ECONOMIA- Pagina 176

ParlamiDiSpreco: iThanks vince la finale Nord-Ovest del premio Cambiamenti

Con un progetto legato alla riduzione del food waste

Lo scorso 12 maggio alle ore 18.00 andava in diretta sulla pagina Linkedin di Parla Con Me la puntata di #ParlamiDiSpreco e tra gli ospiti vi era Andrea Albert Maria Gasco – Founder & CTO di iThanks, il primo assistente digitale che automatizza il controllo e la gestione dei prodotti in scadenza nei supermercati e nei negozi, e non solo, risolvendo il problema spreco del cibo.

Oltre a questo riesce a elaborare analytics unici che permettono di migliorare le performance del punto vendita e ridurre l’impegno e la fatica degli addetti, evitando che il cibo scada e migliorando anche la sostenibilità del negozio.

Durante la puntata Andrea Albert Maria Gasco ha spiegato quanto, grazie a loro, le date di scadenza degli alimenti non saranno più un problema.

Lo scorso 18 novembre 2022, presso Il Teatro Juvarra, fortemente voluta da CNA Piemonte, si è tenuta la fase finale Nord Ovest del premio Cambiamenti, all’interno della quale è  risultata vincitrice, come miglior startup, Nord-Ovest, accedendo alla finale nazionale del premio, che avrà luogo a Roma il 15 dicembre prossimo.

Il Team di Parla Con Me è costituito da Simona Riccio – Social Media Marketing Manager e Founder della trasmissione, con la partecipazione dell’onorevole Maria Chiara Gadda – Prima firmataria della legge 166 sullo spreco alimentare e testimonial ufficiale di Parlami di Spreco; Alessio Criscuolo, Maurizio Fiengo e Davide Conti.

Parlami di Spreco è l’iniziativa che pone al centro del dibattito l’ampio tema dello spreco alimentare, che affligge il nostro Paese e il nostro pianeta, offrendo una tavola rotonda che ospiti aziende e personalità di spicco nella lotta contro lo spreco alimentare, mettendo al centro soluzioni innovative per contrastarlo.

La trasmissione è ripresa il 18 novembre scorso e continuerà fino a fine giugno.


Per riascoltare tutte le edizioni precedenti, potete visitare il nostro sito www.parlaconmeofficial.it

 

Confartigianato: donne, pregiudizi da abbattere

Il messaggio di Confartigianato Imprese Piemonte in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

 

Sara Origlia (Presidente Donne Impresa di Confartigianato Imprese Piemonte): “Agire culturalmente anche nei luoghi di lavoro dove molte donne scontano ancora pregiudizi”.

 

Bisogna agire culturalmente anche nei luoghi di lavoro, dove molte donne scontano ancora pregiudizi che non permettono loro, ad esempio, di avere il giusto trattamento economico o arrivare a ricoprire ruoli apicali. Voglio ricordare che in Piemonte la bilancia della parità di genere pende da una parte: su circa 10mila dirigenti solo 1.557 sono donne; su 50mila quadri il rapporto uomo-donna è di sette dirigenti ogni tre.”

 

L’appello a usare il numero di telefono 1522, porta di accesso alla rete di supporto.

 

 

 

“Ci accingiamo a celebrare la giornata contro la violenza sulle donne. Una giornata che avremmo voluto non esistesse, ma che ci ricorda che sono ancora tante, troppe, le donne offese, umiliate, violate e uccise. Ogni donna che subisce violenza fisica o psicologica rappresenta un passo indietro per tutta l’umanità. È la rappresentazione del baratro del nulla nel quale viviamo”.

È l’incipit della riflessione di Sara Origlia, Presidente Donne Impresa di Confartigianato Imprese Piemonte, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Questa ennesima giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ci coglie, ancora una volta, attonite, spaventate e addolorate e a tratti impotenti, di fronte all’escalation di violenze di genere che caratterizza ancora la nostra società. Perché la violenza sulle donne, fisica e psicologica, purtroppo, continua ogni giorno: un vero e proprio bollettino di guerra. Un dramma che va sottolineato e raccontato non solo nella giornata dedicata all’eliminazione della violenza sulle donne, per cercare di arginare questo dramma e contribuire ad alimentare la cultura del rispetto e dei diritti. C’è bisogno di mantenere alta l’attenzione su un fenomeno che, prima di diventare materia di cronaca nera, affonda le sue radici in una cultura maschilista e patriarcale che si traduce in rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi. Ciò che emerge dalla quotidianità, è solo la punta dell’iceberg costituita da fatti di cronaca e denunce ma questo avvilente fenomeno è spesso anche psicologico ed economico. Bisogna agire culturalmente anche nei luoghi di lavoro, dove molte donne scontano ancora pregiudizi che non permettono loro, ad esempio, di avere il giusto trattamento economico o arrivare a ricoprire ruoli apicali. Voglio ricordare che in Piemonte la bilancia della parità di genere pende da una parte: su circa 10mila dirigenti solo 1.557 sono donne; su 50mila quadri il rapporto uomo-donna è di sette dirigenti ogni tre.

