ECONOMIA- Pagina 193

Torino, meta ideale tra le destinazioni europee. Riparte la campagna di marketing

Al via la seconda fase della campagna congiunta per la promozione del territorio

Mercati target: Regno Unito, Spagna, Nord Europa (Danimarca e Svezia)

 

Dal 23 dicembre 2022 è iniziata la seconda fase della campagna di comunicazione per posizionare Torino tra le destinazioni europee più desiderate e accessibili sfruttando le potenzialità dell’apertura della nuova base aerea di Ryanair a Caselle avvenuta il 1 novembre 2021. Sono infatti molteplici le rotte servite dall’aeroporto di Torino Caselle dalla compagnia irlandese: 34 le destinazioni garantite dal titolo di “base Ryanair” con l’apertura di 6 nuove rotte, per il periodo invernale, verso destinazioni come Billund, Manchester, Praga, Stoccolma, Vilnius e Breslavia.

Il progetto è finanziato da Camera di commercio di Torino in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e la partnership della stessa compagnia aerea.

La prima fase della campagna, attivata nei mesi di febbraio e marzo 2022, ha sfruttato 12 canali messi a disposizione dalla compagnia tra cui Facebook, Instagram, Hero Banner ecc. per un totale di 67 azioni su 6 mercati target: Belgio, Danimarca, Francia, Israele, Spagna, UK. Tale attività ha contribuito significativamente all’aumento delle prenotazioni nel periodo di riferimento. Il media mix ha permesso di raggiungere un’ampia fascia di clienti che ha mostrato interazioni estremamente positive con il messaggio della campagna raggiungendo un’impression complessiva di oltre 18 milioni. Guardando alle destinazioni le attività promozionali intraprese durante la campagna hanno fortemente contribuito alla ripresa del traffico sulle rotte di Tel Aviv, Parigi e Regno Unito; particolarmente positivo è l’incremento delle prenotazioni da Danimarca e Spagna, dove si osserva un aumento rispettivamente del 22% e del 28% delle prenotazioni e dove l’operativo non ha subito variazioni nel corso dei mesi invernali. La rotta Bruxelles-Torino è quella che ha giovato maggiormente dalle attività promozionali della campagna con un aumento del 50% sulle prenotazioni rispetto al periodo precedente.

Gli ottimi risultati ottenuti durante la prima fase della campagna ci hanno portato ad investire ulteriormente in questi primi mesi del 2023 per far conoscere sempre di più la destinazione Torino in Europa attraverso i media Ryanair – sottolinea Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Con la crescita del traffico aeroportuale, sono evidenti i benefici che ricadono su tutti gli operatori del sistema accoglienza torinese, tra cui trasporti, commercio, turismo, sport e cultura“.

“Ospitare una base operativa Ryanair a Torino – sottolinea Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia – contribuisce sensibilmente all’incremento dei flussi turistici verso il nostro territorio; grazie all’investimento di Camera di commercio la partnership, arricchita di un piano articolato di promozione digitale, ci consente di raggiungere e informare i milioni di clienti della prima compagnia low cost in Europa, circa le esperienze e i servizi che Torino offre, con la promessa di una vacanza intrattenente in città”.

“Siamo lieti di confermare la nostra collaborazione – sottolinea Mauro Bolla, Country Manager Ryanair – con Camera di commercio di Torino e Turismo Torino e Provincia. I risultati positivi della prima campagna pubblicitaria hanno supportato il lancio della nuova base di Torino che ha celebrato recentemente un anno di attività con oltre 2 milioni di passeggeri trasportati”.

