ECONOMIA- Pagina 27

Il progetto di Leonardo Elicotteri “Cresciamo Insieme”

Sviluppare una solida rete di fornitori italiani per il rafforzamento della filiera dell’aerospazio della divisione Elicotteri di Leonardo consolidando, rafforzando e integrando le capacità e le competenze distribuite sul territorio e nelle Pmi per affrontare, attraverso partnership strategiche, la crescita del mercato globale e le nuove competizioni che in esso si stanno generando. È l’obiettivo del progetto di Leonardo Elicotteri denominato “Cresciamo Insieme” e che mira a coinvolgere oltre 600 aziende di 8 regioni italiane. Il progetto è stato presentato oggi presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte dove si è svolto il primo incontro del percorso di selezione delle candidature per il conseguimento dei requisiti necessari all’inserimento nel nuovo elenco fornitori. Il processo di definizione delle imprese che entreranno a far parte della catena di fornitura di Leonardo Elicotteri è previsto che sia concluso entro la fine dell’autunno.

“La Regione Piemonte crede molto nel settore dell’aerospazio ed è impegnata fortemente nella valorizzazione della filiera – ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano – iniziative come quella odierna possono dare alla nostra economia gli stimoli necessari per aumentarne la competitività.”

Durante l’incontro, il management della divisione Leonardo Elicotteri ha voluto dare evidenza delle sfide produttive legate alla significativa crescita degli ordini nel mercato elicotteristico mondiale e delle esigenze ad essa legate in termini di sviluppo di fonti complementari e quindi di capacità di fornitura da parte delle imprese. Piero Rancilio, Financial Director di Leonardo Elicotteri: “Le opportunità per la catena di fornitura italiana sono l’accesso a potenziali forniture per 1,3 miliardi di euro, con una crescita prevista fino a 1,7 miliardi di euro entro il 2028 che al momento vengono in buona parte procurate all’estero.

L’obiettivo è creare un’ulteriore risorsa di fornitura totalmente italiana che possa garantire una supply chain fluida a supporto dell’evoluzione tecnologica e della complessità logistica richiesta dalla Divisione Elicotteri di Leonardo”. Giuseppe Corcione, SVP Procurement & Supply Chain di Leonardo Elicotteri: “Le Pmi che coglieranno questa sfida comune potranno contare sul nostro sostegno: metteremo a disposizione tempo e risorse per accompagnare le singole imprese lungo il percorso di qualificazione e certificazione, notoriamente oneroso e complesso. Questo travaso di competenze tecnologiche, che dalla grande azienda verranno trasferite alle piccole e medie imprese, sarà cruciale per favorire un’espansione futura delle aziende italiane anche nei mercati aerospaziali internazionali”

In Piemonte le imprese artigiane gestite da stranieri sono il 20% del totale

Dibattito “ius scholae”, intervengono gli artigiani 

Dino De Santis (Presidente di Confartigianato Imprese Torino): “le imprese hanno un’emergenza, che è quella della manodopera e, allo stato attuale, possiamo solo confidare nel lavoro degli stranieri”

 

 

 

“Non è nostro compito entrare nel dibattito politico, ma siamo lieti che l’argomento sia emerso recentemente, perché le imprese hanno un’emergenza, che è quella della manodopera e, allo stato attuale, possiamo confidare principalmente nel lavoro degli stranieri”.

“Da un lato c’è la necessità dell’occupazione garantita agli immigrati regolari, dall’altro lato vi è la difficoltà della convivenza tra popolazioni molto diverse tra loro. È chiaro che la questione va affrontata non solo a livello nazionale, ma europeo e non solo sul piano dei flussi – avverte De Santis–. Sul piano prettamente italiano invece è a nostro avviso necessario trovare una mediazione tra partiti politici, forze sociali, corpi intermedi per trovare soluzioni realistiche in grado di dare risposte positive tanto a chi chiede gli immigrati nei luoghi di lavoro, quanto a chi chiede maggiori tutele e diritti, ordine e sicurezza sul territorio”.