Spesso la difficoltà nell’entrare nel mondo del lavoro e di conciliare i tempi professionali con quelli relativi all’impegno familiare sfocia nella rinuncia alla propria occupazione. Non possiamo dire che l’azienda italiana sia maschilista come lo era una volta, ma lo è ancora un sistema di welfare che penalizza le donne. E la mancanza di un lavoro e di una propria autonomia economica spesso non permette alla vittima di allontanarsi dal proprio aguzzino”.

L’appello di Confartigianato Imprese Piemonte: “Usate il numero di telefono 1522, è una porta di accesso alla rete di supporto. Questo è infatti il servizio del Ministero dell’Interno a sostegno delle donne vittime di violenza che offre un servizio di call center. Gli operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l’anonimato, un sostegno psicologico e giuridico, nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui rivolgersi. Il servizio multilingue, attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, dà una prima risposta immediata alle vittime e contribuisce all’emersione delle richieste di aiuto favorite dalla garanzia dell’anonimato”.

Atp, Edisu e gli Atenei: il racconto del mondo universitario

Tra inclusione e benessere 

 

Edisu Piemonte insieme a Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e al Politecnico di Torino ha partecipato agli eventi di Casa Tennis, a Palazzo Madama in occasione delle NITTO ATP FINALS.

Due Talk di riflessione e confronto su temi che toccano da vicino il mondo delle Università e quello del Diritto allo Studio e dei Servizi Universitari.

Con il contributo di docenti dei quattro Atenei piemontesi e le testimonianze di Edisu Piemonte, delle sue studentesse e dei suoi studenti è stato affrontato nel primo incontro il tema dell’inclusività del sistema universitario e delle opportunità offerte per consentire ai giovani provenienti da Paesi terzi di realizzare la propria formazione universitaria.

Il secondo Talk invece ha riguardato il tema dello sport, sottolineando l’importanza dell’attività sportiva per la salute fisica e il benessere della popolazione. È stata l’occasione anche per presentare progetti di inclusione sportiva legati al tennis in carrozzina e per ascoltare direttamente gli studenti e studentesse atlete di Edisu Piemonte che hanno testimoniato come si coniuga lo sport con lo studio.

“Con piacere anche quest’anno abbiamo rinnovato l’impegno preso dal Protocollo d’Intesa siglato tra Edisu Piemonte e gli Atenei per promuovere il sistema universitario piemontese durante le edizioni torinesi delle Nitto Atp Finals. I due Talk hanno rappresentato un’occasione per mettere in luce l’ampiezza delle azioni messe in campo dal mondo universitario e dei servizi allo studio che rende attrattiva la nostra regione proprio perché offre a studentesse e studenti un ambiente inclusivo e in cui accanto allo studio possano portare avanti anche le loro passioni e attitudini, nell’attenzione al benessere e alle pari opportunità”, ha dichiarato Alessandro Ciro Sciretti presidente di Edisu Piemonte.

Presentato a Torino il primo videocitofono con funzioni per non udenti e non vedenti

Venerdì 4 novembre scorso, al Lingotto di Torino, è stata presentata la nuova gamma di videocitofoni con funzioni per non udenti e non vedenti, alla presenza di 1600 installatori in sala e collegati in live streaming.

La multinazionale torinese Urmet è da sempre un brand all’avanguardia nel campo della videocitofonia e dell’automazione degli edifici: con la serie VOG compie un ulteriore passo in avanti con una sempre maggiore integrazione sistemica, nuove funzioni di domotica integrata e comandi vocali e gestuali.

