripartire».
«È stato fatto un grande lavoro di squadra tra la Regione e le associazioni di categoria  – sottolinea l’assessore al Commercio Poggio –  che oggi ci permette di dare risposta al bisogno di sostegno e liquidità delle attività più compromesse dalla chiusura di questi mesi.  Conosco e lavoro per le imprese del commercio da oltre 30 anni e mai come oggi è fondamentale essere al loro fianco, perché in gioco c’è il futuro di uno dei pilastri del nostro tessuto economico e sociale».
«I contenuti dell’accordo  – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive Tronzano –  rappresentano il frutto del dialogo intercorso, nelle scorse settimane, con le categorie che rappresentano quasi 40 mila aziende del nostro territorio e migliaia di famiglie di tutto il Piemonte».

Primo Maggio, #ripartiamodallavoro nella piazza virtuale

Nella piazza virtuale sono invitate a partecipare tutte le le persone che sarebbero andate al tradizionale corteo della Festa dei lavoratori

I sindacati hanno lanciato a Torino lo slogan #ripartiamodallavoro postato sui profili social. E sul sito dell’Ismel (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro) sono pubblicate le video interviste a lavoratori e lavoratrici. Venerdì alle 11 diretta Facebook con interviste ai segretari generali dei sindacati e ai rappresentanti delle istituzioni.

 

La sindaca Chiara Appendino parla di un Primo Maggio “diverso dal solito, ma non nello spirito, perché il tema del lavoro è centrale ancor di più oggi. Ringrazio il sindacato che in questa situazione difficile è stato estremamente responsabile», aggiunge Appendino. La prima cittadina invita a pensare “a chi continua a lavorare, come i medici, il personale sanitario, chi assiste gli ammalati. E anche a chi ha perso il lavoro, chi attende la cassa integrazione. Diritto al lavoro significa dignità: un diritto che deve essere garantito».

 

E scende in campo anche l’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia che inaugura  in occasione della festa del lavoro  un Fondo di Solidarietà, chiamato ”Sorriso – La Solidarietà che riavvicina e sostiene”, da alimentare con  risorse economiche volte a contrastare la carenza di liquidità di molte famiglie, liberi professionisti, esercizi commerciali e piccolissimi imprenditori stanno drammaticamente vivendo”.  Nosiglia dice che le Diocesi di Torino e della Val Susa “con l’aiuto della Fondazione don Mario Operti, hanno già raccolto risorse che permettono di aprire un fondo di garanzia per fornire Prestiti Sociali a chi ha difficoltà ad accedere al credito bancario, nella logica del microcredito”.

Discoteche e sale da ballo, i gestori chiedono l’aiuto della Regione

Contributi a fondo perduto, abbattimento delle accise e un tavolo di lavoro per valutare le modalità di riapertura per un comparto che sarà tra gli ultimi a riprendere le attività, a causa dell’emergenza Covid19: sono alcune delle richieste che i rappresentanti sindacali di Silb-Fipe – l’associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo – e Confcommercio Piemonte hanno portato all’attenzione della commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Paolo Bongioanni e alla quale ha preso parte anche l’assessore Vittoria Poggio.

In audizione i sindacati hanno lamentato di non aver avuto al momento risposte adeguate da parte del Governo e hanno ribadito di ritenere inadatti i provvedimenti del Cura Italia: il settore degli intrattenimenti serali e notturni è stato uno dei primi a chiudere per l’emergenza sanitaria e sarà appunto uno degli ultimi a riaprire, per la sua natura aggregativa, che richiede uno studio attento delle misure di distanziamento sociale da attuare.  Per questo chiedono nuove forme di aiuti a fondo perduto, che garantiscano liquidità. Ma anche la possibilità per gli esercenti con la doppia licenza di poter riaprire i locali con la sola somministrazione di alimenti e bevande.

Sono intervenuti Gianluca Sala per Confcommercio Piemonte, Alessandro Mautino, presidente provinciale Torino Epat , i presidenti provinciali di Fipe Silb di Alessandria, Cuneo, Asti, Alto Piemonte, Enzo PatitucciFederica ToselliMatteo BosiaMaurizio Lo Vecchio e Rocco Pulitanò dell’Atl Cuneo.Hanno posto alcune domande per chiarimenti il presidente della commissione Bongioanni e i consiglieri Francesca Frediani e Sarah Disabato (M5s), Gianluca Gavazza (Lega), Diego Sarno (Pd).

In chiusura l’assessore Poggio ha ricordato che a breve la Giunta approverà il disegno di legge “Riparti Piemonte” per favorire la ripresa economica del territorio e che si sta attivando per rispondere alle esigenze di liquidità del mondo della cultura dei servizi rivolti al turismo, sia attraverso misure a fondo perduto, sia con la rimodulazione del piano competitività a sostegno proprio di quelle attività che sono rimaste chiuse più a lungo. Domani in Conferenza Stato-Regioni si farà portavoce delle istanze pervenute dal comparto