“Il tema dell’immigrazione va affrontato non in modo settoriale, ma con un ragionamento ad ampio respiro. La scolarizzazione con l’educazione civica è strategica per chi vive in Italia. La comunicazione, la conoscenza della lingua, della nostra cultura, ma soprattutto dei doveri e dei diritti sono fondamentali per mettere le basi per una vera inclusione – sottolinea De Santis – Non si può pensare di risolvere il problema della manodopera sfruttando il bisogno delle persone o delle aziende. Le aziende chiedono personale qualificato o da formare, da far crescere e soprattutto che sia inserito e accolto nel team in cui opera e nella società in cui vive. Noi vogliamo offrire a tutti, senza esclusione, le stesse opportunità, offrendo uguali trattamenti economici, trasmettendo il nostro sapere artigiano. Prova ne sia il fatto che in Piemonte le imprese artigiane gestite da stranieri sono 23.343 e rappresentano il 20% del totale delle imprese. Molti di questi imprenditori prima erano dipendenti”.

Nel 2024 la domanda di lavoro per gli stranieri è risultato in crescita, segno evidente che mancano lavoratori italiani. “Non credo sia dovuto al fatto che gli italiani si rifiutino di prestare la loro opera in alcuni settori o in lavori cosiddetti “usuranti” – spiega De Santis –. Ritengo sia più un problema demografico e sociale. L’allungamento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione, la bassa natalità, l’immigrazione, sono problematiche che stanno mettendo a dura prova il sistema del welfare e stanno contribuendo ad una crisi insostenibile dello Stato sociale”.

“Per affrontare questi temi – conclude De Santis – dobbiamo colmare il gap e l’unico elemento risolutivo che abbiamo sono gli stranieri. E se agevoliamo la loro capacità di integrazione e di inclusione attraverso un processo che consenta loro di ottenere la cittadinanza attraverso un percorso scolastico e formativo, forse abbiamo trovato una chiave di svolta.”

Mirafiori, la 500 elettrica ferma fino all’11 ottobre

I sindacati hanno ricevuto la comunicazione di Stellantis: la produzione della 500 elettrica a Mirafiori avrà una sospensione delle attività che si prolungherà fino all’11 ottobre.  L’azienda spiega che “La misura si rende necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, è profondamente in difficoltà per tutti i produttori, soprattutto europei. Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione”.

L’UCID Torino incontra il presidente UI Marco Gay 

 

 

Per gli incontri organizzati dall’Ucid Gruppo Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta sezione di Torino lunedì 23 settembre 2024 alle ore 20 presso l’Unione Industriale, in via Vela 15, si terrà l’incontro con Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino.

“In un momento storico così ricco di complessità e di innovazioni è con entusiasmo che diamo inizio al nuovo anno sociale dell’Ucid – afferma il presidente dell’Ucid sezione di Torino Marco Lazzarino- e sarà con grande piacere che avremo occasione di rivederci dopo le vacanze estive, che mi auguro siano state per Voi quanto più possibili serene e rigeneranti.

Il percorso che inauguriamo ci vedrà coinvolti in prima linea nel promuovere i valori della dottrina Sociale della Chiesa all’interno del tessuto economico e produttivo del nostro territorio.

Inaugureremo il nostro anno sociale lunedì 23 settembre quando incontreremo il neoeletto Presidente dell’Unione Industriali di Torino, Marco Gay. Il dottor Gay, che è anche coFounder e presidente esecutivo di Zest SPA, principale incubatori e acceleratore di start up quotato in Borsa e nato dalla fusione di Lventure e Digital Magics, incarna l’equilibrio tra innovazione e radicamento nei valori tradizionali, un aspetto che noi di Ucid riteniamo cruciale per lo sviluppo sostenibile della nostra comunità.

La sua esperienza nel guidare aziende innovative e il suo impegno in realtà di spicco del nostro territorio, come il Politecnico di Torino, lo rendono un interlocutore ideale per il dialogo che intendiamo instaurare con le persone che possono incidere positivamente sul futuro di Torino e del Piemonte. Marco Gay è un ottimo relatore e potrà offrirci una visione di quello che sta accadendo in Piemonte relativamente al sistema manifatturiero, sia una visione relativa alla digital economy a livello italiano”.

“L’anno sociale 2024/25 di Ucid Torino – prosegue il Presidente Marco Lazzarino- sarà caratterizzato da incontri e dibattiti con le principali rappresentanze economiche e produttive del territorio, nei confronti delle quali è nostra intenzione avviare un dialogo serrato e costruttivo al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e sano dell’economia e rispettoso dei valori della persona umana, secondo gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa. Ogni socio è chiamato a vivere da protagonista questo anno sociale, nella consapevolezza che solo grazie ad un nostro comune e costante impegno sarà possibile contribuire a indirizzare le forze economiche verso i principi e i valori in cui crediamo e che caratterizzano il nostro agire quotidiano”.