 

La seconda fase della campagna in programma dal 23 dicembre 2022, e per circa due mesi, ha come obiettivo la promozione della destinazione sul Regno Unito, Spagna, Nord Europa (Danimarca e Svezia) attraverso il seguente media mix:

Sito web Ryanair: Hero Banner, Our Partner’s Banner ed Explore Europe Carousel su Ryanair.com, il sito web della compagnia aerea numero 1 al mondo con 1,1 miliardi di visite univoche l’anno;

App Ryanair: posizionamento del banner in alto sull’App Ryanair;

App Ryanair Pop Up: Pop Up sull’App che occupa l’intero schermo con immagini accattivanti e un prezzo interessante;

Email dedicata a Ryanair: email dedicata che ritrae ciò che Torino come destinazione ha da offrire;

Campagna Abandon Basket Ryanair: campagna che si rivolge direttamente ai consumatori che hanno messo nel carrello i voli delle rotte mirate ma non li hanno acquistati.

I benzinai ricevuti in Prefettura

Oggi, mercoledì,  alle 10, prima giornata di sciopero, i benzinai saranno in Prefettura, in piazza Castello, dove la Faib-Confesercenti ha organizzato un presidio.

Una delegazione sarà ricevuta  dal Prefetto e consegnerà un documento con le richieste della categoria.

 I benzinai vogliono spiegare:  “non siamo noi i responsabili dei rincari. La categoria sconta da anni una condizione di incertezza e di difficoltà dovuta alle mutate condizioni di mercato e alla necessità di affrontare la transizione energetica: la rete distributiva dei carburanti per ritrovare produttività ed economicità ha bisogno  prodotti di nuova generazione, a basso impatto ambientale e con lo sviluppo di attività  ‘non oil’ e di servizio”.
Durante lo sciopero, comunque, un servizio minimo sarà garantito con alcuni distributori aperti.
(foto Vincenzo Solano)

 

Uncem: “Ai territori 10 cent per ogni passaggio in autostrada”

CONCESSIONI IDROELETTRICHE, BALNEARI, AUTOSTRADALI, UNCEM: I TERRITORI NON STANNO A GUARDARE. 10 CENT PER OGNI PASSAGGIO SULLE AUTOSTRADE

“È tornato con forza in questi giorni il tema del prolungamento delle concessioni ai balneari, sul quale il Governo starebbe lavorando. Ai Parlamentari e al Governo, Uncem dice e ha detto nell’incontro importante di sabato scorso a Torino, che serve anche un ragionamento su concessioni autostradali e concessioni idroelettriche. Queste ultime sono state al centro negli ultimi anni anche di scontri politici intensi e senza punti di contatto tra partiti. Ma una cosa per noi è certa, i benefici per i territori devono essere maggiori. Assurdo e grave che le concessioni autostradali producano flussi e gettiti ingenti a vantaggio dei Concessionari, ma lascino niente ai territori attraversati. Cosi come dighe e invasi, con concessioni in scadenza o scadute, che negli anni non sono riuscite a consentire sviluppo alle zone ove insistono questi accumuli idrici. I concessionari finiscono per essere molto ricchi, beneficiari di molte risorse, mentre i territori spogliati. Dieci centesimi di euro per mezzo, leggero o pesante, è il minimo sul quale lavorare. Sarebbe stata importante una battaglia su questo punto, al posto di mille scontri su alta velocità ferroviaria e nuova galleria di base. Si è perso tempo, sulla questione autostrade. E l’intero tema concessioni va discusso per evitare la montagna resti spogliata e i territori alla finestra. Non sarebbe più accettabile”.

Lo affermano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

“Ue nemica dei cibi e delle biodiversità”

ALIMENTAZIONE. GIORGIO FELICI E ALESSANDRO DEL TROTTI (Confartigianato Imprese Piemonte):  DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY DA INSETTI, CIBI SINTETICI E SEMAFORI”

