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Occupazione: nuove opportunità a Venaria Reale

Nuove opportunità di sviluppo occupazionale grazie al Protocollo d’intesa firmato da Città di Venaria Reale, Agenzia Piemonte Lavoro eGruppo Vergero

Una collaborazione pubblico-privata per promuovere l’occupazione e percorsi di crescita professionale.

Nuove opportunità di lavoro per il territorio di Venaria Reale: un primo importante passo è rappresentato dal Protocollo d’intesa firmato da Città di Venaria Reale, da Agenzia Piemonte Lavoro, ente regionale che gestisce e coordina i Centri per l’impiego, e dal Gruppo Vergero, azienda della green economy che da 30 anni opera nel settore dei servizi ambientali per l’industria e l’agricoltura su tutto il territorio nazionale.

Il protocollo è lo strumento di accompagnamento al lavoro, che suggella la collaborazione tra le parti coinvolte, con l’obiettivo principe di mettere a disposizione dell’impresa i servizi pubblici integrati della Città di Venaria Reale e di Agenzia Piemonte Lavoro per la gestione dell’intervento di ricerca e selezione di personale all’interno del Gruppo Vergero, garantendo criteri di trasparenza e tracciabilità dell’intero processo selettivo aperto a tutti i cittadini.

In vista dell’apertura del suo nuovo headquarter a Venaria Reale, futuro polo strategico e operativo della società, il Gruppo Vergero condividerà il proprio Piano di assunzioni per i prossimi anni con Città di Venaria Reale e Agenzia Piemonte Lavoro, prevedendo più di dieci assunzioni, e ospiterà tirocini curricolari, extra-curricolari e alternanze scuola-lavoro volte a incrementare lo sviluppo delle professionalità del domani del territorio. Per rafforzare la vicinanza con il territorio e in linea con la logica di inclusione e sensibilità etica espressa dall’azienda, saranno inoltre proposte opportunità di inserimento e accompagnamento al lavoro rivolte alle fasce più deboli.

Questa Amministrazione si è presa l’impegno di rendere accattivante la nostra Città per tutte quelle aziende che vogliono crescere e fare impresa dichiara Fabio Giulivi, sindaco Città di Venaria Reale. Questo naturalmente comporterà molti vantaggi in particolar modo dal punto di vista occupazionale creando possibilità per nostri concittadini oggi in cerca di un lavoro. Ringrazio per l’impegno l’Assessore Monica Federico così come Vergeroe l’Agenzia Piemonte Lavoro per aver creduto in Venaria Reale. Questo accordo è solo il primo di una serie di collaborazioni che andremo a costruire nei prossimi mesi.

Come proposto nel nostro programma elettorale, sin da subito ci siamo impegnati a costruire un nuovo rapporto tra i soggetti che si occupano di lavoro e i cittadini dichiaraMonica Federico, assessore Attività economiche e produttive, Lavoro Città di Venaria Reale. Un obiettivo che ci siamo preposti di raggiungere appena insediati, riscontrando sin da subito, l’interesse da parte di Agenzia Piemonte Lavoro per una proficua collaborazione. Ente già presente nella nostra città, con il Centro per l’Impiego. Un Protocollo d’Intesa, quello tra Agenzia Piemonte Lavoro e la Città di Venaria Reale, a cui si aggiunge la realtà imprenditoriale del Gruppo Vergero, che ha scommesso sul nostro territorio. Un concreto impegno di nuove opportunità lavorative, rivolto ai giovani, con attenzione alle donne e alle categorie protette, con la valorizzazione delle diverse professionalità che Venaria Reale può offrire. Una scommessa per la nostra Città, che è solo l’inizio di un nuovo percorso.

“Nell’intento di contribuire allo sviluppo occupazionale del territorio, Agenzia Piemonte Lavoro mette a disposizione del Gruppo Vergero i propri servizi gratuiti di ricerca e selezione del personale attraverso il Centro per l’Impiego di Venaria Reale, che, in sinergia con l’impresa, si occuperà della progettazione e realizzazione del processo reclutamento di profili professionali più adeguati al nuovo insediamento produttivo – spiega Federica Deyme, direttrice Agenzia Piemonte Lavoro. Il Protocollo d’intesa è per noi uno strumentoprezioso, che non ha solo valenza di cornice amministrativa, ma che consente di valorizzare competenze e peculiarità del sistema pubblico e privato per intercettare nuove opportunità di lavoro e favorire lo sviluppo economico del territorio”.

“Una realtà come Gruppo Vergero, dedita alla tutela dell’ambiente e quindi alla ricerca di un impatto positivo sulle comunità, è per sua natura profondamente legata al territorio in cui opera” – afferma Marco Vergero, Presidente del Gruppo Vergero. “Nasce proprio dal desiderio di rilancio e di valorizzazione del tessuto locale la volontà di creare una partnership con due enti autorevoli e prestigiosi come Città di Venaria Reale e Agenzia Piemonte Lavoro per la ricerca di nuovi collaboratori. Con una particolare attenzione, in fase di selezione, alle fasce deboli della popolazione locale, essi potranno diventare ambasciatori del nostro buon operato e dei nostri valori presso la comunità”.