 

Mara Martellotta

Piemonte e Lombardia puntano sulla Space economy 

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L’appuntamento, promosso dall’Ipse (Intergruppo parlamentare per la Space Economy), è dedicato a valorizzare la filiera nazionale dello spazio e a contribuire alla crescita del comparto. In particolare, gli Stati Generali si propongono come un’occasione di confronto tra l’Intergruppo parlamentare per la Space Economy, il Governo, l’industria spaziale italiana, le Istituzioni nazionali e locali, il mondo dell’economia, quello dell’alta formazione e della ricerca, e i principali stakeholder. Tutto ciò per affrontare in maniera sempre più sinergica le sfide globali e le opportunità della new Space Economy, comprese le prossime scadenze in ambito europeo. A Torino il primo incontro si è tenuto mercoledì, a Milano ieri, in presenza dei governatori Cirio e Fontana.

Il Piemonte ha un ruolo centrale nell’economia dello spazio grazie all’eccellenza delle sue aziende e al grande contenuto tecnologico del processo produttivo di un comparto che sta diventando sempre più determinante per la crescita della nostra economia. I dati del distretto lo dicono chiaramente, uno sviluppo esponenziale che ha portato in due anni a un aumento significativo di occupati con tante aziende in più che hanno affiancato quelle già presenti. Un circolo virtuoso di impresa, ricerca e innovazione che inserisce a pieno titolo il Piemonte tra quelle che maggiormente hanno investito in un settore determinante per la nostra economia. In questo contesto abbiamo ospitato al Grattacielo Piemonte il confronto sull’intelligenza artificiale applicata all’industria dello spazio con aziende e stakeholder a Dimostrazione della grande vitalità del settore, come confermato anche dalla scelta del governo di insediare proprio a Torino la Fondazione nazionale dell’intelligenza artificiale applicata alla manifattura e all’industria: un ulteriore tassello su cui investire per aumentare la competitività delle nostre imprese” commentano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori allo Sviluppo Andrea Tronzano e all’Innovazione Matteo Marnati.

Deichmann apre a Ivrea

Il più grande retailer di scarpe in Europa consolida la presenza in Piemonte

 

Milano, 12 settembre 2024 – DEICHMANN, il più grande rivenditore di scarpe in Europa, inaugura un nuovo store a Ivrea, presso il Retail Park Ivrea Coop in Corso Vercelli.

Giovedì 12 settembre è il giorno dell’opening della nuova filiale. Lo store consolida la presenza del brand in Piemonte, aggiungendosi ai 13 punti vendita già aperti nella regione e creando 5 nuovi posti di lavoro. DEICHMANN conferma quindi l’interesse a proseguire la propria espansione nella regione, grazie agli ottimi risultati conseguiti da una già consolidata rete vendita.

Nel negozio i clienti trovano una gamma completa di modelli di scarpe in un ambiente luminoso, accogliente e dal design contemporaneo, per una shopping experience semplice e adatta a tutte le esigenze.

Presente in Italia dal 2008, DEICHMANN conta attualmente un online shop pluripremiato e 127 store monomarca, dove è possibile acquistare una vasta collezione di scarpe di qualità a prezzi convenienti per tutta la famiglia. Ampia è inoltre la selezione di accessori, così come l’assortimento di prodotti per la cura delle scarpe e il sollievo del piede.

Nei propri negozi e online, DEICHMANN segue sempre i trend stagionali più attuali. Oltre ai marchi proprietari, la collezione di scarpe presenta infatti una grande varietà di sneaker vendute su licenze di marchi top brand,tra cui adidasNike, Puma, FILA Skechers.

Il nuovo store di Ivrea è aperto dal lunedì alla domenica dalle 9:00 alle 20:00.