 “Insetti nei nostri piatti, alimenti sintetici e semaforo alimentare: ecco le sconcertanti trovate dell’Unione europea per ammazzare le eccellenze del Made in Italy e dare il colpo di grazia ai nostri agricoltori ed artigiani del cibo, il tutto in nome di fasulle ideologie ‘salutiste’ e ‘green’ che si vogliono imporre ai nostri consumi alimentari, non solo a discapito delle tradizioni, ma senza avere alcuna consapevolezza delle gravi conseguenze economiche oltre che culturali di tali decisioni. Sappiamo benissimo che sia nella produzione, sia nel consumo dei cibi, non si può prescindere dalla sostenibilità, conosciamo le problematiche causate dalle coltivazioni intensive e dai grandi allevamenti, non ignoriamo che la storia dell’alimentazione è fatta di contaminazioni, di nuovi cibi che rivoluzionano le diete, di innovazione. Ma non crediamo che la soluzione  possa consistere nel “novel food” fatto di insetti e di robe sintetiche, che peraltro ci paiono in chiaro contrasto con i rigorosi standard igienici per gli alimenti e i serrati controlli voluti dall’Unione Europea. Cavallette alla piastra e surrogati di fina carne e finto pesce sono da preferire alle virtù della dieta mediterranea, peraltro riconosciuta come patrimonio Unesco? È evidente che gli orientamenti dell’Unione europea in ambito alimentare finiranno per penalizzare una delle principali ricchezze del Bel Paese, i nostri prodotti tradizionali (DOP, IGP e STG) e la sapienza delle nostre comunità alimentari di artigiani e contadini. Una vera e propria offensiva contro la biodiversità del cibo e delle tradizioni alimentari. Certamente, per i progressisti illuminati, insetti e cibi sintetici rappresentano il nuovo Sol dell’avvenir, ma facciano attenzione che l’approdo finale non sia quello di Snowpiercer, con i proletari costretti a cibarsi di barrette fatte con insetti, mentre il buon cibo resta riservato ai più ricchi. Ora ci aspettiamo che, sia la destra che si dice sovranista, sia la sinistra che si è riempita la bocca di Km0 facciamo un fronte comune per difendere il Made in Italy: insetti, cibi sintetici ed etichette allarmistiche devono trovare un semaforo rosso”.

Confindustria chiede interventi contro la crisi energetica

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La crisi energetica degli ultimi 18 mesi protrarrà i suoi effetti anche nel 2023
insieme all’accelerazione della transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
Confindustria Piemonte e Confindustria Valle d’Aosta chiedono interventi strutturali

Nemmeno l’eventuale cessazione del conflitto in Ucraina potrà garantire un ritorno ai valori di un anno fa di energia e gas, secondo le ultime analisi. Il 2023 si apre quindi in uno scenario articolato, dove le rinnovabili hanno sempre più un ruolo nevralgico. Se n’è discusso oggi a Torino nel corso di “Gas & energy, contesto di mercato e strumenti di copertura” organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Valle d’Aosta eUniCredit.

Nel 2022 l’extra costo per gas ed energia in Piemonte ha superato i 5 miliardi. In termini assoluti si tratta di quasi il 4% del Pil regionale, che nonostante le difficoltà è comunque tornato ai livelli pre-Covid, superando i 140 miliardi. Il Governo è intervenuto in manovra di bilancio destinando 21 dei 30 miliardi proprio a questo capitolo di spesa ma da aprile questi fondi non saranno più disponibili. È ormai indispensabile agire con interventi strutturali per il medio e lungo termine” ha commentato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.

A livello europeo la presidente della commissione Ursula von der Leyen ha promesso un piano per la transizione ecologica dal forte impatto, parlando al World Economic Forum di Davos. L’auspicio è che si avvicini ai tre interventi appena varati dagli Stati Uniti, che muoveranno centinaia di miliardi di dollari tra sgravi e spese con l’obiettivo di ridurre l’inflazione, offrendo sostegno all’energia pulita e alla manifattura. Perché solo con una crescita organica del Pil, possiamo guardare con serenità a questo anno e anche al completamento dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026ha aggiunto la vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Lisanna Mancuso.