Torino City Lab, piattaforma dell’innovazione della Città ha nuovo partner, Green Pea

La Città di Torino intende promuovere l’impegno a sostegno dell’Innovazione Green & Circular attraverso la collaborazione con Green Pea a supporto della Transizione Verde e Digitale

 

Torino City Lab (TCL), piattaforma dell’innovazione della Città (www.torinocitylab.it), si arricchisce di un nuovo prestigioso partner, Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto, simbolo di futuro e sostenibilità.

Dalla collaborazione tra le due realtà nascono il primo laboratorio di innovazione circolare e Green Pie Award, un premio su scala nazionale per progetti ad alto impatto per la città intelligente.

Green Pea è lo scenario perfetto per i progetti e i partner green & circular di Torino City Lab, un luogo innovativo dove sarà possibile raccontare il nuovo volto della smart city circolare e digitale. Con TCL e Green Pea innovazione e sostenibilità saranno al servizio dei cittadini e, in entrambi si potranno testare le soluzioni del futuro e valutarne ricadute e accettabilità/impatto sociale/ambientale.

Il nuovo laboratorio di innovazione circolare di Torino selezionerà e sperimenterà progetti nazionali e internazionali basati su natural based solutions (NBS) e tecnologie emergenti così come evidenziato dalle linee guida europee e nazionali in merito a transizione verde e digitale nonché agli obiettivi delle Nazioni Unite 2030 (SDG2030).

Il Green Pie Award premierà i migliori progetti del nuovo laboratorio suddivisi in due categorie: Impresa, (classe speciale del premio Ecohitech Award) in collaborazione con i partner di TCL Lumi 4 Innovation e Torino Wireless; Ricerca, in collaborazione con ICxT (Centro Interdisciplinare dell’Università di Torino per le imprese e il territorio) e il dottorato di ricerca in “Innovation for the Circolar Economy” di Unito.

TCL ha già selezionato 12 progetti per il programma Green Pie che, dal mese di giugno a fine settembre 2021, avranno a disposizione, per una settimana ciascuno, uno spazio vetrina all’interno di Green Pea (corner gestito dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia). Di questi, 4 sono interni al Lab Sharing & Circular (il living lab finanziato nell’ambito del Programma AxTO con cui la Città di Torino ha voluto cogliere le potenzialità dell’economia circolare e collaborativa), 3 sono promossi da partner TCL e 5 fanno parte dei Progetti Europei.

I progetti ammessi saranno caratterizzati da 3 principi:

– Economia circolare e collaborativa. Sperimentazioni orientate al co-sviluppo, testing di nuovi sistemi, strumenti, servizi – anche abilitati a soluzioni e/o piattaforme tecnologiche – che rispondano alle sfide sociali e di qualità della vita e che siano in grado di favorire la valorizzazione degli scambi sociali, il riuso di beni e risorse strumentali e forme sostenibili di consumo e organizzazione dei servizi di prossimità su scala di quartiere.

– Natura. Proposte che utilizzino le nature based solution (NBS) e la natura come strumento attuativo al fine di raggiungere benefici ambientali, sociali ed economici.

– Inclusione sociale. Idee che nelle diverse fasi di progettazione, realizzazione e fruibilità finale coinvolgano gruppi differenti di portatori di interessi.

A ottobre si svolgerà la premiazione della prima edizione di Green Pie Award.

L’estensione di Torino City Lab a temi di innovazione circolare, grazie all’avvio di questo nuovo laboratorio, ben rappresenta la nostra visione di città inclusiva rispetto alle tecnologie emergenti e di smart city attenta alle opportunità che possono aprirsi grazie a nuovi servizi costruiti sulla base di soluzioni naturali – dichiara Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Green Pea, grazie alla cultura d’impresa che lo contraddistingue, interpreta il partner ottimale per lo sviluppo del progetto”.

 

“Siamo molto soddisfatti della partnership con Torino City Lab perché il progetto del primo laboratorio di innovazione circolare – afferma Francesco Farinetti, Presidente e AD di Green Pea – si lega perfettamente alla nostra filosofia improntata alla promozione di un’economia sempre più sostenibile. L’ideazione di Green Pie Award è un ottimo segnale di ripartenza in chiave green: siamo certi che questo riconoscimento possa diventare, su scala nazionale, uno stimolo per l’ideazione di progetti ispirati alla transizione verde da parte di un numero di realtà sempre maggiore. Il modo migliore per valorizzare al massimo il legame con il territorio di Torino, città delle invenzioni, guardando, allo stesso tempo, al di là dei nostri confini”.

Torino-Lione, sbloccati 32 milioni per le opere di accompagnamento

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: «Buona notizia, seppur tardiva. Ora teniamo alta la guardia sulla nomina del Commissario»

 

«I nostri sforzi trovano finalmente una prima importante soddisfazione nello sblocco dei 32 milioni di euro destinati alle opere di accompagnamento della Torino-Lione». Commentano così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi la firma dell’accordo di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, FS e TELT per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria Torino – Lione. A breve seguirà la firma della Convenzione per la realizzazione delle opere di accompagnamento di ‘priorità 2’, 24 interventi nei Comuni lungo il tracciato italiano della tratta transfrontaliera della Tav per un valore complessivo di oltre 32 milioni di euro.