Progettati a Torino, i videocitofoni VOG cambiano il modo di interagire con il videocitofono e lo trasformano in un vero e proprio home-monitor per il controllo di sistemi domotici e dei servizi della casa; la particolarità di questi dispositivi è che possono essere utilizzati anche da persone non udenti e non vedenti. La nuova gamma VOG risulta accessibile, intuitiva e con interfacce utenti semplici nel loro utilizzo, rendendola innovativa rispetto al passato.

La gamma VOG (acronimo di Voice Or Gesture) si compone di tre dispositivi per rispondere ad esigenze d’uso distinte:  VOG 7, VOG 5W e VOG 5.

«I “plus” della gamma VOG sono davvero tanti e unici, in quanto sono dispositivi all’avanguardia sia come tecnologia sia come semplicità di utilizzo, oltre a essere una soluzione videocitofonica versatile e innovativa – sottolinea Daniele Micheletti, product manager Urmet per la Videocitofonia -. Un vero e proprio salto in avanti nell’hi-tech che deve essere a disposizione di tutti, anche e soprattutto delle persone con disabilità, dei non udenti o non vedenti. La tecnologia deve essere accessibile anche alle persone più fragili, fornendo supporto, assistenza, tutela e protezione».

VOG 7 è il videocitofono che risponde ai comandi vocali o gestuali e consente di utilizzare, in modalità totalmente touchless, non solo le consuete funzioni di videocitofonia, ma anche le più avanzate attivazioni e funzioni smart presenti in casa.

L’interfaccia grafica può essere facilmente personalizzata per adattarsi anche alle soggettive esigenze di utilizzo, impostandola su modalità standard, semplificata per persone anziane, oppure swipe per non vedenti.

VOG 5W, invece, è dotato di connessione Wi-Fi integrata che consente di inoltrare chiamate sullo smartphone senza aggiunta di ulteriori dispositivi e è compatibile anche con Amazon Alexa.

 

VOG 5, infine, permette di controllare le funzioni videocitofoniche tramite pressione sui tasti di comando, cosiccome tramite gesti che attivano il sensore dedicato.

Un’importante innovazione riguarda le funzioni di risposta e apriporta, utilizzabili anche da persone non vedenti, poiché sui lati del monitor sono presenti tacche in rilievo che identificano la posizione dei pulsanti: nella versione IP tutte le funzioni vengono mostrate con specifiche icone sul display per persone non udenti.

 

La nuova gamma VOG è stata presentata nel corso di un evento presso la multisala Uci Cinema del Lingotto di Torino, alla presenza di 1600 installatori (tra sala e live streaming) e in collegamento con la multisala Uci Cinema di Marcianise (CE).

Mattatori della serata i comici Michele Cordaro e Pietro Sparacino, entrambi inviati del programma televisivo “Le Iene” e gli ex calciatori Bobo Vieri, Antonio Cassano, Lele Adani e Nicola Ventola della Bobo Tv che hanno intrattenuto e divertito il pubblico presente.

Un format di presentazione insolito e inaspettato che ha coinvolto il pubblico, informandolo e divertendolo, trasformando la serata in un vero e proprio spettacolo.

MARA MARTELLOTTA

Casa, a Torino in aumento i prezzi delle abitazioni

Nel secondo semestre dell’anno è proseguita la dinamica espansiva del settore residenziale in atto ormai da un anno a mezzo a questa a parte.

Si tratta, a ben guardare, di un fenomeno di trascinamento destinato con ogni probabilità a ridimensionarsi nei prossimi mesi in ragione dei cambiamenti di contesto nel frattempo intervenuti. Tale prospettiva è confermata dall’incremento dell’attività transattiva, che evidenzia una variazione annuale (2022 H1/2021 H1) notevolmente più contenuta (+6,6%) rispetto a quella registrata lo scorso anno con riferimento al medesimo periodo di osservazione (+35%).” – è quanto emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2022 di Nomisma.