Al centro del dibattito i fondamentali che stanno guidando l’andamento dei prezzi, partendo da un’analisi a livello regionaledel crescente impatto delle rinnovabili. Il Piemonte produce già oggi più energia di quella che consuma, e oltre la metà di quanto immesso deriva da idroelettrico (36,5%) e fotovoltaico (16,3%),stando ai dati del Rapporto statistico sull’energia regionale del 2020. La Valle d’Aosta a fronte di consumo netto 966 GWh ha invece un numero limitato di risorse da cui attingere per le rinnovabili: 3,19 GWh idroelettrico, 4,50 GWh dall’eolico, 27 GWh dal solare e 7,59 GWh dal biogas, stando ai dati del bilancio energetico 2019.

Da allora però lo scenario sia per il Piemonte che per la Valle d’Aosta si è ulteriormente evoluto. Basti dire che secondo il Gestore dei servizi energetici (Gse) nei primi nove mesi del 2022 in Piemonte sono stati installati 8.677 nuovi impianti fotovoltaici (+142% rispetto allo stesso periodo del 2021) con una potenza di 133,9 MW (+169%) per una produzione lorda di 1.835 GWh (+14% sul 2021). In Valle d’Aosta si registrano invece 268 nuove installazioni (+139%) per una potenza di 1,8 MW (+148%). Tutto questo con un utilizzo di 1.027,9 ettari, ovvero poco più di 10 chilometri quadrati sui 25.387 della superficie piemontese, e in Valle d’Aosta il dato è di appena 2,6 ettari, pari a 5 campi da calcio. Dati che rientrano nella media nazionale, dove circa il 65% degli impianti non è a terra.

Questo quadro promettente, che riflette anche un andamento nazionale irreversibile con il 31% dell’energia prodotta in Italia a dicembre che deriva da fonti rinnovabili, non si riflette per ora nel Prezzo unico nazionale (Pun) che a dicembre è tornato a salire a 295 euro per MWh, in aumento del 5% sullo stesso mese del 2021 e del 31% rispetto a novembre, con un picco massimo nel 2022 di 584 euro per MWh ad agosto. Pesa il costo del gas, che impatta sulla restante parte della produzione dell’energia, che è di origine termica.

UniCredit ha costituito un team di specialisti per aiutare le aziende maggiormente esposte ai costi delle materie prime. L’obiettivo è sviluppare nel mondo delle imprese le competenze necessarie per definire una strategia di lungo periodo nella gestione del rischio legato alle oscillazioni dei prezzi delle commodity. Una strategia che, ovviamente, può essere attuata con appositi strumenti di copertura, messi a disposizione dal mercato. “Di fronte a un mercato che ha posto sfide senza precedenti al nostro tessuto produttivo – spiega Paola Garibotti, regional manager nord ovest di UniCreditabbiamo prestato particolare attenzione alla crescita di una cultura d’impresa su queste tematiche partecipando a numerosi incontri con le associazioni di categoria a livello locale per aiutare le imprese a sviluppare la necessaria consapevolezza rispetto al modificato contesto macroeconomico e geopolitico e rispetto agli strumenti offerti dal mercato”. Partendo dalle analisi della banca, Pauline Watine, CTS Specialist di UniCredit Commercial Banking Italy e Marco Montermini, head of corporate business Nord Ovest UniCredit, hanno analizzato gli strumenti di copertura dei costi energetici a sostegno delle imprese, quelli messi in piedi dal Governo e di quelli previsti dall’Unione Europea.

FlixBus: Torino fa il pieno di arrivi dalla Francia

Turismo invernale a Torino

L’analisi sui viaggi nel periodo festivo:

 

La città sabauda si conferma una meta turistica di fama internazionale

Le più gettonate dai Torinesi: Milano, l’aeroporto di Orio al Serio e Parigi

 

Milano, 20 gennaio 2023 – Anche per la stagione invernale 2022-2023, Torino si è confermata una meta turistica di grande attrattività, non solo presso il pubblico italiano ma anche a livello internazionale: è quanto emerge dall’analisi condotta da FlixBus sul traffico passeggeri registrato nei fine settimana di Capodanno e dell’Epifania.