«Certamente una buona notizia, seppur tardiva – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -, che però va coronata con la nomina del Commissario che chiediamo da mesi. Abbiamo ereditato una sostanziale situazione di blocco dell’iter per le opere di accompagnamento da febbraio 2019 e fin dal primo giorno del suo insediamento questa amministrazione non ha perso nemmeno un minuto per riavviare le procedure ed eliminare gli ostacoli per arrivare allo sblocco di queste importanti risorse. Ora gli Enti locali, le Associazioni di categoria e tutti i soggetti attuatori potranno finalmente progettare i loro studi di fattibilità e dare una prospettiva nuova al futuro di questi territori».
«Ora che entriamo nel vivo dei cantieri più importanticoncludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – la figura del Commissario è fondamentale per assicurare la migliore realizzazione possibile dell’opera, come ha dimostrato l’esperienza del Terzo Valico. Speriamo che lo sblocco dei finanziamenti sia di buon auspicio per la nomina».

L’accordo tiene conto delle linee di indirizzo della Regione Piemonte, che confermano, innanzitutto, che gli interventi oggetto della convenzione potranno essere rimodulati e che, in caso di revisione, le nuove opere e misure compensative dovranno essere strettamente correlate alla funzionalità dell’Opera e non delocalizzabili e dovranno tenere conto del divieto di finanziare spese correnti con entrate in conto capitale, fermo restando la facoltà di proporre progetti integrati più articolati in cui le spese correnti contribuiscano sensibilmente al raggiungimento dell’obiettivo.

Al via ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online sulle città intelligenti

Il primo appuntamento di ‘Smart Cities’, ciclo di eventi online organizzato dall’Harvard Alumni Entrepreneurs – HAE (un’organizzazione internazionale di alumni di Harvard distribuiti in 75 paesi con un focus su imprenditorialità e innovazione )  è stato con Torino. Il progetto dedicato all’innovazione delle città intelligenti, che da Boston farà il giro del mondo toccando le smart cities (città più intelligenti del pianeta, leader dell’innovazione) è partito ieri sera proprio dal capoluogo piemontese.

A gennaio 2020, qualche settimana prima dell’inizio della pandemia da Covid-19 in Italia, il team innovazione della Città di Torino guidato dall’Assessore Marco Pironti e dal suo responsabile progetti innovativi Nicola Farronato ha partecipato al CIOs (Chief Innovation Officers) Forum di Harvard, un evento esclusivo rivolto ai manager dell’innovazione metropolitana più influenti. Nonostante il lockdown, il progetto città intelligenti di Harvard è proseguito estendendo il coinvolgimento a Harvard Alumni Entrepreneurs (HAE), la comunità di veterani imprenditori nata nel 2000 che conta quasi 20mila iscritti in tutto il mondo.

Grazie al lavoro incessante sul fronte smart city che ha contraddistinto a livello internazionale l’operato di Torino negli ultimi anni Harvard ha scelto la Città della Mole come modello di laboratorio urbano.

L’evento, andato in diretta web ieri sera, giovedì 27 maggio, ha coinvolto come relatori il Dr. David Ricketts, ricercatore e innovatore di fama internazionale nonché leader del progetto smart city di Harvard; Philip Guarino, Presidente dell’associazione HAE a Parigi e referente per la programmazione internazionale del network; Marco Pironti e Nicola Farronato rispettivamente assessore all’Innovazione della Città e responsabile del team innovazione di Torino. Il tema principale dell’incontro virtuale è stato la trasformazione delle smart city e il ruolo che le comunità di innovatori locali hanno in questo cambiamento.

Tra gli argomenti di maggior interesse proposti dall’assessorato torinese durante lo streaming il programma ‘Casa delle tecnologie emergenti’. Il tema ha ricevuto l’attenzione della rete Harvard Alumni Entrepreneurs che si è mostrata  interessata per un futuro coinvolgimento come partner per collaborazioni (iniziative legate alla smart mobility e le recenti sperimentazioni in ambito di mobilità sviluppata all’interno del Torino City Lab www.torinocitylab.com/it/).

“È un grande onore collaborare con Harvard Alumni Entrepreneurs e poter immaginare con il gruppo di lavoro smart city dell’università statunitense una traiettoria di innovazione tra Torino e uno degli epicentri mondiali del sapere – dichiara l’Assessore all’Innovazione Marco Pironti –. Mi auguro che questo evento sia l’inizio di un prestigioso nuovo asse dell’innovazione internazionale che vede Torino proiettata come città intelligente e nodo dell’innovazione globale. Sono fiero che il nostro modello di smart mobility integrata, che abbraccia la smart road, la mobilità aerea urbana e la mobilità spaziale, sia stato individuato dal network internazionale di alumni di Harvard come esempio particolarmente innovativo e significativo per lo sviluppo futuro delle città”.

L’applicazione di nuove tecnologie unita alla collaborazioni tra diversi settori al servizio del cittadino con l’obiettivo di migliorare la nostra qualità di vita sono gli elementi fondamentali per creare le città intelligenti – sottolinea Philip Guarino, Presidente dell’associazione Harvard Alumni Entrepreneurs a Parigi -. Durante i prossimi mesi Harvard Alumni Entrepreneurs presenterà cinque città a livello internazionale che sono all’avanguardia di questa rivoluzione. Siamo lieti di lanciare la nostra serie ‘Smart Cities’ con l’esempio di Torino, una città molto nota per la sua innovazione in materia di mobilità. Mi auguro inoltre  che la nostra rete possa iniziare presto collaborare con la Casa delle Tecnologie emergenti di Torino”.