 

Comparto residenziale

 

Il persistere della dinamica espansiva risulta più evidente sul fronte dei valori. Rispetto al semestre precedente sono in aumento i prezzi delle abitazioni nuove e usate del 2,1%. Ancora più marcato l’incremento su base annuale, pari al 4,8% per le residenze nuove e al 4,2% per quelle usate, prevalentemente riconducibile alle zone centrali e semicentrali della città. A riprova della situazione ancora positiva, è possibile citare la riduzione dei tempi medi di vendita, che passano in un semestre da 5,3 a 5 mesi e da 4,6 a 4,5 mesi rispettivamente per abitazioni nuove e usate. L’elevata quota di domanda ancora presente sul mercato determina un ridimensionamento del divario tra prezzo richiesto ed effettivo, che si riduce ulteriormente, attestandosi per questo semestre al 6% per le abitazioni nuove e all’11% per quelle usate. Sia con riferimento ai tempi di vendita che agli sconti praticati, sono le zone centrali, semicentrali e di pregio a determinare la buona performance del settore. Resta invece più incerta la situazione nelle aree periferiche della città, dove per le abitazioni usate sono necessari tempi più lunghi per concludere un’operazione di dismissione (6,5 mesi) e il divario tra prezzo richiesto ed effettivo raggiunge il 16,5%. Con riferimento al mercato della locazione, nel secondo semestre del 2022 Torino ha evidenziato una buona performance, come si può evincere da tutti gli indicatori analizzati. Dopo le flessioni degli ultimi due semestri, i canoni tornano a salire registrando un incremento medio urbano pari al 2,2%, riconducibile prevalentemente all’andamento positivo delle zone semicentrali e periferiche. Tale dinamica trova giustificazione nell’aumento delle richieste di affitto delle fasce meno solide del mercato, che prediligono zone cittadine economicamente più accessibili. A conferma di ciò, l’82% degli operatori locali interpellati dichiara in crescita la domanda di locazione da parte degli studenti. Il trend positivo del settore è confermato anche dai tempi medi di locazione, che scendono in un semestre da 2,5 a 2 mesi e da 2 a 1,7 mesi rispettivamente in corrispondenza di abitazioni nuove e usate. Stabile il rendimento potenziale lordo da locazione, che si attesta al 5,3%. Considerando la domanda, quella rivolta alla compravendita delle abitazioni supera di poco quella destinata alla locazione (51% vs 49%). L’acquisto della casa appare ancora fortemente condizionato dal ricorso al finanziamento, come si evince dall’elevata quota di compravendite assistite da mutuo (77%).

 

Comparto non residenziale

 

Nel settore degli immobili di impresa la situazione appare più incerta rispetto al comparto abitativo. I dati rilevati in questa seconda parte dell’anno mostrano segnali di rallentamento. Tale dinamica è confermata dalle variazioni sull’attività transattiva pubblicate dall’Agenzia delle Entrate con riferimento al primo semestre dell’anno (2022 H1/2021 H1), che registrano una decrescita del 22% in corrispondenza degli uffici del 20% per negozi e laboratori. Sul fronte dei valori, con riferimento al settore terziario, rispetto al precedente semestre si registra una lieve flessione (-0,3%) determinata dall’andamento negativo delle zone centrali, semicentrali e del Business District e dalla migliore performance delle aree periferiche, che segnano una variazione positiva pari all’1,1%. Calano leggermente i tempi medi necessari per la vendita di un locale ad uso ufficio, passando da 8,3 a 8 mesi, mentre si conferma stabile e ancora su livelli elevati il divario tra prezzo richiesto ed effettivo (15,5%), in ragione di un eccesso di offerta riscontrabile prevalentemente in alcune zone periferiche della città, dove si raggiungono punte di circa il 21%. Il segmento locativo del comparto degli immobili direzionali evidenzia risultati migliori rispetto a quello della compravendita. La variazione media semestrale a livello urbano, pari all’1,1%, consente a Torino di posizionarsi tra le città più performanti all’interno del panel analizzato, preceduta solo da Milano che si colloca in prima posizione. Segnali tutto sommato positivi arrivano dai tempi medi di affitto, che si accorciano in un semestre passando da 5,8 a 5,5 mesi, così come dai rendimenti potenziali lordi da locazione, che salgono rispetto al semestre precedente, attestandosi al 5,6%.