Nella top 10 delle tratte dirette a Torino che hanno riscosso maggior successo nei giorni considerati, ben 4 collegano il capoluogo sabaudo con città francesi: Lione, Parigi, Nizza e Chambéry; in particolare, le rotte in partenza da Lione si piazzano in terza posizione, chiudendo il podio della classifica. Complice di un tale successo presso i visitatori d’Oltralpe è l’alta frequenza delle corse giornaliere su queste tratte: da Lione partono per Torino fino a 10 FlixBus al giorno, da Parigi fino a 6 (di cui alcune notturne, con la possibilità, per chi viaggia, di dormire a bordo e ottimizzare i tempi), da Nizza e Chambéry fino a 4.

L’ottimo posizionamento di città come Firenze o Roma, che si piazzano al quinto e nono posto in questa classifica, suggerisce inoltre il definitivo sdoganamento dell’autobus come mezzo preferito da molte persone anche sulle lunghe tratte, oltre che su collegamenti a medio raggio come quelli con Milano, dove la frequenza giornaliera sfiora le 20 corse al giorno.

Le mete preferite: Milano, Orio al Serio e Parigi. Torinesi green anche sotto le feste

A sua volta, la top 3 torinese riflette esigenze di viaggio molto variegate: anche in testa alle mete più ambite si trova Milano, che tante persone in partenza dal capoluogo hanno eletto a meta dei propri fine settimana per il Capodanno o l’Epifania. Seguono l’aeroporto di Orio al Serio (fino a 13 collegamenti al giorno) e Parigi.

In particolare, la presenza di Orio al Serio in seconda posizione conferma l’anima green di chi parte con FlixBus da Bolzano: l’elevata percentuale di persone che, anche nei giorni di festa, hanno utilizzato il servizio per raggiungere lo scalo attesta l’assunzione crescente di un approccio intermodale al viaggio, basato sulla combinazione di mezzi collettivi.

Per sensibilizzare ulteriormente le persone circa l’importanza del proprio contributo individuale, prima di Natale FlixBus ha lanciato la campagna «Offset Christmas», invitandole a compensare le emissioni di CO2 del proprio viaggio durante la settimana prenatalizia con una donazione volontaria, raddoppiata dall’azienda e devoluta alla ONG Atmosfair per finanziare progetti di protezione del clima (più info qui).

 

Torino a New York punta alla Fondazione Bloomberg per il nuovo piano regolatore e il City brand