Ambulanze, i contributi di Fondazione Crt

 La Fondazione CRT stanzia contributi fino a 50.000 euro per l’acquisto di ogni nuova ambulanza in Piemonte e Valle d’Aosta.

 

È aperto fino al 30 giugno, sul sito www.fondazionecrt.it, il bando per il rinnovo dei mezzi di primo soccorso delle organizzazioni di volontariato che fanno capo al sistema del 118.
“Missione Soccorso” garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili – circa un quinto del totale – operanti sul territorio, 24 ore su 24, e costituisce un “polmone” fondamentale per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.

 

Nel 2020, nell’ambito del piano straordinario da 3 milioni di euro per far fronte all’emergenza Covid, la Fondazione CRT ha consentito l’acquisto di 15 ambulanze per il territorio (3 delle quali di biocontenimento), portando così a 543 i mezzi di primo soccorso sanitario “messi in moto” dal 2002, con un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro.

Exclusive Brands Torino e Pavillon du Monaco a Expo Dubai

“La partecipazione a Expo Dubai 2020 in qualità di Partenaire Officiel all’interno del Pavillon de
Monaco rappresenta per Exclusive Brands Torino una grande occasione di visibilità e promozione su
un palcoscenico internazionale che aiuterà a migliorare ulteriormente le performance del network,
con una prevedibile ricaduta positiva sul fatturato e sull’export” ha dichiarato Paolo Pininfarina,
Presidente di EXCLUSIVE BRANDS TORINO.

Albert Croesi, Commissario Generale Pavillon de Monaco, ha accolto con grande entusiasmo
l’anteprima dei prodotti facenti parte della Limited Edition creata da Exclusive Brands Torino per Expo
Dubai e presentata a Monaco da Giulio Trombetta e Roberto Pissimiglia in rappresentanza della Rete.

“Con il Principato di Monaco condividiamo gli stessi valori di internazionalità, esclusività ed eccellenza.
Siamo quindi molto orgogliosi di essere stati così apprezzati oggi e di avere la possibilità di promuovere
con questi prodotti il Made in Italy di alto livello nel mondo” commentano Giulio Trombetta e Roberto
Pissimiglia.

La “Limited Edition Expo 2020 Dubai” è stata creata appositamente a seguito della sigla dell’accordo
avvenuta nel 2019 ed è composta dai prodotti delle 13 Aziende della rete Exclusive Brands Torino
aderenti all’iniziativa, con una linea grafica comune ispirata all’occasione.

I prodotti esclusivi saranno esposti all’interno del Bookshop del Pavillon de Monaco a Dubai e saranno
acquistabili in Italia e nei mercati di riferimento delle Aziende dal mese di giugno fino alla fine
dell’evento internazionale.

Gioielli&Moda, Food&Beverage, Tessile, Beauty e Design, sono i settori a cui appartengono i prodotti
di questa Limited Edition. Di seguito, riassunte in una tabella, le aziende con link di rimando al proprio
sito o e-shop e una breve descrizione dei prodotti

Torino si candida a ospitare la gigafactory di batterie di Stellantis

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Facendo seguito al Consiglio Comunale aperto del 28 aprile 2021 sull’automotive, la Sala Rossa ha approvato all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) un ordine del giorno (prima firmataria: Eleonora ArtesioTorino in Comune) per il sostegno e la salvaguardia del settore automotive.

Il documento, nel ribadire la necessità di armonizzare gli obiettivi del PNRR in merito all’auto green con la verifica degli impegni dichiarati da Stellantis di obiettivo di vendita nel 2030 del 70% di auto elettriche, auspica un ruolo attivo dello Stato Italiano su investimenti e salvaguardia dell’occupazione nel settore (lo Stato francese ha una partecipazione del 6,2% nell’azionariato di Stellantis), anche a fronte del prestito concesso a FCA per lo sviluppo e la qualificazione degli investimenti, e candida Torino a ospitare la gigafactory di batterie che il gruppo Stellantis dovrebbe collocare in Europa entro la fine dell’anno.

La candidatura – spiega l’ordine del giorno – potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione e del saper fare del territorio, dalle Università alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati.

Si esprime inoltre la volontà di implementare un piano cittadino per la produzione di energia elettrica tramite il fotovoltaico e di progettare la infrastrutturazione del territorio con paline di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici e di avviare una concertazione per un diverso utilizzo delle aree di Mirafiori che potrebbero ospitare la gigafactory, ma anche rappresentare un valore di interlocuzione nei confronti di Stellantis, ai fini della prospettiva sui nuovi modelli e sui volumi utili a mantenere e implementare l’occupazione.

Come ha affermato in aula Artesio, il Consiglio Comunale dello scorso 28 aprile ha confermato il peso che il distretto dell’automotive riveste per la città e per il Piemonte intero: solo nella componentistica sono attive 736 imprese. Abbiamo la responsabilità – ha dichiarato – di accompagnare la riconversione del settore all’insegna della sostenibilità e di evitare il depauperamento delle competenze presenti sul territorio. Il tema della fabbrica di batterie – ha concluso – può diventare essenziale e occorre quindi capire se, sfruttando il Recovery Fund, Stellantis collocherà a Torino il distretto delle batterie: dalla ricerca e progettazione allo smaltimento.