Giachino: il secondo produttore di auto in Piemonte farà  bene all’economia  

Caro Direttore,

dopo mesi di scontro con Stellantis e i suoi giornali,  la linea del Ministro URSO e della MELONI, che vuole riportare la produzione di auto in Italia a un milione di unità,  ha speranza anche grazie all’arrivo nel nostro Paese  di un secondo produttore di auto.
 L’Italia è l’unico Paese produttore di auto che ha un solo produttore , la FIAT ora Stellantis.  Così come diceva l’Avvocato Agnelli  quando le cose andavano bene per la Fiat andavano anche bene al Paese. Nel 1989 anche grazie alla grande competenza di Ghidella in Italia si produssero quasi 2 milioni di auto. Sostituito Ghidella con Romiti i nuovi modelli non ebbero più il successo della UNO o della Thema e la produzione in Italia e’ scesa sino alle 450.000 dello scorso anno. Stellantis non riesce a garantire l’aumento della produzione in Italia malgrado gli incentivi messi in campo dal Governo attraverso il fondo GIORGETTI e nato da una mia iniziativa trasformatasi nella mozione MOLINARI.
Urso e il Governo tengono duro sull’obiettivo di rialzare la produzione in Italia anche attraverso l’arrivo di un secondo produttore che venga qui a produrre utilizzando il nostro indotto. Il Piemonte che ha nel  suo territorio il 50% delle aziende dell’indotto auto (di cui il 70% nella provincia di Torino) e che ha vecchi stabilimenti disponibili avrebbe buone chance da offrire .ma Lo RUSSO non si sa bene da chi consigliato ha contestato l’arrivo di un secondo produttore.
Ieri sera al dibattito tenutosi alla Festa della FIOM duro attacco di Giorgio AIRAUDO al Sindaco: “si decida , solo con Stellantis non ce la facciamo a mantenere una importante industria dell’auto nel nostro Paese e accetti la ipotesi dell’arrivo di un secondo produttore cinese o coreano che sia”. Caro Direttore dobbiamo tener duro perché il settore con l’arrivo di un secondo produttore potrebbe rilanciare la economia torinese cha da venticinque anni cresce meno delle altre Città con l’aumento del lavoro e conseguente ricaduta sul commercio. Nel rilancio del settore potranno trovare un lavoro giovani neo diplomati e neo laureati.
Mino GIACHINO

Una delega all’Aerospazio nella Confindustria di Amalberto

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte, nel corso della prima riunione dopo l’elezione di Andrea Amalberto, ha ratificato le nomine e le ‘Linee di attività’ proposte dal neopresidente.

Saranno quattro i vicepresidenti:

–         Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria

–         Mariano Costamagna, Presidente di Confindustria Cuneo

–         Gianni Filippa, Presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia

–         Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino.

Cinque le deleghe assegnate dal presidente: a Patrizia Paglia (Canavese) va quella per l’Automotive; alle Attività estrattive, Carlo Colombino (Torino) che è coordinatore del gruppo di lavoro; per il Made In, Paolo Barberis Canonico (Biella); per Politiche attive del Lavoro e Welfare, Laura Coppo (Alessandria); per la Transizione Digitale, Paolo Conta, presidente pro tempore del DIH Piemonte. Il Presidente Amalberto mantiene invece la responsabilità diretta sulle deleghe per: Ambiente e Energia; Capitale Umano; Desk Bruxelles; Organizzazione e sinergie del sistema Confindustriale piemontese.

Sono invece dieci le commissioni, per cui sono già stati indicati i rispettivi Presidenti:

–         Commissione Aerospazio, Giorgio Marsiaj (Torino)

–         Commissione Agroalimentare, Marco Brugo Ceriotti (Novara Vercelli Valsesia)

–         Commissione Credito e Finanza, Giorgio Baldini (Novara Vercelli Valsesia)

–         Commissione ESG, Marco Piccolo (Torino)

–         Commissione Industria del Turismo (con cultura e turismo di impresa), Laura Zegna (Biella)

–         Commissione Infrastrutture e Urbanistica, Paola Malabaila (Ance Piemonte)

–         Commissione Internazionalizzazione ed attrazione investimenti, Alessandro Battaglia (Cuneo)

–         Commissione Multinazionali, Pierpaolo Antonioli (Torino)

–         Commissione Sanità e Scienze della Vita, Alberta Pasquero (Canavese)

–         Commissione Trasporti e Logistica, Alberto Crivello (Torino).

Nei prossimi quattro anni, metteremo al centro con il Presidente della Regione Piemonte e la sua Giunta un percorso di condivisione, relativo a strategie e progetti di politica industriale coerenti con le Proposte del Piano Industriale del Piemonte di Confindustria Piemonte. Il nostro obiettivo è un Piemonte industriale, innovativo, sostenibile, internazionale. Anche in questa prospettiva intendiamo lanciare già dal 2025 un nuovo appuntamento, ovvero gli Stati Generali di Confindustria Piemonte, dove potremo verificare lo stato dell’economia regionale e delle dinamiche progettuali in corso” ha spiegato nel corso della riunione il presidente Andrea Amalberto. Un’ulteriore punto di attenzione saranno anche le partecipazioni regionali, in cui viene chiesto “un rafforzamento del nostro ruolo per la definizione delle strategie, la gestione delle iniziative e la ricerca di investitori privati. In particolare, penso alle relazioni con Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni, CEIPiemonte, CSI Piemonte e IRES”. Crescerà anche il coinvolgimento dei Parlamentari piemontesi e dei componenti del Governo, aumentando i momenti di confronto sia con il consiglio di presidenza, sia direttamente con le Commissioni di Confindustria Piemonte.

Un lavoro intenso ed esteso, ha spiegato ancora Amalberto, per inserire il Piemonte nel flusso della transizione verso la mobilità sostenibile come piattaforma che crea e realizza soluzioni, non solo per l’utente finale. Consolidare i settori recentemente vincenti come l’agri-eno-food e alzare il livello della competitività delle filiere storiche come tessile, aerospazio, lusso. Si vogliono poi cogliere le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute. Focus anche sull’Intelligenza Artificiale, robotica e big data per favorire la diffusione intersettoriale nelle specializzazioni locali, anche nel settore pubblico, e guidare la regione nella transizione digitale e tecnologica. Tra gli obiettivi stabilmente in agenda il completamento del disegno di realizzazione delle infrastrutture, il consolidamento del Piemonte come una piattaforma logistica di terza generazione, l’economia circolare, la sostenibilità e la green economy.

Infine, tra le priorità indicate dal presidente Amalberto, anche il Progetto Migranti che vuole essere coerente con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’intenzione è anche riuscire a promuovere percorsi di istruzione tecnica e formazione professionale allineati con le esigenze del mondo del lavoro per formare e consentire l’ingresso nel nostro Paese di lavoratori qualificati per le nostre necessità e nei settori nei quali risulta complicato reperire manodopera nel Nord Italia. Il coordinamento del progetto sarà gestito da Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria, insieme alla Piccola Industria e ai Giovani Imprenditori.

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte risulta pertanto così composto: Presidente: Andrea Amalberto. Vicepresidenti: Laura Coppo, Confindustria Alessandria; Mariano Costamagna, Confindustria Cuneo; Gianni Filippa, Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Marco Gay, Unione Industriali Torino. Consiglieri: Alberto Biraghi, Piccola Industria di Confindustria Piemonte; Paolo Conta, Confindustria Canavese; Luigi Costa, Unione Industriale Asti; Paola Malabaila, Ance Piemonte; Andrea Notari, Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte; Michele Setaro, Unione Industriali del VCO; Giovanni Vietti, Unione Industriale Biellese.

Un Salone all’aperto e Torino torna capitale dell’auto

Una passeggiata all’aperto nelle vie centrali della città, a ingresso totalmente libero e gratuito per il pubblico: ecco cosa sarà il Salone dell’Auto di Torino 2024 che apre venerdì.

Il percorso  da piazza Carlo Felice porterà i visitatori in piazza Castello, in piazzetta Reale e ai Giardini Reali.

Protagonisti i modelli che raccontano l’evoluzione della tecnologia automotive:

– esposizione delle novità delle case automobilistiche in via Roma, piazza San Carlo, piazza Castello e piazzetta Reale delle case automobilistiche: Abarth, Alfa Romeo, Alpine, BYD, Citroën, Dacia, Dallara, Dongfeng, DR, DS, EVO, Ferrari, Fiat, GFG Style, Honda, Ich-X, Italdesign, Jaecoo, Jeep, Lancia, Lotus, Mazda, McLaren, MG Motors, Microlino, Mole Urbana, Nissan, Omoda, Opel, Peugeot, Pininfarina, Polestar, Porsche, Renault, Sportequipe, Suzuki, Tecnocad, Tesla, Tiger, Voyah, Xev.

– test drive delle novità dei brand sostenibili di tutte le motorizzazioni in piazza Carlo Felice (BYD, Nissan, Omoda, Tesla e XEV) e in piazza Castello (Nissan e Polestar);

– capolavori dei grandi designer di auto di tutte le epoche, prototipi e one-off in via Roma, piazza San Carlo, piazza Castello, piazzetta Reale e Giardini Reali. I visitatori potranno ammirare:

Collezione ASI BERTONE: Lamborghini MiuraAutobianchi RunaboutNSU TrapezeChevrolet Corvette RamarroPorsche KarismaLancia KayakAlfa Romeo BellaBertone BirusaAston Martin Jet 2Fiat Barchetta Bertone.

Italdesign: Nissan GTR 50Italdesign ZeroUnoItaldesign ParcourItaldesign QuintessenzaDelorean DMC 12Italdesign Asso di Picche 1973Italdesign Assodi Picche in movimentoVW W12Ford MustangFord MustangNazca C2Lotus EspritVW UP beachVW TouaregFiat Panda StripItaldesign DUERTAItaldesin Whee-meItaldesign Biga.

Pininfarina: Automobili Pininfarina Battista Hyper GTPininfarina SergioFerrari Testarossa.

GFG Style: GFG KangarooGFG Bandini DoraGFG Vision 2030 Desert Raid e GFG Sibylla.

IED: Pagani AliseaAlpine A4810, Suzuki Misano.

Sarà inoltre allestito il circuito dinamico cittadino con  tre giorni di sfilate di prototipi ed edizioni limitate, Formula 1 storiche e icone del motorsport per la prima volta in parata per tutti i visitatori e per gli appassionati che potranno godersi lo spettacolo lungo il circuito dinamico cittadino che da piazza San Carlo, start delle sfilate, coinvolgerà via Roma e piazza Castello.

IL PROGRAMMA

– Venerdì 13 settembre – La sfilata che celebra la storia dell’automobile

h 10.00 parata carrozze di inizio 1800 trainate da cavalli
h 10.20 parata prime vetture del 1900 con motore a scoppio
h 10.45 parata prototipi e one-off dei più grandi carrozzieri dal 1960 a oggi
h 11.15 premiere parade, la sfilata di novità di prodotto dei brand espositori
h 12.15 parata Motorsport

– Sabato 14 settembre ore 11.00– La sfilata dei capolavori del design

I prototipi e le edizioni limitate dei grandi carrozzieri sfileranno nel circuito cittadino insieme alle one off restomod, a seguire la parata delle Formula 1 storiche e delle regine di tutti gli sport motoristici.

– Domenica 15 settembre ore 11.00 – La sfilata delle icone del motorsport

La celebrazione del mito di Miki Biasion con oltre 100 leggendarie Delta integrali che sfileranno prima delle Formula 1 storiche e delle regine di tutti gli sport motoristici. Chiuderanno la parata i prototipi e le edizioni limitate dei grandi carrozzieri.

– Autolook Awards, il premio alla comunicazione dei team che partecipano a tutte le discipline del motorsport;

Per il pubblico sarà a disposizione il Free Pass Salone, un biglietto gratuito elettronico che garantirà ai possessori l’accesso alle convenzioni con i vettori, con i musei, con gli esercizi commerciali e i ristoranti Friends of Salone Auto Torino.

(foto archivio M.Bursuc)

La Regione incontra i Distretti del Cibo

Primo incontro, ieri, a Palazzo Piemonte fra l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e gli otto Distretti del Cibo attivi in Piemonte. Un incontro di cui l’assessore ha voluto sottolineare l’importanza: «La delega specifica al Cibo è stata voluta esplicitamente dal ministro Lollobrigida: sono il primo in Italia ad averla. Intendo dare vita alla filiera agroalimentare corta per il cibo piemontese, che parta dai prodotti che identificano i territori e coinvolga i produttori, il settore del commercio anche di vicinato, i mercati, la ristorazione e la promozione locale, nazionale e internazionale delle nostre eccellenze. Presenteremo a fine mese la nostra offerta di prodotti ambasciatori del territorio al G7 dell’agricoltura di Ortigia, al Salone del Gusto e Terra Madre e il 6 aprile prossimo a Vinitaly. È l’avvio di un percorso di costruzione complesso che vedrà un cambio profondo di paradigmi, in cui soggetti come i Distretti del Cibo devono diventare attori fondamentali».