Seconda intensa giornata di incontri a New York per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nella settimana che avrà il culmine domenica a Lake Placid (NY) con l’ufficiale passaggio di consegne per le Universiadiche, dopo l’edizione di quest’anno negli States, saranno ospitate nel 2025 a Torino.
In attesa dell’appuntamento sportivo principale oggi è stata l’occasione per un altro fitto calendario di incontri, a cominciare da quello con la Fondazione Bloomberg, impegnata in tutto il mondo a favorire la trasformazione dei panorami urbani ad ogni livello: dall’amministrazione pubblica al mondo delle imprese, dall’efficienza energetica alla sostenibilità ambientale.
Il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio hanno incontrato l’amministratore delegato di Bloomberg Associates George Fertitta e la direttrice Amanda Burden, braccio destro di Bloomberg già ai tempi in cui era sindaco di New York. È una delle figure più autorevoli al mondo nel campo della rigenerazione urbana: è lei che ha guidato il piano di intervento che ha coinvolto in circa 10 anni quasi la metà dei quartieri di New York, suo anche il contributo determinante per la riqualificazione della High Line il celebre parco urbano realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata diventata una delle maggiori attrazioni di NY.
“Un incontro per noi strategico – hanno spiegato il sindaco Lo Russo e il presidente della Regione Cirio -. Bloomberg sostiene e finanzia in tutto il mondo progetti e best practice urbane e il nostro obiettivo è far diventare per loro Torino uno di questi progetti strategici, promuovendo e supportando il nuovo piano regolatore della città, la pianificazione della vivibilità e fruibilità degli spazi urbani, nonché il city brand, cioè il modo in cui Torino desidera parlare di sé nel mondo. Progetti accomunati da quei valori di sostenibilità che Bloomberg ha nella sua missione e che per noi significa rendere Torino un luogo di innovazione urbana, che guarda innanzitutto alla qualità della vita. Abbiamo riscontrato un forte interesse e già la prima settimana di febbraio Amanda Burden e il suo team verranno a Torino per conoscere la città e approfondire la possibilità di collaborare”.
Sempre in chiave di sostenibilità anche l’incontro con Via Transportation, società newyorkese di infrastrutture digitali per la mobilità pubblica, partecipata anche da Exor, fondata nel 2012 e leader per il potenziamento e il miglioramento del trasporto pubblico locale in numerose capitali del mondo. In particolare l’obiettivo è ottimizzare gli spostamenti dei cittadini evitando che i bus circolino non a pieno carico, generando quindi un minor impatto ambientale ed economico.
“Siamo molto interessati alla possibilità di conoscere il modello di piattaforma digitale che Via ha già implementato e testato con successo in molte città, come Londra e Berlino” hanno sottolineato il Sindaco e il Presidente.
Altro incontro strategico quello con il direttore del Guggenheim Richard Armstrong.
“Come nel caso del MoMa – spiegano Lo Russo e Cirio – l’obiettivo è creare occasioni di sinergia con il nostro sistema museale. Sul MoMa in particolare abbiamo già avuto un primo feedback positivo dopo l’incontro di ieri. Ci siamo confrontati con il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e in accordo con lui abbiamo proposto al MoMa di riportare in Italia, in prestito, alcuni straordinari capolavori finiti per vari motivi all’estero, e da vari decenni mai più riuniti in una mostra nel nostro Paese, fra cui in particolare due opere realizzate tra la fine del 1910 e l’inizio del 1911: “Funerali dell’anarchico Galli” di Carlo Carrà e “La città sale” di Umberto Boccioni. Puntiamo al nulla osta dal MoMa per riportarli in Italia ed esporli con un grande evento a Torino”.
La giornata proseguirà con l’incontro con il sindaco di New York Eric Adams, al quale verrà rivolto l’invito ufficiale a Torino e in Piemonte.
Ultimo appuntamento della giornata quelli con il GEI, il Gruppo esponenti italiani che riunisce imprenditori e professionisti di alto livello di origine italiana e radicati negli Stati Uniti e con il loro presidente Mario Calvo Platero.
“Un incontro molto utile e prezioso per consolidare le nostre relazioni con imprenditori e professionisti che vivono e lavorano negli Stati Uniti da anni e rappresentano interlocutori preziosi non solo come testimonial dell’eccellenza italiana ma anche come punto di contatto per sviluppare nuove partnership” concludono il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio.

C’era una volta l’Adriatico

L’Adriatico, un mare oggi più che mai crocevia dei destini del mondo, al centro di interessi strategici ed economici che coinvolgono le grandi potenze, la Cina in particolare, che con la “Nuova Via della Seta” mira a potenziare i suoi collegamenti commerciali con gran parte del pianeta e soprattutto con l’area mediterranea.