La sindaca Chiara Appendino ha ringraziato Artesio e i colleghi consiglieri che hanno firmato l’atto, ma ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che buona parte delle risorse del Recovery Fund potrebbe essere messa a bando: “Occorre fare rete con tutti gli interlocutori del territorio – ha dichiarato – per favorire la nascita di un ecosistema dell’elettrificazione a Torino”.

Quali scenari possibili per l’artigianato di domani

Sabato 5 giugno dalle ore 9.15 alle ore 13.00

Confartigianato Imprese Piemonte organizza il webinar

 

All’interno del ciclo di incontri “Crescere da Artigiani. Parliamone”, promosso da Confartigianato Imprese Piemonte per il 2021, è stato organizzato il primo webinar info-formativo dal titolo “Quali scenari possibili per l’Artigianato di domani”, che si svolgerà sabato 5 giugno dalle ore 9.15 alle ore 13.00.

L’evento ha l’intento di trasmettere agli artigiani, stimoli e motivi di riflessione sulla situazione pandemica ed economica attuali e sui possibili scenari futuri, anche con contributi rivolti alla crescita professionale e all’arricchimento imprenditoriale.

 

Programma:

 

Ore 9.15: Saluti e introduzione ai lavori a cura di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

 

Ore 9.30: relazione del Prof. Dipak Raj Pant, antropologo ed economista

“Tendenze di fondo e scenari emergenti tra la pandemia e la sostenibilità: le sfide del XXI secolo per le pmi”

 

Ore 12.00: intervento di Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese

“Pandemia e artigianato: presente e futuro da costruire”

 

Ore 13.00: Chiusura dei lavori a cura di Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte.

 

Modera: Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte

 

Per partecipare al webinar iscriviti QUI

Webinar “Quali scenari possibili per l’Artigianato di domani” 05-06-2021 (aevento.info)

Torino ha ospitato EnterMode il tirocinio del futuro di Erasmus+

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La professoressa torinese Claudia Pintus è stata mentore del progetto europeo in città. Implementate le attitudini imprenditoriali di tre studenti dell’Università Telematica Pegaso. La sede di piazza Castello ha ospitato “virtualmente” il percorso formativo di smart working

Nel mese di maggio si è concluso un tirocinio sperimentale a distanza che ha visto la collaborazione tra l’Università Telematica Pegaso, nel ruolo di sending institution, e la Servizi Universitari di Torino, nel ruolo di host company.

“Il tirocinio virtuale, realizzato con un costante e continuativo rapporto tra il mentore aziendale e gli studenti, ha favorito lo sviluppo di competenze trasversali, quali la programmazione, il pensiero creativo, il lavoro di gruppo e l’alfabetizzazione finanziaria” ha commentato la professoressa Claudia Pintus, mentore aziendale di EnterMode, docente della scuola pubblica e anche responsabile della sede torinese dell’Università Telematica Pegaso.

Il tirocinio è stato parte della sperimentazione pilota del progetto denominato “EnterMode” (Internship Model for Developing of Entrepreneurial skills in Higher Education Students) che è risultato vincitore del bando competitivo Erasmus+, nell’ambito della Key Action 2, e quindi cofinanziato dalla Commissione Europea. L’obiettivo è l’elaborazione di un nuovo modello di tirocinio, curriculare ed extra-curriculare, da erogare agli studenti universitari europei, prescindendo dal loro ambito di studio, al fine di migliorarne “l’attitudine imprenditoriale” e favorirne quindi l’autoimpiego e l’occupazione.

“Siamo orgogliosi di aver partecipato a questo progetto e di aver offerto a tre studenti italiani la possibilità di sperimentare un tirocinio che riteniamo all’avanguardia, soprattutto se consideriamo che una consistente parte delle posizioni lavorative dell’immediato futuro sarà presumibilmente in smart working. Il successo della nostra esperienza è da ascrivere anche al proficuo lavoro di collaborazione che ha coinvolto il gruppo di ricerca dell’Università Telematica Pegaso, formato dal professor Costantino Formica, responsabile scientifico del progetto e presidente del Presidio Qualità di Ateneo, dal professor Eugenio D’Angelo, associato di economia e gestione delle imprese, e dalla dottoressa Ida Caruccio, pedagogista e Ph.D. candidate”. I partecipanti si sono sentiti valorizzati e gratificati e hanno portato a termine una vera e propria challenge, ovvero una sfida particolarmente rilevante per l’azienda e stimolante per gli studenti, e il risultato è stato ottimo.

Grazie all’esperienza ultradecennale di Pegaso, anche nella didattica telematica e nello scambio virtuale, sono stati realizzati un piano di web marketing dagli studenti Giuseppe Cangiano e Federica Di Dato, entrambi iscritti al corso di laurea in Scienze Economiche, e un test attitudinale e di orientamento dalla studentessa Giovanna Martinelli, iscritta al corso di laurea Scienze Pedagogiche.