Per quanto riguarda il settore commerciale, le flessioni dei valori di compravendita in tutte le zone cittadine fanno segnare una variazione media su base semestrale pari al -0,8%. Segnali poco incoraggianti arrivano anche dai tempi medi di vendita, che tornano ad aumentare lievemente arrivando a 7,5 mesi. Diminuisce, per contro, il divario tra prezzo richiesto ed effettivo, che oggi si attesta al 15,5%, sebbene tale dato continui a risultare superiore alla percentuale media relativa ai 13 mercati analizzati (13,1%). Analogamente a quanto accade per gli uffici, in ragione di un’offerta sovrabbondante nelle zone periferiche della città gli sconti raggiungono punte del 20%. Si presenta non dissimile la situazione sul versante locativo, che evidenzia una variazione semestrale media dei canoni pari al -0,5%. In linea con quanto accade per le abitazioni e gli uffici, anche per gli immobili commerciali la periferia torinese mostra un andamento migliore, registrando variazioni positive dell’1% e del 2,7% rispettivamente su base semestrale e annuale. Subiscono un calo i tempi medi per affittare uno spazio ad uso negozio, riducendosi nel semestre da 5,8 a 5 mesi, mentre restano invariati i rendimenti potenziali lordi da locazione, pari al 6,8%.

Previsioni settore residenziale

Il quadro finora delineato trova conferma nelle aspettative degli operatori, che per il primo semestre del prossimo anno prevedono una leggera flessione dell’attività transattiva ed una sostanziale stabilità dei prezzi di compravendita.

Le imprese per un Piemonte sostenibile

PRESENTATO UN CICLO DI OTTO WEBINAR

Confindustria Piemonte e le otto associazioni territoriali mettono a disposizione delle imprese
un pool di esperti e alcune case history per affrontare la transizione ambientale e energetica
Marco Piccolo: “Il sofferto accordo della Cop27 rilancia la necessità di collaborazione e sinergie”  

 

Otto incontri pubblici per analizzare da ogni possibile prospettiva il tema della sostenibilità mettendo a confronto aziende e specialisti. È questo l’obiettivo di “Le imprese per un Piemonte più sostenibile” organizzato da Confindustria Piemonte in collaborazione con Enterprise Europe Network, la rete che fornisce sostegno alle piccole e medie imprese attiva in più di 60 Paesi.

Collaborazione e sinergie sono fondamentali su questi temi. Dal 1969 quando per la prima volta si parlò di sviluppo sostenibile in un documento ufficiale firmato da 33 Paesi africani, ad oggi è stato tracciato un percorso sempre più articolato. Il sofferto accorto raggiunto dalla Cop27 conclusasi venerdì in Egitto a Sharm el-Sheikh, ribadisce però l’assoluta urgenza del taglio delle emissioni insieme alla creazione di un fondo per la riparazione dei danni climatici delle nazioni più sfortunate. L’impegno è costante anche da parte dell’intero sistema confindustriale piemontese, come dimostra l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite da parte di Confindustria Piemonte e questo ciclo di incontri che vede collaborare tutte le otto rappresentanze territoriali piemontesi” dichiara il delegato alla Sostenibilità di Confindustria Piemonte, Marco Piccolo.

Il primo degli otto webinar si svolgerà solamente online il 18 gennaio e riguarderà orientamento generale, inquadramento europeo e Global Compact. Saranno poi analizzati gli aspetti ambientali il 15 febbraio in un incontro presso Confindustria Cuneo, che sarà disponibile anche online. A seguire il 15 marzo si tornerà solo online per parlare di risorse umane, e poi toccherà al tema della governance il 19 aprile. Ad Alessandria presso Confindustria e online, il 17 maggio sarà trattato il tema della reportistica di sostenibilità. Il successivo webinar del 21 giugno si occuperà invece di certificazioni e rating, poi toccherà alla circular economy il 5 luglio ed infine comunicazione contro greenwashing è il tema dell’evento conclusivo del 19 luglio.

Quest’oggi c’è stata una presentazione generale della serie di incontri, che sono stati pensati per le oltre 5mila imprese del sistema di Confindustria Piemonte ma saranno disponibili anche ai non associati. A presentare i temi degli otto incontri hanno provveduto direttamente i componenti della commissione: Corrado Dentis (Confindustria Cuneo); Vanna Villata (Unione Industriale della Provincia di Asti); Alberto Zambolin (Confindustria Canavese); Tiziano Mestriner (Unione Industriale Verbano Cusio Ossola); Cecilia Cerra (Confindustria Novara Vercelli Valsesia); Anna Ferrino (Unione Industriali Torino), Maurizio Mancini (Unione Industriale Biellese); Laura Coppo (Confindustria Alessandria).