Robert Kaplan, analista politico e consigliere di vari presidenti americani, sia democratici che repubblicani, viaggia lungo le coste dell’Adriatico, da una parte e dall’altra, da Rimini a Trieste, da Rijeka a Corfù, in un originale itinerario che unisce la ricostruzione storica e il racconto giornalistico, memorie letterarie e analisi geopolitica per raccontare il Mare Adriatico e le sue frontiere che oggi tornano al centro della scena mondiale. Mescolando storia e letteratura, geografia e religione Kaplan spiega la genesi di “Adriatico, un incontro di civiltà”, il libro edito da Marsilio, e guarda con preoccupazione alla potenza russa che invia la sua flotta nel Mediterraneo e alla Cina il cui vasto impero marittimo minaccia di travolgere il mondo europeo. “Perché l’Adriatico sta per essere collegato al Mar Cinese meridionale e all’Oceano Indiano, sottolinea l’autore, elementi centrali di un commercio globale che si sta rapidamente sviluppando da Hong Kong a Trieste attraverso i porti dell’Oceano Indiano”. Il disordine internazionale cresce, le minacce diventano più pericolose e la posta in gioco è sempre più alta: dalla recenti scoperte del gas nel Mediterraneo orientale alla battaglia per il petrolio in una Libia divisa in due dove russi e turchi dettano legge. Più di sei Paesi affacciati sull’Adriatico attendono di sapere chi sfrutterà le ricchezze del sottosuolo e quale consorzio controllerà i gasdotti previsti, alcuni dei quali potranno entrare in Europa proprio attraverso l’Adriatico che sta diventando il mare in cui convoglieranno interessi geopolitici e commercio internazionale. Visitando varie città Kaplan traccia una serie di connessioni originali e audaci che dalla contemplazione di una chiesa a Rimini lo condurrà a Corfù, perfetta “sintesi di Italia e Grecia e quindi dell’Adriatico”. Dialogando con autorevoli scrittori e membri dei governi locali come l’ex presidente albanese Sali Berisha, rivivono fatti e vicende più vicine a noi o del tutto dimenticate. L’autore tocca anche Ravenna, Venezia, Trieste, Lubiana, Zagabria, Dubrovnik, Tirana e Durazzo partendo dalla convinzione che l’Adriatico è il luogo dove “la dicotomia tra Occidente e Oriente è oggi ancor meno evidente. Più che uno scontro questo è un concerto di identità e culture diverse, “cattolici e ortodossi, musulmani ed ebrei, Impero romano d’Occidente e d’Oriente, Mediterraneo e Balcani raggiungono nell’Adriatico una fusione stimolante”. Per comprendere la grande sfida in atto tra le potenze del terzo millennio bisogna iniziare, secondo l’autore, dalla conoscenza dei dettagli. A questo punto Kaplan visita le rovine di Mistrà, una città medioevale greca perché in questo luogo “nacque l’ispirazione di Bisanzio”. Mistrà era una città della Morea, nel Peloponneso meridionale, fu la capitale del Despotato bizantino e divenne la seconda città più importante dell’Impero dopo Costantinopoli. Dalle rovine di Mistrà alle strade di Rimini affollate di migranti provenienti da ogni continente Kaplan vede un’Europa in continua trasformazione a causa delle migrazioni e con un confine meridionale segnato non nel Mediterraneo ma, come scriveva lo storico Fernand Braudel, nel deserto del Sahara, il luogo dove oggi si ammassano le carovane dei migranti che tentano disperatamente di raggiungere le coste europee. “Un fenomeno migratorio che, secondo Kaplan, continuerà a definire l’Europa nel XXI secolo e l’afflusso di africani e arabi a cui abbiamo finora assistito è solo l’inizio.”
                                                                                          Filippo Re

“Fraternità in economia: una via per la pace” Decennale Aipec al Sermig

EVENTO PER IL DECENNALE AIPEC

TORINO 28 GENNAIO 2023

Si terrà presso l’Arsenale della Pace del Sermig un importante evento organizzato dall’Associazione Imprenditori per un’Economia di Comunione, con la partecipazione degli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti e con il fondatore di Slow Food Carlo Petrini

Per celebrare il proprio decennale di vita, AIPEC – Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione, organizza un importante evento per la giornata di sabato 28 gennaio a Torino presso il SERMIG, dal titolo “Fraternità in economia: una via per la pace”.

«Questo evento cade in un periodo storico delicato e particolare – sottolinea il presidente AIPEC Livio Bertola –. La pandemia, per quanto in una fase più gestibile, non è ancora risolta e ci lascia una sofferenza economica e sociale importante; la crisi energetica che pesa su lavoro e impresa; il conflitto bellico che, avviato con l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, non ci fa purtroppo ancora intravedere la prospettiva imminente di un cessate il fuoco e, tanto meno, l’apertura di trattative per la pace, tanto invocate da Papa Francesco e da noi tutti. Come AIPEC, sentiamo una doppia responsabilità: da una parte sostenere chi fa più fatica e, dall’altra, offrire speranza di futuro attraverso semi di Economia Civile e di Comunione.  Stiamo preparando al meglio l’evento confrontandoci anche con personalità e realtà che con noi agiscono e lavorano. Vorremmo che il convegno fosse una giornata di festa, ma anche un’occasione per fare il punto sulla nostra esperienza e rilanciare la nostra azione».

L’evento ha l’obiettivo di essere dinamico e coinvolgente, con interviste ad imprenditori e changemakers organizzate in panel talks tematici. Parteciperanno in presenza i soci onorari di AIPEC Stefano Zamagni, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali; Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, Ordinario di Economia Politica alla Lumsa; Leonardo Becchetti, professore Ordinario di Economia Politica Università Tor Vergata di Roma; Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. A moderare la giornata sarà Eugenia Scotti, giornalista, conduttrice ed autrice di TV2000.

La scelta del Sermig Arsenale della Pace di Torino, quale location dell’evento, rafforza l’idea che un’economia di pace è possibile, a partire da oggi. Una nuova economia improntata allo sviluppo della sostenibilità sociale e ambientale ancora più nel profondo, che mette al centro la persona attraverso l’Economia Civile e di Comunione.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa iscrizione tramite il sito aipec.it. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo segreteria@aipec.it 

Economia per i risparmiatori retail, incontro del CDVM

Economia Reale rivolta non soltanto ai grandi investitori, ma anche ai risparmiatori retail, in un meeting presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale, il 26 gennaio prossimo

 

Riprendono gli eventi del CDVM, Club Dirigenti Vendite e Marketing con un meeting presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale il 26 gennaio prossimo alle 18 sul tema dell’Economia Reale, oggi anche per i risparmiatori Retail e non solo per i grandi investitori.

Alle 20 seguirà un networking buffet al Centro Congressi.

La serata è organizzata dal CDVM e Resforma srl, per conto di Federico Giordano, Area Manager Azimut Global Advisory e socio di CDVM.

Con Giordano, negli anni pre pandemia sono stati sviluppati diversi eventi che hanno riscontrato un ottimo successo, anche nell’epoca in cui era Area Manager della Banca Euromobiliare. L’obiettivo dell’incontro è quello di sensibilizzare i partecipanti sulle opportunità e i vantaggi fiscali che si possono ottenere con investimenti alternativi. Alla luce dell’andamento dei risparmi nel 2022, l’argomento risulta di particolare interesse, in quanto permette di comprendere come poter stabilizzare il proprio portafoglio e renderlo immune da speculazioni borsistiche, tweet, rumors e sentiment di mercato. In ottica di pianificazione finanziaria, si approfondirà anche il modo in cui i nuovi strumenti, uniti ad altri più tradizionali, possano condurre all’obiettivo desiderato con minori oscillazioni del proprio patrimonio mobiliare in momenti di particolare tensione economica.

I partecipanti, al termine del meeting, saranno in grado di comprendere come evitare investimenti finanziari poco performanti, se non inefficienti.

MARA MARTELLOTTA