Il progetto EnterMode e Pegaso

Il Progetto EnterMode è iniziato nel mese di gennaio 2019 e si completerà a giugno 2021, dopo oltre due anni di lavoro. Al gruppo di lavoro dell’Università Telematica Pegaso, oltre al professor Costantino Formica, al professor Eugenio D’Angelo e alla dottoressa Ida Caruccio, rappresentante dell’Associazione NOI – Napoli Open Innovation, partecipano anche la dottoressa Federica Durante e il dottor Gerardo Schettino. Oltre all’Italia, EnterMode ha coinvolto anche Germania, Grecia, Belgio, Olanda, Slovacchia, Ungheria e Irlanda, in un partenariato di 14 organizzazioni tra Università, incubatori, enti di ricerca e imprese. Gli output principali del progetto sono:

–          Modello di tirocinio per l’acquisizione di capacità imprenditoriali da parte degli studenti universitari

–          Guida per i mentori

–          Serious Game

–          Community of Practice

–          Gli output, già disponibili sul sito entermode.eu/outputs, sono in fase di ultimazione e revisione dopo la sperimentazione pilota che ha coinvolto 30 studenti delle 5 Università coinvolte (Università di Kosice in Slovacchia, capofila, Università LMU di Monaco, Università Semmelweis di Budapest, Università greca di Ioannina, Università Telematica Pegaso – Italia).

Per ulteriori approfondimenti                                                                                                                        

–          entermode.eu                                                                                                                                                                     

–          www.discuss-community.eu/community.html

–          www.unipegaso.it/ricerca-scientifica/progetti/entermode

Futuro sospeso: la situazione ferroviaria piemontese

“A distanza di 10 giorni dall’evento tenutosi in diretta streaming lo scorso 20 maggio non si placano le reazioni di politici ed addetti ai lavori”

Un riassunto del convegno.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  “Il Piemonte vanta il poco piacevole record di ben 15 tratte ferroviarie sospese”, ha rilevato Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. “Riteniamo fondamentale riaffermare il ruolo del trasporto pubblico locale ed in particolare quella su ferro, in tutta Italia e soprattutto in Piemonte, una regione notoriamente afflitta dall’inquinamento atmosferico e in un momento storico in cui il tema della lotta ai cambiamenti climatici deve essere prioritaria ed al centro del dibattito politico” ha continuato Giorgio Prino “Oggi con il PNRR abbiamo un’occasione unica, che rischiamo di sprecare, come potrebbe accadere con l’idrogeno in qualche contesto o con lo sbilanciamento verso l’alta velocità dimenticando le linee locali”.

 

Tutte le 15 linee ferroviarie sospese in Piemonte devono quindi essere riattivate al più presto per il trasporto dei pendolari. Questa la principale conclusione del convegno nazionale online “Futuro sospeso – la situazione ferroviaria piemontese” di giovedì 20 maggio, una maratona ferroviaria durata più di tre ore organizzata dall’Alleanza per la Mobilità Dolce congiuntamente con Legambiente.

Tre gli importanti risultati operativi del convegno; oltre alla già citata richiesta di riattivazione al trasporto dei pendolari e degli studenti, la riapertura per i convogli turistici ove non siano disponibili le risorse economiche per la completa riattivazione e la chiusura totale a qualsiasi ipotesi di riconversione delle linee in piste ciclabili o busvie utilizzandone il sedime.

Al convegno, organizzato nell’ambito delle giornate delle Ferrovie delle Meraviglie per la presentazione di un report nazionale sulle numerose tratte ferroviarie sospese o con grandi difficoltà, hanno partecipato studiosi dei trasporti, rappresentanti dei territori piemontesi, enti ed associazioni, portando importanti contributi di conoscenza e confronti con storie di successo come la linea Merano-Malles.

Il tema è stato introdotto da Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e valle d’Aosta, che ha ricordato come il Piemonte vanti il poco piacevole record di ben 15 tratte ferroviarie sospese. Giorgio Prino ha rilevato come il webinar sia la naturale prosecuzione della campagna social “Futuro Sospeso”, di cui si è appena conclusa la prima fase in cui sono state presentate sei tratte raccontandone la storia e le motivazioni per la riapertura. “Riteniamo fondamentale riaffermare il ruolo del trasporto pubblico locale ed in particolare quella su ferro, in tutta Italia e soprattutto in Piemonte, una regione notoriamente afflitta dall’inquinamento atmosferico e in un momento storico in cui il tema della lotta ai cambiamenti climatici deve essere prioritaria ed al centro del dibattito politico” ha affermato il Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta “Oggi con il PNRR abbiamo un’occasione unica, che rischiamo di sprecare, come potrebbe accadere con l’idrogeno in qualche contesto o con lo sbilanciamento verso l’alta velocità dimenticando le linee locali”.  Il Presidente Prino ha quindi introdotto la prima moderatrice, Alessandra Bonfanti, Responsabile nazionale Mobilità dolce di Legambiente.

 

Alessandra Bonfanti ha dato la parola a Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione FS, che ha ricordato la lungimiranza di Cavour nel sostenere la rete ferroviaria piemontese, le opere di inizio secolo per ammodernarle, la bizzarra idea odierna di coprirne i sedimi per convertirle in piste ciclabili o busvie ed infine l’opera di riattivazione di numerose tratte sospese per permetterne la fruizione turistica, il ritorno del trasporto pubblico locale, l’intermodalità con la bicicletta, impendendone la dismissione.

Alessandra Bonfanti ha quindi presentato il dossier sulle 30 linee ferroviarie italiane da riattivare, di cui ben 12 in Piemonte, descrivendo i casi nazionali più significativi.

È quindi intervenuto Giulio Senes, dell’Università di Milano, Presidente della European Greenways Association, ponendo l’accento sul necessario recupero come ciclovie delle sole linee dismesse per preservarne l’unitarietà. Questo può accadere ad esempio per cambiamenti di tracciato, evitando che i sedimi vengano utilizzati per altri scopi e rendendo quindi possibile il successivo recupero a ferrovia quando ritenuto necessario.