All’incontro sono intervenuti gli 8 Distretti nati in Piemonte fra il 2022 e il 2024 e operativi sul territorio regionale (sono oltre 250 in tutta Italia): il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese rappresentato daRoberto Ghio, il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico (Renato Suria e Franco Parola), il Distretto del Cibo del Roero (Roberto Cerrato), il Distretto del Cibo e del Vino Langhe Monferrato (Lorenzo Barbero, Giuseppe Giordano e Mario Damerio), il Distretto del Cibo della Frutta del Saluzzese (Roberto Dalmazzo), il Distretto del Cibo Terre da Tastè del Pinerolese (Marta Ardusso e Francesca Costarelli), il Distretto del Cibo e del Vino Mombarone, Serra Morenica e Naviglio di Ivrea(Franco Cominetto e Giorgio Magrini) e il Distretto del Cibo dell’Alta Langa e del Cebano (Gian Mario Mina, Romana D’Aniello).

Cosa sono i Distretti del Cibo? Sono soggetti di varia natura giuridica (associazioni, società, consorzi, enti del terzo settore), che nascono per libera aggregazione di attori operanti su un territorio omogeneo e caratterizzato da una specifica identità storica e territoriale, integrando attività agricole e altre attività imprenditoriali a vocazione agroalimentare. In Piemonte vengono introdotti con il Testo Unico sull’Agricoltura, la legge regionale 1 del 2019. I loro obiettivi spaziano dal favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari e del paesaggio rurale piemontese alla promozione di buone pratiche ambientali e di filiere locali, il sostegno all’agricoltura biologica, il recupero di antiche colture e terreni abbandonati, la formazione e la ricerca.

Fra i soci, i Distretti annoverano variamente aziende Comuni e altri enti locali, aziende agricole e produttori, consorzi di prodotto, enti di ricerca, associazioni di categoria. Tutti hanno chiesto alla Regione di facilitare l’accesso ai finanziamenti, l’accompagnamento nei bandi e la costituzione di un tavolo regionale di coordinamento anche per l’attività e gestione ordinaria e non solo nella fase di costituzione. È già in programma da parte della Regione un nuovo regolamento per l’ammissione che aggiorna quello vigente dal 2020.

«Dobbiamo trasformare questa eterogeneità in un punto di forza», è il progetto di Bongioanni. «I Distretti devono avviare al loro interno una seria riflessione sull’adeguatezza della loro rispettiva natura giuridica rispetto agli obiettivi che intendono raggiungere e al ruolo che possono rivestire. La Regione istituirà un tavolo di coordinamento, ma per sviluppare la filiera corta dobbiamo pensare seriamente alla costituzione di una partecipata regionale destinata esclusivamente alla promozione del prodotto-cibo. Una realtà strutturata, eventualmente dotata di una struttura manageriale. Lo strumento legislativo potrebbe essere una nuova legge regionale che garantisca la possibilità di stanziare in anticipo a bilancio le risorse necessarie ai Distretti al di là della rigidità della programmazione europea e senza costringerli a dipendere totalmente dai bandi, permettendo loro di lavorare con un’adeguata progettualità. Per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari del Piemonte, i distretti possono fare quello che i Consorzi fanno per i nostri vini e le Atl per i territori turistici: così anche il cibo piemontese potrà camminare per il mondo in modo strutturato e godere della promozione che merita».

Nonostante siano attivi da pochi anni, le esperienze dei Distretti sono molteplici e interessanti. Da quello dellaFrutta di Manta che lavora a stretto contatto con la fondazione Agrion per la Ricerca e ha aggregato proprio in questi giorni 10 nuovi Comuni del Saluzzese nel progetto di sistemazione dei 12.000 lavoratori stagionali, a quello biologico del Cebano che recupera antiche colture del Sei e Settecento e terreni dismessi, ed è stato riconosciuto recentemente fra i tre migliori Distretti del Cibo di tutta Europa; da Terre da Tastè che sta lavorando per portare nelle mense scolastiche e aziendali del suo territorio i cibi a km 0 dei suoi produttori, fino al Distretto del Cibo del Roero con il progetto 2.0 del nuovo Mercato di Canale come luogo che unisce antica socialità e nuova attenzione per il cibo di qualità.