Giachino: grossi problemi dal blocco del Traforo del Bianco

GIACHINO : Il blocco di tre mesi all’anno per i prossimi dieci anni del Traforo del Bianco creerà grossi problemi alla economia piemontese e del Vecchio Triangolo Industriale. Occorre aumentare il trasporto merci su rotaia, accelerare i lavori della TAV e i lavori di manutenzione sulla Autostrada per Bardonecchia
Interpellato a margine dei lavori di MERCI IN TRENO in corso al CNEL, a Roma, l’ex sottosegretario ai trasporti Mino GIACHINO ha detto che Il mondo dei trasporti puo’ e  deve dare due grandi contributi alla crescita Green del Paese e alla economia nazionale. Rinnovo del parco auto composto di circa 15 milioni in Italia euro 0,1,2,3,4 (e circa 150 milioni in Europa )e aumento forte del trasporto merci su rotaia.   Se non ora quando?
Nel 1975 l’on. Lucio Libertini (PCI) con la norma che bloccò la costruzione delle Autostrade pensava di aumentare il trasporto merci su rotaia. Non fu così e lo sviluppo economico venne rallentato. Nel 2009 da Sottosegretario ideai , normai e finanziai il primo Ferrobonus con uno stanziamento di 30 milioni. Era una misura che andava adeguata man mano alle esigenze delle aziende e implementata dal punto di vista finanziaria . La norma LUPI sulle tracce ha contribuito insieme al Ferrobonus a far raddoppiare la quota del cargo ferroviario. È un buon risultato ma occorre fare di più. Se non ora quando?
Paghiamo il fatto che le nostre infrastrutture di trasporto come abbiamo visto per le autostrade verso la Liguria sono vecchie di 60 anni con manutenzioni straordinarie che han lasciato molto desiderare.
Nei prossimi anni avremo il blocco del Traforo del Bianco per 3 mesi all’anno par oltre 10 anni. Il sistema trasporti del Paese ne subirà dei danni pesanti , dai porti, al trasporto su strada , con relative ricadute sulla crescita economica .
Occorre accelerare la costruzione della TAV , dimezzando i tempi e concordando con la Francia sull’esempio della Svizzera che pur non facendo parte dell’Europa ha un rapporto molto positivo con l’Italia a proposito degli investimenti nei nuovi collegamenti del corridoio ferroviario Genova Rotterdam.
Mi appello alla Presidente Meloni e al Ministro Salvini.
1)-Nella Legge Finanziaria occorre rendere pluriennale le misure per la intermodalita’ che spingano il trasporto merci su rotaia.
2)-Si crei al più presto un Tavolo con i porti, le società autostradali , con Ferrovie , la Società del Bianco e del Frejus e con le aziende di trasporto e logistica.
Se negli anni 50 le autostrade furono determinanti per dare al Paese il Boom economico , il trasporto su rotaia sarà fondamentale per la ripartenza economica del Paese dopo vent’anni di stagnazione.
 
Mino GIACHINO 
Presidente di SAIMARE spa

Da Intesa Sanpaolo 500 euro una tantum ai dipendenti

ULTERIORE EROGAZIONE

 

Intesa Sanpaolo, per dare un supporto concreto alle proprie persone
nell’affrontare i rialzi dei prezzi in atto, provvederà, con la mensilità di dicembre, all’erogazione una
tantum di 500 euro richiesta dalle OO.SS. L’annuncio avviene in anticipo rispetto alla conclusione della
trattativa, tuttora in corso, riguardante le nuove modalità di lavoro per smart working, flessibilità di
orario e settimana corta.

La misura interessa 70 mila persone che operano in Italia, esclusa la dirigenza.
L’erogazione viene comunicata ora per consentire l’inclusione delle somme entro il limite dei fringe
benefit innalzato dal Decreto-Legge 18 novembre 2022, n. 176 cd. Decreto Aiuti-quater, pubblicato in
Gazzetta Ufficiale in data 18 novembre 2022 e dare la possibilità ai colleghi di autocertificare il
sostenimento delle spese per il pagamento delle utenze domestiche per consumi effettuati nel 2022 ed
entro i termini del conguaglio fiscale.

L’erogazione una tantum di 500 euro anche per lo smart working si aggiunge alla decisione, presa a
luglio in occasione dei risultati semestrali, di erogare in via straordinaria 500 euro, a titolo di liberalità,
a favore delle persone del Gruppo in Italia e all’estero, per un insieme di 1000 euro netti. La prima delle
due misure aveva una consistenza di 50 milioni di euro, quella attuale di circa 37 milioni di euro, per un
intervento complessivo a favore delle persone del Gruppo di 87 milioni di euro.

Intesa Sanpaolo, forte della solidità che ne fa una delle prime banche europee, è intervenuta negli ultimi
due anni con misure di sostegno straordinario, tra queste la donazione di 100 milioni di euro alla sanità
italiana a contrasto della pandemia. Nel corso del 2022 la Banca ha realizzato iniziative straordinarie a
favore dei colleghi della controllata Pravex in Ucraina e della popolazione ucraina colpita dal confitto.

Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, commenta: “In una fase complessa con
i rialzi inflattivi che proseguono a intaccare la capacità di spesa, rinnoviamo l’attenzione e la vicinanza
alle nostre persone in modo concreto. Intesa Sanpaolo ha il proprio centro vitale – da cui nascono
l’impulso per la crescita, la spinta verso l’innovazione, la sensibilità per i progetti di solidarietà – nelle
persone del Gruppo. La nostra leadership è costruita sulla loro professionalità e competenza”.

Sono 20 le imprese piemontesi tra le più competitive e affidabili d’Italia

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Giovedì a Roma in Luiss il 45° evento alla presenza del ministro Sangiuliano, del sottosegretario Bergamotto e del vicepresidente di Confindustria Grassi

Industria Felix

Il Piemonte è la quinta regione più premiata, trainata dalle province di Torino e Cuneo: i nomi 

 Sono 20 le società di capitali con sede legale nel Piemonte che giovedì a Roma all’Università Luiss Guido Carli nella prestigiosa Aula Magna Mario Arcelli saranno insignite dell’Alta Onorificenza di Bilancio in occasione del 45° evento, terza edizione nazionale del Premio Industria Felix – L’Italia che compete, per performance gestionali, affidabilità finanziaria e talvolta sostenibilità. In totale saranno premiate 203 aziende.

Le regioni che vantano il maggior numero di aziende premiate sono Lombardia e Campania con 30, Lazio con 28, Veneto con 21 e Piemonte con 20, dove a primeggiare è la provincia di Torino con 9 aziende premiate, seguita da Cuneo con 4, Novara con 3, Vercelli, Alessandria, Biella e Asti con una a testa.

Qui di seguito l’elenco distinto per province. Torino (9): CELLINO S.R.L., AMBIENTE S.P.A., CSR SERVIZI S.R.L., B.ENERGY S.P.A., MICROTECNICA S.R.L., SPAZIO S.P.A., ITW ITALY HOLDING S.R.L., ACEA PINEROLESE ENERGIA S.R.L., SOCIETA’ ECOLOGIA TERRITORIO AMBIENTE S.P.A. Cuneo (4): IN.AL.PI. S.P.A., ISOMED S.R.L., A.C.D.A. S.P.A., EVISO S.P.A. Novara (3): PROCOS S.P.A., ACQUA NOVARA.VCO S.P.A., BALCHEM ITALIA S.R.L. Vercelli (1): C.G.T. S.P.A. Alessandria (1): METLAC S.P.A. Biella (1): ANTEO IMPRESA COOPERATIVA SOCIALE  Asti (1): AR S.R.L.

Durante la giornata saranno presentati in anteprima due studi a cura di Cerved sulle stime di crescita delle imprese per il 2023 (la mattina) e sui fattori Esg per la creazione di valore (il pomeriggio).

L’evento, organizzato dal trimestrale di economia e finanza Industria Felix Magazine, diretto da Michele Montemurro, in supplemento con Il Sole 24 Ore, è realizzato in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, con il sostegno di Confindustria, con il patrocinio di Simest, con la media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews, con la partnership istituzionale della Regione Puglia (Intervento cofinanziato dall’Unione Europea a valere sul POR Puglia 2014-2020, Azione 3.5 – Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi), con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus innovation e Servizi integrati.

Nel corso dell’evento interverranno: Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, Fausta Bergamotto, sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy, Vito Grassi, vice presidente Confindustria,  Gianna Elisa Berlingerio, direttore Dipartimento Sviluppo economico Regione Puglia (Intervento cofinanziato dall’Unione Europea a valere sul POR Puglia 2014-2020, Azione 3.5 – Interventi di rafforzamento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi), Fabio Biasini, executive vice president – Corporate sales Cerved, Andrea Cincinnati, head of Esg solutions Cerved, Marco Gabbiani, senior manager dell’Investment banking Banca Mediolanum, Roberto H. Tentori e Alessandro Fusellato, presidente e ad Grant Thornton Consultants, Francesco Tilli, responsabile Relazioni istituzionali Simest, Moira Paragone, amministratore unico Servizi integrati, Giovanni Riefoli, ceo Plus innovation, Gianni Todini, direttore responsabile Askanews e le conclusioni saranno affidate a Cesare Pozzi, docente di Econom ia Università Luiss e portavoce del Comitato scien

Torinesi “depressi”. Tra bollette e burocrazia in cerca di ripresa

Ci si mette pure un’agenzia di ricerche sociali nel dire e dirci,  a noi Torinesi, che siamo depressi, pessimisti sul presente e sul futuro della nostra città. Sai che novità.
 Ciò che brucia maggiormente è la comparazione con altre città italiane come Milano, Bologna, Roma, o città europee  da Copenaghen, Monaco, Lione, dove ci vede sempre “soccombenti”. Insomma la nostra Grande Torino con un Grande passato, ma ora l’ alternativa è quello di scappare. E stavolta, purtroppo, non ci si limita al mio proverbiale pessimismo.  Pure questi studi sociologici.
Eppure in Piemonte la crescita del prodotto interno lordo è in linea, se non superiore alla media europea. Ripeto, siamo oltre la frutta.
Siamo oltre il punto di non ritorno.  Eppure… Eppure… aumentano I turisti…
Dunque siamo ancora attrattivi.  Capitale di una Regione Piemonte Capitale mondiale della cucina e del buon vino. Eppure…
Eppure non riusciamo a riprendere il volo come oltre cento anni fa.  O come il dopoguerra. Alberto  Cirio e Stefano Lo Russo cercano una santa alleanza per spendere bene i soldi del Mef.  Ma sono già arrivati?  Si dice una parte, ma noi, francamente non ce ne siamo accorti. Comunque a fine anno dovrebbe arrivare un’altra trance.  Vedremo, sperando in  positive conseguenze.
I mali sono molti, moltissimi. Tra gli altri una burocrazia asfissiante e totalmente inefficiente.  Piccolo esempio ma estremamente indicativo. Negli ultimi mesi la Soris è scatenata.  Cartelle esattoriali a go-go. Nella lettera d accompagnamento, come da legge è indicato il responsabile del procedimento.  Come contattarlo? Mistero.
Telefoni per saperlo.  Ti risponde un call center che gentilmente, dopo quella mezz’ora d attesa ti dice che non sono autorizzati. Alternativa via internet. Prima data utile il 15 gennaio con l’intimazione che entro 5 giorni dal ricevimento ti devi mettere d’accordo  con Soris se no sono guai. Alternative?  Andarci di persona e sperare che l’eventuale supplica di entrare senza appuntamento sia accolta.  In questo caso la supplica è stata accolta e rateizzata. Però quanta fatica. Ma non ci preoccupiamo.  Arrivano i contributi contro il caro bollette . Ma arrivano veramente?  Forse… ma allora che dice la Meloni?  Cerchiamo di precisare. Vero sono arrivati 9 miliardi dall Europa.  Vero ma non a fondo perduto. Dobbiamo restituirli con gli interessi. Dunque?  Paghiamo noi in un secondo tempo con la tassazione normale aumentando il debito pubblico. Sono malfidente? Allora facciamo un altro caso. Le imprese a fine anno possono riconoscere ai propri lavoratori un bonus proporzionato alle bollette  pagate quest’anno.  Appunto, non sono soldi che lo Stato italiano ti regala.
Sono soldi delle imprese.  Dunque un costo che non ricade su tutti, ma solo delle imprese.  Lo Stato si limita a non chiederti le tasse sul percepito.  Il tutto mi sa di presa in giro. Ovviamente per rimanere nell’ambito di una civile esposizione. Non lasciandosi andare in intuitivi impropreri. Ultima cosa: pace fiscale.  Concretamente rottamazione delle cartelle, alias lo Stato si accontenta di poco visto che l’alternativa è non avere niente. Ed anche qui, mi sa, ne vedremo delle belle e come si dice tra il dire e il fare c è di mezzo il mare. E il mare, anzi l’oceano in Italia si chiama burocrazia.
Diciamocelo fino in fondo in fondo : non siamo messi bene.
PATRIZIO TOSETTO