 

Stefano Maggi, storico specializzato nello studio del trasporto ferroviario per l’Università di Siena, ha ricordato i primati della rete ferroviaria piemontese dall’epoca di Cavour confrontata con l’idea odierna di considerare le ferrovie minori come puri rami secchi, sospendendone il traffico invece di valorizzarne le capacità turistiche. La ferrovia non è come il bus, in quanto è permanente e non deve condividere lo spazio con il traffico automobilistico e commerciale. Costruire una pista ciclabile sul sedime della ferrovia è un danno per il territorio, ci deve essere invece una collaborazione tra autobus e treno, con il biglietto unico. Oggi è arrivato il momento di una conversione ecologica verso il treno anche per i trasporti merci. Quattro i punti su cui si basa il ragionamento: ferrovia spina dorsale del territorio, pista ciclabile a fianco della ferrovia, bus raccordati ai treni come orari e tariffe, tariffe promozionali per usare il treno in gruppo o in famiglia.

Un altro importante intervento è stato quello di Massimo Gaspardo Moro, responsabile nazionale FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per il tema ferrovie e intermodalità, che ha ricordato la necessità di integrare il trasporto ferroviario con l’uso della bicicletta, e confermato la contrarietà di FIAB a trasformare linee ferroviarie sospese in ciclovie. La bicicletta ha bisogno del treno per ampliare i raggi di azione del turismo ciclabile, quindi la bicicletta ha bisogno del treno e il treno ha bisogno della bicicletta.

Alessandra Bonfanti ha quindi passato il testimone del moderatore ad Angelo Porta, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta che ha brevemente introdotto la peculiare situazione del trasporto ferroviario in Piemonte, dove sono sospesi 483 chilometri di linee (un terzo dell’intera estensione regionale) che servono un bacino di 430.000 abitanti, elencato le principali tratte descritte nel rapporto e ricordato alcuni casi emblematici tra cui la linea Ivrea-Aosta, dove molte stazioni piemontesi sono state chiuse o sottoutilizzate con fermate previste solo per pochissimi dei convogli che collegano le due città .

Angelo Porta ha inizialmente dato la parola a Dimitri De Vita, Consigliere con delega ai trasporti della Città Metropolitana di Torino, che ha ricordato gli sforzi e le risorse economiche messe a disposizione dalla Città Metropolitana per migliorare il trasporto locale e si è unito nella richiesta di riattivazione delle linee piemontesi attualmente sospese.

Ed ha quindi coinvolto quattro esperti per presentare altrettanti casi emblematici:

 

Andrea Crocetta, del Circolo Legambiente Valpellice ha presentato il caso della tratta Pinerolo-Torre Pellice, sospesa dal 2012, la cui riapertura è inserita nel contratto di servizio siglato tra la Regione Piemonte e Trenitalia, ma mai riattivata e su cui è stato anzi commissionato al Politecnico uno studio per la trasformazione in busvia-ciclovia, con una spesa prevista di oltre 26 milioni di Euro per i soli costi di trasformazione e senza considerare l’acquisto dei mezzi a idrogeno e i costi di esproprio, mentre la Regione potrebbe finanziare il servizio con soli 1.5 milioni di Euro/anno.

Ha proseguito Giovanni Currado, consigliere dell’Agenzia per la Mobilità Piemontese, ricordando la storia delle ferrovie piemontesi con particolare sguardo alla Asti-Castagnole-Alba ed il ruolo fondamentale che hanno avuto nello sviluppo economico delle aziende vinicole. L’architetto Currado ha concluso affermando l’importanza della linea per uno sviluppo turistico ambientalmente sostenibile in relazione all’inclusione dei territori attraversati nei siti Unesco.

 

Helmuth Moroder, esperto di trasporti, già direttore della SBA – Infrastrutture Ferroviarie Alto Adige S.r.l., ha presentato il caso di successo della linea Merano Malles, la più grande opera di ripristino ferroviario mai realizzata in Italia: dismessa dalle Ferrovie dello Stato nel 1990, acquisita dalla Provincia di Bolzano, rimessa in esercizio nel 2005 con cadenzamento orario, ha raggiunto sin dai primi anni di esercizio 1.5 milioni di passeggeri/anno, arrivando a poco meno di 2 milioni negli ultimi anni. Questi risultati hanno imposto l’elettrificazione della linea con l’obiettivo di passare al cadenzamento di 30 minuti e in qualche caso ai 15 minuti.

Ha concluso questa parte del convegno Achille Chiari, dell’Associazione Ferrovia Internazionale Torino-Svizzera, presentando il caso della linea Santhià-Arona, ricordando che in passato era attivo un corridoio tra la Costa Azzurra ed il centro Europa passando proprio per questa tratta, di cui sono quindi evidenti le potenzialità in chiave turistica.

Angelo Porta ha quindi ceduto il testimone da moderatore ad Anna Donati, portavoce dell’Alleanza per la Mobilità Dolce.

Anna Donati ha moderato la tavola rotonda, in cui ha parlato per primo

 

Michele Torsello, Consigliere del Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, che ha sottolineato l’impegno del Governo per l’attribuzione di ingenti risorse finanziarie derivanti dal PNRR non solo alle linee ad alta velocità, ma anche alle linee locali, e che per il Piemonte sono previsti 33 milioni di Euro per la riapertura a fini turistici di alcune linee piemontesi sospese.

Ha proseguito Alberto Sgarbi, Presidente Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali, ricordando che la ferrovia turistica nasce nell’Europa continentale per tutelare i sedimi dismessi, e che spesso la ferrovia turistica ha più successo del trasporto ordinario. In Francia alcune ferrovie turistiche sono ritornate attive per il trasporto passeggeri e merci, e che se anche la ferrovia turistica non è praticabile esiste la possibilità dei ferrocicli, quadricicli a pedali che producono reddito per le comunità ed i lavoratori locali.

 

Eraldo Botta, Presidente della Provincia di Vercelli, ricordando i risultati molto positivi ottenuti dalla riapertura ai treni turistici della linea Novara-Varallo, ed ha identificato nella riapertura delle linee sospese almeno a fini turistici un importante motore per promuovere i territori. La ferrovia rimane un mezzo di trasporto concorrenziale, le ferrovie devono essere riaperte e concorrere al trasporto pubblico locale.

 

Paolo Lanfranco, Presidente della Provincia di Asti, si è unito alla richiesta, ricordando la situazione del traffico e delle strade locali anche a fronte della sospensione delle linee ferroviarie. Ricordando il falso dilemma tra ferrovie e piste ciclabili, e l’emergenza strade nella provincia, ha sostenuto con forza che le ferrovie ritornino ad essere uno dei servizi che permettono la residenzialità fuori dalle città metropolitane. Dobbiamo ricostruire comunità vive e vivaci, e utilizzare anche nuove tecnologie per rendere nuovamente sostenibile il trasporto ferroviario, con una visione complessiva dei problemi del territorio.

 

Roberto Bava, delle Cantine Bava di Cocconato, ha affermato la valenza delle linee ferroviarie anche per il possibile traffico merci, ricordando come tutte le principali e più famose cantine vinicole piemontesi (comprese le cantine Bava) si trovino nelle immediate vicinanze delle stazioni (compresi i produttori di vermouth della cui associazione è presidente).

 

Roberto Colombero, Presidente di UNCEM Piemonte chiede un ritorno al futuro per rispondere alle necessità di comunità, con opportunità di residenzialità per mettere in pratica tutto quello che è stato affermato durante la pandemia. Scelte drastiche soprattutto da parte di chi ha la responsabilità politica ma anche da parte dei cittadini. Dalla valle Maira a Cuneo ad esempio per la frequenza scolastica, servono due ore di viaggio con l’attuale assetto del TPL, sono troppe. È necessario riattivare le linee ferroviarie sospese e forse realizzarne delle nuove. Ha ricordato infine i turisti (soprattutto stranieri) che non capiscono e non comprendono come non vi siano trasporti su ferro per raggiungere i luoghi di loro interesse.

Importanti le conclusioni di Diego De Lorenzis, membro della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che, tornando alla sua abitazione in treno, ha ricordato le leggi sulle ferrovie turistiche e i fondi per il trasporto pubblico locale approvate nelle due ultime legislature. L’onorevole De Lorenzis ha ricordato inoltre che il criterio per l’eventuale trasformazione del sedime in una ciclovia è l’assenza dell’armamento: in caso contrario (quando sono presenti i binari e le traversine) sarebbe grave ricoprire il sedime con una pista ciclabile. De Lorenzis ha concluso affermando come sia necessaria una integrazione tariffaria per i diversi mezzi di trasporto locale, allargata all’ambito nazionale.

 

Anna Donati ha concluso l’incontro ribadendo il senso e la convinzione che le tratte sospese in Piemonte e in tutta Italia vadano riattivate e che una fetta più importante di risorse del PNRR debbano essere spostate sul trasporto ferroviario locale. La portavoce di AMODO ha anche rilevato come l’assenza al convegno dell’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, dovuta a concomitanti impegni istituzionali, abbia purtroppo impedito il confronto e di veicolare direttamente le istanza dei territori e le nuove informazioni sul PNRR verso i vertici regionali.

La registrazione del convegno si può trovare sulle pagine Facebook di Legambiente Piemonte e di Amodo.

Legambiente Onlus: è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia con 18 sedi regionali, 1000 gruppi locali, 115.000 tra soci e sostenitori. Un’associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, la qualità della vita, una società più equa, giusta e solidale. Un grande movimento apartitico fatto di persone che, attraverso il volontariato e la partecipazione diretta, si fanno promotori del cambiamento per un futuro migliore. Ha fondato la propria missione sull’ambientalismo scientifico, raccogliendo dal basso migliaia di dati sul nostro ecosistema, che sono alla base di ogni denuncia e proposta. Da 40 anni si batte per un mondo migliore, combattendo contro l’inquinamento, l’illegalità e l’ingiustizia per la bellezza, la tutela, una migliore qualità della vita.

Amodo – Alleanza per la Mobilità Dolce: nasce dal desiderio delle più importanti Associazioni nazionali ambientaliste e di settore di collaborare e attivare azioni congiunte per promuovere e far crescere la mobilità dolce in Italia, recuperando i ritardi nella pianificazione sostenibile dei territori e del paesaggio e nel sostegno al turismo lento. Le Associazioni che formano l’Alleanza si riconoscono nel Manifesto per una nuova Alleanza per la Mobilità Dolce. Tra le principali associazioni sono presenti: